il Ca n t i e r e Si c u r o Notiziario del Comitato Paritetico Territoriale di Brescia e provincia per l edilizia

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1 il Ca n t i e r e Si c u r o Notiziario del Comitato Paritetico Territoriale di Brescia e provincia per l edilizia informazioni per la sicurezza in cantiere 02 Comitato paritetico territoriale di Brescia e provincia per l edilizia - via Garzetta, Brescia I PONTEGGI metallici i dispositivi di protezione individuali (d.p.i.) Anno 5 - n 2 - Dicembre 2013

2 SOMMARIO I PONTEGGI metallici Pag. 3 a 6 I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI (D.P.I.) Pag. 6 a 7 DOMANDE DaL CANTIERE Pag. 8 il Ca n t i e r e Si c u r o REDAZIONE: Via Garzetta, Brescia Tel fax info@cptbrescia.it - direttore responsabile: Pandocchi Obizio comitato di redazione: Ider Primo, Dalè Enrico, Pandocchi Obizio Stampa Poligrafica Bresciana Brescia Registrazione del tribunale di Brescia n 37 del 9/7/2009 Direttore: Pandocchi Obizio Tecnici Baronchelli Oliviero Depellegrin Nicolò Favalli Giambattista Ferraresi Giovanni Tanfoglio Enzo Zanini Germano Amministrazione Farina Maria Rosa Tel.: fax: info@cptbrescia.it - Segreteria: Cervati Elisa ASSISTENZA CONTINUA AI LAVORATORI ED ALLE IMPRESE Si fa presente che le ispezioni effettuate dagli organismi preposti alla vigilanza in materia di sicurezza sul lavoro (ASL e Ispettorato del Lavoro), sono principalmente rivolte al controllo della corretta applicazione delle norme antinfortunistiche ed alla verifica dell effettuazione di un adeguata informazione e formazione delle maestranze sui rischi presenti nelle lavorazioni. Pertanto si ricorda che tutte le imprese iscritte alla C.A.P.E. possono usufruire gratuitamente dell assistenza del Comitato Paritetico sia per la verifica preventiva e continuativa delle condizioni antinfortunistiche dei cantieri, sia per l informazione e la formazione delle maestranze. Per qualsiasi richiesta di consulenza, di verifica in cantiere, o di formazione del personale, le imprese ed i lavoratori possono telefonare alla segreteria del Comitato in orario di lavoro al n dal lunedi al venerdi dalle ore 8.00 alle ore e dalle ore alle ore 17.00

3 I PONTEGGI METALLICI GLI ELEMENTI DEI PONTEGGI Il montaggio del ponteggio comporta l assemblaggio a regola d arte, seguendo tassativamente le istruzioni contenute nel libretto del fabbricante, di tutti gli elementi che lo compongono, ed è un operazione ben più complessa e pericolosa di quanto non la si consideri normalmente. Innanzitutto il ponteggio deve avere un piano d appoggio di adeguata resistenza, ancoraggi sicuri ed in numero sufficiente, e garantire una piena e totale stabilità. Tutti gli elementi del ponteggio devono essere dello stesso fabbricante e riportarne il marchio inciso ed in rilievo. In questo secondo numero dedicato alle opere provvisionali per le lavorazioni in quota, verranno analizzati e descritti tutti gli elementi che compongono i ponteggi, dalle basette ai montanti di sommità. 1. LE BASETTE Le basette devono essere sempre utilizzate indipendentemente dal terreno su cui poggia il ponteggio e dalla sua dimensione (anche nel caso di due sole cavallette!). La basetta deve essere dello stesso fabbricante di tutti gli altri elementi del ponteggio. In presenza di dislivelli del terreno si possono utilizzare le basette regolabili, al fine di portare alla stessa quota tutte le estremità superiori dei telai di appoggio. Il sistema, nella maggior parte dei casi, è realizzato con vite e madrevite, ed è dotato di un fermo che limita la riduzione della lunghezza di innesto al telaio. : esistono alcuni tipi di basette regolabili senza fermo di sicurezza! Deve essere controllato sul libretto del fabbricante fino a che altezza massima possano essere sfilate! NOTA BENE Alcune marche di ponteggio (controllare sul libretto) prevedono che la basetta sia saldamente fissata al piano d appoggio (ad es. inchiodata al tavolone di ripartizione del carico), quando il traverso supera i 2,05 metri d altezza dal suolo (ad esempio quando la basetta deve essere sfilata più di 25 cm.). 2. LE CAVALLETTE Le cavallette ( a portale o ad acca ) possono essere utilizzate solo se si trovano in buone condizioni. Durante il montaggio deve essere costantemente verificata la verticalità dei montanti e l orizzontalità dei traversi. Laddove fosse necessario utilizzare delle mezze cavallette (elementi forniti dal fabbricante, omologati, certificati e marchiati), si sottolinea che secondo gli schema tipo riportati sui libretti, queste dovrebbero essere utilizzate al piano terra (e non all ultimo come spesso viene invece fatto in cantiere!), per evitare che l ultimo piano non abbia l altezza minima necessaria per renderlo praticabile. Le cavallette devono essere saldamente vincolate le une alle altre mediante l utilizzo delle apposite spine a verme. 3. I PARAPETTI Gli impalcati ed i ponti di servizio devono essere provvisti su tutti i lati verso il vuoto di robusto parapetto ed in buono stato di conservazione (art. 126 D.lgs. 81/08). 03

4 Il parapetto normale deve essere alto almeno 1,00m. dal piano di calpestio, dotato di tavola fermapiede, alta almeno 20 cm., ed è consentita una luce massima di 60 cm tra tavola fermapiede e corrente superiore. Se il parapetto è allestito all ultimo impalcato o oltre la linea di gronda l altezza minima è di 1,20 m. : in conformità a quanto stabilito dall art.138 D.Lgs.81/08 è possibile, se previsto dall Autorizzazione Ministeriale, che i parapetti prefabbricati dei ponteggi abbiano caratteristiche differenti, restando comunque strumenti a norma. Detti parapetti possono, infatti, essere alti 95 cm, dotati di una tavola fermapiede di 15 cm, e, se posizionati all ultimo impalcato o oltre la linea di gronda, possono essere alti 1,00 m. 4. LA MANTOVANA (impalcato paramassi) A protezione della caduta dall alto di oggetti o materiale, ogni piano di calpestio del ponteggio deve essere corredato di parapetto completo, munito pertanto di tavola fermapiede. Ciò non è comunque sufficiente a proteggere i luoghi di transito o stazionamento nelle immediate vicinanze la base del ponteggio. La norma prevede una misura di sicurezza aggiuntiva: un impalcato, detto mantovana paramassi, costituito da un robusto tavolato formato da tavole di ponteggio (oggi anche pedane metalliche se previsto nel libretto), inclinato verso l esterno. Installata la prima mantovana all altezza prevista dal fabbricante, di solito in corrispondenza del secondo impalcato, deve essere ripetuta ogni 12 metri di altezza! La mantovana, deve essere allestita per tutta l estensione del ponteggio (anche all interno del cantiere), e non può essere sostituita da reti, teli o graticci. Laddove non fosse possibile installarla (spazi angusti, etc.) deve essere previsto a terra uno spazio di sicurezza, intercluso al passaggio, della stessa larghezza che avrebbe dovuto avere la mantovana paramassi. 5. I PIANI DI CALPESTIO I tavolati che costituiscono il piano di calpestio dei ponteggi possono essere di tipo prefabbricato (ad es. metallici) o in legno: a seconda del materiale prescelto dovrà essere individuato lo schema tipo di riferimento all interno del libretto del fabbricante. a) tavole da ponte in legno: non devono presentare nodi passanti che riducano per più del 10% la sezione di resistenza, e devono avere dimensione minima di 5cm per 20 cm. b) tavole prefabbricate: le tavole metalliche devono essere previste dal fabbricante e, per essere utilizzate su ponteggi da costruzione, devono appartenere alla classe 4 e riportare in modo chiaro la marchiatura che specifica la portata delle stesse: cl4. 04

5 Classe dell impalcato Tipo di lavorazione Carico uniforme ripartito KN/m2 1 Lavori di ispezione 0, Manutenzione(imbiancatura, pulitura di superfici, intonacatura) senza depositi di materiale salvo quelli immediatamente necessari Lavori di manutenzione con limitato deposito di materiali necessari per il lavoro giornaliero Lavori di costruzione (muratura, getti di calcestruzzo, ecc.) Depositi temporaneo di materiali (piazzole di carico) Lavori di muratura pesante, vie di transito per veicoli leggeri Le tavole devono essere perfettamente incastrate nei traversi delle cavallette mediante i dispositivi di bloccaggio che devono essere sempre controllati.. 1,50 2,00 3,00 4,50 6,00 E consentito un distacco delle tavole del piano di calpestio dalla muratura non superiore a 20 cm. (art. 138 D.lgs. 81/08) NOTA BENE: il distacco di 20 cm. consentito deve essere misurato dal piano di calpestio del ponte, non dal montante della cavalletta! Se, per esigenze lavorative, lo spazio risulta insufficiente ed il ponteggio deve essere realizzato a distanza dalla parete superiore ai 20 cm., devono essere adottate adeguate protezioni per evitare che si creino situazioni pericolose, tra le diverse opzioni a disposizione si ricorda: a) la possibilità di realizzare un parapetto completo anche all interno (verso la costruzione); b) la possibilità di predisporre una mensola verso la costruzione che riduca lo spazio libero e di conseguenza il rischio di caduta verso il vuoto. LE BOTOLE D ACCESSO AI PIANI DEVONO SEMPRE ESSERE CHIUSE!!!.VERIFICARLO CONTINUAMENTE! SOTTOPONTI: Gli impalcati ed i ponti di servizio devono avere un sottoponte di sicurezza, allestito come il ponte, a distanza non superiore a m.2,50. La costruzione del sottoponte può essere omessa per i ponti sospesi, per i ponti a sbalzo e quando vengano eseguiti lavori di manutenzione e di riparazione di durata non superiore a 5 giorni (Art.128 D.lgs. 81/08). Sui piani di calpestio non può essere posizionata nessuna opera provvisionale o strumento che permetta agli operatori di salire di quota!( divieto di posizionamento di ponti su cavalletti, scale, gradoni, laterizi etc sui ponteggi! ) Sopra i ponti di servizio e sulle impalcature in genere è vietato qualsiasi deposito di materiali (art. 124 D.Lgs. 81/08) Qualora i carichi da trasferire ai piani del ponteggio siano consistenti (bancali di laterizi, benne, etc ), può essere necessario disporre di piazzole o balconi di carico, se non addirittura di veri e propri CASTELLI DI CARICO. 05

6 Questi castelli di carico, sporgenti verso l esterno del ponteggio, servono per ricevere il materiale dagli apparecchi di sollevamento. Le autorizzazioni ministeriali (i libretti dei ponteggi) prevedono piazzole di carico di dimensioni e portata standardizzate: qual ora quest ultime non fossero sufficienti alle necessità del cantiere si dovrà provvedere a far redigere apposito progetto strutturale da Architetto od Ingegnere abilitati per la realizzazione di un castello di carico idoneo. CASTELLI DI CARICO: a) se difformi dallo schema tipo richiedono il progetto strutturale; b) non richiedono la realizzazione di un sottoponte; c) è necessario un cartello che indichi la portata massima della piazzola (Circ. Min. 149/85) 6. SCALE Le scale a mano usate per l accesso ai vari piani dei ponteggi e delle impalcature non devono essere poste l una in persecuzione dell altra. Le scale posizionate verso la parte esterna del ponte, devono essere provviste sul lato esterno di corrimano parapetto. Art. 113 c.4 D.Lgs.81/08) Le scale devono essere ben sistemate e vincolate agli intavolati del ponte. La base d appoggio deve essere stabile e la scala va bloccata in modo da impedirne lo scivolamento ed il ribaltamento 7. GLI ANCORAGGI Gli ancoraggi sono dispositivi previsti dal fabbricante e specificati nel libretto, per vincolare il ponteggio all edificio. 06 Con la loro azione, contribuiscono in modo determinante alla rigidità strutturale dell insieme ed hanno dunque la funzione di garantire la stabilità del ponteggio. Gli ancoraggi, sono di solito dei seguenti tipi: A cravatta A sbatacchio con anello Tassello con anello E assolutamente vietato ancorare il ponteggio alle costruzioni con il fil di ferro! anche doppio!...anche triplo!!! etc.etc. NOTA BENE: l ancoraggio a vitone non è previsto nelle nuove autorizzazioni ministeriali a causa della limitata garanzia di tenuta nel tempo dall asta filettata. Gli ancoraggi devono essere in numero sufficiente secondo quanto indicato nel libretto, e posizionati laddove previsto negli schema tipo contenuti nella autorizzazione ministeriale o nel progetto redatto da Ingegnere o Architetto laddove necessario. I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (D.P.I.) Sia durante il montaggio, la modifica e lo smontaggio, che durante l uso, gli operatori addetti all utilizzo del ponteggio dovranno essere dotati di tutti i Dispositivi di Protezione Individuale necessari. SCARPE ANTINFORTUNISTICHE Le scarpe per le operazioni da svolgersi sui ponteggi devono essere dotate di tutte quelle caratteristiche che rendono una calzatura antinfortunistica (puntale rinforzato, suola anti perforazione, sistema di slac-

7 ciamento rapido ) con una particolare attenzione al carro armato della suola, che deve essere adatto per evitare cadute e scivolamenti facilitati dal metallo, spesso umido, delle pedane GUANTI Nelle fasi di montaggio e smontaggio dei ponteggi, le mani degli operatori devono essere protette dai rischi di schiacciamento e taglio che possono essere causati dagli elementi metallici e dagli attrezzi utilizzati (martello, chiavi dinamometriche ). Nella fase di scelta del D.P.I. devono essere privilegiati i guanti ricoperti di materiale antiscivolo (plastica, pvc ) che facilitino la presa delle cavallette. CASCO PER LAVORI IN QUOTA Il casco da utilizzarsi per le fasi di montaggio e smontaggio dei ponteggi è quello per lavori in quota, ovvero quello dotato di sottogola con sistema di sgancio rapido di sicurezza. Il sottogola di bloccaggio è fondamentale per evitare la caduta del casco dal capo. Altrettanto importante è il sistema di sgancio del sottogola (certificato per un apertura al raggiungimento dei 25 DaN. di strappo) per permettere un apertura immediata nel caso in cui il casco restasse impigliato in qualche elemento e rischiasse di strozzare l operatore. stampigliata nella calotta del DPI, sia la più recente possibile, altrimenti si rischierebbe di acquistare fondi di magazzino con una scadenza prossima! SISTEMA ANTICADUTA I dispositivi di protezione anticaduta richiederebbero, per complessità ed importanza, una trattazione separata e specifica, ci si limiterà in questa sede a ribadire la necessità di un continuo e corretto uso dei sistemi di protezione contro la caduta dall alto! SISTEMA DI RECUPERO Durante le fasi di montaggio, modifica e smontaggio dei ponteggi deve essere SEMPRE presente in cantiere un idoneo sistema d emergenza per il recupero di personale che dovesse rimanere appeso alla cintura di sicurezza in seguito ad una caduta accidentale. Si ricorda che il decesso per sindrome da sospensione inerte subentra dopo solo 10/15 minuti di sospensione, e che pertanto si deve agire IMME- DIATAMENTE per il recupero dell infortunato. Controllare sempre che il casco riporti in modo indelebile (non con un semplice adesivo!) il marchio EN397, e che la data di fabbricazione, anch essa 07

8 1 LE DOMANDE DAL CANTIERE Le risposte ai quesiti tecnici rivolti dalle imprese al Comitato Paritetico Territoriale 1 - DOMANDA E possibile utilizzare scale, ponti su cavalletti o altre opere provvisionali sui ponteggi? 1 - RISPOSTA NO E vietato! La quota raggiunta dal piano di calpestio del ponteggio deve essere sufficiente ad effettuare le lavorazioni. 2 - DOMANDA Da che altezza della costruzione devono essere montati i ponteggi? 2 - RISPOSTA Nei lavori in quota (quindi oltre i 2 metri da un piano stabile) devono essere adottate, seguendo lo sviluppo dei lavori stessi, adeguate impalcature o ponteggi, o idonee opere provvisionali, o comunque precauzioni atte ad eliminare i pericoli di caduta di persone o di cose. (art. 122 D.Lgs. 81/08) 3 - DOMANDA Sono obbligatorie le basettine in plastica sotto il ponteggio? 3 - RISPOSTA NO. Il ponteggio deve poggiare su di un elemento atto a ripartire il carico sul piano di appoggio in modo da non superarne la resistenza unitaria (ad esempio tavoloni in legname ) che garantisca il sostegno del peso scaricato a terra dall opera provvisionale. Tutte le imprese, ed i lavoratori che volessero far pervenire le proprie domande a Il Cantiere Sicuro, possono rivolgersi direttamente agli uffici del Comitato Paritetico Territoriale, dal lunedì al venerdì, dalle 8.00 alle e dalle alle 17.00, al numero di telefono , oppure inviando le stesse al numero di fax

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