13/12/2014. La disciplina dell agricoltura biologica. L agricoltura biologica. L agricoltura biologica

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1 La disciplina dell agricoltura biologica 1 L agricoltura biologica Che cos è la produzione biologica? E un metodo particolare di produzione, a livello delle aziende agricole, storicamente fondato, in via principale, sul divieto, o limitazione significativa dell'uso di fertilizzanti e antiparassitari Scopo: -->>> evitare conseguenze nocive per l'ambiente e ridurre al massimo i residui nei prodotti agricoli Il metodo di produzione biologica può riguardare: -->>> Agricoltura, allevamento, acquacoltura, produzioni di mangimi, alimenti 2 L agricoltura biologica L agricoltura biologica nasce nei primi anni del '900 Le prime regole dirette a disciplinare la materia risalgono agli anni '70-80 (stabilite a livello nazionale ) Il modello di agricoltura biologica si qualifica: in negativo con il divieto di insetticidi, antiparassitari, diserbanti e fertilizzanti chimici che determinino un degrado della naturale fertilità del terreno in positivo con la promozione di tecniche di "estensivizzazione" della produzione, di rotazione delle colture, di miglioramento genetico con varietà resistenti a malattie e siccità, di impiego di forme di lotta integrata per il controllo degli insetti nocivi 3 1

2 A livello europeo nell'ambito della politica Agricola Comune (PAC)... Con la riforma del 1992 si comincia a riconoscere l importanza della tutela dell ambiente come obiettivo collegato allo svolgimento dell attività agricola (eco-sostenibilità, misure agro-ambientali...) L agricoltura biologica è vista come metodica colturale che presenta dei vantaggi: - in termini di risparmio energetico - in termini conservazione dell'ambiente naturale - è caratterizzata da minore produttività. Nel 1991: la prima disciplina europea dell agricoltura biologica 4 Nel 2007 si ha una riforma della normativa sull agricoltura biologica Rapido sviluppo del mercato dei prodotti biologici (tassi di crescita annui tra il 10 e il 15%) Aumento superficie agricola (tasso annuo tra il 7,4% e il 7,7%) L'UE diventa - ed è tuttora - uno dei principali produttori e consumatori di prodotti biologici del mondo -->>> regolamento (CE) n. 834/2007 sulla produzione biologica e l etichettatura dei prodotti biologici e. -->>> regolamento (CE) n. 889/2008 (applicativo del reg. 834/2007) 5 definizione di produzione biologica sistema globale di gestione dell'azienda agricola e di produzione agroalimentare basato su: l interazione tra le migliori pratiche ambientali un alto livello di biodiversità la salvaguardia delle risorse naturali l'applicazione di criteri in materia di benessere degli animali l utilizzo di sostanze e procedimenti naturali. 6 2

3 Campo di applicazione La normativa sulla produzione biologica (e l'etichettatura dei prodotti biologici) si applica ai seguenti prodotti: a) prodotti agricoli vivi o non trasformati; b) prodotti agricoli trasformati da utilizzarsi come alimenti c) mangimi d) materiale di propagazione vegetativa e sementi per la coltivazione INCLUSI: - la produzione animale (c.d. allevamento biologico) - l'acquacoltura, comprese le alghe marine selvatiche - i lieviti utilizzati come alimenti o mangimi NON inclusi: prodotti della caccia e della pesca di animali selvatici 7 qualunque fase della produzione, preparazione e distribuzione dei prodotti suddetti Uso di indicazioni riferite alla produzione biologica nell etichettatura e pubblicità Obiettivi realizzare un sistema di gestione sostenibile per l'agricoltura - rispetto di sistemi e cicli naturali - raggiungimento di alto livello di biodiversità - salvaguardia risorse naturali (acqua, suolo, materia organica, aria) - rispetto di criteri rigorosi in materia di benessere degli animali ottenere prodotti di alta qualità e ottenuti nel rispetto dell ambiente, salute animale e vegetale 8 Principi generali della produzione biologica L'intera azienda agricola deve essere biologica -->>( gestita in conformità dei requisiti applicabili alla produzione biologica ) eccezione: -->>> l'azienda è suddivisibile in unità ben distinte (o siti di produzione di acquacoltura) non tutti in regime di produzione biologica (piante: varietà distinte facilmente distinguibili, animali: specie distinte). -->>> Obbligo dell'operatore di mantenere una chiara separazione tra unità biologiche e non biologiche dell azienda Tutte le aziende agricole che iniziano la produzione biologica devono osservare un periodo di "conversione, definito in modo specifico per tipo di coltura o produzione animale 9 3

4 Norme generali della produzione biologica - divieto di uso di OGM o prodotti derivati o ottenuti da OGM - divieto di ricorso a trattamenti con radiazioni ionizzanti su alimenti, su mangimi o materie prime utilizzate - limiti all'uso di fattori di produzione esterni,non biologici - limiti all'uso di sostanze chimiche 10 In particolare Divieto di uso di OGM gli OGM sono incompatibili con il concetto di produzione biologica divieto d'uso di OGM e di prodotti derivati o ottenuti da OGM (alimenti, mangimi, ausiliari di fabbricazione, prodotti fitosanitari (pesticidi), concimi, ammendanti, sementi,microrganismi ecc. divieto di etichettatura come prodotti biologici dei prodotti contenenti o derivanti da OGM N.B. se la quantità di OGM è inferiore a 0,9% di OGM e la presenza è accidentale o tecnicamente inevitabile, i prodotti possono essere correttamente utilizzati e etichettati come bio 11 I principi e le norme della produzione biologica sono specificati in relazione a diverse attività: Produzione vegetale Produzione animale Produzione animali d acquacoltura (reg. CE n. 710/2009) Raccolta di alghe marine Alimenti Mangimi Lieviti (reg. CE n.1254/2008) Vino (reg. CE 203/2012, vino biologico ) 12 4

5 Principi di produzione vegetale biologica mantenimento della fertilità del terreno agrario minimo utilizzo di fonti non rinnovabili e fattori esterni all'azienda agricola biologica uso limitato di prodotti fitosanitari attività di prevenzione per tutela della salute di piante e animali - scelta di specie e varietà resistenti ai parassiti e malattie; utilizzo di pratiche colturali ecologiche ; - selezione di razze e varietà e tecniche di allevamento per un elevato livello di benessere e stimolazione delle difese immunologiche. 13 Norme di produzione vegetale biologica 1) impiego di tecniche di lavorazione del terreno e pratiche colturali atte a: - salvaguardare o aumentare materia organica del suolo - accrescere stabilità del suolo e biodiversità - prevenire compattazione ed erosione del suolo - evitare o limitare al minimo l'inquinamento dell'ambiente 2) rotazione pluriennale delle colture 3) prevenzione dei danni da parassiti, malattie e infestanti 4) utilizzo di prodotti fitosanitari, concimi e ammendanti, prodotti per la pulizia e la disinfezione nella produzione vegetale solo dietro autorizzazione 14 Rispetto norme riguardanti: Norme di produzione animale biologica (c.d. allevamento biologico) l'origine degli animali (nati e allevati in aziende biologiche) le pratiche zootecniche (condizioni di stabulazione degli animali; la riproduzione degli animali, che di norma deve avvenire con metodi naturali; i mangimi (devono essere di origine biologica); la prevenzione di malattie e cure veterinarie; la pulizia e la disinfezione (utilizzo solo prodotti autorizzati dalla Commissione. Analoghe norme specifiche per produzione di animali d'acquacoltura 15 5

6 Produzione di mangimi biologici Utilizzo di materie prime biologiche ("no utilizzo congiunto materie prime biologiche e materie prime non biologiche"). Divieto di utilizzo di solventi ottenuti per sintesi chimica nella trasformazione e uso limitato di additivi e ausiliari di fabbricazione. Produzione di alimenti biologici gli ingredienti devono essere principalmente di origine agricola; Uso di additivi, gli ausiliari di fabbricazione, aromi, acqua, sale, altri micronutrienti, e ingredienti origine agricola non biologici, nella trasformazione, solo se autorizzati un ingrediente biologico non è contenuto insieme allo stesso ingrediente non biologico (separazione) 16 produzione di alghe marine La raccolta di alghe marine selvatiche è considerata produzione biologica a fronte del rispetto di determinate condizioni: - zona di crescita deve essere di elevata qualità ecologica ai sensi della normativa europea (dir. 2000/60 direttiva quadro sulle acque) - l'attività di raccolta non deve nuocere alla stabilità dell'habitat naturale o tutela della specie nella zona di raccolta Produzione di lieviti biologici (reg. CE n.1254/2008) Produzione di vino biologico (reg. CE n.203/2012): 17 Il vino biologico (reg. CE n.203/2012) uso di sole uve coltivate con metodo biologico per la vinificazione uso dei prodotti e delle sostanze specificamente previste vietati determinati processi e trattamenti enologici (es. concentrazione parziale a freddo, dealcolizzazione parziale, eliminazione del diossido di zolfo attraverso processo fisico ecc..); limitato l'uso di altre pratiche (es. trattamento termico fino a 70 C, centrifugazione ecc..). Uso di additivi e i coadiuvanti solo di origine naturale (piante, minerali o di base microbiologica) e non OGM Limiti massimi per i solfiti (50mg in meno rispetto ai vini convenzionali per tutti i tipi di vino) e residui di zucchero più bassi 18 6

7 I controlli sulla produzione biologica specifico sistema di controllo attuato a livello nazionale sottoposti a tale controllo sono: operatori dell UE che producono, preparano, immagazzinano, immettono sul mercato prodotti biologici importatori da Paesi terzi nell UE di prodotti biologici In Italia: - Autorità responsabile dell'attività di controllo è il MIPAAF - Il MiPAAF delega ad organismi privati il concreto svolgimento delle attività di controllo e certificazione sugli operatori che ricorrono al metodo di produzione biologica. 19 I controlli sulla produzione biologica Oggetto: accertamento del rispetto dei requisiti richiesti dalla normativa sull'agricoltura biologica da parte degli operatori In caso positivo: rilascio attestato -->>> l'iscrizione apposito elenco -->>> etichettatura come bio del prodotto e utilizzo del relativo logo In caso negativo: - irregolarità --> eliminare il riferimento al metodo biologico per l'intera partita o ciclo di produzione - infrazioni gravi--> perdita del diritto di commercializzare prodotti biologici per un certo tempo 20 Etichettatura dei prodotti biologici Gli operatori che rispettano i metodi biologici di produzione vegetale o animale, ossia che non usano prodotti chimici di sintesi, né mangimi o medicinali veterinari diversi da quelli indicati nel regolamento e non impiegano OGM hanno il diritto di usare nell'etichetta, nella pubblicità e nei documenti commerciali, il termine "Biologico", o i relativi derivati "bio" e "eco" con riferimento al prodotto e ai suoi ingredienti il diritto di usare il logo dell agricoltura biologica 21 7

8 Etichettatura dei prodotti biologici prodotti agricoli vivi o non trasformati: il prodotto e tutti gli ingredienti sono ottenuti conformemente alle prescrizioni su normativa biologica alimenti trasformati: almeno il 95% degli ingredienti deriva da produzione biologica -->>> il prodotto può essere definito biologico, nella denominazione di vendita, solo se almeno il 95% in peso degli ingredienti di origine agricola che lo compongono è biologico. - Alimenti trasformati: ingrediente principale prodotto della caccia o della pesca + ingredienti di origine agricola biologica: -->>> Tonno in olio extravergine d'oliva biologico" 22 Etichettatura dei prodotti biologici i prodotti biologici non contengono OGM ---> I prodotti che contengono OGM non possono essere etichettati come biologici --->>> eccezione: fino allo 0,9% di ogm residui per contaminazione accidentale (% di tolleranza di residui OGM valevole per tutti gli alimenti). Principio: l'etichetta non deve indurre in errore il consumatore suggerendo che il prodotto abbia caratteristiche particolari, quando invece tutti i prodotti analoghi hanno caratteristiche identiche --->>> corretta indicazione: "questo prodotto, così come tutti i prodotti da agricoltura biologica, ai sensi della normativa comunitaria, non contiene organismi geneticamente modificati". 23 Etichettatura dei prodotti biologici L'etichettatura di un prodotto che riporta i termini "biologico" o "bio deve utilizzare alcune indicazioni obbligatorie: numero di codice (alfanumerico) dell'autorità o dell'organismo di controllo cui è soggetto l'operatore Sigla "BIO" e sigla identificativa dello Stato membro (es. IT ) l'indicazione del luogo in cui sono state coltivate le materie prime agricole: Agricoltura UE Agricoltura non UE Agricoltura UE/non UE Agricoltura Stato (es. Italia) 24 8

9 Il logo bio IT CDE-999 Agricoltura UE FR-CDE-999 Agricoltura non UE AB-CDE-999 Agricoltura UE/nonUE AB-CDE-999 Agricoltura Italia AB-CDE-999 Agricoltura Cile 25 L agricoltura biologica nella nuova PAC POLITICA AGRICOLA COMUNE (PAC) 1 pilastro Pagamenti diretti (Reg. 1307/2013) Interventi di mercato - OCM unica (Reg.1308/2013) 2 pilastro Sviluppo rurale (Reg. 1306/2013) FEAGA Fondo europeo agricolo di garanzia FEASR Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale 26 L agricoltura biologica nella nuova PAC 1 pilastro L'agricoltura biologica nella nuova PAC L'agricoltura biologica rileva nella nuova PAC sia nel I che nel II pilastro. 1 pilastro -->> gli agricoltori biologici ricevono automaticamente la componente ambientale obbligatoria (il c.d. pagamento greening = 30% importo dei pagamenti diretti) -->> gli agricoltori che adottano il metodo di produzione biologica di cui al reg. (CE) n. 834/2007 possono accedere al pagamento greening perché considerati già rispettosi di pratiche equivalenti a quelle di greening. 27 9

10 La nuova PAC ( ) I pagamenti diretti - 1 pilastro PAGAMENTI DIRETTI (dal 2015) per agricoltori attivi - pagamento TIPOLOGIA di base % del massimale - pagamento ecologico : c.d. greening nazionale - pagamento Pagamenti semplificato obbligatori per gli piccoli Stati membri agricoltori 1) pagamento - pagamento di baseper produzioni strategichemax 70 2) pagamento ecologico (greening) 30 3) pagamento giovani agricoltori (< 40anni) Fino al 2 Pagamenti facoltativi per gli Stati membri 4) pagamento ridistributivo per i primi ettari Fino al 30 5) Pagamento per zone con vincoli naturali Fino al 5 6) pagamento accoppiato Fino al 15 7) pagamento piccoli agricoltori Fino al pilastro PAC Il greening 1) Diversificazione delle colture Pratiche agricole benefiche per il clima e l'ambiente 2) Mantenimento prato permanente esistente Greening Pratiche equivalenti che generano un beneficio per il clima e l'ambiente equivalente (allegato IX al reg. 1307/2013) 3) creazione di un area di interesse ecologico sulla superficie agricola 29 1 pilastro PAC Il c.d. greening- pratiche equivalenti Tipologia Diversificazione delle colture mantenimento del prato /pascolo permanente aree di interesse Ecologico (Ecological Focus Area) PRATICHE EQUIVALENTI Esempi avvicendamento delle colture copertura invernale del suolo colture intercalari gestione del prato pascolo (es. tramite un regime appropriato di taglio, o mantenimento elementi caratteristici del paesaggio) sistema di pascolo estensivo, praticato secondo specifici criteri set-aside ecologico fasce tampone attorno ad aree a valenza naturalistica gestione di bordi e di strisce lungo appezzamenti coltivati per favorire fauna selvatica produzione su seminativi in assenza di irrigazione, Concimazione e prodotti fitosanitari 30 10

11 L agricoltura biologica nella nuova PAC 2 pilastro 2 pilastro (sviluppo rurale) possibilità per le aziende biologiche di accedere ai finanziamenti previsti nell'ambito del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR). -->> pagamenti agro-climatico ambientali e pagamenti per agricoltori che adottano i metodi e le pratiche di produzione di produzione biologica ai sensi del regolamento (CE) n. 834/2007 e che sono agricoltori in attività (svolgimento attività minima e agricoltori professionali) -->> scopo di tali pagamenti: compensare i mancati redditi, i costi addizionali legati alla produzione biologica 31 2 pilastro PAC Sviluppo rurale 2 pilastro (sviluppo rurale) - Misure pagamenti agro-climatico-ambientali agli agricoltori che si impegnano volontariamente a realizzare interventi consistenti in uno o più impegni agro-climatico-ambientali su terreni agricoli determinati dagli Stati membri; Pagamenti agli agricoltori che attuano i metodi e le pratiche di produzione biologica ai sensi del regolamento (CE) n. 834/2007 (e che sono agricoltori in attività); Indennità per agricoltori situati in zone con vincoli naturali o altri vincoli specifici (es. zone montane). 32 L agricoltura biologica nella nuova PAC divieto del doppio finanziamento divieto di pagare gli stessi impegni a tutela dell ambiente e del clima nell'ambito del 1 e del 2 pilastro -->>> identificare gli impegni attuati nell'ambito dell'agricoltura biologica per cui è prevista l'erogazione di un pagamento (2 pilastro) -->>> se equivalenti alle pratiche del greening ai fini della tutela ambientale e del clima (es. rotazione pluriennale delle colture) -->>> divieto di doppio finanziamento: il pagamento per agricoltura biologica (2 pilastro) è decurtato del corrispondente importo percepito nell ambito del pagamento greening (1 pilastro) 33 11

12 L agricoltura biologica nella nuova PAC rotazione pluriennale delle colture Pratica prevista per la produzione agricola biologica, per aumentare fertilità e l attività biologica del suolo (art. 12 regolamento 834/2007) Pratica equivalente al greening ( avvicendamento delle colture, allegato IX reg. 1307/2013) --->> divieto di doppio finanziamento: il pagamento per agricoltura biologica (2 pilastro) va diminuito dell importo pagato come greening (1 pilastro) 34 verso una nuova normativa Marzo 2014: proposta nuova normativa sull agricoltura biologica --->> COM(2014) 180 def. del 24 marzo 2014: bozza di regolamento sulla produzione biologica e sull etichettatura dei prodotti biologici ): dovrebbe sostituire l attuale normativa dalla seconda metà del 2017 Obiettivi Applicazione più rigida dei criteri di produzione biologica (no eccezioni, ossia aziende agricole miste, con unità biologiche e unità non biologiche) rafforzamento sistema di controllo su aziende biologiche nuove previsioni su importazioni di prodotti biologici da paesi extra UE (> tracciabilità) 35 Applicazione della normativa in Italia - norme sui controlli (d.lg. 220/1995) - provvedimenti del MiPAAF che disciplinano specifici aspetti, DM n del 27 novembre 2009 e DM 8515 del 28 maggio 2010). - norme regionali che si occupano di agricoltura biologica (es. leggi regionali su promozione dell'uso dei prodotti biologici nell'ambito di mense scolastiche). - in futuro una nuova normativa tra le novità introdotte i c.d. DISTRETTI BIOLOGICI: sistemi produttivi locali nei quali sia prevalente la coltivazione l'allevamento la trasformazione e la preparazione alimentare e industriale di alimenti con il metodo biologico (individuati su base regionale) 36 12

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