LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE ECONOMICHE. Università degli studi di Cagliari. Facoltà di Scienze Economiche, Giuridiche e Politiche
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- Amanda Casadei
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1 LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE ECONOMICHE Università degli studi di Cagliari Facoltà di Scienze Economiche, Giuridiche e Politiche Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali
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3 GLI OBIETTIVI FORMATIVI Elemento caratterizzante del progetto formativo previsto nel Corso di Laurea in Scienze Economiche è la forte interazione tra gli obiettivi formativi e le esigenze del mercato del lavoro. Il Corso di laurea è costruito su un nucleo comune di insegnamenti economici, quantitativi e aziendali, dal quale si dipartono due percorsi di studio ben differenziati, uno in Economia e Mercati Finanziari, e uno in Economia e Politiche Pubbliche. Il primo percorso assicura una visione integrata del funzionamento dei mercati finanziari, fornisce gli strumenti essenziali per l analisi delle scelte di risparmio degli individui e le scelte di investimento delle imprese, analizza l interazione fra i mercati finanziari e i sistemi macroeconomici. Il secondo percorso privilegia lo studio delle metodologie e dei principi utilizzati nella formulazione, nell analisi e nella valutazione delle politiche pubbliche, approfondendo lo studio degli effetti delle decisioni degli operatori pubblici e privati sui processi di sviluppo economico. FORTE INTERAZIONE TRA GLI OBIETTIVI FORMATIVI E LE ESIGENZE DEL MERCATO DEL LAVORO Entrambi gli obiettivi formativi sono perseguiti attraverso un insieme coordinato di approcci che, a partire dai fondamenti teorici alla base dei modelli di analisi del comportamento economico, sviluppano competenze applicative e l utilizzo creativo delle metodologie economiche e delle tecniche quantitative per la soluzione di problemi economico-sociali nei due ambiti di specializzazione. Nonostante la logica progettuale che alimenta l elaborazione dei percorsi riporti costantemente lo sforzo formativo verso la creazione di professionalità altamente appetibili nel mondo del lavoro, il Corso di Laurea mantiene anche un forte collegamento tra i contenuti delle attività formative e gli sviluppi più recenti della ricerca scientifica.
4 LA DIDATTICA La durata del Corso è di due anni per un totale di 120 crediti formativi, ripartiti in 10 esami obbligatori e uno a scelta. 6 crediti formativi devono inoltre essere ottenuti nell area tirocini e altre attività. Per quanto riguarda i tirocini il Corso di Laurea Magistrale in Scienze Economiche propone un ventaglio di potenziali internship in importanti aziende e istituzioni pubbliche, sia a livello locale che a livello nazionale. L area altre attività è caratterizzata dalla presenza di una serie di mini corsi extra-curriculari da 3 CFU, orientati all acquisizione di competenze professionalizzanti specifiche, di metodi quantitativi e approfondimenti di tematiche di particolare attualità. Gli anni passati sono stati attivati corsi di equazioni differenziali, metodi di campionamento, analisi territoriali con georeferenziazione, tutorial di software specialistici, laboratorio di econometria spaziale e approfondimenti specifici sulle origini e caratteristiche dell attuale crisi finanziaria. NON SOLO LEZIONI FRONTALI Il secondo semestre del secondo anno non prevede esami obbligatori: il massimo impegno è richiesto agli studenti sul progetto di tesi di laurea, attraverso il quale si dovrà dimostrare di aver acquisito sufficiente padronanza dei metodi e delle conoscenze per sviluppare, su un argomento di natura teorica e/o empirica o su una prassi professionale coerente col percorso scelto, una dissertazione scritta, contenente elevati elementi di innovatività, di almeno parole. Le conoscenze acquisite con il conseguimento di una laurea triennale appartenente alle classi L-18 e L-33 (DM 270) e alle classi 17 e 28 (DM 509), associate alla conoscenza della lingua inglese, costituiscono requisiti curricolari idonei per l accesso alla Laurea Magistrale. Per gli studenti in possesso di titoli di studio appartenenti a classi diverse da quelle su menzionate sarà valutato il curriculum relativamente ai contenuti di base riguardanti le discipline economico-politiche ed economicoaziendali, i principi e gli istituti giuridici, gli strumenti matematici e statistici.
5 MERCATI FINANZIARI E MONDO DEL LAVORO Il percorso in Economia e Mercati Finanziari (EMF) ha l obiettivo di realizzare un processo di apprendimento organico e una visione integrata delle problematiche che presiedono al funzionamento dei mercati finanziari. Fornisce anche competenze sulla gestione finanziaria delle imprese e sulle modalità ottimali di accesso di imprese e istituzioni ai mercati finanziari globali. Una forte attenzione è riposta sullo studio dei principi teorici generali alla base del comportamento ottimizzante degli agenti economici; ciò al fine di consentire al laureato in EMF un facile adattamento in un contesto, quale quello dei mercati finanziari, in rapida evoluzione. Il percorso è teso a formare figure professionali che trovano possibilità di inserimento nell ambito dell intermediazione finanziaria (analista finanziario; investment advisor; credit risk analyst), nell area finanza delle imprese (compliance officier; risk manager), nell analisi dei mercati finanziari, e come esperti di strumenti finanziari nell ambito sempre più importante, dell approvvigionamento finanziario degli organismi pubblici (ad es. le partnership pubblico-privato e il project financing). Tra le più significative figure professionali che possono essere svolte in proprio si trovano quelle del promotore finanziario, dell analista finanziario di mercato, del consulente finanziario indipendente in tema di asset allocation a fini di investimento, nonché quella dell operatore di Borsa in senso stretto (trader). IL PERCORSO IN EMF HA L OBIETTIVO DI REALIZZARE UN PROCESSO DI APPRENDIMENTO ORGANICO DELLE PROBLEMATICHE RELATIVE AL FUNZIONAMENTO DEI MERCATI FINANZIARI Alla fine del percorso, lo studente dovrà inoltre utilizzare i metodi e le conoscenze acquisite per sviluppare, su un argomento di natura teorica e/o empirica o su una prassi professionale, una dissertazione scritta, contenente elevati elementi di innovatività, di almeno parole. Sono offerte importanti occasioni di internship e training in istituzioni che operano sia a un livello locale (ad es. banche locali, Confidi), che a livello nazionale (ad es. BNP Paribas, Mediolanum).
6 POLITICHE PUBBLICHE E MERCATO DEL LAVORO Il percorso in Economia e Politiche Pubbliche (EPP) offre allo studente la possibilità di apprendere i principi, le teorie e i metodi utilizzati nell analisi e valutazione delle politiche pubbliche. L evoluzione del settore richiede sempre più figure professionali capaci di contestualizzare gli effetti economici e ambientali prodotti sulla collettività dalle decisioni di operatori pubblici e privati. Viene proposto un ampio spettro di competenze specifiche in ambito economico, quantitativo e giuridico che consentono al laureato di inserirsi, in autonomia o coordinando gruppi di lavoro, come esperto nell analisi, progettazione e valutazione delle politiche pubbliche. Il percorso è teso a formare economisti in grado di concorrere a ruoli di alta responsabilità presso le pubbliche amministrazioni sia locali che nazionali e internazionali. Questa figura professionale può anche lavorare come consulente esterno, sia come esperto indipendente, sia come dipendente di strutture private, anche relazionandosi con gli attori locali del processo di sviluppo (amministrazioni pubbliche, imprese, associazioni, cittadini, ecc.). IL PERCORSO IN EPP OFFRE ALLO STUDENTE LA POSSIBILITÀ DI APPRENDERE I PRINCIPI, LE TEORIE E I METODI UTILIZZATI NELLA ANALISI E VALUTAZIONE DELLE POLITICHE PUBBLICHE Alla fine del percorso, e sotto la supervisione di un docente, lo studente dovrà inoltre utilizzare i metodi e le conoscenze acquisite per sviluppare, su un argomento di natura teorica e/o empirica o su una prassi professionale, una dissertazione scritta, contenente elevati elementi di innovatività, di almeno parole. Sono offerte importanti occasioni di internship e training in vari settori della Pubblica Amministrazione Regionale, ma anche in importanti istituzioni nazionali.
7 DOCENTI Il corso di Laurea Magistrale in Scienze Economiche si avvale di un teaching staff giovane, motivato e ben inserito nei circuiti internazionali della ricerca scientifica. Le specializzazioni di ricerca vanno dall economia teorica, a quella pubblica e applicata, dall econometria alle varie declinazioni dei settori economico-aziendali. Sul sito del corso ( sono rintracciabili i dettagli riguardanti le principali attività di ricerca dei docenti coinvolti nel progetto formativo. UN TEACHING STAFF GIOVANE, MOTIVATO E BEN INSERITO NEI CIRCUITI INTERNAZIONALI DELLA RICERCA SCIENTIFICA Elenco dei docenti: Coordinatore del corso: Adriana Di Liberto Sandra Antoniazzi Rinaldo Brau Fabio Cerina Cristiano Cincotti Claudio Conversano Riccardo De Lisa Cinzia Dessì Emanuela Marrocu Carla Massidda Paolo Mattana Vincenzo Merella Francesco Mola Alessio Moro Vittorio Pelligra Romano Piras Elisabetta Reginato Stefano Usai
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9 Economia e Mercati Finanziari
10 Il Piano di Studi Programma in Economia e Mercati Finanziari 1 ANNO onomico Ec Caratterizzanti iendale Az tatisticotematico S ma iuridico G ffini e integrative A celta dello studente A s Pro va fin ale va finale Pro Altre (art. 10, comma 5, lettera d) U lteriori onoscenze c Abilità rmatiche info re abilità Alt Tirocini formativi Totali I semestre SECS-P/05 Metodi di analisi econometrica 9 9 SECS-P/01 Economia della crescita e della globalizzazione IUS/04 Diritto dei mercati finanziari 9 9 II semestre SECS-P/07 Strumenti finanziari per le amministrazioni pubbliche 9 9 SECS-P/01 Economia Finanziaria SECS-P/01 Economia dell'informazione ANNO I semestre SECS-S/01 Modelli statistici di valutazione dell'asset allocation 6 6 SECS-P/08 Project Management (mutuazione da EM) 6 6 SECS-P/02 SECS-P/09 Corporate Finance : teorie e pratica (modulo aziendale mutuato da EM) SECS-S/06 Derivati e gestione dei rischi 6 6 II semestre Scelta studente 9 9 Tirocini + altre attività 6 6 Prova finale Totale crediti
11 Metodi di Analisi Econometrica Prof.ssa Emanuela Marrocu Anno di insegnamento: 1 Semestre di insegnamento: 1 Crediti: 9 CFU Obiettivi formativi: il corso fornisce agli studenti le conoscenze e le competenze necessarie per capire, valutare criticamente e proporre analisi empiriche che verranno presentate e discusse nei corsi di insegnamento specialistici previsti nei due indirizzi del Corso di Studi. In particolare, gli studenti saranno in grado di: (a) utilizzare i modelli econometrici per descrivere e analizzare le regolarità empiriche dei principali fenomeni economici, (b) testare proposizioni diverse e discriminare tra ipotesi e modelli alternativi. Argomenti trattati: ripasso del modello di regressione lineare e del metodo di stima dei minimi quadrati ordinari; massima verosimiglianza e metodo dei momenti; analisi validità interna ed esterna dei modelli empirici e procedure di test per diversi tipi di specificazione non corretta (autocorrelazione, eteroschedasticità, cambiamenti strutturali, variabili rilevanti omesse, endogeneità); analisi delle serie storiche in ambito univariato (modelli ARMA e modelli per cambiamenti di regime) e analisi di previsione; analisi delle serie storiche non stazionarie e studio delle relazioni di lungo periodo tra variabili economiche (modelli VAR, modelli VECM, cointegrazione); modelli con variabili qualitative e dicotomiche (probit, logit e tobit); modelli per dati panel; modelli di econometria spaziale. Letture consigliate: Verbeek M (2014). A Guide to modern econometrics, fourth edition, Wiley; Brooks C (2014). Introductory Econometrics for finance, Cambridge University Press; Franses P H, e D van Dijk (2000). Non-linear time series models in empirical finance, Cambridge University Press; Wooldridge J M (2010). Econometric Analysis of cross-section and panel data, The MIT Press.
12 Economia della crescita e della globalizzazione Prof. Alessio Moro e Prof. Romano Piras Anno di insegnamento: 1 Semestre di insegnamento: 1 Crediti: 12 CFU Obiettivi formativi: Il corso di prefigge di fornire agli studenti alcuni spunti di analisi teorica e alcuni approfondimenti legati al contesto dell economia globalizzata. Si affronteranno alcune problematiche di carattere sia microeconomico, sia macroeconomico relative alla globalizzazione, con particolare enfasi sui flussi di lavoratori tra paesi. Argomenti trattati: il processo di globalizzazione; la globalizzazione e la crescita economica; integrazione dei mercati del lavoro; divari e diseguaglianze; flussi migratori internazionali e globalizzazione; altri e vari selected topics. Letture consigliate: Fracasso A e Targetti F, (2009). Le sfide della globalizzazione. Brioschi Editore. Ulteriori letture saranno consigliate in corso di semestre.
13 Diritto dei Mercati Finanziari Prof. Cristiano Cincotti Anno di insegnamento: 1 Semestre di insegnamento: 1 Crediti: 9 CFU Obiettivi formativi: l insegnamento intende creare i presupposti per una comprensione critica delle strutture legali che governano i mercati finanziari e i servizi di investimento. Argomenti trattati: istituzione e strumenti; rationales e tecniche della regolamentazione finanziaria, anche alla luce della recente crisi finanziaria; architettura regolatoria: globale, comunitaria e italiana; regolamentazione degli intermediari; regolamentazione dei mercati; stabilità finanziaria e management della crisi; riciclaggio. Letture consigliate: da completare.
14 Strumenti finanziari per le amministrazioni pubbliche Prof.ssa Elisabetta Reginato Anno di insegnamento: 1 Semestre di insegnamento: 2 Crediti: 9 CFU Obiettivi formativi: il corso si propone di sviluppare competenze specifiche sulla dinamiche economiche e finanziarie nella gestione delle pubbliche amministrazioni. Particolare attenzione è dedicata alla comprensione delle modalità di valutazione e finanziamento degli investimenti, con specifico riferimento agli strumenti di finanza innovativa utilizzati negli enti locali. Le lezioni teoriche saranno affiancate da attività integrative, quali analisi di casi e lavori di gruppo. Argomenti trattati: le logiche di amministrazione pubblica; l'economicità e la gestione finanziaria nelle aziende e amministrazioni pubbliche; l'evoluzione della funzione finanza e i gli effetti derivanti dai vincoli costituzionali e dall applicazione del Patto di stabilità interno sulle scelte di indebitamento e di investimento degli enti; la valutazione, il finanziamento e la realizzazione degli investimenti pubblici; il chek up finanziario nelle amministrazioni e il rating; la gestione attiva e dinamica del debito e gli strumenti derivati; il finanziamento con capitali privati degli investimenti pubblici: il partenariato pubblico privato (PPP), il project financing e il leasing immobiliare; le caratteristiche e le condizioni di accesso ai finanziamenti comunitari da parte delle pubbliche amministrazioni. Letture consigliate: Vecchi V e F Amatucci (2010). Manuale di Finanza per le Aziende e le Amministrazioni Pubbliche. Milano, Egea. A. Pavan, E. Reginato, Programmazione e controllo nelle Amministrazioni Pubbliche, Giuffrè Ulteriori letture saranno consigliate in corso di semestre.
15 Economia Finanziaria Prof. Paolo Mattana e Prof. Vincenzo Merella Anno di insegnamento: 1 Semestre di insegnamento: 2 Crediti: 12 CFU Obiettivi formativi: il corso si compone di due moduli. Il primo modulo approfondisce gli aspetti teorici concernenti il comportamento degli investitori, l equilibrio nei mercati finanziari e l asset pricing. A seguito di questi approfondimenti teorici interviene il secondo modulo, per introdurre gli studenti alla comprensione e all'uso dei principali modelli empirici di riferimento nell'ambito della economia finanziaria. Argomenti trattati. Primo modulo: modelli finanziari basati sulle preferenze degli investitori; teoria e limiti quantitativi; modelli finanziari alternativi: (i) CAMP e ICAPM e la sostituzione dei dati sul consumo; (ii) APT e l'approccio statistico all'economia finanziaria. Secondo modulo: statistiche di base; test di efficienza dei mercati; studio di eventi; CAPM ed estensioni; home bias e diversificazione internazionale del portafoglio; test di bolle razionali. Letture consigliate: Cuthertson K e D Nitzsche, (2002). Quantitative Financial Economics. Wiley, Chichester, England. Second Edition. Cochrane J H, (2005). Asset Pricing. Princeton University Press. Altre letture verranno suggerite in corso di semestre.
16 Economia dell informazione Prof. Vittorio Pelligra Anno di insegnamento: 1 Semestre di insegnamento: 2 Crediti: 6 CFU Obiettivi formativi: il corso si propone di fornire allo studente le basi concettuali e gli strumenti analitici necessari alla comprensione delle specificità legate alla presenza di agenti con differenti livelli di informazione. Tali situazioni caratterizzano praticamente ogni ambito della vita economica e sociale. Fenomeni importanti come la selezione avversa e l azzardo morale non sono altro che conseguenze dell esistenza di una distribuzione asimmetrica delle informazioni tra gli agenti. Elemento imprescindibile del corso riguarda le soluzioni individuate volte a mitigarne gli effetti negativi: l utilizzo di incentivi, contratti, segnali, monitoraggio, filtri, sono solo alcuni degli strumenti elaborati dalla ricerca in questo campo e che trovano ampia utilizzazione in ambiti tra loro anche molto diversi come il management, la finanza, il marketing, la gestione delle risorse umane, e la regolamentazione pubblica. Argomenti trattati: Equilibrio, efficienza e informazioni asimmetriche; azione nascosta e azzardo morale; qualità nascoste e selezione avversa; segnalazione; beni pubblici e rivelazione delle preferenze; matching e mercato bilaterale. Letture consigliate: Campbell, D (2006). Incentives. Motivation And The Economics Of Information. Cambridge University Press, 2nd Edition.
17 Modelli statistici di valutazione dell asset allocation Prof. Claudio Conversano Anno di insegnamento: 2 Semestre di insegnamento: 1 Crediti: 6 CFU Obiettivi formativi: il corso si propone di sviluppare competenze specifiche sugli aspetti statistici legati alla gestione di portafoglio, con particolare riguardo al processo di allocazione delle risorse, all analisi e scomposizione della performance di portafoglio in un ottica di benchmarking e alla valutazione/quantificazione dell abilità del gestore. Alle lezioni teoriche saranno affiancate delle sessioni pratiche in cui saranno analizzate, attraverso l utilizzo di un software statistico, esperienze reali di gestione di portafoglio. Argomenti trattati: misurazione e valutazione del rischio di portafoglio; indici di valutazione della gestione di portafoglio; il processo di Asset Allocation; tipologie di Asset allocation (strategica, tattica e dinamica); valutazione del gestore e analisi della performance di portafoglio (gestione attiva vs. gestione passiva, stock selection e market timing); modello di valutazione di Brinson. Letture consigliate: Marston R C (2011). Portfolio Design: A Modern Approach to Asset Allocation, John Wiley & Sons; Schneeweis T, Crowder G B, Kazemi H (2010). The New Science of Asset Allocation: Risk Management in a Multi-Asset World. John Wiley & Sons.
18 Project management Prof.ssa Cinzia Dessì Anno di insegnamento: 2 Semestre di insegnamento: 1 Crediti: 6 CFU Obiettivi formativi: il corso si propone di approfondire le criticità connesse alla gestione dei progetti analizzando i principali metodi, strumenti e tecniche necessarie per pianificare, monitorare e controllare i progetti nella realtà imprenditoriale sotto il profilo tecnico, relazionale ed economico. Argomenti trattati: Richiamo ai concetti generali di Project Management e sua diffusione; Definizione di progetto, programma e compito; Elementi caratteristici del progetto: definizione degli obiettivi, ciclo di vita; Applicazione delle tecniche di Project Management e cambiamento organizzativo. I canoni dottrinari del Project management; I progetti come veicoli di crescita strategica nell impresa; Concezione, definizione e avvio del progetto; La fattibilità tecnica, economica e finanziaria del progetto; Team di progetto. Organizzazione del team: selezione, motivazione, gestione dei conflitti, negoziazione e decisioni di gruppo. Aspetti relazionali e ruolo del Project Manager, Project Engineer, Project Controller; L ambiente organizzativo di progetto. Struttura organizzativa a matrice; Il processo di pianificazione e l analisi del contesto; Il processo di programmazione: avvio, ruoli, meccanismi di funzionamento e tecnologie a supporto; La gestione del tempo nei progetti (Diagramma di Gantt); Tecniche di programmazione reticolare (PERT e CPM); L esecuzione e Il controllo di progetto; La rilevanza dello stato di avanzamento; Il valore assorbito (Earned Value); La gestione dei rischi; La chiusura del progetto. Letture consigliate: Cantamessa, Cobos, Rafaele, Il Project Management, Isedi, 2010; Damiani Mario, Project Management di successo, Franco Angeli, 2007; Nepi Alberto, Introduzione al project management, Guerini ed Associati, 1997; Tonchia Stefano, Il project management, Il sole 24 ore, 2001; Archibald Russell, Project Management, Franco Angeli, 2003.
19 Corporate Finance: teorie e pratica Prof. Fabio Cerina e Prof. Riccardo De Lisa Anno di insegnamento: 2 Semestre di insegnamento: 1 Crediti: 12 CFU Obiettivi formativi: il corso si compone di due moduli. Il primo mira a una lettura avanzata dei principali riferimenti teorici relativi a come i contratti finanziari possano mitigare il problemi di agenzia tra imprese e finanziatori. Lo studio di come nel mondo reale vengano trasposti tali riferimenti concettuali costituisce obiettivo formativo del secondo modulo. Argomenti trattati. Primo modulo: mercati finanziari, costi di agenzia e struttura finanziaria dell'impresa; separazione tra controllo e proprietà dell'impresa, asimmetria informativa e razionamento del credito. Secondo modulo: studio della letteratura applicata e analisi di case studies decisioni di investimento in condizioni di incertezza; politiche finanziarie corporate, quali le scelte legate alla struttura del capitale, al costo del capitale e alla definizione del dividendo. Letture consigliate: Tirole J, (2006). The Theory of Corporate Finance. Princeton University Press; Chew D H, (2000). The New Corporate Finance: Where Theory Meets Practice. McGraw Hill). Altro materiale verrà suggerito in corso di semestre.
20 Derivati e gestione dei rischi Anno di insegnamento: 2 Semestre di insegnamento: 1 Crediti: 6 CFU Moduli: 1 Obiettivi formativi: il corso si propone di illustrare i riferimenti di carattere matematico utilizzati nella valutazione dei derivati mediante processi stocastici a tempo continuo. Argomenti trattati: simulazioni Montecarlo per la generazione di processi stocastici; processo binomiale, di Poisson, di Wiener; valutazione dei derivati basata sul principio di non arbitraggio; derivazione della formula di Black-Scholes per le opzioni di tipo europeo; hedging e gestione del rischio nel modello di Black-Scholes: Delta-Hedging e calcolo delle "Greche ; esercizio anticipato e opzioni americane: aspetti matematici della valutazione; opzioni asiatiche: average strike e average rate, riduzioni di similarità; derivati su più sottostanti; derivati su valute; derivati su tassi di interesse e fixed-income securities. Letture consigliate: Mikosch e Hull J (2002). Options, Futures and Other Derivative Securities (7th Edition), Prentice-Hall; Stephen M Schaefer (2001). Asset pricing: derivative assets, in: International Encyclopaedia of Social and Behavioral Sciences, Economics Section (Ashenfelter O, a cura di), Princeton University Press. Altre letture verranno suggerite in corso di semestre
21 Economia e Politiche Pubbliche
22 Il Piano di Studi Programma in Economia e Politiche Pubbliche 1 ANNO Caratterizzanti onomico Ec iendale A tatisticotematico z S ma iuridico G ffini e integrative A celta dello studente A s Pro va fin ale va finale Pro Altre (art. 10, comma 5, lettera d) U lteriori c onoscenze Abilità info rmatiche re abilità Alt Tirocini formativi Totali I semestre SECS-P/05 Metodi di analisi econometrica 9 9 SECS-P/01 IUS/10 Economia della crescita e della globalizzazione Diritto amministrativo e della regolamentazione II semestre SECS-P/07 SECS-P/02 Strumenti finanziari per le amministrazioni pubbliche Welfare state, regolamentazione e politiche ambientali SECS-P/01 Economia dell'informazione ANNO I semestre SECS-S/01 Metodi quantitativi per le scienze economiche e aziendali (Mutuato da nuovo esame di EM, Quantitative methods for business and economics) 6 6 SECS-P/08 Project Management (mutuazione da EM) 6 6 SECS-P/06 Economia Regionale e dell'innovazione SECS-P/01 Valutazione delle politiche pubbliche 6 6 II semestre Scelta studente 9 9 Tirocini + altre attività 6 6 Prova finale Totale crediti
23 Metodi di Analisi Econometrica Prof.ssa Emanuela Marrocu Anno di insegnamento: 1 Semestre di insegnamento: 1 Crediti: 9 CFU Obiettivi formativi: il corso fornisce agli studenti le conoscenze e le competenze necessarie per capire, valutare criticamente e proporre analisi empiriche che verranno presentate e discusse nei corsi di insegnamento specialistici previsti nei due indirizzi del Corso di Studi. In particolare, gli studenti saranno in grado di: (a) utilizzare i modelli econometrici per descrivere e analizzare le regolarità empiriche dei principali fenomeni economici, (b) testare proposizioni diverse e discriminare tra ipotesi e modelli alternativi. Argomenti trattati: ripasso del modello di regressione lineare e del metodo di stima dei minimi quadrati ordinari; massima verosimiglianza e metodo dei momenti; analisi validità interna ed esterna dei modelli empirici e procedure di test per diversi tipi di specificazione non corretta (autocorrelazione, eteroschedasticità, cambiamenti strutturali, variabili rilevanti omesse, endogeneità); analisi delle serie storiche in ambito univariato (modelli ARMA e modelli per cambiamenti di regime) e analisi di previsione; analisi delle serie storiche non stazionarie e studio delle relazioni di lungo periodo tra variabili economiche (modelli VAR, modelli VECM, cointegrazione); modelli con variabili qualitative e dicotomiche (probit, logit e tobit); modelli per dati panel; modelli di econometria spaziale. Letture consigliate: Verbeek M (2014). A Guide to modern econometrics, fourth edition, Wiley; Brooks C (2014). Introductory Econometrics for finance, Cambridge University Press; Franses P H, e D van Dijk (2000). Non-linear time series models in empirical finance, Cambridge University Press; Wooldridge J M (2010). Econometric Analysis of cross-section and panel data, The MIT Press.
24 Economia della crescita e della globalizzazione Prof. Alessio Moro e Prof. Romano Piras Anno di insegnamento: 1 Semestre di insegnamento: 1 Crediti: 12 CFU Obiettivi formativi: Il corso di prefigge di fornire agli studenti alcuni spunti di analisi teorica e alcuni approfondimenti legati al contesto dell economia globalizzata. Si affronteranno alcune problematiche di carattere sia microeconomico, sia macroeconomico relative alla globalizzazione, con particolare enfasi sui flussi di lavoratori tra paesi. Argomenti trattati: il processo di globalizzazione; la globalizzazione e la crescita economica; integrazione dei mercati del lavoro; divari e diseguaglianze; flussi migratori internazionali e globalizzazione; altri e vari selected topics. Letture consigliate: Fracasso A. e Targetti F. (2009). Le sfide della globalizzazione. Brioschi Editore. Ulteriori letture saranno consigliate in corso di semestre.
25 Diritto Amministrativo e della Regolamentazione Prof.ssa Sandra Antoniazzi Anno di insegnamento: 1 Semestre di insegnamento: 1 Crediti: 9 CFU Obiettivi formativi: il corso intende esaminare il corpus delle leggi sull azione amministrativa quale presupposto per il successivo studio approfondito della disciplina dell intervento pubblico nell economia nelle diverse manifestazioni. Propone inoltre un introduzione agli aspetti cruciali della regolamentazione bancaria e finanziaria, dei media e delle telecomunicazioni. Argomenti trattati: principi generali del diritto amministrativo; l intervento pubblico in economia e Costituzione italiana; servizi pubblici locali; contratti pubblici; concorrenza e TFUE; Autorità amministrative indipendenti (AGCM, AEEGSI, ecc.); istituzioni dell UE (BCE, ABE, ecc.); l Unione bancaria europea (vigilanza prudenziale della BCE, Meccanismo unico di risoluzione delle crisi bancarie). Letture suggerite: Merloni F, (2012). Istituzioni di diritto amministrativo, Giappichelli. Cardi E, (2014). Mercati e Istituzioni, Giappichelli; (in alternativa) Trimarchi Banfi F, (2012). Lezioni di diritto pubblico dell economia, Giappichelli; Merusi F e Passaro E, (2011). Le autorità indipendenti, Il Mulino; (in alternativa) Crocco D (2012). Le autorità amministrative indipendenti di regolazione e vigilanza dei mercati. Lineamenti di diritto pubblico dell economia, Jovene. Per alcune parti del programma: sarà fornito materiale didattico, ad es., in tema di BCE, ABE, Meccanismo di risoluzione delle crisi bancarie, provvedimenti delle Autorità amministrative indipendenti, giurisprudenza; su richiesta degli studenti: eventuale bibliografia in inglese.
26 Strumenti finanziari per le amministrazioni pubbliche Prof.ssa Elisabetta Reginato Anno di insegnamento: 1 Semestre di insegnamento: 2 Crediti: 9 CFU Obiettivi formativi: il corso si propone di sviluppare competenze specifiche sulla dinamiche economiche e finanziarie nella gestione delle pubbliche amministrazioni. Particolare attenzione è dedicata alla comprensione delle modalità di valutazione e finanziamento degli investimenti, con specifico riferimento agli strumenti di finanza innovativa utilizzati negli enti locali. Le lezioni teoriche saranno affiancate da attività integrative, quali analisi di casi e lavori di gruppo. Argomenti trattati: le logiche di amministrazione pubblica; l'economicità e la gestione finanziaria nelle aziende e amministrazioni pubbliche; l'evoluzione della funzione finanza e i gli effetti derivanti dai vincoli costituzionali e dall applicazione del Patto di stabilità interno sulle scelte di indebitamento e di investimento degli enti; la valutazione, il finanziamento e la realizzazione degli investimenti pubblici; il chek up finanziario nelle amministrazioni e il rating; la gestione attiva e dinamica del debito e gli strumenti derivati; il finanziamento con capitali privati degli investimenti pubblici: il partenariato pubblico privato (PPP), il project financing e il leasing immobiliare; le caratteristiche e le condizioni di accesso ai finanziamenti comunitari da parte delle pubbliche amministrazioni. Letture consigliate: Vecchi V e F Amatucci (2010). Manuale di Finanza per le Aziende e le Amministrazioni Pubbliche. Milano, Egea. A. Pavan, E. Reginato, Programmazione e controllo nelle Amministrazioni Pubbliche, Giuffrè Ulteriori letture saranno consigliate in corso di semestre.
27 Welfare state, regolamentazione e politiche ambientali Prof. Rinaldo Brau e Prof.ssa Carla Massidda Anno di insegnamento: 1 Semestre di insegnamento: 2 Crediti: 12 CFU Obiettivi formativi: il corso si compone di due moduli. Il primo ha l'obiettivo di illustrare gli strumenti di analisi e le principali problematiche inerenti l offerta dei servizi di sicurezza sociale che caratterizzano i moderni sistemi di welfare. Lo studio teorico è affiancato da esercitazioni pratiche, con le quali lo studente è messo in grado di simulare gli effetti degli interventi assistenziali. Il secondo modulo avvia gli studenti all analisi dei problemi di sostenibilità dello sviluppo, analisi economica dell inquinamento e ai metodi di valutazione economica dei beni ambientali. Argomenti trattati. Primo modulo: analisi e misurazione della disuguaglianza e della povertà; politiche riguardanti la distribuzione del reddito e la povertà; teoria del Federalismo Fiscale; elementi di economia dei servizi sanitari; analisi empiriche riguardanti l'intervento pubblico nei servizi sanitari. Secondo modulo: analisi economica dell inquinamento; condizioni di efficienza statica e dinamica; strumenti per il controllo del livello efficiente di inquinamento; confronto tra le principali misure di benessere; valutazione economica dei beni ambientali; analisi dell ambiente e delle risorse naturali in un contesto dinamico; sostenibilità della crescita e dello sviluppo; la curva di Kuznets ambientale. Letture consigliate: Hindriks J e G D Myles, (2006). Intermediate Public Economics, the MIT Press; Baldini M e S Toso, (2009). Diseguaglianza, povertà e politiche pubbliche, Il Mulino; Cutler D e P Zeckauser (2000), The Anatomy of Health Insurance, in Handbook of Health Economics, Elsevier. Perman R, Ma Y, Common M, Maddison D e J McGilvrary (2012). Natural Resources and Environmental Economics, 4 th edition, Pearson-Addison Wesley, London. Neumayer E, (2003). Weak versus Strong Sustainability: exploring the limits of two opposing paradigms, Edward Elgar, Cheltenham, UK. Stavins R N (ed.) (2012). Economics of the Environment. Selected readings, 6 th edition, W.W. Norton & Company.
28 Economia dell informazione Prof. Vittorio Pelligra Anno di insegnamento: 1 Semestre di insegnamento: 2 Crediti: 6 CFU Obiettivi formativi: il corso si propone di fornire allo studente le basi concettuali e gli strumenti analitici necessari alla comprensione delle specificità legate alla presenza di agenti con differenti livelli di informazione. Tali situazioni caratterizzano praticamente ogni ambito della vita economica e sociale. Fenomeni importanti come la selezione avversa e l azzardo morale non sono altro che conseguenze dell esistenza di una distribuzione asimmetrica delle informazioni tra gli agenti. Elemento imprescindibile del corso riguarda le soluzioni individuate volte a mitigarne gli effetti negativi: l utilizzo di incentivi, contratti, segnali, monitoraggio, filtri, sono solo alcuni degli strumenti elaborati dalla ricerca in questo campo e che trovano ampia utilizzazione in ambiti tra loro anche molto diversi come il management, la finanza, il marketing, la gestione delle risorse umane, e la regolamentazione pubblica. Argomenti trattati: Equilibrio, efficienza e informazioni asimmetriche; azione nascosta e azzardo morale; qualità nascoste e selezione avversa; segnalazione; beni pubblici e rivelazione delle preferenze; matching e mercato bilaterale. Letture consigliate: Campbell, D (2006). Incentives. Motivation And The Economics Of Information. Cambridge University Press, 2nd Edition. Altre letture verranno suggerite in corso di semestre.
29 Metodi quantitativi per le scienze economiche e aziendali Prof. Francesco Mola Anno di insegnamento: 2 Semestre di insegnamento: 1 Crediti: 6 CFU Obiettivi formativi: il corso si pone di affrontare problematiche concernenti la progettazione d indagini per le ricerche di mercato, il reperimento ed il trattamento dei dati, l analisi dei risultati e la presentazione degli stessi. Parte del corso è orientata al trattamento statistico di dati in ottica Data Mining. Il corso intende inoltre fornire agli studenti alcuni strumenti e metodologie statistiche e informatiche per la gestione, il trattamento e l analisi dei dati. Argomenti trattati: sondaggi e ricerche di mercato; metodi quantitativi per lo studio del comportamento dei consumatori; tecniche per la segmentazione del mercato; la misurazione degli effetti della pubblicità. Letture suggerite: Brasini S, Freo M, Tassinari F e G Tassinari (2010). Marketing e Pubblicità: Strumenti e Modelli di Analisi Statistica, Il Mulino, Bologna. Altro materiale verrà fornito in corso di semestre.
30 Project management Prof.ssa Cinzia Dessì Anno di insegnamento: 2 Semestre di insegnamento: 1 Crediti: 6 CFU Obiettivi del corso: il corso si propone di approfondire le criticità connesse alla gestione dei progetti analizzando i principali metodi, strumenti e tecniche necessarie per pianificare, monitorare e controllare i progetti nella realtà imprenditoriale sotto il profilo tecnico, relazionale ed economico. Contenuti del corso: Richiamo ai concetti generali di Project Management e sua diffusione; Definizione di progetto, programma e compito; Elementi caratteristici del progetto: definizione degli obiettivi, ciclo di vita; Applicazione delle tecniche di Project Management e cambiamento organizzativo. I canoni dottrinari del Project management; I progetti come veicoli di crescita strategica nell impresa; Concezione, definizione e avvio del progetto; La fattibilità tecnica, economica e finanziaria del progetto; Team di progetto. Organizzazione del team: selezione, motivazione, gestione dei conflitti, negoziazione e decisioni di gruppo. Aspetti relazionali e ruolo del Project Manager, Project Engineer, Project Controller; L ambiente organizzativo di progetto. Struttura organizzativa a matrice; Il processo di pianificazione e l analisi del contesto; Il processo di programmazione: avvio, ruoli, meccanismi di funzionamento e tecnologie a supporto; La gestione del tempo nei progetti (Diagramma di Gantt); Tecniche di programmazione reticolare (PERT e CPM); L esecuzione e Il controllo di progetto; La rilevanza dello stato di avanzamento; Il valore assorbito (Earned Value); La gestione dei rischi; La chiusura del progetto. Letture consigliare: Cantamessa, Cobos, Rafaele, Il Project Management, Isedi, 2010; Damiani Mario, Project Management di successo, Franco Angeli, 2007; Nepi Alberto, Introduzione al project management, Guerini ed Associati, 1997; Tonchia Stefano, Il project management, Il sole 24 ore, 2001; Archibald Russell, Project Management, Franco Angeli, 2003.
31 Valutazione delle Politiche Pubbliche Prof.ssa Adriana Di Liberto Anno di insegnamento: 2 Semestre di insegnamento: 1 Crediti: 6 CFU Obiettivi formativi: Il corso ha l obiettivo di introdurre gli studenti agli approcci quantitativi alla valutazione delle politiche e dei programmi di intervento pubblico e di fornire loro gli strumenti indispensabili a questo scopo. Argomenti del corso: introduzione all analisi d impatto delle politiche e logica controfattuale; il metodo sperimentale; la logica dei metodi non-sperimentali e il metodo differenza-nelle-differenze; gli utilizzi dell analisi di regressione; l abbinamento statistico; la discontinuità attorno a una soglia; l utilizzo delle variabili strumentali; l analisi delle serie storiche interrotte. Letture consigliate: Angrist J D e J-S Pischke, (2009). Mostly Harmless Econometrics, An Empiricist s Companion, Princeton University Press; Martini A e M Sisti (2009). Valutare il successo delle politiche pubbliche, Il Mulino. Altre letture verranno proposte in corso di semestre.
32 Economia regionale e dell innovazione Prof. Stefano Usai Anno di insegnamento: 2 Semestre di insegnamento: 1 Crediti: 12 CFU Obiettivi formativi: Il corso si propone di affrontare alcune importanti tematiche dell attuale dibattito scientifico sulla crescita e sull integrazione economica con particolare attenzione agli aspetti empirici relativi della distribuzione spaziale delle attività innovative e dei processi di localizzazione delle attività produttive. Il corso vuole sviluppare nello studente la capacità di applicazione analitica delle nozioni e dei principi appresi in classe. Argomenti trattati: programmi di ricerca e innovazione, nazionali e regionali, e di specializzazione intelligente (RIS3) a sostegno dell occupazione, della produttività e della coesione sociale; fenomeni di concentrazione della produzione e dell innovazione; ragioni di successo/insuccesso delle regioni. Letture consigliate: European Commission (2009) - 6th Progress Report on Economic and Social Cohesion. Brussels; European Commission (2010) - La strategia Europa Una selezione di articoli scientifici verrà proposta in corso di semestre.
33
34 Ulteriori informazioni Coordinatore del Consiglio di Corso di Studi: Prof.ssa Adriana Di Liberto: Tel.:
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