Il Regolamento Edilizio tipo della Provincia di Milano
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- Modesto Borghi
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1 CONVEGNO La nuova edilizia a basso consumo Il Regolamento Edilizio tipo della Provincia di Milano Arch. Ph.D. Annalisa Galante Politecnico di Milano Dipartimento Scienza e Tecnologie dell Ambiente Costruito Building Environment Science and Technology - BEST ECOMONDO Rimini, 09 Novembre DA EMERGENZA A OPPORTUNITÀ: LE POLITICHE LOCALI Le politiche locali per l energia sono fondamentali per un reale sviluppo sostenibile del territorio purché promosse in un programma di governo locale. L esperienza lombarda ha dimostrato l efficacia dei REGOLAMENTI EDILIZI COMUNALI che non hanno mostrato particolari criticità. Allargare il network con i Comuni che li hanno adottati è fondamentale. Nel settore edilizio non esiste la bacchetta magica: è fondamentale puntare su un mix di soluzioni che portino all efficienza energetica globale (involucro, impianti, fonti innovabili). Intervenire sulla riduzione della domanda, anche sull esistente, porta a risultati immediati: le barriere non tecnologiche sono quelle più difficili da superare. Le Amministrazioni Locali hanno tutti gli strumenti per promuovere un concreto processo di miglioramento dell efficienza che non può prescindere da un coinvolgimento di tutti gli attori (cittadini, progettisti, costruttori, fornitori, banche). La CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI costituisce una leva efficace e indispensabile per promuovere un mercato di qualità nel settore edilizio: strumenti, procedure e mezzi esistono e andrebbero applicati. 2
2 LINEE GUIDA PER I REGOLAMENTI EDILIZI COMUNALI IL TAVOLO ENERGIA & AMBIENTE istituito nell inverno a seguito dei ripetuti episodi acuti di superamento delle soglie della qualità dell aria; nasce per volontà dell Assessorato provinciale all ambiente; in accordo con la Regione per coordinare le attività dei Comuni della Provincia di Milano. Prima attività avviata: Tavolo di Concertazione per ridurre drasticamente le emissioni inquinanti e climalteranti del settore civile. ovvero Revisione dei regolamenti edilizi comunali in applicazione della legge regionale n 39 del 21/12/ REGOLAMENTO EDILIZIO ENERGETICAMENTE EFFICIENTE Definire degli interventi obbligatori nel rispetto dello stato dell arte della tecnologia e della convenienza economica Essere condiviso dai cittadini, ma anche dagli operatori quali costruttori, progettisti, aziende, fornitori Essere supportato da azioni di accompagnamento efficaci (formazione e informazione a tutti i livelli, supporto tecnico, incentivi mirati) Essere monitorato (verifica della realizzazione degli interventi, contabilità energetica semplificata) Essere un PROCESSO inteso come azione di miglioramento continua 4
3 VERSO UN APPROCCIO GLOBALE Impianti efficienti Fonti rinnovabili 2 3 Involucro efficiente (fonte immagine: 1 Certificazione Energetica 5 LE AREE TEMATICHE Area Tematica 1. PRESTAZIONI DELL INVOLUCRO Area Tematica 2. EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI IMPIANTI Area Tematica 3. FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI Area Tematica 4. SOSTENIBILITà AMBIENTALE 6
4 AREE TEMATICHE Area Tematica 1. PRESTAZIONI DELL INVOLUCRO 1. Orientamento dell edificio 2. Protezione dal sole 3. Isolamento termico dell involucro degli edifici nuovi 4. Isolamento termico degli edifici ristrutturati 5. Prestazioni dei serramenti 6. Contenimento delle dispersioni 7. Materiali ecosostenibili 8. Isolamento acustico 9. Tetti verdi 10. Illuminazione naturale 11. Ventilazione naturale 12. Ventilazione meccanica controllata 13. Certificazione energetica 7 ORIENTAMENTO DELL EDIFICIO In assenza di documentati impedimenti di natura tecnica e funzionale, gli edifici di nuova costruzione devono essere posizionati con l asse longitudinale principale lungo la direttrice Est-Ovest con una tolleranza di 45 e le interdistanze fra edifici contigui all interno dello stesso lotto devono garantire nelle peggiori condizioni stagionali (21 dicembre) il minimo ombreggiamento possibile sulle facciate. 8
5 PROTEZIONE DAL SOLE Le parti trasparenti delle pareti perimetrali esterne devono essere dotate di dispositivi che ne consentano la schermatura e l oscuramento. 9 ISOLAMENTO TERCO DELL INVOLUCRO Per gli edifici nuovi e per gli ampliamenti (per i quali si applicano i calcoli e le verifiche previste dalla Legge 10/91), è obbligatorio intervenire sull involucro edilizio in modo da rispettare contemporaneamente tutti i seguenti valori massimi di trasmittanza termica U: strutture verticali opache esterne: coperture (piane e a falde): basamenti su terreno, cantine, vespai aerati: basamenti su pilotis: pareti e solette verso altre unità e spazi non riscaldati: 0,35 W/m 2 K 0,30 W/m 2 K 0,50 W/m 2 K 0,35 W/m 2 K 0,70 W/m 2 K Nel caso in cui la copertura sia a falda e a diretto contatto con un ambiente abitato (ad esempio sottotetto, mansarda, ecc.), la copertura, oltre a garantire gli stessi valori di trasmittanza di cui sopra, deve essere di tipo ventilato o equivalente. 10
6 ISOLAMENTO TERCO DELL INVOLUCRO: v IL D.LGS.192/05 All.C Tabella 2.1 Valori limite della trasmittanza termica U delle strutture opache verticali espressa in W/m 2 K Tabella 3.1 Valori limite della trasmittanza termica U delle strutture opache orizzontali di copertura espressa in W/m 2 K Zona clim. Dall 1 gennaio 2006 Dall 1 gennaio 2008 Dall 1 gennaio 2010 Zona clim. Dall 1 gennaio 2006 Dall 1 gennaio 2008 Dall 1 gennaio 2010 A 0,85 0,72 0,62 A 0,80 0,42 0,38 B 0,64 0,54 0,48 B 0,60 0,42 0,38 C C 0, D 0,50 0,40 0,36 D 0,46 0,35 0,32 E 0,46 0,37 0,34 E 0,43 0,32 0,30 F 0,44 0,35 0,33 F 0,41 0,31 0,29 Tabella 3.2 Valori limite della trasmittanza termica U delle strutture opache orizzontali di pavimento espressa in W/m 2 K Zona climatica Dall 1 gennaio 2006 Dall 1 gennaio 2008 Dall 1 luglio 2010 A 0,80 0,74 0,65 B 0,60 0,55 0,49 C 0,55 0, D 0,46 0,41 0,36 E 0,43 0,38 0,33 F 0,41 0,36 0,32 11 PRESTAZIONI DEI SERRAMENTI Nelle nuove costruzioni, a eccezione delle parti comuni degli edifici residenziali non climatizzate, è obbligatorio l utilizzo di serramenti aventi una trasmittanza media, riferita all intero sistema (telaio + vetro), non superiore a 2,3 W/m 2 K. Nel caso di edifici esistenti, quando è necessaria un opera di ristrutturazione delle facciate comprensiva anche dei serramenti, devono essere impiegati serramenti aventi i requisiti di trasmittanza sopra indicati. Per quanto riguarda i cassonetti, questi dovranno soddisfare i requisiti acustici ed essere a tenuta. Tabella 4. Valori limite della trasmittanza termica U delle chiusure trasparenti comprensive degli infissi espressa in W/m 2 K Zona climatica A B C D E F Dall 1 gennaio ,5 4,0 3,3 3,1 2,8 2,4 Dall 1 gennaio ,0 3,6 3,0 2,8 2,5 2,2 Dall 1 gennaio ,6 3, ,4 2,2 2,1 12
7 TETTI VERDI Per le coperture degli edifici è consigliata la realizzazione di tetti verdi, con lo scopo di ridurre gli effetti ambientali in estate dovuti all insolazione sulle superficie orizzontali. Per lo sfruttamento di questa tecnologia, deve essere garantito l accesso per la manutenzione. 13 Aree AREE Tematiche TEMATICHE Area Tematica 1. PRESTAZIONI DELL INVOLUCRO Area Tematica 2. EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI IMPIANTI 1. Efficienza impianti di produzione calore 2. Efficienza impianti centralizzati di produzione calore 3. Regolazione locale della temperatura dell aria 4. Sistemi a bassa temperatura 5. Contabilizzazione energetica 6. Efficienza degli impianti elettrici 7. Inquinamento luminoso 8. Inquinamento elettromagnetico interno (50 Hz) 14
8 Produzione PRODUZIONE DI di CALORE calore AD ad ALTO alto rendimento RENDIMENTO Negli edifici di nuova costruzione e in quelli in cui è prevista la completa sostituzione dell'impianto di riscaldamento o del solo generatore di calore, è obbligatorio l'impiego di sistemi di produzione di calore ad alto rendimento. Caldaia ad alto rendimento Caldaia a condensazione L articolo non si applica nei seguenti casi: - collegamento ad una rete di teleriscaldamento urbano; - utilizzo di pompe di calore. Fonte: Geminox 15 REGOLAZIONE LOCALE DELLA TEMPERATURA E CONTABILIZZAZIONE È resa obbligatoria l installazione di sistemi di regolazione locali (valvole termostatiche, termostati collegati a sistemi locali o centrali di attuazione, ecc.) che, agendo sui singoli elementi di diffusione del calore, garantiscano il mantenimento della temperatura dei singoli ambienti riscaldati o nelle singole zone aventi caratteristiche di uso e di esposizione uniformi. La norma si applica in tutti gli edifici di nuova costruzione dotati di impianti di riscaldamento. Negli edifici nuovi e per quelli oggetto di riqualificazione impiantistica globale gli impianti di riscaldamento con produzione centralizzata del calore devono essere dotati di sistemi di contabilizzazione individuale, che consentano una regolazione autonoma indipendente e una contabilizzazione individuale dei consumi di energia termica. 16
9 Sistemi SISTE A a BASSA bassa TEMPERATURA temperatura Per il riscaldamento invernale è suggerito l utilizzo di sistemi a bassa temperatura (pannelli radianti integrati nei pavimenti, nelle pareti o nelle solette dei locali da climatizzare). 17 Efficienza EFFICIENZA DEGLI degli IMPIANTI impianti ELETTRICI elettrici È obbligatori per gli edifici pubblici e del terziario, e per le sole parti comuni degli edifici residenziali, l uso di dispositivi che permettano di controllare i consumi di energia dovuti all illuminazione, quali interruttori locali, interruttori a tempo, controlli azionati da sensori di presenza, controlli azionati da sensori di illuminazione naturale. In particolare: - per gli edifici residenziali (vani scala interni e parti comuni): installazione obbligatoria di interruttori crepuscolari o a tempo ai fini della riduzione dei consumi elettrici. - per gli edifici per uffici: obbligatoria l installazione di dispositivi per la riduzione dei consumi elettrici (interruttori a tempo, sensori di presenza, sensori di illuminazione naturale, ecc.). 18
10 Aree AREE Tematiche TEMATICHE Area Tematica 1. PRESTAZIONI DELL INVOLUCRO Area Tematica 2. EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI IMPIANTI 1. Efficienza impianti di produzione calore 2. Efficienza impianti centralizzati di produzione calore Regolazione Impianti solari locale termici della temperatura dell aria Sistemi Predisposizione a bassa temperatura impianti solari Contabilizzazione Impianti solari fotovoltaici energetica Efficienza Sistemi solari degli passivi impianti elettrici 7. Inquinamento luminoso 8. Inquinamento elettromagnetico interno (50 Hz) Area Tematica 3. FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI 19 Impianti IMPIANTI SOLARI solari TERCI termici Per gli edifici di nuova costruzione è obbligatorio soddisfare almeno il 50% del fabbisogno di acqua calda sanitaria attraverso l impiego di impianti solari termici. I collettori solari devono essere installati su tetti piani, su falde e facciate esposte a Sud, Sud-est, Sud-ovest, Est e Ovest, fatte salve le disposizioni indicate dalle norme vigenti per immobili e zone sottoposte a vincoli. 20
11 IMPIANTI SOLARI TERCI: IL D.LGS.192/05 ALL I Per tutte le categorie di edifici, così come classificati in base alla destinazione d uso all articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412, nel caso di edifici di nuova costruzione, pubblici e privati, non ricadenti nell ambito di applicazione del comma 18, e nel caso di nuova installazione di impianti termici o di ristrutturazione dell impianto termico esistente in edifici pubblici o adibiti ad uso pubblico, ricadenti nelle tipologie elettivamente indicate all allegato D del decreto del Presidente della Repubblica del 26 agosto 1993, n. 412, per l applicazione delle fonti rinnovabili ed assimilate, è obbligatoria, per la produzione di energia termica, l installazione di impianti solari di qualità ed efficienza certificata conformemente alla normativa europea. L impianto deve essere progettato e realizzato in modo da coprire almeno il 50% del fabbisogno annuo di energia primaria richiesta per la produzione di acqua calda sanitaria. Le valutazioni concernenti il dimensionamento ottimale, o l eventuale impossibilità tecnica di rispettare la presente disposizione, devono essere dettagliatamente illustrate nella relazione tecnica di cui al comma 19. In mancanza di tali elementi conoscitivi, la relazione è dichiarata irricevibile. 21 Impianti solari fotovoltaici IMPIANTI SOLARI FOTOVOLTAICI Qualora sussistano condizioni economiche favorevoli (contributi, incentivi, ecc.), è consigliata l installazione di impianti solari fotovoltaici allacciati alla rete elettrica di distribuzione, per la produzione di energia elettrica. 22
12 IMPIANTI SOLARI FOTOVOLTAICI: IL D.LGS.192/05 ALL I Nel caso di edifici di nuova costruzione, pubblici e privati, e di ristrutturazione degli stessi conformemente all articolo 3, comma 2, lettera a), costituiti da più di sei unità immobiliari, è obbligatoria, per la produzione di energia elettrica, l installazione di impianti fotovoltaici aventi i requisiti tecnici minimi fissati all articolo 4 del decreto del Ministro delle attività produttive, di concerto con il Ministro dell ambiente e della tutela del territorio 28 luglio 2005, e sue modifiche e integrazioni, recante criteri per l incentivazione della produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte solare. L impianto deve essere progettato e realizzato in modo da coprire almeno il 30% del fabbisogno annuo di energia elettrica richiesta per le parti comuni dell edificio. Le valutazioni concernenti il dimensionamento ottimale, o l eventuale impossibilità tecnica di rispettare la presente disposizione, devono essere dettagliatamente illustrate nella relazione tecnica di cui al comma 19. In mancanza di tali elementi conoscitivi, la relazione è dichiarata irricevibile. 23 Aree AREE Tematiche TEMATICHE Area Tematica 1. PRESTAZIONI DELL INVOLUCRO Area Tematica 2. EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI IMPIANTI 1. Efficienza impianti di produzione calore 2. Efficienza impianti centralizzati di produzione calore Regolazione Impianti solari locale termici della temperatura dell aria Sistemi Predisposizione a bassa temperatura impianti solari termici Contabilizzazione Contabilizzazione Impianti solari fotovoltaici energetica individuale dell acqua potabile Efficienza Riduzione Sistemi solari degli del passivi consumo impianti elettrici di acqua potabile Inquinamento Recupero acque luminoso piovane Inquinamento Riduzione effetto elettromagnetico gas radon interno (50 Hz) Area Tematica 3. FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI Area Tematica 4. SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE 24
13 Riduzione RIDUZIONE CONSUMO consumo ACQUA acqua POTABILE potabile Al fine della riduzione del consumo di acqua potabile, è obbligatoria l adozione di dispositivi per la regolazione del flusso di acqua dalle cassette di scarico dei servizi igienici, in base alle esigenze specifiche. Le cassette devono essere dotate di un dispositivo comandabile manualmente che consenta la regolazione, prima dello scarico, di almeno due diversi volumi di acqua: il primo compreso tra 7 e 12 litri e il secondo compreso tra 5 e 7 litri. Per gli edifici esistenti il provvedimento si applica nel caso di rifacimento dell impianto idrico-sanitario. 25 Recupero RECUPERO acqua ACQUE PIOVANE piovane Al fine della riduzione del consumo di acqua potabile, è obbligatorio, nelle nuove costruzioni, fatte salve necessità specifiche connesse ad attività produttive con prescrizioni particolari, l utilizzo delle acque meteoriche, raccolte dalle coperture degli edifici, per l irrigazione del verde pertinenziale, la pulizia dei cortili e dei passaggi. Le coperture dei tetti devono essere munite, tanto verso il suolo pubblico quanto verso il cortile interno e altri spazi scoperti, di canali di gronda impermeabili, atti a convogliare le acque meteoriche nei pluviali e nel sistema di raccolta per poter essere riutilizzate. Gli edifici di nuova costruzione, con una superficie destinata a verde pertinenziale e/o a cortile superiore a 30 m 2, devono dotarsi di una cisterna per la raccolta delle acque meteoriche. 26
14 CONTROLLI DI PROGETTO E VERIFICHE IN CANTIERE 27 CONTROLLI Controlli DI PROGETTO di progetto E VERIFICHE e verifiche in IN cantiere CANTIERE?? 28
15 CERTIFICAZIONE ENERGETICA: CLASSENERGIA 29 REGOLAMENTI EDILIZI COMUNALI: UNO STRUMENTO EFFICACE N. Comune Prov. Data Stato REEE Certificazione 1 Carugate 27 Nov Approvato 2 Corbetta Nov Approvato 3 Melzo 29 Ott Approvato 4 Cassina de Pecchi 14 Nov Approvato 5 Pessano 15 Nov Approvato Linee Guida Provincia di Milano 6 Pioltello 2 Ago Approvato 7 Melegnano Giu Approvato Linee Guida Provincia di Milano 8 Bareggio Mag Approvato Linee Guida Provincia di Milano 9 Cormano 06 Lug Approvato Linee Guida Provincia di Milano 10 Cesano Boscone 06 Lug Approvato Linee Guida Provincia di Milano 11 Vanzaghello 20 Set Adottato - 12 Parabiago Lug Avvio del processo 13 Muggiò Ott Avvio del processo 14 Cusano Milanino Giu Avvio del processo - 15 Trucazzano Ott Avvio del processo 16 Pieve Emanuele Giu Avvio del processo 17 Boltiere BG Sett Adottato - 18 Luvinate CO Mag Avvio del processo - 19 Canzo LC 2005 Adottato - 20 Lurate Caccivio LC 2005 Adottato - 21 Fagnano Olona VA Ott Avvio del processo 22 Morazzone VA 19 Mag Approvato 30
16 GLI STRUMENTI MESSI IN CAMPO DALLA PROVINCIA DI LANO I Nuovi Regolamenti Edilizi (Carugate, Corbetta, Melzo, Cassina de Pecchi, Cusago, Pessano, Pioltello, Cormano e poi Garbagnate, Parabiago, Muggiò, Bareggio, Trucazzano, Cusano, Cesano Boscone.); La Certificazione Energetica degli Edifici d intesa con il Ministero allo Sviluppo Produttivo (con Comune e Regione); Il Sistema di Accreditamento per gli Organismi di Certificazione Edilizia Sacert (Anit, Assimpredil, Cna, Confartigianato, Uppi, Ordine Ingegneri, Filca, ConfCoperative, Lega Coperative, CdO, Legambiente, Adiconsum, KyotoClub,.); La Rete degli spazi InfoEnergia (Melzo, Carugate, Corbetta, Garbagnate, Cesano Boscone, Melegnano). Già aperti Melzo il 2 Ottobre, Carugate il 9 Ottobre + l Unità Centrale di Coordinamnto; Il Patto per l Energia con i portatori di interessi per attivare forme di credito agevolato per interventi di efficienza energetica sugli edifici esistenti. 31 CONVEGNO La nuova edilizia a basso consumo Grazie per l attenzione Arch. Ph.D. Annalisa Galante annalisa.galante@polimi.it ECOMONDO Rimini, 09 Novembre
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