Gaetano Drosi Presidente PAYT Italia. Milano 25 Febbraio 2016

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1 Gaetano Drosi Presidente PAYT Italia Milano 25 Febbraio 2016

2 PAYT Italia Chi siamo Aziende pubbliche, private, Enti che operano nell ambito della gestione ambientale e che vogliono condividere, promuovere, migliorare le buone pratiche della misurazione puntuale e della relativa tariffazione.

3 VENTANNI!!!!! v

4 VENTANNI DI ATTESA E NON E ANCORA FINITA!!! SCONFORTANTE L ASSENZA DI «MEMORIA STORICA» NEL MINISTERO DELL AMBIENTE SCONFORTANTE VEDER DELEGARE ALL ESTERNO LA PREDISPOSIZIONE DI ATTI E REGOLAMENTI SCONFORTANTE LA CARENZA DI ASCOLTO, DI ANALISI E DI SINTESI DELLE PROPOSTE CHE ARRIVANO DAL MONDO REALE

5 ABBIAMO MISURATO L INIQUITA DEL SISTEMA PRESUNTIVO SULLE UTENZE DOMESTICHE

6 LA MISURAZIONE PUNTUALE: UN DOVERE PER L EQUITA (1/3) La prima analisi di PAYT Italia ha dimostrato quanto i coefficienti ministeriali (ka, kb, kc, kd) siano ormai superati e fonte di enormi ingiustizie Non esiste un valore medio di riferimento per categoria Se per i Comuni presi in esame nei quali vige la tariffa puntuale, determinassimo oggi le tariffe utilizzando i soli coefficienti ministeriali, più dell 80% degli utenti pagherebbe un importo completamente diverso da quello che sta pagando ora, sia in aumento che in diminuzione. Superare il concetto di CATEGORIE PRODUTTIVE introducendo il concetto di SOGGETTO PRODUTTORE.

7 LA MISURAZIONE PUNTUALE: UN DOVERE PER L EQUITA (2/3) NON AFFRONTIAMO LA MISURAZIONE SENZA AVER CHIARI GLI OBIETTIVI DEL «DOPO MISURAZIONE» NON DECIDIAMO DI APPLICARE LA TARIFFA PUNTUALE PER «MODA». SE NON SI E CONVINTI, CONSAPEVOLI E PREPARATI A QUESTO CAMBIAMENTO, SI FANNO SOLO DANNI PROGETTIAMO LE FASI FINO ALLA RISCOSSIONE TENENDO PRESENTE CHE OGNUNA DI ESSE ANDRA CONTROLLATA E VALUTATA RISPETTO AGLI OBIETTIVI PREFISSATI

8 LA MISURAZIONE PUNTUALE: UN DOVERE PER L EQUITA (3/3) La misurazione puntuale porta a una tariffa puntuale che fa pagare, non di più o di meno rispetto a prima, ma il giusto, nel rispetto del principio di commisurazione del costo rispetto al servizio..

9 MISURAZIONE PUNTUALE E TARIFFAZIONE PUNTUALE (1/4) Due fasi che occorre mantenere ben distinte che a regime vanno di sicuro armonizzate con la seguente logica: Misuro puntualmente e quindi possiedo quanto mi serve per tariffare puntualmente. Tariffo puntualmente quando ho a disposizione una collaudata ed efficace misurazione puntuale e un piano finanziario correttamente strutturato.

10 MISURAZIONE PUNTUALE E TARIFFAZIONE PUNTUALE (2/4) Individuo e fisso indicatori di efficacia e di efficienza del sistema (senza di questi nessuno potrà dimostrare l affidabilità e l efficacia del proprio sistema di misurazione) Strutturo bene il piano finanziario per non annullare gli effetti positivi della MISURAZIONE PUNTUALE introducendo, con la ripartizione dei costi tra parte fissa e variabile e tra utenze domestiche e non domestiche, elementi distorcenti che renderebbero la tariffa non più coerente con quanto misurato e quindi di nuovo ingiusta e iniqua.

11 MISURAZIONE PUNTUALE E TARIFFAZIONE PUNTUALE (3/4) Progetto che tenga conto di: territorialità modelli di raccolta tipologie di contenitori diversificazione dei vari sistemi di misurazione anche nello stesso ambito territoriale Misurare, oltre alle quantità, i costi dei singoli servizi: la tariffa, oltre a essere commisurata alla quantità di rifiuti prodotti deve essere commisurata al servizio reso.

12 MISURAZIONE PUNTUALE E TARIFFAZIONE PUNTUALE (4/4) Parliamo di TARIFFA A CORRISPETTIVO: superiamo il concetto di tariffa puntuale che sta diventando fuorviante e insufficiente. MISURARE LA SINGOLA FRAZIONE DELL INDIFFERENZIATO SI STA RIVELANDO INSUFFICIENTE E POCO PRECISO A RAPPRESENTARE L ESATTA COMPONENTE VARIABILE L oscillazione di una misura piccola (quale sta diventando quella del RESTO) non può avere effetti sensibili sulla componente variabile della tariffa. PUNTIAMO AD ARTICOLARE LA TARIFFA SU COMPONENTI CHE DIPENDANO OLTRE CHE DALLE QUANTITA MISURATE DI PIU FRAZIONI ANCHE DEGLI ALTRI SERVIZI A DOMANDA INDIVIDUALE

13 IL CONTROLLO Occorre che tutte le fasi siano controllate: la raccolta i costi la misurazione la tariffazione la riscossione Tariffa Puntuale dei rifiuti A cosa serve dire quanto contenitori ho svuotato se non so confrontarli a quanti ne sono stati esposti?. A cosa serve esporre una quantità puntuale per utenza se la somma di queste quantità non mi da l esatta quantità effettivamente raccolta?

14 CAUSE DEI RITARDATI O MANCATI AVVII DELLA TARIFFA PUNTUALE Perché dopo circa 20 anni soltanto poche realtà sono riuscite a introdurre sistemi di misurazione puntuale? E vero, la norma non ha contribuito ad agevolare questo passaggio, ma c è stato anche dell altro

15 I LUOGHI COMUNI La tariffa puntuale porta all abbandono dei rifiuti La tariffa puntuale fa emigrare i rifiuti nei comuni limitrofi La tariffa puntuale comporterà un aumento per tutti i cittadini I sistemi di pesatura non sono precisi La tariffa puntuale va bene solo nei piccoli comuni

16 COSA FARE Un paese normale ha bisogno di di regole chiare e applicabili senza interpretazioni, ha bisogno di governanti che sappiano analizzare e sintetizzare. C è bisogno di persone volenterose, umili, capaci e lungimiranti nei posti giusti Queste persone dimostrano che nonostante tutto si può fare Dimostrano che si possono raggiungere ottimi risultati in tutte le fasi di gestione Dimostrano che un rapporto che renda consapevoli i cittadini è il segreto per superare qualsiasi difficoltà di applicazione

17 IN CONCLUSIONE, SI PUO FARE? Tariffa Puntuale dei rifiuti LA TARIFFA PUNTUALE SI PUO APPLICARE SE CHI LO DECIDE LA RITIENE GIUSTA, E' FORTEMENTE CONVINTO E CREDE NEI SUOI EFFETTI BENEFICI E IN GRADO DI GESTIRE IN MODO VIRTUOSO L INTERO CICLO DI GESTIONE DEI RIFIUTI

18 GRAZIE!

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