L ASSISTENTE SOCIALE LE ESIGENZE E LE RICHIESTE DI FORMAZIONE DELLE PROFESSIONI
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- Aniella Bertini
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1 L ASSISTENTE SOCIALE LE ESIGENZE E LE RICHIESTE DI FORMAZIONE DELLE PROFESSIONI ASSISTENZA SANITARIA AL DOMICILIO E SUL TERRITORIO: NUOVI MODELLI ORGANIZZATIVI E PERCORSI DI FORMAZIONE SPECIFICI 4 MAGGIO 2009 Renata Ghisalberti
2 LE PAROLE CHIAVE DEL LAVORO SOCIALE DOMICILIARITA INTEGRAZIONE MULTIDISCIPLINARIETA LAVORO DI RETE TERRITORIO
3 Il CODICE DEONTOLOGICO DELL ASSISTENTE SOCIALE 2002
4 LE PAROLE CHIAVE DEL LAVORO SOCIALE DOMICILIARITA È un termine che nasce dalla visione etica e culturale del prendersi cura della persona E una cultura cioè è fatta di saperi, di conoscenze che ispirano comportamenti, modi di fare e modi di essere che costruiscono e costituiscono la persona, le danno una identità precisa, la differenziano da tutte le altre persone (IL PROFESSIONISTA/IL CITTADINO) si intende quel contesto significativo per la persona, che comprende la casa, ma anche ciò che la circonda, cioè l habitat collegato alla storia, all esperienza, alla cultura, alla memoria, al paesaggio, alla gioia e al dolore di ognuna persona Dal DIZIONARIO DI SERVIZIO SOCIALE Diretto da Maria Dal Pra Ponticelli edizioni Carocci Faber
5 LE PAROLE CHIAVE DEL LAVORO SOCIALE INTEGRAZIONE Nei servizi alla persona il tema dell integrazione è visto come problema strategico e tecnico: è un problema controverso QUALI COMPONENTI SONO IMPLICATE? Istituzionali = responsabilità e risorse degli attori istituzionali Gestionali = azione manageriale di risorse da integrare in progetti comuni Professionali = composizione di saperi e abilità per risultati non garantiti dai singoli apporti professionali Quelle emergenti dalle istanze della comunità = istanze di solidarietà che si integrano con quelle istituzionali, gestionale e professionali
6 LE PAROLE CHIAVE DEL LAVORO SOCIALE MULTIDISCIPLINARIETA Composizione dei saperi e abilità per garantire risposte efficaci, che i singoli apporti professionali non garantirebbero Visione globale/olistica con una adeguata attenzione al modello bio-psico-sociale Capacità di contaminarsi tra saperi tecnici ed esperienziali Non gerarchizzare i bisogni multifattoriali delle persone e delle famiglie Avvio di percorsi formativi che prevedano dei segmenti di formazione condivisi tra figure sanitarie e sociali Esempio: Master di 1 livello Cure Palliative della facoltà di Medicina della Università statale di Milano
7 LE PAROLE CHIAVE DEL LAVORO SOCIALE LAVORO DI RETE -TERRITORIO Quando si parla di intervento sulla persona (come nel caso dell assistenza domiciliare) si parla di reti: familiari territoriali di servizi GUIDA RELAZIONALE Orientamento (segretariato sociale) Accompagnamento (case management) SPECIFICITA PROFESSIONALE DELL ASSISTENTE SOCIALE CODICE DEONTOLOGICO Art l assistente sociale non può prescindere da una precisa conoscenza della realtà socio-territoriale in cui opera..
8 L ASSISTENTE SOCIALE Servizio Sociale Professionale: dalla L. 328/2000 fino alla L.R. 3/2008 livello essenziale in quanto professione livello essenziale nella funzione di connessione fra richiesta, risorsa, lettura e programmazione ( Segretariato Sociale ) cerniera fra tradizionale offerta di servizi ed orientamento a plurimi e accessibili interventi e prestazioni ( case management)
9 FORMAZIONE DI BASE (DALLA RIFORMA UNIVERSITARIA 1999 E SUCCESSIVA 2004) LAUREA IN SERVIZIO SOCIALE (CLASSE 6 ora CLASSE 39) abilitante al profilo professionale di ASSISTENTE SOCIALE (sezione B dell albo) LAUREA SPECIALISTICA ora MAGISTRALE IN PROGRAMMAZIONE E PROGETTAZIONE DELLE POLITICHE E DEI SERVIZI SOCIALI (CLASSE 57); Ora SERVIZIO SOCIALE E POLITICHE SOCIALI (CLASSE 87) abilitante al profilo professionale di ASSISTENTE SOCIALE SPECIALISTA (sezione A dell albo) TIROCINIO FORMATIVO
10 UNIVERSITA STATALE DELLA BICOCCA laurea e laurea magistrale UNIVERSITA CATTOLICA DEL SACRO CUORE (MILANO E BRESCIA) laurea e laurea magistrale TIROCINIO FORMATIVO CON PROFESSIONISTI ESPERTI DURANTE TUTTO IL PERCORSO FORMATIVO, COME MATERIA/CURRICULA COSTITUTIVA DELLA FORMAZIONE (SAPERE ACCADEMICO = SAPERE ESPERIENZIALE)
11 FORMAZIONE DI BASE TIROCINIO FORMATIVO FORMAZIONE PERMANENTE Da avviare nel 2010 TAVOLO ANCI/OOSS DELLA LEGGE N.3/2008
12 PROPOSTE CONVENZIONE REGIONE/UNIVERSITA / / ORDINE PER INCREMENTARE LA SUPERVISIONE DEI TIROCINI FORMATIVI AGLI STUDENTI DEI CORSI DI LAUREA REQUISITI REGIONALI PER L ASSISTENZA DOMICILIARE PREVEDANO LA FIGURA DELL ASSISTENTE SOCIALE AVVIO DI PERCORSI FORMATIVI (MASTER) CHE PREVEDANO DEI SEGMENTI DI FORMAZIONE CONDIVISI TRA FIGURE SANITARIE E SOCIALI
13 Consiglio Regionale Assistenti Consiglio Sociali Regionale Lombardia Assistenti - Proposta Sociali organizzativa Lombardia mandato NORMATIVA COSTITUTIVA LA PROFESSIONE DEGLI ASSISTENTI SOCIALI (tratto da www. cnoas.it - www. ordineaslombardia.it) LEGGE N. 84 del 23 marzo 1993 ORDINAMENTO DELLA PROFESSIONE DI ASSISTENTE SOCIALE E ISTITUZIONE DELL ALBO PROFESSIONALE D.P.R. N. 14 del 15 gennaio 1987 VALORE ABILITANTE DEL DIPLOMA DI ASSISTENTE SOCIALE DM GRAZIA E GIUSTIZIA N. 615 del 11 ottobre 1994 REGOLAMENTO RECANTE LE NORME RELATIVE ALL ISTITUZIONE DELLE SEDI REGIONALI O INTERREGIONALI DEL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI ASSISTENTI SOCIALI LEGGE N. 119 del 3 aprile DISPOSIZIONI CONCERNENTI L OBBLIGO DEL SEGRETO PROFESSIONALE PER GLI ASSISTENTI SOCIALI D.P.R. N. 328 del 5 giugno RIFORMA ACCESSO AGLI ALBI (ASSISTENTE SOCIALE E ASSISTENTE SOCIALE SPECIALISTA) LEGGE N. 1 del 8 gennaio 2002 RICONOSCIMENTO DEI DIPLOMI DI ASSISTENTE SOCIALE PER L ACCESSO ALLA LAUREA SPECIALISTICA LEGGE N. 173 del 1 agosto 2002 CONVERSIONE IN LEGGE, CON MODIFICAZIONI, DEL DECRETO- LEGGE 10/06/02 N. 107, RECANTE DIPOSIZIONI IN MATERIA DI ACCESSO ALLE PROFESSIONI LEGGE N. 251 del 10 agosto 2000 e sue modifiche LEGGE N. 138 del 26 maggio 2004 CONFERIMENTO DI INCARICHI DI DIRIGENTE AGLI ASSISTENTI SOCIALI NELLE ASL
14 ASSISTENTE SOCIALE SPECIALISTA legge 84/1993; dpr 328/2001 attività professionali a) elaborazione e direzione di programmi nel campo delle politiche e dei servizi sociali b) pianificazione, organizzazione e gestione manageriale nel campo delle politiche e dei servizi sociali c) direzione di servizi che gestiscono interventi complessi nel campo delle politiche e dei servizi sociali d) analisi e valutazione della qualità degli interventi nei servizi e nelle politiche del servizio sociale e) supervisione dell attività di tirocinio degli studenti dei corsi di laurea specialistica della classe 57/S -Programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali (ora laurea magistrale classe 87/LM) f) ricerca sociale e di servizio sociale g) attività didattico-formativa connessa alla programmazione e gestione delle politiche del servizio sociale
15 ASSISTENTE SOCIALE legge 84/1993; dpr 328/2001 attività professionali a) attività, con autonomia tecnico-professionale e di giudizio, in tutte le fasi dell intervento sociale per la prevenzione, il sostegno e il recupero di persone, famiglie, gruppi e comunità in situazioni di bisogno e di disagio, anche promuovendo e gestendo la collaborazione con organizzazioni di volontariato e del terzo settore b) compiti di gestione, di collaborazione all organizzazione e alla programmazione; coordinamento e direzione di interventi specifici nel campo delle politiche e dei servizi sociali c) attività di informazione e comunicazione nei servizi sociali e sui diritti degli utenti d) attività didattico formativa connessa al servizio sociale e supervisione del tirocinio di studenti dei corsi di laurea di Scienze del servizio sociale (classe 6; ora classe 39) e) attività di raccolta ed elaborazione di dati sociali e psico-sociali ai fini di ricerca
16 livello essenziale in quanto professione livello essenziale in quanto professione livello essenziale in quanto professione Grazie!
28 OTTOBRE 2015 BERGAMO mandato 2013-2017 presidente Renata Ghisalberti 1 Via Saverio Mercadante, 4 MILANO www.ordineaslombardia.it www.cnoas.it mandato 2013-2017 presidente Renata Ghisalberti 2 Consiglio
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