PROTOCOLLO PER GLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

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1 Istituto Comprensivo Statale MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA PROTOCOLLO PER GLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO A.S I.C. E. Pestalozzi Via Gran Bretagna, Pomezia (Rm) Tel./fax: 06/ RMIC8A9001@istruzione.it P.E.C.: RMIC8A9001@pec.istruzione.it sito web: Codice Meccanografico: RMIC8A Codice Fiscale:

2 INTRODUZIONE Bisogni Educativi Speciali (BES) L area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici; svantaggio sociale e culturale; difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse. Quest area dello svantaggio scolastico, che ricomprende problematiche diverse, viene indicata come area dei Bisogni Educativi Speciali (in altri paesi europei: Special Educational Needs ) Il protocollo si rivolge, in particolare, agli alunni con disturbi specifici. Gli alunni con competenze intellettive nella norma o anche elevate, che per specifici problemi - possono incontrare difficoltà a Scuola, devono essere aiutati a realizzare pienamente le loro potenzialità. Fra essi, alunni e studenti con DSA (Disturbo Specifico dell Apprendimento) sono stati oggetto di importanti interventi normativi, che hanno ormai definito un quadro ben strutturato di norme tese ad assicurare il loro diritto allo studio. Tuttavia, è bene precisare che alcune tipologie di disturbi, non esplicitati nella legge 170/2010, danno diritto ad usufruire delle stesse misure ivi previste in quanto presentano problematiche specifiche in presenza di competenze intellettive nella norma. Si tratta, in particolare, dei disturbi con specifiche problematiche nell area del linguaggio (disturbi specifici del linguaggio o più in generale- presenza di bassa intelligenza verbale associata ad alta intelligenza non verbale) o, al contrario, nelle aree non verbali (come nel caso del disturbo della coordinazione motoria, della disprassia, del disturbo non-verbale o più in generale - di bassa intelligenza non verbale associata ad alta intelligenza verbale, qualora però queste condizioni compromettano sostanzialmente la realizzazione delle potenzialità dell alunno) o di altre problematiche severe che possono compromettere il percorso scolastico (come per es. un disturbo dello spettro autistico lieve, qualora non rientri nelle casistiche previste dalla legge 104/92). Un approccio educativo, non meramente clinico secondo quanto si è accennato in premessa dovrebbe dar modo di individuare strategie e metodologie di intervento correlate alle esigenze educative speciali, nella prospettiva di una scuola sempre più inclusiva e accogliente, senza bisogno di ulteriori precisazioni di carattere normativo. Al riguardo, la legge 53/2003 e la legge 170/2010 costituiscono norme primarie di riferimento cui ispirarsi per le iniziative da intraprendere con questi casi. Disturbi Specifici Apprendimento Dislessia : difficoltà specifica nella lettura, in genere, a riconoscere e a comprendere i segni associati alla parola. Disgrafia: difficoltà nella grafia. La scrittura è difficilmente decifrabile, irregolare per dimensione e/o pressione, vi è scarsa capacità ad utilizzare lo spazio sul foglio e a mantenere la direzione orizzontale dello scritto, i margini non vengono rispettati, gli spazi tra i grafemi e tra le parole sono irregolari Disortografia: difficoltà nell'ortografia. In genere si riscontrano difficoltà a scrivere le parole usando tutti i segni alfabetici. Questi non sono collocati al posto giusto e/o non sono rispettate le regole ortografiche (accenti, apostrofi, forme verbali etc.). Discalculia: deficit del sistema di elaborazione dei numeri e/o del calcolo. Vi può essere difficoltà nell associare il numero alla quantità o a capire che 2, II in numero romano e la parola DUE abbiano lo stesso valore. Si può non avere in mente la linea dei numeri e/o non comprendere il valore posizionale delle cifre (es.: ). Inoltre possono evidenziarsi difficoltà nel ricordare l ordine procedurale di una operazione o nell utilizzare i simboli aritmetici. 2

3 PREMESSO CHE Il Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca ha emanato, in data 12/07/2012, le Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento. Le Linee guida presentano alcune indicazioni, elaborate sulla base delle più recenti conoscenze scientifiche per realizzare interventi didattici individualizzati e personalizzati, nonché per utilizzare gli strumenti compensativi e per applicare le misure dispensative. La legge 8 ottobre 2010, n. 170, riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), assegnando al sistema nazionale di istruzione e agli atenei il compito di individuare le forme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate affinché alunni e studenti con DSA possano raggiungere il successo formativo. Il MIUR con C.M n.8 del 6 marzo 2013 evidenzia la necessità di superare e risolvere le difficoltà legate ai tempi di rilascio delle certificazioni (in molti casi superiori ai sei mesi) adottando comunque un piano didattico personalizzato nonché tutte le misure che le esigenze educative riscontrate richiedono. Ove non sia presente certificazione clinica o diagnosi, il Consiglio di classe o il team dei docenti motiveranno opportunamente, verbalizzandole, le decisioni assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche. La Certificazione di DSA va comunicata in presidenza e depositata in segreteria, conformemente alla legge sulla tutela della privacy. Negli anni terminali di ciascun ciclo scolastico, in ragione degli adempimenti connessi agli esami di Stato, le certificazioni dovranno essere presentate entro il termine del 31 marzo, come previsto all art.1 dell Accordo sancito in Conferenza Stato-Regioni sulle certificazioni per i DSA (R.A. n. 140 del 25 luglio 2012). il Piano Didattico Personalizzato (PDP) viene concordato dalla famiglia con i docenti e controfirmato. l Consiglio di Istituto in data 10.X.2013, con delibera n 2/a.s , ha adottato il Protocollo per DSA. SI DISPONE IL SEGUENTE PROTOCOLLO IN CUI SI DECLINANO I COMPITI E LE RESPONSABILITA DELLE PARTI INTERESSATE: ISTITUZIONE SCOLASTICA, FAMIGLIA E SERVIZI TERRITORIALI. 3

4 L ISTITUZIONE SCOLASTICA Identifica eventuali problematiche riguardanti l apprendimento attraverso l osservazione dei processi evolutivi. Raccoglie dati predittivi (Allegati 1 e 2) attraverso uno screening - Scuola dell Infanzia: somministrazione agli alunni di 5 anni nel mese di Ottobre di un test IPDA (Identificazione Precoce Difficoltà di Apprendimento) - Scuola Primaria: somministrazione in prima classe a Gennaio e a Maggio di un dettato. Attua interventi mirati di recupero informando la famiglia e chiedendo la sua collaborazione. Tali interventi debbono essere documentati. (Art.1 Accordo Stato/Regioni del 24/07/2012). Convoca la famiglia, informandola rispetto ai dati osservati e raccolti e la supporta nella richiesta di valutazione da parte di uno specialista dell apprendimento; Promuove incontri con lo specialista dell apprendimento e la famiglia al fine di fissare: o la diagnosi e le sue caratteristiche; o il Piano Didattico Personalizzato compensativi e dispensativi. e gli strumenti Verifica che i docenti di classe, entro la fine di Novembre, elaborino il PDP che deve essere aggiornato ogni anno in considerazione della matrice evolutiva dei DSA (Allegato 5) Contatta gli specialisti dell apprendimento dell UONPI o di un altro centro accreditato per la valutazione (Allegato 3). LA FAMIGLIA Presenta al Dirigente Scolastico la segnalazione diagnostica effettuata da uno specialista dell apprendimento dei servizi territoriali o di centri accreditati (dall 1 settembre 2012 non è più possibile accettare diagnosi rilasciate da specialisti privati L.170/ 2010). (Allegato 4) Concorda il Piano Didattico Personalizzato (PDP) con i docenti e lo controfirma. (Allegato 5) Si assume responsabilità e compiti per garantire continuità al percorso scolastico personalizzato nello svolgimento delle consegne a casa, con le modalità stabilite dai docenti. 4

5 Esegue la valutazione diagnostica tramite colloquio clinico e test specifici. SERVIZI TERRITORIALI Comunica e rilascia la segnalazione diagnostica alla famiglia al fine di chiarire in maniera più analitica e approfondita i seguenti punti: o La diagnosi e le sue caratteristiche. Sono validi solo i codici ICD10 della categoria F81. Le diagnosi redatte prima dell 1 settembre 2012 invece dei codici possono contenere le diciture equivalenti specificate dalla L.170. o le eventuali misure dispensative e/o compensative; o il profilo di funzionamento in termini facilmente traducibili in indicazioni operative per la prassi didattica. (Accordo Stato/Regioni del 24/07/2012). DIAGRAMMA SCHEMATICO DEGLI INTERVENTI: ISTITUZIONE SCOLASTICA Interventi di identificazione Attività di recupero Analisi degli esiti Comunicazione alla famiglia FAMIGLIA Richiesta di valutazione Comunicazione alla scuola SERVIZI SOCIO SANITARI Iter diagnostico Certificazione diagnostica FORMULAZIONE DEL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO 5

6 NORMATIVA DI RIFERIMENTO: Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 Strumenti d intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l inclusione scolastica Linee guida per DSA allegate al DM 12 luglio 2011 Legge 170 dell 8 ottobre 2010 O.M. n.40 Prot. 3744: istruzioni e modalità organizzative per lo svolgimento degli Esami di Stato scuola secondaria di II grado A.S C.M. 51 Prot del 20 Maggio 2009: Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione A.S Nota MIUR Prot.n.5744 del 28 Maggio 2009 : Esami di Stato per gli alunni affetti da D.S.A. DPR 122 del 22 Giugno 2009: Valutazione degli alunni con D.S.A. D.G.R del 9 febbraio 2009 e del 2 marzo 2009 D.G.R del 01/02/ 2010 Legge Regionale 28 del 28 dicembre 2007 C.M. n del 10 Maggio 2007: Disturbi di apprendimento: indicazioni operative Nota MIUR n del : Esami di Stato alunni affetti da Dislessia Nota MIUR n del : Coinvolgimento della famiglia Nota MIUR 4099/A/4 del : Iniziative relative alla Dislessia Elenco allegati: 1. TEST IPDA - (per i docenti) Questionario Osservativo per l'identificazione Precoce delle Difficoltà di Apprendimento. E uno strumento innovativo e agile per valutare i prerequisiti necessari per affrontare con successo l apprendimento della letto-scrittura e della matematica nei bambini in età prescolare. 2. DESCRIZIONE DEL FUNZIONAMENTO DELLE ABILITA STRUMENTALI - (per i docenti) Informazioni da osservazione sistematica dell alunno (lettura, scrittura, calcolo, attenzione, memoria e linguaggio) e definizione dei punti di forza, dei punti di debolezza e delle caratteristiche comportamentali. 3. SEGNALAZIONE DIFFICOLTÀ SCOLASTICHE (per i genitori e la scuola) La segnalazione delle difficoltà scolastiche è una formale richiesta di intervento che la scuola, in accordo con i genitori, utilizza per richiedere ai servizi della ASL un accertamento diagnostico in relazione a situazioni problematiche o a casi di difficoltà conclamata. 4. CONSEGNA DOCUMENTAZIONE (per i genitori) 5. PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (per i docenti) Il PDP è un contratto fra docenti, istituzioni scolastiche, istituzioni socio-sanitarie e famiglia per individuare ed organizzare un percorso personalizzato nel quale devono essere definiti i supporti compensativi e dispensativi necessari alla realizzazione del successo scolastico degli alunni con DSA e/o ADHD. 6

7 SERVIZI TERRITORIALI Alcuni centri specializzati: RMH Pomezia UONPI, Piazza Aldo Moro - Neuropsichiatria dell Infanzia e dell Adolescenza. Responsabile: Dott. Miletto. SOS DISLESSIA Centro di Roma - direttore scientifico Prof. G. Stella. Via Tuscolana Roma Per informazioni e prenotazioni numero verde (solo da rete fissa) cellulare info@sosdislessia.it UOC.NPI Ospedale Bambino Gesù Roma - responsabile Prof. Vicari P.zza S.Onofrio, 4 Padiglione Ford - ROMA tel fax: UOC NPI B Policlinico Umberto I Università La Sapienza Roma - responsabile Dott.ssa Penge Via dei Sabelli,108 - Roma tel UOC NPI Policlinico A. Gemelli Università Cattolica del Sacro Cuore, Largo Agostino Gemelli, 8 Roma tel Fax: 06/ Altri specialisti si possono trovare attraverso i siti dell A.I.D. (Associazione Italiana Dislessia) Dott.ssa Luci Alessandra (aleluci76@gmail.com) cellulare

8 Allegato 3 Istituto Comprensivo Statale MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA Prot. n.... data... All A.S.L. n.... Unità Operativa... Centro Oggetto: Segnalazione difficoltà scolastiche In allegato Relazione degli insegnanti Si segnala l alunno/a sotto indicato per gli approfondimenti di competenza. Cognome luogo di nascita indirizzo L alunno/a frequenta: Nome data telef. Scuola dell Infanzia (denom indirizzo) sezione relativa agli anni: Mista classe a tempo ridotto per ore settimanali 25 classe a tempo normale con servizio di refezione per ore settimanali 40 Scuola Primaria (denom. e indirizzo del plesso) classe n. sez. classe a tempo normale per ore settimanali 27 classe a tempo pieno con servizio di refezione per ore settimanali 40 Scuola Secondaria di primo grado (denom. e indirizzo del plesso) classe n. sez. classe a tempo normale per ore settimanali 30 I genitori dell alunno Il Dirigente Scolastico 8

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