Gentili Clienti Loro Sedi CIRCOLARE N.01/2016. Prot. 01/circ/16. Bollate, 20/01/2016. Oggetto: Recenti novità e disposizioni.

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1 Gentili Clienti Loro Sedi CIRCOLARE N.01/2016 Prot. 01/circ/16 Bollate, 20/01/2016 Oggetto: Recenti novità e disposizioni Sommario 1. Legge di Stabilità 28 dicembre 2016 n G.U. 302 del 30/12/2015 Proroga dello sgravio contributivo per le nuove assunzioni con contratti di lavoro a tempo indeterminato effettuate nel 2016 Detassazione dei premi di produttività Aliquote previdenziali Collaboratori 2016 Part time incentivato per chi è vicino alla pensione Fondo per i lavoratori autonomi Congedo di paternità Soggetti salvaguardati dall incremento dei requisiti pensionistici Lavoratori esposti all amianto Massimale annuo della base contributiva e pensionabile Contributo per servizi di Baby Sitting Cure parentali per lavoratrici autonome Norme sull adeguamento delle pensioni e sugli ammortizzatori sociali Rifinanziamento ammortizzatori sociali in deroga Dimissioni On line dal 12 marzo

2 1. Legge di Stabilità 2016 (Legge di Stabilità 2016 convertita in legge 28 dicembre 2015 n. 208) La legge di stabilità 2016, convertita in legge il 28 dicembre 2015 è stata pubblicata in G.U. il 30/12/2015 n Si elencano di seguito le novità inerenti lavoro e pensioni: Proroga dello sgravio contributivo per le nuove assunzioni con contratti di lavoro a tempo indeterminato effettuate nel 2016 (Commi da 178 a 181 Proroga sgravio contributivo nuove assunzioni) Assunzioni a tempo indeterminato stipulate dal 1 gennaio 2016 al 31 dicembre 2016 Assunzioni per le imprese del Mezzogiorno Esonero dal versamento dei contributi del 40% dei complessivi contributi previdenziali a carico del datore di lavoro (con esclusione dei premi e contributi dovuti all Inail ) nel limite di su base annua e per un periodo massimo di 24 mesi. E prevista l estensione dell incentivo anche per le assunzioni effettuate nell anno 2017 per i Datori di lavoro operanti nelle seguenti regioni: Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna L estensione non sarà automatica ma occorrerà attendere un apposito Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. La misura dello sgravio potrà essere aumentata rispetto al 40% prevista in via ordinaria, nonché la durata di ventiquattro mesi. 2

3 Con la legge di stabilità viene prorogato l incentivo per le assunzioni a tempo indeterminato dal 1 gennaio al 31 dicembre 2016, non si tratta però di un esonero contributivo come nel 2015, ma di uno sconto pari al 40% degli oneri previdenziali dovuto dall azienda per un tetto massimo di 3.250,00 annui per la durata di due anni. Retribuzione annua ,00 Contribuzione pari al 30%= 7.200,00 Anno 2015 Anno 2016 Esonero Totale Risparmio di Esonero parziale risparmio 7.200,00 di 2.880,00 (40%) Versamento Contributi pari Versamento Contributi pari a zero. a 4.300,00 Potranno accedere tutti i datori di lavoro diversi dagli agricoli, l esonero sarà riconosciuto in base all ordine cronologico di presentazione delle domande nel rispetto dei limiti di spesa. Viene confermata l esclusione per i premi Inail, che continueranno ad essere versati regolarmente. Continueranno ad essere ammesse al beneficio, così come indicato dall Inps nelle circolari del 2015, le assunzioni di: dirigenti, soci di cooperative somministrati part time; restano confermate invece le seguenti categorie escluse: Apprendisti Lavoratori domestici Lavoratori Intermittenti 3

4 Casi di esclusione L incentivo non si potrà ottenere se il lavoratore ha prestato attività con contratto a tempo indeterminato nei sei mesi precedenti la nuova assunzione presso qualsiasi datore di lavoro che riassume nel Nessuna concessione del beneficio anche per coloro che nei tre mesi precedenti (Ottobre, novembre e dicembre 2015) hanno avuto un rapporto di lavoro a tempo indeterminato con lo stesso datore di lavoro. L incentivo non sarà concesso anche ai datori di lavoro, che per lo stesso lavoratore, hanno già ottenuto l agevolazione prevista dalla legge di stabilità Nei casi di appalto o assunzione in attuazione di un obbligo derivante dalla legge o dalla contrattazione collettiva consente il trasferimento dell eventuale esonero contributivo residuo al datore di lavoro subentrante. Varie Fra le condizioni di accesso al beneficio contributivo, risulta essenziale il rispetto delle leggi dei contratti e la verifica della regolarità contributiva. Il bonus assunzioni 2016 è cumulabile con alcuni tipi di agevolazioni: incentivi all assunzione di giovani genitori; incentivo per il collocamento dei lavoratori disabili; benefici per assunzione di disoccupati che usufruiscono della NASpI; bonus per assunzione di beneficiari del programma Garanzia Giovani. Si prevede, previa verifica delle disponibilità finanziarie, l estensione dell incentivo per l anno 2017 alle sole assunzioni effettuate nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna Possibile assunzione ed applicazione del beneficio per il lavoratore che nei sei mesi precedenti ha intrattenuto un rapporto di lavoro intermittente. 4

5 Sintesi Periodi di applicazione Sgravio Durata Misura Dal 1 gennaio al 31 dicembre 2016 Contributi INPS a carico del datore di lavoro (restano dovuti i premi e i contributi all INAIL, il contributo al Fondo per l erogazione ai lavoratori dipendenti del settore privato dei trattamenti di fine rapporto e il contributo, se dovuto, ai fondi di solidarietà). 2 anni Sgravio 40% su base mensile - tetto max euro riproporzionamento in caso di part-time Beneficiari Lavoratori dipendenti del settore privato: - Impiegati - Operai - Quadri - Dirigenti - Soci di cooperativa Esclusi Requisiti Cumulo con altri incentivi Agevolazioni per il Mezzogiorno Appalto Restano esclusi dall agevolazione in esame: - Lavoratori autonomi e parasubordinati - Apprendisti - Intermittenti - Lavoratori domestici Il lavoratore: - non deve essere stato occupato a tempo indeterminato nei 6 mesi precedenti la data di assunzione; - non deve essere stato alle dipendenze a tempo indeterminato della medesima azienda nel periodo che va dall 1 ottobre al 31 dicembre 2015; - non deve avere già fruito della medesima agevolazione con lo stesso datore di lavoro. L esonero contributivo è cumulabile con gli incentivi di natura economica previsti: - per l assunzione dei lavoratori disabili; - per l assunzione di giovani genitori; - per l assunzione di beneficiari del trattamento Naspi; - in applicazione del Programma Garanzia Giovani. Si prevede, previa verifica delle disponibilità finanziarie, l estensione dell incentivo per l anno 2017 alle sole assunzioni effettuate nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna. Il datore di lavoro che subentra nella fornitura di servizi in appalto e che assume, seppure in attuazione di un obbligo preesistente, un lavoratore per il quale il datore di lavoro cessante fruisce dell esonero contributivo, preserva il diritto alla fruizione nei limiti della durata e della misura che residua. 5

6 Detassazione dei premi di produttività (Commi da 182 a 191) Beneficiari Misura Particolarità Lavoratori dipendenti con un reddito lavoro dipendente non superiore nell anno precedente a ,00 Imposta irpef e relative addizionali regionali e comunali, pari al 10% entro il limite di un imponibile pari a lordi ovvero a euro per le imprese che coinvolgano pariteticamente i lavoratori nell organizzazione del lavoro. Inoltre, viene previsto che il periodo obbligatorio di congedo di maternità è computato ai fini della determinazione dei premi di produttività La legge di stabilità ha reintrodotto il regime agevolato sui premi di produttività; molte le analogie con la disciplina degli anni passati, ma anche alcune importanti novità che rendono più appetibile l erogazione dei premi. Le agevolazioni riguardano i premi di risultato di ammontare variabile la cui corresponsione sia legata ad incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione, misurabili e verificabili sulla base di criteri definiti da un apposito decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze da adottarsi entro sessanta giorni dall entrata in vigore della legge, nonché le somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell impresa. Tali somme, di regola, saranno soggette ad una imposta sostitutiva dell IRPEF e delle relative addizionali regionali e comunali in misura pari al 10%. E infatti previsto che la tassazione sostitutiva venga applicata dal datore di lavoro, salva espressa rinuncia scritta del lavoratore. Il limite delle somme assoggettate a tassazione agevolata è di euro lordi, con possibilità di elevare il suddetto limite fino a euro qualora il datore di lavoro coinvolga pariteticamente i lavoratori nell'organizzazione del lavoro. I lavoratori ammessi all agevolazione sono quelli che avranno conseguito nel periodo di imposta precedente quello di erogazione (per quanto concerne il 6

7 2016 occorre fare riferimento al 2015) un reddito di lavoro dipendente non superiore a euro. A tal fine, se il sostituto d imposta tenuto ad applicare l imposta sostitutiva non è lo stesso che ha rilasciato la certificazione unica dei redditi per l anno precedente, il lavoratore deve attestare per iscritto l importo del reddito di lavoro dipendente conseguito nel medesimo anno. Ai fini della determinazione dei premi di produttività, è previsto che venga computato il periodo obbligatorio di congedo di maternità. Condizioni per accedere all agevolazione Per l accesso al beneficio, come negli anni passati, è necessario che le somme agevolate siano corrisposte in esecuzione di un contratto collettivo di secondo livello. In particolare, è previsto che la regolamentazione sia prevista dai contratti collettivi aziendali o territoriali di cui all art. 51 del decreto legislativo n. 81/2015, ovvero quelli stipulati da associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale e i contratti collettivi aziendali stipulati dalle loro rappresentanze sindacali aziendali ovvero dalla rappresentanza sindacale unitaria. La legge di stabilità ha introdotto una novità a favore dei dipendenti, infatti se questi decidono di trasformare il premio di produttività in servizi Welfare aziendale, su tale importo non si paga alcuna imposta nei limiti di esenzione previsti dal testo unico. (esempio, versamento a enti o casse di natura previdenziale e assistenziale limite pari a 3.615,20 ). L art.1 della legge di stabilità, commi da 182 a 191, contiene le disposizioni relative alle altre agevolazioni per i benefit ai dipendenti, (esenzione da irpef ) per servizi riconosciuti alla generalità o a categorie di dipendenti e ai familiari di questi, per finalità di: Educazione, istruzione, ricreazione, assistenza sociale e sanitaria o culto di cui all art. 100 del Tuir. 7

8 Aliquote previdenziali Collaboratori 2016 (Commi da 203 a 204) Scattano i rincari previsti per la contribuzione dovuta alla gestione separata Inps; la legge di stabilità ha disposto, il blocco degli aumenti per i soli lavoratori autonomi titolari di partita Iva, iscritti in via esclusiva alla gestione stessa e tenuti al pagamento dell aliquota contributiva in misura piena e quindi anche al versamento della percentuale aggiuntiva dello 0,72% destinato al finanziamento delle misure assistenziali. Il blocco non tocca invece le altre categorie di lavoratori per cui vige l obbligo di iscrizione alla gestione separata. Quindi si applica l aumento di un punto percentuale per il 2016, così come previsto dall art.1 della L.247/07 che aveva previsto un progressivo aumento delle aliquote contributive pensionistiche. Le aliquote del 2016 ISCRITTI AD ALTRA GESTIONE PREVIDENZIALE O PENSIONATI 24%, fino al previsto massimale della base imponibile ISCRITTI ALLA GESTIONE SEPARATA TITOLARI DI PARTITA IVA 27,72%, fino al previsto massimale della base imponibile ISCRITTI ALLA GESTIONE SEPARATA NON TITOLARI DI PARTITA IVA 31,72%, fino al previsto massimale della base imponibile 8

9 Part time incentivato per chi è vicino alla pensione (comma 284 ) La legge 20/2015 mette a disposizione di lavoratori e datori di lavoro uno strumento normativo che consente ai lavoratori in procinto di conseguire il diritto alla pensione di optare per il part-time senza penalizzazioni e, anzi, con incremento della retribuzione netta; ai datori di lavoro di programmare per tempo la sostituzione di dipendenti che sono vicini alla pensione, affiancandoli al personale che dovrà prendere il loro posto ; i lavoratori più anziani riducono il loro orario di lavoro così da favorire l ingresso in azienda di giovani a cui gli anziani possono fare, per il periodo restante, da Tutor. Tramite un accordo tra datore di lavoro e lavoratore (assunto a tempo pieno e indeterminato che maturi i requisiti per la pensione di vecchiaia entro il 31 dicembre 2018) per ridurre l orario di lavoro in misura tra il 40% e il 60%. C è un duplice beneficio: L Inps riconosce la contribuzione figurativa sulla parte di prestazione non svolta Il lavoratore riceve dal datore di lavoro una somma pari ai contributi che il datore di lavoro avrebbe dovuto versare sulla parte non più lavorata, una somma esente da contributi e non imponibile fiscalmente, quindi una somma netta. Il datore di lavoro ha l onere di presentare domanda all Inps e alla Dtl per l ammissione al beneficio sulla base dell accordo raggiunto con il lavoratore. La domanda verificati i presupposti può essere accolta nei limiti delle risorse disponibili Un decreto interministeriale da emanarsi entro 60 giorni, stabilirà le modalità operative del riconoscimento del beneficio. 9

10 Fondo per i lavoratori autonomi (comma ) Istituito un fondo per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale per favorire e promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, con riferimento ai tempi e ai luoghi, del lavoro subordinato a tempo indeterminato. Congedo di paternità (comma 205) Prorogate per il 2016 le disposizioni in materia di congedo obbligatorio e facoltativo del padre lavoratore dipendente, aumentando da uno a due giorni il congedo obbligatorio. Soggetti salvaguardati dall incremento dei requisiti pensionistici (Commi da 263 a 273) Viene garantito l accesso al trattamento previdenziale con i vecchi requisiti a un massimo di ulteriori soggetti, sia individuando nuove categorie di soggetti beneficiari, sia incrementando i contingenti di categorie già oggetto di precedenti salvaguardie, attraverso il prolungamento del termine (da 36 a 60 mesi successivi all entrata in vigore della riforma pensionistica) entro il quale i soggetti devono maturare i vecchi requisiti. Lavoratori esposti all amianto (Comma 274) La maggiorazione contributiva pari al periodo necessario per la maturazione del requisito dei 35 anni prescritto per l accesso al trattamento previdenziale dei lavoratori esposti all amianto, riconosciuta agli ex lavoratori, occupati in specifiche imprese che non abbiano maturato i requisiti anagrafici e contributivi previsti dalla normativa vigente e che risultino malati con patologia asbesto correlata, si applichi ai fini del conseguimento del diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico (non solo nel corso del 2015, come previsto dalla normativa vigente, ma) anche nel corso degli anni 2016, 2017 e 2018 (senza la corresponsione di ratei arretrati). 10

11 Massimale annuo della base contributiva e pensionabile (comma 280) Si stabilisce un massimale annuo della base contributiva e pensionabile, per i nuovi iscritti a forme pensionistiche obbligatorie a far data dal 1 gennaio 1996 (nonché per coloro che esercitano l'opzione per il sistema contributivo), con riferimento ai periodi contributivi successivi alla suddetta data. Con la nuova norma (che recepisce la circolare Inps 17 marzo 2009, n. 42) si precisa quindi che i lavoratori assunti successivamente al 31 dicembre 1995, qualora decidano di riscattare i contributi precedenti alla data medesima, non saranno più soggetti all applicazione di un massimale a partire dal mese successivo a quello di presentazione della domanda. Opzione Donna (Comma 281) Il regime sperimentale viene prorogato oltre il 2015; esso permette alle lavoratrici l accesso al trattamento anticipato di pensione in presenza di determinati requisiti anagrafici e contributivi e a condizione che tali soggetti optino per il sistema di calcolo contributivo integrale (c.d. opzione donna). Date che consentono il rispetto dei requisiti anagrafici e contributivi utili per esercitare l'opzione donna Fonte pensioni oggi 11

12 A tali lavoratrici non si applica, inoltre, il beneficio previsto dall'articolo 1, comma 40 della legge 335/1995 che consente l'accredito figurativo di alcuni periodi legati all'educazione e assistenza ai figli fino al sesto anno di età. Con l'approvazione della legge di stabilita' 2016 è venuta sostanzialmente meno la restrizione prevista dall'inps con le Circolari 35 e 37 del 14 marzo 2012 che avevano interpretato la data del 31 dicembre 2015 come termine entro il quale si dovesse maturare la decorrenza della prestazione. Contributo per servizi di Baby Sitting (Comma ) Prorogate per il 2016 le norme già stabilite, in via sperimentale, per gli anni , relative alla possibilità, per la madre lavoratrice dipendente o titolare di un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa, di richiedere, in sostituzione, anche parziale, del congedo parentale, un contributo economico da impiegare per il servizio di babysitting o per i servizi per l'infanzia. Cure parentali per lavoratrici autonome (comma ) In via sperimentale per il 2016 e nel limite di 2 milioni di euro, si estende alle madri lavoratrici autonome o imprenditrici il beneficio già previsto per la madre lavoratrice dipendente di richiedere, in sostituzione (anche parziale) del congedo parentale, un contributo economico da impiegare per il servizio di baby-sitting o per i servizi per l'infanzia (erogati da soggetti pubblici o da soggetti privati accreditati). 12

13 Norme sull adeguamento delle pensioni e sugli ammortizzatori sociali (Commi 285, 308, 309, 310) Importi novità in merito alle disposizioni in materia di adeguamento e rivalutazione degli importi pensionistici, nonché di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro e in caso di disoccupazione involontaria. - si esclude l applicazione di un indicizzazione negativa delle prestazioni previdenziali ed assistenziali: si dispone, infatti, che la percentuale di adeguamento dei relativi importi, corrispondente alla variazione nei prezzi al consumo accertata dall ISTAT, non può essere inferiore a zero; - si prevede che il rispetto del requisito dell anzianità lavorativa effettiva di almeno 90 giorni (richiesto per la concessione del trattamento ordinario di integrazione salariale) è escluso per eventi oggettivamente non evitabili in tutti i settori, non più solo nel settore industriale, come attualmente previsto dall articolo 1, comma 2, del D.Lgs. 148/2015; - si precisa per via normativa l ambito soggettivo di applicazione della nuova disciplina in materia di trattamenti di integrazione salariale, come delineata dal D.Lgs. 148/2015, specificando che rimangono escluse dall applicazione di tale normativa determinate imprese elencate dall art. 3 del D.Lgs. C.P.S. 869/1947, che torna dunque in vigore; - prorogato l istituto dell indennità di disoccupazione per i titolari di contratto di collaborazione coordinata e continuativa (DIS-COLL), riconoscendolo anche agli eventi di disoccupazione che si verifichino dal 1 gennaio 2016 al 31 dicembre

14 Rifinanziamento ammortizzatori sociali in deroga Previsto un incremento, per l anno 2016, di 250 milioni di euro del Fondo sociale per l occupazione e la formazione, da destinare al rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga, e per la concessione e la proroga del trattamento di integrazione salariale e di mobilità in deroga. Inoltre, si esclude: - la condizione dei 90 giorni di anzianità di effettivo lavoro per le domande per i trattamenti ordinari di integrazione salariale (CIGO e CIGS) per eventi oggettivamente non evitabili (eliminandone la limitazione al settore industriale); - alcune imprese dall'applicazione delle norme sulla integrazione salariale. Dimissioni on line dal 12 marzo 2016 E' stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 7/2015 il nuovo modulo per la comunicazione delle dimissioni e della risoluzione consensuale del rapporto di lavoro predisposto dal decreto 15 dicembre 2015 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. La nuova procedura entra in vigore dal 12 gennaio 2016 ma sarà pienamente operativa dal 12 marzo 2016, come previsto dal comma 8 dell articolo 26 del Decreto semplificazioni (Dlgs n.151/2015) che fissa il termine di 60 giorni dopo la pubblicazione in G.U. del decreto ministeriale per la piena operatività dei nuovi moduli. Il decreto,definisce: i dati contenuti nel modulo per le dimissioni e la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro e la loro revoca e gli standard; le regole tecniche per la compilazione del modulo e per la sua trasmissione al datore di lavoro e alla Direzione territoriale del lavoro competente. 14

15 Il modulo, una volta compilato, dovrà essere inviato alla casella di posta elettronica certificata del datore di lavoro ed alla Direzione territoriale del lavoro competente con i caratteri di non contraffazione e falsificazione della manifestazione di volontà di recedere o risolvere il rapporto di lavoro o di revocare tale volontà. Dal 12 marzo 2015, non sarà più possibile quindi attuare dimissioni forzate perché il documento ha un codice identificativo e una data di trasmissione, che impediscono pratiche come quella delle dimissioni in bianco. Per poter comunicare le proprie dimissioni (o la risoluzione consensuale), il lavoratore deve registrarsi sul portale Cliclavoro del Ministero del Lavoro e deve essere in possesso del PIN INPS, o in alternativa può avvalersi di un soggetto abilitato (CAF, patronati, sindacati consulenti etc.). Il possesso dell'utenza ClicLavoro e del PIN I.N.P.S. non sono necessari nel caso in cui la trasmissione del modulo venga eseguita per il tramite di un soggetto abilitato. Il lavoratore ha 7 giorni per revocare le dimissioni dal momento dell invio, con le stesse modalità. Per quanto riguarda le sanzioni, queste vanno da 5mila a 30mila euro per i datori di lavoro che alterano i moduli di dimissioni (articolo 26, comma 5). L accertamento è di competenza della Direzione Territoriale del Lavoro. Le nuove norme non si applicano nelle seguenti casistiche: lavoro domestico; dimissioni nelle sedi di cui all articolo 2113, IV comma del codice civile o davanti alle commissioni di certificazione; Le dimissioni delle lavoratrici in gravidanza o nei primi tre anni di vita del bambino restano da convalidare dal Ministero del Lavoro. Distinti saluti CEU SERVIZI S.r.l. 15