L Apprendistato. Avviamento al lavoro. Start. Giovani. Apprendistato Qualifica professionale

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1 Start Famiglia Azienda Avviamento al lavoro Lavoro Contratto Giovani Apprendistato Qualifica professionale Formazione Istruzione L Apprendistato in diritto dovere di istruzione e formazione per la qualifica professionale Sperimentazione Regione Lombardia per l'acquisizione di una qualifica di istruzione e formazione professionale in apprendistato AFOL MILANO CAPAC CFP ZANARDELLI ENAIP LOMBARDIA Fondazione SANTA CHIARA - GALDUS

2 La sperimentazione regionale lombarda Regione Lombardia, in linea con l evoluzione in atto in materia di apprendistato che ha portato all approvazione del Testo unico (D.Lgs 167/2011), con l Accordo sottoscritto in data 27 settembre 2010 con il Ministero dell Istruzione, Ricerca ed Università ed il Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale, ha posto le basi per l avvio di una Sperimentazione regionale sull Apprendistato in diritto e dovere di istruzione e formazione. A tal fine Regione Lombardia ha approvato e finanziato, all interno dell Avviso pubblico per la realizzazione di un offerta formativa finalizzata all acquisizione di una Qualifica di Istruzione e Formazione professionale rivolta ad apprendisti assunti ai sensi dell art. 48 del D.Lgs. 276/03, 6 Progetti sperimentali per dare effettiva attuazione a quanto previsto dalla normativa, cioè offrire la possibilità a giovani apprendisti che abbiano compiuto i 15 anni non solo di assolvere al diritto/dovere di istruzione ma anche di conseguire una Qualifica professionale (ed in prospettiva anche un Diploma professionale) riconosciuta a livello regionale e nazionale attraverso l attività di formazione prevista nel contratto di apprendistato. Si tratta di una grossa sfida che oltre a puntare ad un rilancio dell apprendistato come forma contrattuale privilegiata per favorire l inserimento iniziale nel mercato del lavoro dei giovani, mira anche ad innalzare il livello culturale, sociale e professionale degli apprendisti attraverso percorsi di formazione che consentano in esito di conseguire anche un titolo di studio spendibile a livello nazionale. Si viene così a valorizzare l esperienza del percorso formativo previsto all interno del contratto di apprendistato, in particolare dell Apprendistato in DDIF o con la nuova denominazione dell Apprendistato per la Qualifica professionale, riconoscendone la funzione educativa e formativa derivante dal mix tra formazione d aula e formazione sul lavoro. La Sperimentazione regionale lombarda intende inoltre sostenere una rinnovata collaborazione tra il tessuto produttivo e le istituzioni formative, fornendo risposte innovative ed adeguate alle nuove sfide che la società della conoscenza ed il mercato pongono (innalzamento dei livelli culturali di base, maggiore professionalità, attenzione all innovazione tecnologica ed organizzativa, apertura all internazionalizzazione ecc.) a partire dalle effettive esigenze delle imprese e degli apprendisti. Assessore Occupazione e Politiche del Lavoro Gianni Rossoni

3 La Dote Apprendistato in DDIF La Dote Apprendistato in Diritto-Dovere di Istruzione e Formazione è una dotazione di risorse in capo all apprendista e all impresa, che consente di usufruire di una serie di servizi di formazione e di supporto alla gestione dell apprendistato erogati dagli Enti accreditati titolari dei Progetti finanziati da Regione Lombardia Elenco servizi disponibili I servizi che vengono resi disponibili per sostenere l accesso alla Dote Apprendistato DDIF sono i seguenti: Nella fase preliminare Informazione di carattere generale sulla disciplina del contratto di apprendistato per minorenni Informazione sulle modalità attuative della Dote Apprendistato in DDIF Promozione e contatti diretti con imprese e cittadini Nella fase iniziale Elaborazione del bilancio di competenze in ingresso; Valutazione e riconoscimento degli eventuali crediti formativi; Stesura del Piano Formativo Individuale generale (da allegare al Contratto) Gestione della richiesta di dote Stesura del Piano Formativo Individuale di dettaglio Nella fase di attuazione Erogazione di 400 h di formazione formale annui, svolta presso le istituzioni formative e/o in azienda, finalizzata al conseguimento delle competenze relative ad una Qualifica presente nel Repertorio regionale dell offerta formativa di istruzione e formazione professionale Coordinamento delle attività formative (raccordo tra formazione esterna e formazione interna all azienda) e valorizzazione della valenza educativa della formazione sul lavoro. Formazione e supporto del tutor aziendale Nella fase conclusiva Supporto all ammissione ed alla gestione dell Esame di qualifica Certificazione delle competenze acquisite durante la formazione in aula e sul lavoro. Per informazioni 1) Contatta gli Enti capofila dei Progetti approvati (cfr. pagina successiva). 2) Visita il sito

4 Nome progetto Partner Contatti Province Articolo 48 - Sperimentazione per la formazione di apprendisti in DDIF Apprendistato qualificante nel Territorio della Lombardia Occidentale Work to Learn, Learn to Work QUAM qualificare apprendisti minori in ambito multisettoriale, ai sensi dell articolo 48 del D.lgs 276/03 Apprendistato art. 48: una nuova opportunità S.A.P.A Sperimentazione per l attuazione e la promozione dell Apprendistato ex art. 48 Fondazione Enaip (capofila) ECIPA Lombardia ELFI Lombardia CAPAC - Politecnico del Commercio e del Turismo (capofila) ECFoP Monza Brianza; CNOS/FAP FONDAZIONE LUIGI CLERICI A.F.G.P. IAl Lombardia GALDUS (capofila) Cometa Formazione Società Cooperativa Sociale; Fondazione S. Benedetto; Fondazione Ikaros; ASLAM; CFP Unione Artigiani CFP Zanardelli (capofila) Ass. Formazione Professionale del Patronato San Vincenzo; Artigianelli Spa- sez. Istituto G. Piamarta; IIS G. Antoniettti Iseo; A.F.G.P.- Ass. Formazione G. Piamarta IAL Lombardia; OK School ACADEMY SRL; Centro Formazione AIB; CONSULGROUP SRL; Fondazione ENAC Lombardia CFP Canossa Fondazione SANTA CHIARA (capofila) ACOF; Agenzia Formativa della Provincia di Varese; IIS G. ROMANI; Obiettivo Lavoro - Agenzia per il Lavoro Spa; PROMOS Società Cooperativa AFOL MILANO (capofila) Eurolavoro scarl.; Afol Nord Milano; Afol Sud Milano; Afol Nord Ovest Milano; Afol Est Milano; Associazione scuole professionali G. Mazzini ; Apogeo - consorzio per la comunicazione; Capac; CNOS/FAP; Consorzio per la formazione professionale e per l educazione permanente Lodi; EMIT Feltrinelli; Enaip Lombardia; Galdus; Immaginazione e Lavoro; Istituto Luigi Gatti; Fondazione Giovanni e Irene Cova Carlo Barani Tel Via Luini, 5 - Milano sederegionale@enaiplombardia.it Katiuscia Maltese Tel Viale Murillo 17 Milano k.maltese@capac.it Claudio Bandini Tel Via Pompeo Leoni, 2 Milano bandini@galdus.it Rosa Langella Tel Via F. Gamba 10/12 Brescia apprendisti@cfpzanardelli.it Maruska Quarenghi Tel via Formis 3 Casalmaggiore (CR) info@fondazione-santachiara.it Giacomo Ius Laura Ferrari Tel Via Soderini, 24 Milano segreteria.vigorelli@provincia. milano.it BG - CO CR - LC MN - MI MB - PV SO - VA BG - BS CO - CR LC - LO MN - MI MB - PV SO - VA BG - BS CO - CR LC - LO MN - MI MB - PV SO - VA BG - BS CO - CR LC - LO MN - MI MB - PV SO - VA BG - BS CO - CR LC - LO MN - MI MB - PV SO - VA BG - BS CO - CR LC - LO MN - MI MB - PV SO - VA AFOL MILANO CAPAC CFP ZANARDELLI ENAIP LOMBARDIA Fondazione SANTA CHIARA - GALDUS

5 Disciplina del Contratto Natura Il contratto di apprendistato per l espletamento del diritto-dovere di istruzione e formazione (Apprendistato in DDIF) è un contratto di lavoro subordinato a causa mista, poiché prevede che, all interno del rapporto di lavoro, l impresa/azienda impartisca o faccia impartire all apprendista assunto alle proprie dipendenze la formazione necessaria per avere una preparazione professionale adeguata all inserimento lavorativo. Finalità L apprendistato in DDIF è finalizzato all inserimento lavorativo di adolescenti e giovani di età compresa tra i 15 e i 18 anni con l Entrata in vigore del Testo unico si prevede l innalzamento dell età sino a 25 anni - ed al contempo all acquisizione di un titolo di studio (Qualifica professionale) garantendo l assolvimento dell obbligo d istruzione e del diritto-dovere di istruzione e formazione (L 53/2003). Durata La durata del contratto di Apprendistato in DDIF è non superiore a tre anni in caso di Qualifica. Alla scadenza, il contratto di apprendistato in DDIF non potrà essere né prorogato né rinnovato. Potrà seguire un contratto di apprendistato professionalizzante di massimo 3 anni. Ambito di applicazione Il contratto di apprendistato in DDIF si applica in tutti i settori di attività. Criteri generali di riferimento I principi generali che disciplinano il contratto di apprendistato in DDIF sono i seguenti: forma scritta del contratto e del relativo piano formativo individuale da definire entro trenta giorni dalla stipulazione del contratto; divieto di stabilire il compenso dell apprendista secondo tariffe di cottimo; inquadramento del lavoratore, durante il rapporto di apprendistato, in una categoria non inferiore per più di due livelli, rispetto alla categoria spettante in uscita in applicazione del CCNL e/o applicazione di un livello di retribuzione dell apprendista in misura percentuale e in modo graduale alla anzianità di servizio; divieto per il datore di lavoro di recedere dal contratto di apprendistato in assenza di una giusta causa o di un giustificato motivo. possibilità per il datore di lavoro di recedere dal contratto al termine del periodo di apprendistato. Vincoli normativi relativi alla formazione La regolamentazione dei profili formativi dell apprendistato in DDIF è rimessa alle Regioni, d intesa con il MIUR, il MPLS e le parti sociali nel rispetto dei seguenti criteri: riferimento alle Qualifiche ai sensi della L 226/2005 (in Lombardia sono quelle inserite nel Repertorio regionale dell offerta di Istruzione e formazione professionale) previsione di un monteore formazione, interna o esterna all azienda, congruo (in Lombardia è fissato in 400 ore annue) rispetto agli standard minimi formativi per il conseguimento della Qualifica (riferimento agli Obiettivi specifici di apprendimento per le competenze di base e tecnico professionali vigenti in Regione Lombardia); definizione all interno del PFI generale e del PFI di dettaglio delle competenze relative alla Qualifica di riferimento e delle modalità di attuazione della formazione (formazione interna - esterna) individuando, eventualmente, un partner formativo (in Lombardia un Ente accreditato per l erogazione dei Servizi di Istruzione e Formazione professionale sez. A) rinvio ai CCNL per la determinazione delle modalità di erogazione della formazione aziendale; presenza di un tutore o referente aziendale, con formazione e competenze adeguate; registrazione della formazione effettuata e delle competenze acquisite nel libretto formativo del cittadino; riconoscimento della qualifica professionale, ai fini contrattuali, sulla base dei risultati conseguiti all interno del percorso di formazione; riconoscimento delle competenze acquisite, ai fini del proseguimento degli studi (anche nei percorsi di istruzione degli adulti. Riferimenti legislativi La normativa a cui far riferimento ha due fonti principali 1. L Art. 48 del D.Lgs 276/2003 fino alla sua definitiva abrogazione 2. Il D.Lgs 167 del 14 settembre 2011, Testo unico dell apprendistato, da quando sarà pienamente operativo. In Regione Lombardia traducono operativamente tali fonti legislative: l Intesa stipulata in data 27 settembre 2010 tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Regione Lombardia, in cui le parti si impegnano a promuovere i percorsi formativi in apprendistato per l espletamento del diritto dovere di istruzione e formazione, in attuazione dell art. 48 del decreto legislativo del 10 settembre 2003, n. 276; le Linee guida per la realizzazione dei percorsi formativi in apprendistato per l espletamento del diritto-dovere di istruzione e formazione professionale ai sensi dell art. 48 del D.Lgs 276/03 pubblicate con DDUO 21 aprile n (BURL Serie Ordinaria - Lunedì 02 maggio 2011). Con l approvazione del Testo unico sull apprendistato (L 167/2011) l Apprendistato in DDIF viene ricompreso nell Apprendistato per la qualifica ed il diploma professionale (art. 3). Le normative precedenti inerenti l Apprendistato in DDIF, l art. 48 del Dlgs 276/2003 e l art. 16 della L 196/1997 vengono abrogate. Entro 6 mesi le Regioni dovranno disciplinare la formazione dell apprendistato per la qualifica ed il diploma professionale. Nel periodo transitorio si applicano le norme regionali pre-vigenti.

6 Disciplina del Contratto Definizione del limite numerico Il numero complessivo di apprendisti che un datore di lavoro può assumere con contratto di apprendistato, direttamente o indirettamente per il tramite delle agenzie di somministrazione, non può superare il 100 per cento delle maestranze specializzate e qualificate in servizio presso il datore di lavoro stesso. Es.: da 0 a 3 dipendenti = max 3 apprendisti Per le aziende artigiane i limiti sono quelli definiti nell art. 4 L 443/85. Fatte salve specifiche previsioni di legge o di contratto collettivo, i lavoratori assunti con contratto di apprendistato sono esclusi dal computo dei limiti numerici previsti da leggi e contratti collettivi per l applicazione di particolari normative e istituti. Regime contributivo Le aziende che assumono con questa tipologia di rapporto di lavoro, usufruiscono di agevolazioni relative agli oneri contributivi per l intera durata del contratto di apprendistato, fermo restando l obbligo di erogare all apprendista la formazione prevista senza alcuna trattenuta sulla retribuzione. A seguito dell assunzione a tempo indeterminato dell apprendista l azienda beneficia degli sgravi contributivi anche per l anno successivo. Sanzioni In caso di inadempimento nella erogazione della formazione, di cui sia esclusivamente responsabile il datore di lavoro e che sia tale da impedire la realizzazione delle finalità contrattuali, la sanzione prevista è la seguente: versare la differenza tra la contribuzione versata e quella dovuta, con riferimento al livello di inquadramento contrattuale superiore, che sarebbe stato raggiunto dal lavoratore al termine del periodo di apprendistato, maggiorata del 100 per cento, con esclusione di qualsiasi altra sanzione per omessa contribuzione. Incentivi In attesa della riforma del sistema degli incentivi alla occupazione, restano fermi gli attuali sistemi di incentivazione economica la cui erogazione sarà tuttavia soggetta alla effettiva verifica della formazione svolta secondo le modalità definite con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, d intesa con la Conferenza Stato-Regioni. Requisiti dell apprendista Possono essere assunti con contratto di apprendistato, ai sensi dell art. 48 del D.Lgs 276/2003 finchè è in vigenza e successivamente ai sensi dell art.3 del D. Lgs. 167/2011 giovani ed adolescenti che abbiano compiuto almeno 15 anni. Con l introduzione del Testo unico il limite massimo d età viene innalzato da 18 a 25 anni. Rientrano dunque nelle seguenti tipologie: - soggetti in possesso di diploma di scuola secondaria di primo grado - soggetti che hanno frequentato per almeno 8 anni il percorso di primo ciclo di istruzione senza conseguire il titolo di studio conclusivo, possono essere ammessi salvo il conseguimento delle certificazioni relative al primo ciclo in coerenza con l art. 14 comma 5 legge 19/2007; - soggetti che stanno attualmente frequentando percorsi di istruzione o di istruzione e formazione professionale e che optano per proseguire il percorso formativo mediante il sistema dell apprendistato ai sensi dell art. 48; - soggetti che hanno frequentato in tutto o in parte percorsi di secondo ciclo (Istruzione e di Istruzione e Formazione Professionale). Tra i provvedimenti governativi anti-crisi recentemente approvati è stato introdotto per le imprese fino a 9 dipendenti, l azzeramento totale della contribuzione a carico delle aziende per gli apprendisti assunti dal 1 gennaio Il Ministero del Lavoro, in collaborazione con Italia Lavoro, ha emanato un Dispositivo che consente alle imprese che assumono apprendisti a partire dal 30 novembre 2011 (sino ad esaurimento fondi) di richiedere un incentivo di per ogni contratto di qualifica professionale a tempo pieno (

7 La gestione della formazione L apprendistato come canale formativo La riforma scolastica (L 53/2003) riconosce l apprendistato in DDIF (art. 48 D.lgs 276/2003 e Testo Unico dell Apprendistato art. 3 D.lgs 167/2011) come uno dei canali in cui si è possibile l assolvimento del diritto/dovere di istruzione e formazione (D.lgs 76/2003) e dell obbligo di istruzione (DM 139/2007). Le normative regionali in materia di gestione del mercato del lavoro (LR 22/2006) e del sistema educativo r (LR 19/2007) recepiscono questa impostazione in un ottica di integrazione tra politiche di istruzione, formazione e lavoro. Il contratto di apprendistato in DDIF prevede che la formazione venga definita nel PFI e sia finalizzata al consegui mento di una Qualifica professionale presente nel Repertorio regionale dell offerta di istruzione e formazione professionale e coerente con il profilo professionale definito dal CCNL. La durata del percorso formativo è stabilita, in caso di Qualifica, in un massimo di 3 anni con eventuale possibilità di riduzione a seguito di riconoscimento di crediti formativi. Il Piano formativo individualizzato Il Piano formativo individuale (PFI) rappresenta il progetto formativo che il lavoratore dovrà svolgere durante il periodo di apprendistato. L impresa ha l obbligo di predisporre, eventualmente supportata da un Ente formativo accreditato, per ogni apprendista assunto. un PFI generale, che descrive il percorso formativo per l intero periodo di durata del contratto di apprendistato (da allegare ad ogni singola richiesta di assunzione). un PFI di dettaglio, riferito solitamente ad un periodo annuale, che declina in modo più dettagliato ed operativo (identifica contenuti e modalità di formazione) il percorso formativo previsto nel PFI generale. Elenco delle Qualifiche conseguibili nell ambito della Sperimentazione / nel sistema regionale di FP Area 1 Agricola 2 - Agro alimentare 3 Servizi della Ristorazione 4 - Artigianato Artistico 5 Chimica e Ambient. 6 Commerciale e dei Servizi Logistici 7 Grafica, Comunicazione Multimediale e Spettacolo Qualifica Operatore Agricolo - Allevamento animali domestici Operatore Agricolo - Coltivazioni arboree, erbacee, ortofloricole Operatore Agricolo - Silvicoltura e salvaguardia ambientale Operatore della Trasformazione Agroalimentare - Panificazione e Pasticceria Operatore della Trasformazione Agroalimentare - Lattiero- Casearia Operatore della Trasformazione Agroalimentare - Vitivinicoltura Operatore della Ristorazione - Servizi di Sala Bar Operatore della Ristorazione - Preparazione pasti Operatore delle Lavoraz. Artistiche - Metalli Operatore delle Lavorazioni Artistiche - Materiali Lapidei Operatore delle Lavorazioni Artistiche - Decorazione degli Oggetti Operatore delle Lavorazioni Artistiche - Arredo Tessile Operatore delle Lavorazioni Artistiche - Tessitura Orditura Operatore delle Produzioni Chimiche Operatore ai Servizi di vendita Operatore dei Sistemi e dei Servizi Logistici Tecnico Audiovideo ** Operatore Grafico - Stampa e Allestimento Operatore Grafico - Multimedia La gestione della formazione L azienda che assume un apprendista in DDIF può decidere liberamente come gestire la formazione formale prevista dal contratto (in Lombardia il monteore annuo è di 400 ore) se prevalentemente all interno dell azienda o all esterno (o in forma mista interno/esterno). Nel primo caso l azienda dovrà: formalizzare il possesso della capacità formativa interna come definito dal CCNL applicato indicare il tutor aziendale che segue l apprendista individuare come partner un Ente accreditato per fruire di alcuni servizi di supporto (elaborazione del Bilancio di competenze, stesura del PFI, formazione del tutor) realizzare in proprio l intero percorso di formazione formale ed accompagnare il giovane a sostenere come privatista l esame per il conseguimento della Qualifica. Nel secondo caso l azienda dovrà: individuare come partner un Ente accreditato che le fornirà una serie di servizi di supporto (Bilancio di competenze e riconoscimento crediti, stesura del PFI generale e di dettaglio, Coordinamento e gestione dell attività formativa e la gestione dell esame, Formazione del tutor aziendale, Certificazione delle competenze,) nonché l erogazione in toto o in parte del percorso formativo (in 8 Edile e del Territorio 9 Elettrica -Elettronica, Informatica e Telecomunicazioni 10 Cura della Persona, Estetica, Sport e Benessere 11 Legno e Arredamento 12 - Meccanica Operatore Edile Operatore Elettrico Operatore Elettrico - Installatore / Manutentore Impianti Solari e Fotovoltaici * Operatore Elettrico - Montatore Manutentore Elettro-Meccanico * Operatore Elettronico Operatore del Benessere - Acconciatura Operatore del Benessere - Trattamenti Estetici Operatore del Legno Operatore del Legno - Disegno di Arredo * Operatore del Legno - Decorazione * Operatore del Legno - Manutenzione di Immobili * Operatore di Impianti Termoidraulici Operatore alla Riparazione di Veicoli a Motore - Riparazioni di sistemi del veicolo Operatore Meccanico Operatore Meccanico - Meccanica Tessile * Operatore Meccanico - Saldocarpenteria * Operatore Meccanico - Produzione Armiera *

8 La gestione della formazione questo caso ci potrebbe essere una quota di ore di formazione da realizzare internamente all azienda) indicare il tutor aziendale che segue l apprendista Gli esami finali Possono essere ammessi alle prove finali gli apprendisti che abbiano raggiunto gli obiettivi previsti dal PFI con riferimento ad uno delle Qualifiche del Repertorio. Per il rilascio del titolo di studio gli apprendisti sostengono l esame conclusivo all interno delle sessioni d esame dei percorsi di Istruzione e Formazione professionale o di apposite sessioni ad hoc che verranno organizzate. L esame finale, analogamente a quanto previsto per gli studenti del sistema di Istruzione e Formazione professionale, prevede prove scritte multidisciplinari sulle competenze di base, una prova pratica tecnico professionale ed un colloquio conclusivo. Area 13 Servizi d impresa 14 Moda e Abbigliamento 15 Servizi di Promozione e Accoglienza 16 Nautica Qualifica Operatore Amministrativo Segretariale Operatore Amministrativo Segretariale - Disegno Tecnico Cad * Operatore dell abbigliamento - Confezioni Industriali Operatore dell abbigliamento - Sartoria Operatore delle Calzature Operatore ai Servizi di Promozione e Accoglienza - Servizi Operatore ai Servizi di Promozione e Accoglienza - Strutture Ricettive Operatore del Montaggio e della Manutenzione di Imbarcazioni da diporto *** Se l esame finale verrà superato positivamente potranno conseguire l Attestato di Qualifica professionale regionale. Se non saranno ammessi all esame o non lo supereranno verrà comunque loro rilasciata una certificazione delle competenze acquisite che potranno far valere come credito formativo in caso di inserimento in percorsi triennali di IFP o rifacimento dell esame come privatista Tutor aziendale Ogni impresa all atto di attivare un contratto di apprendistato deve individuare indicandolo nel PFI - all interno del proprio personale (anche l imprenditore lo può fare) la figura del tutor aziendale o del maestro artigiano che si prende in carico l apprendista per l intera durata del contratto. Il Tutor aziendale svolge un ruolo di collegamento e raccordo con il Tutor dell Ente formativo, al fine di ottimizzare ed armonizzare la formazione d aula e la formazione on the job con le mansioni ed i compiti lavorativi svolti in azienda dall apprendista. Per poter svolgere il ruolo di Tutor aziendale, il personale indicato dall azienda deve aver partecipato al Corso per Tutor aziendali previsto dal DM 22/2000. Il Tutor formativo Il Tutor formativo è la figura che, l Istituzione formativa scelta dall azienda come partner per la formazione dell apprendista, individua come proprio referente per la presa in carico complessiva dell apprendista in formazione per l intera durata del contratto. Il Tutor formativo lavora in stretta collaborazione con tutti i soggetti che, a diverso titolo, sono presenti nel percorsi di apprendistato. Rappresenta il punto di contatto tra l apprendista (e la sua famiglia), l azienda (attraverso il tutor aziendale) e l Ente formativo. I suoi compiti riguarderanno inoltre in collaborazione con altre figure coinvolte come formatori/docenti, esperti in servizi al lavoro, certificatori di competenze - l organizzazione e la gestione dell attività formativa e dei servizi di supporto alla formazione. Gli Obiettivi specifici di apprendimento e le competenze Per ogni Qualifica/profilo formativo sono inoltre definiti gli obiettivi specifici di apprendimento (OSA) relativi alla formazione delle competenze di base e delle competenze tecnico professionali. Gli OSA sono gli standard minimi formativi e costituiscono il riferimento per la progettazione formativa, per i processi di valutazione, per il riconoscimento dei crediti e per la certificazione delle competenze. Le competenze di base (competenze linguistiche, matematico-scientifiche, tecnologiche, storico-socio-economiche) sono comuni a tutti i profili formativi, le competenze tecnicoprofessionali variano invece a seconda della Qualifica/profilo formativo Requisiti del Tutor aziendale (D.M. del 28/02/2000) I requisiti richiesti per poter svolgere la funzione di Tutor aziendale sono i seguenti: possedere un inquadramento contrattuale pari o superiore a quello che l apprendista conseguirà alla fine del periodo di apprendistato svolgere attività lavorative coerenti con quelle dell apprendista ed avere 3 anni di esperienza lavorativa affiancare non più di 5 apprendisti (per le imprese artigiane valgono le regole rispetto delle limitazioni numeriche della legge-quadro di settore) aver partecipato allo specifico Corso di formazione per tutor aziendali. Requisiti del Maestro artigiano (Decreto RL n del 13/02/2008) I requisiti richiesti per poter svolgere la funzione di Maestro artigiano sono i seguenti: avere una anzianità di almeno 5 anni consecutivi come titolare o socio partecipante di impresa artigiana iscritta all Albo regionale avere un adeguato grado di capacità professionale desumibile dal conseguimento di premi, titoli di studio o attestati di formazione ed una elevata attitudine all insegnamento del mestiere desumibile dall avere avuto alle dipendenze almeno 3 apprendisti artigiani portati a qualificazione finale (o una partecipazione a corso di aggiornamento di almeno 20 ore per lo sviluppo di competenze d insegnamento di mestiere).

9 Fasi e strumenti per la gestione del contratto 1) Analisi del bisogno aziendale e scelta del profilo formativo In contratto di apprendistato prevede l individuazione della qualifica professionale da rilasciare in uscita, strettamente collegata alle mansioni lavorative esercitate in azienda dall apprendista. 2) Ricerca e selezione dell apprendista Repertorio regionale delle Qualifiche professionali: è l elenco dei profili formativi di riferimento per la formazione che coincide con il titolo di studio rilasciato. L azienda ricerca l apprendista in possesso delle caratteristiche richieste e ne verifica i requisiti (età, titolo di studio, ecc.) 3) Bilancio di competenze e riconoscimento dei crediti L azienda, in collaborazione con l Ente formativo prescelto, procede all analisi e alla valutazione delle caratteristiche e competenze già possedute riconoscendo eventuali crediti formativi in base alle esperienze pregresse (percorso scolastico). 4) Definizione del Contratto di lavoro L azienda stipula il Contratto di lavoro con l apprendista definendone la durata, l orario di lavoro, la retribuzione e le mansioni in rapporto alla qualifica da conseguire. Entro la data di assunzione provvede all invio delle comunicazioni obbligatorie (COB). 5) Stesura del Piano Formativo Individuale generale L azienda, avvalendosi dell Ente formativo prescelto, definisce la Qualifica in esito, gli obiettivi generali, il percorso complessivo e le modalità di formazione. 6) Stesura del Piano Formativo Individuale di dettaglio L azienda, avvalendosi dell Ente formativo prescelto, definisce su base annuale il dettaglio della progettazione formativa (articolazione degli obiettivi in competenze, abilità, contenuti). 7) Formazione del Tutor aziendale Attività formativa promossa dalla Sperimentazione per supportare il tutor incaricato della gestione dell apprendista in collaborazione con l Ente formativo su aspetti di carattere metodologico, progettuale e procedurali. Bilancio di competenze in ingresso: strumento per rilevare le caratteristiche, le motivazioni, le attitudini e le competenze già possedute dall apprendista in relazione al percorso di lavoro e formazione oggetto del contratto Credito formativo: esperienza scolastica/ formativa già acquisita di cui si tiene conto nella gestione del percorso di apprendistato. COB: comunicazione obbligatoria che l azienda o il consulente del lavoro fa attraverso il portale SINTESI al Centro per l impiego per comunicare i dati relativi al contratto compreso l indicazione del tutor aziendale. Richiesta di dote: consiste nell elaborazione del Piano d intervento personalizzato (PIP) in cui si richiedono i servizi formativi ed accessori che compongono la Dote apprendistato in DDIF ed il relativo finanziamento pubblico. Piano Formativo Individuale generale: documento standard che costituisce un requisito essenziale del Contratto di apprendistato (redatto in forma scritta ed allegato al Contratto). Piano formativo individuale di dettaglio: documento standard in cui vengono definiti gli ambiti ed i ruoli coinvolti nella formazione (esterna/interno), la progettazione formativa dettagliata, le modalità di valutazione. Formazione del Tutor aziendale: corso di formazione di 20 h per i tutor già in possesso dei requisiti contenuti nel DM 28 febbraio 2000 o maestri artigiani.

10 Fasi e strumenti per la gestione del contratto 8) Attività di formazione Erogazione di 400 h di attività di formazione formale (esterna/interna) sulle competenze di base e tecnicoprofessionali relative alla Qualifica di riferimento. Attività di monitoraggio e valutazione degli apprendimenti svolta in collaborazione tra tutor formativo e tutor aziendale. Formazione formale: se esterna, documentata dall Ente di formazione secondo le procedure regionali in uso, se interna, documentata dall azienda attraverso la dichiarazione della capacità formativa e la registrazione delle attività svolte Capacità formativa: dichiarazione dell azienda su carta intestata in cui si attesta il possesso dei requisiti previsti dai contratti (es. valenza formativa, presenza tutor, competenze specifiche) Valenza formativa: caratteristiche dell attività di formazione sul lavoro corrispondenti alla definizione contenuta nelle Linee guida della Sperimentazione (coerenza tra progettazione formativa di dettaglio e attività di formazione sul lavoro). 9) Partecipazione agli Esami Gli apprendisti che hanno completato il percorso vengono ammessi a sostenere l esame finale all interno delle sessioni ordinarie del sistema di Istruzione e formazione professionale o in eventuali sessioni straordinarie dedicate 10) Rilascio della Qualifica In caso di esito positivo dell esame, all apprendista viene rilasciato un Attestato di Qualifica professionale regionale avente valore nazionale. 11) Certificazione delle competenze In caso di interruzione anticipata del contratto (dimissioni dell apprendista) o di esito negativo dell esame, all apprendista viene rilasciata una Certificazione delle sole competenze acquisite valide come credito formativo per l inserimento in percorsi di FP o per successivi contratti di lavoro. 12) Conclusione del contratto Esame di Qualifica: l esame si struttura in 3 prove: prova multidisciplinare sulle competenze di base (italiano, lingua straniera, matematica, informatica); prova tecnico-professionale di carattere pratico e colloquio finale. Attestato di Qualifica professionale: format della Regione Lombardia contenente la descrizione delle competenze relative alla Qualifica. Certificazione delle competenze: format della Regione Lombardia relativo alle sole competenze acquisite durante il percorso. Alla scadenza temporale prevista le parti, previo preavviso, possono recedere dal contratto; in caso contrario il rapporto di lavoro si stabilizza nella forma a tempo indeterminato con ulteriore anno di sgravio contributivo.

11 Approfondimenti Il Bilancio di competenze Il Bilancio di competenze è una tecnica/strumento di orientamento che ha lo scopo di aiutare il soggetto a costruire un bilancio sulle proprie competenze professionali in funzione di uno sviluppo e/o di un cambiamento professionale e/o lavorativo. Intervenendo su giovani apprendisti in età adolescenziale, questo percorso si configura come un processo di costruzione di un progetto professionale a partire da un analisi su sé stessi e sulle esperienze maturate, sulle competenze possedute, sugli interessi, le attitudini e le aspirazioni spesso inespresse e quindi sconosciute allo stesso soggetto. Il Bilancio professionale personale si articola nelle seguenti fasi: presentazione e accoglienza: vengono svolti colloqui al fine di far emergere una scelta o anche solo di operare una scelta fra diverse alternative possibili; esplorativa: vengono svolte una serie di attività (schede strutturate, griglie di rilevazione e tracce per sintesi descrittive, questionari e schede di autovalutazione) volte a far emergere gli obiettivi personali e professionali che la scelta comporta; elaborativa: i dati raccolti nella fase precedente vengono ricomposti in un progetto professionale futuro, cercando di individuare le tappe e i tempi necessari per il raggiungere gli obiettivi prefissati; monitoraggio/follow up: si mettono in atto azioni volte a verificare la realizzazione degli obiettivi del progetto stesso e a mettere in atto eventuali azioni correttive. Il Bilancio professionale personale viene effettuato di solito nella fase iniziale del percorso, salvo prevedere dei momenti di ripresa in itinere a alla fine (per modificare e/o confermare le scelte fatte). Il PFI generale E un documento che costituisce parte integrante del contratto di apprendistato e nel rispetto di quanto previsto dai CCNL di riferimento, deve contenere i seguenti elementi minimi: la qualifica regionale di Istruzione e Formazione Professionale di riferimento del percorso complessivo (per cui al termine il giovane sosterrà l esame finale); la durata della formazione per ogni anno di durata del contratto gli standard formativi minimi da acquisire (obiettivi e contenuti riferiti ai programmi regionali) le modalità di erogazione della formazione e dei servizi di accompagnamento (chi realizza le varie attività istituto formativo o azienda di appartenenza - ; come/dove si realizzano internamente all impresa oppure totalmente o parzialmente presso l istituto formativo); le modalità di certificazione delle competenze sia intermedie che finali; la definizione dei ruoli, delle funzioni e delle responsabilità dei soggetti direttamente coinvolti: l apprendista, l azienda e l ente di formazione (per quanto di competenza). l indicazione del tutor aziendale (in possesso dei requisiti richiesti dal DM 28/02/2000) o del Maestro artigiano ai sensi della DGR 6563 del 13 febbraio 2008, che prende in carico l apprendista; Il PFI di dettaglio Il PFI di dettaglio è finalizzato alla pianificazione annuale della formazione sia interna che esterna all azienda e dei servizi di supporto all apprendistato e deve essere sottoscritto congiuntamente da parte dell impresa, dell apprendista di un istituzione formativa accreditata per la formazione dell Apprendistato in DDIF Riconoscimento dei crediti Il Credito formativo è un: valore, attribuibile a competenze comunque acquisite dall individuo, che può essere riconosciuto ai fini dell inserimento in percorsi di istruzione e di formazione professionale, determinandone la personalizzazione o la riduzione della durata (DM n. 174/01). Il Credito si riferisce a due criteri di valutazione: 1. Qualitativa: sulla base di evidenze rispetto alle competenze acquisite in precedenti azioni formative e/o professionali. 2. Quantitativa: determina gli elementi da tenere presenti anche per eventuali riduzioni in relazione alle Unità formative del percorso di destinazione; stabilisce eventuali misure integrative. L attribuzione del valore riferito al credito formativo è di competenza dell Istituzione formativa che accoglie l allievo, in accordo o meno con l Istituzione formativa di provenienza. Il Responsabile della certificazione delle competenze individua gli standard professionali e formativi di riferimento e i processi di valutazione; effettua il controllo dei processi e degli atti relativi alla registrazione e documentazione delle certificazioni. Capacità formativa e valenza formativa La capacità formativa aziendale è un requisito previsto dal D.Lgs 276/03 per regolamentare la possibilità dell azienda di realizzare la formazione in apprendistato in toto o in parte direttamente da parte dell azienda anche presso sue sedi. In genere la contrattazione collettiva e i CCNL fanno riferimento ai seguenti criteri: - possesso di locali idonei per la formazione (in alcuni casi si richiedono spazi distinti rispetto a quelli di lavoro dell apprendista, in altri il rispetto delle norme sulla sicurezza e igiene sui luoghi di lavoro, ecc.) - disponibilità di personale in grado di trasferire conoscenze, abilità, competenze: in alcuni casi si specifica che tali figure possono anche non essere dipendenti diretti dell azienda ma collaboratori, docenti, fornitori esterni, ecc.) - individuazione di un tutor con caratteristiche appropriate (in alcuni casi si afferma che il tutor deve aver già svolto la formazione obbligatoria prevista dal DM 22 del ) La dichiarazione di capacità formativa è un documento autocertificato da parte del rappresentante legale dell azienda o suo delegato ai sensi del D.P.R. 445/2000 artt. 19 e 47 in cui si afferma il possesso dei requisiti previsti.

12 Approfondimenti Nello specifico il PFI di dettaglio deve comprendere le tipologie, le metodologie, le modalità, i tempi e l articolazione delle azioni formative e dei servizi di supporto attivati nonché i criteri, gli strumenti e le modalità operative per effettuare la valutazione degli apprendimenti e la certificazione delle competenze correlate alla Qualifica in esito. L istituzione formativa che valida il PFI di dettaglio collabora con il tutor aziendale e opera un monitoraggio periodico delle attività formative svolte internamente all azienda, al fine di verificare l andamento dell apprendimento dell apprendista. Certificazione delle competenze Le certificazioni di competenza sia intermedie (in caso di interruzione del percorso) che finali (in esito al percorso) per l Apprendistatto in DDIF sono rilasciate secondo le modalità previste per i percorsi in diritto dovere di istruzione e formazione anche ai fini dell assolvimento dell obbligo di istruzione ed hanno valore di credito formativo in caso di partecipazione ad ulteriori percorsi formativi all interno del sistema di istruzione e formazione professionale. I format delle certificazioni di competenza e di riconoscimento dei crediti formativi e le modalità operative per la loro gestione sono stati definiti nell Accordo della Conferenza Unificata Stato/Regioni del 28/04/2008, successivamente riprese nelle Indicazioni regionali per l offerta formativa (DGR 6563 del 13/02/2008 e DDUO 9837 del 12/09/2008). Per il rilascio delle certificazioni, in caso di formazione erogata interamente dall azienda, essa deve rivolgersi ad un Operatore accreditato per i Servizi al lavoro e fornire una dichiarazione di competenza sottoscritta dal tutor aziendale; in caso di formazione interamente o parzialmente esterna erogata da un Istituzione formativa, spetta all Ente formativo accreditato rilasciare la certificazione. Le certificazioni di competenza rilasciate vengono registrate sul Libretto formativo come previsto dal D.Lgs 276/03. Il Libretto formativo Il Libretto Formativo del cittadino è uno strumento pensato per raccogliere, sintetizzare e documentare le diverse esperienze di apprendimento dei cittadini lavoratori nonché le competenze da essi comunque acquisite: nella scuola, nella formazione, nel lavoro, nella vita quotidiana. Ciò al fine di migliorare la leggibilità e la spendibilità delle competenze e l occupabilità delle persone. Il Libretto Formativo è stato definito in sede istituzionale nazionale (con il Decreto Interministeriale del 10 ottobre 2005) e viene gestito e rilasciato a cura delle Regioni e Province Autonome nell ambito delle loro esclusive competenze in materia di formazione professionale e certificazione delle competenze. La valenza educativa dell esperienza lavorativa Il percorso formativo di 400 ore annue può essere realizzato (in toto o in parte) internamente all azienda a condizione che si espliciti e valorizzi la valenza educativa delle attività lavorative svolte dall apprendista. Questo significa: 1. inquadrare alcune specifiche attività professionali realizzate dal giovane coerenti e funzionali alla realizzazione degli obiettivi formativi previsti dalla Qualifica di riferimento 2. programmare la realizzazione di tali attività lavorative 3. definire precisamente tempi e modi di acquisizione delle competenze identificando i soggetti incaricati di garantire l apprendimento 4. realizzare gli interventi definiti monitorandone l andamento e valutandone i risultati. 5. registrare la formazione realizzata a supporto di tale processo di crescita professionale sugli strumenti a disposizione (registri individuali, Le condizioni per esercitare la valenza educativa sono: 1. la collaborazione fattiva con un ente di formazione accreditato dalla Regione Lombardia per la formazione dei minorenni 2. la presenza del tutor aziendale o di un maestro artigiano con le caratteristiche fissate dalla normativa; 3. l eventuale coinvolgimento di altre figure aziendali per garantire la trasmissione delle conoscenze e abilità necessarie (formatori interni, in affiancamento, ecc.). L art. 48 del D.Lgs 276/03 ed il T.U. sull apprendistato prevedono la registrazione della formazione effettuata nell apprendistato nel Libretto formativo.

13 Scheda informativa Apprendistato art. 48 Regione Lombardia, anticipando l evoluzione in atto in materia di apprendistato, contenuta nel Testo unico sull apprendistato (L 167/2011), con l Accordo sottoscritto in data 27 settembre 2010 con il Ministero dell Istruzione, Ricerca ed Università ed il Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale, ha posto le basi per l avvio di una Sperimentazione regionale sull Apprendistato in diritto e dovere di istruzione e formazione. A tal fine ha approvato e finanziato un offerta formativa finalizzata all acquisizione di una Qualifica di Istruzione e Formazione professionale rivolta ad apprendisti assunti ai sensi dell art. 48 del D.Lgs. 276/03, 6 Progetti per dare effettiva attuazione a quanto previsto dalla normativa e supportare le imprese e i giovani in questa prima sperimentazione. E pertanto possibile per le aziende di tutti i settori assumere giovani di età tra i 15 e i 18 anni con il contratto di apprendistato di una durata massima di 3 anni in cui, mentre apprendono lavorando, frequentano un percorso formativo che li conduce a sostenere l esame di qualifica professionale regionale (con validità nazionale) La durata della formazione prevista dalla Regione Lombardia è di da 1 a 3 anni in base alla maggior o minor coerenza tra esperienza pregressa del giovane (scolastica e lavorativa) e tra attività professionale e profilo formativo di 400 ore annue di cui una parte (stimabile in circa 100 ore) può essere svolta in azienda valorizzando la valenza formativa La definizione operativa di questi aspetti viene realizzata dall azienda in collaborazione con un ente di formazione accreditato dalla regione per la formazione dei minorenni e si traduce in un Piano Formativo Individuale, documento indispensabile per la corretta attivazione del contratto. A tal fine la sperimentazione sopra citata mette a disposizione di aziende e giovani i servizi necessari per la realizzazione dell intero percorso anche pluriennale. Questo consente di: sostenere le imprese nell individuazione e preparazione di risorse umane qualificate in diretto raccordo con le loro esigenze professionali, organizzative, ecc. e in base alle caratteristiche dei giovani coinvolti, collaborando operativamente con le figure interne (tutor aziendale, altri referenti) intervenire a sostegno della riduzione della dispersione scolastica e formativa fornendo ai giovani un alternativa significativa ai percorsi tradizionali.

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