MICHELANGELO BUONARROTI. La Cappella Sis+na La creazione e il Giudizio Universale

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1 MICHELANGELO BUONARROTI La Cappella Sis+na La creazione e il Giudizio Universale

2 Volta ( ) Michelangelo Parete Nord Antena+ di Cristo Michelangelo Parete Nord Papi Michelangelo Parete Nord Storie di Cristo Perugino, Bo1celli, Ghirlandaio, Rosselli Parete centrale Storie di Mosè e di Cristo

3 Volta ( ) Michelangelo Parete Sud Antena+ di Cristo Michelangelo Parete Sud Papi Michelangelo Parete Sud Storie di Mosè Perugino, Bo1celli, Signorelli, Rosselli, B. d Antonio

4 LA VOLTA ( ) Nella parte centrale della volta sono raffigurate nove storie della Genesi, divise in gruppi di tre, rela+vi all'origine dell'universo, dell'uomo e del male.

5 ORIGINE DELL UNIVERSO Primo racconto della creazione (Genesi 1, 1-5) In principio Dio creò il cielo e la terra. Ora la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. Dio disse: "Sia la luce!". E la luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre e chiamò la luce giorno e le tenebre noxe. E fu sera e fu mayna: primo giorno

6 ORIGINE DELL UNIVERSO Primo racconto della creazione (Genesi 1, 9-10) Dio disse: "Le acque che sono soxo il cielo, si raccolgano in un solo luogo e appaia l'asciuxo". E così avvenne. Dio chiamò l'asciuxo terra, e la massa delle acque mare. E Dio vide che era cosa buona.

7 ORIGINE DELL UNIVERSO Primo racconto della creazione (Genesi 1, 11-19) E Dio disse: "La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da fruxo, che facciano sulla terra fruxo con il seme, ciascuno secondo la sua specie". E cosi avvenne: la terra produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria specie e alberi che fanno ciascuno fruxo con il seme, secondo la propria specie. Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mayna: terzo giorno. Dio disse: "Ci siano luci nel firmamento del cielo, per dis+nguere il giorno dalla noxe; servano da segni per le stagioni, per i giorni e per gli anni e servano da luci nel firmamento del cielo per illuminare la terra". E così avvenne: Dio fece le due luci grandi, la luce maggiore per regolare il giorno e la luce minore per regolare la noxe, e le stelle. Dio le pose nel firmamento del cielo per illuminare la terra e per regolare giorno e noxe e per separare la luce dalle tenebre. E Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mayna: quarto giorno.

8 ORIGINE DELL UOMO Primo racconto della creazione (Genesi 1, 26-27) E Dio disse: "Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bes+ame, su tuxe le bes+e selva+che e su tuy i reyli che strisciano sulla terra". Dio creò l'uomo a sua immagine; / a immagine di Dio lo creò;/ maschio e femmina li creò.

9 ORIGINE DELL UOMO La prova della libertà. Il paradiso (Genesi 2, 18-25) Poi il Signore Dio disse: "Non è bene che l'uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile". Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di bes+e selva+che e tuy gli uccelli del cielo e li condusse all'uomo, per vedere come li avrebbe chiama+: in qualunque modo l'uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viven+, quello doveva essere il suo nome. Così l'uomo impose nomi a tuxo il bes+ame, a tuy gli uccelli del cielo e a tuxe le bes+e selva+che, ma l'uomo non trovò un aiuto che gli fosse simile. Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull'uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all'uomo, una donna e la condusse all'uomo. Allora l'uomo disse: "Questa volta essa/ è carne dalla mia carne/e osso dalle mie ossa./ La si chiamerà donna/ perché dall'uomo è stata tolta". Per questo l'uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne. Ora tuy e due erano nudi, l'uomo e sua moglie, ma non ne provavano vergogna.

10 ORIGINE DELL UOMO La prova della libertà. Il paradiso (Genesi 2, 18-25) Poi il Signore Dio disse: "Non è bene che l'uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile". Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di bes+e selva+che e tuy gli uccelli del cielo e li condusse all'uomo, per vedere come li avrebbe chiama+: in qualunque modo l'uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viven+, quello doveva essere il suo nome. Così l'uomo impose nomi a tuxo il bes+ame, a tuy gli uccelli del cielo e a tuxe le bes+e selva+che, ma l'uomo non trovò un aiuto che gli fosse simile. Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull'uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all'uomo, una donna e la condusse all'uomo. Allora l'uomo disse: "Questa volta essa/ è carne dalla mia carne/e osso dalle mie ossa./ La si chiamerà donna/ perché dall'uomo è stata tolta". Per questo l'uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne. Ora tuy e due erano nudi, l'uomo e sua moglie, ma non ne provavano vergogna.

11 ORIGINE DELL UOMO La caduta (Genesi 3, 1-13) Il serpente era la più astuta di tuxe le bes+e selva+che faxe dal Signore Dio. Egli disse alla donna: "E' vero che Dio ha dexo: Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?". Rispose la donna al serpente: "Dei fruy degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, ma del fruxo dell'albero che sta in mezzo al giardino Dio ha dexo: Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimen+ morirete". Ma il serpente disse alla donna: "Non morirete affaxo! Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male". Allora la donna vide che l'albero era buono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo fruxo e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch'egli ne mangiò. Allora si aprirono gli occhi di tuy e due e si accorsero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture. Poi udirono il Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno e l'uomo con sua moglie si nascosero dal Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino. Ma il Signore Dio chiamò l'uomo e gli disse: "Dove sei?". Rispose: "Ho udito il tuo passo nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto". Riprese: "Chi + ha faxo sapere che eri nudo? Hai forse mangiato dell'albero di cui + avevo comandato di non mangiare?". Rispose l'uomo: "La donna che tu mi hai posta accanto mi ha dato dell'albero e io ne ho mangiato". Il Signore Dio disse alla donna: "Che hai faxo?". Rispose la donna: "Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato".

12 ORIGINE DEL MALE Ebbrezza di Noè Diluvio universale Sacrifico di Noè

13 IL GIUDIZIO UNIVERSALE ( ) "Se davan> al Giudizio Universale rimaniamo abbaglia> dallo splendore e dallo spavento, ammirando da un lato i corpi glorifica> e dall'altro quelli sogopos> a eterna condanna, comprendiamo anche che l'intera visione è profondamente pervasa da un'unica luce e da un'unica logica ar>s>ca: la luce e la logica della fede che la Chiesa proclama confessando: Credo in un solo Dio... creatore del cielo e della terra, di tuge le cose visibili e invisibili" (dall'omelia pronunciata dal Santo Padre Giovanni Paolo II l'8 aprile del 1994).