I Centri di Trasformazione di acciaio per C.A.: controlli di produzione, etichettatura, identificazione, rintracciabilità e saldature.

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1 NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI: OBBLIGHI E RESPONSABILITÀ NELLA FILIERA DEL CALCESTRUZZO ARMATO 19 Giugno 2009 Mezzocorona (TN) I Centri di Trasformazione di acciaio per C.A.: controlli di produzione, etichettatura, identificazione, rintracciabilità e saldature. VINCENZO CARAVANO

2 Le Norme Tecniche per le Costruzioni, di cui al D.M. 14/01/08 (nel seguito NTC), regolamentano le attività dei Centri di Trasformazione di acciaio per calcestruzzo armato al Materiali e documentazione Il Centro di Trasformazione può ricevere e lavorare solo prodotti qualificati all origine, ovvero acciaio per C.A. B450C o B450A. Non essendo tali materiali soggetti all obbligo di marcatura CE, tutte le forniture devono essere accompagnate dalla copia dell attestato di qualificazione del Servizio Tecnico Centrale. Le NTC, al , prevedono che il riferimento a tale attestato deve essere riportato sul documento di trasporto del fornitore, mentre la Circolare n. 617 del 02/02/09 (Istruzioni per l applicazione delle NTC) prevede che sulla copia dell attestato sia riportato un timbro in originale con almeno la data di spedizione ed il destinatario. Spesso succede che sulla copia dell attestato non vi siano i riferimenti della spedizione e, in alcuni casi, manchi anche il timbro del Servizio Tecnico Centrale, unico elemento, questo, che distingue la copia dell originale dalle copie disponibili sul sito del Consiglio Superiore dei LL.PP. ( La Circolare 617/09 precisa che le acciaierie non sono tenute ad accompagnare ogni fornitura con copia dei certificati rilasciati dal laboratorio incaricato che effettua i controlli periodici di qualità. Tali certificati non sono significativi ai fini della fornitura, trattandosi di documenti riservati al Servizio Tecnico Centrale per i controlli semestrali nell ambito del mantenimento e rinnovo della qualificazione. Tali certificati, peraltro, non possono sostituire i certificati relativi alle prove che devono essere effettuate a cura del Direttore dei Lavori, nell ambito dei controlli obbligatori di cantiere. Per quanto riguarda le forniture effettuate non direttamente dal produttore ma da un commerciante intermedio, queste devono essere accompagnate da copia degli attestati di qualificazione rilasciati dal produttore e completati con il riferimento al documento di trasporto del commerciante stesso. Si precisa che in questa situazione possono essere inquadrati anche i seguenti casi: 1) l acciaieria che fornisce al Centro di Trasformazione acciaio acquistato presso un altra acciaieria; 2) il Centro di Trasformazione che fornisce acciaio non lavorato (es. acciaio dritto a 12 m così come ricevuto dal produttore). Il Direttore dei Lavori prima della messa in opera, è tenuto a verificare quanto sopra indicato e a rifiutare le eventuali forniture non conformi, ferme restando le responsabilità del produttore. 2. Identificazione dei materiali Il materiale ricevuto dalle acciaierie viene identificato al ricevimento, prima delle operazioni di scarico dal mezzo di trasporto. L elemento di identificazione può essere, in base alle scelte operate dal singolo Centro di Trasformazione, il numero del DDT di consegna, oppure i numeri delle singole colate presenti nel carico. In questo secondo caso si rende sempre necessaria la verifica della corrispondenza dei numeri di colata presenti nel carico con quelli indicati nel DDT. Sovente tale corrispondenza non c è. In genere la scelta del numero di colata come elemento di identificazione è adottata dalle aziende che utilizzano sistemi informatici, basati sulla tecnologia dei codici a barre, dedicati alla rintracciabilità dei materiali. Le aziende che non adottano tali sistemi limitano la rintracciabilità del materiale al DDT di consegna, demandando quindi la rintracciabilità delle singole colate ai VINCENZO CARAVANO Pag. 2 di 6 Rev. 0 del 28/05/09

3 Produttori del materiale. A tal proposito molto apprezzati sono i servizi on line di alcune acciaierie. Presso EUROFER è utilizzato il programma GRAPHO-TRAX sviluppato da SCHNELL. Gestione dei carichi di magazzino: registrazione della bolla dell'acciaieria, colate assegnate, tipo di materiale (es. barre, rotoli, reti,...), caratteristiche (lunghezza, peso,...), e altro. In base a tale registrazione è possibile stampare dei cartellini da applicare al materiale per permettere la sua identificazione tramite codice a barre nel momento del loro utilizzo. Permette di scannerizzare i certificati di qualità assegnati alla colata. In questo modo vengono salvati assieme alla registrazione della bolla di tale materiale. L'assegnazione del lavoro al materiale avviene tramite la lettura del codice a barre presente nel cartellino del materiale e la lettura del codice a barre della distinta di lavoro che verrà stampata dal software GRAPHICO. Permette di stampare dei rapporti di rintracciabilità assieme ai relativi certificati di qualità per ogni ordine, o per tutto il piano o gruppo del cantiere. Permette di creare automaticamente un CD contenente tutte le informazioni relative alla rintracciabilità del cantiere (colate, certificati di qualità,...). 3. Sistema di Gestione per la Qualità I Centri di Trasformazione devono dotarsi di un Sistema di Gestione per la Qualità conforme ai requisiti della norma UNI EN ISO 9001:2008, e come tale certificato da un organismo terzo indipendente, di adeguata competenza ed organizzazione, che opera in coerenza con la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17021:2006, ovvero sotto accreditamento SINCERT, per il settore EA Produzione I procedimenti di lavorazione impiegati consistono nel taglio e/o piegatura degli elementi base. Per quanto riguarda il taglio non vengono utilizzati sistemi che potrebbero modificare le caratteristiche meccaniche dell acciaio. La piegatura, seguendo le specifiche del progettista, viene effettuata meccanicamente con macchine piegatrici, in un unica soluzione e in modo continuo. La piegatura avviene a freddo e a velocità moderata, in modo da assicurare una curvatura regolare della parte piegata, nonché l assenza di crepe o altri danneggiamenti. Le dimensioni minime dei mandrini utilizzati per la piegatura, in relazione al diametro della barra lavorata, sono i seguenti: Diametro della barra Ø 16 mm Ø > 16 mm Diametro minimo del mandrino 4 Ø 7 Ø Sovente le prescrizioni dei progettisti sui raggi di curvatura da adottate per la lavorazione dell acciaio per C.A. vanno ben oltre le indicazioni minime previste dalla normativa. Le lavorazioni dovrebbero essere svolte a temperatura superiore a + 5 C, ovvero in ambienti coperti e opportunamente coibentati. Non viene mai eseguito il raddrizzamento di barre piegate. 5. Controllo della produzione I Centri di Trasformazione sono tenuti ad effettuare una serie di controlli atti a garantire la permanenza delle caratteristiche, sia meccaniche che geometriche, degli elementi base utilizzati. Pertanto tali controlli hanno lo scopo di accertare che le lavorazioni eseguite presso il Centro di Trasformazione non alterino le caratteristiche meccaniche e geometriche del materiale. VINCENZO CARAVANO Pag. 3 di 6 Rev. 0 del 28/05/09

4 Le NTC prevedono che sia eseguito almeno un controllo ogni giorno di lavorazione, su elementi di armatura prodotti da barra e da rotolo, sempre che nello specifico giorno si utilizzino entrambe le tipologie di elementi base. Inoltre, se nello specifico giorno di lavorazione, sono stati impiegati elementi base provenienti da differenti acciaierie, i controlli devono essere estesi agli elementi di armatura prodotti con tutti gli acciai utilizzati. Le NTC prevedono inoltre che i controlli siano ripetuti al superamento delle 90 tonnellate di barre e dei 10 rotoli utilizzati nello specifico giorno di produzione. Per ogni controllo deve essere prelevato un campione costituito da 3 spezzoni di uno stesso diametro, scelto tra quelli utilizzati nello specifico giorno di produzione, lunghi almeno un metro. I controlli devono consistere in prove di trazione e piegamento e devono essere eseguiti dopo il raddrizzamento. Ciò non vuol dire che i campioni da sottoporre a prova debbano essere ottenuti da ferri piegati e poi raddrizzati, bensì che devono essere prelevati da una sagoma opportuna nella quale sia presente comunque un tratto rettilineo di lunghezza superiore ad un metro, dal quale prelevare lo spezzone, non piegato, da sottoporre a prova. In caso di utilizzo di rotoli deve altresì essere effettuata, con frequenza almeno mensile, la verifica dell area relativa di nervatura o di dentellatura, secondo il metodo geometrico, conformemente alle procedure riportate nella norma UNI EN ISO :2004. Le prove di cui sopra devono essere eseguite e certificate dai laboratori di cui all art. 59 del DPR n. 380/2001. Il Direttore tecnico di stabilimento curerà la registrazione di tutti i risultati delle prove di controllo interno su apposito registro, di cui dovrà essere consentita la visione a quanti ne abbiano titolo. Osservazione 5.1 Il numero di rotoli non è un indicatore attendibile della quantità di acciaio lavorato, infatti il peso dei rotoli è fortemente variabile in base al tipo di confezionamento. Osservazione 5.2 L unica lavorazione che può alterare le caratteristiche meccaniche e geometriche dell acciaio è la raddrizzatura dei rotoli, pertanto non si capisce perché debbano essere eseguiti anche i controlli su pezzi prodotti da barra. Se ciò è richiesto per verificare che le piegature eseguite con alterino le caratteristiche dell acciaio, questo non può certamente essere accertato con le prove di trazione e piegamento eseguite su spezzoni rettilinei, privi di piegature. Infatti eventuali alterazioni delle caratteristiche meccaniche e geometriche sarebbero localizzate esclusivamente nella zona piegata. Osservazione 5.3 Se lo scopo dei controlli è accertare che le lavorazioni eseguite non alterino le caratteristiche meccaniche e geometriche degli elementi base, non si capisce perché debbano essere estesi a tutti i materiali provenienti da diverse acciaierie, comunque qualificati all origine. Se il processo di lavorazione non è sotto controllo, non lo sarà indipendentemente dal materiale impiegato, pertanto ritengo che la conferma di controllo del processo di lavorazione possa venire dalle prove eseguite sul materiale proveniente da una qualsiasi acciaieria, purchè qualificato all origine. Osservazione 5.4 Ritengo sia invece più importante estendere i controlli agli elementi di armatura prodotti con tutte le macchine utilizzate dal Centro di Trasformazione per la produzione da rotolo. Infatti i parametri del processo di lavorazione, che devono essere stabiliti e tenuti sotto controllo per garantire l integrità dell acciaio, sono relativi ad ogni macchina specifica, pertanto potrebbe succedere che una macchina sia sotto controllo e un altra no. VINCENZO CARAVANO Pag. 4 di 6 Rev. 0 del 28/05/09

5 Osservazione 5.5 Ritengo che la frequenza delle prove imposta dalle NTC sia troppo elevata. Neanche la qualifica di un procedimento di saldatura, sicuramente più critico per l integrità dell acciaio, prevede prove distruttive sui giunti saldati con frequenze così elevate. 6. Qualifica dei procedimenti di saldatura La saldatura è un processo speciale, ovvero un processo il cui risultato non può essere verificato da successive attività di monitoraggio o misurazione e, di conseguenza, le carenze possono evidenziarsi solo quando il prodotto è già in uso. Per questo motivo i processi di saldatura devono essere qualificati secondo standard riconosciuti, ovvero, come previsto dalle NTC, secondo la normativa europea applicabile. Tale normativa è costituita dalle norme della serie EN ISO /2. (Welding of reinforcing steel. Load-bearing and non load-bearing welded joints), relative alla saldatura delle barre d acciaio per calcestruzzo. La norma riporta alcuni requisiti a cui il Centro di Trasformazione deve fare riferimento per garantire la qualità del processo saldatura: il coordinatore di saldatura (Rif. ISO 14731) la certificazione dei saldatori (Rif. a UNI EN 287-1) la certificazione dei processi di saldatura (Rif. a UNI EN ISO ) i controlli non distruttivi (Rif. a UNI EN ISO 473) qualità richiesta (Rif. a UNI EN ISO /4) La certificazione dei saldatori avviene mediante l esecuzione di prove su giunti saldati, eseguiti da ogni saldatore oggetto di certificazione. La certificazione dei processi di saldatura consiste nel definire un istruzione di saldatura (WPS) e nell esecuzione di opportune prove su un giunto saldato secondo le indicazioni della WPS. Le norme di riferimento sopra citate stabiliscono i criteri di accettazione dei risultati delle prove di qualifica dei saldatori e dei processi di saldatura. Per i coordinatore di saldatura è previsto uno specifico percorso formativo sui processi di saldatura e sulla verifica dei giunti saldati. Per qualità richiesta si intende un Sistema di Gestione aziendale atto a garantire i requisiti di qualità dei processi di saldatura. La conformità di tale sistema ai requisiti della norma UNI EN ISO 3834, deve essere certificata da parte di un ente terzo. 7. Identificazione del prodotto finito Gli elementi di armatura prodotti presso lo stabilimento sono generalmente raccolti in fasci secondo logiche funzionali alla messa in opera in cantiere. Ogni fascio è identificato con un cartellino, su un lato del quale vi sono gli estremi identificativi del Centro di trasformazione (logo, ragione sociale, indirizzo, recapiti, ecc.) e sull altro le seguenti informazioni: identificazione del Cliente; indirizzo del cantiere a cui il materiale è destinato; tipologia dell opera a cui è destinata l armatura (fondazioni, travi, pilastri, solette, ecc.). 8. Documentazione di accompagnamento Ogni fornitura di elementi di armatura per C.A., lavorati presso un Centro di Trasformazione, deve essere accompagnata da un documento sul quale siano indicate le seguenti informazioni: VINCENZO CARAVANO Pag. 5 di 6 Rev. 0 del 28/05/09

6 a) estremi dell attestato di avvenuta dichiarazione di attività, rilasciato dal Servizio Tecnico Centrale; b) indicazione dei giorni nei quali la fornitura è stata lavorata. In assenza di altri documenti che accompagnano la fornitura, le suddette informazioni potrebbero essere riportate sul DDT. E facoltà del Direttore dei Lavori richiedere al Centro di Trasformazione copia dei certificati relativi alle prove effettuate nei giorni in cui la lavorazione è stata effettuata. Il Direttore dei Lavori è tenuto a verificare quanto sopra indicato ed a rifiutare le eventuali forniture non conformi, ferme restando le responsabilità del centro di trasformazione. Delle informazioni di cui sopra dovrà prendere atto il collaudatore, che riporterà, nel Certificato di collaudo, gli estremi del centro di trasformazione che ha fornito l eventuale materiale lavorato. Pertanto le forniture di elementi di armatura per C.A., provenienti da Centri di Trasformazione, non dovranno essere accompagnate dalle copie degli attestati di qualificazione dell acciaio impiegato per la produzione. Rimane però salvo l obbligo, per i Centri di Trasformazione, di garantirne la rintracciabilità e la disponibilità per almeno 10 anni. VINCENZO CARAVANO Pag. 6 di 6 Rev. 0 del 28/05/09

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