La qualità ambientale
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- Emilia Ranieri
- 7 anni fa
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1 IL INCONTRARE CTN_ACE IL CTN_ACE La qualità ambientale Autori Giorgio Catenacci, Donata Lerda, Elisabetta Di Caprio, Francesca Fornasier
2 Obbiettivo dell attività Valutare le potenziali linee di sviluppo e integrazione delle reti di monitoraggio della Qualità dell Aria sul territorio nazionale
3 OBIETTIVI delle Agenzie Regionali: controllo della qualità dell aria secondo la normativa (d.lgs.n.351, D.M. n.60,..) prevenzione e tutela della salute della popolazione e degli ecosistemi Necessaria integrazione del monitoraggio in campo chimico-fisico con microinquinanti aerodispersi Basse concentrazioni, hanno associato un potere tossicologico (spesso cancerogeno) a lungo termine o un impatto ambientale significativo.
4 Qualità ambientale Monitoraggio biologico Monitoraggio chimico-fisico Obbiettivo è la caratterizzazione dell inquinamento atmosferico mediante indicatori di stato dell ecosistema biotico Obbiettivo è valutare l evoluzione delle esigenze di monitoraggio della qualità dell aria
5 Monitoraggio chimico-fisico Il controllo della qualità dell aria Stato attuale Integrazione delle reti SO 2 NO 2 PM10 Particolato totale CO O 3 Benzene (BTEX) Idrocarburi Policiclici Aromatici Formaldeide (carbonili) Particolato fine (PM 2,5-1) Metalli Composti Organici Persistenti (POP)
6 Evoluzione Normativa Protocolli internazionali (inquinamento transfrontaliero, deposizioni acide, ozono troposferico) Tossicità ed Ecotossicità Impatto emissioni in atmosfera Ciclo dell inquinante nelle diverse matrici ambientali (Aria, Acqua, Suolo, Catena alimentare,..) Schema delle attività Per l individuazione dei gruppi di sostanze da monitorare a breve e medio termine Individuare la priorità di integrazione Linee guida di programmazione delle indagini Tecniche di misura e campionamento Integrazione delle reti di qualità dell aria
7 La struttura delle attività Task a I livello: a breve termine, per la messa a punto di protocolli di indagine basati su criteri di priorità ambientale e di fattibilità operativa (rapporto costo/beneficio) Task a II livello: a medio termine, organizzazione di criteri generali di priorità per la selezione di composti inquinanti con potenziali esigenze di monitoraggio e indagine
8 I livello LISTA ANALITI DI I LIVELLO (da monitorare in via continuativa e prioritaria) Aromatici PRIORITARI PER CRITERI TOSSICOLOGICI E NORMATIVI IPA PRIORITARI PER CRITERI TOSSICOLOGICI E NORMATIVI Metalli PRIORITARI PER CRITERI TOSSICOLOGICI E NORMATIVI Benzene Toluene o-xilene p-xilene m-xilene Etilbenzene 1,2,4-trimetilbenzene 1,2,3-trimetilbenzene 1,3,5-trimetilbenzene Benzo[a]pirene Benzo[a] antracene Benzo [b]fluorantene Benzo[k]fluorantene Crisene Dibenzo[a,h]antracene Indeno[1,2,3-cd]pirene Piombo Cadmio Arsenico Nichel Mercurio
9 LISTA ANALITI DI I LIVELLO (da monitorare in via continuativa e prioritaria) Carbonilici PRIORITARI PER CRITERI TOSSICOLOGICI E PER INQUINAMENTO FOTOCHIMICO DERIVANTE Altri PRIORITARI PER CRITERI TOSSICOLOGICI E AMBIENTALI Formaldeide Acetaldeide Acetone Propionaldeide Butiraldeide Metiletilchetone Crotonaldeide PM 10 - PM 2,5 Perossiacetilnitrato (PAN) Acrilonitrile Tricloroetilene Diclorometano Tetracloroetilene Metilterbutiletere (MTBE) Ammoniaca
10 II livello Organizzare elementi a supporto della progettazione/programmazione degli interventi Livello informativo Normativa Europea/Nazionale Position paper Studi preparatori Organizzazioni Internazionali (ONU,WHO,..) Protocolli Indicatori Indicatori di priorità temporali e attuative
11 Livello informativo II livello Indicatori Tossicità Ecotossicità Ciclo di vita nelle matrici ambientali Emissioni in atmosfera Indagini sperimentali Tecniche di misura Livello di conoscenza degli effetti su organismi viventi Interazione ecosistema-atmosfera Rappresentatività del censimento in senso spaziale e quantitativo Grado di conoscenza Disponibilità Risoluzione spaziale e temporale
12 Dove orientare l indagine!! Ozono troposferico Composti organici Precursori Mitigazione Particolato Proprietà chimico/fisiche Mitigazione Impatto ambientale Sostanze organiche persistenti Monitoraggio a supporto della conoscenza dei trend Divieto all uso e alla produzione
13 PROSPETTIVE DELL ATTIVITA CTN_ACE PER IL 2003/2004 Fornire strumenti operativi per la progettazione e la gestione delle azioni di integrazione delle reti, per mezzo di: stesura di Linee Guida per il monitoraggio chimico-fisico dei microinquinanti, soprattutto organici, presenti in atmosfera, a breve termine Fornire elementi di supporto alla programmazione della azioni di controllo della qualità dell aria in una ottica di Controllo Ambientale integrato
14 Il monitoraggio biologico Bioaccumulo Si avvale di organismi resistenti alle alterazioni ambientali, sfruttando la loro capacità di accumulo di sostanze xenobiotiche nei tessuti Bioindicazione Si avvale di organismi sensibili alle alterazioni ambientali, misura le alterazioni morfologiche e fisiologiche indotte sugli individui o alterazione a livello di popolazione Misura di tipo chimico Misura di tipo biologico Risposta di tipo quantitativo specifica sugli analiti considerati Risposta qualitativa di tipo generale, tiene conto delle interazioni tra analiti e dell effetto sinergico
15 Sviluppo del biomonitoraggio in Italia Nel 1998 APAT organizza un workshop biomonitoraggio della qualità dell aria sul territorio nazionale (stato dell arte sui metodi utilizzati e livello di applicazione) I principali metodi utilizzati sono: Bioindicazione con licheni I.B.L. Bioindicazione con tabacco per il monitoraggio dell ozono troposferico Bioaccumulo con i licheni Bioaccumulo con i muschi
16 Attività del CTN_ACE triennio Viene realizzata un indagine conoscitiva sull applicazione dell Indice di Biodiversità Lichenica con l intento di : Individuare i detentori di dati Valutare l omogeneità e ripetibilità dei dati raccolti Verificare le modalità di scelta delle stazioni
17 Risultati dell indagine conoscitiva Modalità di scelta delle stazioni Riferimento a metodologie dettagliate in letteratura Non Risposta 12% Si 67% No 21% Random Griglia Stratificazione Estrazione Giudizio operatore Altro Adozione di procedure di controllo qualità Georeferenziazione SI 37% Dati mancanti 30.1% No 50.4% NO 63% Sì 19,5%
18 Attività del CTN_ACE triennio Viene definita una rete di stazioni di campionamento la cui densità relativa è definita da una maglia quadra di 18 km di lato, allo scopo di: garantire sufficiente precisione nel mappaggio e nella stima dei valori intermedi contenere nei limiti della fattibilità le risorse necessarie
19 Attività del CTN_ACE triennio Viene predisposto, un manuale per l applicazione dell Indice di Biodiversità Lichenica
20 Attività del CTN_ACE triennio EUROPEAN GUIDELINE FOR MAPPING LICHEN DIVERSITY AS INDICATOR OF ENVIRONMENTAL STRESS In fase di presentazione all ufficio europeo per la normazione dei metodi J. Asta (France), W. Erhardt (Germany), M. Ferretti (Italy), F. Fornasier (Italy), U. Kirschbaum (Germany), P. L. Nimis (Italy), W. Purvis (UK), S. Pirintsos (Greece), C. Scheidegger (Switzerland), C. Van Haluwyn (France) and V. Wirth (Germany)
21 Attività del CTN_ACE triennio Incrementare lo sviluppo della rete nazionale attraverso: la diffusione degli strumenti disponibili (Manuale applicativo I.B.L.) il controllo della qualità dei dati prodotti la standardizzazione e l inserimento nella rete di nuove metodiche il supporto alle agenzie regionali nella progettazione e realizzazione di reti regionali
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