REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI
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- Giulia Bassi
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1 REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI
2 ART. 1 - FINALITA 1. Il presente regolamento, adottato in attuazione degli artt. 52 e 59 del d.lgs. 15/12/1997 n. 446, integra le disposizioni contenute nel d.lgs. 30/12/1992 n. 504 e successive modificazioni per l applicazione in questo Comune dell imposta comunale sugli immobili al fine di assicurarne la gestione secondo principi di efficienza, economicità, funzionalità e trasparenza. ART. 2 - TERRENI CONSIDERATI NON FABBRICABILI 1. Al fine dell applicazione delle disposizioni contenute nel secondo periodo della lettera b) del comma 1 dell art. 2 del d.lgs. 30/12/1992 n. 504, sono considerati non fabbricabili i terreni i quali, ancorché utilizzabili a scopo edificatorio in base agli strumenti urbanistici generali o attuativi, ovvero in base alle effettive possibilità di edificazione determinate secondo i criteri previsti agli effetti dell indennità di espropriazione per pubblica utilità, sono posseduti e condotti da coltivatori diretti o imprenditori agricoli a titolo principale mediante l esercizio di attività dirette alla coltivazione del fondo, alla silvicoltura, alla funghicoltura e all allevamento del bestiame. 2. Agli effetti dell applicazione dell art. 9 del d.lgs. 30/12/1992 n. 504, si considerano coltivatori diretti o imprenditori agricoli a titolo principale le persone fisiche iscritte negli appositi elenchi previsti dall articolo 11 della legge 9/1/1963, n. 9, e soggette al corrispondente obbligo dell assicurazione per invalidità, vecchiaia e malattia; la cancellazione dai predetti elenchi ha effetto a decorrere dal primo gennaio dell anno successivo. 3. La tassazione quale terreno agricolo delle aree di cui al comma 1 é concessa, previa domanda, a condizione che: a) il contribuente non abbia eseguito opere di urbanizzazione o, comunque, lavori di adattamento del terreno finalizzati alla successiva edificazione; b) il contribuente non abbia fatto specifica richiesta per ottenere l adozione dello strumento urbanistico che ha reso edificabile l area. 4. La domanda deve essere presentata, entro il 30 giugno dell anno successivo a quello in cui si é verificata la fattispecie impositiva, al funzionario responsabile della gestione del tributo. 5. La domanda, che ha effetto anche per gli anni successivi fino a quando ne ricorrono le condizioni, é redatta in carta semplice e deve contenere, a pena di nullità tutti i seguenti elementi: a) l indicazione delle generalità, della residenza o domicilio legale e del codice fiscale ovvero della partita IVA del richiedente; b) l ubicazione del terreno e la indicazione della partita catastale, del foglio, della particella e del subalterno; c) la dichiarazione che ricorrono le condizioni previste dall articolo 2, 1^ comma, lettera b), 2^ periodo del decreto legislativo 30/12/1992, n. 504; d) la sottoscrizione dell impegno a fornire tutti i documenti ed i dati che si riterranno necessari all istruttoria dell atto; e) l autocertificazione attestante il sussistere delle condizioni di cui al punto a) del comma 3. ART. 3 - ESENZIONE PER FABBRICATI DI ENTI NON COMMERCIALI
3 1. L esenzione dall imposta prevista dall art. 7, comma 1, lett. i) del d.lgs. 30/12/1992 n. 504 si applica ai soli fabbricati utilizzati dai soggetti di cui all art. 87, comma 1, lett. c) del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con il D.P.R. 22/12/1986 n. 917 e successive modificazioni, destinati esclusivamente allo svolgimento di attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive, nonché delle attività di cui all art. 16, lett. a) della legge 20/5/1985 n. 222, a condizione che i fabbricati stessi, oltre che utilizzati, siano anche posseduti a titolo di proprietà, di diritto reale di godimento o in qualità di locatario finanziario, dall ente non commerciale utilizzatore. ART. 4 - PERTINENZE DELL ABITAZIONE PRINCIPALE 1. Agli effetti dell applicazione delle agevolazioni in materia di imposta comunale sugli immobili si considera parte integrante dell abitazione principale la sua pertinenza, anche se distintamente iscritta in catasto. 2. Ai fini di cui al comma 1 per pertinenza si intende il box o posto auto, la soffitta o la cantina classificate o classificabili in categoria C/2 - C/6 - C/7, che risulti ubicata nello stesso o in un diverso complesso immobiliare nel quale é sita l abitazione principale, purché risulti esclusivamente asservita alla predetta abitazione. 3. In presenza di più pertinenze asservite alla medesima abitazione le agevolazioni si applicano comunque soltanto su una sola. 4. L assimilazione opera a condizione che il proprietario o il titolare di diritto reale di godimento, anche se in quota parte, dell abitazione nella quale abitualmente dimora sia proprietario o titolare di diritto reale di godimento, anche se in quota parte, della pertinenza. 5. Ad ogni altro effetto stabilito nel d.lgs. 30/12/1992 n. 504, ivi compresa la determinazione del proprio valore secondo i criteri previsti dallo stesso decreto, resta fermo che l abitazione principale e le sue pertinenze continuano ad essere unità immobiliari distinte e separate. 6. La detrazione d imposta spetta soltanto per l abitazione principale. Per questo aspetto, l agevolazione di cui al comma 1, si traduce nella possibilità di detrarre dall imposta dovuta per la pertinenza la parte dell importo della detrazione che non ha trovato capienza in sede di tassazione dell abitazione principale. ART. 5 - ABITAZIONI CONCESSE A PARENTI IN USO GRATUITO 1. Ai fini della determinazione dell imposta si considerano abitazioni principali quelle concesse in uso gratuito a parenti in linea retta senza limitazione di grado. La concessione in uso gratuito ed il vincolo di parentela si rilevano dalla autocertificazione presentata dal concedente ai sensi della legge n. 15 del 1968, che si ritiene tacitamente rinnovata fino a che ne sussistono le condizioni. L autocertificazione deve essere fatta pervenire all Ufficio Tributi, entro lo stesso termine di cui all art. 10, comma 4, del D. Lgs. 504/92 riferito all anno in cui è avvenuta la concessione. L autocertificazione pervenuta oltre il termine comporterà il diritto al beneficio dell aliquota ridotta, dall anno successivo. 1 Bis. Il venir meno delle condizioni per usufruire dell agevolazione di cui al comma 1, deve essere autocertificata dal concedente ai sensi della Legge 15 del Il termine di presentazione é quello previsto dall ultimo periodo del comma precedente.
4 2. Per la determinazione dell imposta si tiene conto dell effettivo periodo dell anno durante il quale si protrae la destinazione ad abitazione principale da parte del concessionario. Per l immobile concesso non spetta la detrazione d imposta di cui all art. 8 del d.lgs. n. 504/92. ART. 6 - AREE DIVENUTE INEDIFICABILI - RIMBORSO DELL IMPOSTA 1. Per le aree divenute inedificabili a seguito di varianti agli strumenti urbanistici compete il rimborso dell imposta pagata per il periodo di tempo decorrente dall ultimo acquisto per atto tra vivi dell area e comunque per un periodo non eccedente cinque anni e a condizione che il vincolo di inedificabilità perduri per almeno tre anni. In tal caso la domanda di rimborso deve essere presentata, a pena di decadenza, entro il termine di tre anni dalla data in cui le aree sono state assoggettate a vincoli di inedificabilità. ART. 7 - DETERMINAZIONE DEL VALORE DELLE AREE FABBRICABILI 1. Fermo restando che il valore delle aree fabbricabili é quello venale in comune commercio, come stabilito nel comma 5 dell art. 5 del d.lgs. 30/12/1992 n. 504, non si fa luogo ad accertamento di maggiore valore nei casi in cui l imposta comunale sugli immobili dovuta per le predette aree risulti versata sulla base di valori non inferiori a quelli stabiliti con apposita delibera di Giunta da adottarsi entro il 30 aprile, e da pubblicare all Albo Pretorio del Comune per i successivi 30 giorni. 2. La delibera di cui al comma precedente può essere modificata annualmente. In mancanza si intendono confermati i valori stabiliti per l anno precedente. 3. Il valore delle aree deve essere proposto alla Giunta da apposita Commissione coordinata dal Responsabile del Settore Finanziario e composta dai Responsabili dei Servizi Urbanistica, Lavori Pubblici, Tributi e Patrimonio. Il valore delle aree viene definito tenuto conto dei seguenti elementi: a) valore definitivamente accertato per aree similari dall Ufficio del Registro ovvero dalla valutazione attribuita dall Ufficio Tecnico Erariale, secondo le modalità previste dal primo periodo dell ultimo comma dell articolo 52 del testo unico delle disposizioni concernenti l imposta di registro, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 26/4/1986, n. 131; b) valore attribuibile all area sulla base di informazioni assunte dal mercato immobiliare e sulla base delle alienazioni effettuate dal Comune. ART. 8 - AGEVOLAZIONI 1. In favore delle persone fisiche soggetti passivi e dei soci di cooperative edilizie a proprietà indivisa, residenti nel comune, per le unità immobiliari direttamente adibite ad abitazione principale ai fini dell imposta comunale sugli immobili si applica la detrazione di cui all art. 8, comma 3, del d.lgs. 30/12/1992 n La medesima agevolazione si applica all unità immobiliare posseduta a titolo di proprietà o usufrutto da cittadini che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che la stessa unità immobiliare non risulti locata.
5 ART. 9 - MAGGIORE DETRAZIONE PER L ABITAZIONE PRINCIPALE 1. Possono beneficiare della maggiore detrazione deliberata ai sensi dell art. 8, comma 3, del D.Lgs. n 504 del 30/12/1992 i soggetti passivi persone fisiche che soddisfino contemporaneamente i seguenti requisiti: a) requisito di età anagrafica: avere compiuto sessantacinque anni di età entro il 31 dicembre dell anno precedente a quello d imposta; b) requisito di possesso: b.1) essere proprietario o titolare di altro diritto reale di un abitazione principale non di lusso e dell eventuale pertinenza accatastata o accatastabile in categoria C/2, C/6, C/7. Sono considerate abitazioni di lusso quelle accatastate o accatastabili in categoria A/1 (abitazione di tipo signorile), A/8 (abitazioni in ville) e A/9 (castelli, palazzi di eminenti b.2) pregi artistici); essere eventualmente proprietario o titolare di altro diritto reale su altri immobili oltre a quelli di cui al punto b.1, che generino per il contribuente avente diritto un imposta dovuta non superiore ad Euro 50,00 (cinquanta/00). 2. La maggiore detrazione è autonomamente calcolata e portata in detrazione dai contribuenti aventi diritto con le modalità ed in considerazione degli stessi criteri della detrazione ordinaria di cui all art. 8, comma 2, del D.Lgs. n 504 del 30/12/1992. ART VERSAMENTI E DICHIARAZIONI 1. Ai fini degli obblighi di versamento previsti nel d.lgs. 30/12/1992 n. 504 si considerano regolarmente eseguiti i versamenti effettuati da un contitolare anche per conto degli altri soggetti obbligati; pertanto, laddove il versamento sia unitariamente eseguito, si considera effettuato da ciascun contribuente proporzionalmente alla propria quota di possesso. 2. I soggetti obbligati al versamento dell imposta possono eseguire i versamenti sia in autotassazione che a seguito di accertamento tramite: 1) concessionario della riscossione; 2) conto corrente postale intestato al Comune; 3) con sistema bancario. 3. Il termine di presentazione delle dichiarazioni ICI è quello indicato all art. 10 comma 4 del D.Lgs. 504/ Al fine di usufruire della riduzione di cui all art. 8 c. 1 del D.Lgs. 504/92, i soggetti tenuti alla presentazione della dichiarazione di cui all art. 10 comma 4 del D.Lgs. 504/92 riferita ai fabbricati divenuti inagibili o inabitabili e di fatto inutilizzati, devono allegare idonea documentazione attestante l inagibilità o inabitabilità, non superabile con interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria; su richiesta del contribuente, l inagibilità o inabitabilità può essere accertata dall ufficio tecnico comunale con perizia a carico del richiedente; in alternativa il contribuente ha facoltà di allegare dichiarazione sostitutiva, ai sensi del D.P.R. 445/2000, attestante tali condizioni. 5. La riduzione prevista ha termine con la cessazione dell inagibilità o inabitabilità, da dichiararsi ai sensi dell art. 10 comma 4 del D. Lgs. 504/92; tale cessazione avviene comunque con l inizio dei lavori di risanamento edilizio.
6 ART POTENZIAMENTO DELL UFFICIO TRIBUTI 1. In relazione a quanto consentito dall art. 3, comma 57, della legge 23/12/1996 n. 662 ed alla lett. p) del comma 1 dell art. 59 del d.lgs. 15/12/1997 n. 446, una percentuale del gettito dell imposta comunale sugli immobili é destinata all attribuzione di compensi incentivanti al personale dell Ufficio Tributi. 2. La Giunta Municipale determina, con l approvazione del P.E.G., una percentuale da conteggiare sui proventi per imposta, sanzioni ed interessi derivanti dall azione di liquidazione ed accertamento effettuata dall Ufficio. 3. L importo determinato é destinato all attribuzione di compensi incentivanti al personale dell Ufficio tributario, con i criteri e le modalità stabilite in sede di contrattazione decentrata. 4. Il compenso individuale non potrà in ogni caso superare il limite di un terzo dello stipendio annuo tabellare in godimento. ART RINVIO 1. Per quanto non specificatamente ed espressamente previsto dal presente regolamento si rinvia alle norme legislative inerenti all imposta comunale sugli immobili. 2. Si intendono recepite ed integralmente acquisite al presente regolamento tutte le successive modificazioni ed integrazioni della normativa regolanti la specifica materia. ART ENTRATA IN VIGORE 1. Il presente regolamento ha effetto dal 1^ gennaio 1999 secondo quanto stabilito dall art. 31, comma 1, della legge 23/12/1998 n Entro trenta giorni dalla data in cui é divenuto definitivo, il regolamento e la relativa delibera consiliare, sono trasmessi al Ministero delle finanze e sono resi pubblici mediante avviso del loro estratto sulla Gazzetta Ufficiale. IL PRESENTE REGOLAMENTO Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 7 del 24/02/1999, esaminato senza rilievi dal Comitato Regionale di Controllo nella seduta del 12/03/1999, prot. n. 905/99; Pubblicato all Albo Pretorio Comunale dal 01/03/1999 al 16/03/1999; Ripubblicato all Albo Pretorio Comunale dal 26/03/1999 al 10/04/1999; Modificato con delibera del Consiglio Comunale n. 30 del 13/03/2000, esaminata dal Comitato Regionale di Controllo nella seduta del , prot. n. 1124/2000; Pubblicato all Albo Pretorio Comunale dal 18/03/2000 al 02/04/2000; Ripubblicato all Albo Pretorio Comunale dal 13/04/2000 al 28/04/2000; Modificato con delibera del Consiglio Comunale n. 133 del 28/12/2000, esaminato senza rilievi dal Comitato Regionale di Controllo nella seduta del 12/01/2001, prot. n. 214/2001; Pubblicato all Albo Pretorio Comunale dal 03/01/2001 dal 18/01/2001; Ripubblicato all Albo Pretorio Comunale dal 31/01/2001 al 15/02/2001; Modificato con delibera del Consiglio Comunale n. 10 del 26/02/2002, esecutiva ai sensi di
7 Pubblicato all Albo Pretorio Comunale dal 07/03/2002 al 22/03/2002; Ripubblicato all Albo Pretorio Comunale dal 23/03/2002 al 07/04/2002; Modificato con delibera del Consiglio Comunale n. 5 del 27/03/2003, esecutiva ai sensi di Pubblicato all Albo Pretorio Comunale dal 29/04/2003 al 09/05/2003; Ripubblicato all Albo Pretorio Comunale dal 10/05/2003 al 25/05/2003; Modificato con delibera del Consiglio Comunale n. 6 del 28/02/2005; Pubblicato all'albo Pretorio Comunale dal 14/04/2005 al 29/04/2005; Ripubblicato all'albo Pretorio Comunale dal 02/05/2005 al 17/05/2005; Modificato con delibera del Consiglio Comunale n. 31 del 28/03/2007, esecutiva ai sensi di Pubblicato all Albo Pretorio Comunale dal 20/04/2007 al 05/05/2007; Ripubblicato all Albo Pretorio Comunale dal 07/05/2007 al 22/05/2007; Modificato con delibera del Consiglio Comunale n. 24 del 25/03/2008, esecutiva ai sensi di Pubblicato all Albo Pretorio Comunale dal 30/04/2008 al 15/05/2008; Ripubblicato all Albo Pretorio Comunale dal 16/05/2008 al 31/05/2008.
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