Il progetto sostenuto dal Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie - Ministero della Salute
|
|
- Antonella Pavone
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Il progetto sostenuto dal Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie - Ministero della Salute Costituzione di un Centro di riferimento per la valorizzazione delle fonti informative su salute e inquinamento ambientale da rifiuti a supporto della funzione di governo istituzionale.
2 Esigenza ineludibile: far interagire RICERCA e SANITÀ PUBBLICA Interpretazione integrata dei risultati delle ricerche Reciproca influenza sui contenuti Ottimizzazione della comunicazione tra le istituzioni e con la popolazione
3 Informazione scientifica e comunicazione: le questioni Contraddittorietà delle informazioni Parzialità e forzata interpretazione delle stesse Mancato coinvolgimento e mancata integrazione tra i diversi attori Necessità di un'informazione con queste caratteristiche: completa, corretta, indipendente.
4 Il progetto sostenuto dal CCM OBIETTIVI GENERALI (1) Costituire uno strumento posto al servizio degli organi competenti (CCM, Ministero dell Ambiente, Regioni) Capacità di documentazione e comunicazione dei temi della salute correlati ai problemi ambientali, specificamente associati all emergenza rifiuti. Confronto con altre realtà regionali, soprattutto meridionali
5 Il progetto sostenuto dal CCM OBIETTIVI GENERALI (2) Promuovere una modifica dell attuale tendenza alla autoreferenzialità delle esperienze condotte dai diversi soggetti Contribuire prioritariamente alla funzione di governo degli organismi istituzionali Fornire un supporto metodologico alle decisioni in tema di progettazione, sorveglianza e valutazione di interventi ambientali e dei conseguenti esiti di salute.
6 CRISC - Centro di Riferimento per l Informazione Scientifica e la Comunicazione OER CAMPANIA CRISC Federico II DAS-CLMED DIMECS (coord.) ASL-AV1 SEP SUN STAT-MED AGENZIA DI COMUNICAZIONE
7 CRISC - Centro di Riferimento per l Informazione Scientifica e la Comunicazione Comitato Strategico rappresentanti del governo istituzionale CRISC Comitato Scientifico
8 Il progetto sostenuto dal CCM OBIETTIVO SPECIFICI (1) Costruire una struttura in grado di favorire la produzione di informazione scientifica dei temi di salute correlati ai problemi ambientali, specificamente associati all emergenza rifiuti.
9 Il progetto sostenuto dal CCM OBIETTIVO SPECIFICI (2) Monitorare le iniziative intraprese sulla tematica del rapporto ambiente-salute nelle diverse realtà regionali italiane interessate alle problematiche della gestione dei rifiuti.
10 Il progetto sostenuto dal CCM OBIETTIVO SPECIFICI (3) Identificare le tipologie di possibili interventi per la tutela della salute, la prevenzione delle principali patologie correlate e la promozione di corretti comportamenti Analizzare le esperienze attuate in altri contesti italiani ed europei
11 Il progetto sostenuto dal CCM OBIETTIVO SPECIFICI (4) Identificare possibili sistemi di sorveglianza epidemiologica pertinenti ai problemi ambientali Sperimentazione di un sistema di sorveglianza sindromica per fornire indicazioni tempestive in caso di pericoli per la salute, con attivazione di MMG, PLS, e PS ospedalieri
12 Il progetto sostenuto dal CCM OBIETTIVO SPECIFICI (5) Favorire la conoscenza pubblica della struttura e delle sue attività Diffondere verso gli stakeholders i risultati delle ricerche e delle azioni della struttura Favorire la diffusione e il sostegno di strategie validate sul piano scientifico per la tutela della salute da rischi ambientali legati alla gestione dei rifiuti
13 CRISC - Centro di Riferimento per l Informazione Scientifica e la Comunicazione Banca griglie valutative REVISIONI SISTEMATICHE E METANALISI LIBRARY SEARCH Metodologia Analisi Valutazione dei risultati delle ricerche Accesso Software catalogazione Interazione diretta con i ricercatori Prodotti scientifici e reportistica Materiali per la comunicazione
14 Temi prioritari oggetto di valutazione da parte del CRISC Discariche di rifiuti solidi urbani e salute Inceneritori di rifiuti solidi urbani e salute, con attenzione alle differenze tra vecchie e nuove tecnologie Discariche di rifiuti tossici e salute Efficacia dei programmi di informazione/educazione
15 CRISC - Centro di Riferimento per l Informazione Scientifica e la Comunicazione Per la valorizzazione delle fonti informative su salute e inquinamento ambientale da rifiuti a supporto della funzione di governo istituzionale
Azione Indicatore/i di processo Standard di processo. Definizione dei criteri di selezione dei componenti
TITOLO Costituzione di un Centro di riferimento per la valorizzazione delle fonti informative su salute e inquinamento ambientale da rifiuti a supporto della funzione di governo istituzionale. ANALISI
DettagliL organizzazione del sistema di sorveglianza PASSI Attori e compiti
CNESPS Istituto Superiore di Sanità Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute L organizzazione del sistema di sorveglianza PASSI Attori e compiti Sandro Baldissera Gruppo
DettagliPotenzialità e limiti degli strumenti Vis.PA: esperienze sul campo in FVG
Titolo intervento LA VALUTAZIONE DI IMPATTO SULLA SALUTE IN ITALIA: SCENARI, STRUMENTI, STRATEGIE L avvio del progetto CCM Tools for Health Impact Assessment Bologna, 17-18 settembre 2014 2011 La valutazione
DettagliConferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte
Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte Villa Gualino, Torino, 9 dicembre 2009 Area della sicurezza: prevenzione incidenti Laura Marinaro Rosa D Ambrosio Piano Regionale della Prevenzione
DettagliPIANO DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PRP MACRO OBIETTIVO: 8. Ridurre le esposizioni ambientali potenzialmente dannose per la salute
Indicatori centrali obiettivi regionali PIANO DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PRP 214 218 MACRO OBIETTIVO: 8. Ridurre le esposizioni ambientali potenzialmente dannose per la salute Obiettivo centrale
DettagliOBESITA NEI BAMBINI E NEGLI ADOLESCENTI: EVIDENZE E PROSPETTIVE
Progetto CCM Programmi efficaci per la prevenzione dell obesit obesità: il contributo dei SIAN REGIONE PUGLIA Assessorato alle Politiche della Salute Servizio P.A,T.P. Corso di formazione LA PREVENZIONE
DettagliProgramma regionale per l epidemiologia ambientale già Centro Regionale di Epidemiologia Ambientale -Piano attività 2009-
giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 2719 del 15 settembre 2009 pag. 1/5 Programma regionale per l epidemiologia ambientale già Centro Regionale di Epidemiologia Ambientale -Piano attività
DettagliPIANO DI SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA E SANITARIA E MONITORAGGIO DELL INQUINAMENTO CITTADINO- L AMMINISTRAZIONE COMUNALE E IMPEGNATA SU PIU FRONTI
PIANO DI SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA E SANITARIA E MONITORAGGIO DELL INQUINAMENTO CITTADINO- L AMMINISTRAZIONE COMUNALE E IMPEGNATA SU PIU FRONTI Approvato dalla Giunta un piano che interessa 9 Comuni
DettagliIl ruolo dei sistemi di sorveglianza regionali nel RSI e modelli di risposta alle emergenze infettive.
Il ruolo dei sistemi di sorveglianza regionali nel RSI e modelli di risposta alle emergenze infettive. Francesca Russo Settore Promozione e Sviluppo Igiene e Sanità Pubblica Direzione Attuazione Programmazione
DettagliLa prevenzione del sovrappeso e dell obesità nel PSR e nel PRP. Roberto Carloni
La prevenzione del sovrappeso e dell obesità nel PSR e nel PRP Roberto Carloni OBESITA E SOVRAPPESO: UN EMERGENZA PER LA SALUTE PUBBLICA DATI WHO In Europa, come nel resto del mondo, l obesità è in netto
DettagliPROGRAMMA DI AZIONI INNOVATIVE PER LA SALUTE MENTALE. Scheda sintetica di Programma
ALLEGATO 3 PROGRAMMA DI AZIONI INNOVATIVE PER LA SALUTE MENTALE Scheda sintetica di Programma Titolo del programma Sviluppo nei Dipartimenti di Salute Mentale dei processi di Miglioramento Continuo di
DettagliLinee di indirizzo per la pianificazione locale: STILI DI VITA
Linee di indirizzo per la pianificazione locale: STILI DI VITA Obiettivo generale di salute Prevenzione delle patologie e delle condizioni determinate da comportamenti e abitudini non salutari. Azione
DettagliLa filosofia del Piano Nazionale sul diabete (seconda parte) Scritto da P. Pisanti
Il Piano Sanitario Nazionale sulla malattia diabetica, nel considerare i bisogni delle persone con diabete in età adulta e in età evolutiva, di quelli che assistono le persone con diabete, sanitari e non,
DettagliCollaborazioni didattiche teorico-pratiche nei Corsi di Formazione di Medicina Generale
PROTOCOLLO D INTESA tra Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (di seguito denominata FIMMG) e Società Italiana di Igiene Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (di seguito denominata SITI) Collaborazioni
DettagliPIANO REGIONALE PER LA PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI DOMESTICI
PIANO REGIONALE PER LA PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI DOMESTICI Dimensioni del problema a livello regionale Anche se in Sicilia da fonte ISTAT risulta un quoziente di 9/1000 persone che hanno subito un incidente
DettagliIl Programma Guadagnare Salute
IV Convegno Prevenire le complicanze del Diabete: Dalla ricerca di base all assistenza Progetto IGEA Istituto Superiore di Sanità - 18- Il Programma Guadagnare Salute Barbara De Mei Centro Nazionale di
DettagliPiano Formazione Docenti
ITES Polo Commerciale Pitagora Amministrazione Finanza e Marketing Sistemi Informativi Aziendali Relazioni Internazionali per il Marketing Turismo Percorsi di istruzione degli adulti di secondo livello
DettagliCOMITATO PROMOZIONE DELLA SALUTE
Le sfide della promozione della salute dalla sorveglianza agli interventi sul territorio Campus di San Giobbe dell Università Ca Foscari - Venezia, 21-22 giugno 2012 COMITATO PROMOZIONE DELLA SALUTE Venezia,
DettagliAll inizio c era il Progetto IGEA. Cristiana Baggiore
All inizio c era il Progetto IGEA Cristiana Baggiore DICHIARAZIONE CONFLITTO D INTERESSE La dr.ssa Cristiana M.Baggiore dichiara di aver ricevuto negli ultimi due anni compensi o finanziamenti dalle seguenti
DettagliL organizzazione e le performance del sistema Passi nelle Marche
L organizzazione e le performance del sistema Passi nelle Marche Cristina Mancini UO «Ambiente e Salute» - Osservatorio Epidemiologico AV2, ASUR Marche Convegno Le Sorveglianze di popolazione: «PASSI e
DettagliLa sorveglianza ambientale e la valutazione epidemiologica attorno agli impianti di incenerimento di rifiuti solidi urbani in Emilia-Romagna: il
La sorveglianza ambientale e la valutazione epidemiologica attorno agli impianti di incenerimento di rifiuti solidi urbani in Emilia-Romagna: il progetto MONITER Obiettivi generali del progetto Uniformare
DettagliQuale sito per i Sian? Eva Benelli
Quale sito per i Sian? Eva Benelli (agenzia Zadigroma) Roma, 7 dicembre 2007 Un punto di partenza 24 novembre 2006: il convegno mette in luce le esigenze di sviluppo e di maggiore integrazione della rete
DettagliI distretti urbani del commercio. SCHEMA Regolamento attuativo dell art. 16 della L. R. 1 agosto 2003 n. 11
I distretti urbani del commercio SCHEMA Regolamento attuativo dell art. 16 della L. R. 1 agosto 2003 n. 11 Sommario Art. 1 Oggetto del regolamento...3 Art. 2 Obiettivi...3 Art. 3 Caratteristiche dei distretti...3
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 67 DEL 19 DICEMBRE 2005
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 67 DEL 19 DICEMBRE 2005 REGIONE CAMPANIA - Giunta Regionale - Seduta del 26 novembre 2005 - Deliberazione N. 1688 - Area Generale di Coordinamento N. 20
DettagliSISTAR Veneto. organizzazione e strumenti. Maria Teresa Coronella
SISTAR Veneto organizzazione e strumenti Università degli Studi di Padova Le Amministrazioni oggi L Amministrazione pubblica deve oggi essere in grado di leggere, interpretare e anticipare le domande che
DettagliIl ruolo del Medico di Medicina Generale: dalla promozione dello screening alla comunicazione degli esiti. Dr. Ovidio Brignoli MMG Brescia
Il ruolo del Medico di Medicina Generale: dalla promozione dello screening alla comunicazione degli esiti Dr. Ovidio Brignoli MMG Brescia Coinvolgimento dei medici di medicina generale Il medico di medicina
DettagliPIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE Programma: Prevenzione del rischio stress lavoro-correlato e promozione del benessere organizzativo
PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 MACRO OBIETTIVO 7 Codici indicatori: 7.5.1 7.2.1 7.8.1 Programma: Prevenzione del rischio stress lavoro-correlato e promozione del benessere organizzativo Razionale
DettagliDefinizione operativa. Valore Baseline
PROGRAMMA PRP 2014-2018 3. Salute e lavoro 4. Ambiente e MACRO OBIETTIVO PNP 2014-2018 2.8 - Ridurre le esposizioni potenzialmente dannose per la 2.8 - Ridurre le esposizioni potenzialmente dannose per
DettagliGuadagnare Salute Piemonte: Comunità e ambienti di lavoro.
PLP ASL AL Piano Locale della Prevenzione ASL AL Guadagnare Salute Piemonte: Comunità e ambienti di lavoro. CORRADO RENDO Alessandria, 23 Novembre 2016 Programmazione annuale regionale 2016 Programma 3:
DettagliPIANO TRIENNALE D INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE
PIANO TRIENNALE D INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE 2016-2019 a cura dell animatore digitale docente : Francesca Scarpulla Finalità ruolo animatore In sintesi dal PNSD favorire il processo di digitalizzazione
DettagliLe attività del CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie
Le attività del CCM Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie Dott.ssa Valeria Mastrilli Ministero della Salute Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria Cronicità oggi La
DettagliPOR SARDEGNA COMPETITIVITÀ REGIONALE E OCCUPAZIONE FESR Linea di attività A Promozione e sostegno all'attività di RSI dei Poli di
POR SARDEGNA COMPETITIVITÀ REGIONALE E OCCUPAZIONE FESR 2007-2013 Linea di attività 6.1.1.A Promozione e sostegno all'attività di RSI dei Poli di Innovazione e dei progetti strategici Promozione e sostegno
DettagliPIANO DI MIGLIORAMENTO
Ministero dell Istruzione, dell'università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale di Binasco Piazza V Aprile, 0/A 008 BINASCO (MI) TEL-FA: 090555 Cod Mecc MIIC8FE006 - Cod Fisc 807054 e-mail: MIIC8FE006@istruzioneit
DettagliValutazione dell impatto sulla salute di diversi scenari nella gestione dei rifiuti regionale
Valutazione dell impatto sulla salute di diversi scenari nella gestione dei rifiuti regionale Relatore: Federica Parmagnani ARPA Emilia Romagna Direzione Tecnica, Centro Tematico Regionale Ambiente e Salute
DettagliPIANO REGIONALE DI PREVENZIONE (PRP) Presentazione
ASSESSORADU DE S IGIENE E SANIDADE E DE S ASSISTÈNTZIA SOTZIALE ASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE PIANO REGIONALE DI PREVENZIONE (PRP) 2014 2018 Presentazione Piano Regionale di
DettagliALLEGATO A. Attivazione di un gruppo di lavoro per la sperimentazione e attivazione di percorsi
ALLEGATO A SCHEDA PROGETTO/PROGRAMMA Distretto Sociosanitario Cagliari Area Vasta Direzione del Distretto Sociosanitario Cagliari Area Vasta Direttore Dr. Giuseppe Frau Titolo del progetto/programma Riorganizzazione
DettagliProcessi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo
Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo Prof. Lucio Moderato Psicologo Psicoterapeuta - Direttore Servizi per l Autismo Fondazione
DettagliProtocollo di Intesa REGIONE LAZIO. ENTE PER LE NUOVE TECNOLOGIE, l ENERGIA e L AMBIENTE
Allegato n. 1 Protocollo di Intesa tra REGIONE LAZIO e ENTE PER LE NUOVE TECNOLOGIE, l ENERGIA e L AMBIENTE Roma, 2007 3 PROTOCOLLO DI INTESA tra la Regione Lazio (nel seguito denominata Regione) con sede
DettagliLA PROMOZIONE DEI DIRITTI E L INTEGRAZIONE DELLE PERSONE CON DISABILITÀ IN ITALIA
Visita di studio della Delegazione tunisina INAPP, 26 giugno 2018, Roma LA PROMOZIONE DEI DIRITTI E L INTEGRAZIONE DELLE PERSONE CON DISABILITÀ IN ITALIA Franco Deriu Contents La normativa italiana e la
DettagliPietro Comba Dipartimento di Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria Reparto di Epidemiologia Ambientale Istituto Superiore di Sanità
WORKSHOP INTERISTITUZIONALE SALUTE E RIFIUTI DISCUSSIONE DELLA SESSIONE CICLO DEI RIFIUTI E SALUTE Pietro Comba Dipartimento di Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria Reparto di Epidemiologia Ambientale
DettagliDieci anni di sorveglianza delle malattie professionali nel quadro delle attività della Regione Lombardia
Dieci anni di sorveglianza delle malattie professionali nel quadro delle attività della Regione Lombardia Il registro raccoglie i casi di malattie correlate al lavoro conosciuti dai Servizi di Prevenzione
DettagliSintesi del report in schede D I C E M B R E
Sintesi del report in schede C I T T A D I N I S I D I V E N T A R E T E D E L L E S C U O L E M E D I E D I M O D E N A D I C E M B R E 2 0 1 1 La storia del progetto Il progetto Cittadini si diventa
DettagliCostruire e/o Sviluppare, Valutare e Certificare competenze
UNITÀ FORMATIVA : PREMESSA Costruire e/o Sviluppare, Valutare e Certificare competenze Prof. Esterno : Prof Gianni Marconato- Referente per IC Pra : Ins. Anfossi In relazione al PNFD riferita al punto
DettagliPROTOCOLLO D'INTESA TRA. il Ministero dell'istruzione, dell Università e della Ricerca. (di seguito denominato MIUR)
PROTOCOLLO D'INTESA TRA il Ministero dell'istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) e FIABA Onlus Fondo Italiano Abbattimento Barriere Architettoniche (di seguito denominata
DettagliInformare, valutare, rendere possibile La strategia dell Agenzia europea dell ambiente
Informare, valutare, rendere possibile La strategia dell Agenzia europea dell ambiente 2009 2013 La strategia dell AEA 2009 2013 La nuova strategia dell AEA illustra quali sono i nostri programmi per
DettagliIl Piano Statistico Comunale
Il Piano Statistico Comunale CONVEGNO NAZIONALE USCI Censimenti e federalismo Innovazione statistica nei Comuni Comune di Lecce 5 e 6 maggio 2009 GLI OBIETTIVI: Assolvere agli adempimenti di legge e agli
DettagliProgramma CCM 2007 Scheda Progetto Evidence Based Prevention
TITOLO: Costruzione di un network per la ricerca dell efficacia dei programmi di prevenzione rivolti alla popolazione e la diffusione della cultura scientifica nelle strutture di sanità pubblica. RAZIONALE:
DettagliHealth in all policies: l approccio multistakeholder per la prevenzione e la promozione della salute Roma, gennaio 2012 Ministero della Salute
Health in all policies: l approccio multistakeholder per la prevenzione e la promozione della salute Roma, 17-18 gennaio 2012 Ministero della Salute Verso Venezia 2012: Le sfide della promozione della
DettagliIl sistema partenariale nella programmazione
Il sistema partenariale nella programmazione 2021-2027 Cagliari, 10 luglio 2019 www.sardegnaprogrammazione.it Contesto attuativo 1/2 L'obiettivo del Codice Europeo di Condotta del Partenariato si fonda
DettagliTAVOLO DI CONFRONTO: Metodi, strumenti ed indicatori per la definizione delle variabili climatiche
TAVOLO DI CONFRONTO: Metodi, strumenti ed indicatori per la definizione delle variabili climatiche Monitoraggio e azioni per Combattere la Desertificazione nell Europa Mediterranea FONDO EUROPEO FESR Fondo
DettagliREGIONE LIGURIA Piano Regionale della Prevenzione SCHEDA 14 II. Programma Salute e benessere
REGIONE LIGURIA Piano Regionale della Prevenzione 2014-2018 SCHEDA 14 II. Programma Salute e benessere MO 8 Ridurre le esposizioni ambientali potenzialmente dannose per la salute Obiettivi e codici indicatori
Dettagli23/05/ :56:05 Pagina 1 di 5
Denominazione Figura / Profilo / Obiettivo Tecnico di accoglienza turistica Edizione 2016 Professioni NUP/ISTAT correlate 3.4.1.4.0 - Agenti di viaggio 3.4.1.1.0 - Tecnici delle attività ricettive e professioni
DettagliLa SCARL AMORe ha lo scopo di intraprendere iniziative idonee a costruire e promuovere una rete integrata per la ricerca e la cura delle patologie
La SCARL AMORe ha lo scopo di intraprendere iniziative idonee a costruire e promuovere una rete integrata per la ricerca e la cura delle patologie oncologiche comprendente gli IRCCS specializzati in Oncologia
DettagliPIANO TRIENNALE PER L ATTUAZIONE DEL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE ANIMATORE DIGITALE INS. RITA FERRETTI TRIENNIO 2016-2019
PIANO TRIENNALE PER L ATTUAZIONE DEL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE ANIMATORE DIGITALE INS. RITA FERRETTI TRIENNIO 2016-2019 PREMESSA Il nostro istituto al fine di sviluppare e di migliorare le competenze
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. tra. I Ufficio scolastico regionale della Basilicata (di seguito denominato USR Basilicata)
MIUR.AOODRBA.REGISTRO UFFICIALE(I).0002677.23-04-2018 PROTOCOLLO D INTESA tra I Ufficio scolastico regionale della Basilicata (di seguito denominato USR Basilicata) e "MATHESIS" - Società Italiana di Scienze
DettagliSOSTENIBILITA E LEA. IL PDTA NELL ARTRITE REUMATOIDE Stato dell arte del progetto RADAR e obiettivi futuri. Dott. Roberto Delfino
SOSTENIBILITA E LEA IL PDTA NELL ARTRITE REUMATOIDE Stato dell arte del progetto RADAR e obiettivi futuri Dott. Roberto Delfino 26 maggio 2017 L Artrite Reumatoide: il Progetto regionale Nell ambito delle
DettagliALLEGATO - REGOLAMENTO DEL COMITATO CONSULTIVO MISTO
ALLEGATO - REGOLAMENTO DEL COMITATO CONSULTIVO MISTO In ottemperanza dell art. 17 della L.R. n.1 del 30 gennaio 2007, presso l'azienda Ospedaliera Regionale S. Carlo di Potenza opera il Comitato Consultivo
DettagliL Esperienza di Simbiosi Industriale in Sicilia
Laboratorio valorizzazione delle risorse nei sistemi produttivi e territoriali LA SIMBIOSI INDUSTRIALE IN ITALIA: L ESPERIENZA ENEA 12 Maggio 2016 L Esperienza di Simbiosi Industriale in Sicilia Erika
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO BINASCO - C.F C.M. MIIC8FE006 - icb_015 - ISTITUTO COMPRENSIVO BINASCO
Prime analisi sui risultati del Piano di Miglioramento (PdM) 2016/2019 Il presente documento rappresenta le prime analisi sui risultati del Piano di Miglioramento 2016/2019 (PdM) ed è finalizzato alla
DettagliValutazione epidemiologica riguardante i residenti nelle aree circostanti l impianto di trattamento dei rifiuti solidi urbani del COSMARI
Valutazione epidemiologica riguardante i residenti nelle aree circostanti l impianto di trattamento dei rifiuti solidi urbani del COSMARI DICEMBRE 2015 Valutazione epidemiologica riguardante i residenti
DettagliIL VALORE DELL ORGANIZZAZIONE IN SANITÁ: LE RETI ONCOLOGICHE
Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali IL VALORE DELL ORGANIZZAZIONE IN SANITÁ: LE RETI ONCOLOGICHE Dott.ssa Federica Riccio Age.na.s «La Sanità al Sud» 27-28 ottobre 2017 ANAAO-ASSOMED PREMESSE
DettagliLa metodologia del progetto pilota di sorveglianza della mortalità materna ISS - Regioni
La sorveglianza della mortalità materna in Italia: validazione del progetto pilota e prospettive future 5 Marzo 2015 Istituto Superiore di Sanità La metodologia del progetto pilota di sorveglianza della
DettagliLe sfide della promozione della salute: dalla sorveglianza agli interventi sul territorio
Le sfide della promozione della salute: dalla sorveglianza agli interventi sul territorio Genova 15 dicembre 2011 Sede: Biblioteca Asl 3 Genovese, Via Maggio 6 Workshop: La prevenzione del sovrappeso e
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA IL COMUNE DI ASCOLI PICENO E CITTADINANZATTIVA
PROTOCOLLO D INTESA TRA IL COMUNE DI ASCOLI PICENO E CITTADINANZATTIVA 1 PROTOCOLLO D INTESA TRA Comune di Ascoli Piceno con sede in Piazza Arringo, Ascoli Piceno nella persona del Sindaco Guido Castelli.
DettagliIl ruolo e le attività della Regione Piemonte. ing. Salvatore La Monica
Il ruolo e le attività della Regione Piemonte Direzione Sanità Settore Promozione della salute ed interventi di prevenzione individuale e collettiva Corso Regina Margherita 153 bis Torino Il D.Lgs. 81/08
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA LA PROMOZIONE E LO SVILUPPO DELLA RICERCA E DELL INTERNAZIONALIZZAZIONE NEL SETTORE SANITARIO
PROTOCOLLO DI INTESA tra e Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone di Palermo per LA PROMOZIONE E LO SVILUPPO DELLA RICERCA E DELL INTERNAZIONALIZZAZIONE NEL SETTORE SANITARIO Il Dirigente
DettagliL integrazione delle politiche per le pari opportunità di genere. L esperienza della Regione Emilia-Romagna
Supplemento 2.2008 11 L integrazione delle politiche per le pari opportunità di genere. L esperienza della Regione Emilia-Romagna A cura del Gabinetto del Presidente della Giunta - Servizio Segreteria
DettagliL agricoltura sociale nella Rete Rurale Nazionale 2014/2020. Attività, progetti in corso e programmi futuri
L agricoltura sociale nella Rete Rurale Nazionale 2014/2020 Attività, progetti in corso e programmi futuri L Agricoltura Sociale della RRN 2014-2020 La RRN ha l obiettivo di fornire un supporto alla diffusione
DettagliMAPPATURA DEI PROCESSI AZIENDALI
MAPPATURA DEI PROCESSI AZIENDALI 1 Campo di applicazione del SGQ Con riferimento al contesto in cui opera e all identificazione delle parti interessate, la SSIP ha definito il proprio modello dei processi
DettagliLinee di indirizzo e documento di priorità del Dipartimento di Prevenzione
Dipartimento della Pag. 1/5 File Linee di indirizzo e documento di priorità del Dipartimento della Redazione Direttore Dipartimento di Rappresentante della Direzione per la Qualità Data di applicazione
DettagliIl ruolo dell Istituto Superiore di Sanità nella produzione delle Linee Guida Nazionali
Loredana Musmeci,M.Eleonora Soggiu Dipartimento Ambiente e prevenzione primaria Istituto Superiore di Sanità Roma LA VALUTAZIONE DI IMPATTO SULLA SALUTE IN ITALIA: SCENARI, STRUMENTI, STRATEGIE L avvio
DettagliProgetto per l attuazione del PNSD nel PTOF
PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE Progetto per l attuazione del PNSD nel PTOF 2016-2019 L animatore digitale insieme al dirigente scolastico e al direttore amministrativo, ha il compito di Favorire il processo
DettagliValutazioni di impatto sulla salute delle politiche di gestione dei rifiuti
Sorveglianza epidemiologica sullo stato di salute della popolazione residente intorno agli impianti di trattamento rifiuti Valutazioni di impatto sulla salute delle politiche di gestione dei rifiuti Andrea
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. tra. ), di seguito denominata Regione, con sede in., nella persona del. suo Presidente.., quale
Allegato alla deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 9/2017/2, del 14 febbraio 2017 PROTOCOLLO D INTESA tra Regione TOSCANA (C.F. e partita IVA n. ), di seguito denominata Regione, con sede
DettagliIL NUOVO INDIRIZZO CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE
IL NUOVO INDIRIZZO CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE Itis Galilei di Roma - 9 novembre 2009 - SI ARTICOLA NELLE TRE AREE OPZIONALI DI APPROFONDIMENTO: CHIMICA E MATERIALI CHIMICA E BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI
DettagliREGIONE LIGURIA Piano Regionale della Prevenzione SCHEDA 9 I. Programma Prevenzione e promozione di corretti stili di vita - Adulti
REGIONE LIGURIA Piano Regionale della Prevenzione 2014-2018 SCHEDA 9 I. Programma Prevenzione e promozione di corretti stili di vita - Adulti MO 7 Prevenire infortuni e malattie professionali Obiettivi
DettagliPUGLIAPARTECIPA. Programma Annuale della Partecipazione della Regione Puglia.
# Programma Annuale della Partecipazione della Regione Puglia. PUGLIAPARTECIPA Avviso di selezione delle proposte di processi partecipativi da ammettere a sostegno regionale nell Ambito del Programma annuale
DettagliStato di avanzamento dei progetti CCM. Giuseppe Salamina Daniele Paramatti Luisa Sodano Ministero della Salute - CCM
Stato di avanzamento dei progetti CCM Giuseppe Salamina Daniele Paramatti Luisa Sodano Ministero della Salute - CCM linee progettuali CCM 2004 33 LINEE PROGETTUALI CCM 2004 Malattie infettive e diffusive
DettagliValutazione Performance. SERVIZI DELLA DIREZIONE GENERALE : Piano della Direzione Generale
Pagina di 0 Premessa Il presente piano annuale (documento di terzo livello) rappresenta lo strumento di valutazione della performance dei Servizi in Staff alla Direzione Generale per il 20. Esso fa riferimento,
DettagliComune di Albairate 9 Progetti
Comune di Albairate 9 Progetti Scheda di progetto 1/9 Ufficio TECNICO Nome del progetto PISTA CICLABILE ALBAIRATE / ABBIATEGRASSO Destinatari del progetto abitanti dei Comuni limitrofi Descrizione del
DettagliINCONTRO DELLA CONFERENZA DEI SINDACI DELL ATS BRIANZA CON L ASSESSORE
INCONTRO DELLA CONFERENZA DEI SINDACI DELL ATS BRIANZA CON L ASSESSORE Avv. GALLERA E IL DIRETTORE GENERALE AL WELFARE Dr. CAJAZZO Ordine del giorno: 1. - Obiettivi programmatici di legislatura 2. - Analisi
DettagliProcedure di accoglienza nelle strutture sanitarie delle donne vittime di violenza di genere e dei minori vittime di maltrattamento e abuso
Procedure di accoglienza nelle strutture sanitarie delle donne vittime di violenza di genere e dei minori vittime di maltrattamento e abuso Anselmo Campagna Servizio Assistenza Ospedaliera DGR 1677/2013
DettagliAggiornamento e linee di sviluppo del progetto IGEA
Prevenire le complicanze del diabete: dalla ricerca di base all assistenza Aggiornamento e linee di sviluppo del progetto IGEA Marina Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della
DettagliGuadagnare Salute Piemonte Comunità e ambienti di lavoro
Programma 3 Guadagnare Salute Piemonte Situazione. Azioni previste nel periodo Sintesi complessiva Nel luglio 2016 è stato costituito il gruppo di lavoro regionale tematico, previsto per il 2015, denominato
DettagliMinistero della Salute
Ministero della Salute ALCOHOL PREVENTION DAY 12 aprile 2017 Ministero della Salute Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria Ufficio VI Dott.ssa Maria Migliore Legge 125/2001 competenze assegnata
DettagliPROGRAMMA PER LA SORVEGLIANZA E LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI NEI LUOGHI DI LAVORO
PROGRAMMA PER LA SORVEGLIANZA E LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI NEI LUOGHI DI LAVORO DIRETTORE SCIENTIFICO DEL PROGRAMMA Agostino ROFFIN Referente area Prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro Dipartimento
DettagliNUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010
NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010 Il contesto di riferimento Nel 2008 l AUSL di Aosta ha avviato un progetto di benchmarking della formazione
DettagliPIANO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE PER IL PNSD
PIANO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE PER IL PNSD Come previsto dalla legge 107/2015 di riforma del sistema dell istruzione all art.1 comma 56, il MIUR, con D.M. n.85 del 27/10/2015 ha
DettagliLe Buone Pratiche per Guadagnare salute
Le Buone Pratiche per Guadagnare salute Dott.ssa Daniela Galeone ROMA, Auditorium Lungotevere Ripa 25 ottobre 2011 Un allarme mondiale: l impatto delle malattie croniche Le malattie croniche non trasmissibili
DettagliPIANO DI MIGLIORAMENTO (aggiornato al 30/06/2016)
Ministero dell Istruzione, dell'università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale di Binasco Piazza V Aprile, 0/A 008 BINASCO (MI) TEL-FA: 090555 Cod. Mecc. MIIC8FE006 - Cod. Fisc. 807054 e-mail:
DettagliP.A.C. IL NUOVO SISTEMA DEL CONTROLLO:
P.A.C. IL NUOVO SISTEMA DEL CONTROLLO: Il ruolo della Direzione Amministrativa Dr. Claudio BALBI Direttore Amministrativo Asl 1 Imperiese 1 1 CONTROLLO to control to check controllare controllare nel senso
DettagliProgetto Piano nazionale di formazione sul tabagismo rivolto a pianificatori regionali ed operatori pubblici e del privato sociale
Ministero della Salute Dipartimento Prevenzione e Comunicazione Direzione Generale Prevenzione Sanitaria Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie Programma 2004 Progetto Piano
DettagliSENATO DELLA REPUBBLICA
SENATO DELLA REPUBBLICA Attesto che il Senato della Repubblica, il 7 novembre 2018, ha approvato il seguente disegno di legge, d iniziativa dei senatori Castellone, Sileri, Mautone, Endrizzi, Marinello,
DettagliPLP ASL AL: Audit, punti di forza e aree di intervento aziendali
PLP ASL AL: Audit, punti di forza e aree di intervento aziendali Guadagnare Salute Piemonte. Scuole che Promuovono Salute Alessandria 16 novembre 2017 Dott. Mauro Brusa S.S. Promozione della Salute e Medicina
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO DIPARTIMENTO PER LE COMUNICAZIONI L UNIONE DELLE PROVINCE D ITALIA
Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per le Comunicazioni PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO DIPARTIMENTO PER LE COMUNICAZIONI E L UNIONE DELLE PROVINCE D ITALIA
DettagliSistemi di Sorveglianza e Risposta Rapida per malattie emergenti ed eventi inattesi
Sistemi di Sorveglianza e Risposta Rapida per malattie emergenti ed eventi inattesi Donatella Tiberti SeREMI La Sorveglianza in Sanità Pubblica E la raccolta, l analisi e l interpretazione di dati sanitari,
DettagliBologna 16 luglio 2010 Piano regionale della Prevenzione : presentazione del Profilo di salute regionale
Bologna 16 luglio 2010 Piano regionale della Prevenzione 2010-2012: presentazione del Profilo di salute regionale Pierluigi Macini PNP 2010-2012 Con l Intesa tra Stato e Regioni stipulata il il 29 aprile
DettagliLaboratorio di Architettura e Autocostruzione
L A A Laboratorio di Architettura e Autocostruzione Direzione scientifica: Antonio Capestro_Leonardo Zaffi Tecnico di Laboratorio: Aldo Regoli Dipartimento di Architettura DIDA I Laboratorio di Architettura
Dettagli