STORIA ED ECONOMIA DELLE ISTITUZIONI Classe 64 - Scienze dell Economia
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- Lorenza Rizzi
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1 STORIA ED ECONOMIA DELLE ISTITUZIONI Classe 64 - Scienze dell Economia 1
2 2 1. OBIETTIVI FORMATIVI Il Corso di Laurea specialistica in Storia ed economia delle istituzioni è articolato in cinque anni, secondo lo schema laurea triennale più biennio specialistico. La prima fase del percorso di studio è finalizzata a formare esperti, dirigenti e operatori in grado di analizzare e intervenire nel funzionamento dei sistemi economici (imprese, istituzioni e organizzazioni pubbliche e private, ecc.). Questo obiettivo è ottenuto fornendo allo studente una solida preparazione nelle materie economiche, aziendali, giuridiche e nei metodi quantitativi per l analisi economica. La seconda fase del corso si prefigge di fornire una conoscenza approfondita dei processi di formazione delle istituzioni economiche della società, intese sia come elementi fondanti della storia dell economia sia come elementi teorici dell evoluzione storica. L obiettivo è quello di offrire un percorso di studi che focalizzi la reciproca interazione tra i due aspetti. L offerta formativa si articola su due livelli di approfondimento tra loro strettamente correlati: quello economico e quello storico - A livello economico, vengono privilegiati gli approcci della law and economics (economia e diritto) e della institutional economics (economia delle istituzioni), cioè lo studio economico delle istituzioni vincoli informali, norme giuridiche, organizzazioni produttive, istituzioni politiche e burocratiche, ecc. e del ruolo da queste svolto nell orientamento dei comportamenti individuali, nella facilitazione della cooperazione e nel funzionamento dei mercati. In particolare, l analisi economica del diritto analizza gli effetti distributivi - in relazione a quelli di efficienza - di leggi aventi finalità economiche, esplicite o indirette; l economia delle istituzioni si propone, tra l altro, di spiegare le politiche economiche nelle democrazie moderne (la determinazione della forma e dell ampiezza dei programmi redistributivi; il tipo e il volume dei servizi pubblici forniti dallo Stato; l onere dell imposizione nei diversi sistemi tributari; l entità dei deficit pubblici; la struttura della regolamentazione nel mercato del lavoro; la conduzione della politica monetaria lungo il ciclo economico e quello elettorale; le politiche a tutela della concorrenza, e così via). Particolare attenzione viene inoltre dedicata alla teoria dell organizzazione, all economia del terzo settore (non profit), agli aspetti internazionali, alle relazioni tra gli operatori economici e i diversi livelli di governo. - A livello storico, vengono approfonditi anzitutto gli aspetti storico-economici, con particolare enfasi sui problemi metodologici sia di tipo giuridico-istituzionale (il nesso tra evoluzione economica e istituzioni, la formazione dell imprenditorialità, le politiche finanziarie e monetarie, ecc.) sia di tipo storico-quantitativo (finalizzato alla costruzione e gestione di dati seriali e delle procedure archivistiche per la conservazione e gestione di documenti prodotti da imprese, enti o associazioni); analogo approfondimento è previsto sul piano dottrinale dell evoluzione delle categorie economiche e delle scuole di pensiero, con riferimento, da un lato, al concetto di istituzione nelle sue diverse declinazioni storiche e concettuali e, dall altro, della storia delle teorie dell impresa e dell organizzazione. Particolare attenzione verrà posta altresì sui processi di istituzionalizzazione e specializzazione delle scienze sociali di riferimento (economia, sociologia, finanza, ecc.), offrendo gli strumenti di comprensione del variegato articolarsi del concetto di istituzione. La formazione rigorosa e nel contempo multidisciplinare fornita dal corso mette il laureato in grado di coniugare la capacità di analisi economica, economico-aziendale e di approccio storico con conoscenze giuridico-istituzionali e con strumenti quantitativi, permettendo di avviarlo sia all esercizio di funzioni di responsabilità in settori economici pubblici e privati, nazionali e internazionali (esempi di possibili sbocchi occupazionali sono: le Amministrazioni Pubbliche, centrali e locali; gli enti e le imprese che producono ed erogano servizi pubblici - Sanità, Trasporti, Istruzione, ecc.; gli organismi internazionali; le istituzioni non profit e le organizzazioni non governative; gli uffici studi; le società di consulenza - ad esempio, per le politiche di procurement, l'organizzazione della fornitura di servizi, l'organizzazione di gare d'appalto, il fund raising, i progetti EU, ecc. ; le imprese collegate alle amministrazioni pubbliche - per esempio, imprese fornitrici di beni e servizi ; le authorities - ad esempio l Autorità di Regolamentazione e Tutela della Concorrenza); sia alla ricerca, fornendo le basi opportune per la prosecuzione degli studi a livello di Dottorato; sia all attività di record manager, ovvero la figura professionale di uno specialista che possa inserirsi nel sistema produttivo delle imprese pubbliche e private, nelle agenzie, negli enti e abbia la competenza di organizzare e gestire i meccanismi di classificazione della documentazione prodotta (sia corrente che pregressa).
3 3 2. ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Il Corso di Laurea specialistica in Storia ed economia delle istituzioni si articola in cinque anni (tre corrispondenti alla laurea di primo livello più il biennio specialistico) e prevede attività formative costituite da: - corsi di insegnamento; - attività seminariali; - prove di idoneità; - eventuali stage e tirocini; - prova finale. A ciascuna di queste attività formative è attribuito un determinato numero di crediti didattici. Il titolo si consegue quando lo studente ha complessivamente ottenuto almeno 300 crediti, di cui almeno 120 già acquisiti nella laurea di primo livello (cfr. successivo punto 8). I crediti rimanenti sono ottenuti mediante il superamento delle prove relative alle diverse attività formative (cfr. successivo punto 4). In ciascun anno del corso la didattica è organizzata in due semestri, la durata dei quali è stabilita dal Consiglio di Facoltà nell ambito del calendario delle attività didattiche approvato dal Senato Accademico. L articolazione dei corsi per anno e la loro collocazione nei semestri garantiscono le esigenze di propedeuticità, di contiguità culturale e di distribuzione uniforme dei carichi di lavoro nel tempo. Di norma, i corsi di insegnamento annuali saranno concentrati in un semestre. Fatto salvo quanto previsto dal Regolamento didattico di Ateneo e rispettando le propedeuticità indicate ai fini del sostenimento degli esami, lo studente può anticipare uno o più esami di profitto relativi a insegnamenti di anni successivi. 3. PROPEDEUTICITÀ Nel sostenimento degli esami lo studente deve rispettare le seguenti propedeuticità: La propedeuticità di Matematica generale nei confronti di tutte le discipline degli anni successivi appartenenti ai S.S.D. SECS-P/01, SECS-P/02, SECS-P/03, SECS-P/05, SECS-P/06, come elencato nella Tabella 3.1; la propedeuticità di ciascuno degli insegnamenti del primo anno nei confronti degli insegnamenti degli anni successivi appartenenti alla stessa area disciplinare (economica, aziendale, giuridica, matematica e statistica), come elencato nella Tabella 3.2; la propedeuticità di Storia del pensiero economico per gli insegnamenti di Storia delle teorie dell imprese e dell organizzazione e Storia del pensiero finanziario; la propedeuticità di Storia economica per gli insegnamenti di Storia dell industria e Storia della moneta e della banca. Per gli insegnamenti suddivisi in moduli, non è prevista la propedeuticità tra il primo e i successivi quando non esplicitamente specificato. Il primo modulo di Elementi di informatica è propedeutico al secondo. TABELLA 3.1 L insegnamento di Matematica generale è propedeutico per: Economia Politica II Politica economica Economia industriale Scienza delle Finanze Econometria Economia applicata Economia delle istituzioni Economia delle istituzioni europee Economia del diritto Economia del lavoro Economia industriale Teoria della crescita Economia della regolamentazione Economia del settore non profit
4 4 Tabella 3.2 L insegnamento di Economia politica è propedeutico per: Economia Politica II Politica economica Economia industriale Scienza delle Finanze Econometria Economia applicata Economia delle istituzioni europee Economia del diritto Economia del lavoro Economia industriale Teoria della crescita Economia della regolamentazione Economia del settore non profit L insegnamento di Matematica generale è propedeutico per: Matematica finanziaria Met. mat. ec. e sc. att. e fin. Geometria Probabilità e statistica matem. Ricerca operativa L insegnamento di Statistica è propedeutico per: Statistica economica Demografia Statistica sociale L insegnamento di Economia aziendale è propedeutico per: Ec. e Gestione delle I. Economia Aziendale II Ec. e Gestione delle I. Economia az. credito Ec. int. fin Finanza aziendale Organizzazione aziendale Scienze merceologiche L insegnamento di Diritto privato è propedeutico per: Diritto commerciale Diritto industriale Diritto dell economia Diritto del lavoro Diritto amministrativo Diritto tributario Diritto internazionale Diritto dell unione europea 4. STRUTTURA DEL CORSO DI LAUREA 4.1 Insegnamenti del corso di laurea Il seguente schema riporta, suddivisi per anno, gli insegnamenti che individuano il Corso di Laurea specialistica in Storia ed economia delle istituzioni, con l attribuzione dei crediti e del settore scientificodisciplinare.
5 5 I Anno Tabella 4.1 Elenco delle materie, loro ripartizione per anno e attribuzione dei crediti (Legenda: B = Base, C = Caratterizzante, A = Affine) Ambito 12 Economia Politica SECS-P/01 Economico 12B 12 Matematica Generale SECS-S/06 Matematico-Statistico 12B 6 Statistica SECS-S/01 Matematico-Statistico 6C 12 Economia Aziendale SECS-P/07 Aziendale 12B 12 6 Diritto Privato e Diritto Commerciale Test di: - Lingua straniera - Abilità informatiche IUS/01, 2 IUS 04 Giuridico 5B+7C Prova finale e conoscenza lingua straniera Altre (ex. Art, comma 1, lettera F) 3 3 II Anno Ec. e Gestione delle I. Economia Aziendale II Economia Politica II Politica economica Economia industriale Scienza delle Finanze Storia del pensiero ec. SECS-P/08 SECS-P/07 SECS-P/01 SECS-P/02 SECS-P/03 SECS-P/04 Ambito Aziendale Economico C C 5 Diritto pubblico IUS/09 Giuridico 5B Statistica Statistica economica, Demografia SECS-S01, 03, 04, 06 Matematica finanziaria Matematico-statistico C Met. mat. ec. e sc. att. e fin. Ec. e Gestione delle I. SECS-P/08 Economia Aziendale SECS-P/07 Economia az. credito SECS-P/11 Aziendale C Ec. int. fin 15 Liberi 15
6 6 III Anno Diritto commerciale Diritto industriale Diritto dell economia Diritto del lavoro Diritto amministrativo Storia economica Geografia economico-politica Econometria Economia applicata Finanza aziendale Organizzazione aziendale Economia ed estimo rurale Diritto tributario Diritto internazionale Scienze merceologiche Statistica sociale IUS/04 IUS/05 IUS/07 IUS/ SECS-P/12 M-GGR/02 SECS-P/05 SECS-P/06 SECS-P/09 SECS-P/ AGR/01 IUS/12 IUS/13 SECS-P/13 SECS-S/05 Ambito Giuridico Storico-economico Giuridico-economico C 20 Elementi di informatica I,II Sistemi di elaborazione delle informazioni Diritto dell unione europea Filosofia morale Storia della filosofia Geometria Probabilità e statistica matem. Ricerca operativa Scienza politica Sociologia generale Sociologia dei processi economici e del lavoro INF/01 ING-INF/05 IUS/14 M-FIL/03 M-FIL/06 MAT/03 MAT/06 MAT/09 SPS/04 SPS/07 SPS/09 Formazione interdisciplinare 20A Ulteriori conoscenze linguistiche + 1 prova finale e conoscenza lingua 9+1 straniera 15 Liberi 15 5 Prova finale Prova finale e conoscenza lingua straniera 5 IV Anno 5 Storia economica (I+II) Storia del pensiero economico (I+II) Storia delle teorie dell impresa e dell organizzazione o Storia del pensiero finanziario Ambito SECS-P/12 Economico B SECS-P/04 Economico C SECS-P/04 Economico 5C Storia dell impresa () Storia dell impresa (5) Storia dell impresa (innovazioni)(5) SECS-P/12 Storia e politica monetaria(5) Scelta sede Etica e sviluppo economico(5) M-STO/08 Archivistica bibliografia e biblioteconomia (fonti)(5) 11 Economia delle istituzioni SECS-P/03 Economico 11C 4 Prova conoscenza lingua straniera Ulteriori conoscenze linguistiche 4
7 7 Geografia economico-politica Econometria Economia applicata Finanza aziendale Organizzazione aziendale M-GGR/02 SECS-P/05 SECS-P/06 SECS-P/09 SECS-P/ Storico-ec. Diritto tributario Diritto internazionale Scienze merceologiche Statistica sociale IUS/12 IUS/13 SECS-P/13 SECS-S/05 Giuridico- ec. Elementi di informatica I, II Diritto dell unione europea Ricerca operativa Teoria delle organizzazioni complesse Sociologia generale INF/01 IUS/14 MAT/09 SPS/04 SPS/07 Formazione interdisciplinare V Anno Ambito 25 A scelta dalla rosa (*) Scelta sede 25 Liberi 25 Prova finale Prova finale 25 Rosa (*) Economia delle istituzioni europee (P/02) (5) Economia del diritto (P/01) (5) Economia del lavoro (P/01) Economia industriale (P/06) (5) Teoria della crescita (P/01) (5) Etica e sviluppo economico (P/12) (5) Economia della regolamentazione (P/03) (5) Diritto industriale (IUS/04) Diritto dell economia (IUS/05) Teoria delle organizzazioni complesse (SPS/04) (5) (P/01) Economia del settore non profit (P/03) (5) Organizzazione dello Stato e della P. A. (IUS/09). 4.2 Ammissione al corso 1 Per l ammissione al corso di laurea specialistica in Storia ed economia delle istituzioni è necessario aver conseguito una laurea e aver acquisito almeno 120 riconosciuti come validi secondo le modalità stabilite dal regolamento didattico del corso di laurea specialistica in Storia ed economia delle istituzioni. 2 I 180 acquisiti nei corsi di laurea in Economia e commercio, Scienze economiche, Economia aziendale della Facoltà di Economia dell Università di Pisa sono integralmente riconosciuti per la laurea specialistica in Storia ed economia delle istituzioni. Il riconoscimento dei crediti già acquisiti dallo studente nella laurea di primo livello viene effettuato da un apposita Commissione istituita presso il Consiglio di Corso di laurea specialistica in Storia ed economia delle istituzioni. Contestualmente a tale riconoscimento viene formulato un percorso di studio in cui vengono indicate le attività formative già sostenute nel primo livello e riconosciute ai fini del conseguimento della laurea specialistica e quelle ancora da sostenere. La mancata accettazione della proposta della Commissione da parte dello studente equivale alla rinuncia alla domanda di ammissione al corso.
8 8 4.3 Piani di studio Un piano di studio individua il percorso culturale seguito dallo studente ai fini del raggiungimento dei crediti minimi necessari per il conseguimento del titolo. Deve in ogni caso essere soddisfatto il requisito della presenza di attività formative per complessivi 300 crediti didattici. Una volta accettato il percorso di studio formulato in sede di ammissione al corso, lo studente non è tenuto alla presentazione di un piano di studio se non intende discostarsi da queste indicazioni o, comunque sia, dal rispetto puntuale della tabella 4.1. Altrimenti egli dovrà presentare un piano di studio. 4.4 Presentazione dei piani di studio Il piano di studio deve essere presentato se lo studente intende discostarsi dalla tabella 4.1 o dal percorso di studio accettato al momento dell ammissione al corso. La presentazione di un piano di studio consiste in una richiesta esplicita e preventiva, presentata al Consiglio di corso di laurea specialistica in Storia ed economia delle istituzioni in cui viene riportato l elenco degli insegnamenti che lo studente intende sostenere e la loro divisione per anno, unitamente a una relazione che motivi le scelte di tale percorso. Il piano proposto sarà vagliato da un apposita Commissione che valuterà la coerenza culturale delle scelte prospettate; esso verrà considerato accettato una volta approvato dal Consiglio di Corso di laurea specialistica in Storia ed economia delle istituzioni o altro organo a ciò preposto. Negli anni successivi alla presentazione di un nuovo piano di studio lo studente può (i) mantenerlo, se ritiene di non apportare ulteriori modifiche, (ii) modificarlo, presentandone uno nuovo, ovvero (iii) rinunciarvi, compilando un modulo disponibile presso la Segreteria Studenti, Via Buonarroti 2, nel qual caso vale il percorso di studio originariamente formulato al momento dell ammissione al corso. 5. TIPOLOGIA DEGLI ESAMI E DELLE ALTRE VERIFICHE DEL PROFITTO DEGLI STUDENTI La preparazione degli esami all interno di ciascun corso di insegnamento è verificata mediante esami scritti e/o orali suddivisi in appelli, il cui numero e la cui collocazione nel calendario didattico è stabilita dal Consiglio della Facoltà di Economia, in linea con le deliberazioni del Senato Accademico. Al fine di consentire la semplificazione dell esame finale, specialmente per quanto riguarda gli esami annuali e quelli suddivisi in moduli, potranno essere previste prove in itinere di verifica sulla parte già svolta dei programmi, preferibilmente in coincidenza con periodi di sospensione delle lezioni. L eventuale interruzione delle lezioni, la sua durata e collocazione nel calendario didattico è disposta con delibera del Consiglio della Facoltà di Economia. Il superamento dell esame relativo a un insegnamento comporta l acquisizione dei corrispondenti crediti, mentre la votazione contribuirà alla formazione della media finale. Per le prove di idoneità è previsto un test senza alcuna votazione; il superamento del test comporta l acquisizione dei relativi crediti (su questo si veda anche il successivo punto 7). Sono riconosciuti come attività didattica stage o tirocini, purché autorizzati dal Consiglio di Corso di Laurea (o altro organo a ciò preposto) su richiesta individuale dello studente. Contestualmente all autorizzazione, sarà determinato il numero di crediti attribuiti a tale attività che potranno essere riconosciuti tra le libere scelte dello studente o tra i crediti relativi alla prova finale. 6. PROVA FINALE PER IL CONSEGUIMENTO DEL TITOLO Alla prova finale per il conseguimento del titolo sono riservati 30 crediti (compresi i 5 della laurea di primo livello). La prova finale del biennio specialistico viene intesa nel senso tradizionale della tesi di Laurea e ha lo scopo di verificare la capacità dello studente di organizzare in maniera originale e possibilmente fornendo spunti innovativi la trattazione di un problema dedotto dalla letteratura studiata nel corso di laurea. L argomento dovrà essere concordato con un docente della Facoltà che avrà il ruolo di supervisore e relatore della stessa. Parte dei crediti relativi alla prova finale può essere assolta riferendo su un esperienza maturata in un periodo di tirocinio (v. punto 5) svolto presso enti o istituti di ricerca, organizzazioni, aziende e amministrazioni pubbliche. 7. PROVE DI IDONEITÀ DI CONOSCENZA LINGUA STRANIERA E ABILITÀ INFORMATICHE Le prove di idoneità prevedono il superamento di un test. Relativamente alle prove non superate, lo studente ha l obbligo di seguire apposite attività di tutorato (o altro) che saranno predisposte in accordo con le indicazioni generali della Facoltà di Economia ed eventualmente in collaborazione con altre organizzazioni e strutture operanti all interno dell Università di Pisa o da essa riconosciute. Per quanto riguarda il test di informatica, si fa riferimento come standard per il riconoscimento dell idoneità alle conoscenze richieste nell ambito della Patente Europea del Computer (ECDL).
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