APPALTO MANUTENZIONE E SERVIZI RETE ELETTRICA DI DISTRIBUZIONE E ILLUMINAZIONE PUBBLICA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "APPALTO MANUTENZIONE E SERVIZI RETE ELETTRICA DI DISTRIBUZIONE E ILLUMINAZIONE PUBBLICA"

Transcript

1

2 Struttura del piano Pagina 1 di Sez Introduzione pag Anagrafica pag Relazione descrittiva dell appalto pag Valutazione dei rischi interferenziali e delle fasi lavorative pag Sicurezza generale pag Sicurezza di fase pag Procedure di Coordinamento della sicurezza pag Organizzazione delle emergenze pag Costi della sicurezza pag Modulistica di utilità pag Tavole grafiche segnaletica stradale allegato A pag Schede di supporto- allegato B pag. 07 Parte 1 Anagrafica dei cantieri Sez Ubicazione dei cantieri pag Oggetto dell appalto pag Committente o Responsabile del Procedimento pag Direzione Lavori pag Coordinamento della sicurezza in progettazione e in esecuzione pag. 08 Relazione descrittiva dell appalto Sez Premessa pag Descrizione degli interventi oggetto dell appalto pag. 09 Valutazione dei rischi interferenziali e delle fasi lavorative Sez.3 Programma dei lavori pag Integrazioni e modifiche al programma dei lavori pag Individuazione delle interferenze pag Valutazione delle interferenze e dei rischi delle attività lavorative pag. 11 Sicurezza generale Sez Allestimento dell area d intervento pag 69 Interventi preliminari pag 69 Allestimento dell impianto cantiere pag 71 Posa e tipologia recinzioni e barriere pag 77 Segnaletica stradale pag 79 Segnaletica di sicurezza pag 91 Gestione del rischio elettrico per lavori in prossimità o in vicinanza degli impianti elettrici pag 94

3 Sicurezza di fase della Committenza Pagina 2 di Sez.5 CR CR CR Impianto cantiere fasi A1 Allestimento e smontaggio area di cantiere pag. 96 A2 Allestimento e smontaggio area di cantiere mobile pag. 105 Attività propedeutiche, di supporto e di bonifica fasi B1 Verifica preliminare ed attività in luoghi confinati (DPR 177/11) ispezione accesso e permanenza pag. 108 B2 Lavorazioni su manufatti in amianto non rientranti in attività di bonifica/rimozione/demolizioni pag. 119 B3 Bonifica ordigni bellici superficiali pag. 124 B4 Sorveglianza archeologica pag. 129 B5 Esecuzione di attività promiscue di indagine archeologica e di sondaggi tecnici di altra natura pag. 132 B6 Taglio della vegetazione, decespugliamento e taglio erba pag. 134 B7 Taglio rami pag. 136 B8 Bonifica con autospurgo e pompaggio acque meteoriche o perdite pag. 139 B9 Bonifica aree di lavoro dalla presenza di liquidi o sostanze biologiche pag. 141 B10 Pulizia derattizzazione e disinfestazione impianti pag. 143 B11 Trasporti e forniture pag. 145 B12 Sopralluogo in sito, in cabina secondaria ed ispezione degli impianti pag. 148 B13 Consegna lavori sotto tensione pag. 150 B14 Messa in sicurezza e consegna impianto Fuori tensione pag. 154 B15 Verifica e collaudo pag. 156 B16 Posa in opera e recupero gruppo elettrogeno pag. 158 Opere di civili per canalizzazioni ed accessorie fasi C1 Scavi a sezione obbligata e a sezione aperta pag. 164 C2 Posa cavo in scavo pag. 172 C3 Posa tubi/cavi in galleria / cunicolo. pag. 175 C4 Posa pozzetti prefabbricati pag. 178 C5 Esecuzione di posa cavi o tubi In microtunnelling, spingitubo pag. 180 C6 Ripristino area di scavo: rinterri, ripristini asfaltatura pag. 187 CR Opere elettriche ed accessorie fasi D1 Opere in elevazione su linee aeree pag. 194 D2 Montaggio e/o sostituzione di sezionamenti e quadri elettrici in sportelli stradali pag. 201 D3 Esecuzione giunti e terminali pag. 203 D4 Posa, sostituzione e connessione scomparti e trasformatori pag. 205 D5 Recupero TR contenenti PCB pag. 208 D6 Interventi di manutenzione o sostituzione di apparecchiature elettromeccaniche pag. 211 D7 Costruzione, Rifacimento/ampliamento o manutenzione di impianti di terra per cabine secondarie pag. 213

4 Pagina 3 di CR CR CR D8 Installazione, sostituzione o manutenzione scaricatori di sovratensione aerei pag. 216 D9 Realizzazione o rifacimento impianti a terra pag. 218 D10 Realizzazione o rifacimento impianti in parete pag. 220 D11 Installazione apparati di telecontrollo pag. 222 D12 Installazione di quadro concentratore in cabina secondaria (QCCS) pag. 224 D13 Posizionamento, installazione e rimozione Cabina Mobile pag. 226 D14 Installazione, manutenzione e sostituzione colonne montanti e derivazioni pag. 228 D15 Sostituzione ed installazione gruppo di misura fuori tensione pag. 230 D16 Sostituzione ed installazione gruppo di misura in tensione pag. 232 D17 Posizionamento, rimozione o installazione del Quadro Centralizzato pag. 234 Opere civili, edili ed accessorie fasi E1 Realizzazione cunicoli e canali pag. 238 E2 Opere di fondazione e strutture portanti pag. 240 E3 Rifacimento pavimenti - solai - tramezzi pag. 242 E4 Impermeabilizzazione di coperture e di pareti pag. 245 E5 Apertura vani per installazione porte, finestre, ecc. pag. 247 E6 Attività di fabbro pag. 249 E7 Pulizia generale ambienti pag. 252 E8 Posa in opera struttura prefabbricata per cabina secondaria pag. 254 E9 Pulizia, tinteggiatura e manutenzione di porte e griglie di areazione di cabine secondarie pag. 257 Interventi su impianti di illuminazione pubblica fasi F1 Verifica sostegno IP Artistico, e verniciatura pag.260 F2 Rimozione, installazione e manutenzione sostegni e armature IP pag. 262 F3 Ispezione e manutenzione Torri faro IP pag. 265 F4 Verifica sostegno IP funzionale, sostituzione guaina alla base del sostegno e verniciatura pag. 267 F5 Individuazione dell elemento di illuminazione pubblica guasto pag. 269 Interventi su impianti di illuminazione perpetua fasi G1 Installazione, manutenzione e sostituzione impianto di illuminazione perpetua pag. 272 Tabelle lavorazioni A Lavori Cabine pag. 276 B Lavori Rete pag. 278 C Lavori Gestione Utenza pag. 280 D Gestione Illuminazione Perpetua pag. 282 E Opere Civili ed Accessorie pag. 284 B.IP Lavori Rete IP pag. 286

5 Pagina 4 di Coordinamento della Sicurezza Sez Gestione e coordinamento della sicurezza pag Prima riunione di coordinamento pag Riunione di coordinamento ordinaria pag Riunione di coordinamento straordinaria pag Riunione di coordinamento Nuove Imprese pag Gestione dei subappalti pag Procedure di coordinamento pag Procedura di modifica del piano di sicurezza e coordinamento pag Procedura di modifica del piano operativo di sicurezza pag Obblighi del Committente pag Obblighi del datore di lavoro dell impresa affidataria pag Mancata osservazione di quanto predisposto per le misure generali di tutela pag. 291 Organizzazione delle emergenze Sez Presidi sanitari pag Gestione delle emergenze pag. 293 Costi della sicurezza Sez.8 Modulistica di utilità 8.1 Criteri di valutazione dei costi della sicurezza pag. 294 Sez Modulo di accettazione del PSC pag Modulo di accettazione del PSC e del POS pag Dichiarazione sull attuale consistenza della forza lavoro alle dipendenze dell impresa distinta per qualifica pag Dichiarazione sull attuale consistenza e dotazione di macchine, attrezz. e mezzi di lavoro, con indicazione della casa costruttrice, delle caratteristiche tec. e dell anno di cost. pag Dichiarazione di conformità di macchine e/o attrezzature pag Dichiarazione sul numero degli infortuni sul lavoro subiti da dipendenti corredata da copia conforme all originale del Registro infortuni aziendale pag Attività e lavorazioni che si intendono svolgere direttamente e quali affidare in subappalto od a lavoratori autonomi pag Comunicazioni imprese subappaltatrici e/o lavoratori autonomi pag Dichiarazione lavoratore autonomo pag Contenuti minimi POS e documentazione di cantiere pag. 304 Parte 2 allegato A Tavole grafiche Schemi deviazione traffico veicolare per strade Sez.10

6 Pagina 5 di Parte 3 allegato B Schede di supporto A Sicurezza generale B Sicurezza di fase C Opere provvisionali D Macchine E Attrezzature e utensili F di protezione individuale G Rischi specifici H Preparati pericolosi I Prescrizioni operative Sez.11

7 All.XV p.to STRUTTURA DEL PIANO Pagina 6 di Sez.0 Il presente piano è stato redatto in conformità al Decreto Legislativo 81/08 e s.m.i. e si compone di n. 10 capitoli, i cui contenuti sono di seguito riportati, e di n. 2 allegati (tavole grafiche DM 10 Luglio 2002 all.1 e schede di supporto all.2) Anagrafica dei cantieri All.XV p.to comma a) p.to1 b) Sez.1a,b Sono indicati oltre all ubicazione dei cantieri, l importo dei lavori, nominativo e compiti in materia di sicurezza e ruoli dei soggetti coinvolti. Relazione descrittiva dell opera All.XV p.to comma a) p.to 2-3 Sez.2 Contiene una descrizione degli interventi da realizzare nell esecuzione dell appalto, con indicazione delle aree geografiche che saranno oggetto dei lavori ed ogni altro elemento utile alla dettagliata individuazione per una corretta individuazione delle opere da eseguire. Valutazione dei rischi interferenziali e delle fasi lavorative All.XV p.to comma e) p.to 2., 2.3.2, Sez.3 Trattandosi di interventi non pretederminabili in ordine alla localizzazione, si riporta un elenco di possibili interferenze ambientali e lavorative, che saranno oggetto di accurata verifica e conseguente aggiornamento prima della consegna dei singoli atti di affidamento (ordinativi di lavoro), in ossequio a quanto previsto dall art.10 del capitolato speciale di appalto. Sicurezza generale All.XV p.to e Sez.4 Vengono esaminati i principali fattori di rischio generali che incidono sulla sicurezza generale dell appalto, riportando per ciascuno le misure di sicurezza da adottare per la loro eliminazione o riduzione a livello accettabile. La specifica trattazione è invece oggetto del capitolo successivo. Le tavole grafiche di supporto sono riportate nell allegato 1 al seguente piano. Sicurezza di fase All.XV p.to comma e) p.to Sez.5 Prevede l articolazione dell opera in fasi lavorative, il cui sviluppo sequenziale è riportato nelle tabelle riepilogative alla fine del paragrafo. A corredo delle schede di fase si è riportato un elenco non esaustivo dei DPI da utilizzare, eventualmente da integrare in fase esecutiva. Per i rischi generici si è fatto riferimento alle schede di supporto di cui al paragrafo 10, riportate nell allegato 2 del presente piano. Coordinamento della Sicurezza All.XV p.to comma g) p.to 2.3 Sez.6 Tratta delle procedure da attuare per la gestione del coordinamento della sicurezza in esecuzione. Individua tempi e modalità di convocazione delle riunioni di coordinamento, le modalità di presentazione e approvazione dei POS, l ingresso in cantiere di nuove imprese o lavoratori autonomi e le procedure di modifica del piano. Organizzazione delle emergenze All.XV p.to comma h) p.to 2.3 Sez.7 Descrive i presidi sanitari occorrenti, le modalità di gestione delle emergenze, i numeri telefonici delle emergenze, dei servizi di pronto intervento delle aziende erogatrici dei pubblici servizi, dei vigili del fuoco e delle forze di polizia.

8 Costi della sicurezza All.XV p.to comma l) p.to 2.3 Pagina 7 di Sez.8 Si sono valutati in misura analitica, in adempimento al disposto dell allegato XV, punto 4, del D.Lvo 81/08 e sm.i., i costi della sicurezza: a) degli apprestamenti previsti nel PSC; b) delle misure preventive e protettive e dei dispositivi di protezione individuale eventualmente previsti nel PSC per lavorazioni interferenti; c) degli impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche, degli impianti antincendio, degli impianti di evacuazione fumi; d) dei mezzi e servizi di protezione collettiva; e) delle procedure contenute nel PSC e previste per specifici motivi di sicurezza; f) degli eventuali interventi finalizzati alla sicurezza e richiesti per lo sfasamento spaziale o temporale delle lavorazioni interferenti; g) delle misure di coordinamento relative all'uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva. Modulistica di utilità allegati Sez.9 Allo scopo di agevolare la gestione del PSC in fase esecutiva, si è ritenuto utile allegare una modulistica di utilità, per le attività più ricorrenti che il coordinatore della sicurezza in esecuzione è chiamato a svolgere. Nello specifico, è stata predisposta la seguente modulistica: 9.1 Modulo di accettazione del PSC; 9.2 Modulo di accettazione del PSC e del POS; 9.3 Dichiarazione sull attuale consistenza della forza lavoro alle dipendenze dell impresa distinta per qualifica; 9.4 Dichiarazione sull attuale consistenza e dotazione di macchine, attrezzature e mezzi di lavoro, con indicazione della casa costruttrice, delle caratteristiche tecniche e dell anno di costruzione; Dichiarazione di conformità di macchine e/o attrezzature; 9.5 Dichiarazione sul numero degli infortuni sul lavoro subiti da dipendenti corredata da copia conforme all originale del Registro infortuni aziendale; 9.6 Attività e lavorazioni che si intendono svolgere direttamente e quali affidare in subappalto od a lavoratori autonomi; 9.7 Comunicazioni imprese subappaltatrici e/o lavoratori autonomi; 9.8 Dichiarazione lavoratore autonomo; 9.9 Contenuti minimi POS e documentazione di cantiere. Tavole grafiche Parte 1 Sez.9 Il capitolo riporta gli schemi da adottare per la segnaletica stradale e per la deviazione traffico veicolare conformi al D.M. 10 luglio disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici. Schede di supporto Parte 2 Sez.10 Il capitolo riporta, articolato per schede, tutto il materiale richiamato nei modelli della sezione 6 - sicurezza di fase. Lo scopo di tale organizzazione è quello di non compromettere, con indicazioni di prescrizioni di carattere generale, la corretta lettura ed applicazione del piano nelle sue fasi specifiche. Nello specifico, tutto il materiale è stato suddiviso in 9 sezioni con i seguenti contenuti: A Sicurezza generale; B Sicurezza di fase; C Opere provvisionali D Macchine; E Attrezzature e utensili; F di protezione individuale G Rischi specifici; H Preparati pericolosi. I prescrizioni operative

9 Anagrafica dei cantieri All.XV p.to comma a) p.to1 b) Pagina 8 di Sez Ubicazione dei cantieri Localizzazione: Comune di: Importo lavori: di cui oneri della sicurezza: Durata prevista: 1.2 Committente La localizzazione delle attività oggetto del presente Contratto fanno riferimento al Capitolato Speciale di Appalto che prevede due lotti in due distinti ambiti territoriali Roma 3 anni Committente: Acea Distribuzione S.p.A. Indirizzo: Piazzale Ostiense, 2 Città: Roma P.Iva e C.F 06/57991 Resp. del Procedimento: * Indirizzo: Città: Telefono / Fax: 1.3 Direttore dei lavori Nominativo: * Indirizzo: Città: Telefono / Fax: 1.4 Coordinamento della sicurezza in progettazione Nominativo: Ing. Alfonso Messina Indirizzo: Piazzale Ostiense, 2 Città: Roma Telefono / Fax: 06/ Coordinamento della sicurezza in esecuzione Nominativo: * Indirizzo: Città: Telefono / Fax: *dopo l aggiudicazione della gara e la consegna dei lavori l anagrafica del presente documento verrà aggiornata con i nominativi delle figure responsabili.

10 Pagina 9 di Relazione descrittiva dell appalto All.XV p.to comma a) p.to 2-3 Sez.2 Premessa 2.1 Il presente Piano di Sicurezza e Coordinamento è stato redatto in ossequio dei contenuti tecnici dettati dall allegato XV punto del D.Lg.vo 81/2008 e s.m.i. ed è parte integrante del Contratto d appalto delle opere in oggetto. La mancata osservanza di quanto previsto nel piano e di quanto formulato dal Coordinatore per la Sicurezza in fase di Progetto, rappresentano anche violazione delle norme contrattuali. Al fine di ottemperare al dettato normativo di cui al Titolo IV del D.Lgs 81/08 e s.m.i., si è proceduto alla elaborazione di un Piano di Sicurezza Tipologico, relativo ad una serie categorie di opere che hanno presentato la maggiore ricorrenza nei precedenti appalti similari. Tutte le imprese esecutrici e lavoratori autonomi che interverranno in cantiere dovranno avere preso visione del presente PSC; sarà cura dell impresa affidataria mettere a disposizione il PSC alle imprese esecutrici e/o lavoratori autonomi. Sulla scorta del presente documento, sarà onere della impresa affidataria ed esecutrici redigere il Piano Operativo di Sicurezza inteso quest ultimo come piano complementare e di dettaglio. In ogni caso prima dell inizio delle attività lavorative detto Piano Operativo dovrà essere validato dal Coordinatore della Sicurezza in fase di Esecuzione. All atto degli affidamenti delle singole partite di lavoro sarà cura: - del CSE, nominato dalla committenza, personalizzare o aggiornare il presente documento per l attività comminssionata e calcolare i relativi oneri della sicurezza; - dell impresa, personalizzare o aggiornare il Piano Operatovo di Sicurezza per lo specifico cantiere, da sottoporre preliminiarmente l inizio delle lavorazioni, alla verifica del CSE. OGGETTO DEL CONTRATTO Il Contratto ha per oggetto l esecuzione, da parte dell Appaltatore, delle prestazioni di seguito elencate, che saranno descritte in maggior dettaglio nel Capitolato Speciale d appalto: 1. lavori di manutenzione (anche in conseguenza di guasto) e ampliamento della rete MT-BT e delle Cabine Secondarie (inclusa revisione ed implementazione sistemi TLC); 2. lavori di manutenzione di illuminazione perpetua; 3. lavori di manutenzione bonifica e costruzione della rete di Illuminazione Pubblica (artistica e funzionale). Trattandosi di interventi manutentivi non predeterminabili nel numero e nella localizzazione, le specifiche attività da svolgere saranno richieste dalla Committente, mediante singoli atti di affidamento (Ordinativi di Lavoro), come disciplinato dall articolo 39 del Capitolato che fissa la disciplina da applicarsi a tutti gli atti di affidamento emessi nel corso di validità del Contratto. Il Contratto ha oggetto complesso, ma causa unitaria, individuata dalle parti nel mantenimento di ottimali standard qualitativi di efficienza della rete elettrica di distribuzione ed utilizzazione della energia elettrica. Descrizione degli interventi oggetto dell appalto 2.2 NATURA E DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Le prestazioni oggetto del Contratto possono essere rilevate dall art. 12 del Capitolato.

11 Pagina 10 di Valutazione dei rischi interferenziali e delle fasi lavorative All.XV p.to comma e) p.to 2., 2.3.2, Sez.3 Programma dei lavori La tipologia degli interventi in oggetto non consente una preventiva programmazione delle lavorazioni e pertanto lo sviluppo temporale degli interventi dovrà essere necessariamente elaborato in itinere e comunque prima dell inizio degli stessi. Il programma dei lavori dovrà essere preso a riferimento dalle imprese affidatarie per l organizzazione delle proprie attività lavorative e per gestire l eventuale rapporto con le imprese esecutrici e con i fornitori. Prima dell inizio effettivo dell attività di cantiere, le imprese affidatarie dovranno consegnare al CSE il proprio POS, cui dovrà essere esplicitato, attraverso un cronoprogramma (diagramma di Gantt), la tempistica di svolgimento delle attività. Il CSE verificherà quanto riportato nel POS, ed in caso di rispondenza ai contenuti minimi di cui all allegato XV p.to 3.2 del Decreto Legislativi 81/08 e s.m.i., e autorizzerà l inizio dei lavori. Integrazioni e modifiche al programma dei lavori 3.2 Ogni necessità di modifica del programma dei lavori deve essere comunicata al CSE prima dell inizio delle attività previste. Il CSE, nel caso in cui si appalesino situazioni di rischio e, per meglio tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori, informerà la DL delle necessità di modificare la programma temporale; dei provvedimenti sarà data preliminarmente notizia agli appaltatori per consentire la presentazione di osservazioni e proposte. Nel caso in cui le modifiche al programma dei lavori introducano situazioni di rischio, non contemplate o comunque non riconducibili dal presente documento, sarà compito del Coordinatore in Fase di Esecuzione procedere alla modifica e/o integrazione del PSC, secondo le modalità previste nel presente documento, al fine di mettere a conoscenza tutte le imprese coinvolte nell attività di cantiere. Le modifiche al programma dei lavori realizzate dal CSE costituiscono parte integrante del PSC. Individuazione delle interferenze 3.3 Limitatamente agli interventi che consentono una pianificazione temporale, ed utilizzando il cronoprogramma dei lavori, elaborato di volta in volta in relazione agli Ordinativi di Lavoro, saranno evidenziate le eventuali interferenze lavorative riscontrate; conseguentemente andranno individuate le relative misure di prevenzione e protezione per lo sfasamento temporale degli interventi, intendendo come tali quelle che si svolgono contemporaneamente nella medesima area di lavoro o in aree limitrofe (interferenze spaziali), che interessano lavoratori della medesima impresa o di altri soggetti. Non sono invece considerate interferenziali le attività che si svolgono contemporaneamente, ma in aree diverse del cantiere (interferenze temporali). Sarà buona norma organizzare le fasi lavorative tenendo conto del principio suesposto e pertanto, ove possibile, si provvederà a far eseguire le lavorazioni attuando una separazione organizzativa tra i soggetti operanti in cantiere, sia con lo sfasamento temporale (lavorazioni in tempi diversi) sia con uno sfasamento areale (lavorazioni contemporanee ma in aree diverse del cantiere). Operativamente, per ciascun intervento, sarà cura dell impresa affidataria o esecutrice, redigere un programma dei lavori dinamico, che preveda un puntuale aggiornamento in relazione all evolversi delle lavorazioni o al presentarsi di eventi imprevisti. Per gli interventi in cui non sia possibile attuare una programmazione, che, nel caso specifico sono tipici dell appalto in oggetto, le interferenze dovranno essere verificate dall impresa stessa e comunicate tempestivamente al CSE per i provvedimenti di competenza. Nel caso di specie, si identificano come rischi interferenziali quelli con il traffico veicolare e la viabilità ordinaria, le attività lavorative all interno di impianti, depositi ed ogni altro luogo di lavoro dove possono svolgersi le attività oggetto del presente appalto e ove sia prevista la presenza di personale della Committenza. Costituisce altresì rischio interferenziale la presenza contemporanea di personale dell impresa affidataria, delle imprese appaltatrici e ai lavoratori autonomi eventualmente cooperanti, il personale

12 Pagina 11 di incaricato di pubblico servizio (Polizia stradale, Forestale, personale VVFF, Acea, ecc.) e i terzi che a vario titolo possono intervenire presso il luoghi del committente interessati dai lavori. Le misure di sicurezza atte a gestire la natura delle suddette interferenze sono prevalentemente identificate nella delimitazione delle aree di lavoro secondo la normativa di riferimento e gli schemi che si allegano al seguente piano. Valutazione delle interferenze e dei rischi delle attività lavorative 3.4 Per la valutazione dei rischi del cantiere, si è fatto riferimento alla metodologia adottata nel documento di valutazione dei rischi della Stazione Appaltante, in cui le schede di valutazione dei rischi analizzano ogni attività correlata, ogni prodotto o sostanza utilizzati ed eventuali attrezzature o utensili manuali. A tal fine viene fatta una analisi di tutti i rischi tenendo in considerazione anche quelli richiamati nell Allegato VIII del D.lgs 81/08. Per valutare l indice di rischio delle diverse fasi lavorative si è fatto riferimento alla nota relazione: R = (P D) nella quale R rappresenta l entità del rischio, P la probabilità di accadimento di un determinato evento sfavorevole, e D la magnitudo o entità del danno provocato al lavoratore dall evento stesso. Per la stima della probabilità P di accadimento di un evento sfavorevole ci si è riferiti anche alle tabelle rese disponibili dall INAIL, assegnando i seguenti indici: Valore Livello Criteri 4 Altamente probabile 3 Probabile 2 Poco probabile 1 Improbabile o o o o o o o o o o o o Esiste una correlazione diretta fra la mancanza rilevata e il verificarsi del danno ipotizzato per i lavoratori. Si sono già verificati danni per la stessa mancanza rilevata nella stessa azienda, in aziende simili o in situazioni operative simili. Il verificarsi del danno conseguente la mancanza rilevata non susciterebbe alcuno stupore in azienda. la mancanza rilevata può provocare un danno, anche se non in modo automatico e diretto. E noto qualche episodio in cui alla mancanza ha fatto seguito un danno. Il verificarsi del danno ipotizzato, susciterebbe una moderata sorpresa in azienda. La mancanza rilevata può provocare un danno, solo in circostanze sfortunate di eventi. Sono noti solo pochissimi episodi già verificatesi. Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe grande sorpresa La mancanza rilevata può provocare un danno, solo in circostanze sfortunate di eventi poco probabili, indipendenti dall attività lavorativa. Non sono noti episodi già verificatisi. Il verificarsi del danno susciterebbe incredulità. Per la stima della magnitudo o entità del danno D si è fatto riferimento alle classi INAIL, prevedendo un ulteriore livello per infortuni che provochino danni rapidamente reversibili: Valore Livello Criteri 4 Gravissimo 3 Grave 2 Medio 1 Lieve o o o o o o o o Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti letali o di invalidità totale. Esposizione cronica con effetti letali e/o totalmente invalidanti. Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di invalidità parziale. Esposizione cronica con effetti irreversibili e/o parzialmente invalidanti. Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità reversibile. Esposizione cronica con effetti reversibili. Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità rapidamente reversibile. esposizione cronica con effetti rapidamente reversibili. Dal prodotto dei due fattori p x d, che evidenziano nel dettaglio la probabilità che un evento accada e la magnitudo che lo stesso ha una volta verificatosi, secondo le scale di valori di cui alle precedenti tabelle:

13 Pagina 12 di P D Si identificano di conseguenza quattro diverse aree di esposizione al rischio: Magnitudo del Rischio Misure di prevenzione, protezione e migliorative, sorveglianza sanitaria e priorità degli interventi 1 Trascurabile(i) Nessuna azione in particolare da attuare da 2 a 3 Rischio Trascurabile da 4 a 6 Rischio Moderato da 8 a 9 Rischio Medio da 12 a 16 Rischio Alto Non vi sono pericoli connessi con lo svolgimento delle attività lavorative. Non c è necessità di sorveglianza sanitaria. E sufficiente il mantenimento delle condizioni esistenti Vi sono pericoli connessi con lo svolgimento delle attività lavorative ma l esposizione, nelle normali condizioni, è controllata e rientra nei limiti di accettabilità previsti dalle norme. E necessaria, nei casi previsti dalla normativa vigente la sorveglianza sanitaria. Le azioni migliorative possono essere valutate in fase di programmazione anche a media scadenza. Vi sono pericoli connessi con lo svolgimento delle attività lavorative e l esposizione, in casi particolari ma non eccezionali, non rientra nei limiti di accettabilità previsti dalle norme. E necessaria, nei casi previsti dalla normativa vigente la sorveglianza sanitaria. Le azioni migliorative debbono essere programmate nella gestione in corso Vi sono pericoli connessi con lo svolgimento delle attività lavorative e l esposizione, è quotidiana e, non rientra nei limiti di accettabilità previsti dalle norme. La sorveglianza sanitaria è necessaria. Le azioni migliorative debbono essere programmate nella gestione in corso e debbono essere individuate misure di tutela e salvaguardia di immediata attuazione Per tutti i rischi definiti di natura misurabile quale ad esempio il rischio rumore, vibrazione, ecc., questi sono stati tutti valutati strumentalmente, come si evince dai successivi paragrafi dedicati alla trattazione di detti rischi e dalla documentazione allegata al presente DVR, definendo contestualmente un criterio di correlazione tra i limiti di legge previsti per i livelli di azione di tali rischi e i valori di magnitudo definiti nella valutazione tipo P x D. Viceversa per tutti gli altri pericoli per cui non esiste una soglia limite di legge, la valutazione è stata rappresentata nelle schede di valutazione dei rischi per macromansione, basandosi su un analisi degli infortuni occorsi, malattie professionali e, soprattutto, sull esperienza professionale delle unità coinvolte. Per rendere queste valutazioni sempre più efficaci e consistenti, le stesse vengono continuamente affinate in occasione di ciascuna revisione del DVR o qualora si ravvisino le condizioni di necessità. In particolare, la presente versione del DVR, evidenzia delle rivisitazioni delle valutazione dei rischi, legate soprattutto al rischio di investimenti e incidente stradale, per le figure di responsabile e impiegato (tecnico o amministrativo), e al rischio legato ai fenomeni di elettrocuzione e ustione da arco elettrico. Tali rivisitazioni sono state possibili in relazione ai seguenti parametri di valutazione, e rispettivamente: 1. analisi degli infortuni occorsi, in cui si nota che il tasso di incidente stradale legato alle normali attività interessa prettamente il personale tecnico operativo, in relazione al carico di lavoro e ampiezza delle zone di intervento ricoperte; 2. formazione e informazione svolta in relazione all impiego dei DPI per lo svolgimento delle attività lavorative, con particolare riferimento ai lavori in tensione. 3. analisi della statistica infortuni che denota una quasi totale assenza di infortuni da elettrocuzione o ustione da arco elettrico.

14 Pagina 13 di A1 Impianto cantiere Allestimento e smontaggio area di cantiere N. Tipologia rischio Probabilità di accadimento (p) Danno atteso (d) R Note/ Misure di prevenzione pxd 1. Amianto Rns 2. Linee elettriche aeree interferenti Rns Rischio calcolato 3. Linee elettriche interrate interferenti 4 MODERATO 4. Ambienti confinati (177/2011) Rns 5. Condotte di gas interrate Rns 6. Condotte di gas esterne Rns 7. Gas, vapori Rns 8. Catrame e fumo Rns 9. Oli minerali e derivati Rns 10. Allergeni Rns 11. Infezioni da microrganismi Rns 12. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 13. Investimento 4 MODERATO 14. Annegamento Rns 15. Immersioni Rns 16. Scivolamenti, cadute a livello 6 MODERATO 17. Cesoiamento, stritolamento 2 TRASCURABILE 18. Radiazioni non ionizzanti Rns Polveri e fibre Fumi 4 2 Per le misure di prevenzione si rimanda alle schede di dettaglio delle fasi che compongono la lavorazione, previa MODERATO TRASCURABILE 21. Nebbie Rns verifica della valutazione integrativa da 22. Getti, schizzi 2 effettuare in fase di esecuzione. TRASCURABILE 23. Cadute dall alto 4 MODERATO 24. Caduta materiale dall alto 4 MODERATO 25. Urti, impatti, colpi, compressioni 4 MODERATO 26. Punture, tagli, abrasioni 4 MODERATO 27. Vibrazioni 4 MODERATO 28. Rumore 4 MODERATO 29. Calore, fiamme 2 TRASCURABILE 30. Freddo 2 TRASCURABILE 31. Elettrici 6 MODERATO 32. Movimentazione manuale dei carichi 4 MODERATO 33. Chimico/Cancerogeni Rns 34. Biologici 2 TRASCURABILE 35. Atmosfere esplosive 3 TRASCURABILE 36. Incendio 3 TRASCURABILE 37. Ergonomia Rns 38. Psicosociale Rns 39. Campi magnetici Rns Valore minimo = 20 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 320 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 66 TRASCURABILE Rischio alto ALTO

15 Pagina 14 di A2 Impianto cantiere Allestimento e smontaggio area di cantiere mobile N. Tipologia rischio Probabilità di accadimento (p) Danno atteso (d) R Note/ Misure di prevenzione pxd 1. Amianto Rns 2. Linee elettriche aeree interferenti Rns Rischio calcolato 3. Linee elettriche interrate interferenti 4 MODERATO 4. Ambienti confinati (177/2011) Rns 5. Condotte di gas interrate Rns 6. Condotte di gas esterne Rns 7. Gas, vapori Rns 8. Catrame e fumo Rns 9. Oli minerali e derivati Rns 10. Allergeni Rns 11. Infezioni da microrganismi Rns 12. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 13. Investimento 6 MODERATO 14. Annegamento Rns 15. Immersioni Rns 16. Scivolamenti, cadute a livello 6 MODERATO 17. Cesoiamento, stritolamento 2 TRASCURABILE 18. Radiazioni non ionizzanti Rns Polveri e fibre Fumi 4 2 Per le misure di prevenzione si rimanda alle schede di dettaglio delle fasi che compongono la lavorazione, previa MODERATO TRASCURABILE 21. Nebbie Rns verifica della valutazione integrativa da 22. Getti, schizzi 2 effettuare in fase di esecuzione. TRASCURABILE 23. Cadute dall alto 4 MODERATO 24. Caduta materiale dall alto 4 MODERATO 25. Urti, impatti, colpi, compressioni 4 MODERATO 26. Punture, tagli, abrasioni 4 MODERATO 27. Vibrazioni 4 MODERATO 28. Rumore 4 MODERATO 29. Calore, fiamme 2 TRASCURABILE 30. Freddo 2 TRASCURABILE 31. Elettrici 6 MODERATO 32. Movimentazione manuale dei carichi 4 MODERATO 33. Chimico/Cancerogeni Rns 34. Biologici 2 TRASCURABILE 35. Atmosfere esplosive 3 TRASCURABILE 36. Incendio 3 TRASCURABILE 37. Ergonomia Rns 38. Psicosociale Rns 39. Campi magnetici Rns Valore minimo = 20 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 320 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 72 TRASCURABILE Rischio alto ALTO

16 Pagina 15 di B1 Attività propedeutiche, di supporto e di bonifica N. Tipologia rischio Probabilità di accadimento (p) Verifica preliminare ed attività in luoghi confinati (DPR 177/11) ispezione accesso e permanenza Danno atteso (d) R Note/ Misure di prevenzione pxd 1. Amianto Rns 2. Linee elettriche aeree interferenti Rns Rischio calcolato 3. Linee elettriche interrate interferenti 6 MODERATO 4. Ambienti confinati (177/2011) 9 MEDIO 5. Condotte di gas interrate 6. Condotte di gas esterne Rns 7. Gas, vapori 6 MODERATO 8. Catrame e fumo Rns 9. Oli minerali e derivati Rns 10. Allergeni 6 MODERATO 11. Infezioni da microrganismi 6 MODERATO 12. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 13. Investimento 1 TRASCURABILE 14. Annegamento 2 TRASCURABILE 15. Immersioni Rns 16. Seppellimento, sprofondamento Rns 17. Scivolamenti, cadute a livello 2 TRASCURABILE 18. Cesoiamento, stritolamento 1 TRASCURABILE 19. Radiazioni non ionizzanti Rns Per le misure di prevenzione si rimanda alle schede di dettaglio delle fasi che 20. Polveri e fibre 2 TRASCURABILE compongono la lavorazione, previa 21. Fumi 2 TRASCURABILE verifica della valutazione integrativa da 22. Nebbie 1 effettuare in fase di esecuzione. TRASCURABILE 23. Getti, schizzi 1 TRASCURABILE 24. Cadute dall alto 1 TRASCURABILE 25. Caduta materiale dall alto 4 MODERATO 26. Urti, impatti, colpi, compressioni 1 TRASCURABILE 27. Punture, tagli, abrasioni 2 TRASCURABILE 28. Vibrazioni Rns 29. Rumore Rns 30. Calore, fiamme 1 TRASCURABILE 31. Freddo 1 TRASCURABILE 32. Elettrici 2 TRASCURABILE 33. Movimentazione manuale dei carichi 2 TRASCURABILE 34. Chimico/Cancerogeni Rns 35. Biologici 3 TRASCURABILE 36. Atmosfere esplosive 4 MODERATO 37. Incendio 1 TRASCURABILE 38. Ergonomia Rns 39. Psicosociale Rns 40. Campi magnetici Rns Valore minimo = 25 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 400 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 67 TRASCURABILE Rischio alto ALTO

17 Pagina 16 di B2 Attività propedeutiche, di supporto e di bonifica Probabilità di accadimento (p) N. Tipologia rischio pxd 1. Amianto 4 2. Linee elettriche aeree interferenti Rns Lavorazioni su manufatti in amianto non rientranti in attività di bonifica/rimozione/demolizioni Danno atteso (d) R Note/ Misure di prevenzione Rischio calcolato MODERATO 3. Linee elettriche interrate interferenti 2 TRASCURABILE 4. Ambienti confinati (177/2011) 2 TRASCURABILE 5. Condotte di gas interrate 2 TRASCURABILE 6. Condotte di gas esterne Rns 7. Gas, vapori 1 TRASCURABILE 8. Catrame e fumo Rns 9. Oli minerali e derivati Rns 10. Allergeni 4 MODERATO 11. Infezioni da microrganismi 2 TRASCURABILE 12. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 13. Investimento 1 TRASCURABILE 14. Annegamento 1 TRASCURABILE 15. Immersioni Rns 16. Seppellimento, sprofondamento 2 TRASCURABILE 17. Scivolamenti, cadute a livello 2 TRASCURABILE 18. Cesoiamento, stritolamento 2 TRASCURABILE 19. Radiazioni non ionizzanti Rns Per le misure di prevenzione si rimanda alle schede di dettaglio delle fasi che 20. Polveri e fibre 9 MEDIO compongono la lavorazione, previa 21. Fumi 1 TRASCURABILE verifica della valutazione integrativa da 22. Nebbie 1 effettuare in fase di esecuzione. TRASCURABILE 23. Getti, schizzi 1 TRASCURABILE 24. Cadute dall alto 2 TRASCURABILE 25. Caduta materiale dall alto 2 TRASCURABILE 26. Urti, impatti, colpi, compressioni 1 TRASCURABILE 27. Punture, tagli, abrasioni 4 MODERATO 28. Vibrazioni Rns 29. Rumore Rns 30. Calore, fiamme 1 TRASCURABILE 31. Freddo Rns 32. Elettrici 1 TRASCURABILE 33. Movimentazione manuale dei carichi 2 TRASCURABILE 34. Chimico/Cancerogeni 4 MODERATO 35. Biologici Rns 36. Atmosfere esplosive Rns 37. Incendio Rns 38. Ergonomia Rns 39. Psicosociale Rns 40. Campi magnetici Rns Valore minimo = 24 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 384 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 54 TRASCURABILE Rischio alto ALTO

18 Pagina 17 di B3 Attività propedeutiche, di supporto e di bonifica Bonifica ordigni bellici superficiali N. Tipologia rischio Probabilità di accadimento (p) Danno atteso (d) R Note/ Misure di prevenzione pxd Rischio calcolato 1. Amianto Rns 2. Linee elettriche aeree interferenti 1 TRASCURABILE 3. Linee elettriche interrate interferenti 4 MODERATO 4. Ambienti confinati (177/2011) Rns 5. Condotte di gas interrate 4 MODERATO 6. Condotte di gas esterne 1 TRASCURABILE 7. Gas, vapori Rns 8. Catrame e fumo Rns 9. Oli minerali e derivati 1 TRASCURABILE 10. Allergeni 1 TRASCURABILE 11. Infezioni da microrganismi 1 TRASCURABILE 12. Probabile presenza di ordigni bellici 6 MODERATO 13. Investimento 2 TRASCURABILE 14. Annegamento Rns 15. Immersioni Rns 16. Seppellimento, sprofondamento 1 TRASCURABILE 17. Scivolamenti, cadute a livello 2 TRASCURABILE 18. Cesoiamento, stritolamento 2 TRASCURABILE 19. Radiazioni non ionizzanti Rns Per le misure di prevenzione si rimanda alle schede di dettaglio delle fasi che 20. Polveri e fibre 4 MODERATO compongono la lavorazione, previa 21. Fumi Rns verifica della valutazione integrativa da 22. Nebbie 1 effettuare in fase di esecuzione. TRASCURABILE 23. Getti, schizzi Rns 24. Cadute dall alto Rns 25. Caduta materiale dall alto Rns 26. Urti, impatti, colpi, compressioni 1 TRASCURABILE 27. Punture, tagli, abrasioni 2 TRASCURABILE 28. Vibrazioni 1 MODERATO 29. Rumore 1 MODERATO 30. Calore, fiamme Rns 31. Freddo Rns 32. Elettrici 1 TRASCURABILE 33. Movimentazione manuale dei carichi 2 TRASCURABILE 34. Chimico/Cancerogeni Rns 35. Biologici Rns 36. Atmosfere esplosive 1 TRASCURABILE 37. Incendio 1 TRASCURABILE 38. Ergonomia Rns 39. Psicosociale Rns 40. Campi magnetici Rns Valore minimo = 22 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 352 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 39 TRASCURABILE Rischio alto ALTO

19 Pagina 18 di B4 Attività propedeutiche, di supporto e di bonifica Sorveglianza archeologica N. Tipologia rischio Probabilità di accadimento (p) Danno atteso (d) R Note/ Misure di prevenzione pxd 1. Amianto Rns 2. Linee elettriche aeree interferenti Rns 3. Linee elettriche interrate interferenti Rns 4. Ambienti confinati (177/2011) Rns 5. Condotte di gas interrate Rns 6. Condotte di gas esterne Rns Rischio calcolato 7. Gas, vapori 2 TRASCURABILE 8. Catrame e fumo Rns 9. Oli minerali e derivati Rns 10. Allergeni Rns 11. Infezioni da microrganismi Rns 12. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 13. Investimento Rns 14. Annegamento Rns 15. Immersioni Rns 16. Seppellimento, sprofondamento 6 MODERATO 17. Scivolamenti, cadute a livello 4 MODERATO 18. Cesoiamento, stritolamento Rns 19. Radiazioni non ionizzanti Rns Per le misure di prevenzione si rimanda alle schede di dettaglio delle Polveri e fibre Fumi 4 2 fasi che compongono la lavorazione, previa verifica della valutazione MODERATO TRASCURABILE 22. Nebbie Rns integrativa da effettuare in fase di 23. Getti, schizzi 2 esecuzione. TRASCURABILE 24. Cadute dall alto Rns 25. Caduta materiale dall alto Rns 26. Urti, impatti, colpi, compressioni 4 MODERATO 27. Punture, tagli, abrasioni 4 MODERATO 28. Vibrazioni Rns 29. Rumore 2 TRASCURABILE 30. Calore, fiamme Rns 31. Freddo Rns 32. Elettrici 3 TRASCURABILE 33. Movimentazione manuale dei carichi 4 MODERATO 34. Chimico/Cancerogeni Rns 35. Biologici 2 TRASCURABILE 36. Atmosfere esplosive Rns 37. Incendio 2 TRASCURABILE 38. Ergonomia 6 MODERATO 39. Psicosociale Rns 40. Campi magnetici Rns Valore minimo = 14 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 224 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 47 TRASCURABILE Rischio alto ALTO

20 Pagina 19 di B5 Attività propedeutiche, di supporto e di bonifica N. Tipologia rischio Probabilità di accadimento (p) Esecuzione di attività promiscue di indagine archeologica e di sondaggi tecnici di altra natura Danno atteso (d) R Note/ Misure di prevenzione pxd 1. Amianto Rns 2. Linee elettriche aeree interferenti Rns Rischio calcolato 3. Linee elettriche interrate interferenti 2 TRASCURABILE 4. Ambienti confinati (177/2011) Rns 5. Condotte di gas interrate 2 TRASCURABILE 6. Condotte di gas esterne Rns 7. Gas, vapori 2 TRASCURABILE 8. Catrame e fumo Rns 9. Oli minerali e derivati Rns 10. Allergeni Rns 11. Infezioni da microrganismi Rns 12. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 13. Investimento Rns 14. Annegamento Rns 15. Immersioni Rns 16. Seppellimento, sprofondamento 6 MODERATO 17. Scivolamenti, cadute a livello 4 MODERATO 18. Cesoiamento, stritolamento Rns 19. Radiazioni non ionizzanti Rns Per le misure di prevenzione si rimanda alle schede di dettaglio delle fasi che 20. Polveri e fibre 4 MODERATO compongono la lavorazione, previa 21. Fumi 2 TRASCURABILE verifica della valutazione integrativa da 22. Nebbie Rns effettuare in fase di esecuzione. 23. Getti, schizzi 2 TRASCURABILE 24. Cadute dall alto 4 MODERATO 25. Caduta materiale dall alto 4 MODERATO 26. Urti, impatti, colpi, compressioni 2 TRASCURABILE 27. Punture, tagli, abrasioni 2 TRASCURABILE 28. Vibrazioni Rns 29. Rumore 4 MODERATO 30. Calore, fiamme Rns 31. Freddo Rns 32. Elettrici 3 TRASCURABILE 33. Movimentazione manuale dei carichi 4 MODERATO 34. Chimico/Cancerogeni Rns 35. Biologici 2 TRASCURABILE 36. Atmosfere esplosive Rns 37. Incendio 3 TRASCURABILE 38. Ergonomia 4 MODERATO 39. Psicosociale Rns 40. Campi elettromagnetici Rns Valore minimo = 18 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 288 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 55 TRASCURABILE Rischio alto ALTO

21 Pagina 20 di B6 Attività propedeutiche, di supporto e di bonifica Taglio vegetazione N. Tipologia rischio Probabilità di accadimento (p) Danno atteso (d) R Note/ Misure di prevenzione pxd 1. Amianto Rns 2. Linee elettriche aeree interferenti Rns 3. Linee elettriche interrate interferenti Rns 4. Ambienti confinati (177/2011) Rns 5. Condotte di gas interrate Rns 6. Condotte di gas esterne Rns 7. Gas, vapori Rns 8. Catrame e fumo Rns 9. Oli minerali e derivati Rns 10. Allergeni Rns 11. Infezioni da microrganismi Rns 12. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 13. Investimento Rns 14. Annegamento Rns 15. Immersioni Rns 16. Seppellimento, sprofondamento Rns Rischio calcolato 17. Scivolamenti, cadute a livello 4 MODERATO 18. Cesoiamento, stritolamento Rns 19. Radiazioni non ionizzanti Rns Per le misure di prevenzione si rimanda alle schede di dettaglio delle fasi che 20. Polveri e fibre 2 TRASCURABILE compongono la lavorazione, previa 21. Fumi Rns verifica della valutazione integrativa da 22. Nebbie Rns effettuare in fase di esecuzione. 23. Getti, schizzi 2 TRASCURABILE 24. Cadute dall alto 6 MODERATO 25. Caduta materiale dall alto 6 MODERATO 26. Urti, impatti, colpi, compressioni 6 MODERATO 27. Punture, tagli, abrasioni 4 MODERATO 28. Vibrazioni 2 TRASCURABILE 29. Rumore 2 TRASCURABILE 30. Calore, fiamme Rns 31. Freddo 2 TRASCURABILE 32. Elettrici 3 TRASCURABILE 33. Movimentazione manuale dei carichi 4 MODERATO 34. Chimico/Cancerogeni Rns 35. Biologici 2 TRASCURABILE 36. Atmosfere esplosive Rns 37. Incendio 2 TRASCURABILE 38. Ergonomia 2 TRASCURABILE 39. Psicosociale Rns 40. Campi elettromagnetici Rns Valore minimo = 14 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 224 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 47 TRASCURABILE Rischio alto ALTO

22 Pagina 21 di B7 Attività propedeutiche, di supporto e di bonifica Taglio rami N. Tipologia rischio Probabilità di accadimento (p) Danno atteso (d) R Note/ Misure di prevenzione pxd 1. Amianto Rns Rischio calcolato 2. Linee elettriche aeree interferenti 6 MODERATO 3. Linee elettriche interrate interferenti Rns 4. Ambienti confinati (177/2011) Rns 5. Condotte di gas interrate Rns 6. Condotte di gas esterne Rns 7. Gas, vapori Rns 8. Catrame e fumo Rns 9. Oli minerali e derivati Rns 10. Allergeni Rns 11. Infezioni da microrganismi Rns 12. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 13. Investimento Rns 14. Annegamento Rns 15. Immersioni Rns 16. Seppellimento, sprofondamento Rns 17. Scivolamenti, cadute a livello 4 MODERATO 18. Cesoiamento, stritolamento Rns 19. Radiazioni non ionizzanti Rns Per le misure di prevenzione si rimanda alle schede di dettaglio delle fasi che 20. Polveri e fibre 2 TRASCURABILE compongono la lavorazione, previa 21. Fumi Rns verifica della valutazione integrativa da 22. Nebbie Rns effettuare in fase di esecuzione. 23. Getti, schizzi 2 TRASCURABILE 24. Cadute dall alto 6 MODERATO 25. Caduta materiale dall alto 6 MODERATO 26. Urti, impatti, colpi, compressioni 6 MODERATO 27. Punture, tagli, abrasioni 4 MODERATO 28. Vibrazioni Rns 29. Rumore 2 TRASCURABILE 30. Calore, fiamme 2 TRASCURABILE 31. Freddo 2 TRASCURABILE 32. Elettrici 3 TRASCURABILE 33. Movimentazione manuale dei carichi 4 MODERATO 34. Chimico/Cancerogeni Rns 35. Biologici 2 TRASCURABILE 36. Atmosfere esplosive Rns 37. Incendio 2 TRASCURABILE 38. Ergonomia 2 TRASCURABILE 39. Psicosociale Rns 40. Campi magnetici Rns Valore minimo = 15 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 240 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 56 TRASCURABILE Rischio alto ALTO

23 Pagina 22 di B8 Attività propedeutiche, di supporto e di bonifica N. Tipologia rischio Probabilità di accadimento (p) Bonifica con autospurgo e pompaggio acque meteoriche o perdite Danno atteso (d) R Note/ Misure di prevenzione pxd 1. Amianto Rns 2. Linee elettriche aeree interferenti Rns 3. Linee elettriche interrate interferenti Rns Rischio calcolato 4. Ambienti confinati (177/2011) 2 TRASCURABILE 5. Condotte di gas interrate Rns 6. Condotte di gas esterne Rns 7. Gas, vapori Rns 8. Catrame e fumo Rns 9. Oli minerali e derivati Rns 10. Allergeni 2 TRASCURABILE 11. Infezioni da microrganismi 2 TRASCURABILE 12. Probabile presenza di ordigni bellici Rns 13. Investimento 2 TRASCURABILE 14. Annegamento Rns 15. Immersioni Rns 16. Seppellimento, sprofondamento Rns 17. Scivolamenti, cadute a livello 2 TRASCURABILE 18. Cesoiamento, stritolamento Rns 19. Radiazioni non ionizzanti Rns Per le misure di prevenzione si rimanda alle schede di dettaglio delle fasi che 20. Polveri e fibre 1 TRASCURABILE compongono la lavorazione, previa 21. Fumi 4 MODERATO verifica della valutazione integrativa da 22. Nebbie Rns effettuare in fase di esecuzione. 23. Getti, schizzi 6 MODERATO 24. Cadute dall alto 6 MODERATO 25. Caduta materiale dall alto 6 MODERATO 26. Urti, impatti, colpi, compressioni 6 MODERATO 27. Punture, tagli, abrasioni 2 TRASCURABILE 28. Vibrazioni Rns 29. Rumore 4 MODERATO 30. Calore, fiamme Rns 31. Freddo Rns 32. Elettrici Rns 33. Movimentazione manuale dei carichi 4 MODERATO 34. Chimico/Cancerogeni Rns 35. Biologici 6 MODERATO 36. Atmosfere esplosive Rns 37. Incendio Rns 38. Ergonomia Rns 39. Psicosociale Rns 40. Campi magnetici Rns Valore minimo = 15 Rischio trascurabile TRASCURABILE Valore massimo = 240 * RnS: Rischio non specifico dell attività in oggetto. Si rimanda comunque ad una valutazione mirata preliminare all intervento. Rischio moderato MODERATO Rischio medio MEDIO Valore calcolato Valore totale rischio fase 55 TRASCURABILE Rischio alto ALTO

RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL PIANO DELLA SICUREZZA...

RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL PIANO DELLA SICUREZZA... INDICE 1 RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL PIANO DELLA SICUREZZA... 2 1.1 PRIME INDICAZIONI E DISPOSIZIONE PER LA STESURA DEL PSC... 2 1.2 I CONTENUTI MINIMI DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO... 2 1.3 IL

Dettagli

Documento unico di valutazione dei rischi da interferenza

Documento unico di valutazione dei rischi da interferenza COMMITTENTE Comune di Borgomanero Provincia di Novara IMPRESA APPALTATRICE FORNITURA E POSA IN OPERA DI ARREDI PER UFFICIO DIRIGENZIALE Documento unico di valutazione dei rischi da interferenza Documento

Dettagli

COSTI PER LA SICUREZZA

COSTI PER LA SICUREZZA COSTI PER LA SICUREZZA All. XV 4.1-D.Lgs 81/2008 DALL USCITA DELLA 494/96 ESISTE L OBBLIGO DI REDIGERE UN COMPUTO PER LA SICUREZZA CIOE EFFETTUARE UNA VALUTAZIONE DEGLI ONERI PER LA SICUREZZA TALE VALUTAZIONE

Dettagli

PER LE INTERFERENZE LEGATE ALLE ATTIVITA IN APPALTO Art. 26 D.Lgs. 81/08

PER LE INTERFERENZE LEGATE ALLE ATTIVITA IN APPALTO Art. 26 D.Lgs. 81/08 ALLEGATO 6) AL CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO ISTITUZIONE DEI SERVIZI EDUCATIVI E SCOLASTICI DEL COMUNE DI CASALGRANDE DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PER LE INTERFERENZE LEGATE ALLE ATTIVITA IN APPALTO

Dettagli

2. P R O G R A M M A Z I O N E D E I L A V O R I

2. P R O G R A M M A Z I O N E D E I L A V O R I 1. A N A G R A F I C A D E L L O P E R A S O G G E T T I C O I N V O L T I G E S T I O N E D E L P S C 1.1 CARATTERISTICHE DELL OPERA 1. Le caratteristiche dell opera da eseguire sono state trattate nel

Dettagli

Lezione 6: modulo giuridico (Allegato XIV, D.Lgs 81/08)

Lezione 6: modulo giuridico (Allegato XIV, D.Lgs 81/08) PROGRAMMA DEI CORSO RIVOLTO AI COORDINATORI PER LA SICUREZZA IN FASE PROGETTAZIONE E DI ESECUZIONE (DURATA 120 ORE) CONFORME ALL ALLEGATO XIV DEL D.LGS 81/08 Lezione 1: modulo giuridico (Allegato XIV,

Dettagli

PROGRAMMA MODULI ARGOMENTI DURATA ORE RESIDUE MODULO

PROGRAMMA MODULI ARGOMENTI DURATA ORE RESIDUE MODULO CORSO PER COORDINATORI PER LA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE E IN FASE DI ESECUZIONE DEI LAVORI (D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. Allegato XIV) 120 ore Obbiettivi del corso: Il corso ha lo scopo di formare

Dettagli

Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81

Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81 Corso di Gestione del Cantiere e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Classe IIIª B as 2012/2013 Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81 20/02/2013 1 Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81 Documento

Dettagli

Produzione edilizia e sicurezza a.a. 2009-2010. Lo schema. TITOLO II Luoghi di lavoro

Produzione edilizia e sicurezza a.a. 2009-2010. Lo schema. TITOLO II Luoghi di lavoro Scienza dell Architettura e dell Ingegneria Edile TITOLO IV D.LGS. 81/08 POS Produzione edilizia e sicurezza a.a. 2009-2010 Lo schema TITOLO I CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI CAPO II SISTEMA ISTITUZIONALE

Dettagli

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili 1. PREMESSA La disciplina dei cantieri temporanei e mobili ha trovato preciso regolamentazione nel Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e nel successivo

Dettagli

Le politiche delle Regioni per la promozione della. salute e della sicurezza nei cantieri edili: Le linee guida DPR 222/03

Le politiche delle Regioni per la promozione della. salute e della sicurezza nei cantieri edili: Le linee guida DPR 222/03 Le politiche delle Regioni per la promozione della salute e della sicurezza nei cantieri edili: Le linee guida DPR 222/03 Ing. Marco Masi Regione Toscana Settore Prevenzione e Sicurezza DPR 222/2003 :

Dettagli

Corso di aggiornamento per coordinatori della sicurezza

Corso di aggiornamento per coordinatori della sicurezza Corso di aggiornamento per coordinatori della sicurezza TITOLO IV "Ruoli, responsabilità e sanzioni nel settore pubblico e privato Argomenti: - Principi contenuti nel «Codice degli appalti D.lgs 12 aprile

Dettagli

Il ruolo del coordinatore alla sicurezza: dubbi ed interpretazioni

Il ruolo del coordinatore alla sicurezza: dubbi ed interpretazioni "La vigilanza sulla sicurezza e salute dei lavoratori nella realizzazione delle grandi opere infrastrutturali: risultati e prospettive." Azienda Sanitaria Firenze Il ruolo del coordinatore alla sicurezza:

Dettagli

I COSTI DELLA SICUREZZA

I COSTI DELLA SICUREZZA Dipartimento di Architettura e Territorio darte Corso di Studio in Architettura quinquennale Classe LM-4 Corso di Progettazione e Organizzazione della Sicurezza nel Cantiere prof. Renato Laganà I COSTI

Dettagli

PREVENZIONE E SICUREZZA SUL LAVORO NEI CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI PRESCRIZIONI LEGISLATIVE

PREVENZIONE E SICUREZZA SUL LAVORO NEI CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI PRESCRIZIONI LEGISLATIVE PREVENZIONE E SICUREZZA SUL LAVORO NEI CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI PRESCRIZIONI LEGISLATIVE IL DATORE DI LAVORO OBBLIGHI FONDAMENTALI DEL DATORE DI LAVORO: effettuare la valutazione dei rischi, redigere

Dettagli

ALLEGATO N 3 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (D.U.V.R.I.)

ALLEGATO N 3 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) ALLEGATO N 3 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) (ART 26 DEL D.Lgs 81/08) Data:Aprile 2014 Il Documento è composto di n 13 pagine - pag.1 di pagine 13 1. Premessa Il

Dettagli

IMPIANTI ELETTRICI & Valutazione del RISCHIO ELETTRICO. Il RISCHIO ELETTRICO. Dal punto di consegna... D.Lgs 81 R.el. - Pagani 1

IMPIANTI ELETTRICI & Valutazione del RISCHIO ELETTRICO. Il RISCHIO ELETTRICO. Dal punto di consegna... D.Lgs 81 R.el. - Pagani 1 IMPIANTI ELETTRICI & Valutazione del RISCHIO ELETTRICO Dal punto di consegna... 2 Il RISCHIO ELETTRICO è da intendersi come il rischio di infortunio CAUSATO da un impianto elettrico Il danno conseguente

Dettagli

Cosa è la valutazione dei rischi

Cosa è la valutazione dei rischi 1 Principali obiettivi formativi Cos è la la valutazione dei rischi Chi deve fare la la valutazione Documento della valutazione Criteri per la la valutazione Cosa è la valutazione dei rischi Secondo il

Dettagli

I piani di sicurezza e la stima dei costi

I piani di sicurezza e la stima dei costi I piani di sicurezza e la stima dei costi Corso sulla sicurezza nei cantieri temporanei o mobili di cui al D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. PIANI Di SICUREZZA/1 Riferimenti normativi Art. 131 del D.Lgs. n. 163/2006

Dettagli

Il decreto legislativo 494/96. Geom. Stefano Fiori

Il decreto legislativo 494/96. Geom. Stefano Fiori Il decreto legislativo 494/96 Geom. Stefano Fiori EVOLUZIONE NORMATIVA DEFINIZIONI Articolo 1 1. Il presente decreto legislativo prescrive misure per la tutela e per la sicurezza dei Lavoratori nei cantieri

Dettagli

OGGETTO: ALLESTIMENTO DEL SALONE CORSI DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI REGGIO CALABRIA D.U.V.R.I.

OGGETTO: ALLESTIMENTO DEL SALONE CORSI DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI REGGIO CALABRIA D.U.V.R.I. OGGETTO: ALLESTIMENTO DEL SALONE CORSI DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI REGGIO CALABRIA D.U.V.R.I. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (art. 26, comma 3, del D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i.)

Dettagli

CHECK-LIST PER LA VERIFICA DEI CONTENUTI MINIMI DEL POS ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. - art. 89, comma 1, lettera h) e Allegato XV

CHECK-LIST PER LA VERIFICA DEI CONTENUTI MINIMI DEL POS ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. - art. 89, comma 1, lettera h) e Allegato XV CHECK-LIST PER LA VERIFICA DEI CONTENUTI MINIMI DEL POS ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. - art. 89, comma 1, lettera h) e Allegato XV POS dell Impresa Cantiere per la realizzazione di Lavori svolti

Dettagli

3) descrizione sintetica dell opera, con particolare riferimento alle scelte progettuali, architettoniche, strutturali e tecnologiche; - - - - -

3) descrizione sintetica dell opera, con particolare riferimento alle scelte progettuali, architettoniche, strutturali e tecnologiche; - - - - - Collegio Geometri della Provincia di Brescia Commissione 494 Sicurezza dei Cantieri P.S.C. P.S.C. (o Piano di Sicurezza e di Coordinamento): specificato per ogni singolo cantiere temporaneo o mobile e

Dettagli

CORSO DI SICUREZZA NEI CANTIERI

CORSO DI SICUREZZA NEI CANTIERI Corso di laurea in Ingegneria Edile CORSO DI SICUREZZA NEI CANTIERI Anno Accademico 2011/2012 Definire: Obbiettivi della lezione Rischi Interferenziali - DUVRI e PSC Rischi Propri - POS Conoscere gli aspetti

Dettagli

GESTIONE DEGLI APPALTI. Copyright Diritti riservati

GESTIONE DEGLI APPALTI. Copyright Diritti riservati GESTIONE DEGLI APPALTI Copyright Diritti riservati GESTIONE DEGLI APPALTI RIF. D. LGS. 81/08 s.m.i. Articolo 26 - Obblighi connessi ai contratti d appalto o d opera o di somministrazione Titolo IV Cantieri

Dettagli

Check List dei documenti e degli adempimenti inerenti la sicurezza

Check List dei documenti e degli adempimenti inerenti la sicurezza Check List dei documenti e degli adempimenti inerenti la sicurezza Da tenere in cantiere ai sensi del D. Lgs. 81/08 1. Documentazione Generale 01 02 Cartello informativo di cantiere Notifica Preliminare

Dettagli

CHECK-LIST PER LA VERIFICA DEI CONTENUTI MINIMI DEL POS ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. - art. 89, comma 1, lettera h) e Allegato XV

CHECK-LIST PER LA VERIFICA DEI CONTENUTI MINIMI DEL POS ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. - art. 89, comma 1, lettera h) e Allegato XV CHECK-LIST PER LA VERIFICA DEI CONTENUTI MINIMI DEL POS ai sensi del D.Lgs. 8/008 e s.m.i. - art. 89, comma, lettera h) e Allegato XV POS dell Impresa Cantiere per la realizzazione di Lavori svolti in

Dettagli

P.S.C. Allegato 9 ELABORATO SICUREZZA

P.S.C. Allegato 9 ELABORATO SICUREZZA ELABORATO P.S.C. Allegato 9 PROGRAMMA DI INFORMAZIONE SICUREZZA E FORMAZIONE SUL Pagina 1 di 6 1. PROGRAMMA DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE ALLA SICUREZZA... 3 1.1. INFORMAZIONE DELLE MAESTRANZE... 3 1.2.

Dettagli

PSC e POS Piano di Sicurezza e Coordinamento Piano Operativo di Sicurezza

PSC e POS Piano di Sicurezza e Coordinamento Piano Operativo di Sicurezza Gli appalti e il D.Lgs 81/2008 dopo il recepimento del D.Lgs 106/2009 PSC e POS Piano di Sicurezza e Coordinamento Piano Operativo di Sicurezza Francesco Burba ingegnere Campolongo Tapogliano (UD) corso

Dettagli

AMPLIAMENTO DEGLI SPOGLIATOI E SERVIZI DEL CAMPO DA CALCIO BOLDRIN

AMPLIAMENTO DEGLI SPOGLIATOI E SERVIZI DEL CAMPO DA CALCIO BOLDRIN AMPLIAMENTO DEGLI SPOGLIATOI E SERVIZI DEL CAMPO DA CALCIO BOLDRIN PROGETTO PRELIMINARE Prime indicazioni della sicurezza Responsabile Servizio Sviluppo Territoriale del Comune di Cadoneghe Arch. Nicoletta

Dettagli

Le Principali Novità

Le Principali Novità TESTO UNICO SULLA SICUREZZA E PREVENZIONE DAGLI INFORTUNI SUL LAVORO D. L.vo 81/08 Le Principali Novità Il 15 maggio 2008 è entrato in vigore il testo unico in materia di tutela della salute e sicurezza

Dettagli

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (Art. 26, comma 3 Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81) SERVIZI DI ASSISTENZA EDUCATIVA SCOLASTICA AI SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI DEL TERRITORIO

Dettagli

Coordinatore della Sicurezza in fase di esecuzione: attività di cantiere e rapporto con le figure professionali

Coordinatore della Sicurezza in fase di esecuzione: attività di cantiere e rapporto con le figure professionali Torino, 30 Marzo 2007 Coordinatore della Sicurezza in fase di esecuzione: attività di cantiere e rapporto con le figure professionali Arch. Paolo GALLO Definizioni Coordinatore in materia di sicurezza

Dettagli

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE D ATTIVITA (D.U.V.R.I.)

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE D ATTIVITA (D.U.V.R.I.) DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE D ATTIVITA (D.U.V.R.I.) (Art. 26 comma 3, 5 D lgs. 9 Aprile 2008, n. 81) APPALTO PULIZIA UFFICI COMUNALI, UFFICI GIUDIZIARI, R.S.A. L. ACCORSI

Dettagli

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA CANTIERE DEI LAVORI DI MIRANO (VE) PRESSO I.P.A.B. LUIGI MARIUTTO DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA ai sensi dell art. 26 del Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 come modificato

Dettagli

CORSO 120 ORE PER COORDINATORE PER LA SICUREZZA NEI CANTIERI PROGRAMMA DIDATTICO

CORSO 120 ORE PER COORDINATORE PER LA SICUREZZA NEI CANTIERI PROGRAMMA DIDATTICO CORSO 120 ORE PER COORDINATORE PER LA SICUREZZA NEI CANTIERI PROGRAMMA DIDATTICO Scopo del Corso Durata Orario Attestato Frequenza Materiale Didattico Formare le figure professionali (Coordinatori della

Dettagli

FASE DI PROGETTAZIONE DELL OPERA

FASE DI PROGETTAZIONE DELL OPERA Premessa La presente relazione è stata elaborata in ottemperanza a quanto disposto dall art. 18, comma 1, lettera f) del DPR 554/99 (Regolamento di attuazione alla legge quadro in materia di lavori pubblici

Dettagli

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) LOTTO.. A) ANAGRAFICA DELL APPALTO

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) LOTTO.. A) ANAGRAFICA DELL APPALTO ALLEGATO D DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) LOTTO.. A) ANAGRAFICA DELL APPALTO CONTRATTO. DATORE DI LAVORO COMMITTENTE : MINISTERO DELL INTERNO DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA

Dettagli

RISCHIO INCENDIO NEI CANTIERI

RISCHIO INCENDIO NEI CANTIERI RISCHIO INCENDIO NEI CANTIERI Normalmente poco considerato nei cantieri. Tuttavia possono costituire fonte di innesco con conseguenze devastanti: - Uso fiamme libere per operazioni di impermeabilizzazioni

Dettagli

Contenuti ripetitivi e legati all attività ed organizzazione aziendale

Contenuti ripetitivi e legati all attività ed organizzazione aziendale P.O.S. I contenuti minimi secondo l allegato XV Contenuti ripetitivi e legati all attività ed organizzazione aziendale Contenuti che possono in parte variare da un cantiere all altro della stessa azienda

Dettagli

ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLE LINEE DI INDIRIZZO PER LA REDAZIONE DEL POS

ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLE LINEE DI INDIRIZZO PER LA REDAZIONE DEL POS Istruzioni per la compilazione delle linee d indirizzo per la redazione del POS 1 ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLE LINEE DI INDIRIZZO PER LA REDAZIONE DEL POS (Documento da non allegare al POS) Il

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

LA VALUTAZIONE DEI RISCHI LA VALUTAZIONE DEI RISCHI Dott. Sergio Biagini Tecnico della Prevenzione IL D.LGS. 81/08 (come già previsto dal D.Lgs.. 626/94) INDICA IL PERCORSO DA COMPIERE PER INNALZARE IL LIVELLO DI SICUREZZA E QUALITA

Dettagli

DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE

DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE D.Lgs.81 - Introduzione D.Lgs.81 - Introduzione TITOLO I: PRINCIPI COMUNI CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1: Finalità; Art. 2: Definizioni; Art. 3: Campo di

Dettagli

C O M U N E D I SAN BENEDETTO DEL TRONTO

C O M U N E D I SAN BENEDETTO DEL TRONTO C O M U N E D I SAN BENEDETTO DEL TRONTO PROCEDURA APERTA PER APPALTO DEL SERVIZIO BIENNALE DI DERATTIZZAZIONE-DISINFESTAZIONE-FUMIGAZIONE RETE FOGNARIA - DEL TERRITORIO ED EDIFICI COMUNALI- CIG. 2474953BD0

Dettagli

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI Pagina 1 di 6 Procedura Rev. Data Descrizione modifica Approvazione 3 27.04.2003 Revisione generale (unificate NC e Reclami) C.V. 4 03.09.2007 Specificazione NC a carattere ambientale C.V. 5 07.03.2008

Dettagli

U T C D i r e z i o n e l a v o r i p u b b l i c i S O S T I T U Z I O N E I N F I S S I SCUOLA ELEMENTARE "PAPA GIOVANNI XXIII" e Comune di Vittoria

U T C D i r e z i o n e l a v o r i p u b b l i c i S O S T I T U Z I O N E I N F I S S I SCUOLA ELEMENTARE PAPA GIOVANNI XXIII e Comune di Vittoria Asse II "Qualità degli ambienti scolastici" Obiettivo C Accordo tra: Istituzione scolastica "Scuola elementare Papa G. GiovanniXXIII" e Comune di Vittoria per la realizzazione del progetto di : S O S T

Dettagli

7.1 Introduzione. 7.2 Coordinamento tra PSC e POS

7.1 Introduzione. 7.2 Coordinamento tra PSC e POS 7 7.1 Introduzione Il Piano Operativo di Sicurezza è stato l ultimo piano introdotto dalla normativa sulla salute e sicurezza nei cantieri e sugli appalti di lavori pubblici, con lo scopo di separare le

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE PER L AGGIORNAMENTO DEL COORDINATORE PER LA PROGETTAZIONE E L ESECUZIONE NEI CANTIERI TEMPORANEI E MOBILI

CORSO DI FORMAZIONE PER L AGGIORNAMENTO DEL COORDINATORE PER LA PROGETTAZIONE E L ESECUZIONE NEI CANTIERI TEMPORANEI E MOBILI CORSO DI FORMAZIONE PER L AGGIORNAMENTO DEL COORDINATORE PER LA PROGETTAZIONE E L ESECUZIONE NEI CANTIERI TEMPORANEI E MOBILI D. lgs. 81/2008 (Testo Unico Salute e Sicurezza sui Luoghi di Lavoro) Erogabile

Dettagli

la valutazione dei rischi nelle costruzioni edili

la valutazione dei rischi nelle costruzioni edili COMITATO PARITETICO TERRITORIALE DI TORINO E PROVINCIA la valutazione dei rischi nelle costruzioni edili MODELLI PER LA REDAZIONE DEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI, PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA E

Dettagli

CAPITOLATO SPECIALE PER LA SICUREZZA DEL LAVORO NEI CONTRATTI D APPALTO, D OPERA O DI SOMMINISTRAZIONE

CAPITOLATO SPECIALE PER LA SICUREZZA DEL LAVORO NEI CONTRATTI D APPALTO, D OPERA O DI SOMMINISTRAZIONE ALLEGATO 6 CAPITOLATO SPECIALE PER LA SICUREZZA DEL LAVORO NEI CONTRATTI D APPALTO, D OPERA O DI SOMMINISTRAZIONE Articolo 1 Definizioni 1. Ai fini del presente Capitolato, alle seguenti espressioni sono

Dettagli

STRUMENTI ORGANIZZATIVI

STRUMENTI ORGANIZZATIVI STRUMENTI ORGANIZZATIVI IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (spp) IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (rspp) IL RAPPRESENTANTE DELLA SICIREZZA DEI LAVORATORI (rls) IL MEDICO COMPETENTE

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Il Decreto Legislativo 81/2008 (noto anche come Testo Unico della Sicurezza del Lavoro ) ha maggiormente sottolineato rispetto al vecchio D.Lgs. 626/94 l importanza

Dettagli

Gli obblighi documentali da parte dei committenti, imprese, coordinatori per la sicurezza

Gli obblighi documentali da parte dei committenti, imprese, coordinatori per la sicurezza Gli obblighi documentali da parte dei committenti, imprese, coordinatori per la sicurezza Vanno conservati presso il cantiere i documenti indispensabili per dimostrare, in caso di ispezione dell organo

Dettagli

Massa Marittima 14 Marzo 2014

Massa Marittima 14 Marzo 2014 SICUREZZA NEI CANTIERI DEI LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA DELLE AREE EX MINERARIE DELLA PROVINCIA DI GROSSETO Massa Marittima 14 Marzo 2014 NORMATIVA DI RIFERIMENTO La normativa che regola la gestione della

Dettagli

CONSORZIO DI BONIFICA DEL TEVERE E AGRO ROMANO. Servizio di Prevenzione e Protezione in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro

CONSORZIO DI BONIFICA DEL TEVERE E AGRO ROMANO. Servizio di Prevenzione e Protezione in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e successive modifiche e integrazioni Rappresentante legale FEDERICA LOPEZ Responsabile del servizio di prevenzione e protezione NICOLA RICCIO Timbro e firma Timbro e firma SCHEDA

Dettagli

COMUNE DI BAREGGIO PROVINCIA DI MILANO

COMUNE DI BAREGGIO PROVINCIA DI MILANO COMUNE DI BAREGGIO PROVINCIA DI MILANO SERVIZIO DI PULIZIA PALESTRE DELLE SCUOLE PRIMARIE E SECONDARIE, AUDITORIUM, CENTRO POLIFUNZIONALE, CENTRO ANZIANI E AULA CONSILIARE ALLEGATO AL CAPITOLATO SPECIALE

Dettagli

COMUNE DI SANTA MARGHERITA LIGURE. AREA 3 SERVIZI INTEGRATI ALLA PERSONA Provincia di Genova

COMUNE DI SANTA MARGHERITA LIGURE. AREA 3 SERVIZI INTEGRATI ALLA PERSONA Provincia di Genova COMUNE DI SANTA MARGHERITA LIGURE AREA 3 SERVIZI INTEGRATI ALLA PERSONA Provincia di Genova Documento unico di valutazione dei rischi interferenziali Art. 26 comma 3 D.L.vo 81/2008 Oggetto dell appalto:

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO Valutazione dei rischi

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO Valutazione dei rischi 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Lo scopo di questa procedura è di descrivere i criteri, le modalità operative e le responsabilità per: effettuare la valutazione

Dettagli

FORUM SICUREZZA NEI CANTIERI EDILI NORMATIVA E CRITICITA IRRISOLTE. Il Coordinatore della Sicurezza e le recenti modifiche legislative

FORUM SICUREZZA NEI CANTIERI EDILI NORMATIVA E CRITICITA IRRISOLTE. Il Coordinatore della Sicurezza e le recenti modifiche legislative Ing. Marco CONTI FORUM SICUREZZA NEI CANTIERI EDILI NORMATIVA E CRITICITA IRRISOLTE Il Coordinatore della Sicurezza e le recenti modifiche legislative INTRODUZIONE Legge 1 ottobre 2012, n. 177 Modifiche

Dettagli

PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA

PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA Allegato I Modello semplificato per la redazione del (Le dimensioni dei campi indicati nelle tabelle a seguire sono meramente indicative in quanto dipendenti dal contenuto) PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA

Dettagli

COMUNE DI CISLIANO. Provincia di Milano D.U.V.R.I. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZ E (ART. 26 DEL D.LGS N.

COMUNE DI CISLIANO. Provincia di Milano D.U.V.R.I. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZ E (ART. 26 DEL D.LGS N. D.U.V.R.I. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZ E (ART. 26 DEL D.LGS N. 81/08) SERVIZIO DI PULIZIA DEGLI IMMOBILI COMUNALI CIG Z7C0D7B416 1 Premessa Il presente documento unico di valutazione

Dettagli

Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro D.Lgs. 81/2008

Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro D.Lgs. 81/2008 Formazione del personale Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro CONCETTI DI RISCHIO PERICOLO - DANNO PERICOLO Definizione di pericolo art. 2, lettera r, D.Lgs. 81/08 Proprietà o qualità intrinseca di

Dettagli

DUVRI. Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze

DUVRI. Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze DUVRI Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze Legge 3 agosto 2007, n. 123 : Misure in tema di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e delega al Governo per il riassetto e la

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE PER L ABILITAZIONE A RICORPIRE L INCARICO DI COORDINATORE IN FASE DI PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE Art. 98 D. Lgs.

CORSO DI FORMAZIONE PER L ABILITAZIONE A RICORPIRE L INCARICO DI COORDINATORE IN FASE DI PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE Art. 98 D. Lgs. 1 CORSO DI FORMAZIONE PER L ABILITAZIONE A RICORPIRE L INCARICO DI COORDINAT IN FASE DI PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE Art. 98 D. Lgs. 81/08 Durata 120 ore con prova finale di apprendimento In base al D.

Dettagli

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI Pagina:1 di 6 MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI INDICE 1. INTRODUZIONE...1 2. ATTIVITÀ PRELIMINARI ALL INIZIO DELLE VERIFICHE...2 3. PIANO OPERATIVO DELLE ATTIVITÀ...2

Dettagli

Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013.

Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013. Nota 9 maggio 2014, n. 3266 Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013. Modulo di domanda Come noto (NOTA

Dettagli

Titolo: Verbale di sopralluogo preliminare congiunto sul luogo delle lavorazioni/servizi appaltati. Committente...

Titolo: Verbale di sopralluogo preliminare congiunto sul luogo delle lavorazioni/servizi appaltati. Committente... Pagina: 1 Verbale di sopralluogo preliminare congiunto sul luogo delle lavorazioni/servizi appaltati Committente... Area interessata dai lavori/servizi:... Oggetto del /servizio:... Il giorno..., sul luogo

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI (art. 4, comma 2 del D.Lgs 626/1994, secondo la procedura standardizzata del D.M. 05.12.1996) 1. L AZIENDA 1.1 ANAGRAFICA AZIENDALE Ragione sociale Sede legale Indirizzo

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA SERVIZIO PREVENZIONE PROTEZIONE Direttore Dr. Claudio Soave Strada Le Grazie, 8-37134 Verona - Tel. 045 8027627-0458027627 - Fax 045 8027626 e-mail: servizio. prevenzioneprotezione@univr.it

Dettagli

ORIGINE DEI DATI DESCRIZIONE DEI DATI

ORIGINE DEI DATI DESCRIZIONE DEI DATI Abstract I Servizi o Unità operative Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti Lavoro (PSAL) e le Unità Operative Impiantistiche Antinfortunistiche (UOIA), operanti nel Dipartimento di Sanità Pubblica delle

Dettagli

D.U.V.R.I. DOCUMENTO UNICO VALUTAZIONE RISCHI DA INTERFERENZE

D.U.V.R.I. DOCUMENTO UNICO VALUTAZIONE RISCHI DA INTERFERENZE D.U.V.R.I. N AN.... DOCUMENTO UNICO VALUTAZIONE RISCHI DA INTERFERENZE Pagina 1 di 9 Documento unico di valutazione dei rischi da interferenze, artt. 26 e 28 D.Lgs 81/2008 Stazione appaltante/ Committente:

Dettagli

TITOLO III USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE N 3 CAPI - N 19 articoli (da art. 69 a art.

TITOLO III USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE N 3 CAPI - N 19 articoli (da art. 69 a art. TITOLO III USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE N 3 CAPI - N 19 articoli (da art. 69 a art. 87) CAPO III IMPIANTI E APPARECCHIATURE ELETTRICHE N 8 articoli (da art.

Dettagli

U T C D i r e z i o n e l a v o r i p u b b l i c i S O S T I T U Z I O N E I N F I S S I SCUOLA ELEMENTARE "PAPA GIOVANNI XXIII" e Comune di Vittoria

U T C D i r e z i o n e l a v o r i p u b b l i c i S O S T I T U Z I O N E I N F I S S I SCUOLA ELEMENTARE PAPA GIOVANNI XXIII e Comune di Vittoria Asse II "Qualità degli ambienti scolastici" Obiettivo C Accordo tra: Istituzione scolastica "Scuola elementare Papa G. GiovanniXXIII" e Comune di Vittoria per la realizzazione del progetto di : S O S T

Dettagli

COORDINAMENTO SPISAL DELLA PROVINCIA DI VERONA

COORDINAMENTO SPISAL DELLA PROVINCIA DI VERONA COORDINAMENTO SPISAL DELLA PROVINCIA DI VERONA BUSSOLENGO, LEGNAGO, VERONA Azienda Presenti al sopralluogo per l azienda: 1 CHECK LIST GESTIONE AZIENDALE DELLA CUREZZA 1. GESTIONE AZIENDALE DELLA CUREZZA

Dettagli

18, via degli Speziali, 57021 Venturina (LI) p.iva 01583660491

18, via degli Speziali, 57021 Venturina (LI) p.iva 01583660491 18, via degli Speziali, 57021 Venturina (LI) p.iva 01583660491 Opere per il collettamento della rete fognaria al nuovo depuratore a servizio del Comune di Pomarance PROGETTO DEFINITIVO Ubicazione Committente

Dettagli

PIANO DI MIGLIORAMENTO

PIANO DI MIGLIORAMENTO PIANO DI MIGLIORAMENTO (Articoli 18, 28, 29 D. Lgs. 9 aprile 2008) Data: 02/07/2009 Azienda: Azienda SPA Indirizzo: Via Roma, 1 Città: Milano EDIZIONE DATA DESCRIZIONE FIRMA (datore lavoro) Principale

Dettagli

UNIVERSITÀ DI PISA FACOLTÀ DI INGEGNERIA. Ciclo di Seminari Sicurezza Cantieri Temporanei e Mobili

UNIVERSITÀ DI PISA FACOLTÀ DI INGEGNERIA. Ciclo di Seminari Sicurezza Cantieri Temporanei e Mobili UNIVERSITÀ DI PISA FACOLTÀ DI INGEGNERIA Presidenza della Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Edile e delle Costruzioni Civili Ciclo di Seminari Sicurezza Cantieri Temporanei e Mobili Aggiornamento

Dettagli

PIANO DI MANUTENZIONE TENSOSTRUTTURA IN COMUNE DI FERNO PARCO DI FERNO

PIANO DI MANUTENZIONE TENSOSTRUTTURA IN COMUNE DI FERNO PARCO DI FERNO PIANO DI MANUTENZIONE TENSOSTRUTTURA IN COMUNE DI FERNO PARCO DI FERNO I. INTRODUZIONE Il Piano di manutenzione accompagna l opera per tutta la sua durata di vita. Trattasi di tensostruttura caratterizzata

Dettagli

LA SICUREZZA DEI CANTIERI. ing. PAOLO IANNELLI- Ministero per i beni e le attività culturali

LA SICUREZZA DEI CANTIERI. ing. PAOLO IANNELLI- Ministero per i beni e le attività culturali LA SICUREZZA DEI CANTIERI ing. PAOLO IANNELLI- Ministero per i beni e le attività culturali 1 I riferimenti normativi (norme prescrittive) D.P.R. 27.04.1955 n. 547 Norme di prevenzione degli infortuni

Dettagli

D.Lgs. 81/08 TITOLO IV

D.Lgs. 81/08 TITOLO IV D.Lgs. 81/08 TITOLO IV CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI CAPO I LE NOVITA RILEVANTI DIVO PIOLI Art. 89 C 1 c RESPONSABILE DEI LAVORI SOGGETTO CHE PUÒ ESSERE INCARICATO, DAL COMMITTENTE, DELLA PROGETTAZIONE

Dettagli

Compiti e responsabilità dei Coordinatori

Compiti e responsabilità dei Coordinatori Seminario Tecnico sui piani di sicurezza e di coordinamento: ruolo del C.S.P. E DEL C.S.E. Pistoia, 26 ottobre 2010 Compiti e responsabilità dei Coordinatori dott. ing. Biagio Mugnieco Direzione Provinciale

Dettagli

Procedure di lavoro in ambienti confinati Livello specialistico

Procedure di lavoro in ambienti confinati Livello specialistico Procedure di lavoro in ambienti confinati Livello specialistico La formazione riferita a questo modulo formativo intende far acquisire le nozioni relative alla normativa e ai processi operativi che governano

Dettagli

ALLEGATO 1) AL DISCIPLINARE DI GARA PROCEDURA APERTA PER L APPALTO DEL SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA E SERVIZI ACCESSORI CIG: 6662047F16

ALLEGATO 1) AL DISCIPLINARE DI GARA PROCEDURA APERTA PER L APPALTO DEL SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA E SERVIZI ACCESSORI CIG: 6662047F16 ALLEGATI AL DISCIPLINARE DI GARA PROCEDURA APERTA PER L APPALTO SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA E SERVIZI ACCESSORI ALLEGATO 1) AL DISCIPLINARE DI GARA PROCEDURA APERTA PER L APPALTO DEL SERVIZIO DI REFEZIONE

Dettagli

AZIENDA U.S.L. RIMINI Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro

AZIENDA U.S.L. RIMINI Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro AZIENDA U.S.L. RIMINI Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro PROCEDURE DEL COORDINATORE PER LA GESTIONE DEL CANTIERE P.S.C., IMPOSTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE: APPLICAZIONE

Dettagli

D.Lgs 81/08 art. 96 c.1. Contenuti minimi del POS in presenza di rischi elettrici

D.Lgs 81/08 art. 96 c.1. Contenuti minimi del POS in presenza di rischi elettrici Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro Servizio Impiantistica Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Mantova D.Lgs 81/08 art. 96 c.1 Contenuti minimi del POS in presenza di rischi

Dettagli

Corso di aggiornamento RSPP aziende edili. Lezione: Il Piano di Sicurezza Sostitutivo (P.S.S)

Corso di aggiornamento RSPP aziende edili. Lezione: Il Piano di Sicurezza Sostitutivo (P.S.S) Corso di aggiornamento RSPP aziende edili Lezione: Il Piano di Sicurezza Sostitutivo (P.S.S) In questa unità didattica descriveremo le caratteristiche del Piano di Sicurezza Sostitutivo (P.S.S.). Nello

Dettagli

GUIDA ALLA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI

GUIDA ALLA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI NORME CEI 0-10 GUIDA ALLA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI La guida contiene le indicazioni relative alla manutenzione degli impianti elettrici di bassa tensione allo scopo di favorire il mantenimento

Dettagli

SPIEGAZIONI ED ESEMPI TABELLA B 2

SPIEGAZIONI ED ESEMPI TABELLA B 2 TABELLA B2 - ONORARIO RELATIVO ALLE PRESTAZIONI DEL RESPONSABILE E DEI CORDINATORI IN MATERIA DI SICUREZZA NEI CANTIERI a. Trattandosi di prestazioni attuate esclusivamente nell ambito della progettazione

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SASSARI Coordinamento Servizi Bibliotecari

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SASSARI Coordinamento Servizi Bibliotecari UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SASSARI Coordinamento Servizi Bibliotecari DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE Art. 26 del D.Lgs. 9/04/2008 n. 81 INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI, MISURE ADOTTATE

Dettagli

Corso di aggiornamento per coordinatori della sicurezza. Corso di aggiornamento per coordinatori CEFAS Ing. Giancarlo Napoli e Dott.

Corso di aggiornamento per coordinatori della sicurezza. Corso di aggiornamento per coordinatori CEFAS Ing. Giancarlo Napoli e Dott. Corso di aggiornamento per coordinatori della sicurezza Corso di aggiornamento per coordinatori CEFAS Ing. Giancarlo Napoli e Dott. Sandro Celli Le figure del titolo IV del Dlgs 81/2008 Soggetti destinatari

Dettagli

La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto

La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto 1 Riferimenti normativi Decreto Legislativo 19 settembre 1994 n. 626 capo VI Decreto Ministeriale 16 gennaio 1997 Decreto

Dettagli

Concetti generali in tema di PREVENZIONE e SICUREZZA del lavoro

Concetti generali in tema di PREVENZIONE e SICUREZZA del lavoro kiker Concetti generali in tema di PREVENZIONE e SICUREZZA del lavoro Collana PREVENZIONE E PROTEZIONE Collana PREVENZIONE E PROTEZIONE IL D.LGS.81/2008: TESTO UNICO SICUREZZA SUL LAVORO L evoluzione Normativa

Dettagli

PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA MODELLO SEMPLIFICATO

PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA MODELLO SEMPLIFICATO Allegato I MODELLO SEMPLIFICATO PER LA REDAZIONE DEL POS (Le dimensioni dei campi indicati nelle tabelle a seguire sono meramente indicative in quanto dipendenti dal contenuto) PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA

Dettagli

Geom. Francesco Minniti

Geom. Francesco Minniti A N A L I S I C O S T I D E L L A S I C U R E Z Z A P R O G E T T O E S E C U T I V O ai sensi del D.P.R. n.207/2010 e s.m.i. * * * OGGETTO : RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA PER RECUPERO FUNZIONALE IN BIVACCO

Dettagli

PIANO DI SICUREZZA SOSTITUTIVO integrato dei contenuti del POS MODELLO SEMPLIFICATO

PIANO DI SICUREZZA SOSTITUTIVO integrato dei contenuti del POS MODELLO SEMPLIFICATO Allegato III MODELLO SEMPLIFICATO PER LA REDAZIONE DEL PSS (Le dimensioni dei campi indicati nelle tabelle a seguire sono meramente indicative in quanto dipendenti dal contenuto) PIANO DI SICUREZZA SOSTITUTIVO

Dettagli

Allegato 4 DOCUMENTAZIONE PRESENTE IN CANTIERE

Allegato 4 DOCUMENTAZIONE PRESENTE IN CANTIERE Allegato 4 DOCUMENTAZIONE PRESENTE IN CANTIERE Una copia dei seguenti documenti deve sempre essere presente in cantiere. DOCUMENTO Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) Piano Operativo di Sicurezza

Dettagli

ANALISI DI RISCHIO SEMIQUANTITATIVA IN SUPPORTO ALLE VALUTAZIONI IN PRESENZA DI ATMOSFERE ESPLOSIVE (ATEX)

ANALISI DI RISCHIO SEMIQUANTITATIVA IN SUPPORTO ALLE VALUTAZIONI IN PRESENZA DI ATMOSFERE ESPLOSIVE (ATEX) ANALISI DI RISCHIO SEMIQUANTITATIVA IN SUPPORTO ALLE VALUTAZIONI IN PRESENZA DI ATMOSFERE ESPLOSIVE (ATEX) T. Pezzo *, D. Vannucci *, G. Uguccioni + * D Appolonia SpA, Genova + D Appolonia SpA, San Donato

Dettagli

LA NUOVA EDIZIONE DELLA NORMA CEI 11-27 2014

LA NUOVA EDIZIONE DELLA NORMA CEI 11-27 2014 LA NUOVA EDIZIONE DELLA NORMA CEI 11-27 2014 COSA CAMBIA PER LA SICUREZZA NEI LAVORI ELETTRICI OBBLIGATORIA DAL 1 FEBBRAIO 2015 27 gennaio 2015 Autore: www.portaleconsulenti.it LA NUOVA EDIZIONE DELLA

Dettagli

PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO MODELLO SEMPLIFICATO

PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO MODELLO SEMPLIFICATO Allegato II Modello semplificato per la redazione del PSC (Le dimensioni dei campi indicati nelle tabelle a seguire sono meramente indicative in quanto dipendenti dal contenuto) PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO

Dettagli

TITOLO IV CANTIERI TEMPORANEI E MOBILI. CAPO I Misure per la salute e sicurezza nei cantieri temporanei o mobili

TITOLO IV CANTIERI TEMPORANEI E MOBILI. CAPO I Misure per la salute e sicurezza nei cantieri temporanei o mobili Art. 97 del D. Lgs n. 81/2008 Dott. Michele MONTRANO ASL TO3 SPreSAL Rivoli (TO) TITOLO IV CANTIERI TEMPORANEI E MOBILI Misure per la salute e sicurezza nei cantieri temporanei o mobili I Norme per la

Dettagli