SERVIZI EROGATI E REGIME DI PARTECIPAZIONE

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1 1 SERVIZI EROGATI E REGIME DI PARTECIPAZIONE LIMITI DELL AREA VTS DI TRAPANI L area di competenza del Centro VTS di Trapani è quella definita da Decreto emanato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. I vertici della predetta area, meglio rappresentata graficamente nella figura 1, sono i seguenti punti di coordinate geografiche (le coordinate geografiche riportate all interno del presente manuale sono riferite al sistema WGS 84) : A. Capo San Vito ; B. lat N long E; C. lat N long E; D. lat N long E; E. Capo Lilibeo. L area precauzionale, nella quale devono essere stabiliti i primi contatti tra la nave e il Centro VTS di Trapani, è determinata dalla zona di mare adiacente l area VTS, ampia 3 mg (Zona P figura 1) e delimitata dai punti di coordinate geografiche di seguito elencati: F. lat N long E; G. lat N long E; H. lat N long E; I. lat N long E; J. lat N long E (Punta Biscione). Il regime di partecipazione per l area VTS di Trapani, come stabilito dal Decreto Istitutivo è obbligatorio per: 1. Unità Passeggeri di qualsiasi tonnellaggio; 2. Navi da carico di Stazza lorda pari o superiore a 300 TSL; 3. Unità da pesca di lunghezza pari o superiore a 24 metri; 4. Unità da Diporto di lunghezza pari o superiore a 45 metri. Sono escluse le seguenti tipologie di navi la cui partecipazione è facoltativa: o Navi da Guerra o navi da guerra ausiliarie; o navi da carico di Stazza Lorda inferiore a 300 TSL; o Navi prive di propulsione meccanica; o Navi in legno di costruzione primitiva; o Unità da Diporto di cui all art.1 della legge 11 Febbraio 1971 n.50 come modificato dalla L.8 Luglio 2003 n.172 di lunghezza inferiore a 45 metri; o Unità da Pesca di lunghezza inferiore a 24 metri. I servizi erogati dal Centro VTS di Trapani sono: SERVIZIO INFORMAZIONI, per le unità in previsto arrivo o partenza nel porto di Trapani e in transito nell area VTS (figura 1) o a richiesta delle stesse al di fuori della predetta area, consiste nel trasmettere ad una o più navi alcune informazioni utili alla sicurezza della navigazione: - Situazione del Traffico navale in Transito nell area, in Entrata ed in Uscita dal Porto di Trapani; - Eventuali Avvisi di Burrasca/Avverse Condimeteo in corso; - Eventuali attività connesse ad operazioni di rifornimento in mare di velivoli impegnati in attività di spegnimento di incendi all interno dell Area VTS di Trapani; - Eventuali attività connesse a Manifestazioni Sportive/Religiose nell Area VTS; - Eventuale presenza di unità con manovrabilità limitata (Unità di grandi dimensioni o con avarie/deficienze); - Eventuali attività S.A.R. o inquinamenti in corso nell Area VTS; - Eventuali oggetti alla deriva pericolosi ai fini della Sicurezza della Navigazione; - Condimeteo-marine locali nel Porto di Trapani; - Eventuale presenza di Navi alla Fonda; - Eventuali Avarie ai Segnalamenti marittimi presenti nell Area Vts di Trapani. SERVIZIO DI ASSISTENZA ALLA NAVIGAZIONE, per tutte le unità in transito nell area VTS (figura 1), è fornito su richiesta specifica dell Unità navale. Tuttavia, in prossimità delle isole di Levanzo e Favignana si potrebbero avere perdite di contatto radar. Il Servizio consiste nel fornire elementi conoscitivi utili alla navigazione contribuendo al processo decisionale di bordo. SERVIZIO DI ORGANIZZAZIONE DEL TRAFFICO, per tutte le unità in transito nell area VTS (figura 1) è un servizio volto a prevenire lo svilupparsi di situazioni di pericolo ed a garantire il sicuro ed efficiente fluire del traffico Navale all interno dell area VTS. Il servizio di organizzazione del traffico viene svolto in particolari situazioni di traffico intenso o in presenza di unità navali con carico pericoloso che potrebbero influire sul regolare corso della navigazione delle altre unità navali.

2 2 PUNTI DI FONDA Nella rada del Porto di Trapani sono individuati i seguenti punti di fonda con raggio di 0,2 miglia, come indicato nella figura 2 di cui all Ordinanza 37/2011 del : NOME LATITUDINE LONGITUDINE NOTE ALFA N E ALFA N E ALFA N E Navi cisterna che trasportano MERCI PERICOLOSE ALFA N E ALFA N E Riservato prioritariamente alle NAVI DA ROCIERA Decreto 37/2012 del 8/3/2012 Piano Operativo Pronto Intervento Locale contro gli inquinamento LUOGHI DI RIFUGIO NOME LATITUDINE LONGITUDINE NOTE A N E A N E Nelle zone di Fonda, determinate dall Ordinanza soprascritta, è vietato l esercizio della pesca nonché di ogni altra attività, compresa quella subacquea, che siano di intralcio all ancoraggio delle navi. E fatto divieto assoluto di dare fondo in aree diverse da quelle assegnate. I Comandanti delle unità dirette alle zone di ancoraggio dovranno contattare con congruo anticipo, a mezzo VHF(CH16), il VTS di Trapani per comunicare l ETA e richiedere l assegnazione del Punto di Fonda ed inoltre dovranno fornire le informazioni richieste dal messaggio Classe A in allegato 1. L ora del raggiungimento del punto di fonda assegnato dovrà essere comunicata al VTS di Trapani. Durante la sosta alla fonda: - dovrà essere mantenuto un regolare turno di guardia in Plancia h24, assicurando la presenza a bordo del Comandante o del 1 Ufficiale di coperta, nonché del personale necessario a consentire una rapida manovra dell unità; - Si dovrà rispondere alle richieste del VTS relative all aggiornamento della posizione; - Dovrà essere assicurato l ascolto radio continuo sui canali VHF 16 e 12; - Dovranno essere mostrati i fanali ed i segnali previsti dalle Norme per prevenire gli abbordi in mare (Convenzione COLREG 72), integrati, nel caso di navi cisterna o che trasportino merci pericolose, dalla bandiera rossa BRAVO del C.I.S. e da un fanale a luce rossa visibile a 360. Lo stralcio planimetrico dei punti di fonda è meglio rappresentato graficamente nella figura 2 del presente Manuale. A norma dell articolo 20 del Decreto Legislativo n. 196/05 sono individuati, nell area VTS di Trapani, i seguenti luoghi di rifugio: rada di Trapani, eccetto in presenza di venti sostenuti provenienti dal 2 quadrante ZONE VIETATE Le zone vietate alla navigazione, al transito, alla pesca, alla sosta ed all ancoraggio nell ambito dell area VTS di Trapani sono: Area Marina Protetta ISOlE EGADI (DD.MM. 27/12/91 e 6/8/93) come rappresentato graficamente nella figura 3, disciplinata dal Regolamento di Esecuzione ed Organizzazione delle Aree Marine Protette Isole Egadi G.U. n. 145 del 24/6/2010. Zona A Divieti : - Asportazione anche parziale, e danneggiamento delle formazioni geologiche e minerali. - Pesca professionale e sportiva con qualunque mezzo esercitata. - Immersione con apparecchi autorespiratori. - Caccia,cattura, raccolta, danneggiamento della specie animale o vegetale e in genere che possa costituire pericolo o turbamento delle stesse, ivi compresa l immissione di specie estranee. - Alterazione diretta o indiretta dell ambiente, e delle caratteristiche chimiche, fisiche e biologiche delle acque, che possano modificare, anche provvisoriamente, le caratteristiche dell ambiente marino. - Introduzione di armi, esplosivi e di qualsiasi mezzo distruttivo o di cattura nonché di sostanze tossiche o inquinanti. - Attività che possano comunque arrecare danno, intralcio o turbativa alla realizzazione dei programmi di studio e di ricerca da attuarsi sull area. - Navigazione, accesso e sosta di navi di natanti di qualsiasi genere e tipo. - Detenzione di attrezzature per la pesca subacquea e di superficie. Zona B - Pesca esercitata con reti da traino; - Navigazione e sosta entro i 500 metri dalla costa di navi e natanti di qualsiasi genere; - Detenzione di attrezzature per la pesca subacquea. Zona C - Pesca professionale, esercitata con reti da traino. Acquedotto sottomarino per le Isole di Favignana e Levanzo (Ord. N 57/87 del ). La zona delimitata dai punti elencati di seguito è interdetta all ancoraggio di qualsiasi tipo di nave, comprese le unità da diporto, ed alla pesca con qualsiasi attrezzo: ( I^ Zona: Isola Grande - Isola Favignana) a) N E b) N E c) N d) E - e) E E ( II^ Zona : Isola Favignana - Isola Levanzo) f) N E g) E h) N E i) N E - j) N E k) N E Nell ambito dell area VTS, non esiste schema di separazione del traffico..

3 3 ZONE VIETATE Zona di Sicurezza ed obbligo di comunicazione nell ambito dell area VTS di Trapani L Ordinanza n 37/2011 del 30/06/2011 ( Regolamento del Porto e della rada di Trapani)del Capo del Circondario Marittimo di Trapani ha istituito 2 zone di sicurezza delimitate dalle seguenti borderline in figura 5: - Zona di sicurezza A, avente raggio di 0.5 miglia nautiche centrato sul fanale rosso della diga foranea del porto di Trapani. - Zona di sicurezza B, avente raggio di 0.2 miglia nautiche, centrato sul fanale rosso della diga foranea del porto di Trapani. Fermo restando quanto prescritto dal vigente Regolamento portuale, approvato con ordinanza n.37/2011, tutte le navi in ingresso od in uscita dal porto di Trapani, comprese le unità da pesca e le unità da diporto, con la sola eccezione degli aliscafi e delle altre unità commerciali la cui navigazione avviene normalmente non in dislocamento, nonché delle unità veloci HSC in servizio di linea - per le quali valgono le prescrizioni successive - devono procedere ad una velocità non superiore a 12 nodi nella zona di sicurezza A, salvi documentati casi di forza maggiore o stato di necessità, che dovranno essere dichiarati formalmente via radio al Centro VTSL e fatti seguire da annotazione nel giornale nautico e, qualora ne ricorrano gli estremi, anche da dichiarazione di evento straordinario ai sensi dell art.182 C.Nav. Nel caso di unità non provviste di giornale nautico ai sensi delle disposizioni vigenti, dovrà essere trasmessa alla Capitaneria di Porto di Trapani un apposita dichiarazione in merito, entro 24 ore dall evento. Gli aliscafi e le altre unità commerciali, la cui navigazione avviene normalmente non in dislocamento, salvo documentati casi di forza maggiore o stato di necessità: a) qualora dirette verso il porto di Trapani: durante le ore notturne od in condizioni di scarsa visibilità, devono procedere ad una velocità non superiore a 12 nodi e comunque navigare in dislocamento nella zona di sicurezza A ; durante le ore diurne, sempreché non ricorrano le condizioni di scarsa visibilità di cui al precedente punto i, devono procedere ad una velocità non superiore a 12 nodi e comunque navigare in dislocamento nella zona di sicurezza B ; b) qualora in uscita dal porto di Trapani: fermo restando i limiti di velocità previsti dal regolamento del Porto, oltrepassate le ostruzioni devono procedere ad una velocità non superiore a 12 nodi e comunque navigare in dislocamento fino all uscita dalla zona di sicurezza B. Tuttavia, in caso di condimeteo marine che, a giudizio del comandante dell unità, rendano particolarmente difficoltosa e pericolosa per la sicurezza delle persone e del mezzo la manovra per alzarsi sulle ali segnatamente con mare mosso e vento moderato o forte dal 3 o dal 4 quadrante la manovra può essere eccezionalmente iniziata all interno del porto, dopo comunque aver oltrepassato il vecchio fanale rosso della diga della Colombaia ed a condizione che: - l intenzione di iniziare la manovra sia preventivamente e tempestivamente comunicata via VHF al Centro VTSL e sia stata ottenuta conferma della ricezione dell avviso e dell assenza di unità che potrebbero intralciare la manovra; - sia comunque preventivamente verificata, a cura del comando di bordo, l assenza di unità che potrebbero intralciare la manovra, tenendo in debita considerazione, anche nella determinazione della rotta, la possibile presenza di piccole unità non rilevate dal radar VTS e non provviste di AIS, sia all interno del porto che in ingresso nello stesso ma non ancora visibili otticamente o strumentalmente al momento di iniziare la manovra. Le unità veloci HSC in servizio di linea, salvi comprovati casi di forza maggiore o stato di necessità di cui sopra, sono soggette ai medesimi obblighi previsti per gli aliscafi. Tuttavia, durante le ore diurne, sempreché non ricorrano le condizioni di scarsa visibilità suddette, previa attenta verifica dell assenza di unità che possano intralciare la rotta, all ingresso nella zona di sicurezza A potranno limitarsi a ridurre gradualmente la velocità, purché in modo apprezzabile, fino a raggiungere la velocità massima di 12 nodi all ingresso della zona di sicurezza B. Nelle citate zone di sicurezza A e B, salvo specifica autorizzazione dell Autorità Marittima, sono vietate: la sosta di qualsiasi unità, la pesca, nonché lo svolgimento di qualsiasi attività che possa anche solo potenzialmente intralciare la rotta delle navi in ingresso od in uscita dal porto. Fino all individuazione di un nuovo punto di ancoraggio, sono esentate da tale divieto le navi a cui è stato regolarmente assegnato il punto di ancoraggio Alfa 5 indicato sulle carte nautiche n.17 e n.257 I.I.M. Tutte le unità (unità da pesca e da diporto incluse) munite di apparato VHF hanno l obbligo di comunicare via radio (CH16 e CH10) al Centro VTSL di essere in avvicinamento al Porto di Trapani o in procinto di iniziare la manovra di disormeggio per la successiva uscita. In alternativa, è data facoltà alle sole unità impegnate in attività di polizia di comunicare le suddette informazioni su appositi canali riservati VHF, da concordare previamente con l Autorità Marittima, o via telefono, direttamente al Centro VTSL. Le unità in avvicinamento al porto di Trapani dovranno effettuare la chiamata almeno un miglio prima dell imboccatura del porto e comunque prima di entrare nella zona di sicurezza A, specificando se rientrano in una delle tipologie previste (unità veloci, unità HSC). Le unità in uscita dovranno effettuare la chiamata immediatamente prima di iniziare la manovra di disormeggio, fatto salvo quanto sopra prescritto.

4 4 Zona di Sicurezza ed obbligo di comunicazione radio, nei porti delle Isole EGADI: L Ordinanza n 11/2011 del 29/03/2011 del Capo del Circondario Marittimo di Trapani ha istituito 2 zone di sicurezza delimitate dalle seguenti borderline in figura 6 e 7: - Zona di sicurezza C, avente raggio di 0.2 miglia nautiche centrato sulla Diga Foranea del Porto di Favignana. ( Fig. 6) - Zona di sicurezza D, avente raggio di 0.2 miglia nautiche, centrato sul molo finanza del Porto di Levanzo. (Fig. 7) 1. Nelle zone di sicurezza citate in premessa, le unità navali devono procedere ad una velocità non superiore a 12 nodi e comunque in dislocamento, salvi comprovati casi di forza maggiore o stato di necessità, che dovranno essere dichiarati formalmente via radio al Centro VTSL di Trapani e fatti seguire da annotazioni nel giornale nautico e, qualora ne ricorrano gli estremi, anche da dichiarazione di evento straordinario ai sensi dell art. 182 cod. nav. 2.Gli aliscafi e i mezzi HSC,DSC e similari, in fase di uscita dai porti di Favignana e di Levanzo, devono effettuare la manovra evolutiva di rotazione per dirigere verso lo scalo successivo all esterno delle zone di sicurezza C e D. In caso di condizioni meteo-marine che, a giudizio del Comando di Bordo, rendano particolarmente difficoltosa e pericolosa per la sicurezza delle persone e/o del mezzo, l evoluzione fuori dalle ostruzioni portuali (segnatamente con mare mosso e ve vento moderato o forte), la manovra può essere eccezionalmente iniziata all interno dell area di sicurezza, a condizione che: i) L intenzione di iniziare la manovra sia preventivamente e tempestivamente comunicata via VHF al centro VTSL della Capitaneria di Porto di Trapani e sia stata ottenuta conferma della ricezione; ii) Sia preventivamente verificata, a cura del Comando di bordo, l assenza di unità che potrebbero intralciarne la manovra. 3.Nelle citate zone di sicurezza C e D, salvo specifica autorizzazione dell Autorità Marittima competente, è vietato l ancoraggio e la sosta con qualunque unità navale o galleggiante, nonché la balneazione, la pesca e qualsiasi attività subacquea e/o marittima in genere che possa, anche solo potenzialmente, intralciare la rotta delle unità navali in ingresso od uscita dal porto, fatta eccezione per i mezzi di polizia e di soccorso previa comunicazione al centro VTSL della Capitaneria di Porto di Trapani. Nel periodo compreso tra il 1 Maggio ed il 30 Settembre di ogni anno, gli aliscafi ed i mezzi veloci HSC ( High Speed Craft) provenienti da Trapani e diretti nel Porto di Levanzo, devono navigare passando a sud dell isola di formica e mantenere, per l atterraggio, una rotta perpendicolare alle ostruzioni portuali, salvi comprovati casi di forza maggiore o stato di necessità che dovranno pertanto essere dichiarati formalmente via radio al centro VTSL di Trapani e fatti seguire da annotazione nel giornale nautico e, qualora ne ricorrano gli estremi, anche da dichiarazione di evento straordinario ai sensi dell art. 182 Cod. nav. Tutte le unità ( pesca e diporto incluse) munite di apparato VHF hanno l obbligo di comunicare via radio ( Ch 16, Ch 10) al centro VTSL della Capitaneria di Porto di Trapani, di essere in avvicinamento per l ingresso nei porti di Favignana, di levanzo e di Marettimo, ovvero in procinto di iniziare la manovra di disormeggio per la successiva uscita. In alternativa è data facoltà alle sole unità impegnate in servizio di Polizia di comunicare le suddette informazioni su appositi canali riservati VHF, da concordare previamente con l Autorità Marittima, o via telefono direttamente al Centro VTSL di Trapani. Gli aliscafi ed i mezzi veloci del tipo HSC, DSC e similari, in avvicinamento ai porti di Favignana e di Levanzo dovranno comunque effettuare la chiamata prima di entrare nelle zone di sicurezza C e D.

5 5 Ord. 5/2012 del Capo del compartimento Disciplina dei limiti di navigazione nel Compartimento Marittimo di Trapani e D.M. 2 Marzo 2012 Misure Generali per limitare o vietare il transito delle navi mercantili, finalizzate alla protezione di aree sensibili nel mare territoriale. Art. 1 Esercizio del potere di deroga di cui all art. 1 comma 1 del DM 2/3/2012 VIETATO Art. 1 DM 2/3/12 - All interno dell area e nella fascia di mare che si estende per 2 miglia marine dai perimetri esterni dei parchi e delle aree protette nazionali, marini e costieri sono vietati la navigazione, l ancoraggio e la sosta delle navi mercantili adibite al trasporto di merci e passeggeri superiori alle 500 tonnellate di stazza lorda. CONSENTITO Art. 1 Ord. 5/12 Sono Escluse dall obbligo di cui all art. 1 DM 2/3/2012 tutte le unità mercantili in servizio pubblico di linea con le isole Egadi e di Pantelleria purché : Il Comandante della nave informi preventivamente il VTSL di Trapani sul canale 16 VHF/FM, sull intenzione di entrare nell area precauzionale VTS, prima di uscire dal Porto di Trapani e in ogni caso prima di entrare nel tratto di mare compreso tra PUNTA SCARIO dell Isola Grande di Marsala e il fanale del BUE MARINO dell isola di Favignana ( sulle carte nautiche la zona è segnalata come vietata all ancoraggio e alla pesca) Coordinate nautiche : A)- Lat N Long E - B) Lat N Long E C) Lat N Long E D) Lat N Long E ( Rappresentate in Fig. 1 e Fig. 4) Il comandante della nave abbia appreso dal VTSL di Trapani le condizioni generali del traffico e abbia il nulla osta a transitare. Alle unita navali adibite al trasporto di merci e passeggeri, di stazza lorda superiore alle 500 tonnellate, IN PARTENZA O IN ARRIVO NEL PORTO DI TRAPANI O NELLA RELATIVA RADA, di navigare in deroga all art. 1 comma 1 del DM 2/3/2012 citato in premessa, a condizione che non transitino nelle zone di mare delimitate dalle coordinate ABCD citate in premessa, mantenendosi, per quanto possibile, ad una distanza non inferiore a 2 miglia dalla linea di costa ( compatibilmente con le esigenze di manovra per l accesso o l uscita dal porto. Art. 2 Merci Pericolose In aggiunta al divieto descritto nell articolo 1 del DM 2/3/2012, tutte le unita navali, di qualsiasi tonnellaggio, che trasportano merci pericolose allo stato liquido e gassoso alla rinfusa, che non siano dirette nei punti di ancoraggio designato ovvero nei porti di giurisdizione, di navigare entro 6 miglia dalla costa del Compartimento Marittimo di Trapani. Per le unita che trasportano merci pericolose allo stato liquido e gassoso alla rinfusa dirette nei punti di ancoraggio designato ovvero nei porti di giurisdizione, fermo restando gli obblighi alle unita in arrivo o in partenza dal porto di Trapani dovranno osservare le seguenti disposizioni: Comunicare al VTSL eventuali situazioni di pericoli, avarie e/o malfunzionamenti delle apparecchiature di bordo che possano pregiudicare la normale e sicura manovrabilità della navigazione e dell ambiente marino in genere; Richiedere il servizio di pilotaggio, in caso di nebbia o di scarsa visibilità e comunque quando la natura del carico e/o le condizioni della navigazione lo rendano necessario. Art. 3 Zone di ancoraggio Nella rada di Trapani, in deroga a quanto disposto con l art. 1 del DM 2/3/2012 è consentito l ancoraggio delle navi in attesa di entrare in porto, o che devono sbarcare/imbarcare persone ( equipaggio tecnici) o eseguire operazioni di rifornimento o che devono fermarsi per causa di forza maggiore o stato di necessità ovvero per eseguire un ordine dell autorità, nelle zone contraddistinte dalle sigle alfanumeriche A3 e A4 ( evidenziati nella tabella PUNTI di FONDA dello stesso manuale).

6 6 RAPPORTAZIONE NAVALE Ordinanza n. 06/2011 del 14/02/2011 (Regolamento delle Procedure Operative di Rapportazione Navale nell ambito dell Area VTS di Trapani) il Comando di bordo delle navi, soggette agli obblighi di rapportazione navale, che intenda transitare nell area VTS di Trapani, deve: 1) Prima di entrare nell area precauzionale: a) Contattare il Centro VTS di Trapani, sul canale 16 VHF/FM per informare dell intenzione - b) Trasmettere i dati riportati nel modello Classe A (All.1). Prima di uscire dall area VTS: a) Contattare il Centro VTS di Trapani, sul canale 16 VHF/FM - b) Trasmettere i dati riportati nel modello Classe E (All.2). ( Rapportazione per navi in Arrivo) Le navi hanno l obbligo di contattare il VTS di Trapani : a) Sul canale 16 VHF/FM, quando l unità è in procinto di entrare nell Area Precauzionale, e trasmettere le informazioni riportate sul messaggio Classe A. b) All imbarco del pilota (per le unità soggette), nella zona prevista per l imbarco pilota ( Reg. Locale di Pilotaggio per il Porto di Trapani), nella fattispecie a 0.5 mgl. a ponente dall antemurale del Molo Colombaia ( Regolamento Locale di Pilotaggio per il Porto di Trapani) per le unità non soggette. c) Quando agli ormeggi, o alla fonda, per le navi, che non sostano all interno delle ostruzioni portuali ( Ancoraggi alla Fonda nella Rada del Porto di Trapani, disciplinati dall Ord. 79/2009 ) (Obblighi di Rapportazione per Navi in Partenza) Le navi hanno l obbligo di contattare il VTS di Trapani : a) Con almeno 30 minuti di anticipo rispetto all effettiva partenza ( sono esclusi gli aliscafi e i mezzi HSC di linea) b) Quando pronti a mollare gli ormeggi ( per tutte le unità). c) Fuori dal Porto di Trapani, per le informazioni riportate sul messaggio Classe D (All.2). d) Prima di uscire dell area VTS di Trapani. (Ulteriori prescrizioni) Fermi restando tutti gli altri obblighi di legge, tutte le navi che navighino nell Area VTS di Trapani, sono tenuti ad osservare durante la navigazione le seguenti prescrizioni: a) Assicurare l ascolto continuo, sul canale 10 Vhf/fm; b) Effettuare la navigazione con particolare cautela; c) Controllare costantemente la propria posizione per poterla comunicare a richiesta del Centro VTS di Trapani. d) Comunicare immediatamente al Centro VTS di Trapani ogni avaria, sinistro, perdita di carico inquinante a bordo, che intervenga successivamente all invio delle informazioni previste dai messaggi di cui agli allegati 1, 2 e 3. L osservanza delle prescrizioni e procedure di cui al precedente comma non esime la nave in navigazione nell Area VTS di Trapani dell osservanza di tutti gli altri obblighi previsti dalla legge e dalle norme della COLREG 1972 ratificata con legge n 1085.Qualora il Comando di bordo, ai fini della Security, ritenesse opportuno, non trasmettere in radiofonia, le informazioni di cui all Ordinanza citata, potrà inviare il format dei messaggi A,E e D, all indirizzo di posta elettronica istituzionale, oppure al fax numero SERVIZI PORTUALI INFORMAZIONI UTILI Nel porto e nella rada di Trapani il servizio di pilotaggio è reso obbligatorio per tutte le unità di tonnellaggio superiore alle 500 TSL in entrata/uscita dal porto di Trapani: - all entrata, entro il raggio di 0,5 miglia a ponente dell antemurale Colombaia; - all uscita, il Pilota non dovrà lasciare la nave prima del traverso del molo foraneo della Colombaia. Sono esentate dal servizio di pilotaggio le navi da guerra, le navi da pesca, i rimorchiatori, le navi adibite a traffico locale e lavori in porto e quelle di tonnellaggio uguale o inferiore ai limiti sopra descritti. Il servizio di rimorchio è facoltativo. PECULIARITA AMBIENTALI Le peculiarità ambientali che possono influire sulla sicurezza della navigazione nell ambito dell area VTS di Trapani sono: - Zona interessata prevalentemente da venti di Scirocco e Maestrale molto intensi; - Bassi fondali prossimità barriere ingresso porto; - Possono verificarsi perdite di contatto Radar in prossimità delle isole Egadi. CANALI RADIO I canali VHF in uso per la chiamata e per il traffico sono i seguenti: Canale di Chiamata: CH 16; Canale di lavoro primario: CH 10; Canale di lavoro secondario: CH 14; Canale di lavoro per i Servizi Portuali (Piloti,Rimorchiatori,ormeggiatori): CH 12. Il nominativo di Chiamata del centro VTSL di Trapani è: TRAPANI VTS SECURITY Nell area VTS di Trapani sono individuati i seguenti porti soggetti al codice ISPS e il relativo attuale livello di sicurezza: livello 1 (Ord.n 100/05 del ) CARTA NAUTICA DÌ RIFERIMENTO: Carta Nazionale n 17 Da Capo Rama a Marsala e Isole Egadi. SEGNALAMENTI MARITTIMI I principali segnalamenti marittimi nell area di competenza del Centro VTS di trapani sono: ZONA PUNTA SCARIO PUNTA SCARIO (limite NW delle secche) BUE MARINO PUNTA FARAGLIONE PUNTA PESCE I SOLOTTO FORMICA SCOGLIO PORCELLI SECCA MAUDA (I.P) POSIZIONE N E N E N E N E N E N E N E N E RECAPITI TELEFONICI, FAX, MAIL Il Centro VTS di Trapani è raggiungibile H24 ai seguenti recapiti: Telefono: Telefono Operativa: Fax: ; trapani@guardiacostiera.it

7 7 Figura 1( AREA VTS) Figura 2 (PUNTI DI FONDA)

8 ITALIA VTS TRAPANI Figura 3 ( Area Marina Protetta Isole Egadi) PROCEDURE EDIZIONE N. 003 DATA REVISIONE 8

9 9 Figura 4 ( Acquedotto sootomarino per le Isole di Favignana e Levanzo)

10 10 Figura 5 (Zone di Sicurezza Porto di Trapani)

11 11 Figura 6 (Zona di Sicurezza Porto di Favignana)

12 12 Figura 7 (Zona di Sicurezza Porto di Levanzo )

13 All. 1 Format messaggio di primo contatto ingresso area VTS (classe A) Classe A MESSAGGIO DI PRIMO CONTATTO INGRESSO AREA VTS UNITA IN ARRIVO Data NOME NAVE (Ship s Name) BANDIERA (flag) NOMINATIVO INTERNZIONALE (International Call Sign) A N IMO (IMO Number) N. MMSI (MMSI Number) T.S.L. (Gross Tonnage) PORTO DI ISCRIZIONE (Port of Register) N ISCRIZIONE (Number Of Register) LUNGHEZZA (Lenght) PESCAGGIO (draft) ANNO COSTRUZIONE (Year of Build) ARMATORE (Owner) N MEMBRI EQUIPAGGIO (Number of Crew) NOME COMANDANTE (Captain s Name and Surname) N PASSEGGERI A BORDO (Number of Passenger on Board) B G.D.O. INGRESSO AREA VTS (Fuso Zulu) Per le navi fuori area VTS indicare il GDO di acquisizione target e la posizione C POSIZIONE (Present Position) LAT. (Latitude) LONG. (Longitude) E ROTTA VERA (True Course) F VELOCITA (Speed) G PORTO DI PROVENIENZA/G.D.O. (Last Port of Call/Date and Time of Departure) (Fuso Zulu) I PORTO DI DESTINAZIONE/O.P.A. (Destination Port/Estimated Time of Arrival) (Fuso Zulu) CARICO A BORDO/QUANTITA (Cargo On Board Nature of Cargo/Quantitive) P MERCI PERICOLOSE (Dangerous Good on Board) CODICE IMDG (Classe/IMDG Code) N ONU (U.N. Numbers) INDIRIZZO SPEDITORE PER COMUNICAZIONI DI INFORMAZIONI DEL CARICO PERICOLOSO (address of shipper of dangerous good) NOME DITTA (name of shipper) INDIRIZZO (Address) U TIPO DI NAVE (Ship s Type) QUANTITA DI BUNKER A BORDO (quantity of bunker) T.S.N. (Net Tonnage) TIPOLOGIA DI BUNKER (type of bunker) z OPERATORE SUPERVISORE

14 Allegato 02 Format messaggio di arrivo in Porto (classe D) Classe D MESSAGGIO DI ARRIVO IN PORTO Data K G.D.O. ARRIVO ORMEGGIO (Data and Time of Arrival in the Mooring) POSTO DI ORMEGGIO (Mooring) z OPERATORE SUPERVISORE Format messaggio uscita Porto o rada (classe E) Classe E MESSAGGIO DI USCITA DAL PORTO O DALLA RADA Data B E.T.D. I PORTO DI DESTINAZIONE/O.P.A. (Destination Port/Estimated Time of Arrival) (Fuso Zulu) P CARICO A BORDO/QUANTITA (Cargo On Board Nature of Cargo/Quantitive)(N Passeggeri, Mezzi Pesanti, Bus, Caravan KG Merce Etc.) MERCI PERICOLOSE (Dangerous Good on Board) CODICE IMDG (Classe/IMDG Code) N ONU (U.N. Numbers) z OPERATORE SUPERVISORE

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