Giallo nei cieli: scontro tra due caccia

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1 N D S C 6 8 R N D G F N D G F N D S R N R E N D M B N R E N D S C N D S C N R E N D E B N R E N D G S N R E N D M C E R A O R E S N N D P V Mercoledì 20 Agosto 2014 DAL 1887 Anno N 195 Euro 1,20* REDAZIONE: VIA TORINO Venezia Mestre Spediz. in A.P. 40% art.2 comma 20/B legge 662/96 filiale di Venezia il Quotidiano del NordEst * Croazia: Hrk 14 Slovenia: Euro 1, All interno il fascicolo VENEZIA MESTRE MESTRE Sesso per strada alle 10 di sera davanti ai passanti: denunciati Andolfatto a pagina XII nel fascicolo locale BASSANO VICENZA BELLUNO FRIULI VENEZIA GIULIA PADOVA PORDENONE ROVIGO TREVISO MIRA Rischio aule sporche in vista del rientro a scuola in settembre Dori a pagina XVIII nel fascicolo locale 30 PUBBLICITÀ LEGALE STE AP AL I B NDI D GARA TR BUN LI SE TEN E A TI G UD Z AR TRIBUNALE DI TREVISO OGGI l inserto PUBBLICITÀ LEGALE ASTE APPALTI BANDI DI GARA TRIBUNALI SENTENZE ATTI GIUDIZIARI IL CASO Gli aerei provenivano dalla base di Ghedi, nel Bresciano. I testimoni: volavano a bassa quota Giallo nei cieli: scontro tra due caccia Incidente vicino ad Ascoli, dispersi i 4 militari a bordo. Nessuna certezza sulla dinamica della collisione IL RACCONTO «Ho visto una palla di fuoco arrivarmi addosso: terribile» «Una pioggia di fuoco, volavano rottami dappertutto». Momenti di paura nel paesino di Casamurana ad Ascoli dove dalle colline si solo levate le fiamme dei jet precipitati. «È stato impressionante». A pagina 4 SCHIANTO Due Tornado dell Aeronautica militare, partiti dalla base di Ghedi nel Bresciano, si sono scontrati ieri pomeriggio mentre sorvolavano a bassa quota Ascoli Piceno. BILANCIO Quattro militari dispersi, le squadre di soccorso hanno trovato solo un paracadute. Vasto incendio sulle colline, ignote le cause dell incidente. L EMERGENZA Bruxelles: Frontex non ha risorse per gestire Mare Nostrum Profughi, la Ue si sfila: pochi soldi Alfano: «Ora basta scaricabarile» LA NAZIONALE Conte nuovo ct: «Ripartirò dal blocco Juve» A pagina 22 Paci e Ventura alle pagine 4 e 5 Profughi, l Unione europea resta sorda alle richieste dell Italia: «L agenzia Frontex non ha risorse per intervenire, sono i singoli Stati membri a dover fare di più», fa sapere Bruxelles ad Angelino Alfano che aveva annunciato l imminente fine dell operazione Mare Nostrum sollecitando la Ue a subentrare. E il ministro si infuria: non possiamo aspettare all infinito, no allo scaricabarile ai danni del nostro Paese. A pagina 6 PORDENONE Lo scrittore contro i lavori in Valcellina Corona va alla guerra del ponte «Pronto a sdraiarmi sulla strada» Protesta in Valcellina contro i lavori decisi dalla Regione Friuli per asportare ghiaia dai torrenti contro le continue tracimazioni. Nel mirino un ponte giudicato «inutile». Lo scrittore Mauro Corona è pronto a stendersi davanti ai camion per impedirne il passaggio. Padovan a pagina 13 PAZZA ESTATE / I RECORD DEL NORDEST MALTEMPO La grandinata del giorno di Ferragosto a Treviso Il luglio più bagnato dal 1932 Ha piovuto il 300% in più SCANDALO MOSE Impresa esclusa dagli appalti presenta denuncia per i danni subiti Amadori a pagina 9 Boresi e D. De Donà alle pagine 12 e 13 IL COMMENTO MEDIO ORIENTE, L ITALIA DEVE FARSI SENTIRE DI ENNIO DI NOLFO Tre ordini di eventi si sono succeduti negli ultimi giorni; ciascuno suscita riflessioni in ordine alla situazione del Medio Oriente e sul ruolo che l Italia dovrebbe avere. Il primo è ovviamente legato alle espressioni usate dal Pontefice durante il suo viaggio di ritorno dalla Corea del Sud. Esse hanno tali risvolti e toccano tanti temi da proporsi come occasione o pretesto per innumerevoli commenti. Tuttavia se si vuole dar loro un significato esplicito, si deve osservare che per la prima volta dopo molti anni un Pontefice prende posizione rispetto a un conflitto, affermando la liceità di un intervento per fermare L avanzata di forze ostili. Papa Francesco non ha parlato dei mezzi per questo genere di operazioni, poiché questo non è il terreno sul quale un pontefice può muoversi se non con generici riferimenti alle Nazioni Unite. Segue a pagina 18

2 2 PG PRIMO PIANO Mercoledì 20 agosto 2014 IL GOVERNO della crisi IL MINISTRO Poletti (Welfare) favorevole ad agire sugli assegni più alti LE REAZIONI Bonanni (Cisl): sarebbe un altra tassa La Cgil: inaccettabile ROMA - Il fronte pensioni si fa sempre più caldo, la scia di polemiche e ipotesi di intervento innescata dalle parole del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, non si interrompe, anzi. I sindacati tornano all'attacco. Altolà anche da esponenti di maggioranza e opposizione. Ma il premier, Matteo Renzi, taglia corto e ironizza: «I giornali di agosto sono pieni di progetti segreti del governo. Talmente segreti che non li conosce nemmeno il governo». La priorità poi spetta alla giustizia, spiega il presidente del Consiglio via Twitter da Forte dei Marmi, dove è in vacanza con la famiglia. E in prima linea ci sono anche lo Sblocca Italia e la scuola, al centro del prossimo Cdm, fissato per il 29 agosto. Tutto mentre Battaglia sulle pensioni I sindacati: giù le mani Il premier smentisce progetti segreti: «Si comincia subito con la giustizia» E sulla responsabilità delle toghe e Csm il Guardasigilli avvia le consultazioni I temi del prossimo Cdm Ordine del giorno del 29 agosto in tre tweet di Renzi GIUSTIZIA CIVILE Iniziamo dalla giustizia a cominciare da quella civile che oggi civile non è # SBLOCCA ITALIA Riguarda infrastrutture, energia, autorizzazioni pubbliche, finanza per investimenti # LINEE GUIDA SULLA SCUOLA Perché tra 10 anni l Italia sarà come la fanno oggi gli insegnanti # ANSA RENZI «Iniziamo dalla giustizia civile. Che oggi civile non è» IRONIA Matteo Renzi: «Progetti segreti? non li conosce neanche il Governo» Roma incassa un segnale positivo da Bruxelles sul capitolo debiti Pa. Ma di certo la previdenza è un cantiere aperto e lo rimarrà probabilmente fino ad autunno con la nuova legge di Stabilità. Tutto parte dall'intervista di Poletti: il titolare del Welfare spiegava di essere favorevole ad agire sugli assegni alti, con un contributo di solidarietà o con il ricalcolo attraverso il contributivo, a condizione che le risorse eventualmente recuperate fossero riversate nel sistema previdenziale, a vantaggio di chi soffre di più. D'altra parte ormai da tempo il ministro insiste sulla necessità di tutelare quanti vicini alla pensione perdono il posto di lavoro, andando ad ingrossare le fila degli esodati. Una categoria a rischio, gli ipotetici esodandi, per cui Poletti aveva spiegato di volere mettere a punto meccanismi di flessibilità in uscita, agevolando la messa a riposo. I sindacati storcono la bocca: il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, vede nelle diverse ipotesi solo «una nuova tassa» e bisognerebbe piuttosto aggredire gli sprechi della politica. Sulla stessa linea l'ugl. La Cgil intanto torna a bollare come «inaccettabile» un taglio delle retributive. E ancora la Uil dice «stop ad operazioni di cassa», chiedendo al Governo «di aprire un confronto». Cesare Damiano (Pd) avverte: «Sarebbe improponibile che per fare cassa si mettessero nuovamente le mani sulle pensioni del 'ceto medio'». Dello stesso parere Stefano Fassina (Pd). Il sottosegretario al Mef, Enrico Zanetti, si sofferma sulla destinazione degli eventuali risparmi, indicando «i giovani». Passando all'opposizione, il Mattinale, la nota politica del gruppo di Fi avvisa: «Guai a chi le tocca». Apre invece l'ex ministro del Lavoro, Elsa Fornero: «Lo Stato in un momento di crisi dà a chi ha meno e non di più». E intanto oggi e domani ci sarà un nuovo giro di consultazioni a via Arenula sulla riforma della giustizia, attesa in consiglio dei ministri per il 29 agosto. Data, questa, confermata anche ieri dal premier Renzi: «Iniziamo dalla giustizia a cominciare da quella civile che oggi civile non è». Stamattina mattina il guardasigilli Andrea Orlando vedrà i rappresentanti della maggioranza, domani l'opposizione, in primis Cinque Stelle e Forza Italia. Al centro del confronto, le modifiche su responsabilità civile dei magistrati e Csm. Le schede potrebbero essere pubblicate online già alla fine di questa settimana. SPENDING REVIEW Per centrare gli obiettivi di bilancio la spesa per le retribuzioni nella pubblica amministrazione Statali, altri due anni di blocco dello stipendio ROMA - La questione la riassume in termini crudi una fonte del ministero del Tesoro: «se non si toccano sanità, pensioni e statali, la spending review non riuscirà a centrare i suoi obiettivi». «Bisogna intervenire su almeno due su tre di questi capitoli». Ecco, la revisione della spesa dalla quale il governo punta ad incassare miliardi nel 2015 è un rebus che Palazzo Chigi deve sciogliere in tempi sempre più stretti. La legge di Stabilità, va presentata al Parlamento entro metà ottobre e dopo il tempo delle ipotesi indicate dal commissario Carlo Cottarelli, Matteo Renzi è chiamato ad operare le scelte politiche. Scelte che, considerata la consistenza dei risparmi che si vogliono realizzare, rischiano di essere molto pesanti e niente affatto indolori per la maggioranza che sostiene il premier. Una delle ipotesi sulla quale si sta lavorando e che sta già suscitando diffuso malumore nel Pd, è quella di prorogare per altri due anni il blocco delle retribuzioni del pubblico impiego. Dal 2010, ormai, 3,3 milioni di lavoratori dello Stato si vedono negare da governi di vario colore il rinnovo contrattuale: una misura che è stata confermata dall'ultima legge di Stabilità fino alla fine del Per l'indennità di vacanza contrattuale, invece, è previsto uno stop ai valori del 2012 fino al La stretta sugli stipendi degli statali ha permesso di risparmiare, tra il 2010 e il 2014, qualcosa come 11,5 miliardi di euro. Il nuovo COMMISSARIO Carlo Cottarelli, detto Mister Forbici blocco della contrattazione inserito dal governo Letta nella manovra finanziaria ha permesso ulteriori risparmi per altri 5 miliardi di euro, grazie non solo al congelamento delle retribuzioni, ma anche al blocco del turn over fino al E l'impatto sui conti pubblici dell'intervento che Via XX Settembre ipotizza di estendere al prossimo anno si evince in maniera chiara dalla lettura del Def 2014 laddove i tecnici hanno scritto che «nel quadro della legislazione vigente, la spesa per redditi da lavoro dipendente delle Pa è stimata diminuire dello 0,7% per il 2014, per poi stabilizzarsi nel triennio successivo e crescere dello 0,3 per cento nel 2018, per effetto dell'attribuzione dell'indennità di vacanza contrattuale riferita al

3 Mercoledì 20 agosto 2014 PRIMO PIANO PG 3 IL SOTTOSEGRETARIO Zanetti: gli eventuali risparmi vengano destinati ai giovani A far salire il Pil del 2% ci penseranno le prostitute ROMA L'aiuto arriva da chi meno te lo aspetti. Se Roma quest'anno non dovrà correggere i conti e riuscirà a ridurre il debito pubblico di un paio di punti senza colpo ferire, dovrà ringraziare i cacciabombardieri F35, i contrabbandieri, il mercato illegale del sesso o del gioco. Tutte voci che, tra qualche settimana, saranno inserite dall'istat nelle nuove stime del Pil, il prodotto interno lordo. A permetterlo in tutta Europa, saranno le nuove regole statistiche del Sec 2010 che sostituiranno quelle ormai obsolete del Sec L Eurostat calcola che l'impatto medio sul Pil per l'italia sarà tra l'1 e il 2%. Più c è l "apporto" dell'economia illegale che quattro economisti della Banca d'italia (Ardizzi, Petraglia, Piacenza e Turati) avevano stimato in 150 miliardi di euro. Negli Usa dove il nuovo sistema è stato introdotto un anno fa, l'aumento del Pil è stato del 3,5%. Anche per la Francia, che ha anticipato tutti, il Sec 2010 ha fatto salire il prodotto del 3,2 per cento. In Italia due punti di Pil valgono 32 miliardi. E il rapporto debito Pil che scenderebbe dal 135 al 132%. CONTRIBUTO Il ministro poletti ha ipotizzato tagli alle pensioni più alte per aiutare chi soffre di più Michele Di Branco dovrà diminuire dello 0,7%. Cgil sul piede di guerra, malumori nel Pd per risparmiare cinque miliardi triennio contrattuale ». Insomma, congelare la busta paga ai statali fa risparmiare una montagna di soldi alle casse dello Stato. Più di un consigliere di Renzi, però, fa notare che un'eventuale ulteriore blocco avrebbe effetti recessivi sui consumi. Di taglio in taglio, in effetti, i dipendenti pubblici nel giro di 5 anni hanno visto ridursi il salario reale del 14,6%. Con un sacrificio pro-capite che la Cgil quantifica in circa 4 mila euro. Il carico, ovviamente, cambia a seconda della mansione svolta: un impiegato ministeriale con meno di 30 mila euro lordi di stipendio ha dovuto rinunciare a circa euro lordi, che diventerebbero 4 mila con il prolungamento al 2015 e Il salasso cresce salendo i gradini della gerarchia: IPOTESI Non ci sono margini per estendere il bonus fiscale di 80 euro ma c è un alternativa ROMA Le certezze della primavera («lo faremo nel 2015») hanno lasciato spazio ai dubbi di inizio agosto («vedremo») e infine alla rassegnazione degli ultimi giorni. Il quadro macro-economico si è deteriorato e Matteo Renzi ha capito che i margini per estendere il bonus fiscale da 80 euro a pensionati e partite Iva, categorie tagliate fuori dall'operazione partita a maggio, si sono ormai ridotti al lumicino. Sarà già molto complicato rendere strutturale la misura per chi adesso beneficia dello sgravio perché l'anno prossimo serviranno 10 miliardi (e non più solo i 6,9 necessari per gli 8 mesi del 2014) per confermarlo e la gran parte della copertura è legata ai risultati dell'incertissima spending review che nel 2015 deve produrre risparmi da miliardi. LA SFIDA - Tuttavia il premier, che durante la campagna elettorale per le europee aveva promesso interventi per aumentare gli assegni pensionistici inferiori a mille euro mensili (ci sono 8 milioni di italiani in questa condizione), vuol comunque dare un segno. Ed ampi ambienti della maggioranza lo spingono a indirizzare le sue attenzioni sul meccanismo della «no tax area». L'IPOTESI - Se non ci sono risorse per garantire gli 80 euro a tutti i pensionati, è questo il ragionamento che si sta diffondendo nel governo, almeno togliamo l'irpef a quelli che incassano un assegno mensile lordo compreso tra 625 e 665 euro. Vale a dire IL M5S PROVOCA Una suite per Matteo in Versilia Grillo: ma chi paga il conto? sono euro per un dirigente di seconda fascia, e arriva ai 19 mila euro di un ministeriale apicale e se lavora per un ente pubblico non economico (Inps, Aci, o Istat) si sorpassano i 21 mila euro all'anno. I docenti universitari hanno perso tra i euro e i euro, mentre i medici del servizio sanitario hanno visto andare in fumo euro. Di certo una eventuale proroga del blocco degli stipendi non incontrerebbe alcun ostacolo di legittimità costituzionale. Secondo un recente pronunciamento dell'alta Corte, infatti, «il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, trovano giustificazione nella situazione di crisi economica». (M.D.B.) quegli 1,2 milioni di individui tra e mila euro l'anno ai quali lo Stato, ogni 27 del mese, sottrae in media circa 45 euro di tasse. Perchè tanta attenzione per queste persone? La ragione è semplice: perchè, oltre ad essere soggetti a reddito basso, si tratta di contribuenti che non rientrano nella no tax area a differenza dei dipendenti che fino a 8 mila versano zero euro di imposta. «E' un disallineamento che va sanato» ragionano fonti autorevoli del EURO AL MESE L impegno di Renzi in campagna elettorale: aumentare tutte le pensioni inferiori a questa cifra. Ma sono tantissime: più di otto milioni IL REDDITO ANNUO da pensione che il governo vorrebbe esentare dalle tasse: attualmente è solo di euro, mentre per i lavoratori dipendenti è già a EURO IL TETTO di pensione calcolabile col sistema retributivo: gli assegni più alti verrebbero ricalcolati pro quota col contributivo (e quindi ridotti) MILIONI il costo dell estensione fino a 8mila euro annui della no tax area per i pensionati. Il progetto Letta, di estenderla fino a 12mila, si fermò perché costava 1,8 miliardi RICALCOLO La copertura arriva dal passaggio al contributivo degli assegni sopra i euro La no tax area si può allargare Allo studio un intervento per ridurre le imposte sulle pensioni tra e gli 8 mila euro ROMA - Chi paga le vacanze a Renzi? Qualcuno sta offrendo al premier il buen retiro in uno dei più lussuosi resort di Forte dei Marmi, la località della Versilia da sempre rifugio di Vip nostrani e internazionali? A sollevare il caso sono i Cinque Stelle dopo la lettura mattutina di un servizio de il Fatto Quotidiano in cui si racconta delle «suite da sogno» prenotate per il premier e si commenta: «la Versilia diventa la costa dell'inciucio Pd- FI». «Il Fatto Quotidiano ci informa che Renzi passa le sue vacanze in un lussuoso hotel a Forte dei Marmi in una stanza da a notte. Chi paga le vacanze a Matteo Renzi?» chiedono allora alcuni parlamentari M5s che, insieme a Beppe Grillo (nella foto), lanciano il loro appello al premier: «Gentile Presidente del Consiglio, sarebbe bello avere una riposta, grazie!». ministero del Tesoro che stanno studiando il dossier. A favore di questa ipotesi spingono vaste aree sindacali tra cui la Cisl in particolare. LA COPERTURA - E a gonfiare le vele al progetto ci sono i costi non troppo elevati che servirebbero a finanziarlo. Si parla di una cifra non superiore a 500 milioni di euro. Soldi che potrebbero essere ricavati attingendo eventualmente ad una parte del taglio che Via XX Settembre sta mettendo a punto sulle pensioni (ricalcolate con il sistema integralmente contributivo) superiori a euro al mese. Anche se su questa operazione, caldeggiata dal versante centrista che sostiene Renzi, pesano alcuni problemi tecnici. Tra i quali, in particolare, il dettaglio non trascurabile che l'inps non è in grado di ricostruire la carriera previdenziale di centinaia di migliaia di pensionati. EMENDAMENTI BOCCIA- TI - Occorre ricordare che l'allargamento della no tax area, in versione molto più estesa rispetto a quella della quale si discute, era stata proposta l'anno scorso per chi guadagna meno di 12mila euro lordi l'anno attraverso due emendamenti bipartisan alla Legge di Stabilità. Si trattava di iniziative provenienti dalle file del Pdl (prima firmataria Anna Cinzia Bonfrisco) e sull'altro versante dal Pd (primo firmatario Giancarlo Sangalli). Ma il governo Letta, attraverso il vice ministro all'economia, Stefano Fassina, l'aveva cestinata giudicando inaccessibili gli 1,8 miliardi di costo. Inoltre, l'estensione della no tax area fino a quel livello di reddito, considerando la natura progressiva che caratterizza la curva dell'irpef, comporta un alleggerimento generalizzato della pressione fiscale avvantaggiando maggiormente i contribuenti con un reddito più alto.

4 4 PG PRIMO PIANO Mercoledì 20 agosto 2014 IL DRAMMA del cielo IL VOLO Decollo nella mattinata dalla base di Brescia Alle 16 l incidente VELOCITÀ MAX km/h Ala a geometria variabile LA SCHEDA Nati per la guerra, impiegati per la pace RAGGIO D AZIONE km Il Tornado è un velivolo da combattimento, bireattore, biposto, con ala a geometria variabile che l'aeronautica Militare ha acquisito a partire dal La sua efficacia, spiega il sito dell'aeronautica Militare, accresciuta dall'acquisizione di sistemi d'arma d'avanguardia, riguarda essenzialmente le cosiddette «operazioni di risposta alle crisi», interventi cioè nelle fasi più virulente di un confronto militare con lo scopo di svolgere un'azione di deterrenza. Il ruolo di questi velivoli va quindi inquadrato unicamente con finalità strumentali alla vocazione pacifica dell'italia. Nella versione standard Ids (Interdiction Strike), in dotazione al sesto Stormo di Ghedi (Brescia), il Tornado può essere impiegato come cacciabombardiere e ricognitore. Il 50/mo Stormo di Piacenza, invece, è equipaggiato con la variante IT-Ecr (Electronic Combat Reconnaissance), specializzata nella soppressione delle difese aeree avversarie mediante l'impiego di missili aria-superficie Agm-88 Harm. Sandro Paci ASCOLI Scontro tra due Tornado Dispersi quattro militari 13,91m (max) 8,60 m (min) 16,70 m ASCOLI PICENO LA ZONA DELLO SCONTRO TRA DUE JET DI QUESTO TIPO IN VOLO D'ADDESTRAMENTO Passati a bassa quota sopra Ascoli e visti da migliaia di persone, poi il boato SCENA I colli dopo lo scontro MISSIONE I velivoli si stavano preparando per un esercitazione con la Nato SOCCORSI Ricerche interrotte dopo le 21 Trovato solo un paracadute Due Tornado dell'aeronautica militare si sono schiantati, ieri pomeriggio attorno alle 16, sopra i cieli di Ascoli Piceno. Il bilancio, al momento, parla di quattro dispersi (i due piloti ed i due navigatori). Le loro ricerche si sono concluse ieri sera, attorno alle ore 21,30, e riprenderanno questa mattina. Al momento, i soccorritori hanno recuperato soltanto un paracadute. Era di colore arancione. Si è sperato, attorno alle sette di sera, che ci potesse essere nei paraggi qualche superstite, ma così non è stato. Dei quattro a bordo, purtroppo, nessuna traccia. I due Tornado, aerei top dell'aeronautica, erano decollati ieri mattina dalla base di Ghedi (Brescia), per una missione di addestramento in vista di una imminente esercitazione Nato, prevista per l'autunno, e avrebbero dovuto fare rientro nella base in tarda serata. Un incidente, sulle cui cause indagano sia la Procura Militare che la Procura di Ascoli Piceno. Un disastro quasi in diretta. Tragico. LA RICOSTRUZIONE - I due Tornado, infatti, sono stati visti sfrecciare sopra il capoluogo a bassa quota. Migliaia di persone hanno assistito al loro passaggio e, pochi secondi più tardi, il terribile boato sulle colline dei Monti della Laga, in zona Casamurana di Mozzano. Con i pezzi di motore in fiamme finiti tra le valli del parco naturale e provocando incendi situati in più punti nelle varie frazioni. Il sindaco di Ascoli, Guido Castelli: «La città è stata salvata da Sant'Emidio, il santo protettore». Lungo la rotta, infatti, oltre al centro abitato del capoluogo, i due Tornado hanno anche sorvolato la maxi centrale dell'enel, con i cavi dell'alta tensione che danno energia all'intera vallata del fiume Tronto, situata in zona Mozzano. Pochissimi secondi prima di schiantarsi, urtandosi, a detta dei tantissimi testimoni oculari. Sono state immediatamente mobilitate tutte le unità operative dei Vigili del Fuoco, Corpo Forestale dello Stato, Protezione Civile, Polizia e Carabinieri. LE RICERCHE - L'Aeronautica Militare parla di «priorità nella ricerca dei piloti. La rotta è una di quelle che vengono effettuate regolar- I TESTIMONI Paura a Casamurana: «Ci è andata bene, ma è stato impressionante» «Una pioggia di fuoco sopra le nostre teste» Le cinquanta anime del paesino collinare di Casamurana, frazioncina di Ascoli sui monti della Laga, possono considerarsi letteralmente miracolate. Hanno visto schiantarsi a neanche duecento metri di distanza, lungo il costone della montagna, i due Tornado che sono andati in pezzi. Sono tutti sani e salvi, a parte la grande paura, quando, invece, poteva essere una vera e propria strage. «Ho visto dalla mia casa- spiega Daniele Alberti - i due aerei scontrarsi. Ed è stata una vera e propria pioggia di fuoco che è caduta ovunque. Ho preso mia madre in braccio e sono riuscito a portarla in salvo in cantina, ho portato via anche mia moglie che era sotto shock. I due aerei si sono scontrati come se si fossero trovati su rotte contrapposte». Fabio Baldini, invece, stava sistemando il suo giardinetto. Anche lui ha visto la morte passargli ad un passo. «Ho visto una specie di palla di fuoco - afferma, mentre come tutti gli altri dà una mano ai soccorritori sull'impervia montagna - che mi pioveva addosso. Sinceramente non sono riuscito a capire che cosa stesse succedendo. È stato come se tutto il corpo avvertisse una specie di ondata di calore bestiale. Mi sono buttato sotto ad un capanno ed ho visto volare pezzi di aereo dappertutto. Uno spettacolo impressionante. Pezzi infuocati che volavano a pochissimi metri sopra la nostra testa. Subito dopo ho capito che si era trattato di un incidente tra due aerei». Il paesino di Casamurana, pochi anni fa, era rimasto vittima di un'altra emergenza: il rogo di una parte del parco dei Sibillini. Ma stavolta l'esplosione dei due Tornado è stata molto più improvvisa e devastante. Natale Simonetti ha radunato quasi tutto il paese nella sua abitazione, a distanza di sicurezza, anche per permettere ai mezzi di soccorso di intervenire con i Canadair ed i mezzi della INTERVENTO Un elicottero cerca di spegnere l incendio sulla collina Protezione Civile e della Forestale. «Ero in camera, stavo alla finestra - afferma - ed ho visto quasi esplodere il cielo. Non avevo mai visto una cosa simile. Un boato incredibile e

5 Mercoledì 20 agosto 2014 PRIMO PIANO PG 5 LO SCONTRO L'esplosione tra i due Tornado in un fotogramma del Tg1 e le colline di Ascoli in fiamme mente per gli addestramenti. Sulla dinamica saranno forniti tutti i chiarimenti, fortunatamente i due velivoli non hanno provocato gravi danni a terra». La Procura di Ascoli, sul posto dell'incidente il Sostituto procuratore di Ascoli, Umberto Monti, aprirà nei prossimi giorni un fascicolo d'inchiesta con l'ipotesi di reato di disastro colposo. Al momento, però, l'emergenza è quella di recuperare i quattro piloti dispersi, quindi coordinare la strategie di intervento soprattutto considerando la difficoltà delle ricerche, in territori impervi e montuosi tra le montagne del parco dei Sibillini. Le missioni dei Tornado seguono percorsi standard, però, stavolta, l'intera popolazione li ha visti volare troppo a bassa quota. Fondamentale sarà il recupero delle scatole nere, che serviranno a chiarire se i piloti avevano avuto problemi a bordo. La zona di Ascoli è considerata dall'aeronautica militare una zona «sperimentata» per i voli di addestramento. LO SCHIANTO «Erano su rotte contrapposte» poi pezzi incandescenti che ricadevano un po' ovunque in tutta la vallata». Proprio su un costone della montagna sono situati due tralicci dell'alta tensione dell'enel. Dai primi racconti pare che uno dei due aerei li abbia sfiorati. Ma sono rimasti in piedi. Pietro Fabiani, con la moglie Lucia, li ha intravisti: «È stato uno schianto incredibile. Possiamo dire che ci è andata bene. Mi dispiace tanto per i piloti degli aerei...». (S.P.) LA RICOSTRUZIONE Soltanto l inchiesta potrà far luce sulle cause della collisione I VELIVOLI Caccia in dotazione dagli anni 80 Hanno la peculiarità di volare bassi e veloci Le ipotesi dell Aeronautica «Ma erano piloti esperti» Marco Ventura ROMA All'Aeronautica lo sanno. La collisione in volo d'addestramento tra due Tornado susciterà polemiche, non tanto e non solo sui voli a bassa quota vicino a aree abitate, ma anche sulla qualità dell'addestramento che ha un preciso valore numerico: quello delle ore volate. E da quando c'è crisi c'è chi dice che non è più come una volta: si riducono le ore per risparmiare carburante. La base di Ghedi in quel di Brescia è però la culla italiana del Tornado. Una professionalità altissima. La sicurezza un must. Anche se l'incidente è sempre nell'ordine dei rischi messi nel conto. «Gli equipaggi erano esperti e idonei», fanno sapere dallo Stato Maggiore. Il resto è solo strumentalizzazione. In gennaio sono precipitati tre Tornado stranieri. Uno in Germania, due in Gran Bretagna che volavano in coppia (c'era nebbia). Ore piccole nella sede dell'arma Azzurra per capire cos'è successo e per seguire le fasi di ricerca dei piloti con velivoli dotati di visori notturni. A Ghedi il primo Tornado l'hanno visto nel 1979, un prototipo per saggiare la compatibilità con le strutture della base. Andava a sostituire GHEDI Un Tornado del 6/o Stormo sulla pista della base aerea bresciana l'f104 Starfighter ed era il primo aereo da guerra europeo, prodotto da un consorzio anglo-italo-tedesco. Una filosofia nuova: pilota e navigatore, non più monoposto. Volare in coppia non è la stessa cosa. Le prestazioni si sono rivelate subito superiori: due motori, l'ala geometrica variabile, il radar super, il sistema di rifornimento in volo, e tutti gli aggiornamenti nel corso dei decenni. La prima «vera» missione dei Tornado risale al 1986, la Ventisei anni fa strage di Ramstein Lo schianto dei due Tornado vicino ad Ascoli Piceno fa tornare in mente, con le debite proporzioni, l'incidente di Ramstein, in Germania, che vide protagonisti tre aerei delle Frecce Tricolori. Il 28 agosto 1988, alla rassegna 'Airshow Flugtag', si verificò il più pesante incidente nella storia delle esibizioni acrobatiche aeree: 70 morti e 346 feriti per la collisione tra tre velivoli della nostra pattuglia acrobatica. «Girasole» dopo l'attacco americano a Gheddafi e il lancio degli Scud libici su Lampedusa. Ma il 18 gennaio 1991 è la data fondamentale con l'operazione «Locusta», prima missione bellica italiana dopo la Guerra Mondiale. Il 19, il Tornado di Bellini e Cocciolone viene abbattuto dalla contraerea irachena. Catturati i piloti. Quattro i Tornado britannici distrutti. Seguono le missioni nei Balcani, nel Kosovo, in Afghanistan. L'addestramento si concentra poi nelle operazioni «Starex» in Sardegna, «Red Flag» in Alaska, «Erice» a Trapani e «Desert Tornado 2010» su Israele. I Tornado sono affidabili, colpiscono gli obiettivi quasi al 100%. La peculiarità è quella di poter volare molto bassi e veloci (oltre i 2mila chilometri l'ora). Solo l'inchiesta potrà fare luce sulle cause dell'incidente. Ora si pensa soltanto a ritrovare «i nostri piloti», dicono dall'aeuronautica.

6 6 PG ATTUALITÀ Mercoledì 20 agosto 2014 MARE NOSTRUM Respinta la richiesta di maggiore collaborazione agli altri Stati membri, è bufera Profughi, nuovo duello Italia-Ue L Unione gela l Italia: Frontex non ha risorse per intervenire. Alfano attacca: no allo scaricabarile LA PROTESTA IERI Le operazioni di soccorso a 27 migranti tratti in salvo dalla Guardia Costiera di Crotone, a Isola di Capo Rizzuto ROMA - L'Unione Europea gela l'italia e rispedisce al mittente la richiesta di farsi carico della missione Mare Nostrum avanzata per l'ennesima volta dal ministro dell'interno Angelino Alfano due giorni fa. La Commissione, dice Bruxelles, sta facendo tutto il possibile per aiutare il nostro paese, tanto che ci sono stati riconosciuti aiuti «senza precedenti»: ma senza uno sforzo maggiore di tutti e 28 gli Stati membri, l'italia dovrà continuare a cavarsela da sola. «No allo scaricabarile a danno dell'italia - replica il titolare del Viminale - l'ue chieda con forza un intervento» degli altri paesi altrimenti non si capisce quale sia il suo ruolo. Ancora una volta dunque l'emergenza immigrazione rischia di annodarsi su se stessa con l'europa impotente da un lato causa le differenti priorità dei paesi membri, e l'italia dall'altro non più in grado di sostenere una missione che costa 300 mila euro al giorno, 9 milioni e mezzo al mese. Una missione che però non può essere sospesa da un giorno all'altro, visti i numeri record già registrati e le decine di migliaia di uomini, donne e bambini salvati in mare dopo la strage di Lampedusa che costò la vita a 368 migranti: oltre centomila immigrati sbarcati, 539 scafisti arrestati, oltre 53 mila persone ospitate nei centri di accoglienza sparsi sul territorio italiano, oltre 35 mila domande di protezione esaminate. Per questi motivi sia nella sua visita a Lampedusa il 14 agosto sia il giorno dopo al Viminale, Angelino Alfano era stato categorico: il prossimo 18 settembre Mare Nostrum compirà un anno e non ci sarà un secondo anniversario. Ma la risposta che arriva da Bruxelles è di segno opposto: Frontex da sola non può far nulla: «Siamo una piccola agenzia, con un piccolo bilancio e senza guardie di frontiera né navi né aerei» dice un portavoce della Commissione. Dunque, sono i singoli Stati membri che «devono fare di più». EMERGENZA ITALIA Stranieri senza lavoro: 296mila lo cercano Nel 2013 dichiarano di aver avuto almeno un contatto con i servizi pubblici per l'impiego 296 mila lavoratori stranieri in cerca di lavoro, di cui 88 mila di provenienza Ue e 206 mila di nazionalità extra Ue. È quanto emerge dal "Quarto rapporto annuale gli immigrati nel mercato del lavoro in Italia", a cura della direzione generale dell'immigrazione e delle politiche di integrazione del ministero del Lavoro e delle politiche sociali. Si tratta complessivamente del 60% dei disoccupati stranieri e tale quota è in costante crescita (nel 2012 tale percentuale era del 56%), sia nel caso dei lavoratori Ue (+26%), che extra Ue (+39%). IN MARE Un salvataggio NUORO - Troppo isolati nell albergo di un piccolo centro al confine delle province di Nuoro e Cagliari. Così, in 47 hanno inscenato una plateale protesta rifiutandosi di entrare in hotel. Erano arrivati in 120 lunedì all'aeroporto di Cagliari per essere poi smistati nei centri d'accoglienza sardi. Di questi, 47 provenienti da Napoli erano giunti in pullman all'albergo Janas di Sadali, piccolissimo paese della provincia di Nuoro, cui erano destinati. Ma appena arrivati i 43 nigeriani e i quattro ragazzi «Siamo in contatto con l'italia e riconosciamo il magnifico lavoro che sta svolgendo - prosegue -. Non possiamo che essere d'accordo sul fatto che l'ue debba fare di più» e per questo «abbiamo ripetuto continuamente che gli stati devono contribuire con mezzi e finanziamenti». L'Ue sottolinea inoltre che al nostro paese sono arrivati «aiuti senza precedenti». In particolare, si fa presente da Bruxelles, l'italia ha beneficiato di circa 500 milioni di aiuti nel periodo e sarà «il più grande beneficiario» nel periodo con 315 milioni, una cifra inferiore dovuta al taglio del bilancio Ue chiesto dagli Stati membri. Parole alle quali Alfano replica ribadendo che l'italia «non può aspettare all'infinito» e che se Frontex non subentrerà in Mare Nostrum, «adeguatamente finanziata e rafforzata», il governo prenderà la sua decisione e si farà da parte. ACCOGLIENZA A NORDEST Ancora arrivi, il Veneto tocca quota Continuano gli arrivi di profughi e rifugiati nelle diverse strutture di accoglienza del padovano. Un'altra decina le persone arrivate in questi giorni, ospitate in provincia in particolare a Battaglia Terme. Il gruppo arrivato nel padovano fa parte di uno più numeroso arrivato in Veneto in questi giorni (un centinaio di persone) e accolto in diverse province. Secondo alcuni dati sarebbero i profughi arrivati in tutta la regione nell'ambito dell'operazione Mare Nostrum: a Padova 421, 572 a Venezia, 477 a Vicenza, 3423 a Verona, 350 a Rovigo, 331 a Treviso e 223 a Belluno. Nessun allarme profughi nepppure in Una ventina di immigrati ospitati a Padova e a Rovigo Polesine. La Prefettura lo ribadisce da tempo. Ma di fronte a strumentalizzazioni e allarmi ingiustificati è sempre utile ricordare la reale situazione nella nostra provincia. Negli ultimi giorni sono stati in tutto 15 i nuovi arrivi. Dieci profughi sono stati accolti nella giornata di Ferragosto, altri cinque nella mattinata di ieri. Come al solito saranno ospitati nelle strutture ricettive che hanno fornito la propria disponibilità siglando un accordo con l ufficio territoriale del Governo. Dei profughi approdati in Polesine e smistati in varie strutture di accoglienza, 53 s trovano all'ostello Canalbianco (foto a lato), situato tra i territori comunali di Arquà Polesine e Bosaro. Giusto in questi giorni la struttura ricettiva rivieresca ha visto arrivare dalla Siria 6 nuovi rifugiati. Albergo troppo isolato, rivolta nel Nuorese «Vogliamo andare in una grande città» del Mali, tutti maschi, giovani e in ottima salute, hanno organizzato la rivolta: per tutta la notte hanno bivaccato davanti all'albergo rifiutandosi di entrare. E la protesta continua a oltranza. «Vogliamo andare in una grande città della penisola o almeno a Cagliari dove ci possiamo muovere agevolmente». Ieri sera gli africani hanno sbarrato il cancello dell'albergo con cassonetti e bidoni per i rifiuti, all'interno vi erano sei uomini delle forze dell'ordine che li avevano scortati. «Nessuno è stato tenuto sotto sequestro - ha precisato il portavoce della Questura Fabrizio Mustaro -. I nostri uomini erano lì a garantire la sorveglianza, la situazione è sempre stata sotto controllo». Ieri mattina la tensione si è acuita e qualcuno avrebbe minacciato di tagliarsi le vene se non fosse stato trasferito. Preoccupato il sindaco e parlamentare del Pd Romina Mura: «I migranti avrebbero detto di essere stati portati in Sardegna con l'inganno: avevano promesso loro di partire per Milano e Roma, ma sono giunti qui. L'accoglienza non può essere fatta con questo pressappochismo». Intanto si annuncia un'altra notte di emergenza.

7 Mercoledì 20 agosto 2014 ATTUALITÀ PG 7 L INCHIESTA MOSE Nuovi guai in arrivo per Galan e Chisso. Nel mirino i favori alla Mantovani Appalti, gli esclusi ora querelano Impresa di costruzioni lombarda denuncia la "turbativa d asta" nelle procedure di project financing Gianluca Amadori VENEZIA Nuovi possibili guai in arrivo per l ex governatore del Veneto, Giancarlo Galan e per l ex assessore regionale alle Infrastrutture, Renato Chisso. Il titolare di un importante impresa di costruzioni lombarda ha depositato nei giorni scorsi una querela ipotizzando il reato di turbativa d asta in relazione ad una delle procedure di project financing avviate in passato dalla Regione Veneto, alla quale l azienda sostiene di aver partecipato e di essere stata ingiustamente esclusa: a suo avviso a causa dei presunti accordi illeciti finalizzati ad agevolare la Mantovani spa, accordi confessati dall allora amministratore delegato, Piergiorgio Baita. La denuncia è finita sul tavolo del pool di magistrati che coordinano le indagini sul cosiddetto "sistema Mose", i sostituti procuratore Paola Tonini, Stefano Ancilotto e Stefano Buccini, e la Guardia di Finanza ha già avviato i primi accertamenti. L impresa lombarda ha deciso di formalizzare un esposto a seguito di quanto emerso durante le indagini, concretizzatesi lo scorso giugno con l emissione di L esposto è il primo passo per ottenere un risarcimento un ordinanza di custodia cautelare nei confronti sia di Galan che di Chisso, accusati entrambi di corruzione e tuttora in carcere. Con molte probabilità, l azione sul fronte penale è il primo passo in attesa di una successiva iniziativa civilistica, finalizzata ad ottenere il risarcimento dei danni conseguenti all esclusione dei lavori. Nessun dettaglio è trapelato, né sul nome dell impresa di costruzioni che ha presentato denuncia, né sul "project" finito nel mirino: in Procura si trincerano dietro un deciso "no comment" in attesa dei COPPIA Renato Chisso e, a destra, l ex presidente della Regione Veneto Giancarlo Galan. Entrambi sono trattenuti in carcere nell ambito delle indagini sul Mose L ex governatore: mai intervenuto per agevolare l azienda di Baita risultati dei primi approfondimenti. L azienda lombarda potrebbe essere la prima di una lunga serie di società a ritenersi danneggiata dal sistema delle presunte "mazzette". Una delle accuse per le quali Galan e Chisso sono finiti in carcere vi è il fatto che Baita "regalò" ad entrambi quote di "Adria Infrastrutture", la società con cui il gruppo Mantovani partecipava ai "project". A Chisso, successivamente, Baita riacquistò le stesse quote per un controvalore di due milioni di euro. Galan, nei suoi memoriali difensivi, ha sempre negato di essersi mai occupato di project financing, né di aver agevolato la Mantovani. «Lo stesso Baita afferma che io non mi sono mai adoperato per avvantaggiare, agevolare o favorire una sua società nell ambito della finanza di progetto», scrive l ex governatore, facendo notare come i progetti di Baita fossero tutti ancora fermi. Il Tribunale del riesame di Venezia ha puntualizzato, però, come nella procedura di project financing sia sufficiente la dichiarazione di utilità delle opere progettate: in tal modo la Mantovani, a differenza delle società escluse, ha già ottenuto il rientro dei costi di progettazione delle medesime, in attesa della futura eventuale realizzazione.

8 8 PG ATTUALITÀ Mercoledì 20 agosto 2014 LA POLEMICA In Trentino Daniza in fuga, 10mila sostenitori Gli assessori veneti: «Sui predatori competente lo Stato» Lupi, orsi e mucche Messner: «Lasciate in pace gli animali» LO SCALATORE «Non sono peluche da coccolare, è l uomo che li infastidisce» TRENTO - Lupi, orsi e anche mucche. A cavallo delle Alpi si fa aspro lo scontro tra uomini e animali. Con infinite polemiche tra i bipedi. A cui tenta di mettere ordine il re degli 8000 Reinhold Messner: «Non sono gli animali a infastidire l'uomo, ma viceversa. Non sono peluche da abbracciare e coccolare e vanno perciò lasciati in pace». Ma così non pare. In Trentino prosegue la fuga dell'orsa Daniza. I tentativi del Servizio forestale di catturare l animale che la scorsa settimana ha aggredito un cercatore di funghi sono andati a vuoto e le trappole per il momento non hanno funzionato. E, mentre a sud delle Alpi si discute della presunta pericolosità degli orsi, in Tirolo c'è una polemica che vede le mucche sul banco degli imputati dopo alcuni attacchi contro escursionisti, di cui uno mortale. In Veneto, invece, gli assessori regionali Elena Donazzan e Daniele Stival si schierano dalla parte di allevatori e "malgari" minacciati dai predatori ma, dicono, «le competenze, in particolare per l orso, sono dello Stato. E delle amministrazioni provinciali, con la propria polizia, per quanto riguarda il controllo». Nel frattempo l orsa, che con i suoi cuccioli si nasconde nei boschi della val Rendena (ma a questo punto potrebbe essere ovunque, visto che è in grado di percorrere decine di chilometri al giorno), è diventata una star di Facebook. Ha, infatti, superato i sostenitori il gruppo "Salviamo l'orsa Daniza", creato meno di una settimana fa. Tramite il social network è stato anche lanciato il presidio no stop a staffetta fino a sabato 23 agosto "Daniza viva e libera" davanti al palazzo della Provincia per chiedere il ritiro dell'ordinanza che ordina la cattura dell'orsa. A difesa dell'inafferrabile plantigrado si sono espressi Fiorella Mannoia e l ex ministra Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la difesa degli animali e dell'ambiente, per la quale la cattura di Daniza sarebbe «un'assurdità» e l'abbattimento «un crimine». E Messner, ex eurodeputato dei Verdi, mette comunque in chiaro che il numero degli orsi va limitato, visto la mancanza di spazio in una zona ormai molto urbanizzata come il Trentino. In Tirolo, intanto, fanno invece discutere tre gravi attacchi di mucche contro escursionisti, uno dei quali ha addirittura causato la morte di una turista tedesca. Per il re degli ottomila, che possiede una mandria di yak, «gli animali, soprattutto quando hanno cuccioli, vanno semplicemente lasciati in pace. Forse chi arriva dalla città non si rende conto il motivo per cui le mucche hanno le corna». NASCOSTA L orsa Daniza con i suoi piccoli Una coda nuova per il delfino REGGIO CALABRIA - Come nel film Winter. Un delfino spiaggiato a Brancaleone, nel reggino, è stato sottoposto ieri a un intervento per la ricostruzione della coda. I bambini che lo hanno ritrovato lo hanno chiamato Summer, come nel film su un delfino senza coda. Subito dopo è stato attivato il Centro studi cetacei e il gruppo pronto intervento del Ministero dell'ambiente. MANIAGO Trovato morto nell auto, era stato punto da un calabrone MANIAGO - Ucciso dallo choc anafilattico dopo la puntura di un calabrone. Lo hanno trovato morto nella propria auto, parcheggiata di fronte all'albergo Doimo di Aviano lunedì sera. Si è pensato subito a un infarto, ma il medico legale Barbara Polo Grillo, che su disposizione del sostituto procuratore Pier Umberto Vallerin ha esaminato la salma, a concluso che a uccidere Giuseppe Cichellero, 61 anni, collaboratore della Casa della gioventù, è stata una puntura dietro l oreccho. La conferma viene dall amico Pietro Zanetti. I due avevano sistemato una tapparella in cucina e nel cassonetto c era un nido di calabroni. Zanetti è stato punto cinque volte in faccia, Cichellero una dietro l orecchio. Erano circa le 15 di lunedì. L uomo ha salutato un amico, è salito in auto per ritornare a casa sua a Maniago, ma si sentito male. Ha parcheggiato e ha tentato invano di chiamare il 118, come testimonia il telefonino abbandonato sul sedile. Nessuno ha notato l automobilista in difficoltà, solo un passante lo ha visto fermo in auto alle 17. Quando è ripassato alle 21 lo ha rivisto e a quel punto ha chiamato i carabinieri. BELLUNO Abbandonato e "adottato" da una famiglia: «Prende il biberon ed è come un cagnolino» Fiocco, il capriolo che vive in casa LA 1 AGENZIA DI INCONTRI SERI GAY SOLO PER UOMINI LIBERI E MOTIVATI A STABILE AMICIZIA E FREQUENTAZIONE (per una questione di privacy le province di appartenenza saranno indicate solo telefonicamente) Professionista 48enne, maschile, curato, dal ruolo attivo, conoscerebbe uomo distinto, che come me non ha molto tempo e non frequenta locali e chat enne alto biondo, peso forma, amante cinema, bici, spiaggia, viaggiare, esco da una relazione importante di 4 anni, cerco uomo 30/40enne x amicizia ev. sviluppi Falegname 38enne, piacente, mi trovo spesso uscire da solo poiché non ho molti amici, non sono dichiarato ma cerco una seria frequentazione Medico 54enne passivo maschile e curato. Cerco tramite agenzia un uomo attivo di serie intenzioni, foto e profilo solo in agenzia grazie enne pensionato giovanile, con molto tempo libero, mi occupo di giardinaggio, pittura, teatro, suono il pianoforte ecc. Cerco un amico serio, distinto e Veneto INVIA UN SMS CON ETA, CITTA E DESCRIZIONE AL VALUTEREMO LA PERSONA PIU GIUSTA PD VE TV PN Alessandro De Bon BELLUNO FIOCCO Il baby capriolo femmina con Giuliana che l ha adottato quand era appena nato Fiocco prende il biberon. Si fa coccolare e trotterella accanto a Giuliana. È la sua ombra. E non gradisce la pioggia: quando sente un tuono, in questa estate tormentata dal maltempo, si rifugia in casa. Ma Fiocco non è un cagnolino. Cucciolo d accordo, ma appartenente a tutt altra specie, per nulla domestica. Trattasi di un capriolo "adottato", giocoforza, da una famiglia bellunese, che l ha trovato al limitare del bosco quando aveva pochi giorni di vita. Era stato abbandonato dalla madre: forse l aveva perduto o, per uno dei tanti scherzi della natura, non lo voleva, o forse era troppo debole per tenere il passo. Così la strada di Fiocco si è incrociata con quella di Giuliana, di Johnny e di Sara, che gestiscono l'agriturismo Pellegrino, a Puos d'alpago. Fiocco, di fatto, viene considerato il "frutto" dello sfalcio dell erba. «L'11 giugno scorso - racconta Johnny Barattin - stavo tagliando il prato quando tra l erba ho notato un capriolo minuscolo, una femmina di tre o quattro giorni al massimo. Visto che proprio in quei giorni avevo notato una femmina adulta aggirarsi con altri due altri piccoli, l'ho portata vicino al bosco sperando che la madre venisse a riprenderla. Non è successo. Probabilmente era debole e dopo qualche giorno, vedendo che non era in grado di seguirla, la madre ha dovuto abbandonarla. Così l'ho portata all'agriturismo e da allora non c'è giorno che non torni a mangiare e farsi coccolare». Da giugno, Fiocco è diventata ben più di una mascotte dell'agriturismo. Risponde al richiamo, si lascia conquistare dalle carezze degli umani e succhia il biberon dalle mani di Giuliana, madre di Sara e moglie di Johnny: «È come se fossi io la sua mamma. Mi segue, prende tre volte al giorno il biberon e si ripara in casa quando c'è il temporale. Si lascia fare anche il bagno». Così Fiocco ora fa parte della famiglia. «Appena trovata non sembrava stare bene, era denutrita e faceva fatica - continua Giuliana - così ho iniziato a darle latte di capra con una siringa e col tempo si è rimessa in forma. Ora è sempre in giro. Corre, mangia e riposa tra gli alberi da frutto e il bosco». Ma questo "bambi" non ha paura dell uomo. Anzi, pretende carezze e biberon.

9 Mercoledì 20 agosto 2014 ATTUALITÀ PG 9 Claudia Guasco Non c è niente di più ipocrita, niente di più falso, niente di più scorretto del politicamente corretto. Un espressione coniata una trentina di anni fa, o giù di lì, dai liberal americani, da quelle teste di uovo, da quei liberal al caviale, da quei democratici al Dom Perignon che conosco bene. E che altrettanto disprezzo. Non sono né utopisti, né puristi, sono paraventi o, se preferite, paraculi. Hanno sempre in bocca, fra una delikatessen e l altra, tra una flûte di champagne millesimato e l altra, le parole uguaglianza e fratellanza, giustizia sociale, minoranze reiette vittime di squali del capitalismo dai denti d acciaio e dalla testa a forma di bazooka. In Italia, l auro motto, che era anche un monito, furoreggiò ai tempi del buonista Veltroni e del piacione Rutelli, i quali, MILANO IL GRILLO PARLANTE Meglio gli arresti domiciliari che politicamente corretto OMICIDIO DI YARA Esami conclusivi sugli oggetti del muratore, in isolamento da 64 giorni Bossetti, ultimi accertamenti I difensori: ora scarceratelo BREMBATE Massimo Bossetti fra i carabinieri nel giorno del suo arresto due mesi fa Dal 16 giugno Massimo Bossetti è in isolamento nel carcere di Brescia. Alle pareti gialline della cella ha appeso alcune immaginette della Madonna, prega, legge i giornali e aspetta le visite della moglie Marita. Dal giorno in cui è stato prelevato dal cantiere in cui lavorava e ammanettato con l'accusa di avere ucciso Yara Gambirasio, non ha mostrato alcun segno di cedimento. «Perché è innocente», ripetono i suoi avvocati. Che nelle prossime settimane presenteranno una nuova istanza di scarcerazione. «Aspettiamo gli esiti degli accertamenti tecnici - annuncia il legale Claudio Salvagni - e se questi, come sembra, daranno risultati negativi, chiederemo che possa tornare a casa». Il ricorso al Tribunale del riesame obbligherà la pm Letizia Ruggeri a depositare tutto il nuovo materiale fin qui raccolto e secondo gli avvocati tra le carte non c'è la pistola fumante, la prova che insieme al dna sul corpo di Yara incastrerebbe il suo presunto assassino. Perciò, anche se i risultati delle perizie non dovessero arrivare in tempi brevi, «chiederemo comunque la scarcerazione», spiega Salvagni, perché «non possiamo pensare che continui a rimanere in carcere, e lo è ormai da 64 giorni, una persona che siamo convinti sia innocente». Ieri il suo avvocato lo ha incontrato in carcere e lo ha trovato provato, benché sempre combattivo e desideroso di essere rassicurato sul fatto che non ci saranno conseguenze processuali per la decisione della moglie, Marita Comi, di avvalersi della facoltà di non rispondere l'ultima volta che è stata chiamata a testimoniare davanti alla pm Letizia Ruggeri. Il magistrato non ha permesso che seduto accanto a lei ci fosse l'avvocato Salvagni, come invece è avvenuto nei due interrogatori precedenti. «È testimone e non è indagata, quindi niente legale», ha tagliato corto il pubblico ministero. Ma è anche vero che, essendo familiare dell'indagato, la legge le permette di decidere se rispondere o meno. E alla fine la presa di posizione della Procura ha reso oltremodo spinoso il confronto tra accusa e difesa. REGGIO EMILIA Marocchino uccide agricoltore dopo una lite nata per gelosia REGGIO EMILIA - Una lite nata per gelosia, per degli sms mandati alla moglie da un lavorante marocchino. Un chiarimento, un pietra che colpendo al capo l agricoltore. Così sarebbe morto l altra mattina a Castelnovo Monti (Reggio Emilia) Andrea Germini, allevatore trentaduenne, che lascia un figlio di 6 anni e la moglie incinta al quarto mese. Il marocchino fermato dai carabinieri ha confessato ed è stato arrestato. È Fettah Abdelkebir, 28 anni, da diversi anni impiegato nell'azienda agricola. tu tu atupertu Politicamente corretto alla loro età, dovrebbero sapere (e, se non lo sanno, glielo dico io) che l uguaglianza, è solo, soltanto, l utopia dell invidia. Quanto alla fratellanza è giusto che la Comunità di Sant Egidio la predichi, ma abbia almeno il coraggio di riconoscere che gli uomini, fra loro, tutto sono meno che fratelli. Che l uomo, non ce ne voglia il nostro amico-nemico Rousseau, nasca buono e la società lo peggiori, se vuole crederlo, lo creda lui. L uomo nasce cattivo (e non chiedetemi perché) e la società, con le leggi, le pene inflitte ai trasgressori, con l istruzione pubblica e l educazione civica cerca di mitigarne la tendenza anarchica e lo spirito di rivolta. Qualche volta, ci riesce; qualche volta, no. Se ci riuscisse sempre, non ci sarebbero guerre, che dai tempi della pietra e delle palafitte, mutatis mutandis, ci sono sempre state. Ieri, intanto, sono iniziati gli accertamenti sugli ultimi oggetti sequestrati il 24 giugno a casa Bossetti. Si tratta di un paio di scarponi da lavoro e altri oggetti di uso comune prelevati nella villetta di Mapello in cui l'uomo viveva con la moglie e i tre figli sui quali i Ris effettueranno analisi con i consulenti della difesa e della famiglia di Yara. I risultati confluiranno in un'unica relazione insieme alle perizie sulla Volvo del muratore e sul suo autocarro. Sui veicoli non sarebbero state trovate tracce della tredicenne di Brembate, così come sul corpo della ragazzina non ci sarebbero capelli o peli di Bossetti. Ma l'accusa ha sempre l'asso nella manica: il dna dell'uomo sui leggins e sugli slip di Yara. La difesa aveva preannunciato la richiesta di ripetere l'esame del dna che ancora non ha presentato. di Roberto Gervaso REGGIO CALABRIA Ammazza la moglie e si dà alla fuga: ritrovata l auto MONASTERACE (REGGIO CALA- BRIA) - Sembra svanito nel nulla Giuseppe Pilato, il trentunenne che l altro pomeriggio, al culmine di una lite, ha esploso un colpo di pistola calibro 7.65 contro la moglie Mary Cirillo, centrandola alla fronte ed uccidendola. Un delitto a cui potrebbe avere assistito il più piccolo dei quattro figli della coppia, di due anni. Per rintracciare Pilato i carabinieri hanno diramato un avviso di ricerca in tutta Italia, ma hanno anche organizzato una battuta nella zona cui partecipano unità cinofile, un elicottero e lo squadrone «cacciatori». Le ricerche hanno portato al ritrovamento della vettura di Pilato. Era parcheggiata vicino alla stazione ferroviaria di Guardavalle Marina, a soli 7 CARABINIERI Caccia all uomo chilometri da Monasterace. Dentro, le chiavi inserite nel quadro ed il portafogli con bancomat e carte di credito. L'uomo, dunque, potrebbe avere già lasciato la Calabria in treno diretto chissà dove. Oppure, potrebbe trattarsi di un tentativo di depistaggio per fare credere di essere fuggito e cercare rifugio da qualche conoscente. Ma potrebbe anche essere semplicemente il gesto di un uomo disperato che ha abbandonato l'auto dove è capitato per poi allontanarsi a piedi nelle campagne. Quanto alla giustizia sociale, ecco un utopia che fa torto all intelligenza di chi ha concepito un simile accostamento. Ci può essere più o meno giustizia sociale, e nei Paesi del nord, nelle nazioni protestanti, che hanno fatto loro la lezione di Calvino e di Lutero, ce n è sicuramente di più che in quelli latini, fuorviati e traviati da una delle più funeste iatture abbattutesi sull ecumene cristiana dopo il Concilio di Trento, che ci retrocesse ai tempi più bui del buio Medioevo. Il politicamente corretto è diventato il leitmotiv, la compassionevole e terroristica esortazione a non chiamare le cose con il loro nome, a cospargerle di vaselina, a intriderle di rosolio, a spruzzarle di melassa. Se un nero mi chiama bianco, io non mi offendo. Perché un nero deve offendersi se io lo chiamo nero? O un rosso, rosso; un giallo, giallo; un creolo, creolo. Prendetevela con il clima, la storia di quell uomo e del suo popolo e, se non basta, mettete sotto processo il Padreterno che ha abbronzato Obama e non ha usato lo stesso trattamento alla Merkel. Il netturbino potete chiamarlo anche Maestà, ma resta un netturbino, che svolge un compito utilissimo alla società. Che c è di male, negli ospedali a chiamare portantino chi porta le barelle o nelle scuole bidello chi garantisce la pulizia dell istituto e irreggimenta le scolaresche? Se io (absit iniuria verbis) frequento le squillo e squillo le chiamo faccio certe cose, graditissime agli uomini, me compreso. Se viene dalla Romania, per quanti sforzi faccia, una donna non potrà mai legittimamente dire di essere venuta da Kansas City o da Cincinnati, da Chiavari o da Santa Maria Capua Vetere. Se vengo dal Marocco, sarebbe quanto meno una forzatura anagrafica affermare che discendo dai Fiordi Norvegesi o dalla Val Brembana. Troviamo il coraggio di chiamare le cose come stanno e di dare alle parole il giusto significato.

10 10 PG ESTERI Mercoledì 20 agosto 2014 GLI SCONTRI Nuovi incidenti in Missouri: arrestate 78 persone, anche una 90enne sopravvissuta ai lager STRADE VIOLENTE Un dimostrante viene fermato e arrestato dalla polizia. A Ferguson continuano gli scontri e gli incidenti durante la notte Ferguson, un altro morto Un secondo ragazzo nero ucciso dalla polizia: brandiva un coltello davanti a un negozio LA NOVITÀ Sul primo episodio di sangue spunta un video girato da una giovane WASHINGTON - Un altro ragazzo nero ucciso dalla polizia in Missouri rischia di riaccendere le tensioni dopo la morte a Ferguson del 18enne afroamericano Michael Brown, freddato da un agente il 9 agosto. Secondo quanto riferisce la polizia, il fatto è avvenuto a 10km da Ferguson: gli agenti sono intervenuti dopo la segnalazione di un giovane nero, 23 anni, che brandiva un coltello davanti a un negozio. I poliziotti gli avrebbero ripetutamente detto di posare l'arma, riferiscono le autorità, ma la vittima agiva in maniera «strana» e avrebbe detto: «sparatemi, uccidetemi». Quando il giovane si è trovato a pochi metri di distanza dagli agenti, uno di loro (o due, non è ancora chiaro), gli ha sparato. Il ragazzo è morto sul colpo. La sparatoria avviene dieci giorni dall'uccisione di Michael Brown, i cui funerali saranno celebrati lunedì prossimo, in un momento di alta tensione. Anche l altro ieri, nonostante la presenza dell'esercito e l'invito di Obama a «manifestare in maniera pacifica», il sobborgo di St. Louis, diventato il simbolo delle tensioni razziali che persistono nella società americana, è stato teatro di nuovi scontri. Sei feriti e 78 arresti è il bilancio degli incidenti che, ha detto Ron Johnson, capo della polizia stradale del Missouri, sono provocati da un piccolo gruppo di delinquenti che aspettano la sera per agire. Anche l altro ieri, per ore, la protesta è stata pacifica, ma la tensione era tangibile con la polizia ancora una volta in tenuta antisommossa e la presenza della Guardia nazionale. La situazione è degenerata quando alcuni manifestanti hanno lanciato bottiglie, pietre e molotov contro la polizia. A quel punto gli agenti, supportati da un elicottero e da mezzi blindati, hanno ordinato più volte alla folla di disperdersi, poi è partito il lancio di lacrimogeni verso i manifestanti. Una trentina di persone sono state arrestate, tra cui una sopravvissuta all'olocausto di 90 anni, mentre i feriti sono sei, compresi quattro poliziotti e un fotoreporter. Johnson ha subito detto che la polizia non ha sparato nessun colpo, affermando che i proiettili sono partiti dalla folla di dimostranti e ha ribadito che la situazione è esplosa a causa di «una minoranza di delinquenti». Ha poi confermato che nuovamente il coprifuoco non sarà imposto. Sui disordini è intervenuto ancora il presidente Usa Obama che ha invitato alla calma. Poi ha annunciato che oggi il ministro della Giustizia, Eric Holder, andrà a Ferguson e incontrerà l'fbi già sul posto per indagare sulla morte di Michael mentre si attendono i risultati dell'autopsia dei federali. L'altro esame autoptico, dopo il primo effettuato dall'ufficio di medicina legale della contea, è stato eseguito dal dr. Michael Baden, uno dei patologi più noti del Paese, ha rivelato che il 18enne è stato colpito da 6 proiettili, ma quello fatale è stato l'ultimo, sparato alla testa. Il medico ha anche aggiunto che sul corpo non ci sono segni di colluttazione, fatto questo che smentirebbe la tesi della polizia secondo cui la vittima avrebbe tentato di afferrare la pistola dell'agente Darren Wilson e ne è nato uno scontro fisico. Testimoni hanno sempre raccontato che Michael aveva le mani alzate quando il poliziotto gli ha sparato. E ora spunta anche un video a ribadire la tesi. A fornirlo è stata una ragazza, Piaget Crenshaw, che ha assistito, per caso, all'uccisione di Michael. La dinamica della sua morte rimane comunque ancora poco chiara e nessuna accusa è stata formulata nei confronti del poliziotto. A questo proposito, il gran giurì incaricato di decidere se incriminarlo o meno, inizierà a esaminare le prove da oggi. EBOLA Sono oltre i casi, mortalità oltre il 50%. Sindacato Air France: stop ai voli Allarme a Berlino, donna in isolamento Tra il 14 e il 16 agosto 2014 sono stati 113 i nuovi casi di Ebola (confermati o sospetti) e 84 decessi sono stati segnalati in Guinea, Liberia, Nigeria e Sierra Leone. Lo ha annunciato l'oms con un bollettino drammatico: dallo scoppio dell'epidemia nei 4 paesi colpiti si contano decessi su un totale di casi. Stanno meglio invece i tre medici che avevano contratto l'ebola, dopo aver ricevuto la cura sperimentale Zmapp, sviluppato negli Stati Uniti, ha reso noto il ministro dell'informazione liberiano, Lewis Brown, come segnala la Bbc. Lo stesso farmaco è stato somministrato ai due volontari americani (un medico e una missionaria), che ora si stanno riprendendo dopo aver preso la stessa dose, e al prete spagnolo di 75 anni, morto invece la settimana scorsa. In Nigeria, dove finora si sono registrati 4 casi letali di Ebola, secondo quanto riportano fonti sanitarie, 5 persone si sono riprese dal virus e sono state dimesse dall'ospedale di Lagos, mentre altre tre sono in trattamento. Continua a preoccupare l'epidemia africana e in Germania una donna proveniente dal continente contagiato è stata isolata e presa in cura dai sanitari intervenuti nel quartiere di Pankow a Berlino. La donna CASO SOSPETTO La polizia berlinese mette in atto le misure di sicurezza presenta i sintomi dell'infezione, hanno scritto alcuni media locali citando un portavoce dei vigili del fuoco. E uno dei sindacati di hostess e steward di Air France ha lanciato un appello ai vertici della compagnia francese perché interrompano i voli da e verso Conakry, in Guinea, e Freetown, in Sierra Leone, per mettere il proprio personale al riparo dai rischi di contagio da Ebola. Tuttavia secondo l'oms, alcuni segnali incoraggianti arrivano dalla Nigeria e Guinea e sono stati trovati i 17 malati di Ebola fuggiti lo scorso fine settimana da una struttura sanitaria presa d'assalto a Monrovia, in Liberia. In Nigeria in particolare, l'intensità della ricerca e del monitoraggio alimentano un «cauto ottimismo» sulla possibilità di bloccare un'ulteriore diffusione del virus nel Paese.

11 Mercoledì 20 agosto 2014 ESTERI PG 11 GAZA SENZA PACE. 2 MORTI TRA I PALESTINESI Razzi Hamas su zona Tel Aviv: stop negoziati IL CAIRO - Tre missili sparati dalla Striscia hanno colpito la zona di Tel Aviv, frantumando la tregua a Gaza e collassando il negoziato in corso al Cairo, che aveva portato al prolungamento di 24 ore del cessate il fuoco per favorire i colloqui. La risposta israeliana non si è fatta attendere, i caccia militari hanno bombardato diverse aree della Striscia, da nord a sud, causando almeno due morti. In una manciata di minuti la speranza che si arrivasse a una intesa duratura si è trasformata in panico, con migliaia di palestinesi in fuga e l'ordine di riaprire i rifugi in una parte del territorio israeliano, mentre venivano intercettati altri missili sparati dalla Striscia e le esplosioni dei raid scuotevano Gaza. Renzi vola in Iraq e si vota sulle armi Oggi Mogherini e Pinotti chiederanno il via libera in Aula per gli aiuti ai curdi. Truppe di Baghdad,offensiva verso Tikrit ALL ASSALTO Un soldato Peshmerga curdo si prepara allo scontro con i miliziani dell Isis BAGHDAD - Dopo i successi, favoriti dai raid americani, dei Peshmerga curdi nel nord dell'iraq, anche l'esercito di Baghdad ha lanciato una controffensiva per cercare di riconquistare Tikrit, città natale di Saddam Hussein, incontrando però una accanita resistenza dei miliziani dello Stato islamico (Isis). Intanto, mentre per oggi è attesa una visita lampo del presidente del Consiglio Matteo Renzi a Baghdad e ad Erbil, capitale della regione autonoma del Kurdistan, l'onu annuncia l'avvio di una grande operazione per portare soccorso a mezzo milione di profughi costretti a fuggire dalle loro case davanti all'avanzata dei jihadisti. Tra di loro molti sono membri delle minoranze cristiana e Yazidi, presi di mira dalle violenze dell'isis. IL PREMIER Incontrerà Haidar al Abadi incaricato di fare il governo Fonti della polizia nella provincia di Salahuddin hanno annunciato l'avvio di un'offensiva dell'esercito governativo, appoggiato da milizie di volontri sciiti, per riprendere ai fondamentalisti sunniti dell'isis il controllo di Tikrit, 160 chilometri a nord di Baghdad, caduta nelle loro mani l'11 giugno scorso. Ma l'avanzata incontra notevoli ostacoli. In attesa che il premier incaricato Haidar al Abadi - che oggi incontrerà Renzi - riesca a formare un governo di unità nazionale anche con la minoranza sunnita, alcuni esponenti politici iracheni hanno criticato Washington per essersi impegnata in operazioni umanitarie o raid aerei solo nel nord del Paese. Abbas al Bayati, portavoce della coalizione sciita dello Stato del Diritto, ha chiesto in particolare agli Usa di intervenire per portare aiuto anche a migliaia di civili sciiti della minoranza etnica dei Turcomanni bloccati nella città di Omerly, ad est di Tikrit, sottoposta ad un assedio dei jihadisti da due mesi. È necessario «evitare ogni discriminazione tra sciiti, cristiani e Yazidi». SIRIA Video choc mandato in rete come "messaggio a Obama" Vendetta degli Jihadisti, decapitato il giornalista Usa rapito un anno fa Nelle immagini la drammatica esecuzione del reporter James Foley Le forze di Baghdad sono prive della copertura aerea americana anche nella provincia occidentale di Al Anbar, dove cercano di respingere i miliziani dell'isis che si sono impadroniti di vasti territori e della città di Falluja all'inizio di quest'anno. Oltre 200 cristiani di Mosul, invece, sono arrivati in Giordania, primo nucleo di un migliaio di profughi che saranno ospitati in diverse località del Regno su iniziativa della Chiesa cattolica. Intanto nel giorno in cui i ministri degli Esteri e della I PROFUGHI IN GIORDANIA Oltre 200 cristiani arrivati da Mosul: è il primo nucleo Difesa Federica Mogherini e Roberta Pinotti chiederanno al Parlamento il via libera per l'invio di armi ai curdi, il premier Matteo Renzi vola dunque in Iraq per una missione lampo. Il premier farà visita a Bagdad e Ebril in qualità di presidente dei turno del semestre europeo, oltre che da primo ministro italiano. E della nuova crisi irachena il premier ha fatto il punto anche con l'amministrazione americana attraverso l'ultima conversazione telefonica avuta con Obama. «L'Europa - è la convinzione di Renzi - non è solo Maastricht e spread, i nostri aiuti umanitari sono lì, sempre più i confini dell'europa (la Libia, l'ucraina, il Mediterraneo, il Medio Oriente e l'iraq) sono questione centrale per l'europa». Già in serata il ritorno. DECAPITATO Il giornalista americano James Foley NEW YORK - La vendetta degli uomini del Califfo contro i raid dei droni Usa non si è fatta attendere. Ieri lo Stato islamico in Iraq e nel Levante (Isis) ha annunciato di aver decapitato James Foley, il giornalista americano scomparso in Siria oltre un anno fa e ha postato su internet un video, dal titolo «messaggio all'america». Immagini drammatiche in cui si vede la decapitazione del giornalista. James Foley, un freelance che ha realizzato molti reportage per l'afp e numerosi altri media, era stato rapito nel nord-ovest della Siria il 22 novembre Nel video, di cui ancora non è stato possibile verificare l'autenticità, Foley appare nel deserto, in ginocchio, con indosso una tuta arancione, come quella indossata dai prigionieri a Guantanamo e con un terrorista, interamente vestito di nero e col volto coperto, che gli preme un coltello alla gola. Sotto scritte in arabo indirizzate ad Obama: «Qualsiasi tentativo di negare la libertà ai munsulmani del califfato islamico porterà alla carneficina della tua gente» PER LUI SERENA, sono una segretaria di 38 anni, alta 168, capelli corti ed un sorriso che, ne sono certa, ti farà capitolare. Sono collezionista di costumi da bagno perché adoro l estate ed il mare. Leggo molto, amo i film romantici, ti cerco simpatico e disponibile. (Rif. 01) AGATA, ho 45 anni, sono un funzionario pubblico, separato con un figlio di 25 anni indipendente. Mi considero una donna pratica, affascinante ed anche un po misteriosa infatti amo svelare la mia personalità un po alla volta. Vado in palestra, gioco a tennis, non fumo. (Rif. 05) FIORENZA, ho 30 anni, sono commessa in un negozio di scarpe. Sono alta 172, capelli lunghi, occhi azzurri. Faccio anche la modella per una ditta di abiti da sposa e spero di indossare il mio abito molto presto perché vorrei avere una famiglia e dei figli. (Rif. 10) PER LEI GAETANO, ho 53 anni, direttore di banca, divorziato con due figli. Nel lavoro sono molto attento e puntiglioso, in amore invece sono dolce, coccolone e simpatico. Amo andare in montagna soprattutto in inverno. Cerco una donna affabile, sincera, estroversa. (Rif. 11) MARCO, ho 48 anni e sono un chirurgo. Le amiche dicono che ho un fascino latino forse perché ho i capelli neri e la carnagione olivastra. Pratico molto sport e faccio lunghe camminate con il mio cane. Vorrei essere amato da una donna sicura di se e dei suoi progetti futuri. (Rif. 110) CARLO sono un enologo di 69 anni vedovo da 12 anni. Ho un azienda vinicola che gestisco con mio fratello. Gioco a carte, a scacchi, amo viaggiare ma non da solo! Ti cerco amorevole, amante della famiglia e disponibile ad una seria e duratura relazione. (Rif. 78)

12 12 PG Mercoledì 20 agosto 2014 UDINE - L anomalia meteorologica di questa estate è evidente, ma per farla diventare un dato scientifico significante occorre studiare in maniera più analitica i dati raccolti. Al servizio meteo dell Arpa del Friuli Venezia Giulia, per esempio, aspettano la fine di agosto per avere un primo quadro dell andamento dell estate, ma le prime rilevazioni fanno emergere la fotografia di un luglio con più FRIULI VENEZIA GIULIA Stagione anomala: precipitazioni aumentate quasi del 50% pioggia, meno giorni di sole e meno irraggiamento da quando sono stati racconti sistematicamente i dati, cioè dal La temperatura è diminuita di un grado rispetto alla media (22 contro 23), ma già nella prima metà di agosto si registrano 1,5 gradi in meno. Per quanto riguarda le giornate piovose sono state a luglio 15 (metà mese, quindi), rispetto alle 9 della media, mentre quelle poco nuvolose 18 contro 13. Occorre considerare che per i meteorologi un giorno di pioggia equivale a 24 ore in cui ci sia stata una precipitazione di più di un millimetro. Paradossalmente ci possono essere 31 giorni di pioggia, a luglio, con giornate assolate, se le precipitazioni avvengono solo di notte. L anomalia di questa estate si somma alla particolare situazioni climatica del Friuli Venezia Giulia che vede la presenza di un mare poco profondo (l Alto Adriatico) e quindi caldo, con rilascio di grandi quantità di energia e di vapore che trovano immediatamente uno sbarramento e un raffreddamento nelle montagne così vicine al mare. Si creano così molte celle temporalesche che determinano frequenti fenomeni violenti (temporali, piccoli uragani, trombe d aria) accompagnate da una notevole scarica di fulmini, una delle più alte in Europa. Umberto Sarcinelli Daniela Boresi MESTRE Acqua a catinelle, qualche fenomeno elettrico oltre la media e freddo. Tanto. Per queste pecche il luglio meteorologico 2014 passerà alla storia. E agosto rischia di non essere da meno visto che nelle due prime decadi del mese solo tre giorni sono stati assolutamente senza precipitazioni. Ma ciò che alla gente fa meraviglia per gli esperti è quasi normalità. «Capita, anche se non di frequente - spiega Michele Brunetti dell istituto di scienze dell atmosfera e del clima del Cnr di Bologna - Luglio è stato sicuramente un mese molto piovoso rispetto alla media, diciamo che è scesa acqua il doppio del solito e il trend di agosto è simile. Come sono anomale le temperature, quasi un grado sotto la media, con punte ben maggiori». A metterli in fila i record di questo bizzarro luglio fanno davvero venire i L APPUNTAMENTO IL CLIMA PAZZO La stagione non è conclusa e il mese scorso è da primato: è il più freddo dal 1996 PADOVA - Corso Stati Uniti 50, ore Confronto sulle problematiche create dall'embargo russo nei confronti delle merci provenienti dall'europa e in particolare dall'italia e dal Veneto. NORDEST IN AGENDA MONSELICE (PADOVA) Hotel Bluedream, 21 agosto ore 21.15, concorso Miss Chirurgia estetica con presentazione del film-documentario prodotto da Rai Cinema "Come prima+di prima mi amerò". Un estate da dimenticare dal 1932 non pioveva tanto Secondo il Cnr luglio è il tredicesimo mese più bagnato dal Anche le temperature sono da record: oltre un grado meno della media. Colpevole l anticiclone delle Azzorre I RECORD Quella del 2014 sarà ricordata come l estate del freddo, della pioggia e degli eventi catastrofici. Ma già nel 1930 il maltempo fece danni e vittime sul Montello TERZO DI AQUILEIA (UDINE) - Tenuta Cà Vescovo - ore 18. Cerimonia di premiazione della 53/a selezione del vino di Aquileia e della Riviera Friulana. brividi: 13.esimo mese più piovoso dal 1800 ad oggi, era infatti dal lontano 1932 che nelle nostre zone non pioveva tanto. E anche una temperatura così fresca si era registrata solo nel 1993 e nel Colpevole di questa situazione? Michele Brunetti lo individua nel solito anticiclone delle Azzorre che è rimasto spostato un po a Ovest e I NUMERI Monai (Arpav): «Caduti 217 millimetri d acqua contro una media di 83» Nord e ha lasciato passare le perturbazioni. Una volta tanto nella guerra dei Meteo gli esperti nel dare i numeri sono concordi. Nel luglio 2014 in Veneto sono caduti 217 millimetri, rispetto alla media di 83 millimetri. Il precedente record era stato di 150 millimetri nel «Nel periodo ottobre luglio 2014 sono caduti un totale E sulle Dolomiti aumentano gli incidenti "da neve" Cresciute del 40% le richieste di soccorso da parte di chi è rimasto vittima di scivolate sui nevai ancora presenti in montagna Daniela De Donà BELLUNO Inverno con metri e metri di neve ed un'estate che pare aver solo sfiorato le Dolomiti: un mix terribile per gli escursionisti poco esperti. Il dato del Soccorso alpino (Cnsas) la dice tutta: rispetto al 2013 sono aumentate del 40% le persone che hanno chiesto l'intervento di soccorritori perché sono scivolate sulla neve. Soprattutto lungo i versanti a nord e a nord est gli accumuli di neve non sono, quest'estate, una rarità. Valloni, forcelle o ghiaioni risultano a volte coperti di neve. Ma pure alcuni sentieri bellunesi sotto i 2000 metri di quota mostrano passaggi con neve non sciolta. Ecco che una caduta diviene facile se manca l'attrezzatura idonea: non ci riferiamo a caschetti, piccozze, ramponi in acciaio con dieci punte, ma all'uso banale di scarponcini con suola in vibram e all'utilizzo di racchette per mantenere l'equilibrio in discesa. Il tempo atmosferico ballerino - più nubi che raggi di sole - ha condizionato anche le uscite dei mezzi del Suem 118, con l'elicottero è rimasto più a terra che in volo: le uscite registrate - tra il primo e il 18 agosto - segnano un meno 39% rispetto allo stesso periodo del La spiegazione sta tutta nella meteorologia, come precisato da Giovanni Cipolotti, primario del Suem 118 di Pieve di Cadore: «L'elicottero, che interviene in questo periodo soprattutto in casi di trauma o malore dei frequentatori della montagna, ha avuto una riduzione del numero di interventi che si può attribuire fondamentalmente alle incerte condizioni atmosferiche che fanno rimanere a casa un buon numero di escursionisti». Dunque meno gente su e giù per i sentieri dolomitici significa, proporzionalmente, meno potenziali incidenti. E pure le ambulanze del % -39% -10% INTERVENTI Per le cadute degli escursionisti sul terreno innevato MISSIONI Con l elicottero da parte del Suem delle Dolomiti USCITE In ambulanza da parte dei sanitari del pronto intervento hanno macinato meno chilometri: rispetto allo scorso agosto si è registrato un decremento del 10% negli interven-

13 Mercoledì 20 agosto 2014 NORDEST PG 13 PORDENONE Lo scrittore guida la mobilitazione in Valcellina contro i lavori decisi dalla Regione Friuli: «Un progetto inutile e provvisorio» Corona come i NoTav «Boicottiamo il ponte» 1423 millimetri - spiega Marco Monai, responsabile Centro meteo di Teolo - e questo soprattutto grazie a un luglio 2014, e un gennaio e febbraio estremamente piovoso. Il precedente record degli ultimi 20 anni era recente, lo stesso periodo del , quando di millimetri ne scesero In questo caso quasi tutti concentrati in primavera». Un discorso a parte meritano quelli che, con buona pace dei meteorologi, chiamiamo "bombe d acqua" e che altro non sono che violenti nubifragi con venti forti e notevoli quantità di pioggia. Quest anno sono stati molto violenti, la tragedia di Refrontolo (con 4 vittime e 2 milioni circa di danni) spicca su tutte, ma anche in passato il Veneto non ne è stato esente. La crescita si è avuta nel periodo Tra il 1993 e il 2005 in questa area è stato registrato un massimo di 15 eventi, che sono diventati 21 ti. Le tipologie di infortunio, per cui si contatta il Suem, rimangono sostanzialmente quelle osservate negli anni nei due anni successivi e 35 nell ultimo periodo. L Arpav sottolinea comunque come negli ultimi decenni , il regime delle precipitazioni giornaliere ha registrato in Veneto una tendenza all estremizzazione" degli eventi. Anche se, ad esempio, parlando di trombe d aria (in luglio quest anno ce n è stata più di una), il Veneto non è nuovo a fenomeni di questo genere. Il 24 luglio del 1930 una tromba d aria sul Montello (TV), fece 23 vittime, e l 11 settembre 1970 un altra tromba d aria sulla laguna di Venezia di vittime ne fece 36. Dalle analisi anno per anno effettuate dall Arpav, il quadro che esce è abbastanza chiaro: dal 1956 si è registrato un calo delle precipitazioni invernali, mentre sono aumentati, come si è visto, gli eventi intensi a breve durata e negli ultimi anni, sempre nel mese di settembre, forti precipitazioni sull area costiera. Un intervento dell elicottero del Suem in quota precedenti: a farsi male sono gli escursionisti o i cercatori di funghi. Seguono gli incidenti di chi si cimenta in attività Lorenzo Padovan ERTO (PORDENONE) La Valcellina come la Val di Susa: tutti assieme contro lo sghiaiamento dei torrenti che rischia di trasformare una delle aree individuate dall'unesco come Patrimonio dell'umanità, nel Parco delle Dolomiti friulane, in una pista per centinaia di Tir. A capo della protesta c'è lo scrittore Mauro Corona, finalista al premio Campiello (il 13 settembre a Venezia) con «La voce degli uomini freddi» dove racconta, non a caso, l'epopea della sua terra natale e del suo popolo di montanari, contrapposto a quello delle «città fumanti». A convincere l'artista di Erto e Casso (Pordenone) della necessità di mobilitarsi, è stata la decisione della Regione Friuli-Venezia Giulia di procedere con lo sghiaiamento del torrente Cellina, alla confluenza con il Varma, le cui tracimazioni continue hanno portato a svariati isolamenti della valle, cinque SOCCORSO ALPINO Il maltempo ha ridotto il numero di interventi più specifiche, come ferrate, arrampicate, mountain-bike. Spesso gli incidentati passano per il Pronto Soccorso dell'ospedale San Martino di Belluno. Dove, oltre ai traumatizzati gravi, arriva anche chi è stato punto da insetti o morsicato da zecche. Anche a tal proposito il meteo ha fatto la sua parte: nel ponte di Ferragosto meno uscite all'aria aperta, meno picnic e, quindi, un 15% in meno di accessi di codici bianchi. LA PROTESTA «Pronto a evitare lo sghiaiamento del torrente Cellina anche con gesti eclatanti» ARTISTA Mauro Corona è tra i cinque finalisti al premio letterario Campiello solo nel Per Corona, il progetto appena licenziato dalla giunta Serracchiani (costo 1,5 milioni di euro) non risolverà il problema, ma lo rimanderà solo di qualche anno, mentre la cavatura degli inerti, con attraversamento dell'intera vallata, rappresenta un delitto ambientale «in una zona - spiega - che ha ottenuto il riconoscimento dell'unesco per la sua unicità, non certo per trasportare a valle l'oro bianco, cioè la ghiaia». Il progetto della Regione prevede di sopraelevare la strada di un paio di metri, prima di affrontare il tema dello sghiaiamento complessivo, con un investimento dai contorni e dai numeri indefiniti. «Questa "sopraelevatina" con un ponte Bailey (costituito da elementi modulari, ndr) è un palliativo - aggiunge Corona -. Un milione e mezzo di euro per un'opera della durata di massimo sette anni, dopo di che la ghiaia crescerà di nuovo e saremo daccapo. Ci vuole una sopraelevata vera innalzando la sede stradale di alcuni metri: non serve altro. In questo modo saremo a posto per 500 anni e allora non ci saremo più né io, né la Serracchiani, né la ghiaia e nemmeno i Tir». Corona fa sul serio e si dice pronto a stendersi sulla regionale 251 per sbarrare la strada ai camion. A patto, però, che si tratti di una vera protesta popolare, lontana dai partiti, genuina come la gente di montagna. «Sono pronto a gesti eclatanti, anche sfruttando la mia immagine e popolarità a beneficio della mia gente, ma non posso essere il solo. Ci vuole un'azione compatta, come in Val di Susa. Ora bisogna andare a Roma, chiedere i soldi per innalzare la strada, togliendoli a varie Tav e Ponti di Messina: li usiamo con oculatezza e risolviamo il problema. Mi delude anche Serracchiani - conclude - Come si fa a pensare a un'opera che serva solo per pochi anni? I romani hanno realizzato capolavori di ingegneria che sono durati duemila anni e resistono ancora. Quello è l'esempio: una soluzione per sempre, non rappezzare con un "taccone"».

14 14 PG Mercoledì 20 agosto 2014 TELECOM In Borsa si torna a scommettere sul rilancio di Telefonia MILANO - Tlc, la partita brasiliana infiamma la Borsa. A Piazza Affari si è riacceso l'interesse sul titolo ma dopo una fiammata con cui Telecom si è portata a sfiorare il + 3% il titolo ha chiuso a 0,82 euro (+1,42%). L'investor relator Rogerio Tostes ha confermato l'impegno del gruppo nel secondo semestre per una crescita delle vendite e dei ricavi. Banche al lavoro sulle tecnicalità dell'operazione di alleanza con Vivendi. Un affare quasi tutto in azioni che vedrebbe i francesi conferire la brasiliana Gvt a Telecom in cambio di una quota azionaria. L'obiettivo sarebbe quello di creare una partnership industriale strategica con Telecom per la distribuzione di contenuti. Valore dell'operazione 7 miliardi di euro, tale da potersela giocare con i 6,7 miliardi messi sul piatto da Telefonica per Gvt, che però potrebbe rilanciare. Vivendi potrebbe arrivare ad avere secondo alcuni il 10 secondo altri fino al 20% di Telecom. POPOLARE CIVIDALE Torna l utile nel semestre, mille nuovi clienti CIVIDALE - Popolare di Cividale torna all utile nel primo semestre. La banca presieduta da Graziano Tilatti, in un contesto di fragilità economica generale, al 30 giugno 2014 ha segnato crediti verso la clientela per 2,84 miliardi in calo rispetto ai 3,1 miliardi di fine La raccolta diretta è pari a 3,4 miliardi (- 9,2% rispetto a fine 2013). Il patrimonio netto di pertinenza del gruppo ammonta a 280,4 milioni, indice di patrimonializzazione dell 11,81%. Più di mille i nuovi soci (14mila il totale), quasi 100mila i clienti.l utile semestrale netto si attesta a 5,6 milioni (contro una perdita di 23,7 milioni nello stesso periodo del 2013). RIBASSO RIALZO ECONOMIA IL MIGLIORE Mediaset... +3,91% IL PEGGIORE Fiat... 2,91% Debiti, la Ue promuove l Italia Ft Italia All Share Ft Italia Mib Stori Ft Italia Star Ftse Mib 0,12% -0,08% 0,61% 0,02% Francoforte Londra Ft. 100 Tokio Nikkei Dow Jones 0,96% 0,56% 0,83% 0,48% Crediti delle imprese verso la pubblica amministrazione: si va verso la chiusura della procedura d infrazione BRUXELLES - Si profila all'orizzonte la chiusura della procedura d'infrazione Ue aperta nei confronti dell'italia per il ritardo dei pagamenti dei debiti alle imprese da parte della pubblica amministrazione. Con l'invio entro i tempi previsti della risposta del governo a Bruxelles e una prima valutazione che questa vada nella «giusta direzione» da parte del commissario Ue Ferdinando Nelli Feroci, è stato compiuto un passo avanti verso la risoluzione del contenzioso. Questo era stato formalmente aperto dal commissario uscente Antonio Tajani con l'invio di una lettera di messa in mora lo scorso 18 giugno, facendo seguito a numerosi avvertimenti alla luce del record negativo dell'italia «peggior pagatore dell'ue». I ritardi riconosciuti da Bankitalia a fine maggio arrivavano a 170 giorni contro i 30 previsti dalla Ue. Bruxelles ha due mesi per valutare i passi avanti italiani. Il «dialogo costruttivo» che si è innescato tra Roma e Bruxelles lascia ben sperare. La lettera, infatti, ha spiegato Nelli Feroci, «conferma il pieno impegno del governo italiano». Ed elenca una serie di provvedimenti presi. Tra questi, l'entrata in funzione dal primo luglio della piattaforma elettronica per la certificazione dei crediti, l'intesa firmata con le banche e la creazione del fondo di garanzia del ministero delle Finanze, le deroghe per Regioni ed enti locali al Patto di stabilità interno, oltre da marzo 2015 dell'«obbligo della fatturazione elettronica per tutte le Pa». A questo si aggiunge anche il «potenziamento delle sanzioni». Vengono poi confermati gli oltre 56 miliardi per il per il pagamento dei debiti pregressi. L'impatto visibile di queste misure «non sarà verosimilmente immediato», ha precisato Nelli Feroci, ma la Commissione «disporrà di qualche forma di monitoraggio per verificare che si dia seguito agli impegni presi». Tajani, ora eurodeputato Fi, ha avvertito: «Questa procedura I debiti della P.a. Crediti di privati certi, liquidi ed esigibili 75 Ammontare secondo Bankitalia 60 Ammontare secondo il Tesoro Cifre in miliardi di euro Stanziati dal Governo 57 miliardi 40 (dl 35/2013) 7,2 (dl 102/2013) 0,5 (L. stabilità 2014) 9,3 (dl 66/2014) FIAT Rischio aumento di capitale e il titolo perde il 2,9% potrà essere chiusa solo quando l'italia pagherà veramente» le imprese. I debiti della Pa pagati fino ad oggi alle imprese creditrici creditori amontano a 26 miliardi, a fronte di risorse messe a disposizione dallo Stato di 30 miliardi. Le cifre sono aggiornate al 21 Effettivamente già pagati (al 21 luglio 2014) Ceduti alle banche (al 18 agosto 2014) ANSA 26 5,5 luglio. Ma a questi numeri vanno aggiunti anche i crediti «certificati», quelli cioè che, in base al nuovo strumento messo a disposizione dal governo con assistenza della Cdp, sono stati ceduti alle banche. In base ai dati al 18 agosto 2014, sono le istanze di certificazione dei crediti In totale sono 60 miliardi, 26 già pagati e 5,5 "certificati" TORINO - Continuano le speculazioni di mercato intorno al titolo Fiat in attesa di capire quali saranno i tempi e gli effetti della fusione con Chrysler. Mentre lunedì il titolo aveva chiuso in positivo (+ 0,98%), ieri, nel penultimo giorno in cui gli azionisti potevano esercitare il loro diritto di recesso, il titolo ha perso in Borsa a Milano il 2,9%. Sul risultato negativo pesa con ogni probabilità un report di Credit Suisse, che ha abbassato a 6 euro il prezzo obiettivo del titolo del Lingotto. Secondo gli analisti della banca svizzera, il titolo potrebbe cioè rendere meno della Borsa (il recesso prevede un pagamento sopra i 7 euro) e c'è la possibilità che la quotazione a New York sia «il primo passo per un aumento di capitale. Riteniamo che i numerosi punti di forza del gruppo (Jeep, presentate dalle imprese, per un controvalore di 5,5 miliardi. Per circa la metà dei debiti sarebbe quindi in qualche modo stata trovata una soluzione. Secondo Via XX Settembre, infatti, i debiti delle pubbliche amministrazioni con le imprese, certi, esigibili e liquidi, ammontano a circa 60 miliardi. Si tratta di una cifra ben Il commissario Nelli Feroci: è la giusta direzione ITALIA QUASI PROMOSSA l commissario Nelli Feroci è ottimista: l Italia non subirà una procedura d infrazione sui debiti della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese inferiore alle stime circolate in precedenza, sia di Confindustria ad esempio che di Bankitalia (fatta sentendo solo i creditori). È inoltre in arrivo anche un decreto interministeriale che amplia la possibilità di compensazione tra crediti commerciali e debiti fiscali a chi ha ricevuto cartelle esattoriali fino al 31 marzo 2014 (rispetto alla precedente scadenza del 31 dicembre 2012). I debiti arretrati riguardano solo in piccola misura le amministrazioni centrali dello Stato (meno del 5%). La parte più cospicua è presso enti locali, province autonome e Regioni. Ferrari, Maserati ed Alfa) non siano sufficienti per affrontare i rischi a breve termine del mercato ed un insostenibile livello di indebitamento di 9,7 miliardi». Caduta l'opportunità di una fusione con Psa, il Credit boccia l'idea che «Ferrari e Maserati possano esistere senza la dimensione di un grande gruppo». E tra gli azionisti rilevanti di Fiat riaffiora Norges Bank, risalita sopra il 2%.

15 Mercoledì 20 agosto 2014 ECONOMIA & FINANZA PG 15 OCCHIALI Il gruppo fu fondato nel 1934 da Guglielmo Tabacchi. Oggi al vertice c è una donna Safilo compie 80 anni e "rivede" la crescita Alberto Beggiolini PADOVA Safilo, l azienda padovana leader nel segmento degli occhiali di alta gamma e secondo produttore mondiale, compie 80 anni. Un evento che verrà festeggiato all inizio di settembre a Venezia e che è anche l occasione per ripercorrere la storia di una delle più importanti realtà industriali del Nordest. PASSATO E PRESENTE In alto, Vittorio Tabacchi. A sinistra, un manifesto pubblicitario storico. Qui sopra, la nuova ad Luisa Delgado Un Gugliemo Tabacchi ragazzino si ritrova immigrato di ritorno, a dieci anni, nel bastimento che dal sogno americano lo trasporta nella lontana realtà italiana. Era il 1910, e Guglielmo deve presto cambiare abitudini, amici, lingua. Non è facile, ma ha preso dal padre Vittorio due cose: la volontà e un invidiabile "pollice meccanico", tanto che, arruolato sul finire della Grande Guerra, gli viene subito assegnato un ruolo adeguato, da riparatore. Finisce la guerra, tanti orrori ma anche tanti amici. Con alcuni di questi Guglielmo tenta una nuova avventura. Si trasferisce in Polonia: vuole rischiare un'attività nel settore della produzione di gelati, "il" business della sua terra, il Cadore. Le cose non gli vanno affatto male, tanto che nel 1934, rientrato in Cadore, acquista la Società Anonima Ulisse Cargnel & C., fondata nel 1878 a Calalzo. E sceglie per la sua azienda un nome nuovo, un acronimo all americana, Safilo (società anonima fabbrica italiana lavorazione occhiali), di fatto raccogliendo l eredità dell organizzazione produttiva che nel Bellunese copriva l'88% della produzione nazionale, con ben 17 fabbriche. Non sono anni facili, l autarchia incombe, ma Safilo riesce a vendere bene e non manda a casa nessuno, anzi. Si comincia ad esportare in Europa, ma anche in Nord Africa, Medio Oriente e Sud Africa. Seconda guerra mondiale: con l occupazione tedesca Safilo è commissariata ed obbligata a produrre un solo modello, una montatura a due colori, ambra e avana, destinata totalmente alla Germania. Negli anni 50 del boom riprendono le esportazioni, si riordina la distribuzione nazionale, si aprono filiali a Milano e a Roma. Una "lean production" in embrione, centrata su qualità del prodotto e del lavoro: entrare in Safilo significa costruirsi il futuro e imparare davvero come si fa. Perfino il Presidente della Repubblica si congratula per l'efficienza dell'azienda. Nel 1964 il Gruppo Safilo apre lo stabilimento a Santa Maria di Sala (Venezia): fine della celluloide, avanti con le montature in acetato di cellulosa. Ci si concentra anche sugli occhiali da sole. Nel 1973 viene acquistato il centro servizi di Padova, dove viene trasferito il settore distributivo, le sedi amministrativa e commerciale. Nel 1974 Guglielmo muore, la continuità aziendale è assicurata dai figli, che danno nuovi impulsi alle esportazioni e al settore ricerca, da dove spunta la cerniera Elasta, brevetto Safilo, che trasforma la rigidità delle montature in un comodo supporto flessibile. Nel 1983 Safilo abbraccia le griffes. Sono gli anni delle metropoli "da bere", dove stile e firme sono tutto. Nel 1987 lo sbarco in Borsa: è il primo gruppo dell'occhialeria a farlo. Nel 1994 si aprono nuove filiali in Estremo Oriente, Europa, Australia e Sudafrica, Giappone, Brasile. Ma non tutto fila liscio. Tra i tre fratelli, Vittorio, Giuliano e Dino, le idee spesso non coincidono. La resa dei conti arriva nel 2001, proprio mentre viene inaugurato il nuovo magazzino centralizzato a Padova, una struttura all'avanguardia e altamente automatizzata. Non c è RELAZIONI SOCIALI-CENTRI RELAX Treviso, tempo per festeggiare: Vittorio lancia con i due figli un'opa rilevando le quote dei fratelli e ritirando il gruppo dalla Borsa. Un'operazione dolorosa, che lascia un eredità di pesanti debiti. Nel 2005 la decisione di riquotarsi a Piazza Affari, ma la crisi internazionale non concede risalite. A fine 2009 i Tabacchi decidono di farsi da parte, "conquistati", con quasi 300 milioni, dal fondo olandese Hal. A marzo 2010 Multibrands Italy diventa azionista di maggioranza. Nel 2012 il mancato rinnovo dell'accordo di licenza da parte di Armani. Parte una lunga contrattazione sindacale, che porta ad esodi volontari e contratti di solidarieta. Il resto è storia recente: l ultima "semestrale" del 2014 parla di un fatturato di 606,3 milioni (+ 1,3% sullo stesso periodo del 2013). Safilo si conferma secondo produttore mondiale di occhiali e leader nel segmento degli occhiali d'alta gamma. «Siamo sulla strada giusta verso la crescita», ha detto Luisa Delgado, la nuova, combattiva amministratrice delegata di Safilo. Che a Guglielmo, probabilmente, sarebbe piaciuta un sacco. Viale IV Novembre, 28 Tel Fax A BASSANO DEL GRAPPA, Marianna, bellissima trans, affascinante, simpatica, sfolgorante, cerca amici. Tel A BELLUNO, bellissima ragazza, dolcissima, di classe, simpatica, raffinata, cerca amici. Tel A CAERANO SAN MARCO, Luna, bellissima ragazza, incantevole, affascinante, allegra, sbarazzina, cerca amici. Tel A CASELLA D'ASOLO, Chao, bellissima ragazza, dolcissima, cerca amici. Tel A CASTELFRANCO VENETO, bellissima ragazza, simpatica, dolce, cerca amici. Tel NUOVA APERTURA CENTRO BENESSERE ORIENTALE massaggio con vasca. Via E. 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Tel Viale IV Novembre, 28 Tel Fax

16 16 PG Mercoledì 20 agosto 2014 Gli spettacoli e il buffet si tengono all interno del Casinò. L accesso è consentito sino al raggiungimento dei limiti di capacità delle sale. L ingresso al Casinò è vietato ai minori, è a pagamento ed è richiesto un documento d identità valido. Tutte le info su procedure e costi di ingresso su

17 Mercoledì 20 agosto 2014 BORSA & MERCATI PG 17 A Borsa telematica dei titoli azionari INDICE MIB STORICO (2.1.04=19483) LUNEDÌ 16515,5 MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ Prezzo Var. % Min. Max Quantità Prezzo Var. % Min. Max Quantità Prezzo Var.% Min. Max Quantità Prezzo Var.% Min. Max Quantità Prezzo Var.% Min. Max Quantità chiu. pr. chiu anno anno trattate chiu. pr. chiu anno anno trattate chiu. pr. chiu anno anno trattate chiu. pr. chiu anno anno trattate chiu. pr. chiu anno anno trattate A2a 0,7515 0,53 0,7498 1, Acea 9,745 0,93 8,054 11, Acotel 13,950 0,36 13,774 22, Acq. Potab. 1,101 1,87 0,7586 1, Acsm agam 1,173 3,81 1,038 1, Aedes 0,0281 3,69 0,0248 0, Aedes 14 Warr W 0,0001 0,00 0,0001 0,0017 N.R. Aeffe 1,379 0,66 0,7304 1, Aerop. F renze 11,980 4,36 9,622 13, Aiòn Renewables 0,6210 0,00 0,6221 0,6221 N.R. Alba Private Eq. 2,208 0,00 1,777 2, Alerion 3,088 3,42 2,905 3, Ambienthesis 0,4844 1,04 0,4781 0, Amplifon 4,390 0,69 4,025 4, Anima Holding 4,000 0,25 3,681 4, Ansaldo Sts 7,680 1,72 6,589 7, Arena 0,0051 0,00 0,0046 0,0066 N.R. Ascopiave 1,770 1,67 1,688 2, Astaldi 6,580 0,30 6,458 8, Astm 10,340 0,39 10,107 12, Atlantia 18,130 0,22 16,498 21, Autogrill 6,045 0,42 5,753 7, Autostrade M. 15,320 0,00 15,005 17,266 N.R. Azimut H. 18,400 3,25 17,292 25, B B&c Speakers 5,650 1,31 5,628 8, B. Carige 0,1127 0,00 0,1107 0, B. Carige Risp 1,066 3,62 0,9045 1, B. Desio 2,630 0,00 2,198 3, B. Desio R Nc 2,500 1,30 2,038 3, B. Finnat 0,4399 0,66 0,3613 0, B. Generali 20,24 1,45 19,460 25, B. Ifis 14,650 0,14 11,790 16, B. Intermobiliare 3,464 0,23 3,115 3, B. Popolare 10,990 2,66 9,111 15, B. Profilo 0,3106 2,85 0,2005 0, B. Sard. R Nc 10,910 0,09 9,510 11, B.P. E.Romagna 5,950 1,16 5,480 8, B.P. Etruria E L. 0,6820 1,02 0,5149 1, B.P. Milano 0,5490 1,61 0,3880 0, B.P. Sondrio 3,282 1,11 3,154 4, B.P. Spoleto 1,794 0,00 1,796 1,796 N.R. Basicnet 2,250 0,00 2,092 2, Bastogi 2,104 2,86 0,8131 3, Bb Biotech 135,90 0,51 112,05 147, Bco Santander 7,375 1,37 6,268 7, Be 0,4194 0,46 0,2584 0, Beghelli 0,4078 2,98 0,3888 0, Beni Stabili 0,5920 0,17 0,4918 0, Best Union Co. 1,981 0,40 1,482 2, Bialetti 0,5285 2,94 0,2218 0, Biancamano 0,5200 0,19 0,4990 0, Biesse 7,650 1,03 5,016 9, Bioera 0, ,79 0,2930 0, Boero 22,00 2,71 20,37 23,75 5 Bolzoni 3,158 2,93 2,925 4, Bon. Ferraresi 30,50 0,00 28,17 38,86 79 Borgosesia 0,7745 1,84 0,7338 0, Borgosesia Rnc 0,9500 2,26 0,9000 1,195 2 Brembo 26,78 3,00 18,923 29, Brioschi 0,0957 0,31 0,0776 0, Brune lo Cucine li 18,070 3,85 15,908 26, Buzzi Unicem 11,450 1,06 10,629 15, Buzzi Unicem R Nc 7,010 0,57 6,696 7, C C. Va tellinese 0,7940 3,52 0,7195 1, Cad It 4,030 0,00 3,883 5,299 N.R. Cairo Comm. 5,295 0,75 5,300 7, Caleffi 1,407 0,14 1,376 1, Caltagirone 2,274 2,40 2,009 2, Caltagirone Ed. 0,9820 1,60 0,9837 1, Campari 5,770 1,23 5,619 6, Carraro 2,156 0,75 2,132 3, Cattolica Ass. 16,220 1,82 14,638 19, Cembre 10,500 1,06 8,528 12, Cementir Hold 5,075 0,20 4,240 7, Cent. Latte To 2,950 1,72 1,733 5, Cerved 4,510 0,22 4,413 5, Chl 0,0427 1,91 0,0373 0, Cia 0,2519 0,00 0,2266 0, Ciccolella 0,2881 2,86 0,2743 0, Cir 1,031 3,15 0,9380 1, Class 0,2198 8,87 0,1795 0, Cnh Industrial 6,595 1,00 6,248 8, Cofide 0,4992 0,04 0,4679 0, Cogeme 0,0481 0,00 0,0487 0,0487 N.R. Conafi Prestitò 0,3054 1,80 0,2970 0, Credem 6,595 0,08 5,708 7, Crespi 0,0257 0,00 0,0251 0,0251 N.R. Csp 1,544 0,06 1,324 2, Cti Biopharma 1,915 0,47 1,443 3, D-E D'amico 0,4378 0,18 0,4211 0, D'amico 16 Warr W 0,0799 0,00 0,0750 0,1278 N.R. Dada 3,198 1,27 2,976 4, Damiani 1,285 3,38 1,230 1, Danieli 21,29 1,96 20,06 26, Danieli R Nc 15,590 2,90 14,904 17, Datalogic 8,200 0,36 7,659 9, De' Longhi 16,100 3,47 11,869 16, Dea Capital 1,395 0,00 1,204 1, Delclima 1,202 1,64 1,200 1, Diasorin 30,20 0,26 28,37 35, Digital Bros 2,690 1,32 2,179 3, Dmail Gr. 2,680 2,83 2,581 4, Ed. Espresso 1,066 0,37 1,042 1, Edison R 0,8780 0,11 0,8778 1, Eems 0,2500 9,42 0,1712 0, Ei Towers 39,59 1,70 33,65 43, El.En 22,70 0,89 16,021 25, Elica 1,595 0,13 1,573 2, Emak 0,7740 3,75 0,7235 1, Enel 3,888 1,12 3,151 4, Enel Green Pw 1,971 0,61 1,835 2, Enervit 3,552 1,66 3,147 5, Eng neering I.I. 37,75 1,15 37,34 53, Eni 18,440 0,44 16,301 20, Erg 10,150 0,68 9,452 12, Ergy Capital 0,1130 0,18 0,1105 0, Ergy Capital 16 War 0,0190 0,00 0,0168 0,0311 N.R. Esprinet 6,880 1,62 5,286 8, Eukedos 1,070 2,39 0,6196 1, Eurotech 1,761 3,41 1,710 2, Exor 28,36 0,14 27,31 33, Exprivia 0,7090 0,98 0,7058 0, F-G-H Falck Renewables 1,081 1,99 1,069 1, Ferragamo 19,920 0,10 19,209 27, Fiat 7,175 2,91 6,478 8, Fidia 2,980 0,67 2,405 3, Fiera Milano 6,260 2,62 5,429 8, Fincantieri 0,6730 2,12 0,6378 0, Finecobank 3,900 0,88 3,788 4, Finmecc. 6,915 0,07 5,480 7, Fnm 0,5725 1,06 0,4846 0, Fullsix 1,710 0,52 1,680 3, Gabetti Prop. S. 1,184 3,43 0,9529 2, Gasplus 4,150 0,48 4,115 5, Gefran 3,574 2,08 2,749 4, Generali 15,190 0,20 15,024 17, Geox 2,614 4,56 2,460 3, Grandi Viaggi 0,5915 5,53 0,3829 0, Gtech 17,770 1,25 15,605 24, Hera 1,920 0,52 1,641 2, I-J-L Il Sole 24 Ore 0,7540 3,29 0,6065 1, Ima 29,86 0,71 25,87 39, Imm. Grande Dis. 1,054 0,29 0,8614 1, Immsi 0,5760 0,43 0,4635 0, Indesit Comp. 10,850 0,00 9,387 11, Industria E Inn 0,4796 0,25 0,4533 0, Intek Group 0,3880 0,69 0,3164 0, Intek Group Rnc 0,6190 0,00 0,4063 0, Interpump 9,870 0,30 8,795 11, Intesa Sanp. R Nc 1,915 0,74 1,469 2, Intesa Sanpaolo 2,162 0,28 1,803 2, Invest. E Svil. 0,5220 8,30 0,4727 0, Irce 1,938 2,12 1,686 2, Iren 0,9700 1,57 0,9430 1, Isagro 1,830 0,38 1,614 2, Isagro Az oni Svilu 1,372 0,00 1,263 1, It Way 1,622 2,29 1,484 2, Italcementi 5,385 0,56 5,079 8, Italmobiliare 26,98 0,77 24,97 34,48 73 Italmobiliare R Nc 16,800 2,33 14,552 22, Ivs Group 8,650 0,58 7,204 9, Ivs Group 16 Warr W 0,5000 0,00 0,1999 0,5000 N.R. Juventus Fc 0,2229 1,27 0,2160 0, K K R.Energy 1,112 2,88 1,067 1, K nexia 1,756 1,07 1,612 2, I-J-L La Doria 5,700 4,78 3,917 6, Landi Renzo 1,135 0,44 1,090 1, Lazio 0,5840 7,95 0,4904 0, Luxottica 40,55 0,42 37,32 43, Lventure Group 0,6140 2,31 0,4066 1, M M & C 0,1180 0,25 0,1158 0, Maire Tecnimont 1,885 5,31 1,487 2, Marr 11,940 0,08 11,639 14, Mediacontech 1,080 1,82 1,001 2, Mediaset 3,030 3,91 2,809 4, Mediobanca 6,390 1,27 5,988 8, Mediolanum 5,515 3,28 5,219 7, Merid e 0,1318 0,08 0,0780 0, Mittel 1,519 1,27 1,486 1, Moleskine 1,196 0,50 1,146 1, Molmed 0,5040 1,75 0,4886 0, Moncler 12,050 0,42 11,137 16, Mondadori 0,8770 3,36 0,8406 1, Mondo Tv 1,646 0,06 0,5004 2, Monrif 0,2800 1,52 0,2766 0, Monte Paschi Si 1,054 0,96 1,035 2, Moviemax 0,0423 9,03 0,0331 0, Mutuionline 4,960 2,27 4,012 5, N-O-P Nice 2, ,59 0,0430 2,729 Noemalife 5,000 0,00 3,473 6, Noemalife 15 Warr W 0,1800 0,00 0,0850 0,4302 N.R. Novare 0,8700 0,00 0,7019 0,9350 N.R. Ol data 0,3690 0,19 0,3641 0, Panariagroup I.C. 1,286 1,66 1,221 1, Parmalat 2,508 0,24 2,460 2, Parmalat 15 Warr W 1,500 0,33 1,416 1, Piaggio 2,180 0,91 2,130 2, Pierrel 0,7375 1,03 0,5150 0, Pininfarina 3,218 3,87 3,074 5, Piquadro 1,713 1,72 1,727 2, Pirelli & C R Nc 10,510 0,29 8,763 10, Pirelli & C. 11,270 1,26 10,943 12, Poligr. Ed. 0,2691 0,04 0,2495 0, Poligrafica S.F. 6,725 0,81 5,900 8, Prelios 0,4280 0,42 0,3928 0, Premuda 0,2967 2,75 0,2869 0, Prima Ind. 11,270 1,08 9,295 15, Prysmian 15,410 0,46 15,013 19, R Ratti 2,440 0,00 2,181 2, Rcs Mediagroup 1,180 3,06 1,103 1, Recordati 11,970 0,84 10,290 13, Reno De Medici 0,2751 0,29 0,2630 0, Reply 58,00 0,96 49,07 66, Retelit 0,4925 0,91 0,4805 0, Ricchetti 0,2815 0,54 0,1842 0, Risanamento 0,1528 1,53 0,1495 0, Roma A.S. 0,7220 3,73 0,4624 0, Rosss 1,360 0,74 1,294 1, S S.S.B.T. Screen S 0,0340 0,29 0,0339 0, Sabaf 11,540 2,30 11,348 15, Saes G. 7,110 0,28 6,906 8, Saes G. R Nc 5,900 0,25 5,876 7, Safilo Group 15,760 1,29 14,229 19, Saipem 17,500 0,06 15,499 20, LE QUOTAZIONI QUOTIDIANE DEI FONDI COMUNI SONO REPERIBILI SUL NOSTRO SITO: Saipem Risp 20,000 0,00 16,220 20,99 N.R. Salini Impregilo 3,070 0,52 2,847 4, Salini Impregilo Rn 10,890 1,45 10,322 12, Saras 0,7940 1,06 0,7735 1, Sat 11, ,25 0, ,750 Save 12,800 0,39 11,844 13, Seat P. G. 0,0014 0,00 0,0014 0, Seat Pg R 1,295 0,00 0,4800 1,295 N.R. Servizi Italia 4,350 1,58 4,026 5, Servizi Italia 15 W 0,3700 3,90 0,2352 0, Sesa 12,900 0,69 11,476 14, Sias 8,235 0,43 7,252 9, Sintesi 0,0934 0,76 0,0877 0, Snai 1,640 0,61 1,356 2, Snam 4,250 0,89 3,975 4, Sogefi 3,248 15,26 2,685 4, Sol 6,285 1,57 5,651 7, Sorin 1,949 0,05 1,890 2, Space 10,100 0,00 9,650 11,056 N.R. Stefanel 0,3249 1,55 0,3103 0, Stefanel R 146,00 0,00 146,00 147,00 N.R. Stm croelectr. 6,165 1,40 5,491 7, T-U Tamburi 15 Warr W 0,5435 9,34 0,3225 0, Tamburi Inv. 2,360 0,43 2,160 2, Tas 0,4705 0,00 0,4652 0, Tel. I. Media R Nc 0,6400 6,67 0,1711 0, Telecom I. Media 1,214 4,66 1,141 2, Telecom Italia 0,8215 1,42 0,7119 0, Telecom Italia R 0,6645 2,55 0,5632 0, Tenaris 16,210 0,12 14,900 17, Terna 3,778 1,20 3,568 4, Ternienergia 1,645 0,36 1,635 2, Tesmec 0,6205 0,16 0,6006 0, Tiscali 0,0475 1,45 0,0419 0, Tiscali 14 Warr W 0, ,33 0,0003 0, Tod's 80,95 1,00 76,86 120, Trevi 5,145 0,77 5,147 8, Txt E solutions 8,130 1,37 7,295 11, Ubi Banca 5,455 0,64 4,895 7, Unicredito 5,635 0,63 5,391 6, Unicredito R 7,805 2,44 7,792 9, Unipol 3,736 1,68 3,711 5, Unipol Priv 3,488 1,63 3,309 5, Unipolsai 2,192 0,36 2,034 2, Unipolsai Risp 206,90 0,63 175,06 279,32 58 Unipolsai Risp B 2,130 0,47 1,941 2, V-W-Z Valsoia 13,700 0,87 10,252 15, Vianini I. 1,220 0,00 1,192 1, Vianini L. 4,910 0,16 4,588 6, Vittoria 9,580 0,84 8,548 10, World Duty Free 8,180 0,68 7,590 10, Y Yoox 18,220 1,67 17,304 34, V-W-Z Zignago Vetro 5,005 0,79 4,960 6, Zucchi 0,0590 2,48 0,0532 0, Zucchi 14 Warr W 0,0009 0,00 0,0005 0, CAMBI IN EURO Quotaz. Var.% Dollaro Usa 1,3354 0,217 Yen giapponese 137,1200 0,073 Sterlina inglese 0,8027 0,306 Franco svizzero 1,2104 0,025 Corona svedese 9,1529 0,113 Corona norvegese 8,1975 0,413 Corona danese 7,4561 0,008 Dollaro canadese 1,4568 0,062 Dollaro austral. 1,4298 0,432 Fiorino Ungherese 313,4800 0,127 Corona Ceca 28,0040 0,373 Zloty Polacco 4,1893 0,024 Dollaro Neozeland. 1,5787 0,133 Rand Sudafricano 14,1996 0,013 Renminbi Cinese 8,2022 0,298 Shekel Israeliano 4,7027 0,273 Real Brasiliano 3,0211 0,066 Peso Messicano 17,4323 0,232 FONDI SICAV Euro Var. % Anima Fix Obb.Bt A 10,806 0,00 Anima Fix Obb.Glob A 9,702 0,18 Anima Fix Obb.Mlt A 6,868 0,09 Anima Rend.Ass.Obb.A 5,636 0,25 INDICI ITALIANI Ieri Var.% Ft Italia All Share 20857,1 0,121 Ft Italia Small Cap 17482,6 0,489 Comit Storico 1069,56 0,076 Comit Storico2 1069,56 0,076 Ft Italia Mib Stori ,082 Mediobanca Generale 57,08 0,088 Intesa Mercato Rist N.R. 0,000 Ft Italia Mid Cap 25822,3 0,919 Ft Italia Star 17499,3 0,613 Ft Italia Micro Cap 20586,6 0,122 Ftse Mib 19644,4 0,023 Ftse Mib ,4 0,023 Ftse Mib ,4 0,023 INDICI ESTERI Ieri Var.% Parigi Cac ,45 0,563 Francoforte 9334,28 0,962 Londra Ft ,31 0,565 Amsterdam aex 403,31 0,850 Zurigo Smi 8525,38 0,849 Bruxelles bel ,92 0,548 Hang Seng Index 25123,0 0,671 Tokyo Nikkei 15449,8 0,830 Dow Jones (prov.) 16913,3 0,442 Nasdaq Comp (prov.) 4523,25 0,331 TITOLI DI STATO Descrizione Cedole lorde Prezzo Rend. eff. in corso in corso % netto Btp 15/09/14 2,15% 2,150 99,86 N.R. Btp 15/11/14 6% 6, ,36 N.R. Btp 01/12/15 2,75% 2, ,09 N.R. Btp 15/04/15 3% 3, ,83 N.R. Btp 15/06/15 3% 3, ,23 N.R. Btp 01/11/15 3% 3, ,21 N.R. Btp 01/08/15 3,75% 3, ,25 N.R. Btp 15/07/15 4,5% 4, ,76 N.R. Btp 15/12/16 1,5% 1, ,18 0,360 Btp 15/09/16 2,1% 2, ,85 N.R. Btp 15/05/16 2,25% 2, ,24 0,090 Btp 26/03/16 2,45% 2, ,27 0,130 Btp 22/10/16 2,55% 2, ,26 0,310 Btp 15/11/16 2,75% 2, ,96 0,180 Btp 11/06/16 3,55% 3, ,62 0,020 Btp 01/08/16 3,75% 3, ,46 N.R. Btp 15/04/16 3,75% 3, ,59 N.R. Btp 15/09/16 4,75% 4, ,81 N.R. Btp 15/05/17 1,15% 1, ,36 0,500 Btp 15/09/17 2,1% 2, ,30 N.R. Btp 12/11/17 2,15% 2, ,29 0,580 Btp 22/04/17 2,25% 2, ,21 0,420 Btp 01/11/17 3,5% 3, ,63 0,310 Btp 01/02/17 4% 4, ,35 0,070 Btp 01/05/17 4,75% 4, ,96 0,020 Btp 01/06/17 4,75% 4, ,22 0,020 BOT Scadenza Giorni Prezzo Rend. 12 Set ,000 0, Ott ,995 0, Nov ,992 0, Dic ,983 0, Gen ,969 0, Feb ,936 0, Mar ,919 0, Apr ,888 0, Mag ,852 0, Giu ,823 0, Lug ,796 0, Ago ,745 0,230 Prezzi indicativi al lordo commissione e ritenuta fiscale EURIBOR settimana 0,0360 0, settimane 0,0480 0, mese 0,0870 0, mesi 0,1440 0, mesi 0,1910 0, mesi 0,2920 0, mesi 0,3810 0, mesi 0,4690 0,4760 ORO E MONETE Denaro Lettera Oro Fino (per Gr.) 29,95 31,56 Argento (per Kg.) 408,03 473,49 Sterlina (v.c) 218,35 242,39 Sterlina (n.c) 221,79 243,87 Sterlina (post.74) 221,79 243,87 Marengo Italiano 180,53 199,87 Marengo Svizzero 178,35 196,42 Marengo Francese 175,54 196,02 Marengo Belga 175,59 194,87 Marengo Austriaco 175,54 194,87 20 Marchi 216,18 237,23 10 Dollari Liberty 484,21 520,87 10 Dollari Indiano 489,70 537,32 20 Dollari Liberty 965, ,49 20 Dollari St.Gaude 986, ,99 4 Ducati Austria 410,58 480, Corone Austria 927,94 980, Pesos Cile 531,94 598,75 Krugerrand 956, ,40 50 Pesos Messico 1122, ,86 Pagina in collaborazione con Fonte dati Radiocor

18 18 PG Mercoledì 20 agosto 2014 CONTATTI Fax: Posta: Via Torino Mestre Le lettere inviate al Gazzettino per fax, posta o e mail devono sempre essere firmate con nome, cognome, indirizzo e numero di telefono LETTERE & OPINIONI Le lettere inviate in forma anonima verranno cestinate. Le foto, anche se non pubblicate, non verranno restituite Si prega di contenere il testo in circa 1500 battute, corrispondenti a 25 righe di 60 battute LETTERE AL DIRETTORE ROBERTO PAPETTI Caro direttore, è difficile commentare lo sconcertante degrado sociale e urbano in cui versa Venezia oggi. Le notizie date dai giornali sono troppo abbondanti ed eterogenee affinché si possano fare delle riflessioni univoche e valide su quello che sta realmente avvenendo nell ex Serenissima, sui motivi dei tanti comportamenti sbracati dei turisti che la visitano, sull abusivismo o la microcriminalità diffusa che l affliggono o sulla conclamata latitanza delle istituzioni cittadine preposte alla tutela del suo decoro. E bene che ce lo diciamo chiaro: non tutti i veneziani amano veramente Venezia. Assegnare sempre la responsabilità del degrado cittadino alle istituzioni o ai foresti è, infatti, il sistema più semplice per dimenticarsi di Venezia, per non conoscerla, per non vederla come città. Le istituzioni cittadine che lasciano fare strame di Piazza San Marco o del Ponte dell Accademia solo perché non possono vedere e controllare tutto sono piaccia o meno -, Autorità che rispecchiano tutti noi, veneziani di ieri e di oggi. Autorità istituzionali deboli, insufficienti, prive di mezzi adeguati, esse solo vengono oggi chiamate in causa da tanti veneziani perché questo la società veneziana post 1797 l ha sempre pensato e talvolta gridato ad alta voce: Venezia si può amare solo per via istituzionale e Non solo "foresti": è anche dei veneziani la colpa del dilagante degrado di Venezia non più per la sua essenza, per la sua grandiosa storia, cultura e natura! Se oggi il degrado di Venezia ci fa tanto soffrire è perché, forse, siamo finalmente capaci di vederla fragile, indifesa, ma città viva e non mera Disneyland. Possiamo allora renderci conto che essa non appartiene a nessuno in particolare e che, invece, tutti noi veneziani ne siamo veri responsabili: i tanti che da lungo tempo vedevano apporre lucchetti sui ponti cittadini e non hanno agito per impedirlo; quei vigili che non sono mai o poche volte intervenuti per impedire il degrado urbano, quelle ordinanze comunali sul decoro facilmente evase, quei poliziotti che non hanno mezzi adeguati per tutelare la tranquillità sociale della cittadinanza. E ben vero, quindi, che Venezia è oggi allo sbando: ma Venezia è bene ricordarcelo -, siamo tutti Noi. Massimo Tomasutti Venezia --- Caro lettore, lei tocca un tasto dolente e ha ragione: la colpa non è mai solo e tutta degli altri e dei foresti in particolare. So di crearmi qualche antipatia affrontando questo argomento, ma chie- dal 1887 Direttore responsabile Vice Direttore province Vice Direttore Ufficio centrale Presidente Vice Presidente Amministratore Delegato Consiglieri Alessandro Caltagirone Gaetano Caltagirone Fabio Corsico GOVERNO ED ESTERI FERRAGOSTO SENZA MARO Ferragosto 2014, Deputati, Senatori, Ministri e Capo del Governo non eletti dal popolo sovrano sono in ferie e a qualcuno paghiamo anche la scorta. Invece i due Marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, trascorrono il terzo ferragosto trattenuti detenuti in India. Si dice che finalmente ora l Italia ha un governo che gode di credibilità internazionale, ci domandiamo dunque per quale motivo il premier Renzi, la ministra della Difesa e la ministra degli Esteri non si siano dati da fare per riportare a casa i due marò della San Marco. Mario Morara Mira (Ve) Roberto Papetti Vittorio Pierobon Pietro Rocchi Vittorino Franchin (responsabile) Alessandro Comin, Franco Soave Azzurra Caltagirone Albino Majore Franco Fontana Mario Delfini Gianni Mion Registrazione Tribunale Venezia, n. 18 dell 1/07/1948 Il Gazzettino S.p.A. Direzione, redazione e amministrazione: Via Torino, Venezia Mestre tel fax Sede legale: Via Barberini, Roma Copyright Il Gazzettino S.p.A. - Tutti i diritti sono riservati TIPOGRAFIA e STAMPA: CSV Centro Stampa Veneto S.p.A. Via Torino 110, Venezia Mestre tel PUBBLICITÀ: Piemme S.p.A. Concessionaria di Pubblicità: Via Montello, Roma, tel Via Torino, Venezia Mestre, tel Abbonamenti: c.c.p annuale: 7 numeri numeri numeri giorno 55; semestrale: 7 n. sett n n giorno 30-trimestrale: 7 n. sett n giorni 65-1 giorno 16. Tel. 041/ Fax 041/ abbonamenti@gazzettino.it. Una copia arretrata 2,50. Tel. 041/ Certificaton 7373 del10/12/2012 La tiratura de «IL GAZZETTINO» dell edizione del 19 agosto è stata di copie. GOVERNO E GIUSTIZIA L AGENDA? E "SMEMORANDA" Da fine luglio, con un Parlamento tutto preso a salvaguardarsi ferie, prebende e vitalizi vari e un Governo il cui cronoprogramma continua a prevedere solo annunciazioni di principio, circa 3000 precari della P.a. Giustizia sono di nuovo per la strada avendo terminato l'ennesimo periodo di "progetto formativo" e, parola del ministro Orlando, "senza alcuna possibilità di proseguire con questo Istituto". Che, va sottolineato, aveva prodotto in oltre 5 anni di esercizio un duplice consistente e acclarato beneficio per la Giustizia: da un seguedallaprimapagina MEDIO ORIENTE lato sopperire alla ormai pluridecennale gravissima carenza d'organico di Tribunali e Preture, specie del Nord Italia, aggravatasi anche dalla chiusura di varie sedi staccate, dall'altro, sfruttando al meglio competenze e professionalità di queste persone, esodate dal settore privato, garantire un servizio puntuale e preciso all'utenza, fossero professionisti del settore o comuni cittadini. Tutto finito! Gettata alle ortiche la formazione fatta e scomparso pure lo stanziamento per l'ulteriore rientro nel corrente anno, deliberato e approvato già ad inizio 2014 dopo la presentazione di specifici emendamenti. Sempre il ministro Orlando dichiara di voler "assumere 3000 giovani e favorire così il turn-over" e che "ci sono difficoltà per reperire fondi per questi precari e problemi per la loro età". Singolare pensiero che fa pendant con quello di Marianna Madia, ministro della Pubblica Amministrazione: "chi vuol restare al lavoro a vita ruba il posto alle giovani generazioni". Forse l'agenda del Governo è "Smemoranda" visto che non ricordano quanto prodotto dalle ultime riforme, Fornero su tutte, in materia di esodati, innalzamento dell'età pensionabile e blocco del turn-over. Una domanda a questo punto: cui prodest? Certo non all'introducendo processo civile telematico di cui Treviso è capofila, nè ad avvocati e magistrati costretti a fare i salti mortali, nè soprattutto a noi cittadini, a cui una Giustizia claudicante fa solo del male, tranne ovviamente a ladri e delinquenti. O forse è proprio questo l'obiettivo? Vittore Trabucco Treviso GOVERNO E CASTA RENZI NON TOCCA I PRIVILEGI Renzi e il Pd stanno dimostrando che non vogliono toccare i privilegi dei politici e dei burocrati. Infatti hanno bocciato la proposta di limare le pensioni che superano i 3500 euro netti a favore dei cassaintegrati, esodati e pensioni minime. Ma siete ancora un partito di centro-sinistra? State difendendo chi ha di più e state sacrificando chi ha di meno, ma ancora più vergognoso è la posizione di qualche sindacalista che ha subito detto: Le pensioni non si toccano. Governo senza coraggio e succube dei poteri forti. Purtroppo si avvicina sempre più il momento di una forte reazione nell'opinione pubblica. Pietro Perera Sedico (Bl) Ma il loro aspetto più significativo risulta dall esplicita approvazione delle iniziative prese per fermare l avanzate degli uomini del Califfato islamico. Non è un approvazione dell uso della forza eppure è un approvazione della necessità di fermare l avversario. Il secondo avvenimento è stato la riunione dei ministri degli Esteri europei, convocata dall Italia, il giorno di Ferragosto, per discutere della situazione irachena e la necessità di un intervento più risoluto. L esito della riunione, che ribadisce la gravità della situazione ma lascia ai singoli paesi la scelta dei metodi per intervenire, esprime la varietà delle posizioni europee (in primo luogo di quella tedesca) verso una crisi che colpisce in maniera diversa gli interessi dei singoli. Da questa riunione deriva il terzo avvenimento, la decisione del governo italiano di informare le Camere della decisione assunta di inviare aiuti militari ai peshmerga curdi che combattono da tempo contro le forze di Ansar al Islam e che sono divenuti, la principale risorsa per una controffensiva rispetto all avanzata degli uomini del califfato. Ma dato che non si prevede un simbolico intervento bensì un massiccio invio d armi, prelevate dai depositi segreti esistenti nell isola di Santo Stefano, in Sardegna, l informativa toccherà un tema di portata non marginale e avrà un peso tale da spingere l Italia in prima fila nella difesa dei curdi, degli yazidi e di tutti i cristiani perseguitati dall ISIS. Tutti questi temi, accostati alla ripresa (auspicabilmente temporanea) del duello militare tra Hamas e Israele, nonostante l apparente continuazione del negoziato in corso al Cairo, e ai quali si aggiungono le ripetute allusioni a un intervento italiano di natura esplorativa in Libia, ripropongono in termini risoluti il senso e i limiti dell azione nazionale

19 Mercoledì 20 agosto 2014 PG 19 Le notizie più lette su gazzettino.it Denunciato il furbetto del supermercato Comprava merce di qualità e poi ci appiccicava le etichette di altri prodotti di prezzo inferiore. Ma il furbetto del supermercato, alla fine è stato smascherato. Nei suoi carrelli colmi di merce c erano confezioni di prosciutto cotto pagati 7,72 euro anziché 23,80 e di bresaola pagati 4,79 invece di 25,25. Immediata la denuncia per truffa. diamoci, per esempio, quanto abbia inciso nell'invasione senza regole di Venezia e nella sua progressiva trasformazione in città-albergo, la proliferazione, in parte selvaggia, di bed and breakfast e di case date, più o meno regolarmente, in affitto settimanale ai turisti? E chi li ha realizzati e gestisce questi immobili se non, in larga maggioranza, cittadini veneziani? Sia chiaro, non voglio colpevolizzare nessuno: tutto ciò che è avvenuto ed avviene nel rispetto della legge è legittimo e la libera iniziativa è un'energia positiva che va indirizzata non ostacolata. Non è certo colpa di chi dà in affitto un paio di stanze, se uno scellerato non trova di meglio che fare i suoi bisogni in un cestino dell'immondizia o bivaccare in piazza San Marco. Ma non nascondiamocelo: la crisi attuale di Venezia è anche il risultato dello sfruttamento TURISMO SPOSTARE L INIZIO DELLE LEZIONI E molto intelligente riportare l'inizio dell'anno scolastico al primo di ottobre. Noi contrariamente ad altri Stati Europei, godiamo di un clima invidiabile, di montagne favolose e di un mare da far invidia a tutti, quindi abbiamo una economia che si basa molto sul turismo sia esterno che interno. I mesi di giugno e settembre, poi sono quelli che normalmente detengono i prezzi più accessibili a tutti. Ma l'inizio dell'anno scolastico non può essere spostato, dice la nostra cara Ministro dell'istruzione Stefania Giannini. E poi ci lamentiamo che non c'è ripresa. Pietro Guerrato Musile di Piave (Ve) dissennato e senza regole della miniera d'oro del turismo, dove in molti, ciascuno per la propria parte, hanno cercato di ritagliarsi la propria, personale porzione di reddito. E' anche la sommatoria di tanti interessi particolari, difesi con le unghie e con i denti, che alla fine ha impoverito la città, nel senso che l'ha resa più fragile, più indifesa, più vulnerabile. Purtroppo, come la storia insegna, non sempre l'utile privato coincide con il profitto collettivo. Ma se ciò accade è anche per responsabilità di una classe politica che, in larga parte e per molti anni, ha privilegiato il consenso immediato alla programmazione del futuro, assecondando passivamente interessi di consorterie e corporazioni. Come ha detto qualcuno: dalla Repubblica di Platone siamo passati alla repubblica dei plateatici. ANIMALI ORSI E LUPI DEMONIZZATI Ritengo sia ora di finirla di "demonizzare" gli orsi, i lupi, i cinghiali, le nutrie e tutti gli altri animali selvatici, considerati più "dannosi" dell'ebola, quando la maggior parte di loro sono stati introdotti in natura proprio dall'uomo (spesso per infimi e beceri interessi economici) che oggi, guarda caso, è lo stesso che ne invoca l'uccisione. Ritengo sia doveroso sapere che coloro i quali ne invocano a gran voce la cattura e qualcuno anche l'uccisione sono: 1) La Coldiretti, che tra i suoi associati, annovera molti amanti dello "sport" della caccia; 2) L'assessore della Regione Veneto Donazzan (che il caso vuole sia anche un'appassionata cacciatrice) e sono a ricordarle che rappresenta e che è stipendiata da tutti i Veneti che pagano le tasse, anche da coloro che amano gli animali e che sono contrari alla caccia, compreso il sottoscritto; 3) La Lega Nord, che annovera tra i suoi massimi dirigenti Flavio Tosi, che guarda caso è da anni un appassionato cacciatore e attuale presidente della Federcaccia del Veneto e che ha sostituito nel "cuore" dei cacciatori veneti l'ex eurodeputato Sergio Berlato. Ricordo che in natura un orso, se vuole, impiega pochi secondi ad uccidere un uomo ma allo stesso tempo gli animali selvatici hanno paura di incrociare un essere umano e lo evitano il più possibile, perché per loro rappresenta il peggiore degli "incubi". Sergio Celin Padova IL SONDAGGIO L assessore alla sicurezza di Padova: «Tratterremo in caserma i mendicanti» Giusto o sbagliato? LA VIGNETTA rispetto alla crisi nel Mediterraneo orientale. Alla vigilia degli incontri che definiranno a Bruxelles la composizione della Commissione europea, e vista la netta conferma, con le parole e con i fatti, della candidatura del ministro Mogherini alla posizione di Alto rappresentante per la politica estera dell Unione, riesce impassibile negare che tutti questi aspetti della situazione siano tra loro privi di collegamento. Non avrebbe senso impegnare l attuale ministro degli Esteri italiano, la sua azione diplomatica e il contributo militare che l Italia si accinge a dare ai combattimenti in corso sul territorio iracheno se tutto ciò non fosse collegato a un progetto politico. Del resto la misura quasi timida con la quale il governo italiano ha fatto in passato presenti gli interessi del paese in un area per esso vitale non può essere mantenuta da un governo che si propone come innovatore e dinamico e che frattanto deve aver disposto nuove forme di progettazione. Sicché il problema diviene quello di considerare ciò che l Italia vorrà fare nel Medio Oriente. Infatti non è auspicabile che l atteggiamento riservato e distaccato seguito nei mesi scorsi venga mantenuto, mentre è necessario che l Italia, senza pretese di primato o volontà di sovrapporsi alle iniziative altrui, dovrà pur incominciare a far sentire la propria opinione, definendo con precisione i propri interessi. Questi riguardano in particolare la necessità di una ferma lotta contro l avanzata islamica, poiché questo potrebbe, anche per effetto dell alto numero di immigrati, propagarsi nella Penisola; e riguardano la necessità di vero e duraturo ritorno alla pace, garantito da una ripresa delle buone relazioni con l Egitto e la Turchia e accompagnato da un accorto sfruttamento dell occasione offerta dall avvicinamento all occidente da parte dell Iran, che l islamismo sunnita ha ora provocato. Ennio Di Nolfo Giusto 64.2% Sbagliato 15.1% Inutile 20.8% IL COMMENTO «Il sesso in piazza della veneziana rappresenta il declino della città» Questo spaccato di Mestre dimostra il degrado che negli anni ha trasformato la città. Il buonismo, il pugno di ferro inesistente, il "lasciar correre" sempre... tutto questo porta al declino di un paese, della società. Sircame GIUSTIZIA E SOCIETÀ I gemellini contesi, l unica cosa certa è che la legge arriva tardi DI ENNIO FORTUNA Tutti i giornali dedicano pagine su pagine alla vicenda giudiziaria romana che vede coinvolte due coppie: quella dei genitori biologici a cui si deve la fecondazione degli embrioni scambiati per errore al Pertini di Roma e quella dei genitori per così dire naturali di cui la donna portava in grembo la coppia di gemelli. Il tribunale di Roma è ora chiamato a risolvere la più singolare delle controversie: i genitori biologici chiedono di vedersi riconosciuta la genitorialità in base al dato, che sembra certo, della provenienza degli embrioni, i genitori naturali si appellano al codice civile, reclamando paternità e maternità legali e incontestabili. È la prima volta che, almeno in Italia, si verifica un caso del genere. Il pubblico ministero, interpellato sul ricorso d urgenza presentato dai genitori biologici, ha subito espresso un deciso parere di inammissibilità: sotto il profilo procedurale non sarebbe possibile alcuna pronuncia almeno fin quando non si verifica la nascita e la correlativa richiesta di registrazione allo stato civile (ma la nascita si è ora verificata), sotto quello sostanziale, certamente il più importante, il nostro codice civile è tassativo e non ammette eccezioni. La madre è la donna che partorisce (mater sempre certa, dicevano i giuristi romani), il padre è il marito della partoriente per presunzione assoluta dettata direttamente dalla legge, nell impossibilità di pervenire ad una prova sicura della paternità. Chi ha ragione? Non c è dubbio che in base alla legge in vigore da noi e in quasi tutti i paesi d Europa eredi della tradizione napoleonica, la tesi del pm sia tecnicamente insuperabile. La donna che partorisce è per legge l unica madre legittimata a presentarsi allo stato civile e a pretendere la formazione di un atto di nascita conforme. Ma il codice civile è stato concepito e scritto quando non c era la fecondazione artificiale ed era quindi impossibile la vicenda verificatasi al Pertini. Qualunque sentenza lascerà l amaro in bocca: se riconosce le ragioni dei genitori naturali, si nega ogni legittimazione ai genitori biologici che ormai la scienza individua come i veri genitori della prole, se, al contrario, dà ragione a questi ultimi si nega ogni fondamento e importanza al parto e al matrimonio (se c è). A prima vista non ci sono alternative, salvo che il giudice ritenga di interpellare la Corte Costituzionale. Meglio sarebbe se intervenisse il Parlamento regolando i rapporti tra genitori biologici e naturali. Una volta superato il divieto della fecondazione eterologa, era questa la strada da privilegiare, ma, come al solito, il legislatore è in ritardo. Certamente non possono bastare le linee guida. Queste possono servire ad indicare linee di orientamento operativo, ma non possono certo sostituirsi alla legge civile, la sola che può definire i diritti soggettivi degli interessati. Il decreto-legge allo studio del governo, basato sull anonimato del donatore, sembra orientato nel senso della prevalenza della posizionerei genitori naturali. È certamente la via più semplice, ma non risolve il caso in discussione né altri analoghi o possibili. In un certo senso l incidente del Pertini è o sarà il benvenuto, perché una cosa è certa: oggi come oggi, con la legittimazione dell eterologa è indispensabile e urgente la sistemazione definitiva dei rapporti giuridici tra le coppie dei genitori naturali e biologici. Salvo che si preferisca il caos e il disordine.

20 20 PG Mercoledì 20 agosto 2014 ROMA Bimillenario a sorpresa: il Mausoleo di Augusto finisce sott acqua ROMA - Anniversario bagnato quello celebrato a Roma per i duemila anni dalla morte dell'imperatore Augusto. Come se non fossero bastate le polemiche sul degrado e l'abbandono, il Mausoleo di Augusto ha dovuto fare i conti anche con l'allagamento del fossato che lo circonda. Un incidente, dovuto ad un guasto all'impianto di irrigazione riparato nel pomeriggio, arrivato proprio nel giorno delle celebrazioni per i anni della morte del Divus, deceduto il 19 agosto del 14 a.c. a Nola. La perdita d'acqua non ha coinvolto né l'ingresso né l'interno del Mausoleo, così turisti e romani sono riusciti ugualmente a visitare il sepolcro dell'imperatore. ALLAGATO Il Mausoleo di Augusto MODENA Altro furto d arte: rubato un Cascella MODENA - Un altro furto d'arte ha colpito Modena dopo la sparizione del Guercino dalla chiesa di San Vincenzo. Il furto è stato scoperto dal proprietario collezionista a cui sarebbero stati sottratti due quadri d'autore a Baggiovara. Tra le due opere rubate al facoltoso modenese amante d'arte, una di Michele Cascella, pittore del Novecento, del valore di alcune decine di migliaia di euro. Dalle prime indiscrezioni, sembra che l'uomo avesse invitato tempo fa alcuni esperti privati per valutare i quadri, in vista di una compravendita. S CULTURA & OCIETÀ CONEGLIANO MESTRE LIGNANO Domani sera alle 21 in piazza Cima a Questa sera allo Sherwood Festival al Domani sera alla Beach Arena tappa del Conegliano concerto blues degli parco di San Giuliano a Mestre junglist Festival Show con Noemi, Moreno, Headhunters con ospite il chitarrista party con Bass Spencer e Flexional. Mondo Marcio, Los Locos, Zero trevigiano Tolo Marton Sabato concerto di Pierpaolo Capovilla assoluto, Al Bano e altri. Italia-Francia, stima e invidia Cinema. A Venezia71 ben quattro film d Oltralpe in concorso Si rinnova una tradizionale rivalità, fatta anche di premi reciproci Adriano De Grandis L anno scorso, scherzando, per l elevato numero di film americani avevamo titolato: Barbera & Coca Cola. Quest anno, data la significativa presenza del cinema francese, torniamo al classico Barbera & Champagne, anche perché in fatto di gusto (e olfatto), prima ancora che di sguardo, non c è proprio paragone. La Francia sbarca al Lido con ben 4 film in concorso: una pattuglia più numerosa dell Italia (3, se vogliamo 3 e mezzo con "Pasolini" di Ferrara). E si rinnova l antica sfida tra due popoli e due nazioni sorelle, combattute tra stima e invidia (soprattutto la seconda): vino, gastronomia, calcio, ciclismo e altre battaglie. E ovviamente cinema. Dunque: vive la France. Eccola la squadra dei bleus: Xavier Beauvois, Alix Delaporte, Benoît Jacquot, David Oelhoffen. E si fermamo qua, perché come dice il direttore Alberto Barbera (un sabaudo e dall ovvia inclinazione verso l Oltralpe) questa è un annata straordinaria per il cinema francese e a tanti film presenti se ne dovrebbero sommare altrettanti, lasciati fuori con sofferenza e dispiacere. Xavier Beauvois, che si ricorderà recentemente per "Uomini di Dio", premiato a Cannes 2010, porta "La rançon de la gloire", con Benoît Poelvoorde e Chiara Mastroianni, dove, in una specie di black comedy si tenta di rubare il corpo di Charlie Chaplin, appena morto; Alix Delaporte dovrebbe confermare la sua istintiva capacità di seduzione con storie intime e profonde (ricordate "Angèle et Tony", rivelazione Sic 2010?), raccontando il legame tra una madre e un figlio, con un padre improvvisamente ritrovato, tra musica e gitani ("Le dernier coup de marteau"); Benoît Jacquot con "3 coeurs" porta Catherine Deneuve, la figlia Chiara Mastroianni, Charlotte Gainsbourg e ancora Benoît Poelvoorde dentro a una specie di 11 I Leoni d oro dei francesi Ne hanno vinti quanto noi, il massimo ma non fanno centro al Lido da 21 anni e da ben 27 con un loro regista (Malle) MOSTRA / ABBONAMENTI ALLEZ LE BLEUS Nella foto a sinistra Viggo Mortensen nel film "Loin des hommes", a destra un frame da "3 coeurs" con Catherine Deneuve (al centro) On line c è ancora disponibilità È ancora possibile prenotare gli abbonamenti oppure ricevere informazioni sui biglietti e le tessere promozionali della Mostra del Cinema, iscrivendosi alla newsletter informativa sul sito Info Biglietteria: Tel (lun-ven h , sab h. 9-13) Sono in particolare ancora disponibili i convenienti abbonamenti per i film di Orizzonti nella rinnovata Sala Darsena nelle seguenti fasce orarie: pomeridiana (15.00) 35, preserale (17.00) 40. E ancora abbonamenti Sala Grande preserale (17.00) 160, prima serata (19.30) Platea 500, Galleria 1.600, seconda serata (22.00) 300 (intero) 220 (ridotto). PalaBiennale: Intero 180, ridotto Le Palme d oro degli italiani Ben 4 in più dei cugini, scavalcati in classifica anche da Usa e Gb Ultima vittoria: Moretti nel 2001 commedia melò su incroci di vita casuali; e infine David Oelhoffen con "Loin des hommes" si avventura in un remoto villaggio algerino, durante la guerra civile, dialogando con Camus e puntando sul carisma attoriale di Viggo Mortensen. Sarà l anno della Francia, ai nastri di partenza così agguerrita? Forse sarebbe anche ora, visto che non vince un Leone da 21 anni, con "Tre colori: film blu" ma col polacco Krzysztof Kieslowski. Altrimenti per trovare un francese vero, dobbiamo tornare indietro di addirittura 27 Mostre con "Arrivederci ragazzi" di Louis Malle (1987), ultimo di un trittico consecutivo impressionante ( 85: "Senza tetto né legge" di Agnès Varda; 86: "Il raggio verde" di Eric Rohmer, nemmeno uno dei suoi migliori), un periodo fantastico se si aggiunge nell 83 il "Prénom Carmen", premiato da Bernardo Bertolucci, il più "francese" dei nostri registi, quindi 4 Leoni in 5 anni. Nel dopoguerra per 11 volte la Francia (tante quante l Italia, record) si è aggiudicata il primo premio: ci sono anche Clouzot, Cayatte (due volte), Clément, Resnais e lo "spagnolo-messicano" un po francese Buñuel con "Bella di giorno". Insomma: comunque un amore a prima visione. Ma corrisposto a parti inverse? Perfino meglio: l Italia è seconda (12 vittorie), dietro gli Stati Uniti (19), ma 4 lunghezze avanti sulla Francia (8), fuori dal podio a favore dei britannici (terzi, con 9). E se i francesi non vincono dal 2008 (Laurent Cantet, "La classe"), l Italia è ferma al 2001 con Nanni Moretti ("La stanza del figlio"), il nostro regista più amato dai cugini nell ultimo ventennio, assieme a Garrone (due Grand Prix con "Gomorra" e "Reality") e un po Sorrentino. Gli altri vincitori: Rossellini, De Sica, Castellani, Fellini, Visconti, Germi, Antonioni, Rosi & Petri (la vinsero insieme nel 72 con "Il caso Mattei" e "La classe operaia va in paradiso"), i fratelli Taviani, Olmi, tenendo conto che a tratti la Palma era denominata Grand Prix. Un po tutto il meglio storico del cinema italiano. In definitiva prima del prossimo duello tra Italia e Francia, tra Cannes e Venezia la stima non manca. Ma l invidia anche.

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