I MUSEI CIVICI DI PADOVA [V. CARPITA, E. STINCO]

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1 I MUSEI CIVICI DI PADOVA [V. CARPITA, E. STINCO] 1. Premessa. Il complesso dei musei e monumenti di proprietà del Comune di Padova comprende un consistente nucleo di collezioni e di edifici di antica formazione, alcuni dei quali - nel corso dell ultimo decennio hanno progressivamente acquisito una elevato livello di integrazione, proprio perché interessati da precise scelte sul piano organizzativo e gestionale da parte dell Amministrazione Comunale 1. In realtà, non esiste un documento che sancisca la costituzione di un sistema civico padovano, ma significativi orientamenti in questo senso si possono rilevare in alcuni atti deliberativi del Comune e riguardanti nello specifico l ambito dei musei e dei monumenti di proprietà civica. Alcune importanti considerazioni per la nostra indagine si ravvisano già nella seconda metà degli anni Novanta: lo spunto per alcune riflessioni è infatti offerto dai contenuti di una delibera della Giunta comunale di Padova, del , con la quale si disponeva la «concessione del servizio editoriale di libreria, produzione e vendita di oggettistica presso le sedi del Museo civico degli Eremitani, Palazzo della Ragione e Casa del Petrarca»; tralasciando per il momento lo stretto contenuto del documento, sul quale si ritornerà a breve, è opportuno soffermarsi su alcune considerazioni inserite nella premessa al documento, nella quale si riconosce la necessità di rinnovare il servizio in precedenza attivato con l APT di Padova per gestire un centro di informazione e di assistenza turistico-culturale. Nel procedere al rinnovo del servizio infatti, la Giunta coglieva l occasione per formulare alcune più ampie considerazioni. Si riconosceva in primo luogo la necessità di riconsiderare in termini generali il «rapporto tra istituzione museo e società ma soprattutto tra bene culturale e società stessa»; e questo anche alla luce del coevo dibattito museologico, nell ambito del quale si discuteva in merito al concetto di «consumo culturale tradizionale» che come del resto veniva ribadito anche a livello istituzionale aveva progressivamente suscitato un più forte interesse da parte dei fruitori dei beni culturali. Ciò spingeva gli stessi amministratori padovani, condividendo orientamenti analoghi ad altri amministratori, alla consapevolezza di dover perfezionare la propria offerta culturale, avvalendosi del supporto dei privati per l erogazione dei servizi. Un importante riferimento si coglie a proposito dell intenzione di dar vita ad un museo rete, sfruttando le più recenti innovazioni tecnologiche nel settore della comunicazione informatica: nel documento tuttavia il discorso non viene ulteriormente approfondito, si aggiunge soltanto che tale museo avrebbe dovuto «appoggiarsi alle grandi reti di servizio presenti nel Paese». In assenza di ulteriori elementi, sembra forse riconducibile all idea di dare vita ad una rete in senso strettamente informatico, ma i dettagli questa proposta rimangono purtroppo non chiari. Il secondo aspetto su cui soffermare l attenzione è il concetto di Sistema Museale Comunale, che in questo caso sembra invero riferirsi al complesso dei musei civici padovani: il sistema tuttavia è presentato come uno strumento idoneo per rispondere all esigenza di avanguardia nella gestione e per rilanciare in definitiva 1 D. BANZATO et al., I Musei Civici agli Eremitani a Padova, Milano, D.G.C del 30/12/1996, Musei civici. Concessione del servizio editoriale di libreria, produzione e vendita di oggettistica presso le sedi del museo civico Eremitani, Palazzo della Ragione e Casa del Petrarca. Autorizzazione. 1

2 l offerta museale della città, auspicando anche di rafforzarne l immagine. È inoltre estremamente significativo quanto affermato subito dopo, poiché si allude alla necessità di «prepararsi a far competere il sistema nazionale dei grandi musei italiani con i musei e con i sistemi nazionali stranieri», prova evidente questa degli effetti esercitati del contestuale dibattito sulla costituzione di un sistema museale nazionale. Gli intenti esplicitati nel documento in oggetto, quindi, pur se non sempre esplicitati in modo ampio, appaiono comunque importanti presupposti per quella politica realizzata progressivamente dall amministrazione nell ottica di favorire un coordinamento tra le istituzioni museali civiche di sua proprietà. 2. I musei civici agli Eremitani. Un primo nucleo monumentale è costituito dai Musei civici agli Eremitani, ubicati presso l omonimo complesso. Presso Palazzo degli Eremitani, al piano terra, ha la propria sede il Museo archeologico 3. Nel suo assetto attuale, in seguito all inaugurazione della nuova sede nel 1985 e all ampliamento degli spazi espositivi tra gli anni 1997 e 2002, il Museo espone le proprie collezioni archeologiche lungo un percorso cronologico che si snoda attraverso sedici sale, proponendo reperti dalla Protostoria fino al periodo romano. Nello stesso istituto è ubicato il Museo d arte medievale e moderna 4, che con la propria collezione offre un'ampia panoramica sulla pittura veneta dal 400 al 700. Nella sede di Palazzo Zuckermann è poi allestita dal 2004 una raccolta di arti applicate, costituita da arredi, monili, pregiate stoffe, oggetti in avorio, ceramiche, vetri antichi, cui si unisce una raccolta di oggetti di fattura orientale, legati ai viaggi di ottocenteschi estimatori d arte 5. Presso la stessa sede espositiva, al primo piano, è anche collocato il Museo Bottacin, le cui collezioni si legano alla figura del commerciante Nicola Bottacin, che raccolse fra l altro un importante collezione di monete e medaglie antiche 6. Il complesso dei Musei civici agli Eremitani rappresenta una realtà con connotati sistemici, caratterizzandosi per l elevato grado di integrazione tra le sedi in questione, sul piano della dislocazione nel territorio, della gestione, delle formule tariffarie, della promozione 7. I Musei civici agli Eremitani figurano tra i sistemi di cui è a conoscenza la Regione Veneto; similmente la Corte dei Conti - nella sua rassegna sui sistemi museali in Veneto - inserisce per l appunto il complesso museale agli Eremitani includendovi anche la Cappella degli Scrovegni 8. 3 < 4 < 5 Si veda in particolare F. PELLEGRINI, La Collezione di Arti Applicate e Decorative di proprietà civica, in Musei civici di Padova. Museo d Arte. Arti applicate e decorative, a cura di F. PELLEGRINI, Padova, 2004, pp E. CHINO, Il Museo Bottacin di Padova nei documenti e nella figura del suo fondatore ( ), «Bollettino dei Musei Civici di Padova», LXXXI (1992), pp B. CALLEGHER, N. Bottacin e il suo museo, in I Musei Civici di Padova, Padova, 2004, pp R. PARISE, La collezione d arte, ibidem, pp Le sale espositive sono organizzate seguendo due filoni, l uno dedicato alle opere d arte, l altro alla sezione numismatica, che è soggetta ancora oggi a continui ampliamenti. Si veda a titolo di esempio L. PASSERA, Una recente acquisizione del Museo Bottacin: la collezione di monete teutoniche Winsemann Falghera, «Bollettino dei Musei Civici di Padova», XCIII (2004), pp < 8 Per un elenco dei Sistemi Museali regionali si consulti anche l elenco riportato al seguente indirizzo: < Si veda inoltre: Corte dei conti. Sezione delle 2

3 3. Le sedi civiche. Costituiscono parte integrante del patrimonio museale municipale padovano un gruppo di sedi civiche, tra cui la Cappella degli Scrovegni che rappresenta - come è ben noto - uno dei poli di maggiore richiamo per il turismo patavino 9. L eccezionalità del monumento, e nondimeno il valore artistico delle sue pitture, ha reso indispensabile un costante monitoraggio del loro stato di conservazione, per ridurre i fattori di rischio e individuare opportune strategie di intervento. Si spiegano in tale prospettiva, i molteplici interventi posti in essere dall amministrazione comunale per regolarne l afflusso turistico e sui quali si ritornerà a breve. Presso il piano nobile del Caffè Pedrocchi 10, storico edificio di epoca ottocentesca, dal 2004 è stato inaugurato il Museo del Risorgimento e dell Età Contemporanea 11, la cui collocazione è particolarmente significativa, in rapporto agli eventi decisivi che qui ebbero luogo nel 1848, legati alla Prima Guerra di Indipendenza in Italia 12. Analogamente, un luogo significativo per la memoria collettiva cittadina è il duecentesco Palazzo della Ragione, antica sede dei tribunali cittadini e degli uffici finanziari, che si inserisce nell odierno tessuto cittadino fra le due note piazze, delle Erbe e dei Frutti 13. L Oratorio di San Michele, ubicato nei pressi di Castelvecchio, costituiva in passato parte dell'antica Chiesa di San Michele e dei Santi Arcangeli, eretta sul finire del 300. L edificio, impreziosito da una serie di affreschi di Jacopo da Verona è nuovamente accessibile al pubblico dal Il cinquecentesco Oratorio di San Rocco è ubicato invece presso l area della Chiesa di Santa Lucia 14 : l edificio, dalla pianta rettangolare, si articola su due livelli: la sala inferiore, che in origine costituiva la cappella, è decorata da affreschi con scene della vita di San Rocco ( ), interessati nel corso del 900 da alcuni interventi di restauro conservativo 15. L Odeo e la Loggia Cornaro, di epoca cinquecentesca, in origine pertinenti ad un più ampio complesso edilizio rinascimentale, voluto da Alvise Cornaro, furono donati al Comune di Padova negli anni 60 del 900 dalla contessa Giulia Giusti del Giardino. L edificio, rimasto aperto al pubblico fino al 1984, è stato interessato da un intenso e lungo programma di consolidamento strutturale e di pulitura delle decorazioni pittoriche. Dal 2003 il complesso monumentale è nuovamente accessibile al pubblico. A breve distanza da Padova sorge infine la Casa del Petrarca ad Arquà Petrarca, fatta erigere da Francesco I di Carrara per l ultimo soggiorno di Francesco Petrarca ( ). L edificio subì, dopo la morte del poeta, attraverso continui passaggi di mano, importanti interventi di restauro, che non ne hanno comunque modificato autonomie, Relazione sul controllo. Musei degli enti locali (delib. n. 8/AUT/2005), Roma, 2005, p. 395: la Corte dei Conti non sembra dunque considerare la PadovaCard come un elemento di aggregazione tra le sedi coinvolte. 9 < anche < 10 Si veda da ultimo P. POSSAMAI, Caffè Pedrocchi, Milano, 2000 e ivi prec. bibl. 11 Si consulti F. PELLEGRINI, Il Nuovo Museo del Risorgimento dell Età Contemporanea della città di Padova, in Il Museo del Risorgimento e dell Età Contemporanea a Padova, Padova, 2004, pp Il Museo raccoglie infatti cimeli e testimonianze, risultato di donazioni private o di acquisizioni da parte di istituti culturali, che ripercorrono le vicende storiche del Veneto e della nazione dal XIX secolo alla Prima Guerra Mondiale. 13 Al suo interno, il piano superiore è occupato interamente da un unica grande sala, mentre lungo i lati inferiori si sviluppa un fitto colonnato. L edificio, che si caratterizza fra l altro per una importante decorazione pittorica di soggetto religioso e astrologico, legata al nome di due pittori tardo-gotici, è anche adibito a sede per esposizioni temporanee: < 14 < 15 D. BANZATO, Un recente restauro all'oratorio di San Rocco, Padova,

4 l aspetto originario. Nella seconda metà del 1800 fu donato al Comune di Padova dal cardinale Pietro Silvestri Gli aspetti gestionali. Sul piano organizzativo, come già in parte è stato anticipato, i musei e le sedi civiche di Padova costituiscono, come non di rado si verifica per realtà municipali, un insieme che si inserisce nella struttura amministrativa civica. Complessivamente, la gestione dei musei civici è demandata all Assessorato ai Musei, Politiche Culturali e Spettacolo del Comune di Padova, e rientra nello specifico fra le competenze del Settore Musei e Biblioteche del Comune 17, il cui capo-settore è il dott. Davide Banzato. Tale struttura, che si articola in quattro ambiti specifici ( Museo Archeologico, Museo d Arte, Museo Bottacin, Servizi Bibliotecari ), si occupa dell organizzazione delle biblioteche e dei musei di proprietà comunale, nonché dei servizi ad essi relativi, e gestisce anche gli aspetti legati alla conservazione del patrimonio artistico, culturale e scientifico, e delle attività di comunicazione 18. Inoltre, le diverse sedi dei Musei Civici agli Eremitani hanno ciascuna un proprio direttore responsabile 19. Il Settore Musei e Biblioteche del Comune estende in parte la propria competenza, sotto il profilo gestionale, ad altre sedi civiche di interesse storico, la cui gestione edilizia è tuttavia in collaborazione con il Settore Edilizia Monumentale : il Palazzo della Ragione, il Piano Nobile dello Stabilimento Pedrocchi, i due oratori di San Rocco e San Michele, La Loggia e Odeo Cornaro. Il medesimo Settore Musei e Biblioteche collabora inoltre con il Settore Attività Culturali alla gestione della sede museale di Piazza del Santo, della Galleria Civica, dell ex-macello. La gestione delle strutture museali rientra dunque direttamente nel quadro delle competenze del Comune di Padova che esercita le proprie funzioni sul piano scientifico, direttivo, amministrativo. Sul piano delle risorse professionali, per far fronte alle esigenze di fruizione e garantire al pubblico la possibilità di accedere alle sedi museali municipali, ha deciso di avvalersi anche della collaborazione di un numero crescente di cittadini pensionati, che dedicano alcune ore del proprio tempo libero alle attività di sorveglianza e custodia presso i musei e le sedi monumentali di proprietà del Comune di Padova La casa-museo conserva documenti e testimoniane legate alla figura e agli ultimi momenti di vita del poeta, tra cui antiche edizioni di libri della sua raccolta, lo studio, nonché oggetti di vita quotidiana. Si vedano per un generale inquadramento: M. MAGLIANI, La casa di Francesco Petrarca ad Arqua, Milano, 2003; S. GIORATO, Arqua Petrarca, Colli Euganei, Ponzano, < 18 D. BANZATO, Il Sistema Museale della città di Padova, in Il Sistema Museale Veneto, Atti della III Conferenza Regionale dei Musei del Veneto (Verona, settembre 1999), a cura di L. Baldin, Treviso, 2000, pp Bruno Callegher (Museo Bottacin), Girolamo Zampieri (Museo Archeologico), Franca Pellegrini (Museo d'arte Medievale e Moderna) e Davide Banzato (Cappella degli Scrovegni). 20 D.G.C del 30/12/1993, Inserimento di cittadini anziani in attività saltuarie di vigilanza e custodia presso sedi monumentali, culturali ed espositive. Autorizzazione spesa. I stanziamento lire ; la D.G.C del 27/06/1994: Inserimento di cittadini anziani in attività saltuarie di vigilanza e custodia presso sedi monumentali, culturali ed espositive. Tale collaborazione avrebbe dovuto riguardare, come si esplicita nella premessa al provvedimento, quegli «interventi di competenza dell Ente destinati a migliorare la qualità dei servizi di cui gode la collettività hanno un carattere saltuario e pertanto non...suscettibili d essere svolti mediante l impegno di personale in pianta stabile e nemmeno di personale con un rapporto di lavoro dipendente», riconoscendo che la «vigilanza e la sorveglianza nei musei, mostre, gallerie ed altri spazi culturali, quale supporto e promozione delle politiche culturali 4

5 Dal punto di vista economico, l Amministrazione Comunale sostiene gli oneri finanziari relativi alla gestione dei musei, riservandosi la facoltà di sottoscrivere convenzioni o accordi con soggetti privati per il sostegno degli oneri di spesa per particolari iniziative: si consideri il caso della Padova Card, istituita nel 2002 e della quale si dirà oltre, le cui spese di attivazione e gestione sono state ripartite fra il Comune di Padova per l appunto e gli altri soggetti che vi hanno preso parte. La Regione Veneto, ai sensi degli artt della L.R. 50/1984, eroga invece i contributi ai musei, per promuovere interventi di restauro, catalogazione e studio delle collezioni esistenti, acquisto di attrezzature. Per quanto riguarda, invece, l offerta didattico-educativa dei musei civici nel loro insieme, quest ultima è proposta e curata sotto il profilo dei contenuti e della gestione dall Ufficio Didattica del Settore Attività Culturali. L offerta didattica nel suo insieme rappresenta senz altro un punto di forza della gestione integrata, perché vengono predisposte attività che riguardano nel complesso l insieme dei musei, con una notevole offerta di strumenti didattici 21. Le iniziative sono indirizzate in modo particolare ai giovani in età scolare, favorendone l accostamento alle collezioni museali e monumentali civiche. In tal senso, è stato messo a punto il progetto Impara il Museo, con una serie di iniziative, adeguatamente differenziate in relazione al livello scolastico (primario o secondario), con laboratori didattici, percorsi tematici e itinerari di visita a tema 22. L Ufficio cura anche la pubblicazione di un fascicolo, Impara il museo, Didattica e laboratorio: Percorsi attivi tra le collezioni dei Musei Civici e i monumenti di Padova, con il coordinamento della responsabile dell Ufficio, la dott. M. Cisotto Nalon: si tratta di un quaderno didattico che ogni anno, nel mese di settembre, viene distribuito presso gli Istituti Scolastici del territorio comunale di Padova, e che raccoglie tutte le iniziative inserite nella programmazione annuale 23. L attività didattica viene promossa unitariamente tramite la distribuzione di opuscoli informativi tramite una sezione apposita del sito web (è possibile per gli istituti scolastici interessati servirsi di un sistema unico di prenotazione on-line 24. L attività risulta essere annoverata tra quelle attività che potrebbero essere affidate a cittadini anziani». Venivano richiesti quali requisiti preferenziali l'età (compresa fra 55 e 75 anni), il pensionamento, l idoneità psico-fisica per lo svolgimento delle mansioni; il servizio di sorveglianza e custodia, da esplicarsi mediante prestazioni non continuative, prevedeva un rimborso forfettario orario (pari a 5.16 lorde). Tale provvedimento rispondeva al proposito di promuovere il coinvolgimento degli anziani nel contesto sociale e fu adottato anche alla luce di analoghe esperienze precedenti, promosse dal Comune di Padova, in differente settori di intervento. 21 Per una più dettagliata presentazione delle attività didattiche predisposte dall Ufficio Didattica in una prospettiva diacronica si veda M. CISOTTO NALON, Padova. La didattica dei beni culturali, i suoi indirizzi, i suoi attori, in L attività didattica nel cuore del Museo. Gli attori e i modelli di gestione. Atti della VI Giornata Regionale di Studio sulla Didattica Museale (Verona, Palazzo della Gran Guardia, 18 novembre 2002), Treviso, Arcari editore, < Le proposte didattiche dell Ufficio si articolano in alcune sezioni tematiche (nell ambito delle quali vengono poi definite in modo ancor più specifico le singole attività): museologia, archeologia, Toccar con mano i Veneti Antichi, Arte in pinacoteca, Monumenti in città e territorio, numismatica e medaglistica, Vie e piazze da scoprire, Mura e bastioni, mostre. Cfr 23 Si segnala inoltre la pubblicazione di alcuni volumi che invece illustrano l intera offerta didattica proposta dal Comune: nel 1997 uscì a cura di M. CISOTTO NALON, Effetto didattica. Esperienze e lavori con Impara il Museo e la Città sotto la città (Padova, Sala ex-macello 19 aprile-22 giugno 1997), realizzato in occasione di una mostra che esponeva al pubblico i lavori realizzati nell ambito del progetto Impara il Museo e nel quale a due anni dall inizio dell attività della Sezione Didattica furono raccolte alcune riflessioni sul suo operato. Una seconda iniziativa editoriale fu avviata dopo qualche anno, Fuoriclasse. Proposte didattico educative per la scuola, fuori della scuola , per divulgare nella loro completezza le attività didattiche, promosse dall Assessorato alla Cultura (e inoltre dall Assessorato alla Pubblica Istruzione e allo Sport) e legate alle collezioni museali e al patrimonio artistico della città. 24 < 5

6 di comunicazione si realizza mediante la diffusione di materiale informativo a attraverso l uso del portale Web, nel quale è presente una pagina nel sito del Comune di Padova che riporta in una prospettiva di insieme i musei di proprietà del Comune di Padova, suddividendoli in due sezioni, i musei civici e le sedi civiche. 5. I servizi aggiuntivi presso le sedi museali civiche. Per l erogazione dei servizi aggiuntivi museali, il Settore Musei e Biblioteche del Comune di Padova ha scelto di fare ricorso all affidamento a terzi, in accordo con quanto previsto dalla Legge 43/1992; nel 1997 ha affidato alla ditta Ingegneria per la Cultura la sorveglianza e il servizio editoriale di libreria, produzione e vendita di oggettistica 25, presso le sedi del Museo Civico Eremitani, Palazzo della Ragione e Casa del Petrarca ad Arquà 26. Il precedente contratto, di durata quinquennale, è stato poi integrato a breve distanza, nel 1999: la Giunta Comunale ha infatti deliberato di estendere la precedente convenzione stipulata nel dicembre del 1996 inizialmente per la durata di un anno - al fine di includere un «sistema integrato di prevendita e biglietteria all interno dei Musei Civici Cappella degli Scrovegni» 27, per una gestione razionale e controllata del flusso di visitatori. L anno seguente la convezione fu rinnovata per un altro anno. La peculiarità del monumento ha comprensibilmente catalizzato l attenzione dell amministrazione che nel ha inoltre provveduto ad affidare il servizio di prenotazione-prevendita ingressi alla Cappella degli Scrovegni e ai musei civici del Complesso degli Eremitani alla società di servizi Ne-T by Telerete Nordest srl. Dopo la scadenza del primo contratto di concessione dei servizi a terzi, nel 2003, fu bandita una nuova gara per l affidamento dei «servizi di assistenza al pubblico, valorizzazione e promozione del patrimonio museale nei musei civici e nelle sedi espositive di Padova e di parte dei servizi di sorveglianza», per la durata di tre anni 28. Attualmente la gestione dei servizi aggiuntivi è affidata all A.T.I. Padova Musei. 25 D.G.C. n del 30/12/1996, Musei Civici. Concessione del servizio editoriale di libreria, produzione e vendita di oggettistica presso le sedi del Museo Civico Eremitani, Palazzo della Ragione e Casa del Petrarca. Autorizzazione. Tale delibera, in seguito all avvio posticipato di due mesi del medesimo servizio, è stata integrata dalla D.G.C. n del 9/12/1997, Servizio editoriale di libreria, produzione e vendita di oggettistica presso le sedi del Museo Civico Eremitani, Palazzo della Ragione e Casa del Petrarca. D.G.C. n. 2193/1996. Modifica previsione di entrata. Lire La validità dell appalto era quinquennale. 26 Si ricorda tuttavia che la Casa del Petrarca ad Arquà rispetto alle altre sedi presenta una situazione differente sul piano gestionale: se come detto l immobile è di proprietà del Comune di Padova, in seguito alla sua donazione da parte del Cardinale Pietro Silvestri nel 1875, da quella stessa data l immobile è stato gestito, per ben quattro generazioni, dalla famiglia Trentin, che ancora oggi svolge l incarico di custodia, gestione, apertura al pubblico del monumento. In tempi recenti, si è costituita una cooperativa, la Simonetta Gallo Trentin cui è stata concessa la gestione dell immobile mediante contratto di appalto-servizi. Si veda la D.G.C. 918 del 20/04/1995, con la quale la Giunta comunale ha affidato la gestione e custodia del complesso monumentale, rinnovando l accordo con D.G.C del 23/9/1996 ( ) e con D.G.C. 70 del 22/02/2000 ( ). 27 D.G.C. n. 503 del 7/06/1999, Musei civici di Padova Sistema Integrato di Prevendita e biglietteria in loco. Estensione Convenzione con la ditta Ingegneria per la Cultura SRL. Il progetto aveva in origine un carattere sperimentale, poiché subordinato alla verifica dell applicabilità dello stesso in relazione alle novità tecnologiche introdotte presso la stessa Cappella degli Scrovegni, nel corso dei lavori di restauro condotti nella seconda metà degli anni D.G.C. n. 243 del 17/04/2003, Affidamento dei servizi di assistenza al pubblico, valorizzazione e promozione del patrimonio museale nei Musei Civici e nelle sedi espositive di Padova di parte dei servizi di sorveglianza. La relativa Commissione Giudicatrice fu poi nominata con D.G.C. 650 del 29/08/

7 Va infine aggiunto che la gestione del piano nobile dello Stabilimento Pedrocchi e del costituendo Museo del Risorgimento veniva affidata nel 2003 alla Società Caffè Pedrocchi 2001 srl 29 ; la gestione dell Odeo Cornaro e di San Michele è invece svolta dall Associazione La Torlonga. Dal mese di settembre 2006, è stata inaugurata una mostra su Andrea Mantegna, nel quadro delle celebrazioni del quinto centenario della sua scomparsa, con l allestimento di diverse esposizioni a Padova, presso i Musei Civici agli Eremitani, a Verona, nel Palazzo della Gran Guardia, e a Mantova, in Palazzo Te 30 : dall inizio della mostra, in previsione di un sostanziale incremento del flusso turistico in quel periodo, la gestione dell evento, compreso il servizio di prenotazione e vendita dei biglietti, è stato affidato alla Società APS Holding La politica tariffaria. Uno dei settori su cui si è maggiormente concentrato lo sforzo dell amministrazione comunale, specie dalla fine degli anni 90, ha riguardato le definizione del regime tariffario, mediante l elaborazione di soluzioni estremamente diversificate, studiate per soddisfare le esigenze sia dei turisti, sia degli stessi residenti. In questo senso, uno dei primi interventi è stata l istituzione di un biglietto unico, nel , nel quadro degli eventi previsti per la ricorrenza dei 650 anni dalla morte del pittore Giotto, mediante l organizzazione di un itinerario che riunisse i più significativi luoghi legati alla sua figura e la creazione di un biglietto unico 33. Tale iniziativa, a carattere sperimentale, prevedeva il coinvolgimento del Comune e dell A.P.T. di Padova, a sua volta promotrice dell iniziativa, che si occupava degli aspetti strettamente organizzativi e contabili (tra cui produzione, distribuzione, pubblicizzazione dei biglietti). Il biglietto unico, concepito come un iniziativa puntuale, legata ad un particolare evento, non sostituiva i biglietti in vendita presso i singoli monumenti coinvolti. In ogni caso, interessava un ristretto gruppo di musei e monumenti: Museo civico degli Eremitani, Cappella degli Scrovegni, Pinacoteca Civica D.G.C. 238 del 15/04/2003, Affidamento della gestione del piano nobile dello Stabilimento Pedrocchi e del costituendo Museo del Risorgimento alla Società Caffè Pedrocchi 2001 srl. E stata infatti la stessa società Caffè Pedrocchi che «ha chiesto di ottenere la concessione per la gestione anche del piano nobile, al fine di creare un prodotto unico per i due piani dello Stabilimento come in origine concepito. In particolare, il progetto che la società vorrebbe realizzare è quello di uno spazio polivalente che possa essere la sede privilegiata per eventi di livello culturale, scientifico, commerciale ed anche mondano». La validità del contratto è collegata alla durata del rapporto tra e la ditta Pedrocchi 2001 s.r.l. e la Cascina Soc. Coop. a r.l. Quest ultima ha stipulato con l Amministrazione un contratto di concessione amministrativa per la gestione dell azienda Caffè Pedrocchi, valevole sino al 9/10/2009, e con D.G.C. 675 del 1/10/2001 è stata autorizzata ad avvalersi della Società Caffè Pedrocchi s.r.l. quale strumento operativo per le stesse attività di gestione. 30 Mantegna e Padova (catalogo della mostra, Padova, 16 settembre gennaio 2007), Milano 2006, a cura di D. Banzato et al.. Per la mostra è stato attivato il sito: < 31 D.G.C. 246 del 9/05/2006, Mostra Mantegna e Padova Approvazione tariffe e convenzione per l'affidamento della gestione ad APS holding. 32 D.G.C. n del 25/10/1988, Biglietto unico ingresso ai monumenti. Approvazione convenzione con l Azienda di Promozione Turistica. 33 Quest ultimo permetteva l ingresso alla Cappella degli Scrovegni, al Nuovo Museo agli Eremitani, al Palazzo della Ragione, alla Pinacoteca al Santo, al Battistero, all Oratorio di S. Giorgio 34 La Convenzione tra il Comune e l APT di Padova è stata poi nuovamente confermata con D.G.C. 290 del 13/11/1991, Biglietto unico di ingresso ai monumenti cittadini. Convenzione con l Azienda di Promozione Turistica di Padova. Variazione prezzi e quote di competenza., con la quale si è provveduto fra l altro all adeguamento delle tariffe di ingresso ai monumenti civici e all aumento dell importo del biglietto unico stesso. 7

8 Negli anni immediatamente seguenti, l esigenza di intervenire nuovamente nel quadro tariffario dei musei civici si coniugava al proposito di ampliare gli orari di apertura dei musei e renderli uniformi 35. La regolamentazione degli ingressi si avvertiva inoltre come una parte essenziale nel quadro della promozione turistico-culturale, cui l Amministrazione tendeva a riservare, nella seconda metà degli anni 90, un particolare interesse. In questo senso giungeva a promuovere, nel 1997, la collaborazione con «enti, associazioni imprenditoriali, realtà economiche locali, aderenti a particolari progetti e/o convenzioni», garantendo l ingresso ridotto agli utenti che avessero aderito alle iniziative da questi promossi 36. L auspicio era quello di agevolare la cooperazione con associazioni e realtà imprenditoriali, che già in precedenza avevano collaborato con il Settore Musei e Biblioteche: l estensione di tali agevolazioni intendeva essere un incentivo per il turismo culturale, favorendo un incremento in termini di afflusso dei visitatori alle sedi museali civiche. Di fatto, l incremento dei visitatori spinse il Comune ad adottare uno specifico provvedimento al fine di snellire le procedure amministrative e agevolare, da parte degli acquirenti, il pagamento dei biglietti di ingresso: fu quindi istituito nel 1998 il biglietto telematico unico 37. A breve distanza di tempo, l anno seguente, si provvide alla creazione di un sistema di bigliettazione che consentisse la prevendita e la prenotazione della visita, anche per regolare il flusso dei visitatori alla Cappella degli Scrovegni, nella previsione di una sua riapertura al pubblico dopo l impegnativo e oneroso lavoro di restauro degli affreschi giotteschi 38. In questo sistema di bigliettazione - gestito allora dalla Ditta Ingegneria per la Cultura, in 35 Si confronti a questo proposito la D.C.C. 46 del 21/03/1994, Musei, Monumenti e Sale espositive comunali nonché Biblioteca Civica. Revisione orari di apertura al pubblico e tariffe d ingresso, riguardante in una prospettiva di insieme gli ingressi alle sedi museali, monumentali, espositive e bibliotecarie della città. Nel relativo allegato in particolare, fu definita la regolamentazione ingressi in relazione alle singole fasce di utenza, definendo le agevolazioni da riservare ad alcune categorie. Tale provvedimento rispondeva fra l altro alle sollecitazioni mosse da alcune fasce di utenza, quali la Scuola e le Associazioni culturali. 36 D.C.C. 193 del 10/11/1997, Musei, Monumenti e sale espositive nonché Biblioteca Civica. Collaborazione con enti vari, associazioni imprenditoriali, realtà economiche locali per l ingresso alle sedi in oggetto. Integrazione D.C.C. n. 46/94. Nella premessa viene ribadito che negli anni è divenuta impellente la necessità di perfezionare la promozione turistica della città e della sua offerta culturale. In questo senso era stata promossa l anno precedente l adesione al Consorzio di Promozione Turistica Giotto, una struttura associata impegnata nella promozione turistica del Padovano, per «armonizzare le iniziative, pubbliche e private, per la promozione dell offerta turistica di Padova e del suo territorio» (a tale proposito si veda la D.C.C. 168 del 21/10/1996, Adesione al Consorzio di Promozione Turistica Giotto e versamento quota associativa-l ): < Pertanto, si è deciso di integrare la precedente delibera consiliare (46/1994), al punto c) dell allegato, «nel senso di prevedere l ingresso ridotto, oltre che ai soggetti già individuati nel medesimo documento, anche ad utenti che aderiranno ad iniziative promosse da enti pubblici o privati -, associazioni imprenditoriali, realtà economiche locali e nazionali, che saranno di volta in volta individuati dalla Direzione Settore Musei e Biblioteche, previo accordo da formalizzare con scambi di corrispondenze, convenzione per l identificazione dei vari soggetti fruitori». 37 D.G.C. n. 165 del 9 marzo 1998, Progetto Biglietto Telematico Unico in collaborazione con l A.P.T. di Padova. Approvazione, realizzazione e prenotazione di spesa (lire ). A tal fine, come si legge nella premessa alla medesima delibera, veniva richiesto dall A.P.T. di Padova al Consorzio Triveneto S.p.a. di elaborare appositamente un progetto in grado di «agevolare le operazioni di obliterazione e controllo dei biglietti, incrementare ed ottimizzare la rete distributiva del biglietto unico, fornire un servizio innovativo e moderno alla clientela, possibilità di realizzare nuovi servizi con una politica tariffaria che vada incontro al turista ed al cittadino, aprire un eventuale finestra su possibili implementazioni future, raccogliere automaticamente elementi statistici relativi ai flussi nei musei ed ai percorsi turistici». 38 D.G.C. n. 503 del 7/06/1999, Musei civici di Padova Sistema Integrato di Prevendita e biglietteria in loco. Estensione Convenzione con la ditta Ingegneria per la Cultura SRL. Le rilevazioni scientifiche eseguite dall ICR di Roma, dalle Soprintendenze competenti, dal Settore Musei e Biblioteche del Comune e dall Università di Padova hanno dimostrato che - tra i principali fattori di degrado degli affreschi giotteschi andavano considerati l accumulo di sostanze gassose provenienti dall esterno e insieme l umidità di condensa legata alle continue visite. Ciò ha reso 8

9 collaborazione con la società TicketOne srl di Milano (vedi oltre) - fu compreso l insieme dei Musei civici agli Eremitani. Nel 2000 è stato sottoscritto un ulteriore accordo con i medesimi soggetti e il Comune di Padova ha altresì aderito al neonato progetto della Provincia Carta Giovani 39, consentendo l ingresso agevolato ai possessori della tessera per la visita di tutti i Musei Civici e delle sedi espositive 40. Tale iniziativa, secondo gli auspici dei promotori, rivolgendosi in particolar modo agli studenti, poteva rivelarsi uno strumento utile per incrementare la fruibilità del patrimonio. Nell aprile del 2001, nell ottica di elaborare nuove strategie per la valorizzazione dell offerta culturale cittadina, è stato costituito un gruppo di lavoro per studiare la possibilità di realizzare una carta dei servizi più articolata 41, in grado di garantire al visitatore una gamma di servizi culturali e museali, di mobilità e di intrattenimento. Il progetto si concretizzò l anno seguente con l elaborazione della PadovaCard 42 : quest ultima ha esteso l ingresso a numerose sedi museali del Comune (salvo quelle espositive e il Museo del Risorgimento e dell Età Contemporanea), integrando l offerta museale con quella dei trasporti, dei parcheggi e di vari servizi turistici 43. L iniziativa della PadovaCard sembra aver conseguito un significativo riscontro, alla luce dei dati rilevati dall Osservatorio del Turismo della Provincia di Padova, che in termini complessivi ha registrato un progressivo incremento nella vendita dei biglietti 44. Nel corso dell anno seguente (in vista della ormai prossima conclusione degli interventi di restauro del ciclo di affreschi di Giotto nella Cappella degli Scrovegni e della necessità di definire opportuni criteri di visita) inevitabile, anche nell ottica di garantire la conservazione dei dipinti dopo i restauri, progettare l impiego di specifici impianti di trattamento dell aria, nonché definire una politica di gestione controllata del flusso dei turisti all interno della Cappella: fu fissato un numero massimo di 25 visitatori, per un lasso di tempo non superiore a 15 minuti. 39 D.G.C. n. 519 del 26 luglio 2000, Musei Civici di Padova Sistema integrato di prevendita e biglietteria in loco. Integrazione D.G.C. 503 del 7/06/1999. Esecutiva - Avvio Procedura. Nella premessa della delibera viene specificato che questo sistema integrato avrebbe permesso l«acquisto del biglietto di ingresso alla Cappella degli Scrovegni con prenotazione telefonica dell orario di visita ed effettuazione della prevendita con transizione monetaria, tramite carta di credito o vaglia telegrafici, con possibilità di consegna dei biglietti a domicilio o ritiro presso l istituto museale, e servizio di prevendita via Internet, con gestione della transazione monetaria, sistema integrato a una rete geografica di vendita in grado di emettere il titolo di accesso definitivo in concomitanza con il pagamento». 40 D.G.C. n. 629 del 25 settembre 2000, Progetto Carta Giovani : ingresso agevolato ai Musei Civici ed alle sedi espositive. Adesione del Comune di Padova e collaborazione con la Provincia di Padova. La Provincia doveva impegnarsi ad inserire il logo del Comune di Padova nelle tessere e nei dépliants informativi, nelle vetrofanie che promuovevano il progetto. Nel 2000 non tutte le sedi dei Musei Civici erano aperte, ma la convenzione ha di volta in volta compreso le sedi di nuova apertura. Si veda la scheda di approfondimento del Sistema Museale della Provincia di Padova in < 41 A promuovere l istituzione del biglietto furono i rappresentanti della Provincia e del Comune di Padova, dell A.P.T. di Padova, del Consorzio di Promozione Turistica Giotto, dell azienda di trasporti A.P.S., con la collaborazione della società ALATA s.c.a.r.l. 42 D.G.C. n. 61 del 01/02/2002, Realizzazione PadovaCard. 43 La Card, avente una validità di 48 ore, permette di accedere alla Cappella degli Scrovegni, ai Musei Civici Eremitani, al Palazzo della Ragione (in presenza di mostre solo fino alla Pietra del Vituperio), al Piano Nobile Caffè Pedrocchi, agli Oratori di S. Michele e S. Rocco, alla Casa del Petrarca ad Arquà Petrarca, all Orto Botanico, al Battistero del Duomo, all Odeo Cornaro e al Museo del Risorgimento, nonché a Palazzo Zuckermann. É possibile anche usufruire di riduzioni presso altri monumenti patavini, utilizzare i parcheggi pubblici e le linee di bus urbani ed extraurbani APS, noleggiare biciclette: < 44 I dati riferiti dall Osservatorio rivelano un andamento crescente nella vendita: la cifra iniziale registrata nel 2002 (pari a di tessere acquistate) si è quasi triplicata nel 2006 (n. complessivo ). Cfr più nel dettaglio i rilevamenti effettuati a cura dell Osservatorio all indirizzo: < 9

10 l Amministrazione comunale decise di coinvolgere per l affidamento del servizio prenotazione prevendita biglietti di ingresso alla Cappella degli Scrovegni la Società Telerete Nordest 45. Nei primi anni Duemila, nel rivolgere l attenzione anche all utenza dei residenti, sono stati istituiti due nuovi biglietti cumulativi: Padova Musei Carta Famiglia 46 e Padova Musei tutto l anno 47. Attualmente, oltre alle citate tipologie di biglietti, è disponibile anche un biglietto unico che permette l accesso al complesso museale degli Eremitani, Cappella degli Scrovegni, Sala Multimediale, Palazzo Zuckermann 48. Per concludere, quindi, la situazione padovana risulta essere analoga sul piano concettuale a quella di altre realtà municipali riscontrate nel territorio regionale, coma a Venezia e Verona, per citare qualche esempio. Il patrimonio museale del Comune comprende un gruppo di sedi museali e monumentali, la cui gestione è demandata all Amministrazione comunale, di cui costituiscono parte integrante. Non è possibile fornire una data precisa per la formazione del sistema cittadino, che è il risultato di una serie di scelte progressivamente adottate dall Ente. I segni di una politica di coordinamento fra le sedi museali civiche si colgono senz altro in maniera crescente nella seconda metà degli anni 90, con la scelta di esternalizzare la gestione dei servizi museali (1997), l introduzione del biglietto telematico unico (1998), e la successiva adozione della PadovaCard che ha ampliato l offerta a undici sedi museali di proprietà del Comune di Padova (2002). Un primo nucleo di musei contrassegnati da un alto livello di integrazione è costituito dai Musei civici agli Eremitani, che comprendono il Museo archeologico, il Museo d arte medievale e moderna, il Museo di arti applicate e il Museo Bottacin, questi ultimi allocati presso Palazzo Zuckermann; ad essi si unisce la Cappella degli Scrovegni, Costituiscono poi parte integrante del patrimonio museale municipale anche il Museo del Risorgimento e dell Età Contemporanea presso il piano nobile del Caffè Pedrocchi, il Palazzo della Ragione, l Oratorio di San Michele, l Oratorio di San Rocco, l Odeo e la Loggia Cornaro, la Casa del Petrarca ad Arquà Petrarca. L amministrazione comunale gestisce con proprie risorse le sedi museali e monumentali di cui è proprietario, conseguendo, pur senza una definizione formale, un assetto fortemente integrato, che nel caso dei Musei civici agli Eremitani è ben più spiccato, anche in ragione della loro dislocazione fisica. La cura degli aspetti scientifici, organizzativi, di promozione rimane una prerogativa del competente settore nell ambito dell Ente proprietario, che si avvale tuttavia della collaborazione di soggetti terzi per l espletamento dei servizi museali. 45 D.G.C. 115 del 19/02/2002, Servizio di prenotazione e prevendita biglietti di accesso alla Cappella degli Scrovegni e Museo degli Eremitani. Linee guida Approvazione. 46 Il biglietto permette a 2 adulti e 2 bambini al di sotto di 12 anni di accedere - per i 15 giorni successivi all emissione - alle seguenti sedi: Musei Civici agli Eremitani e Cappella degli Scrovegni (escluso costo prenotazione 1 euro), Palazzo della Ragione ( in occasione di mostre accesso solo fino alla Pietra del Vituperio); Loggia e Odeo Cornaro; Oratorio di San Michele; Oratorio di San Rocco; Piano Nobile Ceffè Pedrocchi; Casa del Petrarca ad Arquà Petrarca. 47 La Card consente l accesso - per un anno intero dalla data di emissione - presso i Musei Civici Eremitani e Cappella degli Scrovegni, il Palazzo della Ragione, la Loggia e l Odeo Cornaro, gli Oratori di San Michele e San Rocco. 48 Si veda per un quadro più dettagliato: < 10

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