Il sistema delle prescrizioni
|
|
- Claudio Giuliano
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Legge 22 maggio 2015, n. 68 L applicazione delle norme in materia di illeciti ambientali Incontro di formazione Il sistema delle prescrizioni Rem Tech Expo 2015 Ferrara - Luca Marchesi Presidente di AssoARPA Direttore Generale di ARPA FVG
2 Legge 68/2015 Introduzione Cosa cambia? Dove interviene? Ci sono analogie? 2 2
3 La Legge 68/2015 Dove interviene? La Legge 68/2015 Disposizioni in materia di delitti contro l'ambiente, in vigore dal 29/05/2015, modifica: 1. Il codice penale con l introduzione, dopo il TITOLO VI del libro secondo, del «TITOLO VI bis DEI DELITTI CONTRO L AMBIENTE» 2. Il decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 con l introduzione, dopo la parte sesta, della «PARTE SESTA bis DISCIPLINA SANZIONATORIA DEGLI ILLECITI AMMINISTRATIVI E PENALI IN MATERIA DI TUTELA AMBIENTALE». 3
4 La Legge 68/2015 Cosa cambia? La Legge 68/2015 introduce il procedimento di estinzione in via amministrativa delle contravvenzioni in materia ambientale (art. 318 bis e ss TUA) mediante lo strumento della prescrizione E' un istituto di estremo interesse per il sistema delle Agenzie nella loro duplice veste di: organo tecnico di controllo in materia ambientale a supporto di altre Amministrazioni ente al cui interno operano dipendenti aventi qualifica di UPG, chiamati da subito ad applicare la nuova normativa. 4
5 La Legge 68/2015 Ci sono analogie? Il procedimento di cui agli artt. 318 bis e ss TUA è analogo a quello previsto dal Dlgs. 758/94 (artt ) in tema di violazione di norme sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro Il procedimento è anch esso finalizzato ad eliminare la contravvenzione accertata con attribuzione all organo di vigilanza, nell esercizio delle funzioni di polizia giudiziaria, del potere di fissare prescrizioni che, se osservate dal contravventore il quale provveda altresì al pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria, determinano l estinzione del reato. Tuttavia: Complessità intrinseca maggiore Pluralità di soggetti coinvolti (NOE, CFS, Polizie Locali ) Sostanziali differenze procedimentali (accertamento del reato e prescrizione anche da parte di vigilanza non specializzata in materia ambientale, necessità di asseverazione della prescrizione, etc.) Novità che non trovano riscontro nella prassi e nell interpretazione giurisprudenziale formatasi nell ambito della sicurezza sul lavoro. 5
6 Legge 68/2015 Ambito di applicazione Inquadramento 6 6
7 Ambito di applicazione Il procedimento di estinzione in via amministrativa del reato contravvenzionale attraverso prescrizioni tecniche da ottemperare in un tempo tassativo pagamento di una sanzione pecuniaria si applica: alle sole ipotesi contravvenzionali in materia ambientale previste dal TUA (campo di applicazione molto ampio) che non hanno cagionato danno o pericolo concreto e attuale di danno alle risorse ambientali, urbanistiche o paesaggistiche protette (art. 318 bis TUA) L'art. 318-octies del TUA ne esclude l'applicazione ai procedimenti in corso 7
8 Esclusione dell applicazione del procedimento Il procedimento di estinzione del reato ex art. 318 bis del TUA, non si applica: in presenza di danno ambientale quando si ravvisi sussistere un pericolo concreto ed attuale di danno Ai sensi dell art. 300 del Dlgs. 152/2006: È danno ambientale qualsiasi deterioramento significativo e misurabile, diretto o indiretto, di una risorsa naturale o dell'utilità assicurata da quest'ultima. 8
9 Alcuni esempi autorizzazione integrata ambientale Aia: dall'esercizio di una delle attività di cui all'allegato VIII, alla parte seconda, TUA, senza essere in possesso dell'aia, o dopo che la stessa sia stata sospesa o revocata, alla mancata osservanza di una prescrizione autorizzatoria, etc; scarichi di acque reflue industriali: dall'effettuazione di nuovi scarichi di acque reflue industriali, senza autorizzazione, allo scarico di acque reflue industriali contenenti le sostanze pericolose indicate nelle tabelle 5 e 3/A dell'allegato 5 alla parte terza del TUA senza osservare le prescrizioni dell'autorizzazione, o le altre prescrizioni dell'autorità competente etc; rifiuti: dall'esercizio di una attività di raccolta, trasporto, recupero, smaltimento, commercio ed intermediazione di rifiuti in mancanza della prescritta autorizzazione, iscrizione o comunicazione, all'abbandono o deposito in modo incontrollato di rifiuti, mancata osservanza delle prescrizioni dell'autorizzazione, o delle altre prescrizioni dell'autorità competente, etc; bonifica di siti contaminati: dall'inquinamento del suolo, del sottosuolo, delle acque superficiali o delle acque sotterranee con il superamento delle CSR senza provvedere alla bonifica in conformità al progetto approvato dall A.C. nell'ambito del procedimento di cui agli articoli 242 e seguenti, alla mancata effettuazione della comunicazione di evento in grado di contaminare il suolo; emissioni in atmosfera: dall'esercizio di uno stabilimento in assenza della prescritta autorizzazione alla sottoposizione di uno stabilimento ad una modifica sostanziale senza l'autorizzazione prevista dall'articolo 269, comma 8, mancata osservanza delle prescrizioni dell'autorizzazione, o delle altre prescrizioni dell'autorità competente etc. 9
10 Legge 68/2015 Lo scenario di prima applicazione Criticità Necessità Condivisione 10 10
11 Prime applicazioni 11
12 Prime applicazioni Analisi delle criticità Applicazione immediata (e non uniforme ) La Legge 68/2015 è in vigore dal 29 maggio 2015 In alcune parti del territorio nazionale (Gorizia e Napoli) si sono verificati casi di immediata (pochi giorni) applicazione (non omogenea) della nuova disciplina In taluni territori il Corpo Forestale dello Stato chiede alla Provincia di asseverare le prescrizioni In altri è stato chiesto ad ARPA di asseverare le prescrizioni della Polizia Locale Su territorio nazionale le Procure, a macchia di leopardo, stanno emanando direttive sull'applicazione della norma 12
13 Prime applicazioni Individuazione delle necessità Servono indicazioni urgenti Alcune Agenzie, infatti, hanno subito elaborato prime indicazioni operative interne o divulgate (Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Umbria, Veneto) È necessario armonizzare gli approcci Forte iniziativa AssoArpa Coordinamento con ISPRA per applicazione in AIA nazionali GdL del Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale (SNPA) 13
14 Prime applicazioni Condivisione delle procedure Le Agenzie, oltre a condividere gli aspetti di procedura e interpretazione applicativa partendo dalla traccia qui illustrata hanno espresso la propria posizione comune in un primo documento orientativo condiviso che il Consiglio Federale del SNPA con delibera n. 53/15-CF del 15 luglio 2015 ha adottato quale documento base di riferimento per la predisposizione di linee di indirizzo comuni del SNPA per l applicazione della L. 68/
15 La posizione comune delle Agenzie La lettura condivisa circa il ruolo ed il coinvolgimento delle Agenzie su alcuni preliminari ed essenziali aspetti della nuova procedura ha dunque generato una posizione comune in cui si considera che: non tutte le ARPA/APPA hanno alle proprie dipendenze operatori preposti alle attività di vigilanza ed ispezione in possesso della qualifica UPG; le complessive novità della L. 68/2015, implicano, da subito, un rilevante coinvolgimento delle ARPA/APPA richiedendo alle Agenzie capacità di adeguamento organizzativo interno e di trasparente e costruttiva relazione con l esterno 15
16 Legge 68/2015 La prescrizione Analisi e procedure 16 16
17 La prescrizione I temi Generalità Caratteristiche Asseverazione Adempimenti successivi Verifica dell'adempimento 17
18 La prescrizione Generalità L organo di vigilanza, nell esercizio delle funzioni di polizia giudiziaria di cui all articolo 55 cpp, ovvero la polizia giudiziaria (organo accertatore), nel caso: abbia accertato che sia stato posto in essere un comportamento illegittimo previsto e punito dal TUA quale reato contravvenzionale e che non abbia provocato un danno o pericolo concreto e attuale di danno alle risorse ambientali, urbanistiche o paesaggistiche protette Impartisce al contravventore un apposita prescrizione con la quale impone specifiche misure atte a far cessare situazioni di pericolo ovvero la prosecuzione di attività potenzialmente pericolose. 18
19 La prescrizione Caratteristiche Deve essere fissato un termine (perentorio) per la regolarizzazione, termine che non può essere superiore al periodo di tempo tecnicamente necessario all adempimento della prescrizione. Il termine può essere prorogato a richiesta del contravventore una volta sola con provvedimento motivato. Non può essere concessa una proroga per un termine superiore a sei mesi. Il provvedimento motivato di proroga è comunicato immediatamente al pubblico ministero. Resta fermo l'obbligo per l UPG di riferire al pubblico ministero la notizia di reato relativa alla contravvenzione, ai sensi dell'articolo 347 del codice di procedura penale. Qualora l UPG non ritenga di attivare il procedimento di cui agli artt. 318 bis e ss del TUA, che è disciplina di favore in quanto potrebbe portare all estinzione del reato, deve esplicitare le ragioni che hanno impedito di procedere ad impartire la prescrizione per la regolarizzazione e le ragioni dell impossibilità di rimuovere la condizione di irregolarità, per essersi già irrimediabilmente realizzato quel danno o quel pericolo concreto di danno alle risorse ambientali, urbanistiche o paesaggistiche protette. 19
20 La prescrizione Asseverazione La prescrizione deve essere asseverata tecnicamente dall ente specializzato competente nella materia trattata. L Agenzia è ente specializzato in materia ambientale e svolge l attività di asseverazione delle prescrizioni imposte dal UPG. La legge richiede che l asseverazione sia fatta da soggetto che abbia il potere di rappresentare ed impegnare l Agenzia Ciò risponde all esigenza di garantire un effettiva attività di verifica sulla correttezza di quanto prescritto (non è opportuno che ci sia identità tra chi prescrive e chi assevera) L asseverazione si sostanzia nell accertamento tecnico di idoneità e congruità, sia in termini tecnici che temporali di esecuzione della misura ripristinatoria prescritta nel caso di specie dal UPG. Rimane invece nell esclusiva competenza e responsabilità del UPG ogni valutazione sull applicazione dell istituto della prescrizione alla fattispecie di reato contravvenzionale accertata. Non è ancora condivisa l ipotesi di Enti asseveranti competenti in materia ambientale alternativi alle ARPA Province e Regioni, nell ambito delle rispettive competenze autorizzatorie, potrebbero essere considerati tali In questo senso, ARPAV addirittura ipotizza un esclusione delle Agenzie, demandando agli Enti autorizzatori tale ruolo 20
21 La prescrizione Il ruolo delle Agenzie in merito all asseverazione Da un punto di vista organizzativo, il potere di asseverazione tecnica dovrebbe essere ricondotto non ai singoli operatori di vigilanza, bensì alla responsabilità di specifiche strutture agenziali (direzionali/territoriali) individuate secondo i rispettivi assetti organizzativi, così da garantire il più ampio apporto valutativo in termini professionali e specialistici Nel caso in cui le prescrizioni siano adottate da personale di vigilanza delle ARPA/APPA che opera con qualifica di Ufficiale di polizia giudiziaria (UPG), tale indirizzo consentirebbe peraltro di garantire un opportuna alterità tra i soggetti che elaborano le prescrizioni e quelli che le valutano ai fini dell asseverazione tecnica Nel caso in cui le ARPA/APPA ricevano richieste di asseverazione tecnica di prescrizioni adottate da parte di altri organi di polizia giudiziaria, si dovrà procedere nell'ottica della collaborazione tra enti 21
22 La prescrizione Adempimenti successivi Copia della prescrizione è notificata o comunicata a cura dell UPG anche al rappresentante legale dell ente nell ambito o a servizio del quale opera il contravventore L UPG deve riferire al PM la notizia di reato relativa alla contravvenzione ai sensi dell art. 347 c.p.p. Il relativo procedimento è sospeso dal momento dell iscrizione della notizia di reato e fino alla verifica dell adempimento della prescrizione. 22
23 La prescrizione Verifica dell adempimento Entro sessanta giorni dalla scadenza del termine fissato nella prescrizione ai sensi dell'articolo 318-ter, l UPG verifica se la violazione è stata eliminata secondo le modalità e nel termine indicati dalla prescrizione. Quando risulta l'adempimento della prescrizione, l'upg ammette il contravventore a pagare in sede amministrativa, nel termine di trenta giorni, una somma pari a un quarto del massimo dell'ammenda stabilita per la contravvenzione commessa. Entro centoventi giorni dalla scadenza del termine fissato nella prescrizione, l UPG comunica al pubblico ministero l'adempimento della prescrizione nonché l'eventuale pagamento della predetta somma. Quando risulta l'inadempimento della prescrizione, UPG ne da' comunicazione al pubblico ministero e al contravventore entro novanta giorni dalla scadenza del termine fissato nella stessa prescrizione. 23
24 Diagramma di flusso 25
25 Legge 68/2015 Gli orientamenti Come si stanno orientando le ARPA in ordine all applicazione della nuova disciplina? La «posizione comune» delle Agenzie 26 26
26 Legge 68/ Prima applicazione I temi in discussione La questione degli UPG L'ambito di applicazione Il reato contravvenzionale Il danno o il pericolo concreto e attuale di danno Il regime transitorio L'adempimento spontaneo Il diritto di accesso La collaborazione tra enti 27
27 La questione degli UPG art. 318-ter, D.Lgs. 152/06 Le ARPA/APPA che nell ambito dei rispettivi ordinamenti operano con personale di vigilanza con qualifica di Ufficiale di polizia giudiziaria (UPG), rientrano tra i soggetti che ai sensi dell'art. 318-ter, del D.Lgs. 152/06, sono tenuti, sin dall entrata in vigore della L. 68/2015 ( ), a garantire l applicazione della nuova procedura estintiva alle contravvenzioni accertate nell esercizio delle relative funzioni di vigilanza da cui non derivi danno o pericolo di danno concreto e attuale alle risorse ambientali. Le Agenzie che nell ambito dei rispettivi ordinamenti non dispongono di personale di vigilanza con qualifica di Ufficiale di polizia giudiziaria (UPG), pur non risultando direttamente coinvolte nella procedura di irrogazione ai contravventori delle prescrizioni di cui all art. 318-ter: svolgono un ruolo essenziale in sede di segnalazione alle Procure di riferimento dei reati accertati nell esercizio delle relative funzioni di vigilanza individuano elementi e valutazioni utili a dare evidenza del verificarsi o meno di danno o pericolo di danno concreto e attuale alle risorse ambientali assicurano supporto esperto al Pubblico ministero 28
28 Ambito di applicazione Il reato contravvenzionale Tipologia dei reati ai quali si applica il procedimento: Reati contravvenzionali puniti: con sola ammenda con ammenda o arresto (in via alternativa) con ammenda e arresto (in via cumulativa), stante l ampiezza del dettato normativo e l'assenza di espressi indirizzi contrari delle Procure Sono invece esclusi i reati contravvenzionali puniti con la sola pena dell arresto (indirizzo già manifestato da alcune Procure es Procura di Siena) 29
29 Ambito di applicazione Il danno o il pericolo concreto e attuale di danno I primi orientamenti espressi dalle Procure sono favorevoli ad un ampia applicazione dell istituto della prescrizione: si richiede all'organo accertatore di rendere espliciti gli elementi acquisiti che escludono l applicazione dell istituto medesimo e di dimostrare l esistenza del danno o del pericolo: concreto - definito (quantificabile) e rappresentato con riferimento allo specifico contesto in cui si è consumato il reato, quindi non generico e/o indefinibile nell'entità; attuale - presente al momento e non quindi potenziale futuro sviluppo negativo. 30
30 Ambito di applicazione Il regime transitorio La norma di cui all art. 318 octies esclude l applicazione dell istituto ai procedimenti in corso Cosa si intende per "procedimenti in corso?" data di commissione del fatto? data di accertamento del fatto? data di trasmissione della notizia di reato alla Procura da parte della polizia giudiziaria? data di iscrizione della notizia di reato nel registro delle notizie di reato (art. 335 c.p.p.) da parte del Pubblico? Orientamenti interpretativi: Tenuto conto che: il procedimento penale è pendente dal momento in cui la notizia di reato viene iscritta nel registro di cui all'art. 335 c.p.p. la data in cui il PM iscrive nell'apposito registro la notizia di reato non è di norma conoscibile da parte dell organo accertatore l'iscrizione nel registro da parte del PM dovrebbe avvenire immediatamente al momento della ricezione della notizia di reato, come disposto dall'art. 335 c.p.p. Non si applica l'istituto della prescrizione ex Legge 68/2015 ai procedimenti per i quali la comunicazione di notizia di reato è avvenuta prima del 29/05/2015 (data di entrata in vigore della legge 68/2015) 31
31 Ambito di applicazione L'adempimento spontaneo Nel caso in cui il contravventore abbia provveduto spontaneamente ad attuare gli adempimenti necessari per l estinzione della contravvenzione, è possibile ammetterlo direttamente al pagamento redigendo l'apposito verbale 32
32 Il diritto di accesso Le prescrizioni impartite nell'ambito della procedura estintiva dei reati costituiscono informazioni ambientali, quindi in quanto tali potrebbero essere oggetto di richieste di accesso da parte di terzi L orientamento è quello di non consentire l accesso in difetto di nulla osta della Procura competente, in quanto: le prescrizioni costituiscano atti tipici di polizia giudiziaria; le prescrizioni sono coperte dall obbligo di segreto ex art. 329 c.p.p.; le prescrizioni vengono trasmesse alla Procura o contestualmente alla notizia di reato oppure, nei casi di particolare complessità, successivamente alla comunicazione di notizia di reato è pendente un procedimento penale, sia pure sospeso, e ai sensi dell'art. 318 quinquies, comma 3 del TUA, non è precluso il compimento degli atti urgenti di indagine preliminare da parte del Pubblico Ministero. 33
33 Il pagamento della sanzione La procedura di estinzione delle contravvenzioni è condizionata al pagamento di una somma di danaro In mancanza di più precise indicazioni normative e/o procedurali di livello nazionale/regionale circa l ente legittimato all introito e per dare certezza al contravventore in ordine alle modalità del pagamento, appare ragionevole che le ARPA/APPA incassino provvisoriamente le somme applicate a seguito dell accertamento dell adempimento della prescrizione dell UPG dipendente dell Agenzia. 34
34 La collaborazione tra enti La procedura di estinzione del reato mediante prescrizione appartiene all'alveo del procedimento penale e va distinta dall attività degli Enti di amministrazione attiva che mantengono gli ordinari poteri amministrativi Il medesimo fatto costituente reato contravvenzionale che ha comportato l emissione della prescrizione può essere rilevante per l assunzione di provvedimenti amministrativi da parte di enti pubblici quali gli atti di diffida, di sospensione o revoca di autorizzazioni ambientali rilasciate ai trasgressori della norma penale e dell autorizzazione amministrativa Di qui la necessità di un coordinamento tra l ente specializzato che ha asseverato la prescrizione impartita e l amministrazione competente all assunzione in via amministrativa delle misure interdittive (sospensione, revoca, decadenza, etc.). 35
35 Modulistica E in via di predisposizione una proposta di modulistica di riferimento per gli adempimenti dell UPG previsti dagli artt. 318 ter e 318 quater del Dlgs. 152/2006: Mod. 1 Verbale di accertamento del reato; Mod. 2 Comunicazione di notizia di reato ex art. 347 c.p.p.; Mod. 3 Prescrizioni ex art. 318 ter del Dlgs ; Mod. 4 Proroga alle prescrizioni ex art. 318 ter del Dlgs. 152/2006; Mod. 5 Verifica adempimento delle prescrizioni ex art. 318 ter del Dlgs. 152/2006; Mod. 6 Comunicazione ex art. 318 ter del Dlgs 152/2006 di adempimento alla prescrizione e di avvenuto pagamento in sede amministrativa; 36 17/09/2015
36 Legge 68/2015 Prima applicazione Esempi pratici 37 37
37 Esempi di applicazione della prescrizione 1. Mancato rispetto di prescrizioni dell atto autorizzativo (AUA) in materia di gestione di rifiuti non pericolosi 2. Attività di gestione di rifiuti non pericolosi in assenza di autorizzazione (AUA) 3. Superamento di valori limite di emissione di uno scarico in fognatura in un azienda soggetta ad AIA 4. Superamento dei volumi massimi ammessi per un deposito temporaneo di rifiuti non pericolosi 5. Mancato rispetto dei contenuti di un progetto di bonifica di un sito inquinato 38
38 CASO 1 Mancato rispetto di prescrizioni dell atto autorizzativo (AUA) in materia di gestione di rifiuti non pericolosi 39
39 Procedura operativa Inquadramento del reato Violazioni Sono stati superati i quantitativi di messa in riserva istantanea massima di rifiuti; Non aver apposto cartellonistica indicante i CER sulle baie di stoccaggio dei rifiuti e in corrispondenza delle zone di stoccaggio delle MPS, come richiesto dalle prescrizioni dell atto autorizzativo. I setti di separazione in calcestruzzo delle baie dedicate alle MPS non avevano una altezza idonea ad evitare la miscelazione degli stessi aggregati riciclati (grossolano, fine e intermedio). Per tale motivo le tre tipologie di MPS da C&D non risultavano distinte e separate come richiesto. Sanzioni Sanzione penale prevista dall'art. 256 comma 4 D.lqs 152/06 e smi: arresto da quarantacinque giorni a sei mesi o ammenda da a
40 Procedura operativa Prescrizioni e termini per la regolarizzazione Prescrizioni asseverate 1. Rientrare nei quantitativi autorizzati di messa in riserva istantanea massima R13, per quanto riguarda i rifiuti della tipologia 1, come previsto dall atto autorizzativo e comprovarne il raggiungimento mediante valida documentazione; 2. Apporre idonea cartellonistica indicante i CER sulle baie di stoccaggio dei rifiuti e in corrispondenza delle zone di stoccaggio delle MPS, come richiesto dalle prescrizioni n. 1 e 2 del capitolo "gestione rifiuti dell atto autorizzativo. 3. I setti di separazione in calcestruzzo delle baie dedicate alle MPS dovranno avere una altezza idonea ad evitare la miscelazione degli stessi aggregati riciclati (grossolano, fine e intermedio), come richiesto dall atto autorizzativo. Termini per la regolarizzazione Giorni 7 (sette) contestuali a far data dalla notifica del verbale 41
41 CASO 2 Attività di gestione di rifiuti non pericolosi in assenza di autorizzazione (AUA) 42
42 Procedura operativa Inquadramento del reato Violazioni Non sono state rispettate le norme e la procedura di conformità per i materiali inerti trattati ai sensi dell'art. 184 ter comma 1 lettera c) del percorso definito End of Waste ; pertanto gli aggregati riciclati prodotti, non soddisfacendo i requisiti tecnici per gli scopi specifici e non rispettando la normativa e gli standard esistenti applicabili ai prodotti, sono da considerarsi ancora rifiuti. Per tale motivo si ravvisa da parte della società la vendita/utilizzo degli aggregati riciclati non aventi caratteristiche idonee. Sanzioni Sanzione penale prevista dall'art. 256 comma 1 lettera, Dlgs 152/06 e smi: arresto da tre mesi a un anno o ammenda da
43 Procedura operativa Prescrizioni e termini per la regolarizzazione Prescrizione asseverata 1. Interrompere immediatamente la produzione, la vendita e l'utilizzo degli aggregati riciclati, fintanto che non saranno rispettate le norme che disciplinano l'immissione sul mercato dei prodotti da costruzione ottenuti da operazioni di recupero e le procedure di conformità per i materiali inerti trattati, facenti capo al Regolamento 305/11. Tali norme convivono con quelle dell'art. 184 ter Dlgs 152/06, volte a stabilire i criteri dell"'end of Waste", in particolare, ai sensi dell'art. 184 ter comma 1 lettera c), gli aggregati riciclati prodotti dovranno avere i requisiti tecnici per gli scopi specifici e rispettare la normativa e gli standard applicabili ai prodotti. Termini per la regolarizzazione Giorni 7 (sette) a far data dalla notifica del verbale 44
44 CASO 3 Superamento di valori limite di emissione di uno scarico in fognatura in un azienda soggetta ad AIA 45
45 Procedura operativa Inquadramento del reato Violazione Superamento dei valori limite di emissione in pubblica fognatura Sanzione Sanzione penale prevista dall art. 29 quattordecies comma 3, lett. a) del D.Lgs. 152/06: ammenda da 5000 a
46 Procedura operativa Prescrizioni e termini per la regolarizzazione Prescrizioni asseverate 1. Riportare il valore del parametro alluminio al di sotto del limite previsto dali'atto autorizzativo, effettuando idonee azioni correttive strutturali e/o di processo. 2. Tenendo conto che la Ditta ha dichiarato con apposita comunicazione di aver sostituito il ph-metro presente nel sistema di trattamento in data O5/O6/2015, poiché ritenuto responsabile del superamento in quanto non misurava adeguatamente si chiede, al fine di esitare il ripetersi di situazioni di potenziale pericolo, di redigere ed applicare una procedura aziendale volta alla taratura, alla manutenzione ordinaria, e al controllo del PH-metro in questione. Tale procedura dovrà prevedere la rilevazione giornaliera del PH con registrazione dei dati su registro cartaceo, con fogli inamovibili, tenuto presso l Azienda. Termini per la regolarizzazione Giorni 45 (quarantacinque) a far data dalla notifica del verbale 47
47 CASO 4 Superamento dei volumi massimi ammessi per un deposito temporaneo di rifiuti non pericolosi 48
48 Procedura operativa Inquadramento del reato Violazione Art. 256 comma 1 lettera a) di cui al comma 2 per violazione dell'art.192 in riferimento all'art. 183 lettere bb) punto 2 del Decreto Legislativo n. 152/06 e s.m.i. per aver detenuto in deposito temporaneo (raggruppamento dei rifiuti prima di essere avviati al recupero o a smaltimento) un quantitativo complessivo di rifiuti non pericolosi di cui al codice CER soluzioni acquose di scarto diverse di quelle di cui alla voce ", che superava i 30 metri cubi massimi ammessi in deposito. In difformità allo stesso articolo di legge gli stessi rifiuti erano stati avviati allo smaltimento nel periodo da Gennaio ad Agosto 2015 non rispettando la cadenza trimestrale prevista. Nel periodo controllato gli stessi erano stati smaltiti solo in data e Infine è stato rilevato che i suddetti rifiuti venivano detenuti in deposito con modalità che non garantivano condizioni di sicurezza ambientale (alcuni in contenitori rotti, non muniti di tappo di chiusura, con segni di imbrattamento all'esterno dei contenitori, non al riparo degli agenti atmosferici) tali da configurare un deposito incontrollato di rifiuti Sanzione Arresto da tre mesi a un anno o un'ammenda da 2600 a
49 Procedura operativa Prescrizioni e termini per la regolarizzazione Prescrizioni asseverate 1. Provvedere ad avviare ad operazioni di recupero e/o smaltimento i rifiuti non pericolosi di cui al codice CER soluzioni acquose di scarto diverse da quelle di cui alla voce rinvenuti in deposito temporaneo incontrollato presso l'azienda rispettando quanto previsto dall'art.183 lettere bb) deposito temporaneo" punto 2 di cui al Decreto Legislativo 152/06 e s.m.i. 2. Provvedere a fornire documentazione (formulari di identificazione dei rifiuti) attestante gli avvenuti avvii a recupero o smaltimento dei rifiuti di cui sopra presso impianti di destinazione autorizzati. 3. Provvedere a garantire condizioni di sicurezza ambientali (contenitori integri, a tenuta, muniti di chiusura, identificati con apposita cartellonistica con indicazione del codice CER e detenuti al riparo dagli agenti atmosferici) per il deposito temporaneo dei rifiuti di cui sopra. Termini per la regolarizzazione Giorni 60 (sessanta) a far data dalla notifica del verbale 50
50 CASO 5 Mancato rispetto dei contenuti di un progetto di bonifica di un sito inquinato 51
51 Procedura operativa Inquadramento del reato Violazione Art. 242 comma 7 del TUA per non aver rispettato quanto previsto nel progetto di bonifica Sanzione Arresto da tre mesi ad un anno o ammenda da a
52 Procedura operativa Prescrizioni e termini per la regolarizzazione Prescrizioni asseverate 1. Ripristinare il funzionamento della barriera idraulica C e, nel caso in cui i pozzi non possano essere ripristinati, procedere alla loro riperforazione; 2. Riportare le portate di emungimento delle due barriere idrauliche in linea con quanto previsto nel progetto di bonifica. Termini per la regolarizzazione Giorni 90 (novanta) a far data dalla notifica del verbale 53
53 Grazie per l attenzione
L.68/2015- Controlli ambientali e applicazione delle prescrizioni: il ruolo di Arpa. Direzione Tecnica
L.68/2015- Controlli ambientali e applicazione delle prescrizioni: il ruolo di Arpa Direzione Tecnica Aprile 2016 La Legge 68/2015 Cosa cambia? 2 La Legge 68/2015 introduce il procedimento di estinzione
DettagliLa vigilanza e il controllo del territorio dopo la legge n. 68/2015
La vigilanza e il controllo del territorio dopo la legge n. 68/2015 Daniela Cantarutti Responsabile Ufficio Legale Arpa FVG Cagliari 1 LE AGENZIE AMBIENTALI Il procedimento di estinzione del reato di cui
DettagliLEGGE 22 maggio 2015 n 68
LEGGE 22 maggio 2015 n 68 Disposizioni in materia di delitti contro l ambiente (GU n 122 del 28.05.2015) Nicola Dell Acqua, Direttore Generale ARPAV Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale
DettagliGli ecoreati. Le novità in tema di controlli ambientali introdotte dalla legge n.68/2015 Disposizioni in materia di delitti contro l ambiente
Gli ecoreati. Le novità in tema di controlli ambientali introdotte dalla legge n.68/2015 Disposizioni in materia di delitti contro l ambiente Regolarizzazione delle contravvenzioni in materia ambientale
DettagliLegge 68/2015 Disposizioni in materia di delitti contro l'ambiente : la procedura estintiva dei reati ex Parte VI-bis D.Lgs.
Legge 68/2015 Disposizioni in materia di delitti contro l'ambiente : la procedura estintiva dei reati ex Parte VI-bis D.Lgs. 152/06 3 maggio 2018 Avv. Angelo Leone via Visconti di Modrone 6, 20122 Milano
DettagliLa normativa sugli Ecoreati e l'eventuale applicazione del potere prescrittivo da parte di ARPAL
MOD-PRCF-09-AR rev02 del 13/08/13 1 La normativa sugli Ecoreati e l'eventuale applicazione del potere prescrittivo da parte di ARPAL I nuovi poteri di prescrizione dell ARPAL MOD-PRCF-09-AR rev02 del 13/08/13
DettagliMancata tenuta del registro di carico e scarico rifiuti
TERRE ROCCE DA SCAVO - SANZIONI AMMINISTRATIVE Mancata tenuta del registro di carico e scarico rifiuti (Comma 1 e 3 art. 258 D. Lgs. 152/06) Omissione di tenuta del registro di carico e scarico rifiuti:
DettagliGli organi di vigilanza e le procedure ispettive
Gli organi di vigilanza e le procedure ispettive Il D.Lgs. n. 758/94 e Il D.Lgs. n. 81/08 Il decreto legislativo n. 758/94 Contravvenzione: Verbale al contravventore; informazione al legale rappresentante
DettagliI NUOVI REATI AMBIENTALI. L esperienza applicativa delle agenzie ambientali
Torino, 13 Maggio 2016 I NUOVI REATI AMBIENTALI QUESTIONI ED ESPERIENZE APPLICATIVE LE NUOVE FATTISPECIE ED IL TESTO UNICO AMBIENTALE L esperienza applicativa delle agenzie ambientali Ing. Bruno Barbera
DettagliLe attività ispettive ambientali in ambito AIA e l impatto della normativa ecoreati
Le attività ispettive ambientali in ambito AIA e l impatto della normativa ecoreati Valmontone 13-14 ottobre 2015 Nazzareno Santilli Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA)
DettagliNota operativa Approvata con D.D.G. n. 409 del 24/11/2015
L. n. 68 del 22.05.2015 Disposizioni in materia di delitti contro l ambiente Nota operativa Approvata con D.D.G. n. 409 del 24/11/2015 Il 29.05.2015 è entrata in vigore la Legge n. 68 del 22.05.2015 recante
DettagliREATI CONTRAVVENZIONALI PREVISTI DAL D.LGS.
PAT/RFD334-31/07/2015-0396785 - Allegato Utente 2 (A02) REATI CONTRAVVENZIONALI PREVISTI DAL D.LGS. 152/2006 (cd. Codice dell ambiente) 29 quattuordecies Sanzioni (autorizzazioni integrate ambientali)
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI TRIESTE DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE CORSO PROCESSI E METODI DELLA PRODUZIONE IN SICUREZZA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TRIESTE DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE CORSO PROCESSI E METODI DELLA PRODUZIONE IN SICUREZZA Luciano Bomben GLI ORGANI DI VIGILANZA: - QUALI SONO - LE LORO PREROGATIVE IL SISTEMA
DettagliMINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE D.M. 24 Ottobre 2007 Documento unico di regolarità contributiva
MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE D.M. 24 Ottobre 2007 Documento unico di regolarità contributiva Art. 9. Irregolarità in materia di tutela delle condizioni di lavoro non ostative al rilascio
DettagliDisciplina delle contravvenzioni in materia ambientale Linee Guida della Procura Generale di Firenze. 16 febbraio 2016
Disciplina delle contravvenzioni in materia ambientale Linee Guida della Procura Generale di Firenze 16 febbraio 2016 La procedura di estinzione delle contravvenzioni In generale La Legge n. 68 del 22
DettagliIl 29 maggio 2015 è entrata in vigore la Legge 68 del recante disposizioni in materia di delitti contro l ambiente.
Prime indicazioni operative per l applicazione della nuova parte VI-bis del D.Lgs 152/2006 Applicazione della prescrizione asseverata tecnicamente per l eliminazione delle contravvenzioni previste dal
DettagliLA PRESCRIZIONE PER L ESTINZIONE DELLE CONTRAVVENZIONI IN CAMPO AMBIENTALE: GLI ASPETTI APPLICATIVI E LE PRINCIPALI PROBLEMATICHE INTERPRETATIVE
LA PRESCRIZIONE PER L ESTINZIONE DELLE CONTRAVVENZIONI IN CAMPO AMBIENTALE: GLI ASPETTI APPLICATIVI E LE PRINCIPALI PROBLEMATICHE INTERPRETATIVE A cura della Dott.ssa Valentina Vattani A quasi due anni
DettagliPUBB_REV
PUBB_REV 0 31.12.12 311212 Regione Calabria ARPACAL Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente della Calabria Documento di sintesi dell attività 2015/16 in materia di ecoreati Premessa La legge
Dettaglidistruzione di un habitat all interno di un sito protetto o comunque suo deterioramento con compromissione dello stato di conservazione
I reati ambientali presupposto ex art. 25-undecies del d.lgs. 231/2001 Articoli TUTELA DELLE SPECIE ANIMALI E VEGETALI SELVATICHE PROTETTE art. 727-bis c.p. TUTELA DELL HABITAT art. 733-bis c.p. ACQUA
DettagliINDICE: Allegati: A.1 Procedurale di casi simulati con individuazione delle prescrizioni.
POLIZIA AMBIENTALE: Manuale Operativo Pratico per la Polizia Giudiziaria Prescrizione, ed estinzione del reato il nuovo ruolo degli addetti ai controlli negli accertamenti degli ILLECITI AMBIENTALI dopo
DettagliREATI AMBIENTALI AZIENDA FARMACIE E SERVIZI S.P.A. ALLEGATO 03 AFS SPA V. CAVALLOTTI, 46 SESTO F.NO D. LGS. 8 GIUGNO 2001, N.231
AFS SPA V. CAVALLOTTI, 46 SESTO F.NO DLgs.231/01MOD.ORG.vo GEST.le&CONTROLLO ALLEGATO 03 AZIENDA FARMACIE E SERVIZI S.P.A. D. LGS. 8 GIUGNO 2001, N.231 Approvato dall Amministratore Unico con Determina
DettagliUn aspetto pratico connesso all applicazione delle procedure per la PG dettate dalla nuova Parte Sesta/bis del D.L.vo n. 152/06
Un aspetto pratico connesso all applicazione delle procedure per la PG dettate dalla nuova Parte Sesta/bis del D.L.vo n. 152/06 LA NUOVA PRESCRIZIONE ASSEVERATA DELLA PG INTRODOTTA DALLA LEGGE SUI DELITTI
DettagliARPAT Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana
ARPAT Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana Direzione generale cl. DV.06.07/108 Circolare dispositiva del DT n.9 del 15.06.2015 Validità della Circolare: immediata A Responsabili
DettagliLE ESPERIENZE DELL ORGANO DI CONTROLLO IN MATERIA DI ACCERTAMENTO E PRESCRIZIONE DELLE CONTRAVVENZIONI AMBIENTALI
1 LE ESPERIENZE DELL ORGANO DI CONTROLLO IN MATERIA DI ACCERTAMENTO E PRESCRIZIONE DELLE CONTRAVVENZIONI AMBIENTALI Andrea Poggi Resp Dipartimento ARPAT di Pistoia Coordinatore GDL Ecoreati SNPA 17 novembre
DettagliCONFINDUSTRIA FRIULI VENEZIA GIULIA 10 NOVEMBRE Dr. Marcello Cruciani ANCE - Direzione Legislazione Mercato Privato
CONFINDUSTRIA FRIULI VENEZIA GIULIA 10 NOVEMBRE 2015 Dr. Marcello Cruciani ANCE - Direzione Legislazione Mercato Privato 1 Legge 68/2015 2 CODICE PENALE Articolo Fattispecie 452 bis Inquinamento ambientale
DettagliREATI AMBIENTALI (ecoreati)
REATI AMBIENTALI (ecoreati) IIS ALESSANDRINI MARINO Prof. Giuseppina Lolli 1 Le disposizioni penali di tutela e protezione ambientale (ecoreati) sono finalizzate al miglioramento della qualità della vita
DettagliARPAE Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi
ARPAE Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi Determinazione dirigenziale n. DET-AMB-2016-1321 del 05/05/2016 Oggetto Art. 208, comma
DettagliMILANO: 22 gennaio 2016 SEMINARIO SULLA POLIZIA AMBIENTALE ( legge 68/2015)
MILANO: 22 gennaio 2016 SEMINARIO SULLA POLIZIA AMBIENTALE ( legge 68/2015) Milano 22 Gennaio 2016 SEMINARIO (1 giornata) La Legge 68/2015 e la nuova parte VI BIS del T.U.A.: i nuovi compiti di polizia
DettagliODG N. 173 DEL
ODG N. 173 DEL 19.04.2012 Oggetto: Organizzazione gestionale e funzionale dell Ufficio 758. Si comunica a tutto il personale che è stato attivato l Ufficio 758, che si occuperà di coordinare e uniformare
DettagliEcomafia 2019 Roma 4 Luglio Alessandro Bratti - Direttore Generale dell Istituto Superiore per la protezione e la Ricerca Ambientale ISPRA.
Ecomafia 2019 Roma 4 Luglio 2019 Alessandro Bratti - Direttore Generale dell Istituto Superiore per la protezione e la Ricerca Ambientale ISPRA. I CONTROLLI AMBIENTALI (2) L effettuazione dei controlli
DettagliC.F./P.IVA: Sede Legale: Via Calderon de la Barca, Roma Sede Operativa : Via Salaria, Roma Durata: Anni cinque (5)
Determinazione n. B2520 del 31 marzo 2011 OGGETTO: AMA S.p.A. Salaria. Autorizzazione integrata ambientale, ai sensi del Titolo III-bis del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. Impianto integrato di recupero e valorizzazione
DettagliCircolare dispositiva del Direttore tecnico n. 3 del
Circolare dispositiva del Direttore tecnico n. 3 del 27.04.2017 cl. DV.06.07/136 Validità della Circolare: dal 28.04.2017 e fino a nuove disposizioni A: Responsabili di Dipartimento Responsabile Settore
DettagliA.I.A. : art. 29 quattuordecies Dlgs. 152/2006. Novità sanzioni - schema. A cura di Cinzia Silvestri Studio Legale Ambiente
A.I.A. : art. 29 quattuordecies Dlgs. 152/2006 Novità sanzioni - schema A cura di Cinzia Silvestri Studio Legale Ambiente Il D. Lgs. 46/2014 modifica l impianto sanzionatorio previsto all articolo 29-quattuordecies
DettagliOrgani di vigilanza, controllo e assistenza
Organi di vigilanza, controllo e assistenza Gli organismi deputati alla vigilanza La vigilanza sull osservanza delle norme in materia di sicurezza ed igiene degli ambienti di lavoro è svolta, ognuno per
DettagliReati minori: i nuovi istituti introdotti dal D.Lgs.18/2015 e dalla Legge 68/2015
Confindustria Marche, 14 luglio 2015 Reati minori: i nuovi istituti introdotti dal D.Lgs.18/2015 e dalla Legge 68/2015 a cura dell Avv. Leonardo Filippucci Via Velluti, 19 62100 Macerata Tel. 0733.281317,
DettagliAODV231 ASSORECA Laboratorio 231 Milano, 21 novembre 2011
AODV231 ASSORECA Laboratorio 231 Milano, 21 novembre 2011 IL DECRETO 231 E I NUOVI REATI AMBIENTALI Art. 25-undecies D.lgs. 231/2001 L AGGIORNAMENTO DEL MODELLO avv. Mara Chilosi Partner di B&P Avvocati
DettagliINDICE. Premessa... Parte Prima IL QUADRO GENERALE CAPITOLO 1 LE PREMESSE NORMATIVE
INDICE Premessa... pag. IX Parte Prima IL QUADRO GENERALE CAPITOLO 1 LE PREMESSE NORMATIVE 1. Rilevanza della normativa comunitaria nel diritto interno... 3 2. Le prime direttive sui rifiuti del 1975 e
DettagliI. Modalità di trasmissione e validazione della verifica ex art. 3, c. 2, del DM 272/2014 e della relazione di riferimento (ove dovuta)
ALLEGATO 1 Indicazioni per la presentazione degli esiti della procedura di verifica di cui all articolo 3, comma 2, del DM 272/2014 e della relazione di riferimento (ove dovuta) di cui all articolo 5,
DettagliPARTE SPECIALE F REATI AMBIENTALI
F REATI AMBIENTALI 54 di 54 1. I reati rilevanti Con il D.Lgs. 121/2011 è stata attuata nell ordinamento italiano la Direttiva 2008/99/CE che impone agli Stati membri di prevedere adeguate sanzioni penali
DettagliIn relazione alla commissione dei reati previsti dal codice penale, si applicano all'ente le seguenti sanzioni pecuniarie:
ALLEGATO 6 REATI IN MATERIA AMBIENTALE REATI PREVISTI DAL CODICE PENALE Art. 25-undecies comma 1 In relazione alla commissione dei reati previsti dal codice penale, si applicano all'ente le seguenti sanzioni
DettagliLE ARPA E GLI UPG DOPO LA LEGGE N. 132/2016
LE ARPA E GLI UPG DOPO LA LEGGE N. 132/2016 Angelo Robotto Direttore Generale Arpa Piemonte Summer school residenziale AssoARPA per l Alta dirigenza del SNPA LEGGE 28 giugno 2016, n. 132 Istituzione del
DettagliREGIONE TOSCANA DIREZIONE AMBIENTE ED ENERGIA SETTORE AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI Il Dirigente Responsabile: MIGLIORINI SIMONA Decreto non soggetto a controllo ai sensi della D.G.R. n. 548/2012 Numero interno
DettagliGenova 10 febbraio 2016
Corpo Forestale dello Stato Genova 10 febbraio 2016 La nuova Legge sugli Ecoreati Le Modifiche introdotte al Codice Penale e al D.lgs 152/2006 Le Prescrizioni date dalla P.G. Primo Dirigente Bonechi Franco
DettagliModificazioni alla disciplina sanzionatoria in materia di lavoro (G.U. 26 gennaio 1995, n. 21, suppl. ord.) IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
DECRETO LEGISLATIVO 19 dicembre 1994, n. 758 Modificazioni alla disciplina sanzionatoria in materia di lavoro (G.U. 26 gennaio 1995, n. 21, suppl. ord.) Visti gli articoli 76 e 87 della Costituzione; IL
DettagliPresentazione... pag. 5
Presentazione.... pag. 5 Parte prima capitolo 1 Il diritto ambientale in genere 1. Premessa...» 17 2. L evoluzione della normativa ambientale....» 19 3. Ambiente e Costituzione...» 23 4. Ambiente e normativa
DettagliIntroduzione del titolo VI-bis del libro II del codice penale, in materia di delitti contro l'ambiente (*)
Introduzione del titolo VI-bis del libro II del codice penale, in materia di delitti contro l'ambiente (*) Art. 1. 1. Dopo il titolo VI del libro secondo del codice penale è inserito il seguente: «TITOLO
DettagliAttività Produttive. Altre richieste Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) Descrizione
Attività Produttive Altre richieste Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) Descrizione L'Autorizzazione Unica Ambientale è un unico provvedimento autorizzativo che sostituisce e comprende diversi titoli
DettagliDefinizioni Scarico: Scarico esistente: c)
¾D.lgs 11 maggio 1999 n. 152 Disposizioni sulla tutela delle acque dall inquinamento e recepimento della direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane e della direttiva 91/676/CEE
DettagliResponsabilità penale in materia di siti contaminati
Responsabilità penale in materia di siti contaminati Avv. Angelo Merlin Vice Presidente ASSORECA NCTM Studio Legale Associato - MILANO - ROMA - VERONA - BRUXELLES Indice dell intervento La precedente norma
Dettagli*MOD. SG (REV.0) - EMISSIONE CIRCOLARI
*MOD. SG.99.107 (REV.0) - EMISSIONE CIRCOLARI Classificazione: Oggetto: DV.06.07/108 CIRCOLARE DT N 15 DEL 4/8/15 - INTEGRAZIONI ALLA CIRCOLARE DISPOSITIVA DEL DT N. 9 DEL 15.06.2015 E MODULISTICA PER
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA
ALLEGATO 1 REGIONE ABRUZZO REGIONE ABRUZZO DIREZIONE PARCHI TERRITORIO AMBIENTE ENERGIA SERVIZIO GESTIONE RIFIUTI PROVINCE CHIETI - L AQUILA - PESCARA TERAMO IN COLLABORAZIONE CON I CORPI DI POLIZIA PROVINCIALE
DettagliD. Lgs. 758/94. DECRETO LEGISLATIVO 19 dicembre 1994, n Modificazioni alla disciplina sanzionatoria in materia di lavoro
D. Lgs. 758/94 DECRETO LEGISLATIVO 19 dicembre 1994, n. 758 Modificazioni alla disciplina sanzionatoria in materia di lavoro IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visti gli articoli 76 e 87 della Costituzione;
DettagliD.Lgs. 758/94 Disciplina sanzionatoria in materia di lavoro IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visti gli articoli 76 e 87 della Costituzione; Visto l'art. 1 della legge 6 dicembre 1993, n. 499, recante delega al Governo per la riforma dell'apparato sanzionatorio in
DettagliCaratteri generali. Generalizzato inasprimento del regime sanzionatorio
Caratteri generali Generalizzato inasprimento del regime sanzionatorio Carenza di proporzione tra gravità dell illecito (rischio) e grado di afflittività della sanzione Carenza di distinzione, ai fini
DettagliIN CASO DI PIÙ VIOLAZIONI
07/02/14 BOLOGNA 07/02/14 BOLOGNA IN CASO DI PIÙ VIOLAZIONI ART. 260 BIS COMMA 9 BIS (INTRODOTTO CON D.LGS. 121 DEL 2011) Chi con un'azione od omissione viola diverse disposizioni di cui al presente articolo
DettagliIndice VII. Cap. 1. Elementi di Diritto Ambientale
VII Indice Cap. 1. Elementi di Diritto Ambientale 1. L evoluzione del diritto ambientale italiano... 1 2. Nozione e tutela nella Costituzione... 4 3. I principii fondamentali.... 7 4. Le fonti del diritto
DettagliV.I.A. e sanzioni: modifiche all art. 29 Dlgs. 152/2006 Novità del Dlgs. 104/2017. A cura di Studio Legale Ambiente Cinzia Silvestri
V.I.A. e sanzioni: modifiche all art. 29 Dlgs. 152/2006 Novità del Dlgs. 104/2017 A cura di Studio Legale Ambiente Cinzia Silvestri L art. 29 del Dlgs. 152/2006, che disciplina il sistema sanzionatorio
DettagliLa normativa antinfortunistica Italiana. Come cambia la Vigilanza
La normativa antinfortunistica Italiana Come cambia la Vigilanza La Tipologia Sanzionatoria Norme Previgenti Violazioni con previsione di: ARRESTO o AMMENDA (Contravvenzioni) SANZIONI AMMINISTRATIVE Nuova
DettagliPROVINCIA DI VICENZA
PROVINCIA DI VICENZA Contrà Gazzolle n. 1 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243 DETERMINAZIONE N 373 DEL 04/05/2018 Servizio SUOLO RIFIUTI ACQUA OGGETTO: PROROGA ISCRIZIONE AL REGISTRO PROVINCIALE
DettagliIl controllo degli scarichi in pubblica fognatura
Il controllo degli scarichi in pubblica fognatura Ruolo di ARPA, l attività di campionamento nelle aziende e il diverso approccio nella valutazione dei risultati in relazione al regime autorizzativo (aziende
DettagliIL SISTEMA SANZIONATORIO
1 INTRODUZIONE 2 Ora sei arrivato al punto in cui se non rispetti le regole vieni punito. Nel Testo unico la punizione si chiama sanzione e tutte le sanzioni sono raccolte nel sistema sanzionatorio, che
DettagliProcura della Repubblica presso il Tribunale di Pisa
Protocollo ARPAT n 0072424 del 21/10/2015 Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pisa Al Questore Al Comandante provinciale dei Carabinieri Al Comandante provinciale della Guardia di Finanza Al
DettagliCittà di Giugliano in Campania
Città di Giugliano in Campania Provincia di Napoli SETTORE SERVIZI FINANZIARI REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE ALLE VIOLAZIONI DEI REGOLAMENTI E DELLE ORDINANZE COMUNALI Approvato
DettagliREGIONE TOSCANA DIREZIONE AMBIENTE ED ENERGIA SETTORE AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI. Responsabile di settore: RAFANELLI ANDREA
REGIONE TOSCANA DIREZIONE AMBIENTE ED ENERGIA SETTORE AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI Responsabile di settore: RAFANELLI ANDREA Decreto non soggetto a controllo ai sensi della D.G.R. n. 553/2016 Numero interno
DettagliPROVINCIA DI VICENZA
PROVINCIA DI VICENZA Contrà Gazzolle n. 1 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243 DETERMINAZIONE N 372 DEL 04/05/2018 Servizio SUOLO RIFIUTI ACQUA OGGETTO: PROROGA ISCRIZIONE AL REGISTRO PROVINCIALE
DettagliINDICE - SOMMARIO PARTE PRIMA
INDICE - SOMMARIO Prefazione... pag. VII PARTE PRIMA CAPITOLO I IL DIRITTO DELL AMBIENTE 01. - Il diritto dell ambiente in generale... pag. 3 02. - L evoluzione della normativa ambientale...» 7 03. - Il
DettagliLe sanzioni in materia di rifiuti
Le sanzioni in materia di rifiuti Genova 15 aprile 2016 Sabrina Sicher DEPOSITO TEMPORANEO E un regime di deroga (rispetto ad un impianto di gestione rifiuti che richiede un autorizzazione) purchè siano
DettagliLa nuova AIA sanzioni alla luce del Dlgs. n. 46/2014
La nuova AIA sanzioni alla luce del Dlgs. n. 46/2014 Padova, 24 o>obre 2014 a cura di Studio Legale Ambiente avv. Cinzia Silvestri Studio Legale Ambiente avv. Cinzia Silvestri 1 Sanzioni amministraeve
DettagliEMERGENZE ANTROPICHE, NATURALI E CRISI AMBIENTALI
EMERGENZE ANTROPICHE, NATURALI E CRISI AMBIENTALI VERSO UNA RISPOSTA DI SISTEMA DELLE AGENZIE Autumn School AssoARPA Alberto Manfredi Selvaggi, ARPA Molise «Qualifica di Ufficiale di Polizia Giudiziaria
DettagliCOOPSETTE SOCIETÀ COOPERATIVA
COOPSETTE SOCIETÀ COOPERATIVA MODELLO DI ORGANIZZAZIONE DI GESTIONE E DI CONTROLLO. PARTE SPECIALE - III REATI AMBIENTALI APPROVATO DAL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE CON DELIBERA DEL 27 MARZO 2012 N 786
DettagliArt. 5 Libretto di impianto - comma 5 lett. b)
Art. 5 Libretto di impianto - comma 5 lett. b) per gli impianti esistenti, la predisposizione del relativo libretto viene effettuata dall impresa manutentrice in occasione del primo intervento utile di
DettagliCittà di Cinisello Balsamo
Città di Cinisello Balsamo Regolamento per la determinazione e applicazione delle sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni alle norme delle ordinanze e dei regolamenti comunali Approvato con Delibera
DettagliLa Gestione dei materiali da demolizione nei cantieri edili
La Gestione dei materiali da demolizione nei cantieri edili ARPAC è l'agenzia Regionale per l'ambiente della Regione Campania istituita con Legge Regionale n. 10/98 Dr.ssa Fabrizia Giovinazzi Dirigente
DettagliArpae: una nuova organizzazione per l ambiente in Emilia-Romagna. Giuseppe Bortone
Arpae: una nuova organizzazione per l ambiente in Emilia-Romagna Giuseppe Bortone Arpae è L'Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia è l'ente della Regione Emilia-Romagna che opera
DettagliReati ambientali e D.Lgs. 231/2001: le ricadute sul sistema industriale. Massimo Settis Unione Industriale di Torino
Reati ambientali e D.Lgs. 231/2001: le ricadute sul sistema industriale. Massimo Settis Unione Industriale di Torino TORINO, 6 dicembre 2011 D.Lgs. 231/2001 e reati ambientali Tra i reati presupposto in
DettagliIl Direttore di Servizio
DPR n. 59/2013 e s.m.i. Autorizzazione Unica Ambientale della ditta LAFFRANCHINI S.R.L. (C.F. 00169060316) con sede legale in via C. A. Colombo n. 10, Monfalcone (GO) per l impianto sito in via Grota del
DettagliComune di Villafranca di Verona PRO VINCIA DI VE RO NA
Comune di Villafranca di Verona PRO VINCIA DI VE RO NA AREA 4 - SERVIZI TECNICI UNITA' ECOLOGIA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE N. 2322 DEL 25/08/2017 Oggetto: DITTA LAMACART SPA-UNITA' LOCALE DI VIA I MAGGIO
DettagliParte Speciale 4 Protocolli in materia di prevenzione e tutela ambientale (art. 25-undecies, D. Lgs. 231/2001)
Parte Speciale 4 Protocolli in materia di prevenzione e tutela (art. 25-undecies, D. Lgs. 231/2001) Allegato n. 7 al Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo approvato con determina dell Amministratore
DettagliPROVINCIA DI VICENZA
PROVINCIA DI VICENZA Contrà Gazzolle n. 1 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243 DETERMINAZIONE N 1559 DEL 18/12/2018 Servizio SUOLO RIFIUTI ACQUA OGGETTO: PROROGA ISCRIZIONE AL REGISTRO PROVINCIALE
DettagliARPAE Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi
ARPAE Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi Determinazione dirigenziale n. DET-AMB-2016-2212 del 07/07/2016 Oggetto Art. 29-decies,
DettagliAREA AMBIENTE AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE
provincia.udine@cert.provincia.udine.it AREA AMBIENTE AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE OGGETTO: DPR N. 59/2013 - AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE DELLA DITTA INDIVIDUALE TAPPEZZERIA
DettagliAUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE - A.U.A.
AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE - A.U.A. AVVISO IMPORTANTE In data 13 GIUGNO 2013 è entrato in vigore il D.P.R. 13/03/2013 n.59 "Regolamento recante la disciplina dell'autorizzazione unica ambientale e
DettagliProvincia di Rimini SERVIZIO POLITICHE AMBIENTALI PROVVEDIMENTO DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO 5/2006 E SS.MM.II. DITTA: GIORGI ANGELO SNC - RIMINI.
SERVIZIO POLITICHE AMBIENTALI PROVVEDIMENTO DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO N 2217 del 02/12/2014 OGGETTO: D.LGS. N. 152/2006 PARTI III E IV - L.R. N. 3/1999 - L.R. N. 5/2006 E SS.MM.II. DITTA: GIORGI ANGELO
DettagliINDICE SOMMARIO. Premessa...
INDICE SOMMARIO Premessa... XIII CAPITOLO 1 L OGGETTO DELLA TUTELA PENALE DELL AM- BIENTE. PROTEZIONE DELLE SPECIE, DEGLI HABITAT E DELLE AREE NATURALI PROTETTE 1. L oggetto della tutela penale dell ambiente:
DettagliAREA AMBIENTE AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE
provincia.udine@cert.provincia.udine.it AREA AMBIENTE AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE OGGETTO: AUA/99.2015.UD - DPR N. 59/2013 - AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE - DITTA MARMI
DettagliRegione Umbria Giunta Regionale
Regione Umbria Giunta Regionale DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA, AMBIENTE, ENERGIA, CULTURA, BENI CULTURALI E SPETTACOLO Servizio Valutazioni ambientali, sviluppo e sostenibilità ambientale DETERMINAZIONE
DettagliSEMPLIFICAZIONI IN MATERIA DI UTILIZZO DI TERRE E ROCCE DA SCAVO. (Aggiornamenti introdotti dalla Legge di Conversione n.
SEMPLIFICAZIONI IN MATERIA DI UTILIZZO DI TERRE E ROCCE DA SCAVO (Aggiornamenti introdotti dalla Legge di Conversione n.98 del 09/08/2013) Articolo 184 bis del D.lgs. 152/2006, comma 2 bis: IL D.M. 161/2012
DettagliA cura del Dott. Maurizio Santoloci e della Dott.ssa Valentina Vattani
Un problema sostanziale connesso all applicazione delle procedure per la PG dettate dalla nuova Parte Sesta/bis del D.L.vo n. 152/06: che fine fanno i reati contravvenzione puniti con ammenda E arresto?
DettagliDICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ (resa ai sensi degli artt. 47 e 38 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n.445)
Spett.le ARPA Lombardia DIPARTIMENTO DI VARESE Via dei Campigli n. 5 21100 - VARESE E, p.c. Spett.le Sportello Unico per le Attività Produttive Via Cavour n. 2 21013 GALLARATE (VA) Dichiarazione relativa
DettagliSezione A - Dati del soggetto dichiarante
Spett.le ARPA Lombardia DIPARTIMENTO DI VARESE Via dei Campigli n. 5 21100 - VARESE E, p.c. Spett.le Sportello Unico per l Edilizia Via Cavour n. 2 21013 GALLARATE (VA) Dichiarazione relativa al rispetto
DettagliREGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO
REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 184 11/04/2017 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 6612 DEL 10/04/2017 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: Area: SEGRETARIO GENERALE Prot. n. del OGGETTO: Schema di deliberazione
DettagliSchema di decreto legislativo recante Disposizioni in materia di depenalizzazione, a norma dell art. 2, comma 2, della l. 28 aprile 2014, n
Schema di decreto legislativo recante Disposizioni in materia di depenalizzazione, a norma dell art. 2, comma 2, della l. 28 aprile 2014, n. 67. 1 IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visti gli articoli 76 e
DettagliPrefettura di Cagliari Ufficio territoriale del Governo
Prot. M_ITPR_CAUTG00232562006-03-23-AREA I bis 23 marzo 2006 AI SIGG. SINDACI DELLE PROVINCE DI CARBONIA-IGLESIAS MEDIO CAMPIDANO e, p.c. AL SIG. QUESTORE AL SIG. COMANDANTE PROV.LE CARABINERI AL SIG.
DettagliPROGETTO DI LEGGE RESPONSABILITÀ DA MISFATTO DELLA PERSONA GIURIDICA. Titolo I Disposizioni generali. Art. 1 (Ambito di applicazione)
PROGETTO DI LEGGE RESPONSABILITÀ DA MISFATTO DELLA PERSONA GIURIDICA Titolo I Disposizioni generali Art. 1 (Ambito di applicazione) 1. Nei casi previsti dalla presente legge, la persona giuridica è responsabile
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA
ALLEGATO DIREZIONE PROTEZIONE CIVILE AMBIENTE SERVIZIO GESTIONE RIFIUTI PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE ABRUZZO E PROVINCE DI CHIETI - L AQUILA - PESCARA TERAMO PARCO NATURALE REGIONALE SIRENTE VELINO
DettagliREGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE COMUNALI
COMUNE DI BIENTINA Provincia di Pisa PER L APPLICAZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE COMUNALI Sommario Art. 1 Ambito di applicazione Art. 2 Pagamento in misura ridotta delle sanzioni amministrative pecuniarie
DettagliDeterminazione n.b0617 del 31 gennaio 2011 OGGETTO: REFECTA S.r.l. - Modifica alla Determinazione n.c2028 del 30/08/2010
n.b0617 del 31 gennaio 2011 OGGETTO: REFECTA S.r.l. - Modifica alla n.c2028 del 30/08/2010 Gestore : REFECTA S.r.l. P.IVA e C.F.: 01580050597 Sede Legale ed Via Grotte di Nottola 21 Cisterna di Latina
Dettagli