Lagune costiere: la Pialassa della Baiona

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Lagune costiere: la Pialassa della Baiona"

Transcript

1 Home / Ecosistemi / Speciali Lagune costiere: la Pialassa della Baiona Introduzione Camminare lungo gli argini di una laguna è come trovarsi su una linea di confine incerta tra due realtà: acqua dolce e acqua salata. Lungo questa linea le due realtà si incontrano e si confondono dando vita a qualcosa di unico; un ambiente di transizione. In questi ecosistemi di transizione, per lo più costieri, si verifica quindi una commistione di acqua proveniente dal mare e di acqua dolce continentale, generando un ambiente di eccezionale valore ed interesse naturalistico. Tramonto sulla Pialassa della Baiona (foto A. Bonati) Ecosistemi di transizione Gli ecosistemi di transizione sono quelli che per caratteristiche biotiche e abiotiche si differenziano dagli ecosistemi marini e terrestri. Gli ecosistemi costieri di transizione, caratterizzati da acqua salmastra, rappresentano un importante e vasta realtà del panorama italiano. Le loro acque sono definite dalla Direttiva Europea sulle Acque (EU,2000) come quei corpi d acqua superficiale, posti in vicinanza di foci fluviali, che hanno carattere parzialmente salino per la vicinanza delle acque costiere, ma che sono sostanzialmente influenzati dai flussi di acqua dolce. A seconda della modalità di formazione, gli ambienti di transizione si distinguono in estuari, delta, lagune e stagni costieri. Lagune costiere Per lagune costiere si intendono aree costiere semichiuse da barriere o penisole, generalmente disposte parallele alla costa, ma comunicanti col mare adiacente tramite un sistema di canali e regolati dal flusso e riflusso della marea. Tra queste possiamo annoverare la famosa Laguna di Venezia e la Pialassa della Baiona nell Alto Adriatico.

2 Canale Pialassa della Baiona (foto E. Turicchia) Caratteristiche delle lagune costiere Le lagune costiere, e gli ambienti acquatici di transizione in generale, rappresentano un patrimonio naturale importantissimo. Sono ecosistemi dove la variabilità, estrema, dei parametri chimico-fisici li rende sistemi unici ed al contempo vulnerabili. Salinità, temperatura e ossigeno La salinità cresce all avvicinarsi agli sbocchi a mare e, salvo fenomeni di rimescolamento, le acque salate marine, più pesanti, sono confinate negli strati più profondi. I cambiamenti di salinità e di temperatura seguono cicli stagionali con valori maggiori di entrambi durante il periodo estivo a causa dell aumento della radiazione solare, di maggiori tassi di evaporazione e di minori apporti di acqua dolce. Le acque lagunari, inoltre, sono caratterizzate anche da fluttuazioni occasionali dovute ad eventi atmosferici, quali temporali o mareggiate, esacerbate dalle ridotte profondità di questi ambienti (di media intorno a 1 o 2 metri circa). L ossigeno entra nella colonna d acqua grazie all idrodinamismo garantito da forze di tipo eolico e meteorico. Tuttavia, la solubilità dell ossigeno in acqua diminuisce all aumentare della temperatura e della salinità. Durante l estate si possono verificare nelle acque di transizione eventi di carenza di ossigeno (ipossia) sul fondo dovuti alla concatenazione di diversi fenomeni: diminuita solubilità dell ossigeno, stratificazione delle acque che confina l ossigeno negli strati più superficiali ed elevata biomassa vegetale (eutrofizzazione) che alla morte verrà decomposta consumando ossigeno. Eutrofizzazione, Pialassa della Baiona (foto M. Ponti)

3 Home / Ecosistemi / Speciali La Pialassa della Baiona (Parco del Delta del Po) La Pialassa Baiona è una laguna costiera di circa 1000 ettari situata ad una decina di chilometri a nord-est di Ravenna (Emilia-Romagna). Rappresenta un patrimonio naturalistico importante della regione e fa parte del Parco del Delta del Po. L etimologia della parola pialassa deriva da una contrazione dialettale di piglia e lascia, riferita all acqua che entra e esce seguendo il ciclo delle maree. È costituita da aree bacinali semi sommerse, poco profonde, chiamate chiari. Questi sono interrotti da barene (Terreno che emerge dalla laguna durante le basse maree) o argini artificiali e sono alimentate da canali principali e secondari. I chiari hanno una profondità di circa un metro, mentre i canali possono arrivare a -5 m. I margini e i dossi di questi bacini sono costellati dai tradizionali capanni da pesca, i padelloni. I fondali sono costituiti in massima parte da limo e argilla. Vista della Pialassa della Baiona con il sistema di chiari e canali (Immagine tratta da google maps) Sistema di canali della Pialassa della Baiona (foto Biserni)

4 Home / Ecosistemi / Speciali Padellone, Pialassa della Baiona (foto E. Turicchia) Storia L origine della Pialassa risale all epoca rinascimentale quando fra la foce del Po di Primaro e la cuspide deltizia di Punta Marina esisteva, al posto della laguna, un ampia insenatura. Tra il 1500 e il 1600 periodi di forte piovosità aumentarono la portata solida dei fiumi. Ciò produsse a valle cordoni sabbiosi che modificarono la linea di costa. Nei secoli successivi ci furono interventi di regimazione dei corsi d acqua che favorirono la formazione della laguna; primo fra tutti, la deviazione del fiume Lamone verso sud. La foce del Lamone avanzò per chilometri verso sud a causa delle correnti costiere e l apertura a mare, larga in origine dieci chilometri, si andò restringendo. Nel corso dei secolo si susseguirono altri interventi per scongiurare il rischio di alluvioni e per realizzare e successivamente ampliare il canale Candiano (prima cavo portuale Corsini, ). Le valli furono in seguito bonificate per colmata dalla fine dell ottocento fino a metà degli anni novanta. Il ricambio di acqua fu garantito da un sistema di canali che confluivano nel canale principale Candiano fino a mare. La Pialassa della Baiona è oggi un sistema in continua evoluzione, influenzata sia da fenomeni naturali sia dall intervento antropico volto a soddisfare le diverse esigenze di uso sostenibile del territorio e di conservazione naturalistica. Attività produttive La principale attività produttiva che si pratica nelle aree circostanti la pialassa è l agricoltura, che è fonte di lavoro e crescita economica, ma condiziona la qualità delle acque apportando rifiuti azotati che promuovono la crescita di alghe nitrofile (eutrofizzazione), reflui zootecnici e inquinamento da pesticidi. In laguna viene praticata anche l acquacoltura che può generare impatti negativi sull ecosistema lagunare, come l immissione di specie alloctone o la somministrazione di farmaci. Si effettua, inoltre, la pesca con l uso del tradizionale cogollo, una rete da pesca a bocca rigida per la cattura di orate, cefali e branzini, oppure per il pesce di piccola taglia viene calata una rete dai capanni. Infine, la componente industriale, che si sviluppa marginalmente alla pialassa, rappresenta un attività che può avere un impatto ambientale.

5 Home / Ecosistemi / Speciali Cogollo, tradizionale rete da pesca ormai in disuso (Foto E. Turicchia) Biodiversità lagunare Le lagune costiere, tra cui la Pialassa della Baiona, si contraddistinguono per la flora e la fauna adattate a vivere in ambienti di acqua salmastra. Le fluttuazioni, principalmente legate alla salinità, rendono questi ambienti stressanti e gli organismi per sopravvivere e colonizzare queste aree hanno sviluppato degli adattamenti fisiologici particolari. Specie adattate a vivere in acqua salmastra (foto E Turicchia) Vegetazione terrestre Le piante che si trovano nelle zone salmastre sono definite alofile o amanti del sale perché vivono in specchi d acqua ad elevata salinità. Hanno sviluppato un insieme di stratagemmi per sopravvivere in questi ambienti. Alcune piante acquatiche possiedono uno speciale tessuto, chiamato aerenchima, che trasporta ossigeno alle radici, altre speciali ghiandole per eliminare i sali ed altre ancora possono accumulare acqua nei loro tessuti assumendo un aspetto rigonfio, tipico delle piante succulente. La vegetazione terrestre svolge un ruolo chiave in termini di stabilità: tende a consolidare i sedimenti sia sommersi sia emersi. Fra le specie terrestri in Pialassa, da ricordare è Salicornia veneta, specie annuale, rara e protetta, che forma popolamenti che al giungere dell autunno si colorano di un rosso intenso. Essa, insieme ad altre specie tra cui il Limonium, forma i prati barenicoli, piccole depressioni parzialmente inondate dal periodico flusso delle maree. Talvolta è presente la cannuccia di palude, Phragmites australis, nelle zone a salinità più bassa. Un tempo i suoi fusti venivano usati come isolante per soffitti, per impagliare sedie o per fabbricare scope. Le stuoie di cannuccia venivano anche

6 posizionate ai margini degli orti come barriere protettive contro l impeto dei venti. Attualmente viene trapiantata in zone dove siano richiesti interventi di riqualificazione ambientale. È inoltre utilizzata nella realizzazione di impianti di fitodepurazione. Infine gli argini sono ricoperti da una vegetazione erbacea alofila come Elytrigia atherica e Agropyron pungens. Salicornia veneta, particolare (Foto E. Turicchia) Limonium bellidifolium (Foto E Turicchia) Vegetazione sommersa La vegetazione fornisce un importante habitat per invertebrati e pesci offrendo aree di riproduzione, foraggiamento e di protezione dalla predazione. Le alghe verdi sono tra gli esemplari più abbondanti in pialassa. Si trovano soprattutto nelle aree interne e confinate, dove il ricambio idrico è minore e i nutrienti sono abbondanti. Le macroalghe più frequenti appartengono a generi Chaetomorpha e Ulva. Ulva laetevirens è spesso conosciuta come lattuga di mare a causa della sua morfologia e nei mesi estivi spesso forma ammassi flottanti sulla superficie dell acqua. Anche le alghe rosse, soprattutto del genere Gracilaria, costituiscono una parte cospicua della vegetazione di queste acque. Essendo sensibili alla riduzione della salinità e all aumento della torbidità, si rinvengono soprattutto le specie maggiormente tolleranti e quelle in grado di adattarsi alle acque ricche di nutrienti e di sedimenti provenienti dai fiumi. Esse forniscono riparo e cibo a piccoli invertebrati.

7 L isopode Idothea baltica su Gracilaria (Foto E. Turicchia) Avifauna terrestre La Pialassa ospita numerosi uccelli acquatici. La presenza di uccelli stanziali e migratori ha fatto sì che l'area sia stata inclusa dalla Convenzione di Ramsar (1971) nell'elenco delle zone umide di importanza internazionale. Rappresenta un luogo ideale per numerose specie di uccelli che qui si fermano durante le migrazioni per riposare e per mangiare, ma viene utilizzata anche da numerose specie per nidificare. Nel periodo estivo sono spesso presenti gruppi numerosi di fenicotteri (alcune centinaia), tra cui il Phoenicopterus roseus, ma anche altre specie altrettanto affascinanti quali le volpoche, le avocette, i cavalieri d Italia e le beccacce di mare. Il fenicottero rosa si alimenta di piccoli invertebrati e alghe. Alcuni di questi alimenti sono ricchi di carotenoidi, in particolare di beta carotene, che si deposita nelle penne in sviluppo, conferendogli il caratteristico colore rosa. Il significativo flusso di marea caratteristico delle pialasse determina, inoltre, un interessante alternanza di specie in luoghi diversi a seconda dell orario della giornata. Uova di avifauna (foto E. Turicchia)

8 Fenicottero rosa, Phoenicopterus roseus, in Pialassa della Baiona (foto E. Turicchia) Fauna sommersa, invertebrati Nel comparto bentonico, cioè a contatto del fondo, è facile notare negli specchi d acqua, nonostante le piccole dimensioni, crostacei come Idotea balthica o Gammarus aequicauda. Il primo è un isopode con piccole antenne e occhi appiattiti ai lati del corpo. La parte terminale del corpo ha una caratteristica terminazione a tre punte, come una parentesi graffa. Il G. aequicauda ha il corpo compresso lateralmente e può raggiungere gli 1,4 cm di lunghezza. Si possono trovare anche vermi marini come i policheti capitellidi, nelle zone ricche di sostanza organica e povere di ossigeno, tra i quali Capitella capitata e Heteromastus filiformis. Tra i molluschi si trovano abbondanti i bivalvi quali ostriche, cozze, vongole ed i nudibranchi, molluschi gasteropodi spesso conosciuti come lumache di mare. Durante il periodo primaverile, diverse specie, come le flabelline o le flaceline, colorano le acque della Baiona. Passando a dimensioni maggiori, il granchio comune o granchio verde (Carcinus aestuarii) è un crostaceo decapode, onnivoro, tipico delle acque di transizione. Mostra un notevole adattamento alle variazioni termoaline. Durante la muta, spogliandosi del carapace, assume una consistenza tenera e molle, che gli ha valso il nome di moeche, termine derivante dal dialetto veneziano. In Pialassa Baiona sono presenti, ma non sfruttati commercialmente. Il nudibranco Flabellina pedata (foto E. Turicchia)

9 Il granchio comune Carcinus aestuarii mentre si alimenta (foto E. Turicchia) Fauna sommersa, vertebrati La fauna ittica è abbastanza diversificata con specie residenti, in grado di tollerare ampie fluttuazioni di salinità, e specie presenti stagionalmente o occasionalmente. Nella Pialassa della Baiona è facile per esempio incontrare il pesce ago del genere Syngnathus. Dal caratteristico corpo allungato e filiforme, predilige fondali melmosi e sabbiosi, ama nascondersi tra la vegetazione acquatica e si nutre di zooplancton tramite il tubo boccale allungato. Le femmine, come nel caso del cavalluccio marino Hippocampus sp., anch esso presente in pialassa, depongono le uova fecondate nella tasca incubatrice dei maschi. Il ghiozzo nero o paganello nero, Gobius niger, è di colorazione varia, dal marrone chiaro al nero con riflessi bluastri. Si nutre di piccoli pesci ed invertebrati bentonici. Il maschio esercita le cure parentali. Le uova vengono spesso deposte dentro gusci di bivalvi morti ed il maschio provvede a ossigenarle muovendo le pinne pettorali. Infine è possibile incontrare forme giovanili di diverse specie che in queste acque trovano riparo e cibo prima dell età adulta. Il cavalluccio marino Hippocampus hippocampus in Pialassa della Baiona (foto E. Turicchia)

10 l ghiozzo Gobius niger con ovatura (foto E. Turicchia) Conservazione Le zone umide sono ambienti molto fragili a causa della forte variabilità dei parametri chimico-fisici, della scarsa disponibilità di acqua dolce, dei problemi idraulici di circolazione delle acque, degli eccessivi apporti di azoto e fosforo. Fondamentale è la tutela di questi habitat tramite l istituzione di parchi, come il Parco del Delta del Po, sensibilizzazione della comunità locale e opere di manutenzione costante, per esempio dei canali che permettono lo scambio col mare. Un ristagno di acqua comprometterebbe la qualità delle stesse favorendo il verificarsi e l intensificarsi di fenomeni di ipossia e anossia con conseguenti ricadute sull habitat (crisi distrofiche) e sulla biodiversità. Le conseguenze, per esempio, si possono riflettere non solo nella colonna d acqua a discapito delle specie qui presenti, ma anche sull avifauna, sia per le specie migratorie che per quelle nidificanti che non trovano più cibo o un habitat idoneo alle loro esigenze. Pialassa Baiona (foto E. Turicchia) A cura di Eva Turicchia

Un sistema di canali principali che partono dalle bocche di porto, attraverso una rete di canali minori, penetrano sino nelle aree più interne Nella

Un sistema di canali principali che partono dalle bocche di porto, attraverso una rete di canali minori, penetrano sino nelle aree più interne Nella La Laguna di Venezia La laguna di Venezia è un ambiente umido che si trova lungo la costa del mare Adriatico e che comunica con il mare attraverso dei varchi chiamati bocche di porto. Un sistema di canali

Dettagli

RELAZIONE SULLE CARATTERISTICHE QUALITATIVE DELLE ACQUE DESTINATE ALLA VITA DEI MOLLUSCHI. Scheda n. 5.1

RELAZIONE SULLE CARATTERISTICHE QUALITATIVE DELLE ACQUE DESTINATE ALLA VITA DEI MOLLUSCHI. Scheda n. 5.1 RELAZIONE SULLE CARATTERISTICHE QUALITATIVE DELLE ACQUE DESTINATE ALLA VITA DEI MOLLUSCHI Scheda n. 5.1 ANNI 2011-2012-2013 INDICE 1. PREMESSA...2 2. ANALISI DEI DATI DELLE ACQUE DESTINATE ALLA VITA DEI

Dettagli

Comacchio, Sacca di Goro, Venezia, Caorle, Marano, Grado

Comacchio, Sacca di Goro, Venezia, Caorle, Marano, Grado laguna di Marano Comacchio, Sacca di Goro, Venezia, Caorle, Marano, Grado Origine delle lagune: condizioni geologiche e idrologiche Costa bassa: pianura alluvionale e ampia piattaforma continentale Escursione

Dettagli

Progetto SNAC Elementi per l elaborazione della Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici

Progetto SNAC Elementi per l elaborazione della Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici Progetto SNAC Elementi per l elaborazione della Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici Settore: Acquacoltura Coordinatore: Giovanna Marino ISPRA Dip. Uso Sostenibile delle Risorse-Acquacoltura

Dettagli

Le coste: basse (foci fluviali, spiagge, lagune) e alte (ciglione carsico) FVG 17 Lagune GFGeol - STAN 1

Le coste: basse (foci fluviali, spiagge, lagune) e alte (ciglione carsico) FVG 17 Lagune GFGeol - STAN 1 Le coste: basse (foci fluviali, spiagge, lagune) e alte (ciglione carsico) FVG 17 Lagune GFGeol - STAN 1 laguna di Marano FVG 17 Lagune GFGeol - STAN 2 Rappresentazione imprecisa, difficile FVG 17 Lagune

Dettagli

Coprono 71% superficie terrestre vita originata Fonte Contengono 97%

Coprono 71% superficie terrestre vita originata Fonte Contengono 97% Gli oceani e i mari Coprono il 71% della superficie terrestre (81% nell emisfero australe e 61% emisfero boreale) La vita si è originata nelle acqua marine Fonte di cibo, sale, acqua, petrolio Contengono

Dettagli

CARTA DI USO DEL SUOLO DELLA REGIONE LAZIO

CARTA DI USO DEL SUOLO DELLA REGIONE LAZIO CARTA DI USO DEL SUOLO DELLA REGIONE LAZIO CHIAVI DI INTERPRETAZIONE Alessandro Cimbelli, Stefano Mugnoli, Rita Galloni, Danilo Moscetta Maggio 2003 Introduzione Il seguente documento descrive, in maniera

Dettagli

Tab Elementi di qualità più sensibili alle pressioni che incidono sui fiumi

Tab Elementi di qualità più sensibili alle pressioni che incidono sui fiumi MACROFITE FITOBENTOS (Diatomee) PESCI Tab. 3.2. Elementi di qualità più sensibili alle pressioni che incidono sui fiumi DELL EFFETTO EFFETTI DELLA ARRICCHIMENTO DEI NUTRIENTI CARICO DI SOSTANZE ORGANICHE

Dettagli

PROGETTO AMBIENTE ECOSISTEMA STAGNO Classe 1 C/ D

PROGETTO AMBIENTE ECOSISTEMA STAGNO Classe 1 C/ D PROGETTO AMBIENTE ECOSISTEMA STAGNO Classe 1 C/ D Ecosistema: L insieme di un biotopo e della biocenosi Biotopo (componente abiotica) COMPONENTE NON VIVENTE: - ACQUA - SUOLO - TEMPERATURA (CLIMA) Biocenosi

Dettagli

Cosa sono le acque continentali?

Cosa sono le acque continentali? Cosa sono le acque continentali? Le acque sulla terraferma, cioè all'interno dei continenti, nell'insieme prendono il nome di acque continentali e contengono una bassa concentrazione di sostanze disciolte,

Dettagli

Camargue. Il delta del Rodano nella regione della Camargue

Camargue. Il delta del Rodano nella regione della Camargue Camargue Il delta del Rodano nella regione della Camargue La Camargue è la zona umida a sud di Arles, in Francia, fra il Mar Mediterraneo e i due bracci del delta del Rodano. Il braccio orientale si chiama

Dettagli

Il valore ecologico della risorsa acqua

Il valore ecologico della risorsa acqua Il valore ecologico della risorsa acqua Che cos è una risorsa? Qualsiasi cosa che noi preleviamo dall ambiente vivente e non, per soddisfare le nostre necessità. Le risorse sono divisibili in 1) risorse

Dettagli

DOVE VIVE: acque salmastre, sabbie grossolane. COSA MANGIA: predatore, erbivoro o detritivoro a seconda della disponibilità di cibo

DOVE VIVE: acque salmastre, sabbie grossolane. COSA MANGIA: predatore, erbivoro o detritivoro a seconda della disponibilità di cibo CARATTERISTICHE Phylum: Arthropoda Subphylum: Crustacea Classe: Malacostraca Ordine: Amphipoda Famiglia: Gammaridae Genere: Gammarus Specie: Gammarus insensibilis DOVE VIVE: acque salmastre, sabbie grossolane

Dettagli

AUTUNNO ARPAV, attraverso il Settore Acque, è competente per il monitoraggio delle acque di transizione della regione Veneto.

AUTUNNO ARPAV, attraverso il Settore Acque, è competente per il monitoraggio delle acque di transizione della regione Veneto. AUTUNNO 2010 ARPAV, attraverso il Settore Acque, è competente per il monitoraggio delle acque di transizione della regione Veneto. Nella mappa riportata in Figura 1 sono indicati i corpi idrici di transizione

Dettagli

Diverse tipologie idrogeomorfologiche: fiordi, estuari, lagune, stagni

Diverse tipologie idrogeomorfologiche: fiordi, estuari, lagune, stagni Parma 6 febbraio 2008 Quadro sinottico delle problematiche delle aree di transizione dell'alto adriatico e obiettivi di qualità definiti dalla WFD 2000/60/CE Giorgio Mattassi Diverse tipologie idrogeomorfologiche:

Dettagli

Acque di transizione

Acque di transizione Giornata di lavoro La Direttiva 2000/60/CE Regione Emilia-Romagna Bologna, 30 ottobre 2008 Tipizzazione, individuazione e caratterizzazione dei corpi idrici Acque di transizione Dott.ssa Carla Rita Ferrari

Dettagli

GLI AMBIENTI DI TRANSIZIONE LO STAGNONE DI MARSALA

GLI AMBIENTI DI TRANSIZIONE LO STAGNONE DI MARSALA GLI AMBIENTI DI TRANSIZIONE LO STAGNONE DI MARSALA Le aree umide costiere, in cui è possibile includere anche lo Stagnone di Marsala TP, sono ambienti definiti come ambienti di transizione che occupano

Dettagli

Olona entra in Città

Olona entra in Città Ricostruzione del corridoio ecologico fluviale nel tessuto metropolitano denso Realizzazione La nuova area umida Giulio Conte Un progetto di Con il contributo di In collaborazione con COMUNE DI RHO COMUNE

Dettagli

IL MONITORAGGIO AMBIENTALE NELLA SACCA DI GORO

IL MONITORAGGIO AMBIENTALE NELLA SACCA DI GORO IL MONITORAGGIO AMBIENTALE NELLA SACCA DI GORO Si ringrazia la Dott.ssa Anna Gloria Angonese (Provincia di Ferrara Servizio Risorse Idriche e Tutela Ambientale UOPC Acque Costiere ed Economia Ittica) La

Dettagli

There are no translations available.

There are no translations available. There are no translations available. L'obiettivo fondamentale del progetto è quello di realizzare strumenti e modalità concrete ed efficaci per rendere le tecniche di pesca tradizionali effettuate dagli

Dettagli

corso d acqua Un corso d acqua origina da una sorgente e termina con una foce,

corso d acqua Un corso d acqua origina da una sorgente e termina con una foce, Corsi d acqua Un corso d acqua origina da una sorgente e termina con una foce, che può essere il mare o un titolo corso d acqua copertina più grande. Dalla sorgente alla foce sono riconoscibili tratti

Dettagli

DEFINIZIONE DELL ALGORITMO DI CALCOLO DEL DEFLUSSO MINIMO VITALE IN FRIULI VENEZIA GIULIA

DEFINIZIONE DELL ALGORITMO DI CALCOLO DEL DEFLUSSO MINIMO VITALE IN FRIULI VENEZIA GIULIA DEFINIZIONE DELL ALGORITMO DI CALCOLO DEL DEFLUSSO MINIMO VITALE IN FRIULI VENEZIA GIULIA DANIELA IERVOLINO Regione Friuli Venezia Giulia TOLMEZZO 5 maggio 2015 Linee di indirizzo Corsi d acqua/tratti

Dettagli

Capitolo 3 Caratterizzazione delle aree protette

Capitolo 3 Caratterizzazione delle aree protette Piano di gestione dei bacini idrografici delle Alpi Orientali Bacino dello slizza Capitolo 3 I INDICE 3. CARATTERIZZAZIONE DELLE AREE PROTETTE... 1 3.1. AREE PER L ESTRAZIONE DI ACQUE DESTINATE AL CONSUMO

Dettagli

P R I M AV ERA 2 010

P R I M AV ERA 2 010 SETTORE ACQUE Copertura: regionale Frequenza: trimestrale OSSERVATORIO O ALTO ADRIATICO www. arpa.veneto.it Rapporto di sintesi sugli andamenti dei principali parametri oceanografici e meteo-marini delle

Dettagli

V.E.C.T.O.R. VulnErabilità delle Coste e degli ecosistemi marini italiani ai cambiamenti climatici e loro ruolo nel ciclo del carbonio mediterraneo

V.E.C.T.O.R. VulnErabilità delle Coste e degli ecosistemi marini italiani ai cambiamenti climatici e loro ruolo nel ciclo del carbonio mediterraneo V.E.C.T.O.R. VulnErabilità delle Coste e degli ecosistemi marini italiani ai cambiamenti climatici e loro ruolo nel ciclo del carbonio mediterraneo 2006-2009 Stazione Zoologica A. Dorhn Napoli Ente per

Dettagli

Geomorfologia Eolica

Geomorfologia Eolica Geomorfologia Eolica Forme determinate dall azione del vento Duna: rilievo di sabbia costruito dal vento Tipi più comuni di dune Barcana: duna isolata che in pianta assomiglia ad una mezzaluna Esempi di

Dettagli

Revisione delle zone vulnerabili ai nitrati di origine agricola Acque superficiali

Revisione delle zone vulnerabili ai nitrati di origine agricola Acque superficiali Workshop Stato di avanzamento dei lavori per la revisione delle zone vulnerabili Milano, 13 febbraio 2014 Revisione delle zone vulnerabili ai nitrati di origine agricola Acque superficiali ARPA LOMBARDIA

Dettagli

Condizioni meteo-marine agosto 2017

Condizioni meteo-marine agosto 2017 Struttura Autorizzazioni e Concessioni Ferrara Unità Acque Costiere Rapporto di sintesi sull andamento dei principali parametri ambientali delle acque lagunari e costiere della provincia di Ferrara Agosto

Dettagli

PREMIO DEL PAESAGGIO terza edizione IL PIANO STRATEGICO PAESISTICO AMBIENTALE DEL COMUNE DI ASSEMINI _ IL BOULEVARD DEI PAESAGGI

PREMIO DEL PAESAGGIO terza edizione IL PIANO STRATEGICO PAESISTICO AMBIENTALE DEL COMUNE DI ASSEMINI _ IL BOULEVARD DEI PAESAGGI REGIONE AUTONOMA VISIONE D INSIEME DEL PROGETTO REGIONE AUTONOMA QUADRO 1Æ Il Parco Agricolo QUADRO 2Æ Il Parco dei Due Fiumi QUADRO 3Æ Il Centro di diffusione Naturalità QUADRO 4Æ La porta verso le saline

Dettagli

CHIAVE DICOTOMICA PER IL RICONOSCIMENTO DI PIANTE ED ANIMALI

CHIAVE DICOTOMICA PER IL RICONOSCIMENTO DI PIANTE ED ANIMALI CHIAVE DICOTOMICA SEMPLIFICATA CHIAVE DICOTOMICA PER IL RICONOSCIMENTO DI PIANTE ED ANIMALI E un animale? II I E un vegetale? A E un pesce? 10 II E un animale diverso dai pesci? 1 Alga: struttura semplice

Dettagli

La Vegetazione. Dott. Carlo Camarotto DIPARTIMENTO DI AGRONOMIA ANIMALI ALIMENTI RISORSE NATURALI E AMBIENTE

La Vegetazione. Dott. Carlo Camarotto DIPARTIMENTO DI AGRONOMIA ANIMALI ALIMENTI RISORSE NATURALI E AMBIENTE La Vegetazione Dott. Carlo Camarotto carlo.camarotto@unipd.it DIPARTIMENTO DI AGRONOMIA ANIMALI ALIMENTI RISORSE NATURALI E AMBIENTE Finanziamento della Regione del Veneto - Sezione Agroambiente "Incentivazione

Dettagli

INDICE 3 - CARATTERIZZAZIONE DELLE AREE PROTETTE... 1 MANTENERE O MIGLIORARE LO STATO DELLE ACQUE È IMPORTANTE PER LA LORO PROTEZIONE,

INDICE 3 - CARATTERIZZAZIONE DELLE AREE PROTETTE... 1 MANTENERE O MIGLIORARE LO STATO DELLE ACQUE È IMPORTANTE PER LA LORO PROTEZIONE, Bacino del fiume Lemene I INDICE 3 - CARATTERIZZAZIONE DELLE AREE PROTETTE... 1 3.1. AREE PER L ESTRAZIONE DI ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO... 1 3.2. AREE DESIGNATE PER LA PROTEZIONE DI SPECIE ACQUATICHE

Dettagli

INTERCONNESSIONI TRA PESCA PROFESSIONALE E PESCA RICREATIVA CON FINALITA DI TUTELA AMBIENTALE E TURISMO SOSTENIBILE. Michele Pellizzato

INTERCONNESSIONI TRA PESCA PROFESSIONALE E PESCA RICREATIVA CON FINALITA DI TUTELA AMBIENTALE E TURISMO SOSTENIBILE. Michele Pellizzato INTERCONNESSIONI TRA PESCA PROFESSIONALE E PESCA RICREATIVA CON FINALITA DI TUTELA AMBIENTALE E TURISMO SOSTENIBILE Michele Pellizzato biologo F.I.P.S.A.S. Venezia MIPAF - DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE

Dettagli

VERIFICA La vita negli ambienti acquatici

VERIFICA La vita negli ambienti acquatici ERIICA La vita negli ambienti acquatici Cognome Nome Classe Data I/1 ero o also? Gli organismi più esigenti in fatto di qualità ambientale si trovano nell alto corso dei fi umi. La fauna del basso corso

Dettagli

CARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 24_POR

CARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 24_POR a. IDENTIFICAZIONE DEL TRATTO DI COSTA Denominazione Codice inizio fine Lunghezza (km) 20,8 Capo dell Isolalato ovest Isola 0701101124 (1,7 Tino+3,2 Portovenere Punta Vagno * Palmaria +15,9 Palmaria costa)

Dettagli

Andrea G. Casoni G.R.A.I.A. srl

Andrea G. Casoni G.R.A.I.A. srl Andrea G. Casoni G.R.A.I.A. srl Implementare le popolazioni ittiche delle diverse specie di un corpo idrico Nuclei riproduttivi formati da una femmina e 2-4 maschi. Uova prodotte: 15 000-20 000 Kg di peso

Dettagli

Coastal lagoon habitat (1150*) and species recovery by restoring the salt gradient increasing fresh water input

Coastal lagoon habitat (1150*) and species recovery by restoring the salt gradient increasing fresh water input Martedì 20 marzo 2018 - Auditorium Santa Margherita Venezia Conferenza Iniziale di progetto Misure per il miglioramento dell habitat Lagune costiere (1150*) e la ricreazione di habitat di specie a canneto

Dettagli

Analisi chimiche. Confronto di alcuni parametri chimici dell acqua del Lambro alla sorgente e alla foce

Analisi chimiche. Confronto di alcuni parametri chimici dell acqua del Lambro alla sorgente e alla foce Analisi chimiche Confronto di alcuni parametri chimici dell acqua del Lambro alla sorgente e alla foce 1 Scuola media Anna Frank Graffignana (Lo) Ecolab a.s.2008/2009 Tipologia di analisi Abbiamo analizzato

Dettagli

IV TRIMESTRE di 5. N. totale stazioni Laguna di Baseleghe 4 Laguna di Caorle 5 Area centrale Laguna di Venezia 15.

IV TRIMESTRE di 5. N. totale stazioni Laguna di Baseleghe 4 Laguna di Caorle 5 Area centrale Laguna di Venezia 15. IV TRIMESTRE 2014 La qualità delle acque di transizione della regione Veneto è controllata, in applicazione della normativa vigente, dal Servizio Osservatorio Acque Marine e Lagunari di ARPAV. Nella mappa

Dettagli

L acquacoltura, nel mondo del Bio

L acquacoltura, nel mondo del Bio L acquacoltura, nel mondo del Bio Embedded PowerPoint Video By PresenterMedia.com Il Regolamento CE 834/07, il Regolamento CE 710/2009 Il Regolamento CE 834/07 fornisce la base normativa per lo sviluppo

Dettagli

aboratorio 1. Il ciclo biologico: allevamento di Artemia salina ARTEMIA SALINA

aboratorio 1. Il ciclo biologico: allevamento di Artemia salina ARTEMIA SALINA . Il ciclo biologico: allevamento di Artemia salina ARTEMIA SAINA Artemia salina è un piccolo crostaceo che predilige come habitat le paludi salate, le acque soprasalate e le saline (fig. ). a facilità

Dettagli

Corso per Guardie Giurate Volontarie sulla Pesca

Corso per Guardie Giurate Volontarie sulla Pesca SERVIZIO FAUNISTICO Dott. Marco Aldrigo Corso per Guardie Giurate Volontarie sulla Pesca FONDAMENTI DI IDROBIOLOGIA E SPECIE ITTICHE ALLOCTONE Bergamo venerdì 27 gennaio 2012 IL CICLO DELLA MATERIA Batteri

Dettagli

Dr. Luigi Trovarelli

Dr. Luigi Trovarelli Evoluzione stagionale delle masse d acqua lungo la fascia costiera tra Senigallia e Porto Recanati Nella zona tra Senigallia e Porto Recanati l area del largo nel periodo fine inverno primavera, è caratterizzata

Dettagli

La biosfera e gli ecosistemi

La biosfera e gli ecosistemi La biosfera e gli ecosistemi La biosfera: l insieme di tutti gli ecosistemi L ecologia studia le interazioni tra gli organismi viventi e il loro ambiente a vari livelli: ECOSISTEMA COMUNITA POPOLAZIONE

Dettagli

L area Marina Protetta delle isole Egadi Anno 2015/2016 Un mare di risorse Balzano, Favatà, Sebastiani

L area Marina Protetta delle isole Egadi Anno 2015/2016 Un mare di risorse Balzano, Favatà, Sebastiani L area Marina Protetta delle isole Egadi Anno 2015/2016 Un mare di risorse Balzano, Favatà, Sebastiani 1 Le Egadi si trovano poco più al largo della costa trapanese, nella parte settentrionale del Canale

Dettagli

Lag. Marano. Lag. Grado

Lag. Marano. Lag. Grado LINEA 5 CLIVEN: Aspetti dei cambiamenti climatici sulla Laguna di Venezia (case history) Paolo Cescon; Andrea Gambaro Istituto per la Dinamica dei Processi Ambientali, CNR, Venezia Napoli 2006 Lag. Marano

Dettagli

MODALITA DI PESCA NEI TERRITORI DEL PARCO DEL DELTA DEL PO

MODALITA DI PESCA NEI TERRITORI DEL PARCO DEL DELTA DEL PO Allegato A) alla deliberazione di giunta n.338/35126 del 3/4/2001 e successive modifiche n.878/118169 del 31/12/2004 PROVINCIA DI RAVENNA SETTORE AGRICOLTURA MODALITA DI PESCA NEI TERRITORI DEL PARCO DEL

Dettagli

Ruolo polifunzionale dell acqua nel risanamento ambientale di un ecosistema LE AREE UMIDE DEL MOLENTARGIUS - CAGLIARI

Ruolo polifunzionale dell acqua nel risanamento ambientale di un ecosistema LE AREE UMIDE DEL MOLENTARGIUS - CAGLIARI Ruolo polifunzionale dell acqua nel risanamento ambientale di un ecosistema LE AREE UMIDE DEL MOLENTARGIUS - CAGLIARI Ruoli tradizionali della risorsa idrica Approvvigionamento per uso civile industriale

Dettagli

UNA SOLUZIONE ECOLOGICA AL PROBLEMA DELL EUTROFIA

UNA SOLUZIONE ECOLOGICA AL PROBLEMA DELL EUTROFIA FABRIZIO MERATI Responsabile di programmi di monitoraggio, diagnostica ambientale e di interventi di riqualificazione del sistema dei Laghi di Avigliana (2005 2014) UNA SOLUZIONE ECOLOGICA AL PROBLEMA

Dettagli

Scardola (Scardinius erythrophthalmus)

Scardola (Scardinius erythrophthalmus) La dieta è costituita prevalentemente da alghe epilitiche che vengono brucate grazie alla particolare conformazione della bocca. Il suo regime alimentare comprende inoltre, in percentuali minori, detrito

Dettagli

La formazione del Delta del Po

La formazione del Delta del Po La formazione del Delta del Po Il Delta del Po L origine dell attuale territorio deltizio può ricondursi orientativamente al 30.000 a.c., quando la linea di costa cominciò a protendersi verso il mare.

Dettagli

1.1 Descrizione del sito (Sacca di Goro)

1.1 Descrizione del sito (Sacca di Goro) 1.1 Descrizione del sito (Sacca di Goro) Questo paragrafo descrive brevemente l ecosistema lagunare della Sacca di Goro dal punto di vista morfologico, idrodinamico, ecologico ed economico, evidenziando

Dettagli

Pesce Ritrovato PIACERE DI CONOSCERLO!

Pesce Ritrovato PIACERE DI CONOSCERLO! Pesce Ritrovato PIACERE DI CONOSCERLO! in ogni stagione... ogni stagione ha il suo pesce Non sono soltanto frutta e verdura a essere legate a determinati periodi dell anno. Anche il pesce, se vogliamo

Dettagli

GLI ECOSISTEMI ACQUATICI DEL PARCO PINETA ~ Gestione e Riqualificazione delle Aree Umide ~ Laura Sartori

GLI ECOSISTEMI ACQUATICI DEL PARCO PINETA ~ Gestione e Riqualificazione delle Aree Umide ~ Laura Sartori GLI ECOSISTEMI ACQUATICI DEL PARCO PINETA ~ Gestione e Riqualificazione delle Aree Umide ~ Laura Sartori Dip. di Scienze dell Ambiente e del Territorio e di Scienze della Terra (DISAT). Università degli

Dettagli

Progetti didattici per le scuole

Progetti didattici per le scuole Parlando di MARE Progetti didattici per le scuole 2016-2017 Fondazione Cetacea Onlus Centro di Educazione Ambientale Via Torino 7/A- 47838 Riccione Tel.e fax 0541/691557 www.fondazionecetacea.org e-mail:

Dettagli

Estratto dalla RELAZIONE ANNUALE Dipartimento di Sanità Pubblica. Dati di Attività Programmazione Ambiente

Estratto dalla RELAZIONE ANNUALE Dipartimento di Sanità Pubblica. Dati di Attività Programmazione Ambiente Estratto dalla RELAZIONE ANNUALE Dipartimento di Sanità Pubblica. Dati di Attività 2015 - Programmazione 2016 Ambiente Da tempo è noto che l ambiente in cui viviamo rappresenta un importante determinante

Dettagli

Tabella 1. Criteri e indicatori per il D1 secondo la Decisione della Commissione 2010/477/EU.

Tabella 1. Criteri e indicatori per il D1 secondo la Decisione della Commissione 2010/477/EU. D.Lgs. 190/2010 Valutazione ambientale Definizione del Buono Stato Ambientale Traguardi ambientali SUMMARY REPORT Descrittore 1 Biodiversità Ottobre 2018 1 Descrittore 1 La biodiversità è mantenuta. La

Dettagli

MACROINVERTEBRATI BENTONICI E QUALITÀ DELLE ACQUE. Isola della Cona, Riserva Naturale Regionale della Foce dell Isonzo, Staranzano (GO)

MACROINVERTEBRATI BENTONICI E QUALITÀ DELLE ACQUE. Isola della Cona, Riserva Naturale Regionale della Foce dell Isonzo, Staranzano (GO) MACROINVERTEBRATI BENTONICI E QUALITÀ DELLE ACQUE 25 maggio 2016 Marco Bertoli Isola della Cona, Riserva Naturale Regionale della Foce dell Isonzo, Staranzano (GO) I macroinvertebrati bentonici Alcune

Dettagli

Legambiente Parma 8 novembre 2014 Esperienze di riqualificazione fluviale nel Parco del Taro

Legambiente Parma 8 novembre 2014 Esperienze di riqualificazione fluviale nel Parco del Taro Legambiente Parma 8 novembre 2014 Esperienze di riqualificazione fluviale nel Parco del Taro Dr. Michele Zanelli Ente Parchi Emilia Occidentale Il PARCO FLUVIALE REGIONALE DEL TARO è stato istituito nel

Dettagli

Stagni e lagune produttive della Sardegna: tradizioni, sapori e ambiente

Stagni e lagune produttive della Sardegna: tradizioni, sapori e ambiente Stagni e lagune produttive della Sardegna: tradizioni, sapori e ambiente Iolanda Viale Servizio Risorse Ittiche Oristano, 27 marzo 2015 2. Opuscolo divulgativo Obiettivo: far conoscere e valorizzare i

Dettagli

Origini e trasformazioni della Laguna di Venezia

Origini e trasformazioni della Laguna di Venezia Assessorato Ambiente Origini e trasformazioni della Laguna di Venezia Claudia Ferrari 1,5 milioni di anni fa 20.000 anni fa Durante l ultima fase di espansione glaciale il livello del mare era circa 120

Dettagli

La Laguna di Venezia. I Parametri

La Laguna di Venezia. I Parametri La Laguna di Venezia La Laguna di Venezia rappresenta un ambiente unico al mondo. È collegata al mare Adriatico attraverso 3 bocche di porto: Chioggia, Malamocco e Porto Lido. Si tratta di un ecotono,

Dettagli

Sulla Terra possiamo distinguere quattro parti strettamente connesse tra loro: 1. idrosfera 2. atmosfera 3. litosfera 4. biosfera Possiamo definire

Sulla Terra possiamo distinguere quattro parti strettamente connesse tra loro: 1. idrosfera 2. atmosfera 3. litosfera 4. biosfera Possiamo definire IL SISTEMA TERRA Sulla Terra possiamo distinguere quattro parti strettamente connesse tra loro: 1. idrosfera 2. atmosfera 3. litosfera 4. biosfera Possiamo definire la Terra un sistema, cioè un insieme

Dettagli

L acquacoltura, nel mondo del Bio

L acquacoltura, nel mondo del Bio L acquacoltura, nel mondo del Bio Embedded PowerPoint Video By PresenterMedia.com Il regolamento CE 834/07 Il Regolamento fornisce la base normativa per lo sviluppo sostenibile dell agricoltura biologica.

Dettagli

Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Dipartimento di Ingegneria Civile,Edile e Ambientale

Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Dipartimento di Ingegneria Civile,Edile e Ambientale Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Dipartimento di Ingegneria Civile,Edile e Ambientale Corso di Laurea in INGEGNERIA PER L AMBIENTE E IL TERRITORIO (Classe delle Lauree in Ingegneria Civile ed

Dettagli

Flussi di energia e cicli della materia. Impatto delle attività umane sui cicli biogeochimici

Flussi di energia e cicli della materia. Impatto delle attività umane sui cicli biogeochimici Flussi di energia e cicli della materia Impatto delle attività umane sui cicli biogeochimici I CICLI BIOGEOCHIMICI Molti elementi seguono un ciclo biogeochimico attraverso le due tappe dell organicazione

Dettagli

ACQUACOLTURA BIOLOGICA

ACQUACOLTURA BIOLOGICA Corso di formazione/aggiornamento ACQUACOLTURA BIOLOGICA Dr. Pierluigi Carbonara COISPA Tecnologia & Ricerca Via dei Trulli 18/20-70126 BARI 080 5433596 carbonara@coispa.it Tipologie di allevamento Intensità

Dettagli

Tenuta Feraxi Paradise

Tenuta Feraxi Paradise Tenuta Feraxi Paradise Sulla costa sud-orientale della Sardegna, vi proponiamo una grande tenuta sul mare, all interno della zona protetta dello Stagno di Feraxi e Colostrai. 1 Stagno di Feraxi Tenuta

Dettagli

PRINCIPI DI STRATIGRAFIA

PRINCIPI DI STRATIGRAFIA PRINCIPI DI STRATIGRAFIA STRATIGRAFIA: parte della Geologia che studia la successione delle rocce sedimentarie secondo l ordine di deposizione e cerca di ricostruire gli originari ambienti di sedimentazione.

Dettagli

I fiumi. La scienza che si occupa di studiare le acque di superficie si chiama idrologia

I fiumi. La scienza che si occupa di studiare le acque di superficie si chiama idrologia I fiumi La scienza che si occupa di studiare le acque di superficie si chiama idrologia I corsi d acqua rappresentano la fase terrestre del ciclo dell acqua I corsi d acqua sono masse d acqua che fluiscono

Dettagli

Le analisi chimiche dell acqua del fiume Padrongianus Scienze Integrate Chimica

Le analisi chimiche dell acqua del fiume Padrongianus Scienze Integrate Chimica Le analisi chimiche dell acqua del fiume Padrongianus Scienze Integrate Chimica Nell ambito del Progetto relativo all esame dell ecosistema costituito dal Parco Fluviale del Padrongianus sono stati coinvolti

Dettagli

ESTAT E ARPAV, attraverso il Settore Acque, è competente per il monitoraggio delle acque di transizione della regione Veneto.

ESTAT E ARPAV, attraverso il Settore Acque, è competente per il monitoraggio delle acque di transizione della regione Veneto. ESTAT E 21 ARPAV, attraverso il Settore Acque, è competente per il monitoraggio delle acque di transizione della regione Veneto. Nella mappa riportata in Figura 1 sono indicati i corpi idrici di transizione

Dettagli

Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente del Friuli Venezia Giulia

Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente del Friuli Venezia Giulia CORPO IDRICO: TME4 CATEGORIA acque di transizione TIPOLOGIA AT17 CORPO IDRICO TME4 DENOMINAZIONE AREA Secca Man di Spiesà SUPERFICIE AREA (km 2 ) 4,63 NUMERO DI STAZIONI 3 Codice stazione X(GB) Y(GB) TME401

Dettagli

La sorgente è il punto dove nasce il fiume e di solito si trova in montagna.

La sorgente è il punto dove nasce il fiume e di solito si trova in montagna. I fiumi e i laghi Il fiume I fiumi sono corsi d acqua di grandi dimensioni e perenni, cioè non sono mai completamente asciutti. I ruscelli sono corsi d acqua di piccole dimensioni. I torrenti sono corsi

Dettagli

1 - Localizzazione della Biocenosi: Piano: Infralitorale. Natura del substrato: Sedimento mobile o roccia e strutture compatte

1 - Localizzazione della Biocenosi: Piano: Infralitorale. Natura del substrato: Sedimento mobile o roccia e strutture compatte Prateria di Posidonia oceanica 1 - Localizzazione della Biocenosi: Piano: Infralitorale Natura del substrato: Sedimento mobile o roccia e strutture compatte miste organiche-sedimentarie 1 / 9 Intervallo

Dettagli

La pianificazione di settore nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia: elementi di coerenza con il Piano di Gestione

La pianificazione di settore nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia: elementi di coerenza con il Piano di Gestione La pianificazione di settore nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia: elementi di coerenza con il Piano di Gestione Il Piano di tutela delle acque SCOPO Costituisce uno specifico piano di settore

Dettagli

LO STATO DELLA BIODIVERSITÀ

LO STATO DELLA BIODIVERSITÀ LO STATO DELLA BIODIVERSITÀ Il 2010 e il 2011 sono stati gli anni per salvaguardare la salute del nostro pianeta; in particolar modo il 2010 è stato dichiarato anno internazionale della biodiversità. Negli

Dettagli

Kinosternon leucostomum

Kinosternon leucostomum Kinosternon leucostomum Tassonomia Regno: Animalia Phylum: Chordata Classe: Reptilia Ordine: Testudines Sottordine: Cryptodira Superfamiglia: Kinosternoidea Famiglia: Kinosternidae Sottofamiglia: Kinosterninae

Dettagli

Gestione dei popolamenti ittici selvatici

Gestione dei popolamenti ittici selvatici Gestione dei popolamenti ittici selvatici Argomenti Importanza della gestione Ripopolamenti Introduzione di specie ittiche non indigene (NIS) Inquinamento genetico Recupero dei ceppi autoctoni Gestione

Dettagli

Acqua Aspetti qualitativi della risorsa acqua: applicazione in Italia della Direttiva WFD 2000/60CE.

Acqua Aspetti qualitativi della risorsa acqua: applicazione in Italia della Direttiva WFD 2000/60CE. Aspetti qualitativi della risorsa acqua: applicazione in Italia della Direttiva WFD 2000/60CE. In questi ultimi 30 anni la normativa italiana sulla risorsa idrica ha subito una progressiva evoluzione passando

Dettagli

CARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 01_MOR

CARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 01_MOR a. IDENTIFICAZIONE DEL TRATTO DI COSTA Denominazione Codice inizio fine Lunghezza (km) 0700800801 Confine stato (Comune Ventimiglia) Punta della Rocca (Comune Ventimiglia) 7,9 * Il codice è costruito con

Dettagli

Giacinto d acqua Eichhornia crassipes (Mart.) Solms

Giacinto d acqua Eichhornia crassipes (Mart.) Solms Forma biologica idrofita natante Forma di crescita erbacea perenne Modalità di propagazione Dimensioni Foglie, fiori, frutti e semi attraverso i semi e per via vegetativa da qualche centimetro a diversi

Dettagli

Il clima è modellato da diversi fattori

Il clima è modellato da diversi fattori IL CLIMA Il clima comprende parametri come la temperatura e le precipitazioni medie annuali di una regione, ed è delineato da una serie di fattori geografici, come la latitudine, e topografici, come la

Dettagli

Progetto SNAC Elementi per l elaborazione della Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici

Progetto SNAC Elementi per l elaborazione della Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici Progetto SNAC Elementi per l elaborazione della Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici Settore: Ecosistemi di acque interne e di transizione: biodiversità, e funzioni e servizi dell

Dettagli

PARAMETRI MARINI. 1 di 5

PARAMETRI MARINI. 1 di 5 II TRIMESTRE 20 La qualità delle acque marino-costiere del Veneto è controllata dal Servizio Osservatorio Acque Marine e Lagunari di ARPA Veneto attraverso: la Rete di Boe Meteo Marine in collaborazione

Dettagli

Venezia Mestre, 19 Novembre Giuseppe CASSON. Sindaco del Comune di Chioggia Comitato Sindaci dei Comuni Costieri della Regione del Veneto

Venezia Mestre, 19 Novembre Giuseppe CASSON. Sindaco del Comune di Chioggia Comitato Sindaci dei Comuni Costieri della Regione del Veneto Un Patto per i nostri fiumi: dalla politica dell emergenza alla prevenzione Venezia Mestre, 19 Novembre 2014 Giuseppe CASSON Sindaco del Comune di Chioggia Comitato Sindaci dei Comuni Costieri della Regione

Dettagli

Piano di Tutela delle Acque

Piano di Tutela delle Acque Piano di Tutela delle Acque E lo strumento di Pianificazione territoriale attraverso il quale raggiungere gli obiettivi di qualità fissati dalla Direttive Europee. In quanto Piano di valenza territoriale

Dettagli

LEGGI O ASCOLTA IL TESTO POI ORGANIZZA IL CONTENUTO NELLA MAPPA IL LAGO E UNA GRANDE MASSA D'ACQUA DOLCE, RACCOLTA IN UNA CAVITÀ

LEGGI O ASCOLTA IL TESTO POI ORGANIZZA IL CONTENUTO NELLA MAPPA IL LAGO E UNA GRANDE MASSA D'ACQUA DOLCE, RACCOLTA IN UNA CAVITÀ LEGGI O ASCOLTA IL TESTO POI ORGANIZZA IL CONTENUTO NELLA MAPPA IL LAGO E UNA GRANDE MASSA D'ACQUA DOLCE, RACCOLTA IN UNA CAVITÀ DELLA TERRA. E ALIMENTATO DA FIUMI CHIAMATI IMMISSARI, DA SORGENTI, DA GHIACCIAI

Dettagli

CARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 19_ENT

CARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 19_ENT a. IDENTIFICAZIONE DEL TRATTO DI COSTA Denominazione Codice inizio fine Lunghezza (Km) 0701001019 Punta Chiappe Punta di Sestri * 26,9 * Il codice è costruito con i seguenti campi: Codice Istat Regione

Dettagli

ATTO MONOCRATICO. Oggetto: DIVIETO TEMPORANEO DI PESCA SPORTIVA E RICREATIVA PER LA TUTELA DEL NOVELLAME ANNO IL DIRIGENTE

ATTO MONOCRATICO. Oggetto: DIVIETO TEMPORANEO DI PESCA SPORTIVA E RICREATIVA PER LA TUTELA DEL NOVELLAME ANNO IL DIRIGENTE PROVINCIA DI FERRARA P.O. ACQUE COSTIERE ED ECONOMIA ITTICA ATTO MONOCRATICO Atto n. 912 del 23/02/2015 Oggetto: DIVIETO TEMPORANEO DI PESCA SPORTIVA E RICREATIVA PER LA TUTELA DEL NOVELLAME ANNO 2015.

Dettagli

SERVIZIO OSSERVATORIO ACQUE MARINE E LAGUNARI

SERVIZIO OSSERVATORIO ACQUE MARINE E LAGUNARI SERVIZIO OSSERVATORIO ACQUE MARINE E LAGUNARI Copertura: regionale Periodicità: annuale www. arpa.veneto.it Rapporto di sintesi sugli andamenti dei principali parametri oceanografici e meteo-marini delle

Dettagli

Contenuti: gli animali complessi

Contenuti: gli animali complessi Contenuti: gli animali complessi Gli animali vertebrati I pesci Gli anfibi I rettili Gli uccelli I mammiferi Il rivestimento Le funzioni vitali La riproduzione La respirazione Il movimento I sei sensi

Dettagli

LA SICILIA E LA SARDEGNA SONO LE DUE ISOLE PIÙ GRANDI DEL MAR MEDITERRANEO L ITALIA È CIRCONDATA PER 3 LATI DAL MAR MEDITERRANEO

LA SICILIA E LA SARDEGNA SONO LE DUE ISOLE PIÙ GRANDI DEL MAR MEDITERRANEO L ITALIA È CIRCONDATA PER 3 LATI DAL MAR MEDITERRANEO LA SICILIA E LA SARDEGNA SONO LE DUE ISOLE PIÙ GRANDI DEL MAR MEDITERRANEO L ITALIA È CIRCONDATA PER 3 LATI DAL MAR MEDITERRANEO A SECONDA DEI TRATTI DI COSTA IL MAR MEDITERRANEO ASSUME DIVERSI NOMI: MAR

Dettagli

Il sale di Cervia e visita in Salina

Il sale di Cervia e visita in Salina Il sale di Cervia e visita in Salina Il sale di Cervia è un sale marino di alta qualità prodotto nella Riserva Naturale Salina di Cervia. La qualità gli deriva dai metodi di produzione che portano all

Dettagli

Kinosternon scorpioides

Kinosternon scorpioides Kinosternon scorpioides Tassonomia Regno: Animalia Phylum: Chordata Classe: Reptilia Ordine: Testudines Sottordine: Cryptodira Superfamiglia: Kinosternoidea Famiglia: Kinosternidae Sottofamiglia: Kinosterninae

Dettagli

Gli habitat. Scuola primaria (4^-5^) e secondaria di 1 o grado

Gli habitat. Scuola primaria (4^-5^) e secondaria di 1 o grado Gli habitat Scuola primaria (4^-5^) e secondaria di 1 o grado Che cos è un habitat? Un habitat è un ambiente che presenta condizioni adatte alla sopravvivenza di determinati animali. Esso costituisce la

Dettagli

La gestione integrata degli ecosistemi costieri e marini del Mediterraneo

La gestione integrata degli ecosistemi costieri e marini del Mediterraneo Progetto LIFE NATURA Co.Me.Bi.S. La gestione integrata degli ecosistemi costieri e marini del Mediterraneo Integrated management of coastal and marine ecosystems of the Mediterranean Giuseppe Nascetti

Dettagli

Procambarus clarkii nel Lago di Massaciuccoli (Toscana Nord Occidentale) e sua diffusione nel comprensorio di bonifica della Versilia

Procambarus clarkii nel Lago di Massaciuccoli (Toscana Nord Occidentale) e sua diffusione nel comprensorio di bonifica della Versilia Procambarus clarkii nel Lago di Massaciuccoli (Toscana Nord Occidentale) e sua diffusione nel comprensorio di bonifica della Versilia Paolo Ercolini biologo Palazzo della Regione Autonoma Friuli Venezia

Dettagli

Un mare di.risorse 3 ed.

Un mare di.risorse 3 ed. Un mare di.risorse 3 ed. L intento del nostro lavoro è quello di analizzare le acque dell isola di Favignana per capire lo stato inquinante nell area circostante ad essa. Nel 23 una nave cisterna disperse

Dettagli