Regione Emilia-Romagna. Arpa Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente dell Emilia-Romagna
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- Placido Castellani
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1 ORGANIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI SORVEGLIANZA AMBIENTALE E DI VALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA NELLE AREE CIRCOSTANTI GLI IMPIANTI DI INCENERIMENTO IN ESERCIZIO IN REGIONE EMILIA-ROMAGNA Regione Emilia-Romagna -Assessorato alle Politiche per la salute -Assessorato all Ambiente e sviluppo sostenibile Arpa Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente dell Emilia-Romagna
2 Negli anni passati gli inceneritori hanno destato apprensione per una serie di inquinanti potenzialmente pericolosi per la popolazione (diossine, IPA, metalli pesanti, ecc.), attualmente l attenzione dei media si è focalizzata sulle nanoparticelle La conoscenza del problema e la sua dimensione costituiscono un passo cruciale verso una comunicazione scientificamente corretta e una probabile diminuzione dei conflitti. Nel caso specifico, il progetto proposto è una risposta alla richiesta di maggiori e concrete informazioni sull argomento.
3 Controllo degli impianti di incenerimento e delle aree di rispetto degli impianti Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) Direttiva 96/61/CE; D.lgs ; L.R. n.21/2004 Sorveglianza ambientale nelle aree limitrofe agli impianti di incenerimento dei RSU e valutazione epidemiologica Progetto - RER - Arpa
4 La Direttiva IPPC (AIA) presenta varie caratteristiche tra le quali: a differenza delle Leggi settoriali, non ha limiti prefissati da applicare ed i Valori Limite delle Emissioni sono fissati da principi di prevenzione e protezione ha l obiettivo di favorire la partecipazione del pubblico che ha il diritto di accesso alle informazioni ambientali e di influenzare le decisioni ambientali
5 All art. 2 del D. Lgs 59/05 - sono espresse le definizioni di Pubblico (una o più persone fisiche o giuridiche, le associazioni, ) e di Pubblico interessato ( il pubblico che subisce o può subire gli effetti dell adozione di una decisione relativa al rilascio di una autorizzazione ). Il diritto di partecipazione alle decisioni non prevede solo che il Pubblico interessato possa esprimere (una volta informato in modo completo e tempestivo) pareri e/o osservazioni, ma impone all Autorità Competente di tenere conto di tali opinioni, di rendere pubblica la decisione assunta e le motivazioni che stanno alla base della stessa.
6 AIA -GdLArpa standardizzazione procedure autorizzative La normativa inerente all IPPC è stata recepita in Italia con il D.Lgs 59/05 ed in RER dalla L.R 21/04. L AIA deve: Includere le misure necessarie per soddisfare i requisiti dei principi generali Adottare le migliori tecniche disponibili (MTD); Ridurre i valori limite delle emissioni (VLE); Contenere un adeguato Piano di Monitoraggio e controllo.
7 PROGETTO Sorveglianza Inceneritori Obiettivi generali Organizzare un Sistema di monitoraggio che consenta di valutare nel tempo le tendenze dell inquinamento ambientale nelle aree circostanti gli inceneritori, l esposizione e i relativi effetti avversi sulla salute Obiettivi specifici Uniformare le metodologie di monitoraggio ambientale degli impianti di incenerimento rifiuti, Acquisire nuove conoscenze relative alle caratteristiche qualitative e quantitative degli inquinanti emessi dagli impianti e presenti in ambiente Valutare, con approccio omogeneo, lo stato di salute della popolazione esposta alle emissioni degli inceneritori di rifiuti solidi urbani in esercizio nel territorio regionale. Definire i criteri per la Valutazione di Impatto Sanitario (VIS) di eventuali futuri impianti
8 RISULTATI ATTESI Aspetti Ambientali Messa a punto di linee guida per il monitoraggio ambientale, integrate con indicatori e metodologie sviluppate nel corso del progetto. Valutazione di aspetti ambientali meno noti, quali: - presenza di particelle fini e ultrafini e composizione del particolato, - presenza di composti ad elevato rischio ambientale e sanitario, Aspetti sanitari Valutazione epidemiologica degli effetti di salute nella popolazione residente in prossimità degli inceneritori Analisi della mortalità nella coorte dei soggetti professionalmente esposti Valutazione degli effetti biomolecolari del particolato atmosferico in prossimità degli inceneritori Messa a punto di una metodologia di Valutazione di Impatto Sanitario (VIS HIA)
9 Esperienze presenti in ambito nazionale e internazionale Bibliografia scientifica e tecnica Esperienze maturate in Regione (Inceneritore del Frullo, Reggio E., Coriano (FO) Risultati attesi Linee guida per la sorveglianza ambientale e la valutazione epidemiologica Fabbisogni conoscitivi Attività di ricerca specifiche attivate col progetto
10 Attività estese alle 8 aree in cui sono presenti gli inceneritori di RSU Valutazione epidemiologica Aree di indagine Messa a punto delle linee guida per il monitoraggio ambientale Messa a punto di linee guida per la VIS Attività sperimentale realizzata per 1 inceneritore Caratterizzazione delle emissioni Sorveglianza ambientale nell area esterna Sviluppo di un sistema informativo epidemiologico e ambientale
11 - Monitoraggio ambientale - Emissione al camino Valutare le emissioni ai camini degli inceneritori e la qualità dell aria nelle zone adiacenti, con particolare attenzione alla tipologia di inquinanti emessi da questi impianti (metalli pesanti, IPA, ossidi di azoto e di zolfo, ossido di carbonio, acido cloridrico, diossine e furani, idrocarburi aromatici) Qualità dell aria ambiente Elaborare mappe di ricaduta degli inquinanti emessi dagli inceneritori e dalle altre principali fonti di inquinamento ambientale (traffico, altre attività produttive), utilizzando modelli teorici e misure su matrici ambientali, al fine di identificare la possibile influenza dell inceneritore
12 - Monitoraggio ambientale - Caratterizzazione delle emissioni quanto e cosa esce da un camino - campionamento isocinetico di polveri (UNI o UNI 10263) e separazione granulometrica delle polveri stesse (EPA 201A o altro). Misura del particolato diviso in 13 classi dimensionali comprese tra 9µm e 0,04 µm Caratterizzazione chimica per classi dimensionali relativa alla presenza di metalli pesanti, anioni e cationi (formazione di particolato secondario), microinquinanti organici (distribuzione in relazione alla dimensione del particolato), ecc.
13 Sorveglianza ambientale in area pilota Campionamento in posizioni di massima e minima deposizione e in aree a diversa incidenza antropica (rurale, traffico, urbana, ecc.); Valutazione di sorgenti di emissioni confondenti; Sviluppo di modellistica non stazionaria del trasporto e deposizioni degli inquinanti; Valutazione della distribuzione dimensionale del particolato tra 10µm e 0,01 µm; caratterizzazione del particolato e degli inquinanti in forma gassosa (metalli pesanti, microinquinanti organici, anioni e cationi, carbonio organico ed elementare, NOx, SOx, ecc.); Valutazione di possibili marcatori delle emissione di inceneritori (K+, Cl-, distribuzione molecolare di IPA e nitroipa, ripartizione della componente carboniosa nelle frazioni organica ed elementare e valutazione della frazione solubile e insolubile in H2O, ecc.)
14 Studio di effetti di tossicità dell aria e impiego di modelli per la valutazione del rischio Valutazioni di genotossicità e analisi tossicologiche del particolato atmosferico Ricerca di marcatori specifici correlati all azione dell aerosol sui processi infiammatori e sui meccanismi di tossicità e cancerogenesi Applicazione di modelli per la valutazione del rischio cancerogeno indotto dalle diverse composizioni dell aria presente nella zona di indagine
15 Valutazione dell esposizione umana su base residenziale Valutazione epidemiologica degli effetti sulla salute
16 Valutazione dell esposizione umana su base residenziale Scopo: integrazione tra indagini ambientali e salute Identificare esposizioni ambientali rilevanti per la salute, ricercare possibili outcome correlabili a inceneritori con ipotesi di relazione causa-effetto, valutare la necessità o meno di raccomandazioni o interventi, Comunicazione con i portatori di interesse basata su evidenze, Definizione e fattibilità di un sistema di biomonitoraggio di parametri ambientali e individuali (biomarcatori( biomarcatori) Metodologia applicata Ricostruzione storia residenziale (georeferenziazione della popolazione in studio) Mappatura ambientale dei traccianti individuati Attribuzione di un valore di esposizione a livello individuale sulla base della residenza in aree omogenee per livelli di esposizione definiti.
17 Valutazione epidemiologica sugli effetti sulla salute nella popolazione Metodologia - Studio geografico Analisi della distribuzione geografica di eventi sanitari a lungo o e breve termine riferibili alla esposizione ad inceneritori: Mortalità Incidenza tumori Ricoveri per cause respiratorie Eventi riproduttivi (malformazioni, basso peso alla nascita, ecc.) e Studio di coorte dei lavoratori Identificazione dei lavoratori impiegati, sia attualmente che in passato, per la conduzione degli impianti. Analisi della mortalità in questo gruppo in relazione ai livelli i di esposizione Studio di coorte dei residenti Identificazione della popolazione residente o che ha risieduto nei pressi degli impianti Analisi della mortalità e dell incidenza tumori in questo gruppo, in relazione ai livelli di esposizione
18 Sistema informativo integrato Il progetto prevede l attivazione del sistema informativo in un sito pilota sviluppando le seguenti fasi: Armonizzare i parametri ambientali e quelli sanitari in una dimensione spazio-temporale comune, Sviluppare una matrice comune in cui integrare i dati raccolti, Definire il sistema di indicatori ambientali, sanitari, biologici ici da integrare, differenziando tra indicatori comuni a tutti i siti, indicatori specifici e dati sperimentali
19 Definire i criteri di effettuazione della Valutazione di Impatto Sanitario (VIS) di eventuali futuri impianti, alla cui stesura forniranno un indirizzo i risultati e i prodotti intermedi del progetto - Definizione dei criteri per la VIS - Definizione di linee Guida per la loro applicazione
20 Sviluppo ed attuazione di un piano comunicativo per la divulgazione dei dati e delle informazioni (metodologie usate per piani per la salute, agenda 21, ecc.) Massima trasparenza e divulgazione dei dati Linguaggio e tecniche di comunicazione appropriate Sinergie con sistemi già esistenti
21 Coordinamento Comitato di progetto Comitato tecnico scientifico 6 Linee Progettuali + 20 Task operativi, divisi ciascuno in 3 4 attività 4 Università con 6 Istituti coinvolti ISS, 3 Servizi Regionali e ASL 40 tecnici di Arpa impegnati Tempi di realizzazione Approvazione del progetto dicembre 2006 Realizzazione gennaio 2007 / dicembre 2009 Costi di realizzazione tra 1,5 e 2,5 Milioni di Euro
22 Collaborazioni previste per la realizzazione del progetto Dipartimenti di sanità pubblica delle AUSL (Comuni coinvolti) ARPA Emilia-Romagna Università di Bologna Epidemiologia Dipartimento Asl Roma E Regione Emilia-Romagna Università di Ferrara Università di Parma Dipartimenti dell ISS Altri da definire Università di Venezia
23 DESTINATARI DEL PROGETTO Cittadini - fornire maggiori evidenze con cui confrontare le preoccupazioni espresse su tali impianti; Pubblica Amministrazione - programmazione del territorio e azioni di mitigazione dell impatto di impianti esistenti; Organismi pubblici di controllo (ASL e ARPA) - maggiore efficacia della attività di tutela della salute pubblica in fase di autorizzazione di nuovi impianti ( o modifica di esistenti) e di controllo; Mondo scientifico - fornire evidenze in merito alle caratteristiche e agli effetti delle esposizioni complessive dovute agli impianti in questione, e informazioni aggiuntive sulle caratteristiche ed effetti di singoli inquinanti di particolare interesse tossicologico.
24 Per saperne di più..
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