DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DELLA MANSIONE. Ufficio. Infortunio generico Aggiornato ad dicembre 2011 Ufficio
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1 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DELLA MANSIONE Infortunio generico Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 1 di 75
2 Rischio - Infortunio generico Descrizione Rischio Il pericolo da infortunio generico è legato alla presenza del lavoratore nell'ambiente di lavoro ed all utilizzo delle attrezzature e materiali in esso presenti. In questo tipo di rischio entrano in gioco anche aspetti emotivi, psicologici, stanchezza ed umore che contribuiscono alla probabilità di accadimento. Esiste la possibilità di provocarsi un danno / infortunio in: - Lesioni o ferite (da urto, puntura, tagli ecc.) - Cadute e inciampi (contro materiali, terreni accidentati e simili) - Contusioni da urti o schiacciamenti (nell eseguire un lavoro, urtando materiali vari, caduta di oggetti) Esiste la possibilità di accedere alle corti interne interessate dalla presenza di aree di parcheggio e di giardino. Probabilita 2 Danno 2 Rischi 3 Indice Misura Misure di Prevenzione e Protezione Porre la massima attenzione a pavimenti bagnati o umidi (ad es. per le pulizie) se può costituire pericolo per le persone (lavoratori stessi e persone esterne alla struttura) segnalare la zona pericolosa ovvero avvertire le persone e/o bonificare immediatamente In caso di versamenti di materiale pericoloso per l equilibrio delle persone, avvisare prontamente i colleghi e porvi immediatamente rimedio. Nelle zone pericolose (pertinenze di uffici, archivi, magazzini, depositi interni o all aperto di cose o attrezzature, sedi di lavoro altrui, discariche etc.) sia consentito l accesso solo agli addetti autorizzati; altro personale può accedere solo dopo permesso esplicito del datore di lavoro o del preposto. Il preposto nel valutare di concedere l accesso considera i rischi particolari per gli estranei e valuta i luoghi di lavoro, le lavorazioni in corso e la dotazione del personale, concedendo l autorizzazione solo nel caso le condizioni di sicurezza siano garantite. Sulle scale fisse siano utilizzati i corrimani. Mantenere pulite e sgombre le zone di passaggio e di lavorazione Non effettuare lavori su opere provvisionali improvvisate (scalette o simili), ricordare che le scale portatili servono di norma alla sola salita e discesa e per brevi interventi da effettuare verificando la presenza contingente di tutte le condizioni di sicurezza e richiedendo l aiuto di un collega. Impedire l'accesso di lavoratori non autorizzati o di terzi ai locali tecnici ovvero i locali ove sono presenti attrezzature, impianti o sostanze pericolose, o locali interdetti. Nel caso in cui detti spazi non siano presidiati devono risultare chiusi a chiave. Non assumere sostanze tali da ridurre, durante l'orario di lavoro, lucidità, attenzione, riflessi e concentrazione in riferimento allo svolgimento della propria mansione. E' vietato svolgere qualunque tipo di attività che non rientri in quelle del proprio ciclo lavorativo (attività della mansione specifica) e per le quali non ha una specifica comptenza riconosciuta dal datore di lavoro, e comunque di svolgere qualunque attività possa mettere a rischio la propria ed altrui incolumità (es. operare sugli impianti senza essere addetto alla manutenzione impiantistica, intervenire sulla meccanica degli automezzi senza essere addetti all'autofficina meccanica, utilizzare attrezzature di laboratorio senza titolarità, ecc.) Infortunio generico Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 2 di 75
3 ProbRes 2 DannoRes 1 RischioRes 2 Infortunio generico Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 3 di 75
4 Rischio - Igiene del Lavoro - Servizi, Presidi e Dotazioni Descrizione Rischio Le norme igieniche di base prevedono standard minimi per le lavorazioni, riguardanti i illuminazione, aerazione, servizi igienici, spogliatoi e mensa. Il Rischio considerato riguarda l igiene dei luoghi di lavoro che può comportare rischio di contrarre malattie Probabilita 2 Danno 1 Rischi 2 Indice Misura Misure di Prevenzione e Protezione 400 Mantenere i servizi e presidi di igiene del lavoro in condizioni igieniche adeguate ProbRes 1 DannoRes 1 RischioRes 1 Igiene del Lavoro - Servizi, Presidi e Dotazioni Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 4 di 75
5 Rischio - Microclima Descrizione Rischio Il microclima è l'insieme delle caratteristiche di temperatura, umidità e ventilazione in ambienti confinati. Esso determina nell uomo sensazioni di benessere quando le esigenze del corpo umano sono in equilibrio con l'ambiente. La temperatura ottimale è tra i 23 e 25 in estate e i 17 e i 20 in inverno, l'umidità deve essere contenuta nei limiti compresi tra il 30% ed il 65% mentre la ventilazione o ricambio d'aria (difficilmente quantificabile) dipende dal rapporto tra le caratteristiche fisiche dell'aria interna ed esterna e la temperatura dei corpi radianti. Il possibile stress microclimatico in un ambiente è funzione della produzione di energia termica all'interno del corpo (secondo la lavorazione), delle caratteristiche microclimatiche dell'ambiente circostante e dell'abbigliamento. Il pericolo è dato anche dallo svolgimento di attività in ambienti, specialmente in ambienti soggetti a correnti d'aria. Nella mansione amministrativa il rischio si manifesta nei luoghi di lavoro tipici, essendo sempre luoghi a clima controllato. Il rischio potenziale per i lavoratori sta nel mancato rispetto dei parametri di confort. Probabilita 2 Danno 2 Rischi 3 Indice Misura Misure di Prevenzione e Protezione Regolare, ove possibile, la temperatura di riscaldamento / condizionamento secondo parametri di confort, arieggare i locali per il tempo necessario a mantenere la salubrità dell'aria. Evitare di esporsi a correnti d'aria Adeguare il proprio abbigliamento alla temperatura dell'ambiente in cui ci si trova ad operare. ProbRes 1 DannoRes 1 RischioRes 1 Microclima Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 5 di 75
6 Rischio - Postura Descrizione Rischio La postura è il modo abituale di atteggiare il proprio corpo durante l'attività lavorativa. Il pericolo generato da una non corretta postura consiste nelle progressive micro lesioni all'apparato scheletrico o muscolare in seguito a prolungate posizioni non ergonomiche. Il rischio legato all'attività della mansione ufficio, la quale si svolge per lo più seduta e per periodi prolungati, è dato da disturbi alla colonna vertebrale, infiammazioni muscolari e tendinei. Probabilita 3 Danno 1 Rischi 3 Indice Misura Misure di Prevenzione e Protezione L'organizzazione delle attività lavorative sia adeguata in modo tale da evitare, per quanto possibile, monotonia e ripetitività del lavoro. Evitare, nei limiti del possibile, posizioni non ergonomiche (ad esempio: posizione eretta o seduta) per tempi lunghi. Programmare pause o cambiamenti di mansioni in modo che gli addetti abbiano la possibilità di cambiare posizione. Formazione ed informazione sulle misure di tutela organizzative e strutturali, corrette procedure di lavoro, in relazione al rischio posturale ProbRes 2 DannoRes 1 RischioRes 2 Postura Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 6 di 75
7 Rischio - Movimentazione manuale dei carichi Descrizione Rischio La movimentazione manuale dei carichi consiste in operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori, comprese le azioni del sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare un carico, che, per le loro caratteristiche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico (patologie delle strutture osteoarticolari, muscolotendinee e nervovascolari), in particolare dorso-lombari. Nella movimentazione manuale dei carichi (pesanti o in condizioni ergonomiche sfavorevoli), i pericoli principali sono lesioni muscolari e dolori dorso-lombari. Nelle considerazioni inerenti alla valutazione del rischio in oggetto e alle relative misure di tutela, si sono seguiti i seguenti criteri: - percorsi di movimentazione tipici e ricorrenti - caratteristiche dei carichi di uso comune - frequenza di movimentazione - caratteristiche degli addetti - caratteristiche dell ambiente di lavoro (lay-out, ostacoli, dislivelli, scale ecc.) Tenuto conto della imprevedibilità, saltuarietà della movimentazione dei lavoratori addetti alla mansione, il rischio infortunistico è quello di lesioni scheletrico muscolari per effetto di un sollevamento (anche singolo) qualora non vengano rispettate le misure di prevenzione. Probabilita 2 Danno 1 Rischi 2 Indice Misura Misure di Prevenzione e Protezione 200 Limiti di peso nel sollevamento manuale La movimentazione Manuale dei carichi deve avvenire secondo le seguenti prescrizioni ed accorgimenti. - maschi adulti 25kg; - femmine adulte 20kg; - maschi adolescenti (da 15 a 18 anni) 20kg; - femmine adolescenti (da 15 a 18 anni) 15kg; Movimentazione manuale dei carichi Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 7 di 75
8 400 Procedure per la movimentazione manuale dei carichi La movimentazione dei carichi dovrà avvenire, in tutti i casi possibili, con l ausilio di mezzi meccanici (ad esempio carrelli, carrucole, ecc.) o meccanizzati (ad esempio argani, gru ecc.) a disposizione. Ove ciò non sia possibile, fermo restando i limiti di peso previsti, dovranno essere scrupolosamente osservate le seguenti misure di prevenzione e protezione: il sollevamento del carico deve avvenire previa valutazione del carico stesso ovvero: - Usare imballaggi e contenitori appropriati - Riparare gli imballaggi difettosi - Eliminare o coprire gli spigoli vivi e le bave. - Pulire il materiale prima di trasportarlo. - Valutare il tipo di agevolatori adatti da utilizzare (presa a pinza, a ganci, a calamita. - Aprire i carichi di contenuto sconosciuto per poter valutare correttamente la posizione del baricentro oppure sollevare il carico brevemente da diversi lati. - Segnare il baricentro sul carico stesso o sull'imballaggio. - Chiedere l'ausilio di un collega quando necessario. - Valutare le vie di trasporto in relazione al carico da movimentare. - Valutare la necessità di modifiche strutturali (valutando gli impedimenti) nei percorsi - La presa degli oggetti deve essere stabile e sicura, evitare le mani unte o sporche quando si movimentano oggetti; se necessario utilizzare appositi guanti da lavoro. Se necessaria la movimentazione tramite un singolo lavoratore: - Piegare le ginocchia con un piede avanti all altro - Alzarsi lentamente senza strappi - Effettuare movimenti lenti e coordinati. - Fare leva sulle gambe -Distribuire uniformemente il carico sui dischi intervertebrali mantenendo sempre eretta la parte superiore del corpo, ossia con la schiena diritta. - Preferire operazioni di spinta a quelle di traino - Nel trasporto di pesi, fare attenzione ad avere una presa stabile e sicura e tenere i pesi il più possibile vicino al corpo; - Evitare torsioni del tronco nel sollevare o nel trasportare carichi - Se possibile, suddividere i carichi su entrambe le braccia e distribuire il peso uniformemente - Privilegiare il numero degli spostamenti a scapito del peso di ciascun carico, se necessario e possibile, suddividere i materiali dividendo le movimentazioni. - Intervallare quanto possibile il sollevamento - trasporto con la sistemazione dei materiali, per limitare la frequenza di trasporto - Evitare di trasportare i carichi sulla spalla o sulla schiena - Evitare di trasportare carichi ingombranti su scale a pioli e scale a gradini. - Valutare lo spazio disponibile e la visione del percorso quando ci si muove in precario equilibrio o con oggetti voluminosi - Verificare in anticipo che lungo il percorso ci sia spazio sufficiente e non ci siano ostacoli, oggetti o dislivelli. - In inverno badare al pericolo di ghiaccio nelle movimentazioni effettuate all'esterno. - Verificare che vi sia una buona illuminazione. Se necessaria la movimentazione tramite più lavoratori: - Richiedere l aiuto di colleghi per carichi pesanti o ingombranti o scivolosi o con rischi particolari. - Concordare prima le fasi del trasporto ed i comandi da usare. - I comandi devono essere dati da una sola persona. - Istruire e promuovere il lavoro di squadra. Tutti i materiali che eccedono i limiti di peso, previsti per legge, devono essere comunque movimentati con mezzi meccanici (fatto salvo il rispetto dei limiti imposti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale dei carichi). 600 Uso di scale e simili In caso occorra sistemare o prelevare materiali ad altezze non direttamente accessibili, servirsi d idonei e stabili ausili (scale con piattaforme e simili); non eccedere nel peso e nel volume degli materiali durante ogni salita e discesa; se necessario richiedere assistenza ai colleghi; non salire in piedi sulle sedie o altri ausili precari. Movimentazione manuale dei carichi Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 8 di 75
9 1200 Formazione e Informazione circa - i rischi per la salute e sicurezza del Lavoratore - informazioni relativamente al peso ed alle altre caratteristiche dei carichi da movimentare - misure di prevenzione e protezione e corrette procedure di lavoro. ProbRes 1 DannoRes 1 RischioRes 1 Movimentazione manuale dei carichi Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 9 di 75
10 Rischio - Archivi - Archiviazione Descrizione Rischio I lavoratori che accedono agli archivi per prelevare o depositare pratiche in maniera sporadica sono interessati dai seguenti rischi: - utilizzo di scale; - movimentazione manuale dei carichi; - incendio. Per la valutazione di tali rischi si rimanda ai moduli specifici. I lavoratori che gestiscono gli archivi (accedendo ai contenuti dei faldoni per esame e/o selezionamento) o che svolgono attività di trasporto pratiche all'interno dell'archivio o dall'archivio verso altro luogo oltre ai rischi sopra citati sono esposti ai rischi legati allo stoccaggio delle pratiche con presenza di polveri e/o acari. Probabilita 1 Danno 1 Rischi 1 Indice Misura Misure di Prevenzione e Protezione 200 Prelievo e deposito occasionale di pratiche Controllare la stabilità delle pratiche archiviate evitando l archiviazione in piatto e/o sovrapposti dei falconi ma posizionandoli sempre di coltello. Lasciare sempre un franco di 60 cm tra il materiale depositato e l intradosso del solaio; in ogni caso non caricare l ultimo ripiano della scaffalatura; Depositare i materiali in modo da consentire una facile ispezionabilità; gli spazi tra le scaffalature o i materiali depositati a terra devono essere di dimensioni tali da consentire il passaggio di persone e mezzi. Non costituire un archivio cartaceo in locali non appositamente destinati. Non depositare negli archivi recipienti contenenti gas compressi e/o liquefatti, liquidi infiammabili o facilmente combustibili e/o le sostanze che possono comunque emettere vapori o gas infiammabili. Lasciare sempre libere le vie di passaggio, le vie di fuga e uscite di sicurezza, l accesso a presidi antincendio, a quadri elettrici, valvole di intercettazione del gas e altri fluidi di servizio. Negli archivi è fatto divieto di fumare e di fare uso di fiamme libere. Evitare accatastamenti disordinati, con conseguente pericolo di cadute da scaffali o di ribaltamento dei carichi o intralci nelle zone di passaggio. Le pratiche vanno depositate e organizzate correttamente prestando attenzione a evitare cadute e scivolamenti degli stessi con conseguente pericolo di urto e investimento (corretto e stabile posizionamento, evitare sovraccarichi dei supporti, ecc.), ed in modo da non creare, per le persone, rischi d inciampo o caduta o intralci nelle zone di passaggio. In ogni caso i materiali che possono rotolare, ribaltarsi o scivolare devono essere trattenuti o imbracati in modo sicuro. Porre la massima attenzione a che le operazioni di prelievo e deposito di pratiche: - devono avvenire con l aiuto di uno o più colleghi qualora non sia certa la possibilità di movimentare in sicurezza i materiali - accertarsi preventivamente che vi sia spazio sufficiente per l accatastamento e sistemazione dei materiali movimentati - i colleghi presenti nell area devono essere avvertiti delle operazioni in corso ed eventualmente sospendere temporaneamente le proprie lavorazioni Archivi - Archiviazione Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 10 di 75
11 ProbRes 1 DannoRes 1 RischioRes 1 Archivi - Archiviazione Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 11 di 75
12 Rischio - Ustione Descrizione Rischio L'ustione è una lesione della pelle, e a volte dei tessuti sottostanti, causata da vari agenti fisici e chimici; fra i più importanti ricordiamo: calore, elettricità, congelamento, radiazioni (più raro), sostanze acide e alcaline (forti). A volte, se la lesione è estesa e profonda, possono incorrere complicanze di natura infettiva pertanto è utile ricorrere ad una pronta disinfezione della parte lesa. Nella mansione amministrativa il rischio si concretizza per la presenza di attrezzature con parti calde (fotocopiatori, stampanti, ecc). Probabilita 2 Danno 2 Rischi 3 Indice Misura Misure di Prevenzione e Protezione 2400 Non utilizzare piastre scaldanti (ad esempio fornelli elettrici o a gas) in luoghi non appositamente adibiti (mense o spazi per cottura), non utilizzare apparecchi o attrezzature elettriche o a gas per la cottura di cibi o bevande in locali non autorizzati. ProbRes 1 DannoRes 1 RischioRes 1 Ustione Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 12 di 75
13 Rischio - Taglio - puntura Descrizione Rischio Il pericolo di taglio e puntura è presente nella movimentazione manuale di materiali e o attrezzature in genere. Per i pericoli di taglio derivanti da macchine si rimanda agli appositi capitoli. Probabilita 2 Danno 2 Rischi 3 Indice Misura Misure di Prevenzione e Protezione Evitare l accatastamento disordinato di oggetti in vetro o taglienti Non riporre alla rinfusa oggetti appuntiti / taglienti (ad esempio in ufficio spilli, lamette, forbici, ecc., nei lavori di officina lame, punte ecc.) Riporre con cura gli oggetti in vetro o taglienti negli appositi contenitori o comunque in posizione stabile e sicura In caso di rotture di oggetti in vetro o che si frammentano in parti taglienti: - Non raccogliere i frammenti con le mani nude - Non mettere i frammenti nei normali cestini ma in idonei contenitori Utilizzare contenitori differenziati appositamente predisposti per la raccolta di materiali taglienti, prestando la massima attenzione nel loro deposito e smaltimento. Pulire accuratamente e immediatamente gli ambienti di lavoro in cui accidentalmente si sono rotti vetri o altri materiali taglienti; avvisare immediatamente i colleghi del potenziale rischio da taglio.. Gli accessori taglienti siano adeguatamente protetti quando non utilizzati. Formazione e Informazione circa i rischi per la salute e sicurezza dei Lavoratori in relazione alle corrette procedure di lavoro riguardo il rischio taglio. ProbRes 1 DannoRes 1 RischioRes 1 Taglio - puntura Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 13 di 75
14 Rischio - Ascensore Descrizione Rischio Probabilita 2 Danno 1 Rischi 2 Indice Misura Misure di Prevenzione e Protezione Sia evitato, ove possibile, l'uso degli ascensori Rispettare il carico massimo Gli ascensori siano utilizzati esclusivamente per il trasporto di personeo cose di dimensioni tali da consentire l'agevole permanenza, all'interno della cabina di un lavoratore In caso di blocco dell'ascensore restare calmi e premere il pulsante di allarme all'interno della cabina Fare attenzione ad evitare schiacciamenti nella fase di apertura / chiusura delle porte; non avvicinare le mani o altre parti del corpo Sia vietato l'utilizzo dell'ascensore quale montacarichi Sia vietato l'uso dell'ascensore in fasce orarie in cui non è presente il servizio di soccorso di emergenza/manutenzione Sia vietato l'uso dell'ascensore in caso di evacuazione del fabbricato per qualunque tipo di emergenza Formazione e Informazione circa i rischi per la salute e sicurezza dei Lavoratori in relazione alle corrette procedure di uso dell'ascensore. ProbRes 1 DannoRes 1 RischioRes 1 Ascensore Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 14 di 75
15 Rischio - Postazioni d'ufficio o per Videoterminalisti Descrizione Rischio Posizioni di lavoro alla scrivania non ergonomiche e posizioni incongrue possono comportare rischi a carico dell apparato scheletrico - muscolare. Esiste un rischio potenziale anche per la vista, in caso di lavoro al videoterminale; lo schermo può provocare affaticamento agli occhi (per fenomeni di riflesso o di riverbero, per lo sfarfallamento o eccessiva brillanza dell immagine). I rischi per la vista e per gli occhi sono rappresentati da disturbi reversibili dovuti ad un eccesso di fatica a carico dell'apparato visivo (astenopia). I sintomi possono essere: - bruciore - lacrimazione - sensazione di oggetti estranei negli occhi - fastidio alla luce - pesantezza Infine, prolungati periodi di lavoro continuato possono comportare situazioni d affaticamento e mentale. Il pericolo per il videoterminalista è dato dall'utilizzo di attrezzature con videoterminale in modo sistematico ed abituale per almeno 20 ore settimanali (dedotte le interruzioni). Probabilita 3 Danno 1 Rischi 3 Indice Misura Misure di Prevenzione e Protezione Postazioni d'ufficio o per Videoterminalisti Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 15 di 75
16 200 Posture idonee e comportamenti: - Assumere una postura corretta di fronte al video, con i piedi appoggiati e schiena appoggiata allo schienale - Regolare opportunamente l inclinazione e l altezza del sedile al fine di evitare posture incongrue; si consiglia una altezza tale da avere gli avambracci in posizione orizzontale - Regolare la posizione dello schermo in modo che si trovi di fronte, a distanza di cm circa, con la linea dall occhio al bordo superiore del monitor (parte attiva) leggermente inclinata verso il basso - Regolare o posizionare l illuminazione (naturale o artificiale) evitando riflessi ed eccessivo contrasto - Regolare la posizione dell'eventuale portadocumenti in posizione, per distanza e altezza, simile al monitor - Disporre la tastiera e mouse davanti allo schermo, in particolare durante le fasi di lavoro che comportano un uso continuativo del videoterminale - Utilizzare tastiera e mouse poggiando gli avambracci (in modo da alleggerire la tensione dei muscoli di collo e spalle) ed evitando irrigidimenti delle articolazioni (dita e polsi) - Distogliere periodicamente lo sguardo dal video per guardare oggetti lontani - Organizzare il lavoro in modo che sia possibile usufruire di periodi adeguati di pausa o cambiamento di attività (indicativamente ogni 2 ore), per alzarsi, muoversi e rilassare (anche con specifici esercizi) gambe, occhi, collo, schiena, ecc. - Durante le pause non dedicarsi ad attività che richiedano un impegno visivo gravoso (correzione testi scritti, ecc.) - Utilizzare i mezzi di correzione della vista normalmente adoperati - Mantenere pulite tutte le attrezzature, con particolare riferimento al monitor - Seguire le istruzioni d uso del software e hardware Per minimizzare l affaticamento mentale: - organizzare il lavoro in modo da evitare, se possibile, ripetitività e monotonia nelle operazioni - disporre di tempo sufficiente per acquisire competenza nell uso di software e hardware - è preferibile avere un referente tecnico per eventuali problemi software e hardware Sia attivata la sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti (addetti al VDT per più di venti ore settimanali). Formazione e Informazione circa i rischi per la salute e sicurezza dei Lavoratori in relazione alle correte procedure di lavoro circa il rischio da postazioni ufficio e videoterminali: - rischi per la salute - corrette posture ProbRes 2 DannoRes 1 RischioRes 2 Postazioni d'ufficio o per Videoterminalisti Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 16 di 75
17 Rischio - Elettrico - Gestione e Utilizzo Descrizione Rischio Il rischio si configura quando viene utilizzato l'impianto elettrico allo scopo di allacciare attrezzi e/o apparecchiature senza effettuare attività che configurino lavori o manutenzioni di parti elettriche in tensione. Il pericolo potenziale è rappresentato dall eventualità che il corpo umano venga in contatto con la corrente elettrica tramite: - contatto diretto con conduttori elettrici - contatto indiretto con parti normalmente non in tensione ma che per un guasto interno o per la perdita di isolamento risultano in tensione - arco elettrico quando tra due elementi in tensione abbastanza vicini si raggiunge una differenza di potenziale tale da generare una scarica elettrica, con emissione di calore intenso, gas e vapori surriscaldati e tossici, raggi ultravioletti; ad esempio in caso di guasto o di manovre su apparecchiature elettriche Il passaggio della corrente elettrica nel corpo umano può determinare numerose lesioni, anche permanenti. La corrente elettrica produce un azione diretta sui vasi sanguigni, sul sangue e sulle cellule nervose; determina alterazioni anche permanenti nel sistema cardiaco (aritmie, lesioni al miocardio), nell attività cerebrale e nel sistema nervoso centrale. Può arrecare danni all apparato uditivo, visivo, ecc. EFFETTI PERICOLOSI DELLA CORRENTE ELETTRICA SUL CORPO UMANO SONO: - TETANIZZAZIONE: si contraggono i muscoli interessati al passaggio della corrente, risulta difficile staccarsi dalla parte in tensione prolungando quindi il contatto e provocando effetti ancor più dannosi. Il valore più grande di corrente per cui una persona é ancora in grado di staccarsi della sorgente elettrica si chiama "corrente di rilascio" e mediamente é compreso tra i 10mA e i 15mA per una corrente di 50Hz. Da notare che correnti molto elevate solitamente non producono la tetanizzazione in quanto nel corpo in contatto l eccitazione muscolare é talmente elevata che i movimenti muscolari involontari generalmente staccano il soggetto della sorgente - ARRESTO DELLA RESPIRAZIONE: una complicanza dovuta alla tetanizzazione è la paralisi dei centri nervosi che controllano la respirazione. Se la corrente elettrica attraversa i muscoli che controllano il movimento dei polmoni, la loro contrazione involontaria altera il normale funzionamento del sistema respiratorio e il soggetto può morire soffocato o subire traumi dovuti all asfissia. In questi casi il fenomeno è reversibile solo se si provvede con prontezza al soccorso dell infortunato, anche con l ausilio della respirazione artificiale, per evitare danni al tessuto cerebrale - FIBRILLAZIONE VENTRICOLARE: è l effetto più pericoloso ed è dovuto alla sovrapposizione delle correnti provenienti dall esterno con quelle fisiologiche che, generando delle contrazioni scoordinate, fanno perdere il giusto ritmo al cuore. Il cuore pompa il sangue lungo vene e arterie del corpo utilizzando muscoli, chiamati "fibrille", che si contraggono ed espandono ritmicamente a circa 60/100 volte al minuto (sistole e diastole). Questi movimenti sono coordinati da un vero e proprio generatore d impulsi elettrici: il "nodo seno-atriale"; appositi tessuti conduttori propagano questi impulsi alle fibrille producendo le contrazioni ed il battito cardiaco. Il cuore, a causa della natura elettrica del suo funzionamento, è particolarmente sensibile a qualunque corrente elettrica che proviene dall esterno. Una corrente esterna che attraversa il cuore può avere effetti molto gravi perché può alterare la sincronizzazione è il coordinamento nei movimenti del cuore con la Elettrico - Gestione e Utilizzo Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 17 di 75
18 paralisi dell'operazione di pompaggio del sangue. Questa anomalia si chiama "fibrillazione" ed é molto pericolosa nella zona ventricolare perché diventa un fenomeno non reversibile (il fenomeno persiste anche se lo stimolo é cessato) e può causare danni al tessuto del cuore stesso, al cervello e nel peggiore dei casi la morte. Meno pericolosa, perché di natura reversibile, è invece la fibrillazione atriale. La fibrillazione ventricolare é reversibile entro i primi due o tre minuti soltanto se il cuore é sottoposto ad una scarica elettrica molto violenta; per raggiungere lo scopo viene impiegata un apparecchiatura ad uso medico denominata il "defibrillatore", che applica un impulso elettrico al torace dell infortunato tramite due elettrodi. Ogni individuo reagisce in modo diverso al passaggio della corrente per cui la quantità di corrente necessaria ad innescare la fibrillazione può variare da caso a caso. I fattori che possono rendere probabile l innesco della fibrillazione ventricolare sono diversi, i più significativi sono: 1) l intensità della corrente che attraversa il corpo (di cui una piccola parte passa attraverso il cuore e causa la fibrillazione). E molto difficile la determinazione (nonostante i numerosi studi) del minimo valore di corrente che può dare inizio a questo fenomeno 2) il percorso seguito dalla corrente ha molta influenza sulla probabilità di fibrillazione 3) la durata del contatto con la corrente esterna - USTIONI: sono prodotte dal calore che si sviluppa per effetto Joule dalla corrente elettrica che fluisce attraverso il corpo (per esempio, se attraverso la pelle si innesca un flusso di corrente la cui densità è di circa 60 milliampere al mm2, questa verrà carbonizzata in pochi secondi) LIMITI DI PERICOLOSITÀ DELLA CORRENTE ELETTRICA I limiti convenzionali di pericolosità della corrente elettrica sia alternata che continua, in funzione del tempo per cui fluisce attraverso il corpo umano, sono riassumibili in (dati IEC): correnti alternate: - < 0,5 ma (soglia di percezione) il passaggio di corrente non provoca nessuna reazione qualunque sia la durata - < 10 ma (limite di rilascio - durata qualsiasi) non si hanno in genere effetti pericolosi - > 10 ma non pericolosa solo se la durata del contatto è decrescente rispetto al valore di corrente correnti continue: - < 2 ma (soglia di percezione) il passaggio di corrente non provoca nessuna reazione qualunque sia la durata - < 25 ma (limite di rilascio - durata qualsiasi) non si hanno in genere effetti pericolosi - > 25 ma non pericolosa solo se la durata del contatto è decrescente rispetto al valore di corrente Come si nota la Corrente Alternata è più pericolosa della corrente continua. In sintesi le conseguenze del passaggio della corrente elettrica alternata nel corpo umano sono - 1A: arresto cardiaco - 75mA: soglia di fibrillazione cardiaca - 30mA: soglia di arresto respiratorio - 10mA: contrazione muscolare - 0,5 ma: sensazione debole - scossa La pericolosità della corrente diminuisce all'aumentare della frequenza poiché ad alte frequenze la corrente tende a passare solo attraverso la pelle. Il fenomeno si chiama Elettrico - Gestione e Utilizzo Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 18 di 75
19 appunto "effetto pelle" e le lesioni provocate dal passaggio della corrente elettrica sono solo superficiali e non interessano organi vitali. Le correnti a frequenza di 50 cicli al secondo si trovano nella fascia di frequenze più pericolose. Probabilita 2 Danno 1 Rischi 2 Elettrico - Gestione e Utilizzo Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 19 di 75
20 Indice Misura Misure di Prevenzione e Protezione 200 Generalità: Divieto assoluto di effettuare manutenzioni, sostituzioni o altri interventi agli impianti o apparecchiature alimentate elettricamente. Durante le operazioni di pulizia dell ambiente i componenti elettrici non devono venire a contatto con acqua. Non usare quantità improprie d acqua o prodotti di pulizia; se necessario disattivare l alimentazione elettrica e controllare prima della successiva messa in servizio che non vi siano parti umide o bagnate. Prima di effettuare la pulizia delle apparecchiature elettriche staccare fisicamente la relativa alimentazione. Utilizzare macchine, attrezzature che rispettano le norme di prevenzione e protezione contro il rischio elettrico (contatti diretti e indiretti). Seguire scrupolosamente le indicazioni del libretto d istruzioni delle apparecchiature elettriche. Non ostruire con materiali le apertura di aerazione delle macchine elettriche. Non utilizzare attrezzature elettriche e non toccare parti in tensione (interruttori, prese, ecc.) con parti del corpo bagnate o con piedi nudi. Non utilizzare utensili elettrici in vicinanza di recipienti d acqua o altre attività comportanti l uso di liquidi. Non collegare le attrezzature senza valutare preventivamente la potenza massima assorbita e il massimo carico dell impianto. Controllare la tensione indicata sulle apparecchiature prima di collegarle ad una presa. Utilizzare attrezzature con grado di protezione IP adeguato al tipo di lavorazione e all ambiente di lavoro. Mantenere sempre chiusi i quadri elettrici. Particolare attenzione va posta nel caso vi sia la possibilità di contatto con impianti o conduttori in tensione, accertarsi preventivamente della disattivazione Elettrico - Gestione e Utilizzo Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 20 di 75
21 400 Cavi elettrici - spine - prese di corrente : Le prese e le spine devono essere idonee all uso e conformi alle norme CEI Controllare prima dell utilizzo che le prese e le spine di corrente non siano danneggiate Evitare il più possibile l utilizzo delle prese multiple, in caso di utilizzo controllare sempre che la potenza massima collegata non superi quella della multipla e della presa di alimentazione e, comunque, della potenza massima erogabile dall'elemento più debole della successione di prese. Le prese multiple elettrice devono: - essere costruite a regola d'arte riportando il marchio del costruttore e le caratteristiche elettriche - essere fissate in posizione stabile ad almeno 10 cm dal piano del pavimento - riportare l'indicazione della massima potenza di utilizzo Eventuali derivazioni a spina, compresi i tratti di conduttori mobili intermedi, devono essere costruite ed utilizzate in modo che, per nessuna ragione, una spina maschio che non sia inserita nella propria sede (femmina) possa risultare sotto tensione. Nel disattivare l alimentazione ad attrezzature elettriche, fare presa sulla spina (non sul filo) oppure disattivare l interruttore a monte. Non effettuare ponti elettrici volanti non protetti. Nel caso di utilizzo (anche breve) di prolunghe o cavi avvolgibili, questi vanno completamente svolti e, comunque, tutti i cavi elettrici non devono essere arrotolati. Non far passare cavi elettrici sotto tappeti, porte ecc. La disposizione dei cavi deve essere tale che questi non possano intralciare i posti di lavoro e i passaggi e non possano diventare oggetto di danneggiamento. Evitare che i cavi urtino contro spigoli vivi o altri materiali "taglienti", in quanto lo sfregamento del cavo può provocare spellamenti dell'isolamento. Posizionare le attrezzature in modo che i cavi elettrici non subiscano torsioni o schiacciamenti pericolosi. Evitare che sui cavi elettrici siano appoggiati materiali vari. Evitare che i cavi elettrici siano a contatto con fonti di calore. Utilizzare prolunghe e spine a norma: se è necessario sostituirle, rivolgersi a personale qualificato. Proteggere adeguatamente eventuali tratti di cavo stesi lungo le vie di passaggio; la protezione deve essere sufficientemente robusta e adeguata al transito di /persone / materiali / veicoli. Particolare attenzione va posta all utilizzo di cavi di sezione idonea (secondo le norme di buona tecnica) in rapporto alla lunghezza e potenza assorbita dall utilizzatore, un deficit potrebbe causare pericolosi surriscaldamenti. Sia ridotto al minimo lo sviluppo libero dei cavi mediante l'uso di tenditori, avvolgicavo o altri strumenti equivalenti. Non usare mai la piattina o cavi non conformi per prolunghe o cavi di alimentazione. Le giunzioni di prolunghe devono poggiare su superfici asciutte. Qualora una spina non entri in una presa non si devono predisporre collegamenti volanti con pezzetti di legno o simili infissi nella presa per sostenere il cavo. Non forzare l'entrata di una spina in una presa quando le stesse non sono compatibili (es. spina "tedesca" in presa ordinaria) Elettrico - Gestione e Utilizzo Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 21 di 75
22 600 Emergenza: Non spegnere eventuali principi di incendio con acqua, ma staccare immediatamente l alimentazione; se necessario, usare l estintore Segnalare immediatamente la presenza di fili elettrici scoperti, usurati o qualunque altra situazione possa produrre pericolo di folgorazione Se, in caso di infortunio, una persona è attraversata da corrente elettrica, non toccarla direttamente ma staccare immediatamente l alimentazione Le lampade per l'illuminazione localizzata e comunque tutti i punti di illuminazione accessibili devono essere provvisti di lampadina oppure disattivati (rimuovendo la spina nelle attrezzature portatitili, rimuovendo l'alimentazione nelle attrezzature fisse). Le lampadine devono essere protette contro i contatti accidentali Controllare periodicamente lo stato d uso dei cavi d alimentazione; se necessario sostituirli. Se, mentre si utilizzano attrezzature e/o apparecchiature elettriche, "scatta" l'interruttore differenziale identificare il problema ricorrendo a personale specializzato e/o sostituire l utensile. Controllare che gli utensili portatili siano collegati a terra o provvisti di doppio isolamento ProbRes 1 DannoRes 2 RischioRes 2 Elettrico - Gestione e Utilizzo Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 22 di 75
23 Rischio - Prodotti chimici - introduzione Descrizione Rischio Pericolo chimico: "proprietà intrinseca di un agente chimico di poter indurre effetti nocivi" I rischi principali per la sicurezza e la salute derivano: - dalla possibile inalazione di prodotti chimici, con conseguenti effetti quali stordimento, irritazione delle vie respiratorie, intossicazione - dal contatto con i prodotti chimici con la cute o gli occhi, causa di dermatiti da contatto, orticarie da contatto, intossicazioni via cutanea, patologie varie alle unghie o agli arti, lesioni oculari - da ingestione accidentale imprevedibile; in questo caso vi sono gravi pericoli quali danni ai polmoni, intossicazioni e simili. Per i dettagli sui pericoli delle singole sostanze si fa riferimento alle pertinenti schede di sicurezza. La mansione non prevede l'utilizzo di particolari agenti chimici, fatti salvi prodotti chimici tipici per l'utilizzo negli uffici quali, Toner, Inchiostri, scolorine, ecc. per i quali si rimanda in particolare al Rischio Prodotti Chimici. Probabilita 1 Danno 2 Rischi 2 Indice Misura Misure di Prevenzione e Protezione Prodotti chimici - introduzione Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 23 di 75
24 200 Prima di utilizzare qualsiasi prodotto chimico, leggere attentamente l'etichetta sulla quale è possibile trovare una delle seguenti frasi: FRASI DI RISCHIO R1 - Esplosivo allo stato secco R2 - Rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altri inneschi R3 - Elevato rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altri inneschi R4 - Forma composti metallici esplosivi molto sensibili R5 - Pericolo di esplosione per riscaldamento R6 - Esplosivo a contatto o senza contatto con l aria R7 - Può provocare un incendio R8 - Può provocare l accensione di materie combustibili R9 - Esplosivo in miscela con materie combustibili R10 - Infiammabile R11 - Facilmente infiammabile R12 - Altamente infiammabile R13 - Gas liquefatto altamente infiammabile R14 - Reagisce violentemente con l acqua R15 - A contatto con l acqua libera gas facilmente infiammabili R16 - Pericolo di esplosione se mescolato con sostanze comburenti R17 - Spontaneamente infiammabile all aria R18 - Durante l uso può formare con l aria miscele esplosive/infiammabili R19 - Può formare perossidi esplosivi R20 - Nocivo per inalazione R21 - Nocivo a contatto con la pelle R22 - Nocivo per ingestione R23 - Tossico per inalazione R24 - Tossico a contatto con la pelle R25 - Tossico per ingestione R26 - Altamente tossico per inalazione R27 - Altamente tossico a contatto con la pelle R28 - Altamente tossico per ingestione R29 - A contatto con l acqua libera gas tossici R30 - Può diventare facilmente infiammabile durante l uso R31 - A contatto con acidi libera gas tossico R32 - A contatto con acidi libera un gas altamente tossico R33 - Pericolo di effetti cumulativi R34 - Provoca ustioni R35 - Provoca gravi ustioni R36 - Irritante per gli occhi R37 - irritante per le vie respiratorie R38 - irritante per la pelle R39 - Pericolo di effetti irreversibili molto gravi R40 - Possibilità di effetti irreversibili R41 - Rischio di gravi lesioni oculari R42 - Può provocare sensibilizzazione per inalazione R43 - Può provocare sensibilizzazione per contatto con la pelle R44 - Rischio di esplosione per riscaldamento in ambiente confinato R45 - Può provocare il cancro R46 - Può provocare alterazioni genetiche ereditarie R47 - Può provocare malformazioni congenite R48 - Pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata R61 - Può danneggiare i bambini non ancora nati R65 - Nocivo: può causare danni ai polmoni in caso di ingestioni R66 - L esposizione ripetuta può provocare secchezza e screpolatura della pelle. R67 - L inalazione dei vapori può provocare sonnolenza e vertigini. R68 - Possibilità di effetti irreversibili. P90 - Contiene Piombo. Non utilizzare per oggetti che possono essere masticati o succhiati dai bambini CONSIGLI DI PRUDENZA S1 - Conservare sotto chiave S2 - Conservare fuori della portata dei bambini Prodotti chimici - introduzione Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 24 di 75
25 S3 - Conservare in luogo fresco S4 - Conservare lontano dai locali di abitazione S5 - Conservare sotto (liquido) S6 - Conservare sotto (gas) S7 - Conservare il recipiente ben chiuso S8 - Conservare al riparo dall umidità S9 - Conservare il recipiente in luogo ben ventilato S10 - Mantenere il prodotto umido S11 - Evitare il contatto con l aria S12 - Non chiudere ermeticamente il recipiente S13 - Conservare lontano da alimenti, mangimi e bevande S14 - Conservare lontano da (sostanze incompatibili da precisare da parte del produttore) S15 - Conservare lontano da calore S16 - Conservare lontano da fiamme e scintille - Non fumare S17 - Tenere lontano da sostanze combustibili S18 - Manipolare ed aprire il recipiente con cautela S20 - Non mangiare né bere durante l impiego S21 - Non fumare durante l impiego S22 - Non respirare le polveri S23 - Non respirare i gas / fumi / vapori / aerosol (termine appropriato da precisare da parte del produttore) S24 - Evitare il contatto con la pelle S25 - Evitare il contatto con gli occhi S26 - In caso di contatto con gli occhi, lavare immediatamente e abbondantemente con acqua e consultare il medico S27 - Togliersi di dosso immediatamente gli indumenti contaminati S28 - In caso di contatto con la pelle, lavarsi immediatamente e abbondantemente con acqua e sapone S29 - Non gettare i residui nelle fognature S30 - Non versare acqua sul prodotto S31 - Tenere lontano da sostanze esplodibili S33 - Evitare l accumulo di cariche elettrostatiche S34 - Evitare l urto e lo sfregamento S35 - Non disfarsi del prodotto e del recipiente se non con le dovute maniere S36 - Usare indumenti protettivi adatti S37 - Usare guanti adatti S38 - In caso di ventilazione insufficiente, usare un apparecchio respiratorio adatto S39 - Proteggersi gli occhi / faccia S40 - Per pulire il pavimento e gli oggetti contaminati da questo prodotto usare (da precisare da parte del produttore) S41 - In caso di incendio e/o esplosione non respirare i fumi S42 - Durante le fumigazioni usare un apparecchio respiratorio adatto (termine appropriato da precisare da parte del produttore) S43 - In caso di incendio usare (mezzi estinguenti idonei da indicarsi da parte del fabbricante. Se l acqua aumenta il rischio precisare: non usare acqua) S44 - In caso di malessere consultare il medico (se possibile, mostrargli l etichetta) S45 - In caso di incidente o di malessere consultare immediatamente il medico (se possibili, mostrargli l etichetta) S46 - In caso di ingestione consultare immediatamente il medico e mostrargli il contenitore o l etichetta S47 - Conservare a temperature non superiori a C ( da precisare da parte del fabbricante) S48 - Mantenere umido con (mezzo appropriato da precisare da parte del fabbricante) S49 - Conservare soltanto nel recipiente originale S50 - Non mescolare con ( da specificare da parte del fabbricante) S51 - Usare soltanto in luogo ben ventilato S52 - Non utilizzare su grandi superfici in locali abitati S53 - Evitare l'esposizione - procurarsi speciali istruzioni prima dell'uso. S56 - Smaltire questo materiale e relativi contenitori in un punto di raccolta rifiuti pericolosi o speciali autorizzato. S57 - Usare contenitori adeguati per evitare l'inquinamento ambientale. S59 - Richiedere informazioni al produttore/fornitore per il recupero/riciclaggio. S60 - Questo materiale e il suo contenitore devono essere smaltiti come rifiuti pericolosi. S61 - Non disperdere nell'ambiente. Riferirsi alle istruzioni speciali schede informative in materia di sicurezza. S62 - Non provocare il vomito: consultare immediatamente il medico e mostrargli il contenitore o l'etichetta. S63 - In caso di incidente per inalazione, allontanare l infortunato dalla zona contaminata e mantenerlo Prodotti chimici - introduzione Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 25 di 75
26 a riposo S64 - In caso di ingestione sciacquare la bocca con acqua (solamente se l infortunato è cosciente). Divieti 1. Sono vietate la produzione, la lavorazione e l'impiego degli agenti chimici sul lavoro e le attività indicate all allegato XL del D.Lgs 81/ Il divieto non si applica se un agente chimico è presente in un preparato, o come componente di rifiuti, purché la concentrazione individuale sia inferiore al limite indicato nello stesso allegato 3. In deroga al divieto di cui al comma 1, possono essere effettuate, previa autorizzazione, le seguenti attività: a) Attività a fini esclusivi di ricerca e sperimentazione scientifica, ivi comprese le analisi b) Attività volte ad eliminare gli agenti chimici che sono presenti sotto forma di sottoprodotto o di rifiuti c) Produzione degli agenti chimici destinati ad essere usati come intermedi 4. Ferme restando le disposizioni di cui al presente titolo, nei casi di cui al comma 3, lettera c), evitare l'esposizione dei lavoratori, stabilendo che la produzione e l'uso più rapido possibile degli agenti come prodotti intermedi avvenga in un sistema chiuso dal quale gli stessi possono essere rimossi soltanto nella misura necessaria per il controllo del processo o per la manutenzione del sistema 5. Nel caso si effettuino le attività di cui al comma 3 deve inviare una richiesta di autorizzazione al Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali (che la rilascia sentito il Ministero della salute e la regione interessata) Eliminare o ridurre al minimo i rischi mediante adeguata organizzazione dei sistemi di lavorazione sul luogo di lavoro. Utilizzare metodi di lavoro appropriati comprese le disposizioni che garantiscono la sicurezza nell' immagazzinamento sul luogo di lavoro di agenti chimici pericolosi nonché dei rifiuti che contengono detti agenti chimici. Identificare metodi di lavoro appropriati comprese le disposizioni che garantiscono la sicurezza nella manipolazione e nel trasporto sul luogo di lavoro di agenti chimici pericolosi nonché dei rifiuti che contengono detti agenti chimici. Predisporre misure tecniche / organizzative adeguate alla natura delle operazioni, in particolare riguardanti l'immagazzinamento, la manipolazione e l'isolamento di agenti chimici incompatibili fra loro. Sui contenitori, fusti, ecc. di agenti chimici siano apposti in modo visibile la segnaletica / etichettatura di sicurezza in modo tale da identificare chiaramente la natura del contenuto e gli eventuali rischi connessi. I contenitori, fusti e simili siano mantenuti in buono stato di conservazione, regolarmente verificati con particolare riferimento all ermeticità della chiusura e dell involucro e sostituiti ove non garantiscano le condizioni di sicurezza. Non manipolare o danneggiare contenitori e involucri. Contenitori di agenti chimici, locali di stoccaggio e utilizzo di agenti chimici, attrezzature e impianti connessi agli agenti chimici siano regolarmente sorvegliati e manutenzionati e sottoposti a verifiche periodiche secondo le norme di buona tecnica e le normative applicabili. Utilizzare contenitori, per il trasporto, idonei all uso ad esempio a chiusura ermetica, doppi con assorbente. Se si utilizzano contenitori per sostanze diverse, bonificarli accuratamente prima di introdurre sostanze diverse da quelle precedentemente contenute, i contenitori devono comunque prevedere la corretta etichettatura. Siano predisposti idonei attrezzature con bacino di contenimento per il trasporto di fusti e/o contenitori di sostanze pericolose (per quantità non minime, in caso di materiali che possano creare spandimenti) o nella manutenzione/utilizzo di macchine/attrezzature con possibile fuoriuscita di sostanze chimiche. Prodotti chimici - introduzione Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 26 di 75
27 Preferire prodotti e sostanze chimiche a bassa tossicità o nocività; sia effettuata una valutazione preventiva delle sostanze / preparati pericolosi mirata alla selezione dei prodotti con minor pericolosità possibile, in particolare per effetti tossici o maggiormente pericolosi. Seguire le istruzioni del fornitore/produttore per l utilizzi dei prodotti, anche attraverso le schede di sicurezza. Mantenere aggiornate e disponibili le schede di sicurezza delle sostanze chimiche. Informare i lavoratori circa i contenuti e i precetti indicati dalle schede di sicurezza. Depositare le sostanze chimiche in apposita area mantenendo al minimo la quantità presente nelle postazioni di lavoro, in contenitori ben chiusi. Quando possibile, prima di iniziare le lavorazioni con prodotti chimici, aerare i locali. Prima di eseguire operazioni pericolose, avvertire chi lavora vicino affinché prenda le necessarie precauzioni. Avvisare sempre il superiore in caso di incidenti o condizioni di non sicurezza. Utilizzare i prodotti solo per gli scopi per i quali sono stati progettati. Non mescolare o porre a contatto prodotti chimici diversi salvo ove non specificato nelle istruzioni d uso. Non travasare mai prodotti chimici in contenitori anonimi. Prima dell utilizzo leggere attentamente le istruzioni e l etichetta dei contenitori. Evitare il più possibile l esposizione respiratoria e cutanea. Non fumare, bere o mangiare durante il lavoro nelle zone con utilizzo di prodotti chimici. Fare molta attenzione a verificare preliminarmente il contenuto di ogni contenitore. Chiudere ermeticamente i contenitori dopo l utilizzo. Igienizzare le mani e le parti contaminate, compresi gli indumenti e dispositivi di protezione (ove non monouso) dopo l utilizzo di sostanze chimiche. Non eccedere nei quantitativi e dosi consigliate da produttori. In caso di deterioramento dei prodotti chimici (emissione di cattivi odori anomali, formazione di mucillagine o perdita delle proprietà tipiche) avviare un idonea sessione di pulizie e smaltire i prodotti responsabili. Limitare il numero degli addetti esposti organizzando le lavorazioni contemporanee e limitrofe. Si eviti di stoccare o utilizzare i prodotti chimici a contatto o nelle vicinanze di fonti di innesco (superfici calde, esposti alla luce solare diretta, fiamme o scintille, etc.). I rifiuti contenenti prodotti chimici siano smaltiti secondo la normativa vigente. Preferire mezzi meccanici per la movimentazione di prodotti in polvere (ad es. malte). Prodotti chimici - introduzione Aggiornato ad dicembre 2011 Pagina 27 di 75
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