Provvedimento n ( C3076B ) RAI-RADIOTELEVISIONE ITALIANA/EMITTENTI PRIVATE L'AUTORITA' GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO

Transcript

1 Provvedimento n ( C3076B ) RAI-RADIOTELEVISIONE ITALIANA/EMITTENTI PRIVATE L'AUTORITA' GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO NELLA SUA ADUNANZA del 17 dicembre 1998; SENTITO il Relatore Professor Marco D'Alberti; VISTA la legge 10 ottobre 1990, n. 287; VISTE le informazioni delle società 54 Srl, RADIO MONTEBALDO ED. Srl, RADIO TREVISO 103 Srl, RADIO LARIANO UNO DI BIAGI CARLA, EDITORIALE UMBRIA VIVA Scrl, PRIMA IDEA RADIO Snc, CHIVASSO INTERNATIONAL Srl, NUOVA RADIO LUNA Srl, pervenute rispettivamente in data 23, 25 e 27 febbraio e 3, 10 e 20 marzo 1998; VISTE inoltre le informazioni della RAI Spa, pervenute in data 5 marzo 1998; VISTA la propria delibera del 21 maggio 1998, notificata in data 25 maggio 1998, con la quale si disponeva l'avvio del procedimento per l'eventuale irrogazione della sanzione pecuniaria di cui all'articolo 19, comma 2, della legge n. 287/90, nei confronti di RAI - RADIOTELEVISIONE ITALIANA Spa, per la mancata ottemperanza all'obbligo di comunicare preventivamente le operazioni di concentrazione, effettuate nel 1998, consistenti nell'acquisizione di 84 impianti radiofonici e delle relative frequenze; VISTE le informazioni fornite dalla RAI - RADIOTELEVISIONE ITALIANA Spa e dalle società 54 Srl, RADIO MONTEBALDO EDIZIONI Srl, RADIO TREVISO 103 Srl, RADIO LARIANO UNO DI BIAGI CARLA, EDITORIALE UMBRIA VIVA Scrl, PRIMA IDEA RADIO Snc, COMUNICAZIONI PARMENSI Srl, CHIVASSO INTERNATIONAL Srl, EDITRICE RADIO VICENZA Sas, RADAR Sas, PUBLIAUDIO Srl, ALTRE RETI PUBBLICITÀ Srl, JET Srl, ONDA RADIO Sas, RADIO ONDA BLU Sas, MY WAY DI CANTARELLI MARIA, CENTRO RADIODIFFUSIONE CAMPANIA Scrl, RADIO GOLD FM Srl e RADIO RIVIERA MUSIC Scrl, pervenute nell'ambito del suddetto procedimento; VISTA la richiesta inviata in data 21 ottobre 1998 all'autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ai sensi dell'articolo 1, comma 6, lettera c), n. 11, della legge 31 luglio 1997, n. 249; RITENUTA la propria competenza; CONSIDERATO quanto segue: 1. Le parti La RAI - RADIOTELEVISIONE ITALIANA Spa (di seguito "RAI") è la società titolare della concessione del servizio pubblico televisivo. Essa opera mediante tre canali radiofonici e tre canali televisivi a diffusione nazionale. Nel 1997 ha realizzato un fatturato di circa miliardi di lire, superiore alla soglia minima prevista all'articolo 16, comma 1, della legge n. 287/90. Le società 54 Srl, RADIO MONTEBALDO EDIZIONI Srl, RADIO TREVISO 103 Srl, RADIO LARIANO UNO DI BIAGI CARLA, EDITORIALE UMBRIA VIVA Scrl, PRIMA IDEA RADIO Snc, CHIVASSO INTERNATIONAL Srl, NUOVA RADIO LUNA Srl, EDITRICE RADIO VICENZA Sas, RADAR Sas, ARTOSCANA Snc, PUBLIAUDIO Srl, ALTRE RETI PUBBLICITÀ Srl, JET Srl, ONDA

2 RADIO Sas, RADIO ONDA BLU Sas, MY WAY DI CANTARELLI MARIA, CENTRO RADIODIFFUSIONE CAMPANIA Scrl, RADIO GOLD FM Srl e RADIO RIVIERA MUSIC Scrl sono imprese di radiodiffusione sonora in ambito locale. 2. Descrizione delle operazioni Nella tabella seguente si fornisce un riepilogo degli impianti radiofonici acquisiti, unitamente alle frequenze, dalla RAI nel periodo dal 5 gennaio al 12 febbraio Tabella 1 - Acquisizioni RAI di impianti radiofonici di emittenti private Emittente Società venditrice Regioni N. impianti Data acquis. Radio Montebaldo Radio Montebaldo Edizioni Srl Veneto 6 5/1/98 Radio Capital 54 Srl Abruzzo 11 5/1/98 Radio Vicenza Editrice Radio Vicenza Veneto 1 8/1/98 Tempo Radio Radar Sas Lombardia 1 8/1/98 Radio Cento Fiori Artoscana Snc Toscana 3 9/1/98 Radio Cuore Publiaudio Srl Toscana 2 9/1/98 Radio Umbriaviva Editoriale Umbria Viva Scrl Umbria 1 12/1/98 Split & Spot Altre Reti Pubblicità Srl Puglia 1 12/1/98 Radio e Company Jet Srl Puglia 1 12/1/98 Onda Radio Emilia Onda Radio Sas Emilia 12 13/1/98 Radio Cento Uno Onda Radio Sas Emilia 3 13/1/98 Idea Radio Prima Idea Radio Snc Puglia 1 14/1/98 Radio Onda Blu Radio Onda Blu Sas Toscana 1 15/1/98 Radio My Way My Way di Cantarelli Maria A. Emilia 2 21/1/98 Centro Radiodiff. Centro Radiodiff. Campania Scrl Campania 3 22/1/98 Campania Amica Radio Radio Treviso 103 Srl Friuli-Veneto 2 29/1/98 Radio Lariano Uno Radio Lariano Uno di Biagi Carla Lazio 1 2/2/98 Radio Gold Radio Gold FM Srl Marche 12 3/2/98 Radio Company Chivasso International Srl Piemonte 3 10/2/98 Radio Company Nuova Radio Luna Srl Lazio /2/98 Umbria Radio Riviera Music Radio Riviera Music Scrl Liguria 7 12/2/98 Totale impianti Complessivamente, pertanto, la RAI ha proceduto a 21 operazioni di acquisizione di impianti radiofonici e delle relative frequenze. 3. Qualificazione delle operazioni Le operazioni, in quanto comportano l'acquisizione del controllo di parti di imprese, costituiscono ciascuna una concentrazione ai sensi dell'articolo 5, comma 1, lettera b), della legge n. 287/90. Esse rientrano nell'ambito di applicazione della legge n. 287/90, non ricorrendo le condizioni di cui all'articolo 1 del Regolamento CEE 4064/1989, così come modificato dal Regolamento CE n. 1310/97, e sono soggette all'obbligo di comunicazione preventiva disposto dall'articolo 16, comma 1, della medesima legge, in quanto il fatturato realizzato a livello nazionale dall'insieme delle imprese interessate è superiore a 689 miliardi di lire. 4. Il mercato rilevante

3 Ai fini della presente valutazione, i mercati interessati dalle operazioni sono quelli della raccolta pubblicitaria destinata alla radiofonia. Tali mercati possono essere considerati distinti, seppur contigui, da quello della raccolta pubblicitaria destinata agli altri mezzi classici di comunicazione 1. Sui mercati della raccolta pubblicitaria destinata alle radio sono presenti sia le emittenti private che la RAI, in quanto tutte le emittenti competono per l'acquisizione della raccolta pubblicitaria, che costituisce la loro principale fonte di finanziamento. L'attività in questione è caratterizzata da uno stretto legame tra la quota detenuta da un'emittente sul mercato della raccolta pubblicitaria radiofonica e la percentuale di ascolti registrata. La raccolta di pubblicità da parte delle emittenti radiofoniche è infatti fortemente condizionata dal successo che ciascuna di esse riesce a ottenere presso gli ascoltatori. In genere, le radio con elevati indici di ascolto possono garantire alle imprese che acquistano spazi pubblicitari una maggiore diffusione del messaggio pubblicitario, e pertanto hanno più elevate possibilità di ottenere risorse pubblicitarie. D'altra parte, la disponibilità di risorse pubblicitarie permette alle emittenti radiofoniche di acquistare programmi di successo, che consentono loro di mantenere degli elevati indici di ascolto. La quota del mercato pubblicitario detenuta da ciascuna emittente radiofonica a diffusione nazionale è dunque da considerarsi direttamente proporzionale all'indice di ascolto da essa fatto registrare 2. L'ambito geografico del mercato può essere individuato con riferimento alla diffusione territoriale del messaggio pubblicitario, legato alla zona di irradiazione del segnale dell'emittente. A riguardo, è possibile distinguere due categorie di emittenti, ossia quelle operanti a livello locale (regionale o sub-regionale) e quelle che irradiano i propri programmi sul complesso del territorio nazionale. In conseguenza del citato legame fra gli ascolti e la raccolta pubblicitaria, appare necessario identificare mercati distinti della raccolta pubblicitaria radiofonica, relativi all'ambito nazionale, nonché ai vari ambiti locali. Infatti, la diversa copertura territoriale del segnale differenzia il target di ascoltatori raggiungibile nei due casi e, conseguentemente, il tipo di inserzionisti che acquistano gli spazi pubblicitari radiofonici. In un caso, infatti, gli inserzionisti saranno imprese che vendono i propri prodotti e servizi sull'intero territorio nazionale, mentre nel secondo caso gli spazi pubblicitari saranno venduti, prevalentemente se non esclusivamente, a soggetti la cui attività è limitata alla zona coperta dal segnale dell'emittente locale. La RAI, impresa acquirente degli impianti e delle relative frequenze, opera esclusivamente a livello nazionale e la sua raccolta pubblicitaria deriva dalla vendita di spazi radiofonici a inserzionisti che operano a livello nazionale. Gli impianti acquisiti sono idonei a estendere e rinforzare la copertura territoriale delle trasmissioni della RAI, a incrementarne l'ascolto e quindi i ricavi pubblicitari. L'ambito geografico del mercato in oggetto deve ritenersi essere costituito dal territorio nazionale. Il mercato rilevante per la valutazione delle operazioni in esame risulta pertanto quello della raccolta pubblicitaria destinata alla radiofonia nazionale. La struttura dell'offerta nel mercato rilevante Secondo stime effettuate dalla ACNielsen Nasa, nel 1997 il valore del mercato della raccolta pubblicitaria destinata alle radio nazionali è stato di circa 354 miliardi di lire, con un incremento di circa il 16% rispetto al Secondo le stesse stime, il 48,6% dei ricavi complessivi (50% nel 1996) è attribuibile alla raccolta pubblicitaria della RAI. Anche le stime che la RAI ha fornito sulle proprie quote di mercato non si discostano dai suddetti dati (47% nel 1997, rispetto al 49% del 1996), riferite a 130,3 miliardi di ricavi pubblicitari radiofonici registrati dalla RAI nel La RAI percepisce inoltre un canone quale corrispettivo del servizio pubblico radiotelevisivo. Gli incassi relativi al canone nel 1997 sono stati pari a circa miliardi di lire. La RAI ha comunicato all'autorità di non essere in grado di identificare la quota dei ricavi da canone attribuibile al servizio radiofonico. Va infine rilevato come, ai sensi dell'articolo 8, comma 6, della legge 6 agosto 1990, n. 223, la raccolta pubblicitaria radiofonica della RAI risulti sottoposta a limiti quantitativi, pari al 4% dell'orario settimanale di programmazione, e al 12% per ogni ora (la cui eventuale eccedenza, non superiore al 2%, deve essere recuperata nell'ora antecedente o successiva). Per i concessionari privati, l'articolo 8, comma 8, della stessa legge stabilisce che la trasmissione di messaggi pubblicitari radiofonici non può eccedere per ogni ora di programmazione il 18% per la radiodiffusione sonora in ambito nazionale. 1 Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, parere reso al Garante per la Radiodiffusione e l'editoria, 1 dicembre 1994, caso n. I/102 PUBLITALIA 80/SPE SPI. 2 Si veda in merito il parere reso dall Autorità al Garante per la Radiodiffusione e l'editoria nell'ambito del procedimento C/2730 ELERADIO/RADIO CAPITAL.

4 In base a stime elaborate dalla SIPRA, società controllata da RAI e sua concessionaria per la raccolta pubblicitaria, le quote di mercato delle principali imprese concessionarie concorrenti sono le seguenti: Tabella 2 - Quote di raccolta pubblicitaria radiofonica nazionale Concessionaria Emittenti Quota Radio & Reti Radio Dimensione Suono, Radio Italia Network, 22% Lattemiele, Radio Cuore Sper-Manzoni Radio Deejay, Cnr, Radio % 99 Pubblicità Radio Studio 105, Radio Montecarlo 9% Open Space RTL 102, Radio Kiss Kiss 9% Fonte: stime SIPRA In base ad altri dati disponibili, il principale concorrente di RAI nella raccolta pubblicitaria risulterebbe essere l'emittente Radio Dimensione Suono, con una quota pari al 13-14%, seguita dal gruppo di emittenti Radio Deejay, Radio Capital e Italia Radio, facenti capo al gruppo editoriale L'ESPRESSO, con una quota pari a circa il 12%. Nella tabella 3 sono riportati i risultati per l'anno 1997 relativi alle quote di ascoltatori registrate dalle emittenti radiofoniche a diffusione nazionale, ovvero dalle cinque emittenti della RAI, dalle dodici emittenti dotate di concessione per la trasmissione sul territorio nazionale e dalle quattro c.d. "Syndications" 3. Tab Ascoltatori (in migliaia) totali delle diverse emittenti nel giorno medio, 1997 Emittenti ascoltatori (giorno medio) quota (giorno medio) RAI: Rai radiouno ,7 Rai radiodue ,1 Rai radiotre ,8 Isoradio ,4 Notturno italiano 370 0,7 private con concessione: Radio Deejay network Rete Italia Radio Capital Radio Dimensione Suono ,0 RTL ,5 Radio 105 network ,8 Radio Montecarlo ,9 Radio Maria ,4 Radio Italia network ,7 Radio Kiss Kiss network ,2 Radio ,4 Radio Radicale 677 1,3 altre private (syndications): Radio Italia musica italiana ,5 Radio Cuore ,8 Radio Lattemiele ,5 Radio Station One 261 0,5 TOTALE Fonte: Audiradio. 8,6 1,2 1,0 5. Il parere dell'autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni 3 Le Syndications sono delle catene di radio locali che condividono parte della loro programmazione, alla quale viene così di fatto assicurata una diffusione nazionale.

5 In data 21 ottobre 1998 è stata inviata la richiesta di parere ai sensi dell'articolo 1, comma 6, lettera c), n. 11, della legge 31 luglio 1997 n. 249 all'autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. La medesima Autorità non ha provveduto a rilasciare il parere richiesto. 6. Effetti dell'operazione di concentrazione Le emittenti che hanno effettuato le cessioni di impianti radiofonici e di frequenze alla RAI raccolgono pubblicità a livello locale, con l'eccezione di RADIO CUORE, ONDA RADIO e RADIO RIVIERA MUSIC, che raccolgono anche pubblicità radiofonica nazionale. La cessione degli impianti e delle frequenze alla RAI ha spesso comportato per le imprese cedenti delle perdite di ricavi pubblicitari, non sempre quantificabili con esattezza. Laddove le imprese cedenti non hanno registrato diminuzioni apprezzabili di ascolti e di fatturato, ciò è in buona parte dovuto alla ridotta copertura territoriale assicurata dagli impianti ceduti. La RAI ha comunicato all'autorità di aver acquisito gli impianti e le frequenze in oggetto in larga parte per allestire una rete radiofonica dedicata alla trasmissione dei lavori parlamentari, in ossequio a quanto previsto dall'articolo 24, comma 1, della legge 6 agosto 1990, n. 223, e dall'articolo 14 del contratto di servizio con il Ministero delle Comunicazioni, nonché successivamente dall'articolo 1, comma 2, della legge 11 luglio 1998, n In particolare, dei 138 impianti acquistati tra il novembre 1997 e il 20 luglio 1998 (tra i quali sono inclusi gli 84 impianti oggetto della presente valutazione), 120 sono destinati all'approntamento della rete radiofonica parlamentare, mentre i rimanenti 18 saranno utilizzati per il potenziamento della copertura territoriale delle trasmissioni radiofoniche commerciali in modulazione di frequenza. La varia e non unitaria diffusione geografica degli impianti acquisiti e la loro precedente destinazione alla trasmissione di programmi a carattere locale non consentono di quantificare l'incremento di ricavi pubblicitari radiofonici derivanti alla RAI dalle operazioni di concentrazione, e il conseguente aumento della sua quota di mercato, già di notevole rilevanza, anche in considerazione delle assai più modeste quote dei suoi principali concorrenti e del valore dei ricavi derivanti dal canone. Appare tuttavia ragionevole ritenere che tale quota di mercato non si modifichi in misura significativa a seguito delle concentrazioni, tenuto conto della modalità con cui la RAI intende utilizzare gli impianti acquisiti. Infatti, i programmi della rete parlamentare - a cui è destinata una larga parte degli stessi impianti e delle relative frequenze - non conterranno pubblicità e potranno attirare l'ascolto di un pubblico specificamente interessato a questa tipologia di trasmissioni. Pertanto, per le emittenti RAI gli ascolti "utili" ai fini della raccolta pubblicitaria sembrano doversi incrementare in misura alquanto modesta in conseguenza delle operazioni di concentrazione in esame. RITENUTO, pertanto, che le operazioni in esame, nella misura in cui gli impianti destinati alla rete radiofonica parlamentare vengano esclusivamente utilizzati a tale scopo, non determinano, ai sensi dell'articolo 6, comma 1, della legge n. 287/90, il rafforzamento di una posizione dominante sui mercati interessati tale da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza; DELIBERA di non avviare l'istruttoria di cui all'articolo 16, comma 4, della legge n. 287/90. Le conclusioni di cui sopra saranno comunicate, ai sensi dell'articolo 16, comma 4, della legge n. 287/90, alle imprese interessate e al Ministro dell'industria, del Commercio e dell'artigianato. Il presente provvedimento verrà pubblicato ai sensi di legge. IL SEGRETARIO GENERALE Alberto Pera IL PRESIDENTE Giuseppe Tesauro

6 * * *