PROGETTO FONDO DIOCESANO DI SOLIDARIETÀ FAMIGLIA LAVORO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PROGETTO FONDO DIOCESANO DI SOLIDARIETÀ FAMIGLIA LAVORO"

Transcript

1 Destinatari Finalità Servizio PROGETTO FONDO DIOCESANO DI SOLIDARIETÀ FAMIGLIA LAVORO Inizio attività 17 aprile 2009 Gestione servizio Organizzazione Persone che, nella diocesi di Bergamo, hanno perso il posto di lavoro e che non riescono più a condurre una vita familiare e personale dignitosa a causa della situazione di crisi economica. Promuovere un segno di prossimità da parte della Chiesa Bergamasca verso le famiglie senza lavoro e che si trovano a vivere una condizione di forte difficoltà socio-economica. Per accedere agli interventi sussidiari attivati con il Fondo Famiglie e lavoro le famiglie sono invitate a contattare le realtà presenti sul territorio: Parrocchie, Centri di Primo Ascolto, Conferenze San Vincenzo, Sindacati Cisl o Cgil, Patronati delle Acli. Gli operatori di questi enti eseguono un primo filtro per verificare il possesso dei requisiti di accesso e successivamente contattano direttamente la segreteria della caritas diocesana per fissare un colloquio con i volontari. In seguito, una commissione valuta le diverse situazioni definendo le tipologie di intervento da effettuare. Il progetto viene gestito dalla Caritas diocesana bergamasca/associazione Diakonia-Onlus con il sostegno delle singole Parrocchie, degli Enti Pubblici, degli Istituti bancari, delle associazioni di categoria rappresentative del sistema produttivo bergamasco nonché delle sottoscrizioni dei cittadini. La segreteria Caritas prende gli appuntamenti per i colloqui, 6 volontari effettuano i colloqui con le persone richiedenti, una commissione valutativa esamina i casi settimanalmente, un operatore del cpac diocesano gestisce una parte delle erogazioni, un altro invia agli ambiti territoriali i casi di inserimento lavorativo, un volontario e un operatore si occupano delle persone che hanno accesso al Prestito della speranza CEI. Premessa Il Fondo diocesano di solidarietà è stato avviato nell aprile 2009 come progetto segno di prossimità per le famiglie che, a causa della perdita del posto di lavoro, subiscono la situazione di crisi economica e rischiano di cadere in condizioni di povertà ed emarginazione. Il progetto nasce per volontà dell ex Vescovo Mons. Roberto Amadei, il quale, in occasione del S. Natale dell anno 2009, mise a disposizione 300mila euro per far fronte alle problematiche delle famiglie colpite dalla crisi del lavoro. Successivamente il fondo ha avuto altre donazioni da parte delle Parrocchie, della Fondazione MIA, Fondazione Cariplo, della Banca Popolare, di altri enti privati, dei sacerdoti che hanno ceduto il 50% di un loro stipendio mensile e dei privati cittadini. Il progetto è stato costruito dalla stretta collaborazione della Caritas Diocesana Bergamasca con le Acli provinciali e la Cisl. I tre soggetti hanno definito i criteri e le modalità di gestione del fondo e garantito la presenza di volontari per l ascolto delle persone in situazione di bisogno. La crisi socio-economica da situazione temporanea e limitata nel tempo è negli anni diventata una realtà strutturale. Ne consegue che anche il fondo famiglia lavoro, da servizio segno di prossimità nella emergenza lavorativa, è purtroppo diventato uno servizio strutturale. E stato

2 confermato anche per l anno 2014, anche se in questo anno sarà maggiormente dato risalto alla tematica lavorativa, cioè alla possibilità che le persone coinvolte, in cambio di alcuni emolumenti economici, restituiscano alla comunità, al territorio, alcune ore lavoro. Il fondo famiglia lavoro riguarda essenzialmente tutta la Diocesi, ad esclusione del Comune di Bergamo. Caritas Diocesana con il Comune e la Mia hanno istituito uno specifico fondo che utilizza gli stessi criteri previsti a livello provinciale. Ne consegue che sono pochissime (91) le persone residenti a Bergamo città che sono state aiutate tramite il fondo diocesano. Il progetto del fondo famiglia lavoro prevede di solito che il primo contatto con la persona in difficoltà sia nel suo territorio di residenza, tramite le Parrocchie, i CPAC parrocchiali e/o gruppi caritativi, i Patronati e a volte anche le Istituzioni Locali. Se la situazione della famiglia può rientrare nei criteri stabiliti a livello Diocesano, la famiglia è inviata alla sede della Caritas Diocesana per un colloquio con gli operatori che successivamente portano la pratica alla commissione di valutazione che decide che tipo di aiuto offrire alla famiglia interessata. Le persone ascoltate % colonna per nazionalità % riga per anno Italiani Stranieri TOTALE Italiani Stranieri TOTALE Italiani Stranieri TOTALE dal ,6% 17,5% 17,5% 25,7% 74,3% 100,0% ,7% 23,1% 21,0% 17,9% 82,1% 100,0% ,4% 13,4% 13,1% 24,2% 75,8% 100,0% ,6% 19,7% 21,0% 30,0% 70,0% 100,0% ,7% 26,3% 27,5% 28,7% 71,3% 100,0% TOTALE ,0% 100,0% 100,0% 25,6% 74,4% 100,0% Nell anno 2013 sono state ascoltate 890 persone, in assoluto il numero più alto relativamente ad ogni anno di attività del fondo famiglia lavoro. Il 29% di loro sono stati italiani. Complessivamente, dal 17 aprile 2009, giorno di apertura del servizio, al 31 dicembre 2013, sono state ascoltate persone. Una media di 650 persone l anno. Come vedremo in seguito al 14% delle persone che sono state ascoltate dalla équipe presso la Caritas Diocesana Bergamasca (451 persone), non è stato possibile dare un aiuto in quanto la loro situazione socio-economica non aveva i requisiti stabiliti per accedere al fondo. Distribuzione nei Vicariati - Tabella riassuntiva Italiani stranieri Totale Italiani stranieri Totale Vicariato Urbano (1-2-3) ,4% 2,6% 2,8% Vicariato 04 - Albino Nembro ,7% 4,8% 5,3% Vicariato 05 - Almenno S.S. Ponte Ranica Villa d.almè ,6% 3,9% 4,6% Vicariato 06 - Alzano ,6% 3,9% 4,3% Vicariato 07 - Ardesio Gromo ,2% 0,4% 0,3% Vicariato 08 - Borgo di Terzo Casazza ,2% 3,7% 3,1% Vicariato 09 - Branzi S. Brigida S. Martino ,0% 0,1% 0,1% Vicariato 10 - Brembilla Zogno ,9% 1,1% 1,3% Vicariato 11 - Calepio Telgate ,4% 6,3% 5,6% Vicariato 12 - Calolzio Caprino ,4% 3,3% 3,3%

3 Vicariato 13 - Capriate Chignolo Terno ,2% 8,8% 9,7% Vicariato 14 - Clusone Ponte Nossa ,5% 1,7% 1,6% Vicariato 15 - Dalmine Stezzano ,8% 8,8% 9,1% Vicariato 16 - Gandino ,0% 1,0% 1,0% Vicariato 17 - Gazzaniga ,7% 1,8% 1,5% Vicariato 18 - Ghisalba Romano ,1% 7,9% 7,2% Vicariato 19 - Mapello Ponte San Pietro ,0% 5,9% 7,0% Vicariato 20 - Predore ,9% 4,6% 3,9% Vicariato 21 - Rota Imagna ,7% 2,1% 2,2% Vicariato 22 - S. Giovanni Bianco Sottochiesa ,7% 0,2% 0,3% Vicariato 23 - Scanzo Seriate ,2% 6,0% 6,1% Vicariato 24 - Selvino Serina ,7% 0,2% 0,3% Vicariato 25 - Solto Sovere ,1% 1,0% 0,8% Vicariato 26 - Spirano Verdello ,2% 10,9% 10,7% Vicariato 27 - Trescore ,3% 8,2% 7,2% Vicariato 28 - Vilminore ,1% 0,0% 0,0% Fuori diocesi ,4% 0,5% 0,5% Totale % 100% 100% Non risposto ,8% 0,2% 0,3% TOTALE COMPLESS Tutti e 28 i Vicariati sono stati coinvolti nel progetto del Fondo Famiglia Lavoro: (da 1 famiglia del Vicariato n. 28 di Vilminore, alle 347 del Vicariato 26 Spirano Verdello, che è quello più numeroso in assoluto). Il Vicariato 13 di Capriate Chigno Terno è quello che ha avuto in assoluto il maggior numero di persone italiane (100). ETA valore assoluto anni e oltre Totale Non risposto Totale complessivo percentuale ,0% 8,1% 9,5% 8,7% 6,7% 8,3% ,0% 58,6% 60,2% 64,1% 64,4% 60,5% ,8% 31,8% 28,0% 26,5% 28,2% 29,8% 61 anni e oltre 2,2% 1,5% 2,4% 0,7% 0,7% 1,4% Totale complessivo 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%

4 Non risposto 35% 32% 1% 0% 0% 16% Le persone che si rivolgono al fondo famiglia lavoro, sono per la quasi totalità capofamiglia, normalmente maschi. L età di riferimento è quella tra i anni (è il 54% del totale nell anno 2013). E una fascia di età in continua diminuzione percentuale. Nei primi anni la la crisi ha toccato le famiglie più giovani. Negli ultimi anni sono coinvolte anche famiglie di più vecchia data, considerate di solito più solide e sicure rispetto al rischio di impoverimento. Vi è inoltre una differenza tra le famiglie italiane e straniere. Nell anno 2013, per la prima volta da quando è nato il fondo, la fascia di età più numerosa è quella tra i 46 e 60 anni. Si arriva al 51% se coinvolgiamo anche le famiglie italiane al di sopra dei 61 anni. Nell anno 2012 questa percentuale si era fermata al 46%. Per gli stranieri l età tra i 31 e 45 anni è ancora la più numerosa, pari al 57% nell anno 2013 e complessivamente al 65%. In realtà anche per gli stranieri la fascia di età è in continua crescita: oramai il 32% delle famiglie straniere ha un età superiore ai 46 anni. Sono dati importanti in quanto come sappiamo i capifamiglia con età superiore ai 46 anni sono quelli che fanno più fatica ad essere riassorbiti dal mercato, soprattutto se hanno, come vedremo in seguito un basso livello d istruzione e una bassa qualifica professionale. In altri termini: le situazioni di perdita di lavoro in età adulta sono molto più difficili da gestire. Si è troppo vecchi per un facile ricollocamento ma troppo giovani per potere andare in pensione. Le Nazionalità e le provenienze Come già evidenziato in precedenza, complessivamente tre persone su quattro sono straniere. Il numero è in aumento per gli italiani soprattutto negli ultimi due anni, periodo nel quale la percentuale è di circa il 30% del totale annuo. Le persone straniere provengono da 65 paesi del mondo, oltre l Italia. L etnia più numerosa in assoluto è quella marocchina, pari al 42% del totale (858 persone sulle delle persone di cui si ha il dato certo dell etnia). Molto distante è l etnia senegalese con l 11%, pari a 219 persone sulle persone. Al terzo posto vi è l Albania con l 8,3% del totale (172 persone) e al quarto l India con il 6,3% del totale (130 persone). Complessivamente queste quattro etnie sono pari al 67% del totale. Complessivamente il 57% di loro ha una carta di soggiorno a tempo illimitato o un permesso di soggiorno di lungo periodo. In realtà negli ultimi anni questa percentuale è molto aumentata. Nell anno 2013 è stata pari al 76% degli stranieri e nel 2012 al 66%. Sono famiglie che risiedono stabilmente nei nostri paesi (non si dimentichi che una delle condizioni per accedere al fondo era la presenza di un CUD di tre o due anni negli ultimi cinque). Da tanti anni: hanno una famiglia, figli grandi, quasi sempre nati in Italia. Al loro fianco non si deve dimenticare un altro 6% di stranieri che ha una carta di soggiorno per un periodo più breve. Interessante anche la terza tipologia giuridica di presenza: complessivamente nei cinque anni di servizio del fondo il 34% di stranieri era presente con semplice permesso di soggiorno o per motivi di lavoro o per motivi umanitari. Questa percentuale è diminuita drasticamente nel corso degli anni. Nel 2013 è stata pari solo al 19% del totale. La condizione di regolarità di questi ultimi non li mette a riparo dall'essere maggiormente esposti alla crisi, poiché quasi sempre lavorano in settori - come quello manifatturiero o edile - che stanno subendo in maniera molto forte la crisi. Chi infatti è in possesso solo del permesso di soggiorno per lavoro e non riesce in tempi congrui a trovare un occupazione regolare, può correre il rischio di perdere il diritto alla permanenza sul nostro territorio.

5 La composizione dei nuclei familiari Il 62% degli italiani e il 91% degli stranieri è coniugato. A questa percentuale bisogna poi aggiungere l 11% di italiani e il 2% di stranieri che convive. Al contrario il 16% di italiani e il 3% di stranieri è separato e/o divorziato. Stato civile 100,0% 80,0% 60,0% 40,0% 20,0% 0,0% 73,0% 93,3% 88,3% 16,2% 3,0% 6,3% 10,7% 3,7% 5,4% CONIUGATO-CONVIVENTE SEPARATO/A- DIVORZIATO/A VEDOVO/A - CELIBE/NUBILE - ABBANDONATO/A ITALIANI STRANIERI Totale Interessante è pure l analisi della composizione del nucleo familiare. Il 29% delle famiglie italiane che si è rivolta al servizio non ha figli. Il 57% ha invece uno o due figli minorenni. Nel 2013 si è notato un forte incremento di famiglie italiane che hanno 3 o più figli. Rispetto al 2012 si è passati dal 13% al 20% complessivo. In valori assoluti da 18 famiglie si è passati a 34. Più stabile la situazione delle famiglie straniere: il 61% di loro sia complessivamente che riferite solo all anno 2013 ha uno o due figli. Una famiglia su quattro ha almeno 3 o 4 figli. Si arriva al 30% se consideriamo tutte le famiglie con almeno tre figli minorenni. Molte delle famiglie italiane e straniere hanno anche figli maggiorenni e/o altre persone ospitate nella propria casa. La situazione quindi è in realtà molto più complessa di quanto si possa pensare. Un 20% di famiglie italiane ha almeno uno o più figli maggiorenni (16% ha un figlio maggiorenne, gli altri due o più). Tenendo conto di altre persone presenti nello stato famiglia, risulta che nel 2013 oltre il 44% di famiglie italiane era composta da almeno quattro persone. In particolare la composizione di famiglie con cinque e più persone era pari al 22%. Composizione del nucleo familiare Italiani Stranieri TOTALE UNA PERSONA DUE PERSONE TRE PERSONE QUATTRO PERSONE CINQUE PERSONE SEI PERSONE SETTE PERSONE OTTO E PIU' PERSONE

6 Totale complessivo Non risposto Totale UNA PERSONA 4,9% 0,7% 1,9% DUE PERSONE 24,5% 13,7% 16,7% TRE PERSONE 26,4% 26,7% 26,6% QUATTRO PERSONE 22,1% 26,2% 25,1% CINQUE PERSONE 14,1% 18,3% 17,2% SEI PERSONE 5,5% 7,7% 7,1% SETTE PERSONE 0,6% 4,2% 3,2% OTTO E PIU' PERSONE 1,8% 2,6% 2,4% Totale complessivo 100% 100% 100% Non risposto 36,1% 32,1% 33,3% Rispetto agli italiani solo il 15% di famiglie straniere ha almeno uno o più figli maggiorenni (il 10% ha un solo figlio maggiorenne) presenti in Italia. Tenendo conto della presenza di altre persone nella propria residenza, la percentuale di famiglie straniere composte da almeno quattro o più persone è pari al 59% del totale. Il 33% di loro è composta da almeno cinque persone. Il 7% da sette o più persone. Titolo di studio e professione e condizione lavorativa C è un rapporto stretto tra titolo di studio, condizione professionale e perdita occupazionale? 1400 TITOLO DI STUDIO nessun titolo licenza elementare 374 licenza media inferiore ITALIANI qualifica professionale diploma scuola media superiore STRANIERI laurea 9 0 ALTRO I dati del fondo famiglia lavoro ci confermano cose già note: il 68% delle persone che si sono rivolte al servizio risultano essere con un titolo di studio basso (18% con la sola licenza elementare e il 50% con la licenza media. Se aggiungiamo che un altro 4% dichiara di non avere nessun titolo di studio, notiamo che complessivamente il 72% ha un basso livello di

7 scolarizzazione. La percentuale sale all 80% se consideriamo solo i dati dell anno 2013 e al 75% se riferiti ai dati del Si conferma come la crisi stia colpendo soprattutto chi ha un basso livello di scolarizzazione: solo il 4% delle persone ascoltate in questi anni ha complessivamente la laurea. La percentuale scende al 2% se riferita solo all anno Le percentuali di alta scolarizzazione sono lievemente più elevate per le persone straniere. A titolo di esempio i laureati italiani sono stati complessivamente il 2% contro il 5% degli stranieri. Il diploma di scuola media superiore è stato acquisito dal 14% di italiani e dal 20% di stranieri. Tipologia di lavoro - TOTALE operaio generico operaio edile operaio agricolo operaio tessile operaio specializzato impiegato/a commesso/a addetto alle pulizie magazziniere cameriere custode/sorvegliante autista badante/colf ASA/Oss educatore cuoco/aiuto cuoco/barista negoziante/ambulante/commercian artigiano lavoro autonomo/imprenditore pensionato/casalinga Altro TOTALE Non rilevato TOTALE COMPLESSIVO operaio generico 42,0% 38,6% 44,4% 35,5% 52,9% 42,5% operaio edile 23,0% 23,7% 25,2% 27,8% 10,9% 22,1% operaio agricolo 0,8% 1,3% 0,0% 1,8% 0,5% 1,0% operaio tessile 2,2% 1,8% 0,0% 2,5% 1,1% 1,6% operaio specializzato 8,4% 9,0% 7,5% 13,7% 14,7% 11,2% impiegato/a 1,9% 1,8% 1,7% 1,3% 2,0% 1,7% commesso/a 0,5% 0,9% 0,7% 0,7% 0,5% 0,7% addetto alle pulizie 4,4% 4,8% 4,0% 4,0% 2,9% 3,9%

8 magazziniere 0,8% 1,5% 2,0% 2,1% 3,8% 2,2% cameriere 1,4% 0,0% 0,7% 0,6% 0,2% 0,5% custode/sorvegliante 0,8% 0,4% 0,0% 0,1% 0,5% 0,4% autista 2,7% 3,9% 3,0% 2,4% 3,6% 3,1% badante/colf 3,3% 1,3% 2,5% 1,0% 1,1% 1,7% ASA/Oss 0,5% 2,2% 1,5% 0,6% 0,2% 0,9% educatore 0,0% 0,2% 0,2% 0,1% 0,0% 0,1% cuoco/aiuto cuoco/barista 1,4% 1,5% 1,2% 0,9% 0,5% 1,1% negoziante/ambulante/commercian 1,6% 1,1% 1,2% 0,6% 1,1% 1,1% artigiano 3,0% 2,2% 1,7% 3,0% 2,3% 2,5% lavoro autonomo/imprenditore 0,5% 2,0% 0,0% 0,1% 0,0% 0,5% pensionato/casalinga 0,3% 0,9% 2,0% 0,4% 0,2% 0,7% Altro 0,5% 0,9% 0,2% 0,6% 1,1% 0,6% TOTALE 100% 100% 100% 100% 100% 100% Non rilevato 46,4% 32,8% 5,6% 1,0% 1,6% 19,2% Il 76,4% del totale delle persone che si sono rivolte al fondo famiglia lavoro svolge (o svolgeva) un attività di operaio. La percentuale per gli italiani è pari al 65%, contro l 81% dei capifamiglia stranieri. Bassa è la percentuale di persone che svolgevano attività imprenditive, come artigiani, commercianti e/o imprenditori: siamo complessivamente al 5%. In altri termini, le persone che si sono rivolte al fondo famiglia lavoro sono espressione di una vulnerabilità sociale che si esprime con un basso livello di scolarizzazione e un attività lavorativa poco professionalizzata. La crisi del settore edilizio, tessile e manifatturiero in termini elevati anche nella nostra provincia ha espulso dal mercato tanti capifamiglia, che avendo un età elevata da un punto di vista professionale e una bassa qualificazione professionale, faranno fatica a rientrare nel mercato del lavoro, sia a breve che a medio termine. Condizione lavorativa Un ulteriore dato riguarda la condizione occupazionale delle persone che si sono rivolte a chiedere aiuto. Il 55% complessivo delle persone che si sono rivolte al fondo famiglia lavoro era disoccupato. La disoccupazione è però una situazione in continua crescita: se infatti prendiamo solo i dati relativi all anno 2013 notiamo come le persone disoccupate sono pari al 71% del totale. Diversa è anche la situazione tra italiani e stranieri. Per i primi la percentuale di disoccupazione nel quinquennio è pari al 52%. Nel solo anno 2013 essa ha però raggiunto il 64%. Per gli stranieri invece il livello complessivo di disoccupazione è pari al 56% nel quinquennio. Nel solo anno 2013 ha raggiunto il 74%. Se la disoccupazione sale, si è notato come al contrario le forme di cassa integrazione siano state in continua diminuzione. Nel quinquennio la cassa integrazione ha riguardato il 13% delle persone. Ma tale percentuale, che nell anno 2009 era pari al 20%, è scesa progressivamente al 2013 al 7,8%. Anche qui ci sono piccole differenze tra italiani e stranieri. Complessivamente la cassa integrazione tra italiani è stata del 12%. Punta massima di persone italiane in situazione di cassa integrazione è stata nel 2009 con il 22%. Tale percentuale è scesa al 9% nel Più

9 marcato è il calo per gli stranieri: dal 19,5% del 2009 si è scesi al 7,5% del 2013, con una percentuale media complessiva del 14%. SITUAZIONE OCCUPAZIONALE TOTALE TOTALE cassa integrazione 48 7,8% ,1% contratto a termine non rinnovato 27 4,4% ,7% Dimesso/a- dimesso con assegno di disoccupazione 3 0,5% 62 2,2% Disoccupato/a ,9% ,8% disoccupato/a con ammortizzatori sociali - Mobilità 27 4,4% ,1% Lavoro nero/saltuario -socio cooperativa a zero ore 10 1,6% 145 5,1% Occupato/a - contratto a tempo determinato 31 5,1% 124 4,3% occupato/a part-time basso salario - riduzione orario lavorativo 28 4,6% 121 4,2% pensionato/a-pensionato invalidità 2 0,3% 20 0,7% Altro 27 4,4% 51 1,8% TOTALE % % Non rilevato ,1% ,6% TOTALE COMPLESSIVO Un ultimo dato che è opportuno evidenziare riguarda le persone che lavorano o in nero o saltuariamente o con riduzioni di orario dovuta a svariati motivi. Complessivamente nel quinquennio il 9% delle persone si è trovata in questa situazione. La percentuale è pari al 6% nel solo anno In realtà per gli italiani la percentuale è pari all 11% del totale contro il 9% dei soli stranieri. Non sempre la riduzione di salario risulta sufficiente per far vivere la propria famiglia al di sopra della soglia di povertà relativa. Lo sviluppo della crisi e il suo passaggio da una dimensione emergenziale a strutturale, fa notare una espulsione dal mercato di molte famiglie che, visto anche il perdurare della stessa, si trovano a non avere più ammortizzatori sociali necessari per andare avanti. Il reddito La mancanza di un adeguato reddito, accompagnata dalla presenza di figli, ha sicuramente delle conseguenze sulla vita di queste famiglie. Nel corso degli anni la situazione è peggiorata. Se complessivamente nel quinquennio il 47% delle persone che si sono rivolte al fondo non aveva a disposizione nessun reddito oppure un massimo di 5000 annuo, nel 2013 si è arrivati al 60% del totale e questo vale, a grandi linee sia per gli italiani che per gli stranieri( nel 2013 siamo al al 55% per gli italiani e al 62% per gli stranieri. Situazione reddituale TOTALE TOTALE NESSUN REDDITO 85 18,0% ,2% ANNUI ,3% ,0% ANNUI ,9% ,5% ANNUI 31 6,6% ,9% ANNUI 11 2,3% 149 5,9% ANNUI 4 0,8% 61 2,4% TOTALE % %

10 non rilevato ,1% ,6% TOTALE COMPLESSIVO Stiamo parlando di famiglie che vivono abbondantemente sotto la soglia di povertà. Anche chi ha dichiarato un reddito inferiore fino a non se la passa meglio. Non dimentichiamo che una famiglia con due figli in età scolare è considerata realmente povera se può disporre di non meno di al mese. Condizione abitativa Un criterio per comprendere fino la povertà delle persone avvicinate è legato ovviamente alla proprietà della casa. Chi dal proprio stipendio mensile non deve detrarre nulla per l affitto e/o il mutuo per la casa è certamente avvantaggiato rispetto agli altri. Lavoro e casa come è noto vanno di pari passo. L abitazione TOTALE TOTALE casa di proprietà ,1% ,9% casa in affitto in edilizia agevolata(casa amica/mia) 4 0,7% 64 2,4% casa in affitto in edilizia privata ,4% ,8% casa in affitto in edilizia pubblica 50 9,4% 204 7,8% in comodato d'uso gratuito 3 0,6% 21 0,8% ospite da amici/parenti/conoscenti 20 3,7% 59 2,2% TOTALE % % non rilevato ,0% ,0% TOTALE COMPLESSIVO Una persona su tre ha la casa in proprietà. Questa percentuale è meno accentuata di quel che si potrebbe pensare tra italiani e stranieri. Complessivamente il 36% di italiani che si è rivolto alla Caritas per un aiuto tramite il fondo è proprietario di casa (siamo al 34% nel 2013). Per gli stranieri la percentuale complessiva è del 30% (29% nel 2013). Sicuramente chi è in grossa difficoltà sono le famiglie che vivono in case con affitto in edilizia privata. Complessivamente sono il 56% del totale: siamo al 47% per gli italiani e al 59% per gli stranieri. In realtà le percentuali sono lievemente modificate nell anno 2013: siamo saliti al 50% per gli italiani e scesi al 57% per gli stranieri. Non è possibile sapere, perché non richiesto, quanto è il costo mensile dell affitto. Nel caso di persone che sono disoccupati e/o in cassa integrazione è probabile che il valore dell affitto superi abbondantemente il terzo dello stipendio mensile. Pagare l affitto diventa in questi casi molto faticoso per non dire impossibile. Interessante osservare che anche un 8% totale delle famiglie vive in affitto in appartamenti pubblici (la percentuale sale all 11% per gli italiani ed è del 7% per gli stranieri. Le problematiche Con la situazione reddituale precedentemente descritta, la gestione o meglio la tenuta della casa è il principale problema di chi si rivolge a chiedere un aiuto al fondo famiglia lavoro. Abbiamo informazioni certe su persone (il 94% del totale): il 66% di famiglie ha problemi relativi al pagamento dell affitto ed un altro 21% con il regolare pagamento del mutuo e quindi con la possibile perdita della casa stessa per pignoramento.

11 Il problema è comune sia alle persone italiane che straniere, anche se in forma diversa. Per quanto riguarda il pagamento regolare dell affitto esso è segnalato dal 60% di persone italiane e ben dal 68% di persone straniere. E identica invece al 20-21% per il pagamento regolare del mutuo. E opportuno segnalare come il tema del pagamento dell affitto della casa nell anno 2013 sia considerato il principale problema per oltre il 90% delle 890 famiglie che sono state coinvolte nel fondo famiglia lavoro. Molto elevato è pure il pagamento delle utenze domestiche e/o condominiali. Riguarda oltre la metà delle famiglie (il 53%). Vi è però una differenza sostanziale tra italiani e stranieri: siamo al 45% per gli italiani e al 56% per gli stranieri. In forte aumento i problemi legati alle spese scolastiche (rette, trasporto, libri, ecc.) che hanno coinvolto complessivamente una famiglia su quattro. In realtà il tema con il passare degli anni è esploso in modo consistente: nel 2013 il 53% di italiani e il 44% di stranieri ha avuto questo problema. Tra le varie voci meritano una specifica segnalazione anche le spese derivanti da problemi di salute che complessivamente hanno riguardato il 10% delle persone. Tale percentuale è in deciso calo nell anno PROBLEMATICHE 2013 TOTALE AFFITTO (arretrato, sfratto) ,7% ,3% MUTUO (sospeso, arretrato, casa in pignoramento, all'asta) 97 13,8% ,6% UTENZE (bollette, spese condominiali) ,6% ,1% DEBITI 85 12,1% ,5% spese scolastiche/trasporti ,2% ,9% problemi di salute/invalidità 30 4,3% ,1% ALTRO ( mancanza di casa, problemi con alimenti ex coniugi) 12 1,7% 100 3,3% * Ogni percentuale è riferita al totale delle famiglie di cui si hanno notizie certe (787 italiani e stranieri) Un ultimo dato che si richiama riguarda la presenza di debiti pregressi che coinvolge quasi il 30% del totale delle famiglie. Anche questa voce, a partire dall anno 2012 risulta essere in calo rispetto agli anni precedenti. Gli interventi effettuati Gli interventi effettuati nell ambito di questo progetto sono di tre tipologie. L 85% delle richieste nel quinquennio sono state accettate. La percentuale scende all 81% nell anno Questo è stato possibile grazie all enorme lavoro dei centri di primo ascolto e coinvolgimento, dei patronati e dei sindacati che hanno fatto da filtro nell invio delle famiglie che effettivamente avevano i criteri per accedere a questi tipi di aiuto. ESITO DELLA VALUTAZIONE - TOTALE SI - SI fondo CEI No Sospeso TOTALE

12 Non rilevato TOTALE COMPLESSIVO SI - SI fondo CEI 81,1% 94,5% 87,9% 83,2% 76,9% 84,7% No 14,2% 4,6% 11,6% 16,8% 23,1% 14,8% Sospeso 4,7% 0,9% 0,5% 0,0% 0,0% 0,5% TOTALE 100% 100% 100% 100% 100% 100% Non rilevato 0,3% 0,3% 0,5% 0,0% 0,0% 0,1% 1. Interventi di tipo assistenziale Sono interventi una tantum a fondo perduto dove viene prevista l erogazione di buoni alimentari e/o il pagamento di utenze per un massimo di 600,00 a famiglia. A seconda della situazione di bisogno si interviene o solo con generi alimentari o solo con pagamento di bollette o con entrambi gli interventi. Nell anno 2013 sono stati erogati buoni alimentari per un importo complessivo di A questi bisogna aggiungere anche gli interventi per il pagamento di bollette di utenze domestiche per un importo complessivo di interventi di sostegno all occupazione: La solidarietà si fa lavoro Questa seconda tipologia di intervento è volta ad accompagnare e sostenere iniziative mirate all inserimento lavorativo di persone che hanno fatto domanda al fondo diocesano e a favorire l integrazione del sostegno con gli ambiti territoriali. Nel corso del quinquennio si sono inserite presso cooperative, aziende, associazioni 93 persone, 45 italiani e 48 stranieri. Nell anno 2013 non è stato possibile costruire specifici percorsi lavorativi. 3. Interventi di sostegno al reddito mediante Microcredito In questo tempo di crisi, accedere ad un credito bancario a condizioni favorevoli, sia per la durata della restituzione, sia per le condizioni creditizie può essere un ancora di salvataggio per molte famiglie. La difficoltà a pagare i mutui delle proprie case o gli affitti in mancanza di occupazione sta riguardando sempre più persone: questo intervento nasce quindi con l obiettivo di aiutare le famiglie a superare questo periodo mantenendo fiducia, dignità e volontà di collaborazione sociale. La Caritas/Associazione Diakonia nel corso del quinquennio ha costruito 14 microcrediti. Per altre modalità di aiuto si fa riferimento sia al normale servizio microcredito presente in Caritas Diocesana che al prestito erogato dal Fondo antiusura Fondazione San Bernardino che in questa tabella non sono contemplati. A titolo di esempio per quanto riguarda il microcredito Complessivamente Caritas Diocesana/Associazione Diakonia onlus nell anno 2013 ha erogato prestiti per (erano nel 2012), pari ad una media di per ogni persona (erano circa nel 2012).

13 Nel 2013 la Fondazione San Bernardino ha erogato 9 prestiti a famiglie bergamasche per un importo complessivo di La media di erogazioni per persona è di circa INTERVENTO ECONOMICO Buoni alimentari Pagamento bollette affitto Sostegno famiglie-scuola Inserimenti lavorativi Progetto casa Prestito CEI TOTALE Microcredito Fondazione San Bernardino TOTALE Costo personale per Fondo Buoni alimentari 11,5% 7,0% 8,7% 22,5% 19,4% 12,3% Pagamento bollette affitto 18,7% 22,1% 14,8% 19,8% 15,8% 18,6% Sostegno famiglie-scuola 9,3% 9,1% 11,3% 0,0% 0,0% 7,2% Inserimenti lavorativi 6,3% 16,5% 20,1% 30,5% 20,1% 17,1% Progetto casa 8,0% 2,1% Prestito CEI 33,9% 37,8% 34,7% 13,3% 0,0% 28,1% Microcredito 3,6% 4,5% 1,8% 2,8% 9,2% 4,0% Fondazione San Bernardino 8,6% 3,0% 8,5% 11,0% 35,4% 10,6% TOTALE 100% 100% 100% 100% 100% 100% 3. Prestito per la speranza A fianco delle forme di aiuto del microcredito, da alcuni anni è possibile aiutare alcune famiglie che hanno perso il lavoro tramite un fondo specifico costituito dalla Conferenza Episcopale Italiana. 119 sono le famiglie che nell anno 2013 hanno fatto richiesta di questo contributo. Alla luce della documentazione pervenuta è stato possibile erogare contributi solo a 60 famiglie, per un importo complessivo di Altre 25, alla fine dell anno 2013 non erano state ancora processate dalla Banca. Per altre 7 si era in attesa della conferma da parte di Banca Prossima. Caritas diocesana ha respinto 8 richieste, mentre altre 19 sono state bocciate dalla Banca. Come si evince dalla tabella economica, complessivamente il fondo della speranza della Cei da aiutato 199 famiglie bergamasche (198 con un prestito di cadauno e per una persona con un prestito di Complessivamente si sono spesi oltre interventi di sostegno alla frequenza scolastica di famiglie senza lavoro

14 Da tre anni all interno del fondo famiglia lavoro una parte del finanziamento è stata destinata a permettere alle famiglie che hanno figli iscritti nelle scuole dell infanzia e/o nelle scuole primarie e secondarie di avere un piccolo contributo per far fronte alle spese per la frequenza scolastica. Nell anno 2013 sono stati erogati contributi per , soprattutto destinato a sostenere le famiglie in difficoltà economica con un figlio disabile. Complessivamente, negli ultimi tre anni sono stati erogati contributi a 613 famiglie. In media 365 per figlio e per figlio con disabilità. I secondi interventi A partire dall anno 2011 si è voluto attivare una verifica della situazione socio-economica delle persone che erano state aiutate. Ne è emersa la necessità di effettuare anche un secondo intervento di aiuto per coloro che a distanza di tempo erano ancora senza lavoro, un numero ancora molto consistente. Sono state riavvicinate circa persone. Rispetto al primo intervento il secondo prevedeva eventuali contributi fino ad un 70%, pari cioè a circa 400. Laddove se ne ravvisava la necessità alcune situazioni sono state inviate al servizio poveri ma cittadini per un supporto legale, oppure al consultorio diocesano Scarpellini per un sostegno psicologico. A partire dall anno 2014 il progetto prevede un incremento del sostegno economico ma previa attività di piccoli lavori da eseguire presso la propria comunità,. Tale scelta ha l obiettivo di cercare di andare oltre il puro assistenzialismo, recuperando, laddove è possibile, la dignità del lavoro. L organizzazione Per poter garantire l attuazione del fondo famiglia lavoro, si è dovuto costruire una organizzazione capace di sostenere il progetto, nelle sue varie fasi: ascolto, definizione del progetto ed erogazione dei contributi Per fare questo, a fianco dell attività dei Centri di Primo Ascolto parrocchiale, Caritas ha messo a disposizione tre dipendenti che giornalmente, con modalità diverse, seguono le varie fasi del progetto relativo a ciascuna persona incontrata. Oltre a loro Caritas può contare su un gruppo di dieci volontari che settimanalmente si preoccupano delle varie fasi di ascolto e di definizione concreta dei singoli progetti. Per scelta della Caritas, il costo lavoro degli operatori coinvolti non è stato computato nelle spese del progetto fondo famiglia lavoro ma è stato caricato sull attività ordinaria. Nel solo anno solare 2013 il costo del personale dipendente per garantire il fondo è stato di

Occhi per leggere le povertà

Occhi per leggere le povertà Occhi per leggere le povertà Uno sguardo sull esclusione sociale a Bergamo Bergamo, 17 Ottobre 2009 Enti coinvolti Enti 2008 2007 2006 Conferenza San 91 91 93 Parrocchiali 44 42 40 Centro Aiuto alla Vita

Dettagli

ITINERARIO DI FORMAZIONE PER CATECHISTI DEGLI ADULTI

ITINERARIO DI FORMAZIONE PER CATECHISTI DEGLI ADULTI ITINERARIO DI FORMAZIONE PER CATECHISTI DEGLI ADULTI Contributo per Consiglio Pastorale Diocesano del 5 giugno 2015 PARTECIPANTI: 207 Stezzano 73 Redona 65 Terno d Isola 69 età media dei partecipanti 54

Dettagli

Fondo Famiglie Solidali: dati e prospettive. martedì 05 ottobre Opera pia San Luigi

Fondo Famiglie Solidali: dati e prospettive. martedì 05 ottobre Opera pia San Luigi Fondo Famiglie Solidali: dati e prospettive martedì 05 ottobre Opera pia San Luigi 1 2 FONDO FAMIGLIE SOLIDALI Fondo straordinario temporaneo istituito dal Vescovo il 9 aprile 2009 Servizio segno della

Dettagli

Rapporto 2011 su povertà ed esclusione sociale in Sardegna

Rapporto 2011 su povertà ed esclusione sociale in Sardegna DELEGAZIONE REGIONALE DELLA SARDEGNA CONFERENZA STAMPA VILLACIDRO, 29 DICEMBRE 2011 (ORE 14.15) Rapporto 2011 su povertà ed esclusione sociale in Sardegna Povertà, impoverimento e misure di contrasto del

Dettagli

PROSSIMITÀ DELLA CHIESA VICENTINA A FAVORE DI PERSONE E FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ

PROSSIMITÀ DELLA CHIESA VICENTINA A FAVORE DI PERSONE E FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ PROSSIMITÀ DELLA CHIESA VICENTINA A FAVORE DI PERSONE E FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ Incontro diocesano per i Centri di Ascolto parrocchiali, U.P., vicariali; per le famiglie parte dei sostegni di vicinanza,

Dettagli

Report delle attività dei centri Caritas Anno 2013

Report delle attività dei centri Caritas Anno 2013 Centri ascolto cittadini e parrocchiali Report delle attività dei centri Caritas Anno 2013 Casa di accoglienza donne Attività di microcredito 1 2 Progetto povertà (dicembre 2010 ottobre 2012. Alcuni dati

Dettagli

Povertà e impoverimento delle famiglie dall esperienza delle Caritas della Sardegna

Povertà e impoverimento delle famiglie dall esperienza delle Caritas della Sardegna DELEGAZIONE REGIONALE DELLA SARDEGNA CONFERENZA STAMPA CAGLIARI, SEDE DELL ASSOCIAZIONE DELLA STAMPA SARDA 16 SETTEMBRE 2013 (ORE 10.30) Povertà e impoverimento delle famiglie dall esperienza delle Caritas

Dettagli

Osservatorio diocesano delle povertà e delle risorse SILOE. Servizi Integrati Lavoro Orientamento Educazione

Osservatorio diocesano delle povertà e delle risorse SILOE. Servizi Integrati Lavoro Orientamento Educazione Osservatorio diocesano delle povertà e delle risorse SILOE Servizi Integrati Lavoro Orientamento Educazione DATI 2016 Il SILOE è un servizio diocesano promosso da Caritas Ambrosiana e dall'ufficio per

Dettagli

Caritas diocesana di Frosinone-Veroli-Ferentino. Presentazione dati centri di ascolto diocesani. Anno 2009

Caritas diocesana di Frosinone-Veroli-Ferentino. Presentazione dati centri di ascolto diocesani. Anno 2009 Caritas diocesana di Frosinone-Veroli-Ferentino. Presentazione dati centri di ascolto diocesani. Anno 2009 Nel corso dell anno 2009 si sono rivolte ai cinque centri di ascolto vicariali un totale di 438

Dettagli

Osservatorio diocesano delle povertà e delle risorse SILOE. Servizi Integrati Lavoro Orientamento Educazione

Osservatorio diocesano delle povertà e delle risorse SILOE. Servizi Integrati Lavoro Orientamento Educazione Osservatorio diocesano delle povertà e delle risorse SILOE Servizi Integrati Lavoro Orientamento Educazione DATI 2015 Il SILOE è un servizio diocesano promosso da Caritas Ambrosiana e dall'ufficio per

Dettagli

L attuazione della riforma: definizione dei confini ipotesi di lavoro

L attuazione della riforma: definizione dei confini ipotesi di lavoro icariati SCHEDA 4 Riforma Vicariati L attuazione della riforma: definizione dei confini ipotesi di lavoro Il Vescovo Francesco ha indicato nella lettera circolare Camminare insieme nella gioia del Vangelo

Dettagli

PATTI TERRITORIALI: IL FONDO ANTICRISI DEL COMUNE DI SUZZARA. a cura di Donata Orlati

PATTI TERRITORIALI: IL FONDO ANTICRISI DEL COMUNE DI SUZZARA. a cura di Donata Orlati PATTI TERRITORIALI: IL FONDO ANTICRISI DEL COMUNE DI SUZZARA a cura di Donata Orlati Per sostenere le famiglie coinvolte in processi di crisi occupazionali, nell anno precedente ed anche in quello in corso,

Dettagli

BANDO PUBBLICO MISURE ANTI CRISI SOSTEGNO ECONOMICO STRAORDINARIO ALLE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA

BANDO PUBBLICO MISURE ANTI CRISI SOSTEGNO ECONOMICO STRAORDINARIO ALLE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA All.1 BANDO PUBBLICO MISURE ANTI CRISI SOSTEGNO ECONOMICO STRAORDINARIO ALLE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA L Amministrazione Comunale di Sarezzo rende noto che con Delibera Giunta Comunale n. 51 del 09/04/2009,

Dettagli

DATI PER ZONE PASTORALI 1 ZONA 6 - MELEGNANO

DATI PER ZONE PASTORALI 1 ZONA 6 - MELEGNANO Osservatorio diocesano delle povertà e delle risorse XI RAPPORTO SULLE POVERTA NELLA DIOCESI DI MILANO DATI PER ZONE PASTORALI 1 ZONA 6 - MELEGNANO ANNO 2011 2 In queste pagine vengono presentati, per

Dettagli

SCHEDA SEGNALAZIONE / DOMANDA Segnalazione Domanda diretta

SCHEDA SEGNALAZIONE / DOMANDA Segnalazione Domanda diretta SCHEDA SEGNALAZIONE / DOMANDA Segnalazione Domanda diretta Pagina 1 DATI ANAGRAFICI PRIVATI DEL SEGNALATO / RICHIEDENTE Cognome Nome Indirizzo residenza Indirizzo domicilio Telefono codice fiscale Cellulare

Dettagli

DATI 9 MESI 2014 CARITAS DIOCESANA

DATI 9 MESI 2014 CARITAS DIOCESANA DATI 9 MESI 2014 CARITAS DIOCESANA "anno apertura" persone % persone % persone % persone % persone % persone % nuovi 912 45,3 936 45,4 951 44,5% 1.072 51,4% 1.151 55,0% 1.077 55,1% ritorni 1.102 54,7 1.127

Dettagli

DORMITORIO GALGARIO AREA PROMOZIONE UMANA LE PERSONE ACCOLTE LE PROVENIENZE

DORMITORIO GALGARIO AREA PROMOZIONE UMANA LE PERSONE ACCOLTE LE PROVENIENZE AREA PROMOZIONE UMANA DORMITORIO GALGARIO Destinatari Finalità Servizio Inizio attività 13 Gennaio 2004 Gestione servizio Organizzazione Uomini con problemi di grave marginalità Il dormitorio Galgario

Dettagli

PARTE TERZA INDAGINE CAMPIONARIA

PARTE TERZA INDAGINE CAMPIONARIA PARTE TERZA INDAGINE CAMPIONARIA IL CAMPIONE L indagine, svolta su un campione di 1.000 giovani residenti nel comune di Roma con un età compresa tra i 15 e i 29 anni, è stata effettuata attraverso la somministrazione

Dettagli

DATI PER ZONE PASTORALI ANNO 2011

DATI PER ZONE PASTORALI ANNO 2011 Osservatorio diocesano delle povertà e delle risorse XI RAPPORTO SULLE POVERTA NELLA DIOCESI DI MILANO DATI PER ZONE PASTORALI ANNO 2011 DATI PER ZONE PASTORALI DATI ANNO 2011 (Osservatorio diocesano delle

Dettagli

Il microcredito a Prato, uno strumento che nel 2015 ha erogato 500mila euro per spese sociali e finanziamento a nuove imprese

Il microcredito a Prato, uno strumento che nel 2015 ha erogato 500mila euro per spese sociali e finanziamento a nuove imprese Il microcredito a Prato, uno strumento che nel 2015 ha erogato 500mila euro per spese sociali e finanziamento a nuove imprese Un paracadute per non precipitare, una boccata d ossigeno per continuare a

Dettagli

Caritas della Diocesi di Mantova. Conti di racconti. Le persone incontrate nei centri di ascolto. Report 2015

Caritas della Diocesi di Mantova. Conti di racconti. Le persone incontrate nei centri di ascolto. Report 2015 Caritas della Diocesi di Mantova Conti di racconti Le persone incontrate nei centri di ascolto Report 2015 Osservatorio delle Povertà e delle Risorse La rete Caritas Mantova: Associazione Agàpe onlus e

Dettagli

CITTÀ DI CLUSONE Provincia di Bergamo Ambito Territoriale n. 9 - Valle Seriana Superiore e Valle di Scalve

CITTÀ DI CLUSONE Provincia di Bergamo Ambito Territoriale n. 9 - Valle Seriana Superiore e Valle di Scalve CITTÀ DI CLUSONE Provincia di Bergamo Ambito Territoriale n. 9 - Valle Seriana Superiore e Valle di Scalve SECONDO BANDO BANDO PER PER L EROGAZIONE DI BUONI DEI BUONI SOCIALI SOCIALI PER LE FAMIGLIE COLPITE

Dettagli

COMUNE DI ALSENO PROVINCIA DI PIACENZA

COMUNE DI ALSENO PROVINCIA DI PIACENZA FONDO CONTRIBUTO AFFITTI a favore delle famiglie in difficoltà economica Il Responsabile del Servizio Sociale ai sensi della deliberazione della Giunta Comunale n. 47 del 04/05/2015 e determinazione Responsabile

Dettagli

AIUTO A PERSONE E FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ ECONOMICA

AIUTO A PERSONE E FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ ECONOMICA AIUTO A PERSONE E FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ ECONOMICA L ESPERIENZA DI CARITAS VICENTINA: IL MICROCREDITO E I NUOVI BISOGNI Il servizio-segno il significato Il Servizio Segno racchiude nel suo significato

Dettagli

LA POPOLAZIONE A PRATO Dati provvisori del XV Censimento della popolazione e delle abitazioni

LA POPOLAZIONE A PRATO Dati provvisori del XV Censimento della popolazione e delle abitazioni LA POPOLAZIONE A PRATO Dati provvisori del XV Censimento della popolazione e delle abitazioni - 2011 A cura di: Ufficio Statistica e Censimento del Comune di Prato in collaborazione con: Dott.ssa Ester

Dettagli

Giornata Mondiale dei Poveri «Non amiamo a parole ma con i fatti» Dati sulla povertà rilevata dal 1 gennaio al 31 ottobre 2017

Giornata Mondiale dei Poveri «Non amiamo a parole ma con i fatti» Dati sulla povertà rilevata dal 1 gennaio al 31 ottobre 2017 Giornata Mondiale dei Poveri «Non amiamo a parole ma con i fatti» Dati sulla povertà rilevata dal 1 gennaio al 31 ottobre 2017 Centro d Ascolto diocesano Il Centro di Ascolto Diocesano è un luogo che accoglie

Dettagli

ASSEGNI AL NUCLEO FAMILIARE A chi e quanto spetta?

ASSEGNI AL NUCLEO FAMILIARE A chi e quanto spetta? 3 Giugno 2015 ASSEGNI AL NUCLEO FAMILIARE A chi e quanto spetta? I nuovi livelli di reddito in vigore da luglio 2015 a giugno 2016 per il calcolo dell importo L INPS ha pubblicato il 27 maggio le nuove

Dettagli

Come compilare la domanda per gli assegni familiari

Come compilare la domanda per gli assegni familiari Come compilare la domanda per gli assegni familiari Autore : Noemi Secci Data: 05/08/2016 Assegni al nucleo familiare: come si compila la domanda, come si invia, in quali casi è richiesta l autorizzazione.

Dettagli

Centro di Ascolto e Aiuto di Uggiate Trevano

Centro di Ascolto e Aiuto di Uggiate Trevano Relazione sociale 2018 Centro di Ascolto e Aiuto di Uggiate Trevano Chi siamo e cosa facciamo Il Centro di Ascolto e di Aiuto Caritas (CdAeA) del Vicariato di Uggiate Trevano include il territorio delle

Dettagli

Microcredito FWA. Report 17 Luglio Università Cattolica del Sacro Cuore Altis, V. Bramanti e F. Spina Pagina 1

Microcredito FWA. Report 17 Luglio Università Cattolica del Sacro Cuore Altis, V. Bramanti e F. Spina Pagina 1 Microcredito FWA Report 17 Luglio 2012 Università Cattolica del Sacro Cuore Altis, V. Bramanti e F. Spina Pagina 1 1.1 Le pratiche caricate sulla piattaforma Al 17/07/2012 il totale delle pratiche caricate

Dettagli

COMUNE DI VANZAGO (CITTA METROPOLITANA DI MILANO)

COMUNE DI VANZAGO (CITTA METROPOLITANA DI MILANO) COMUNE DI VANZAGO (CITTA METROPOLITANA DI MILANO) Per informazioni rivolgersi Segreteria Tel. 02.93962.212 Vanzago, 24 gennaio 2018 Comunicato Stampa Stranieri a Vanzago: analisi demografica E interessante

Dettagli

report CENTRI DI ASCOLTO DIOCESANI - DATI 2013

report CENTRI DI ASCOLTO DIOCESANI - DATI 2013 marzo 2014 Via Carducci 48 14100 ASTI CARITAS DIOCESANA DI ASTI report osservatorio delle povertà e delle risorse tel. 0141 532444 e-mail: caritasasti@gmail.com 6 Rapporto sulle caratteristiche degli utenti

Dettagli

MICROCREDITO ETICO-SOCIALE: PROFILI DEI RICHIEDENTI E DEI BENEFICIARI

MICROCREDITO ETICO-SOCIALE: PROFILI DEI RICHIEDENTI E DEI BENEFICIARI CONFERENZA EPISCOPALE TRIVENETA DELEGAZIONE CARITAS NORD-EST FONDAZIONE «E. ZANCAN» ONLUS DI RICERCA SCIENTIFICA DI RILEVANTE INTERESSE SOCIALE MICROCREDITO ETICO-SOCIALE: PROFILI DEI RICHIEDENTI E DEI

Dettagli

Il/La sottoscritto/a CID. celibe/nubile coniugato/a vedovo/a separato/a divorziato/a CHIEDE

Il/La sottoscritto/a CID. celibe/nubile coniugato/a vedovo/a separato/a divorziato/a CHIEDE Da inviare a: a Ferservizi per il tramite della struttura P.O. di riferimento Il/La sottoscritto/a CID celibe/nubile coniugato/a vedovo/a separato/a divorziato/a l attribuzione CHIEDE la rideterminazione

Dettagli

Il Vicario locale. STATUTO-QUADRO dei VICARIATI LOCALI (Costituzioni sinodali, ) Art. 1 Costituzione

Il Vicario locale. STATUTO-QUADRO dei VICARIATI LOCALI (Costituzioni sinodali, ) Art. 1 Costituzione STATUTO-QUADRO dei VICARIATI LOCALI (Costituzioni sinodali, 132-149) Art. 1 Costituzione Il vicariato locale è un articolazione territoriale che raggruppa più parrocchie tra loro vicine, per favorire tra

Dettagli

COMUNE di RONCADELLE (Provincia di Brescia)

COMUNE di RONCADELLE (Provincia di Brescia) COMUNE di RONCADELLE (Provincia di Brescia) approvato con delib. Cons. Com. n. 4 del 28.01.2003 modificato con delib. Cons. Com. n. 30 del 25.05.2004 modificato con delib. Cons. Com. n. 50 del 26.09.2007

Dettagli

FONDO CITTADINO DI SOLIDARIETA

FONDO CITTADINO DI SOLIDARIETA COMUNITA PASTORALE CROCIFISSO RISORTO SARONNO FONDO CITTADINO DI SOLIDARIETA Aggiornato a dicembre 2016 PROGETTO UN MATTONE PER LA CASA Famiglia composta da padre madre e una figlia. Il capofamiglia ha

Dettagli

report CENTRI DI ASCOLTO DIOCESANI - DATI 2014

report CENTRI DI ASCOLTO DIOCESANI - DATI 2014 febbraio 2015 Via Carducci 48 14100 ASTI CARITAS DIOCESANA DI ASTI report osservatorio delle povertà e delle risorse tel. 0141 532444 e-mail: caritasasti@gmail.com 7 Rapporto sulle caratteristiche degli

Dettagli

Nuclei familiari con entrambi i genitori e almeno un figlio minore (in cui sia

Nuclei familiari con entrambi i genitori e almeno un figlio minore (in cui sia Tabella 20A: Tabella 20B: Tabella 21A: Tabella 21B: Tabella 21C: Tabella 21D: Tabella 11: Tabella 12: Tabella 13: Tabella 14: Tabella 15: Tabella 16: Tabella 17: Tabella 18: Tabella 19: ASSEGNO AL NUCLEO

Dettagli

Centro Risorse Donne SPORTELLI

Centro Risorse Donne SPORTELLI SPORTELLI Calolziocorte (presso il Monastero del Lavello) Lecco (presso il Centro Impiego di Lecco) Bellano (presso la biblioteca civica del Comune di Bellano) Merate (presso il Centro Impiego di Merate)

Dettagli

- MISURA 4: sostenere nuclei familiari per il mantenimento dell alloggio in locazione il cui reddito provenga esclusivamente da pensione.

- MISURA 4: sostenere nuclei familiari per il mantenimento dell alloggio in locazione il cui reddito provenga esclusivamente da pensione. BANDO PER L ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI VOLTI AL CONTENIMENTO DELL EMERGENZA ABITATIVA E AZIONI VOLTE AL SOSTEGNO DEL MANTENIMENTO DELL ABITAZIONE IN LOCAZIONE D.G.R. 6465/2017 - ANNO 2017 Premessa La

Dettagli

FUTURO RAPPORTO esclusione sociale. Roma 17 Novembre 2017

FUTURO RAPPORTO esclusione sociale. Roma 17 Novembre 2017 FUTURO ANTERIORE RAPPORTO 2017 Su povertà giovanili ed esclusione sociale in Italia Federica De Lauso Roma 17 Novembre 2017 INDICE DELLA PRESENTAZIONE 1. La povertà in Italia: vecchi e nuovi volti 2. Le

Dettagli

FONDO DI SOLIDARIETA PER FAR FRONTE ALLA CRISI ECONOMICA BANDO PER L ASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTI ANNO 2010/2011

FONDO DI SOLIDARIETA PER FAR FRONTE ALLA CRISI ECONOMICA BANDO PER L ASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTI ANNO 2010/2011 Allegato A) alla determinazione N. 224 del 30/12/2010 Settore AA.GG. e Servizi alla Persona. FONDO DI SOLIDARIETA PER FAR FRONTE ALLA CRISI ECONOMICA BANDO PER L ASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTI ANNO 2010/2011

Dettagli

NEWSLETTER. GIUGNO 2011 Foglio di informazione dell Osservatorio Politiche Sociali. Nono Rapporto sull immigrazione straniera al 1 luglio 2010

NEWSLETTER. GIUGNO 2011 Foglio di informazione dell Osservatorio Politiche Sociali. Nono Rapporto sull immigrazione straniera al 1 luglio 2010 Provincia di Bergamo Settore Politiche Sociali e Salute NEWSLETTER GIUGNO 2011 Foglio di informazione dell Osservatorio Politiche Sociali Nono Rapporto sull immigrazione straniera al 1 luglio 2010 Domenico

Dettagli

CENTRO DI ASCOLTO E AIUTO CARITAS Via G. Carducci, 14/ SONDRIO Tel RELAZIONE SOCIALE

CENTRO DI ASCOLTO E AIUTO CARITAS Via G. Carducci, 14/ SONDRIO Tel RELAZIONE SOCIALE CENTRO DI ASCOLTO E AIUTO CARITAS Via G. Carducci, 14/16 23100 SONDRIO Tel. 0342 515018 E-mail cdasondrio@caritascomo.it RELAZIONE SOCIALE ANNO 2016 Indice CHI SIAMO E COSA FACCIAMO... 3 COLLOQUI... 3

Dettagli

I incontro: IL FONDO STRAORDINARIO DIOCESANO: UN SEGNO DI SOLIDARIETA NON SOLO ECONOMICA

I incontro: IL FONDO STRAORDINARIO DIOCESANO: UN SEGNO DI SOLIDARIETA NON SOLO ECONOMICA I incontro: IL FONDO STRAORDINARIO DIOCESANO: UN SEGNO DI SOLIDARIETA NON SOLO ECONOMICA Il percorso formativo giovedì 12 settembre ore 18.00-20.00 IL FONDO STRAORDINARIO DIOCESANO: UN SEGNO DI SOLIDARIETÀ

Dettagli

FLASH REPORT. su povertà ed esclusione sociale. 17 Ottobre 2014 Giornata mondiale di lotta alla povertà

FLASH REPORT. su povertà ed esclusione sociale. 17 Ottobre 2014 Giornata mondiale di lotta alla povertà FLASH REPORT su povertà ed esclusione sociale 17 Ottobre 2014 Giornata mondiale di lotta alla povertà Indice 1. Povertà terra di nessuno. Utopie e attese per l Europa 2020 2. Il caso Italia: una povertà

Dettagli

Piano di intervento per il sostegno abitativo

Piano di intervento per il sostegno abitativo Piano di intervento per il sostegno abitativo Conferenza stampa 23 maggio 2014 La Delibera approvata ieri dalla Giunta capitolina dà il via libera al nuovo Piano di intervento per il sostegno abitativo

Dettagli

Comunità di Sant Egidio. Immigrazione e sicurezza: garantire la sicurezza dei cittadini e la dignità e il rispetto delle persone

Comunità di Sant Egidio. Immigrazione e sicurezza: garantire la sicurezza dei cittadini e la dignità e il rispetto delle persone Immigrazione e sicurezza: garantire la sicurezza dei cittadini e la dignità e il rispetto delle persone I dati reali della presenza straniera in Italia: I cittadini stranieri residenti in Italia al 1 gennaio

Dettagli

Le situazioni di disagio osservate nei Centri di ascolto delle Caritas della Sardegna

Le situazioni di disagio osservate nei Centri di ascolto delle Caritas della Sardegna DELEGAZIONE REGIONALE DELLA SARDEGNA CONFERENZA STAMPA SASSARI, 22 DICEMBRE 2010 (ORE 10.00) Le situazioni di disagio osservate nei Centri di ascolto delle Caritas della Sardegna Sintesi dei principali

Dettagli

Un anno di Caritas. Sulle povertà e l esclusione sociale intercettati dai nostri segni di servizio

Un anno di Caritas. Sulle povertà e l esclusione sociale intercettati dai nostri segni di servizio Un anno di Caritas 1 RAPPORTO 2016 Sulle povertà e l esclusione sociale intercettati dai nostri segni di servizio 2 Ho imparato che il problema dell altro è uguale al mio (Don milani) Persone ascoltate

Dettagli

Premessa. Articolazione del Bando

Premessa. Articolazione del Bando COMUNITA MONTANA DEI LAGHI BERGAMASCHI AMBITO TERRITORIALE ALTO SEBINO Comuni di: Rogno, Costa Volpino, Lovere, Castro, Riva di Solto, Fonteno, Solto Collina, Pianico, Sovere, Bossico. BANDO PER L EROGAZIONE

Dettagli

In copertina: Marinus Van Reymerswaele, Gli Usurai, 1540

In copertina: Marinus Van Reymerswaele, Gli Usurai, 1540 In copertina: Marinus Van Reymerswaele, Gli Usurai, 1540 Edizioni Ce.St.Ri.M. Via S. Maria di Betlehem, n.7-85100 Potenza Tel. 0971 441549 Email: cestrim@cestrim.org interesseuomo@tiscali.it www.interesseuomo.org

Dettagli

La Fondazione CRC contro la crisi

La Fondazione CRC contro la crisi La Fondazione CRC contro la crisi DESTINATARI: famiglie (di diritto o di fatto, anche monoparentali), con figli/parenti a carico, in affitto sul mercato locatizio privato e con difficoltà a sostenere i

Dettagli

Dati relativi alla presenza in Italia

Dati relativi alla presenza in Italia Dati riferiti al collettivo immigrato sul territorio della Città metropolitana di Milano. Anno 2013 Distribuzione percenuale delle principali variabili della popolazione straniera ultraquattordicenne Fonte:

Dettagli

LE DONNE ACCOLTE NEL 2018 PROVENIENTI DAL TERRITORIO DELL EX-ULSS 16, ESCLUSI I COMUNI DELLA SACCISICA

LE DONNE ACCOLTE NEL 2018 PROVENIENTI DAL TERRITORIO DELL EX-ULSS 16, ESCLUSI I COMUNI DELLA SACCISICA LE DONNE ACCOLTE NEL 2018 PROVENIENTI DAL TERRITORIO DELL EX-ULSS 16, ESCLUSI I COMUNI DELLA SACCISICA Il 2018 è stato un anno di crescita e di nuove sfide per il Centro Veneto Progetti Donna Auser. Negli

Dettagli

report CENTRI DI ASCOLTO DIOCESANI - DATI 2017

report CENTRI DI ASCOLTO DIOCESANI - DATI 2017 25 Ottobre 2018 Via Carducci 48 14100 ASTI CARITAS DIOCESANA DI ASTI report osservatorio delle povertà e delle risorse tel. 0141 532444 e-mail: caritasasti@gmail.com 10 Rapporto sulle caratteristiche degli

Dettagli

LE DONNE ACCOLTE NEL 2018

LE DONNE ACCOLTE NEL 2018 LE DONNE ACCOLTE NEL 2018 Il 2018 è stato un anno di crescita e di nuove sfide per il Centro Veneto Progetti Donna Auser. Negli ultimi 12 anni si è verificato un aumento esponenziale delle donne che hanno

Dettagli

LE DONNE ACCOLTE NEL 2018 PROVENIENTI DAL TERRITORIO DELL EX-ULSS 17

LE DONNE ACCOLTE NEL 2018 PROVENIENTI DAL TERRITORIO DELL EX-ULSS 17 LE DONNE ACCOLTE NEL 2018 PROVENIENTI DAL TERRITORIO DELL EX-ULSS 17 Il 2018 è stato un anno di crescita e di nuove sfide per il Centro Veneto Progetti Donna Auser. Negli ultimi 12 anni si è verificato

Dettagli

Le forze di Lavoro nelle MARCHE Medie 2012

Le forze di Lavoro nelle MARCHE Medie 2012 Le forze di Lavoro nelle MARCHE Medie 2012 Dati ISTAT elaborati a cura della CGIL Marche e dell 4 marzo 2013 1 INDICE 1_Le Forze di Lavoro nelle Marche 2_Le Forze di Lavoro in provincia di Ancona 3_Le

Dettagli

Dati sulla povertà 2017 nei centri d ascolto della Caritas

Dati sulla povertà 2017 nei centri d ascolto della Caritas Dati sulla povertà 2017 nei centri d ascolto della Caritas Di quali dati stiamo parlando? Cda Diocesano Cda territoriali (26/50) Fondo Famiglia per la formazione Animazione del territorio Accoglienze nella

Dettagli

3.IL BISOGNO. Foto Federazione Europea Banchi Alimentari

3.IL BISOGNO. Foto Federazione Europea Banchi Alimentari 3.IL BISOGNO La povertà Sempre più poveri in Lombardia L emergenza ha il volto dei minori Lo spreco alimentare in Italia I frutti del nostro impegno La legge Gadda 166-2016 Foto Federazione Europea Banchi

Dettagli

La Povertà letta dai Centri d Ascolto Caritas

La Povertà letta dai Centri d Ascolto Caritas La Povertà letta dai Centri d Ascolto Caritas I Numeri I dati elaborati dall Osservatorio Diocesano delle Povertà e delle Risorse raccontano di un aumento di richieste di aiuto pari al 13%. I Centri di

Dettagli

IL SISTEMA DEI SERVIZI EDUCATIVI 0/3 ANNI NEL TERRITORIO PROVINCIALE 1

IL SISTEMA DEI SERVIZI EDUCATIVI 0/3 ANNI NEL TERRITORIO PROVINCIALE 1 SETTORE SERVIZI ALLA PERSONA E ALLA COMUNITA Servizio politiche sociali e per la salute IL SISTEMA DEI SERVIZI EDUCATIVI 0/3 ANNI NEL TERRITORIO PROVINCIALE 1 alcuni dati di sfondo - Novembre 2007-1 a

Dettagli

Rapporto Economia Provinciale Analisi per Cluster

Rapporto Economia Provinciale Analisi per Cluster Rapporto Economia Provinciale 2009 271 Analisi per Cluster Analisi per Cluster 273 Cluster Per trarre qualche informazione dall andamento degli indicatori economici che ormai da sette anni vengono monitorati,

Dettagli

INTERVENTI DI CONTRASTO ALLE FRAGILITA SOCIALI: L ESPERIENZA OLMEDESE FAMIGLIA E POVERTÀ ESTREME: INTERVENTI DI INCLUSIONE SOCIALE

INTERVENTI DI CONTRASTO ALLE FRAGILITA SOCIALI: L ESPERIENZA OLMEDESE FAMIGLIA E POVERTÀ ESTREME: INTERVENTI DI INCLUSIONE SOCIALE ALLE FRAGILITA SOCIALI: L ESPERIENZA OLMEDESE FAMIGLIA E POVERTÀ ESTREME: INTERVENTI DI INCLUSIONE SOCIALE ANNO 1861 (al 31.12) 1901 (al 31.12) 1951 (al 31.12) 1971 (al 31.12) 1981 (al 31.12) 1991 (al

Dettagli

Poveri di diritti Rapporto 2011 su povertà ed esclusione sociale in Italia a cura di Caritas Italiana - Fondazione Zancan

Poveri di diritti Rapporto 2011 su povertà ed esclusione sociale in Italia a cura di Caritas Italiana - Fondazione Zancan Poveri di diritti Rapporto 2011 su povertà ed esclusione sociale in Italia a cura di Caritas Italiana - Fondazione Zancan TRENTINO ALTO ADIGE: sintesi di alcuni dati 1. IL PUNTO DI PARTENZA: UNO SGUARDO

Dettagli

Assegno figlio a carico per i lavoratori dipendenti

Assegno figlio a carico per i lavoratori dipendenti Assegno figlio a carico per i lavoratori dipendenti Autore : Noemi Secci Data: 22/10/2018 Assegno al nucleo familiare Anf per i dipendenti con figli: quando spetta, quanto spetta al mese, tabelle, fasce

Dettagli

CGIL SUNIA. La crisi economica acuisce il fenomeno degli sfratti per morosità. Roma

CGIL SUNIA. La crisi economica acuisce il fenomeno degli sfratti per morosità. Roma CGIL La crisi economica acuisce il fenomeno degli sfratti per morosità SUNIA Roma L indagine sull andamento delle procedure di sfratto è stata effettuata su dati del Ministero dell Interno e sui risultati

Dettagli

Emergenza alimentare o emergenza economica?

Emergenza alimentare o emergenza economica? Osservatorio diocesano delle povertà e delle risorse Emergenza alimentare o emergenza economica? La risposta della Caritas Dodicesimo rapporto sulle povertà nella diocesi di Milano 31 ottobre 2013 I. Numero

Dettagli

SIA. (Sostegno per l Inclusione Attiva)

SIA. (Sostegno per l Inclusione Attiva) SIA (Sostegno per l Inclusione Attiva) Il Sostegno per l Inclusione Attiva (SIA) è una misura di contrasto alla povertà che prevede l'erogazione di un sussidio economico alle famiglie in condizioni economiche

Dettagli

SEZIONE 3 I dati dei 13 Centri di Ascolto in rete

SEZIONE 3 I dati dei 13 Centri di Ascolto in rete 21 SEZIONE 3 I dati dei 13 Centri di Ascolto in rete I DATI SULLE POVERTÁ NEI 13 CENTRI DI ASCOLTO IN RETE Premessa I dati analizzati in questa sezione, riguardano le persone incontrate nei 13 Centri di

Dettagli

PROCEDURE DI MOBILITA' ATTIVATE NEL 2007

PROCEDURE DI MOBILITA' ATTIVATE NEL 2007 PROCEDURE DI MOBILITA' ATTIVATE NEL 2007 Per completare il quadro della situazione occupazionale provinciale si riportano i dati relativi ai lavoratori che nel corso del 2007 sono stati espulsi in seguito

Dettagli

I numeri del censimento

I numeri del censimento 1 I numeri del censimento Questionari inviati 13.871 Questionari ritirati dalle famiglie 13.088 Famiglie censite 12.223 Individui censiti 30.652 Individui residenti 28.846 Individui non residenti 1.236

Dettagli

Lungo le strade del futuro Dossier statistico Caritas/Migrantes

Lungo le strade del futuro Dossier statistico Caritas/Migrantes Alcuni dati statistici sulla Lungo le strade del futuro Dossier statistico 2008 - Caritas/Migrantes a cura di Marco Zucchelli Stranieri a Bergamo al 31 dicembre 2007 1 Italiani e stranieri regolari in

Dettagli

Pensione per chi non ha mai lavorato. Autore : Noemi Secci. Data: 27/03/2018. Chi non è mai stato occupato può ottenere la pensione?

Pensione per chi non ha mai lavorato. Autore : Noemi Secci. Data: 27/03/2018. Chi non è mai stato occupato può ottenere la pensione? Pensione per chi non ha mai lavorato Autore : Noemi Secci Data: 27/03/2018 Chi non è mai stato occupato può ottenere la pensione? Sei vicino all età della pensione e ti stai chiedendo se hai diritto a

Dettagli

LE DONNE ACCOLTE NEL 2018 PROVENIENTI DAL TERRITORIO DELLA SACCISICA

LE DONNE ACCOLTE NEL 2018 PROVENIENTI DAL TERRITORIO DELLA SACCISICA LE DONNE ACCOLTE NEL 2018 PROVENIENTI DAL TERRITORIO DELLA SACCISICA Il 2018 è stato un anno di crescita e di nuove sfide per il Centro Veneto Progetti Donna Auser. Negli ultimi 12 anni si è verificato

Dettagli

XVIII Rapporto AlmaLaurea sul Profilo e la Condizione occupazionale dei laureati UNIVERSITA E LAVORO, UN PAESE A DUE VELOCITA

XVIII Rapporto AlmaLaurea sul Profilo e la Condizione occupazionale dei laureati UNIVERSITA E LAVORO, UN PAESE A DUE VELOCITA XVIII Rapporto AlmaLaurea sul Profilo e la Condizione occupazionale dei laureati UNIVERSITA E LAVORO, UN PAESE A DUE VELOCITA Napoli, - Il XVIII Rapporto AlmaLaurea sul Profilo e la Condizione occupazionale

Dettagli

REI - Reddito di inclusione sociale: cos è e a chi spetta

REI - Reddito di inclusione sociale: cos è e a chi spetta 1 REI - Reddito di inclusione sociale: cos è e a chi spetta Il REI è il nuovo sussidio contro la povertà. Verrà erogato dal gennaio 2018 sulla nuova Carta Rei. Vediamo a chi spetta, requisiti e importo,

Dettagli

È una misura di reinserimento nel mondo del lavoro che serve ad integrare i redditi familiari.

È una misura di reinserimento nel mondo del lavoro che serve ad integrare i redditi familiari. È una misura di reinserimento nel mondo del lavoro che serve ad integrare i redditi familiari. OBIETTIVI: Migliorare l incontro tra domanda e offerta di lavoro; Aumentare l occupazione; Contrastare la

Dettagli

LE DONNE ACCOLTE NEL 2017

LE DONNE ACCOLTE NEL 2017 LE DONNE ACCOLTE NEL 2017 Il 2017 è stato un anno di crescita e di nuove sfide per il Centro Veneto Progetti Donna Auser. Negli ultimi 11 anni si è verificato un aumento esponenziale delle donne che hanno

Dettagli

1. Disuguaglianze economiche e povertà: i dati della statistica pubblica

1. Disuguaglianze economiche e povertà: i dati della statistica pubblica Roma, 17 ottobre 2018 1. Disuguaglianze economiche e povertà: i dati della statistica pubblica Individui e famiglie in povertà assoluta in Italia Anni 2007-2017 (v.a. in migliaia) 6.000 5.000 5.058 4.000

Dettagli

BUONE PRASSI DELLO SPRAR

BUONE PRASSI DELLO SPRAR BUONE PRASSI DELLO SPRAR INSERIMENTO ABITATIVO Creazione di un Fondo di rotazione per la ricerca di una soluzione alloggiativa (comune di Borgo San Lorenzo) Costituzione di un Fondo di garanzia a favore

Dettagli

REGOLAMENTO DEI CRITERI E DELLE MODALITA DI EROGAZIONE DI ASSISTENZA ECONOMICA A CITTADINI INDIGENTI

REGOLAMENTO DEI CRITERI E DELLE MODALITA DI EROGAZIONE DI ASSISTENZA ECONOMICA A CITTADINI INDIGENTI 1 COMUNE BORGONOVO VAL TIDONE (Piacenza) REGOLAMENTO DEI CRITERI E DELLE MODALITA DI EROGAZIONE DI ASSISTENZA ECONOMICA A CITTADINI INDIGENTI Approvato con deliberazione di C.C. n. 45 del 23.09.2004 2

Dettagli

MIGLIORA LA SITUAZIONE DEL MERCATO DEL LAVORO PIACENTINO NEL 2016: CALA LA DISOCCUPAZIONE, AUMENTA L OCCUPAZIONE.

MIGLIORA LA SITUAZIONE DEL MERCATO DEL LAVORO PIACENTINO NEL 2016: CALA LA DISOCCUPAZIONE, AUMENTA L OCCUPAZIONE. MIGLIORA LA SITUAZIONE DEL MERCATO DEL LAVORO PIACENTINO NEL 2016: CALA LA DISOCCUPAZIONE, AUMENTA L OCCUPAZIONE. Piacenz@economia pubblica i dati ufficiali sul mercato del lavoro recentemente diffusi

Dettagli

LE DONNE ACCOLTE NEL 2017 PROVENIENTI DAL TERRITORIO DELL EX-ULSS 16, ESCLUSI I COMUNI DELLA SACCISICA

LE DONNE ACCOLTE NEL 2017 PROVENIENTI DAL TERRITORIO DELL EX-ULSS 16, ESCLUSI I COMUNI DELLA SACCISICA LE DONNE ACCOLTE NEL 2017 PROVENIENTI DAL TERRITORIO DELL EX-ULSS 16, ESCLUSI I COMUNI DELLA SACCISICA Il 2017 è stato un anno di crescita e di nuove sfide per il Centro Veneto Progetti Donna Auser. Negli

Dettagli

Giovinazzo CARATTERISTICHE SOCIO-DEMOGRAFICHE

Giovinazzo CARATTERISTICHE SOCIO-DEMOGRAFICHE Giovinazzo CARATTERISTICHE SOCIO-DEMOGRAFICHE Tabella n. 1 - Utenti distribuiti per sesso Sesso Femminile 166 984 Maschile 58 353 Tabella n.2: Utenti distribuiti per cittadinanza Cittadinanza Totale Frequenza

Dettagli

Tabelle A.N.F. (Assegno al Nucleo Familiare) Dal 1 Luglio 2009 al 30 Giugno 2010. (Importi aggiornati in base alla Circolare INPS n 81 del 16-06-2009)

Tabelle A.N.F. (Assegno al Nucleo Familiare) Dal 1 Luglio 2009 al 30 Giugno 2010. (Importi aggiornati in base alla Circolare INPS n 81 del 16-06-2009) Tabelle A.N.F. (Assegno al Nucleo Familiare) Dal 1 Luglio 2009 al 30 Giugno 2010 (Importi aggiornati in base alla Circolare INPS n 81 del 16-06-2009) A cura di INCA-CGIL Emilia Romagna Pagina 1 di 66 Indice

Dettagli

Comune di BAGNOLO DI PO

Comune di BAGNOLO DI PO FONDO SOCIALE EUROPEO POR 2014/2020 OBIETTIVO COMPETITIVITÀ REGIONALE E OCCUPAZIONE Asse II Inclusione sociale Obiettivo Tematico 9) PROMUOVERE L INCLUSIONE SOCIALE E COMBATTERE LA POVERTÀ E OGNI DISCRIMINAZIONE

Dettagli

LA POPOLAZIONE STRANIERA A PRATO Dati provvisori del XV Censimento della popolazione e delle abitazioni

LA POPOLAZIONE STRANIERA A PRATO Dati provvisori del XV Censimento della popolazione e delle abitazioni LA POPOLAZIONE STRANIERA A PRATO Dati provvisori del XV Censimento della popolazione e delle abitazioni - 2011 A cura di: Ufficio Statistica e Censimento del Comune di Prato in collaborazione con: Dott.ssa

Dettagli

All Amministrazione Comunale di Civita Castellana

All Amministrazione Comunale di Civita Castellana PROTOCOLLO Al 06/06/2014 All Amministrazione Comunale di Civita Castellana OGGETTO: Richiesta di intervento economico. Il/La sottoscritto/a nato/a a il residente a in Via Codice Fiscale Tel. C H I E D

Dettagli

AL COMUNE DI GRADARA SETTORE SERVIZI AL CITTADINO VIA MANCINI, N GRADARA

AL COMUNE DI GRADARA SETTORE SERVIZI AL CITTADINO VIA MANCINI, N GRADARA AL COMUNE DI GRADARA SETTORE SERVIZI AL CITTADINO VIA MANCINI, N. 23 61012 GRADARA PROGETTO ORIENTAMENTO LAVORO AZIONE 2 TIROCINIO FORMATIVO DOMANDA DI ACCESSO ALLA SELEZIONE PER I CANDIDATI TIROCINANTI

Dettagli

ANALISI DEI DATI DELLE DONNE ACCOLTE DAL CENTRO VENETO PROGETTI DONNA - AUSER

ANALISI DEI DATI DELLE DONNE ACCOLTE DAL CENTRO VENETO PROGETTI DONNA - AUSER ANALISI DEI DATI DELLE DONNE ACCOLTE DAL CENTRO VENETO PROGETTI DONNA - AUSER DA GENNAIO A DICEMBRE 2016 Il 2016 è stato un anno di crescita e di nuove sfide per il Centro Veneto Progetti Donna Auser.

Dettagli

CITTADINI STRANIERI IN PROVINCIA DI BOLOGNA: CARATTERISTICHE E TENDENZE

CITTADINI STRANIERI IN PROVINCIA DI BOLOGNA: CARATTERISTICHE E TENDENZE CITTADINI STRANIERI IN PROVINCIA DI BOLOGNA: CARATTERISTICHE E TENDENZE Cittadini stranieri e condizione sociale in provincia di Bologna (Parte terza) Sintesi Rapporto di ricerca realizzato per la Provincia

Dettagli

La via lombarda al Reddito di Autonomia

La via lombarda al Reddito di Autonomia La via lombarda al Reddito di Autonomia DDGGRR X/4151, X/4152, X/4153, X/4154, X/4155 Con comunicazione del Presidente Maroni dell 8 ottobre 2015, si apre la sperimentazione del Reddito di Autonomia lombardo:

Dettagli

Presentazione del quarto rapporto sulle povertà incontrate

Presentazione del quarto rapporto sulle povertà incontrate Presentazione del quarto rapporto sulle povertà incontrate 1.I numeri e le caratteristiche degli utenti del Centro d'ascolto 2.Persone, Problemi, Percorsi 3.Dall'Ascolto alle Proposte 1 Su cosa è basato

Dettagli

ANALISI SOCIO-ECONOMICHE PIANO STRATEGICO FANO DINAMICHE COMMERCIALI, DI IMPRESA E MERCATO DEL LAVORO (2)

ANALISI SOCIO-ECONOMICHE PIANO STRATEGICO FANO DINAMICHE COMMERCIALI, DI IMPRESA E MERCATO DEL LAVORO (2) ANALISI SOCIO-ECONOMICHE PIANO STRATEGICO FANO DINAMICHE COMMERCIALI, DI IMPRESA E MERCATO DEL LAVORO (2) ANALISI SOCIO-ECONOMICA 2016 DIMENSIONE SPAZIO/TEMPORALE I dati del comune di Fano sono stati confrontati

Dettagli