Paola Angelini, Regione Emilia-Romagna Vanes Poluzzi, Arpa Emilia-Romagna

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1 Paola Angelini, Regione Emilia-Romagna Vanes Poluzzi, Arpa Emilia-Romagna

2 Che cos è Moniter Obiettivi generali e specifici Le attività L organizzazione e il SAL LP1 LP2 LP3 LP4 LP5 LP6 LP7 I tempi e i costi

3 Che cos è Moniter? Organizzazione di un Sistema di Sorveglianza Ambientale e Valutazione Epidemiologica nelle Aree Circostanti gli Inceneritori in Emilia-Romagna Committente del progetto: Regione Emilia-Romagna - Assessorato alle Politiche per la Salute - Assessorato all Ambiente e Sviluppo Sostenibile Realizzazione del progetto: Arpa Emilia-Romagna - Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente dell Emilia-Romagna

4 Gli obiettivi generali Valutare le tendenze (complesso di fattori) dell inquinamento ambientale nelle aree circostanti gli inceneritori, l esposizione e gli effetti avversi sulla salute umana Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) Controllo degli impianti di incenerimento e delle aree di rispetto degli impianti Progetto Moniter RER - Arpa Sorveglianza ambientale nelle aree limitrofe agli impianti di incenerimento di RSU e valutazione epidemiologica

5 Gli obiettivi specifici Uniformare metodi di monitoraggio ambientale Acquisire nuove conoscenze su inquinanti emessi e inquinanti in atmosfera Valutare lo stato di salute della popolazione Definire criteri per la Valutazione di Impatto Ambientale e Sanitario degli Impianti Migliorare le conoscenze per procedure di risk assessment Comunicazione sul rischio

6 Le attività 1. Attività estese alle 8 aree in cui sono presenti gli inceneritori di RU in Regione Emilia-Romagna Simulazioni modellistiche della dispersione degli inquinanti in atmosfera Valutazione epidemiologica Messa a punto delle linee guida per il monitoraggio ambientale Messa a punto di linee guida per la Valutazione di Impatto Sanitario 2. Attività sperimentale realizzata per 1 solo inceneritore: Granarolo Emilia - Bologna Caratterizzazione delle emissioni in modo dettagliato Sorveglianza ambientale nell area esterna Valutazione del rischio cancerogeno Sviluppo di un sistema informativo epidemiologico e ambientale

7 Inceneritori dell Emilia Romagna Piacenza Ferrara R. Emilia Modena Ravenna Granarolo E. (Bo) Inceneritori Forlì Cesena Coriano (Rimini)

8 Inceneritore di Granarolo E. (BO)

9 L organizzazione Il Progetto Moniter si suddivide in 7 LINEE PROGETTUALI - Ogni linea viene gestita da un gruppo diverso (Arpa, Università, CNR) - Ogni linea è suddivisa in azioni specifiche

10 L organizzazione: 7 linee Linea 1 Caratterizzazione chimica e delle dimensioni del particolato delle emissioni in atmosfera dell inceneritore Linea 2 Organizzazione e realizzazione della sorveglianza ambientale nelle aree di indagine Linea 3 Valutazione dell esposizione umana e implementazione sistema informativo integrato Linea 4 Valutazione degli effetti sulla salute nella popolazione oggetto di indagine Linea 5 Valutazione degli effetti tossicologici dell aria prelevata in prossimità degli impianti di incenerimento Linea 6 Definizione di un protocollo per la valutazione di impatto sanitario Linea 7 Comunicazione: sviluppo di un sistema per la comunicazione e gestione dei rischi e conflitti ambientali

11 Linea progettuale 1 Caratterizzazione delle emissioni degli inceneritori in esercizio nelle aree di indagine Lo studio riguarda 1 inceneritore di RU ritenuto rappresentativo (Frullo - Granarolo Emilia - Bologna) ed 1 campagna di misura OBIETTIVI Definire uno standard operativo per il controllo delle emissioni a camino Progettare e realizzare le attività di campionamento e analisi Caratterizzazione chimica e fisica del materiale particolato emesso

12 Linea progettuale 1 I RISULTATI ATTESI: Informazioni quali-quantitative sulla DISTRIBUZIONE DIMENSIONALE delle particelle emesse CARATTERIZZAZIONE chimica, fisica e morfologica del particolato emesso Raccolta di dati utili all aggiornamento e implementazione del CATASTO DELLE EMISSIONI per fini modellistici

13 Azione 1 - Linee guida per la sorveglianza degli impianti di incenerimento

14 Azione 2- Campionamento alle emissioni in atmosfera e speciazione chimica Speciazione dei seguenti analiti su particolato e condensa: PTS, PM10, PM2.5 e nanoparticelle; metalli totali; metalli solubili; componente organica solubile; diossine e furani; IPA; PCB; carbonio organico totale; anioni e cationi.

15 Caratterizzazione chimica, fisica, morfologica, particolato fine e ultrafine, bilanci di massa Distribuzione dimensionale Classificazione morfologica Confronto organico/inorganico Analisi elementale Monitoraggio del particolato fine ed ultrafine delle emissioni da camino Bilancio di massa degli inquinanti in tracce (PCDD/F, PCB, metalli pesanti)

16 Linea progettuale 2 Incremento di conoscenze relativo agli aspetti fisici e chimici dell aerosol in prossimità degli impianti di incenerimento, confrontato con gli ambienti limitrofi a diversa pressione antropica RISULTATI ATTESI: Redazione delle linee guida per le modalità di esecuzione della sorveglianza ambientale Output della modellistica per le aree della regione dove insistono i termovalorizzatori Messa a punto di modello al recettore per l analisi dei pesi della sorgente in funzione dei dati ottenuti dal monitoraggio Elaborazione dati mediante analisi conclusiva Messa a punto del modello non stazionario e prima applicazione in un caso pilota Risultati, per quanto riguarda l intorno dell inceneritore scelto, relativi a: - spettro dimensionale del particolato in atmosfera nel dominio considerato - caratterizzazione del particolato PM 2.5 e PM 1 - analisi micrometereologica - monitoraggio sistema acqua-suolo-pianta

17 LP2: Siti di monitoraggio 2 Massimi di ricaduta M1 e M2 2 Controlli dei rispettivi massimi di ricaduta C1 e C2 1 Massimo di ricaduta di tutte le fonti MaxD 1 Minimo di ricaduta di tute le fonti interno al dominio MinD 1 Sito urbano J 1 Sito urbano fuori dal dominio 1 Sito rurale fuori dal dominio G. MARGHERITA S.P.CAPOFIUME

18 S.P.Capofiume LP2: Mappa dei siti

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20 Linee Guida per l Organizzazione della Sorveglianza Ambientale: Versione 1: Versione finale conclusiva: Chiusura di Progetto Dicembre 2010

21 Determinazioni analitiche metalli totali IPA anioni e cationi componente idrosolubile componente carboniosa Set B PCDD/PCDF Attività conclusa Set A

22 Lavori in corso e sviluppi futuri analisi ed interpretazione dei dati della speciazione; monitoraggio dei metalli e dei microelementi nel sistema acqua-suolo-pianta; applicazione del modello a recettore; revisione delle linee guida a seguito della conclusione del progetto (31/12/2010).

23 Linea progettuale 3 Valutazione dell esposizione umana e implementazione sistema informativo integrato OBIETTIVI: Implementare un sistema informativo che integri indicatori ambientali-biologici-sanitari Valutare l esposizione della popolazione residente in prossimità degli inceneritori. Realizzare uno studio di fattibilità per acquisire elementi utili all attivazione del biomonitoraggio

24 Linea progettuale 3 I RISULTATI ATTESI: Valutazione dell esposizione: Definizione dell esposizione all inceneritore e alle altre fonti per la popolazione delle aree individuate Creazione base dati per indagini epidemiologiche e per procedure di risk assessment Miglioramento della stima dell esposizione tramite campagne di biomonitoraggio (valutazione della fattibilità) Sistema informativo integrato Report sul set di indicatori individuato Database prospettico degli indicatori individuati Report periodici del trend degli indicatori

25 Linea progettuale 4 Valutazione epidemiologica degli effetti sulla salute nella popolazione oggetto di indagine OBIETTIVI: Valutare le condizioni di salute della popolazione residente in prossimità degli inceneritori e dei lavoratori addetti agli impianti: - effetti a breve termine (esiti riproduttivi, malformazioni, ricoveri per cause respiratorie ecc.) - effetti a lungo termine (mortalità, incidenza tumori ecc.) Classificazione della popolazione secondo i livelli di esposizione

26 Linea progettuale 4 I RISULTATI ATTESI: Relazione sullo studio geografico di effetti a breve e lungo termine, in relazione ai livelli di esposizione Relazione sullo studio di coorte dei residenti, in cui si analizzerà la mortalità e incidenza tumori Relazione sullo studio di mortalità di lavoratori addetti agli impianti

27 Resident cohort "The cohort consists of all those living and resident, at the moment of the first available data of the Registry Office of Municipalities involved, with a valid address in the area under consideration at that time, and all individuals who are subsequently born or moved in up to 5 years before the end of follow-up".

28 Cohort of Residents by site Site n BO 52,182 FE 128,889 FO 71,934 MO 112,918 RA 1,514 RE 135,227 RN 56,613 Total 559,277 Records transmitted to Regional Health Information Service

29 Quality check of linkage among newborn data set and health records 13,248 babies were born in the study areas during the period Of these, 1,311 babies were born in the neighbourhood of the old Ferrara incinerator, no longer in operation during the period under study. Therefore valuable data are related to 11,937 newborns site n. Percent Cum. BO FE FO MO PC RA RE RN ,552 2,282 2, ,279 1, Total 11,

30 analysis protocol Inclusion in the study: For birth weight, gestational age, sex ratio and twin births: the reference dataset is composed of the 10,072 newborns who were linked to CedapDB. From them, the babies born from use of assisted reproduction techniques (122) were excluded. For this reason 9,950 newborns (10,072 minus 122) will be analysed, with further exclusions according to specific outcomes

31 Linea progettuale 5 Valutazione degli effetti tossicologici dell aria prelevata in prossimità degli impianti di incenerimento OBIETTIVI: Analizzare il profilo tossicologico di campioni d aria prelevati in vicinanza dell inceneritore a confronto con campioni d aria non interessati dall impianto Individuare i meccanismi d azione Identificare marcatori specifici dell esposizione Predizione del rischio da esposizione a impianti attualmente in funzione

32 Linea progettuale 5 RISULTATI ATTESI: Modelli in vitro per lo studio della risposta infiammatoria Studio dell impatto ambientale da sostanze genotossiche derivanti dall attività degli impianti di incenerimento Modelli predittivi del rischio cancerogeno Approcci di tossicogenomica per l individuazione di profili genici di espressione in linee cellulari esposte a particolato Valutazione del rischio cancerogeno

33 AZIONI Az. 1 - Modelli in vitro per lo studio della risposta infiammatoria, Prof. Francesco Di Virgilio, Univ. di Ferrara Az. 2 - Studio dell impatto ambientale da sostanze genotossiche derivanti dall attività degli impianti di incenerimento, Francesca Cassoni, Arpa Az. 3 - Modelli in vitro predittivi del rischio cancerogeno, Monica Vaccari, Arpa Az. 4 - Approcci di tossicogenomica per l individuazione di profili genici di espressione in linee cellulari esposte a particolato, Paola Silingardi, Arpa Az. 5 - Valutazione del rischio cancerogeno, Prof. Sandro Grilli, Univ. di Bologna

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35 STATO DI AVANZAMENTO Le attività sperimentali relative alla valutazione degli effetti infiammatori, della mutagenicità e cancerogenicità in vitro indotti dal PM prelevato nel sito di massima ricaduta dell impianto di termovalorizzazione (Frullo Est), nel punto di controllo (Calamosco), in area urbana (Giardini Margherita) e rurale (S.Pietro C.) sono concluse e si sta procedendo alla rielaborazione dei dati. E attualmente in corso l individuazione dei profili genici di espressione in linee cellulari esposte a particolato. Ci si è focalizzati su modelli in vitro rappresentativi di organi bersaglio del PM e su 3 siti di campionamento (massima ricaduta, relativo controllo e area urbana). L analisi e l interpretazione dei dati tossicologici e di trascrittomica e la valutazione del rischio cancerogeno consentiranno di ottenere informazioni utili per la stima dell impatto dell impianto sulla salute umana

36 Linea progettuale 6 Definizione di un protocollo per la Valutazione di Impatto Sanitario OBIETTIVO: Definire i criteri di effettuazione della Valutazione di Impatto Sanitario di eventuali futuri impianti e i criteri di RISULTATI ATTESI: Sviluppo del modello operativo, linee guida e raccomandazioni

37 LP6 Azione 1: Modelli, Applicazioni, Simulazioni La metodologia seguita per la selezione e validazione di materiali e metodi è descritta attraverso tre processi operativi essenziali che realizzano: A. una revisione della letteratura nazionale e internazionale per delineare lo stato dell arte sulla VIS. Essa è finalizzata a: 1) costruire una cornice di riferimento concettuale sui temi prioritari per la costruzione di un modello di VIS in popolazioni esposte ad impianti di incenerimento dei rifiuti; 2) sviluppare una sintesi di materiali e metodi di VIS da utilizzare nel contesto specifico. B. una consultazione di esperti attraverso la somministrazione di un questionario ad hoc finalizzato a sviluppare un consenso su contenuti teorici, dettagli metodologici e requisiti principali di una VIS per impianti di incenerimento. Le raccomandazioni formulate orientano materiali e metodi delle applicazioni di VIS successivamente realizzate. C. due applicazioni pilota di VIS nell area dell inceneritore che serve la Provincia di Bologna, seguite da una validazione del modello finale tramite metodologia Delphi.

38 LP6 Output dell Azione 1: 2. Rapporto Finale Azione 1 (Executive sommaries in italiano e inglese) 3. Database letteratura 4. Modello VIS Moniter 5. Strumenti prodotti in supporto dell Azione 1: questionari per esperti procedura di consultazione Delphi due applicazioni di VIS

39 LP6 Azione 2: Comunicazione nella VIS Le attività previste dalla Azione 2 includono Esame della letteratura sulla VIS relativamente alla comunicazione, che viene completato assieme al data base dell Azione 1. Realizzazione di interviste ai collaboratori delle Linee Progettuali di Moniter per esplorare i temi della comunicazione le conoscenze in materia di VIS Raccomandazioni sulla comunicazione, come contributo alle attività di linee guida per l Azione 3.

40 LP6 Output dell Azione 2: 2. Report Finale Azione 2 (executive sommaries in italiano e inglese) 3. Completamento database letteratura VIS 4. Raccomandazioni sulla comunicazione 5. Strumenti elaborati in supporto dell Azione 2: questionari per esperti

41 LP6 Azione 3: Definizione di un Protocollo per la Valutazione dell Impatto Sanitario L obiettivo dell Azione 3 è la redazione di un protocollo per la valutazione di impatto sanitario, sulla scorta delle indicazioni emerse dalle Azioni 1 e 2. La riflessione del gruppo di lavoro si è concentrata in particolare sulla definizione di: tipologia di output dell Azione 3 e relativo grado di formalizzazione (Linee Guida, Protocollo, Check-list); tipologia dell oggetto considerato dal documento finale dell Azione 3, cui applicare la procedura di VIS (inceneritori, altri tipi di impianti, strumenti di pianificazione ecc ); tempi e modalità di applicazione della procedura di VIS all oggetto prima definito; modalità di utilizzo degli strumenti di VIS.

42 LP6 Output dell Azione 3 L azione 3 ha ripreso il modello di VIS di Moniter al fine di elaborare un protocollo che rendesse il processo applicabile anche ad altri oggetti suscettibili di valutazione dei relativi impatti sanitari, producendo 3 output specifici: 1. un modello di VIS applicabile a progetti di impianti di incenerimento o combustione (esito delle Azioni 1 e 2 della Lp6) e gli Standard Applicativi per la Valutazione di Impatto sulla Salute (VIS) ; 2. le linee guida per l estensione della VIS ad altri oggetti, piani, programmi, aventi come riferimento il modello di VIS sviluppato dalle Azioni 1 e 2 3. una prima applicazione del modello di VIS alle Linee Guida dell Ambiente costruito.

43 Linea progettuale 7 Sviluppo di un sistema per la comunicazione e gestione dei rischi e conflitti ambientali OBIETTIVI: Informare sulle problematiche connesse agli _ inceneritori Facilitare la comunicazione sul rischio per la salute _ collettiva e l ambiente Stimolare il coinvolgimento di attori sociali ed economici _ nella gestione dei rischi e dei conflitti ambientali.

44 Risultati attesi e attività Descrivere e divulgare il progetto: struttura, obiettivi, risultati attesi, fasi, soggetti coinvolti e stadi di avanzamento. Supportare e agevolare la comunicazione del progetto e dei suoi contenuti ai diversi pubblici interessati, con la realizzazione di strumenti e format destinati ai diversi media Pubblicare i risultati del monitoraggio, le osservazioni e i commenti di esperti del settore Progettare, organizzare e condurre attività convegnistiche, iniziative, informative, eventi pubblici e pubblicare le varie notizie ad esse relative.

45 Az. 3 Progettazione di modelli e protocolli di comunicazione e gestione dei conflitti Ricognizione delle dinamiche in atto nelle realtà territoriali coinvolte da impianti di incenerimento e mappatura delle esigenze locali Indicazioni generali emerse dalla mappatura: - Non vi è sempre disponibilità a riconoscere tutti gli attori individuati come attivi, e con proprio ruolo a livello locale, come interlocutori di riferimento, né vi è sempre la capacità di identificare correttamente esigenze ed aspettative reciproche. Tale capacità risulta favorita laddove in passato sono stati attivati canali di dialogo e confronto in ottica preventiva rispetto all'esplicitarsi di una situazione di conflitto reale; - Disponibilità e modalità di fruizione dei dati relativi agli impianti e ai suoi impatti sono generalmente considerate troppo vincolate al soggetto gestore; - L avvio di soluzioni di riferimento per veicolare flussi di comunicazione ed organizzare iniziative di coinvolgimento risulta estremamente influenzato da elementi localistici, spesso legati a specifiche dinamiche politiche; - Le esperienze avviate spesso non dimostrano un livello sufficiente di sinergia con altri organismi di consultazione già consolidati; - Le competenze dei diversi attori che intervengono nelle dinamiche di comunicazione, per ammissione degli stessi, spesso non risultano adeguate a contribuire al dibattito locale.

46 Analisi e sistematizzazione delle esperienze di comunicazione e coinvolgimento in corso sul territorio nazionale ed internazionale con riferimento a contesti ad elevato impatto ambientale Il Report descrive strumenti di analisi utilizzati e risultati della ricognizione delle esperienze/iniziative o strumenti per la comunicazione e il coinvolgimento degli stakeholder avviate per la prevenzione/gestione dei conflitti locali, con l obiettivo di delineare un panorama a cui fare utilmente riferimento. Vengono descritte sinteticamente le elaborazioni condotte a tale scopo, richiamando velocemente gli schemi con cui catalogare le esperienze analizzate, i criteri assunti e gli strumenti sviluppati delineando, di conseguenza, il panorama emerso dai casi studio analizzati. Vengono infine forniti possibili elementi a cui fare riferimento per una lettura integrata delle diverse esperienze.

47 Collana dedicata ai report conclusivi del progetto I volume di Quaderni di Moniter Raccoglie il percorso di indagine e le conclusioni i dell azione 3 Sono stati analizzati "sul campo", con interviste e incontri diretti, i conflitti ambientali legati agli inceneritori presenti in regione e anche i meccanismi e gli strumenti partecipativi e comunicativi attivati sul territorio Sono stati dati vita a strumenti di vario tipo: tavoli di garanzia o strutture di rappresentanza dei residenti e di confronto, che il volume descrive analiticamente. Nel quaderno si trova anche una rassegna di altre esperienze italiane e straniere, non necessariamente legate a impianti di incenerimento, nelle quali gli strumenti di partecipazione hanno influito positivamente non solo sui conflitti, ma anche, a volte, sulle stesse scelte infrastrutturali poste alla loro attenzione.

48 Azione 4-Comunicazione sul rischio Relazione: La percezione del rischio L obiettivo è indagare i contenuti delle rappresentazioni sociali che i cittadini hanno elaborato a proposito dell inceneritore dei rifiuti e dei rischi derivanti. A tal fine, nel periodo marzo-maggio 2008, sono stati condotti 6 focus group, ai quali hanno partecipato cittadini di tre province dell Emilia Romagna: Modena, Ferrara e Bologna. Viene presentato: quadro teorico di partenza; lo stato dell arte delle conoscenze circa i fattori psico-sociali che influenzano il modo in cui le persone pensano, percepiscono, accettano o rifiutano l implementazione di impianti tecnologici; i risultati della ricerca; infine nella parte conclusiva, viene presa in considerazione la questione relativa alle caratteristiche della comunicazione efficace in tema di rischio e ai possibili suggerimenti che, a questo proposito, derivano dai risultati della presente ricerca.

49 Tempi e Costi 7 Linee Progettuali 30 Task operativi, divisi ciascuno in 3 4 attività 5 Università con 7 Istituti coinvolti ISS, CNR, 3 Servizi Regionali e AUSL Tempi di realizzazione 3 anni (aprile 2007 dicembre 2010) Costi di realizzazione circa 3,3 Milioni di Euro Coordinamento Comitato di progetto Comitato scientifico

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