Determinanti sociali (crisi), Sud e salute

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Determinanti sociali (crisi), Sud e salute"

Transcript

1 Determinanti sociali (crisi), Sud e salute Giuseppe Costa Dip. Scienze Cliniche e Biologiche, Università Torino Servizio di Epidemiologia, ASL TO3 Piemonte Centro riferimento su determinanti sociali di salute e salute in tutte le politiche

2 Sommario La salute è stata capace di unire l Italia, ma negli ultimi due decenni emerge un nuovo divario Nord/Sud Nei fattori di rischio Nella salute Nelle cure Un divario di salute che corrisponde al divario sociale I cui meccanismi di generazione sono noti E sono affrontabili con idonee politiche Ci sono conoscenze sufficienti per agire e scegliere priorità Seppur con alcune lacune conoscitive da approfondire Questo profilo richiama la responsabilità della programmazione per lo sviluppo e la coesione sociale, di quella sanitaria e preventiva e di quella delle professioni, in coerenza con le raccomandazioni EU sulla solidarietà nella salute

3 Il contributo dell epidemiologia italiana

4 Sommario La salute è stata capace di unire l Italia, ma negli ultimi due decenni emerge un nuovo divario Nord/Sud Nei fattori di rischio Nella salute Nelle cure Un divario di salute che corrisponde al divario sociale I cui meccanismi di generazione sono noti E sono affrontabili con idonee politiche Ci sono conoscenze sufficienti per agire e scegliere priorità Seppur con alcune lacune conoscitive da approfondire Questo profilo richiama la responsabilità della programmazione per lo sviluppo e la coesione sociale, di quella sanitaria e preventiva e di quella delle professioni, in coerenza con le raccomandazioni EU sulla solidarietà nella salute

5 Differenza relativa del rischio cumulativo di morte tra anni coorti di nati negli anni rispetto ai nati negli anni tumori maligni - > -0,21 Biggeri et al, EpidPrev 2011

6 Sommario La salute è stata capace di unire l Italia, ma negli ultimi due decenni emerge un nuovo divario Nord/Sud Nei fattori di rischio Nella salute Nelle cure Un divario di salute che corrisponde al divario sociale I cui meccanismi di generazione sono noti E sono affrontabili con idonee politiche Ci sono conoscenze sufficienti per agire e scegliere priorità Seppur con alcune lacune conoscitive da approfondire Questo profilo richiama la responsabilità della programmazione per lo sviluppo e la coesione sociale, di quella sanitaria e preventiva e di quella delle professioni, in coerenza con le raccomandazioni EU sulla solidarietà nella salute

7 Percentuale di sedentari per regione/pa 48% Basilicata 43% Sicilia Campania 38% Abruzzo Puglia 33% Calabria 28% 23% Liguria Lombardia Friuli Venezia Giulia Piemonte Molise MarcheToscanaSardegna Valle d'aosta Veneto Umbria Emilia Romagna Lazio Pool di ASL 18% 13% PA Trento 8% PA Bolzano Cnesps, EpidPrev, 2011 Pool di ASL PASSI

8 Percentuale di eccesso ponderale per regione/pa 55% Molise 50% Calabria Basilicata Puglia Sicilia Campania 45% 40% Toscana Piemonte Valle d'aosta Veneto Umbria Abruzzo Emilia Romagna Pool di ASL Lazio Friuli Venezia Marche Giulia PA Trento Sardegna Liguria 35% PA Bolzano Lombardia 30% Cnesps, EpidPrev, 2011 Pool di ASL PASSI

9 Sommario La salute è stata capace di unire l Italia, ma negli ultimi due decenni emerge un nuovo divario Nord/Sud Nei fattori di rischio Nella salute Nelle cure Un divario di salute che corrisponde al divario sociale I cui meccanismi di generazione sono noti E sono affrontabili con idonee politiche Ci sono conoscenze sufficienti per agire e scegliere priorità Seppur con alcune lacune conoscitive da approfondire Questo profilo richiama la responsabilità della programmazione per lo sviluppo e la coesione sociale, di quella sanitaria e preventiva e di quella delle professioni, in coerenza con le raccomandazioni EU sulla solidarietà nella salute

10 Speranza di vita libera da disabilità a 15 anni, 2004 Uomini Donne ISTAT, 2009

11 Sommario La salute è stata capace di unire l Italia, ma negli ultimi due decenni emerge un nuovo divario Nord/Sud Nei fattori di rischio Nella salute Nelle cure Un divario di salute che corrisponde al divario sociale I cui meccanismi di generazione sono noti E sono affrontabili con idonee politiche Ci sono conoscenze sufficienti per agire e scegliere priorità Seppur con alcune lacune conoscitive da approfondire Questo profilo richiama la responsabilità della programmazione per lo sviluppo e la coesione sociale, di quella sanitaria e preventiva e di quella delle professioni, in coerenza con le raccomandazioni EU sulla solidarietà nella salute

12 Sopravvivenza relativa Standardizzata per età A 5 anni dalla diagnosi Anni Sud Centro-Nord

13 Ricoveri: mobilità oltre i 120 minuti Zocchetti et al, EpidPrev 2011

14 La mobilità sanitaria non è una media A parità di età e di morbosità in Italia tra il 2000 e il 2007 si sono ricoverati fuori regione di più - i residenti nel Sud (136% in più) -i piùistruiti (68% in più) - i più soddisfatti economicamente (21% in più) - e con più beni accumulati (28% in più) A parità di età e morbosità i pazienti del Sud che utilizzano procedure cardiochirurgiche in ospedali a distanze superiori a 3 ore hanno esiti (una mortalità a 30 giorni) più favorevoli - circa il 45% in meno per by pass aortocoronarico isolato - circa il 40% in meno per valvuloplastica isolata Petrelli e Fusco AIE-AIES-AGENAS 2011

15 Sommario La salute è stata capace di unire l Italia, ma negli ultimi due decenni emerge un nuovo divario Nord/Sud Nei fattori di rischio Nella salute Nelle cure Un divario di salute che corrisponde al divario sociale I cui meccanismi di generazione sono noti E sono affrontabili con idonee politiche Ci sono conoscenze sufficienti per agire e scegliere priorità Seppur con alcune lacune conoscitive da approfondire Questo profilo richiama la responsabilità della programmazione per lo sviluppo e la coesione sociale, di quella sanitaria e preventiva e di quella delle professioni, in coerenza con le raccomandazioni EU sulla solidarietà nella salute

16 Mortalità in Italia per titolo di studio (RR aggiustati per età, area geografica), anni Uomini RR Laurea 1 Maturità 1,16 Media 1,46 Elementare o meno 1,79 linear trend p=0.01 Donne Laurea 1 Maturità 1,12 Media 1,22 Elementare o meno 1,63 linear trend p=0.06 Marinacci et al, 2012

17 Indice di stato fisico. Uomini italiani di età anni. Anno 2005 Scostamenti dal differenziale medio di salute (coeff.=-1,79) tra chi è disoccupato e chi possiede un lavoro non manuale Marinacci et al, 2012

18 Indice di stato fisico. Donne italiane di età anni. Anno 2005 Scostamenti dal differenziale medio di salute (coeff.=-2,19) tra chi possiede licenza elementare e chi ha almeno un diploma superiore Marinacci et al, 2012

19 Sommario La salute è stata capace di unire l Italia, ma negli ultimi due decenni emerge un nuovo divario Nord/Sud Nei fattori di rischio Nella salute Nelle cure Un divario di salute che corrisponde al divario sociale I cui meccanismi di generazione sono noti E sono affrontabili con idonee politiche Ci sono conoscenze sufficienti per agire e scegliere priorità Seppur con alcune lacune conoscitive da approfondire Questo profilo richiama la responsabilità della programmazione per lo sviluppo e la coesione sociale, di quella sanitaria e preventiva e di quella delle professioni, in coerenza con le raccomandazioni EU sulla solidarietà nella salute

20 Determinanti strutturali Differenze sociali Fattori di di rischio Salute Economia Lavoro Welfare Coesione sociale Individuali Geografiche Stress Stili vita Ambiente Morbosità Sopravvivenza/ qualità vita Sanità

21 Determinanti strutturali Differenze sociali Fattori di di rischio Salute Economia Lavoro Welfare Coesione sociale Individuali Geografiche Stress Stili vita Ambiente Morbosità Sopravvivenza/ qualità vita Sanità

22 Differenze nella speranza di vita alla nascita a Torino secondo decili di reddito mediano familiare denunciato nel 1998 a livello di sezione di censimento: anni uomini I II III IV V VI VII VIII IX X -1,3-1,2-1, ,5-2,1-2,7-3,1-3,5 0, ,6

23 Trend ( ) in mortalità per causa tra gli anziani torinesi secondo il reddito mediano di sezione MASCHI - ANZIANI FEMMINE - ANZIANE reddito RR IC 95% RR IC 95% reddito RR IC 95% RR IC 95% respiratoria alto alto medio 0,98 (0.84; 1.15) 1,07 (0.91; 1.26) medio 1,09 (0.92; 1.29) 0,97 (0.83; 1.14) basso 1,10 (0.94; 1.29) 1,35 (1.14; 1.59) basso 1,26 (1.07; 1.48) 1,00 (0.85; 1.18) circolatoria alto alto medio 0,99 (0.92; 1.07) 1,05 (0.97; 1.14) medio 0,99 (0.93; 1.05) 0,91 (0.85; 0.97) basso 1,08 (1.00; 1.17) 1,23 (1.13; 1.34) basso 1,07 (1.01; 1.14) 1,06 (0.99; 1.13) digerente alto alto medio 0,95 (0.76; 1.20) 1,56 (1.20; 2.01) medio 1,00 (0.81; 1.24) 0,89 (0.72; 1.11) basso 0,90 (0.70; 1.14) 1,86 (1.43; 2.42) basso 1,15 (0.93; 1.42) 1,09 (0.87; 1.35) tumori alto alto medio 1,02 (0.93; 1.11) 1,03 (0.95; 1.12) medio 0,96 (0.88; 1.06) 1,09 (1.00; 1.20) basso 1,11 (1.01; 1.21) 1,12 (1.03; 1.23) basso 0,99 (0.90; 1.09) 1,08 (0.98; 1.19) esterne alto alto medio 0,94 (0.72; 1.22) 1,27 (0.92; 1.75) medio 1,07 (0.87; 1.32) 1,03 (0.78; 1.36) basso 0,99 (0.76; 1.29) 1,68 (1.22; 2.33) basso 1,05 (0.86; 1.30) 1,35 (1.02; 1.78)

24 Determinanti strutturali Differenze sociali Fattori di di rischio Salute Economia Lavoro Welfare Coesione sociale Individuali Geografiche Stress Stili vita Ambiente Morbosità Sopravvivenza/ qualità vita Sanità

25 Proporzione di soggetti esposti ad elevato stress sul lavoro (Job Strain) all inizio degli anni 2000 Campione di 1479 soggetti a Torino (797 operai e 682 impiegati) 35 Job strain % stress (squilibrio tra richiesta, autonomia, remunerazione 10 e supporto) 5 a sfavore 0 operai impiegati Totale di occupazioni operaie D Errico 2006

26 Prevalenza di sovrappeso per istruzione Pool Passi (Cnesps 2012) Bassa Alta

27 Esposizione a traffico di tipo pesante: passaggio frequente nella strada di residenza, per istruzione dei genitori (Sidria2, Torino) Istruzione genitori Università Maturità Media Elementare % bambini esposti (IC 95%) 18 (16-20) 19 (17-21) 22 (20-24) 27 (23-30)

28 Determinanti strutturali Differenze sociali Fattori di di rischio Salute Economia Lavoro Welfare Coesione sociale Individuali Geografiche Stress Stili vita Ambiente Morbosità Sopravvivenza/ qualità vita Sanità

29 Ricoveri per Sindrome Coronarica Acuta a Torino (RR bayesiani) 2009 Procedure di rivascolarizzazione RR bayesiani

30 Differenze sociali 5 nella salute a Torino tra gli uomini negli anni 2000 Titolo di studio Incidenza infarto 1 Prevalenza diabete 2 Letalità in malati di tumore colon 3 Mortalità 4 Alto Medio Basso aggiustato per età, area di nascita, reddito, status, area (Petrelli, 2006) 2 aggiustato per età e reddito (Gnavi, 2007) 3 aggiustato per età e area di nascita (Spadea, 2005) 4 aggiustato per età, qualità della casa, area di nascita, periodo di calendario (Marinacci, 2004) 5 tutte le differenze sono statisticamente significative (p<0,005)

31 Sommario La salute è stata capace di unire l Italia, ma negli ultimi due decenni emerge un nuovo divario Nord/Sud Nei fattori di rischio Nella salute Nelle cure Un divario di salute che corrisponde al divario sociale I cui meccanismi di generazione sono noti E sono affrontabili con idonee politiche Ci sono conoscenze sufficienti per agire e scegliere priorità Seppur con alcune lacune conoscitive da approfondire Questo profilo richiama la responsabilità della programmazione per lo sviluppo e la coesione sociale, di quella sanitaria e preventiva e di quella delle professioni, in coerenza con le raccomandazioni EU sulla solidarietà nella salute

32 Variazione% della mortalità tra gli uomini adulti (30-59 anni) che hanno migliorato il livello di istruzione tra il 1981 e il 1991 Titolo al 1981 nessuno elementare media maturità uomini Il miglioramento nel livello di istruzione dell adulto ( 150( ore ) è associato ad un miglioramento della mortalità Elaborazioni Studio Longitudinale Torinese, 2006

33 Equity audit di un percorso preventivo: lo screening

34 aderenza a linee guida e un modello assistenziale shared tra specialisti e MMG portano ad esiti di salute più favorevoli Modello assistenziale Mortalità RR Equità mortalità (istruzione alta vs.bassa) RR maggiore equità negli esiti di salute Equity audit di un percorso assistenziale: il diabete Spesa RR MMG+Diab+LG 1 1,11 1 MMG+Diab 1,29 1,15 1,14 MMG+LG 0,95 1,44 1,00 MMG 1,72 1,30 esiti di salute migliori costano come (o meno) di quelli peggiori 1,03

35 Sommario La salute è stata capace di unire l Italia, ma negli ultimi due decenni emerge un nuovo divario Nord/Sud Nei fattori di rischio Nella salute Nelle cure Un divario di salute che corrisponde al divario sociale I cui meccanismi di generazione sono noti E sono affrontabili con idonee politiche Ci sono conoscenze sufficienti per agire e scegliere priorità Seppur con alcune lacune conoscitive da approfondire Questo profilo richiama la responsabilità della programmazione per lo sviluppo e la coesione sociale, di quella sanitaria e preventiva e di quella delle professioni, in coerenza con le raccomandazioni EU sulla solidarietà nella salute

36 A quale impatto ammontano le disuguaglianze sociali nella salute? Scenario di eliminazione totale delle disuguaglianze sociali nella salute (tutta la popolazione acquisisce i tassi di mortalità della popolazione più istruita) Forte divario Ovest-Est e Sud protetto in entrambi i generi Marra e Zengarini, 2012

37 Contributo dei fattori di rischio alla mortalità Torino BASTA SEGUIRE L ORDINE DELL ALTEZZA DELLE BARRE PER SETTARE CORRETTAMENTE LE PRIORITÀ?? Marra e Zengarini, 2012

38 Quali priorità in Italia? Distribuzione Il lavoro manuale dei fattori non di ha rischio un nella popolazione maschile di Torino effetto molto forte sulla mortalità, ma più del 60% dei morti dovuti a questo fattore è spiegato dalle disuguaglianze sociali Il basso consumo di frutta e verdura ha un basso impatto in entrambi i sensi: fattore di rischio da mettere in secondo piano? Il fumo non rappresenta un problema per le disuguaglianze ma ha un chiaro impatto sulla mortalità Marra e Zengarini, 2012

39 Sommario La salute è stata capace di unire l Italia, ma negli ultimi due decenni emerge un nuovo divario Nord/Sud Nei fattori di rischio Nella salute Nelle cure Un divario di salute che corrisponde al divario sociale I cui meccanismi di generazione sono noti E sono affrontabili con idonee politiche Ci sono conoscenze sufficienti per agire e scegliere priorità Seppur con alcune lacune conoscitive da approfondire Questo profilo richiama la responsabilità della programmazione per lo sviluppo e la coesione sociale, di quella sanitaria e preventiva e di quella delle professioni, in coerenza con le raccomandazioni EU sulla solidarietà nella salute

40 Un agenda per lo studio e per l intervento Stato di disuguaglianze salute e fattori di rischio Trend? (coorte/età?) (tumori femminili) Effetti crisi: allargamento platea svantaggio Effetto contesto (distinguere meglio) Altri fattori rischio (ambientali) Sottogruppi popolazione: migranti Meccanismi nel governo clinico Sistematicità di esame dei percorsi? (missing: emergenza?) Equity audit in tutti i livelli di responsabilità del governo clinico Meccanismi nei fattori distali Dalle risorse individuali ai contesti Efficacia/impatto? politiche sanitarie Necessità di una teoria e offerta di monitoraggio Monitorabilità di interventi che escono dai LEA (quindi da NSIS?) Efficacia/impatto? Politiche non sanitarie Salute aggiunge qualcosa a orientamento di politiche? Simulazione di impatto Sviluppi strumentali (sistemi informativi)

41 1 2 Resta ancora tanto da spiegare e da fare! Reperibilità dei dati Differenze così importanti? Meglio utilizzare le macro regioni? A che livello si scelgono le politiche? potenzialità Possibile calcolo di RR per ogni categoria di esposizione 71,2% 45,7% dei fattori di rischio e differenziate per livello d istruzione Costruzione di scenari più realistici e individuazione dei target Marra e Zengarini, 2012

42 Marinacci, 2012

43 LA VARIABILITÀ SOCIALE NELLA MORTALITÀ - Uomini In particolare il divario Est Ovest non è spiegato tanto dalle differenze nel rischio di morte tra le popolazioni più istruite quanto da quelle dei gruppi più svantaggiati! Marra e Zengarini, 2012

44 Gli effetti e le politiche del contesto Stati di disagio Risorse Inadeguate Capacità individuale inadeguata Cattiva salute Altro stato disagiato Contesto Ambito sociale/territoriale Capacitazione sociale Politiche e interventi Contesto: Famiglia Fabbrica, ufficio, luogo di lavoro Condominio, quartiere, luogo di abitazione Relazioni di prossimità Ambiti, gruppi, associazioni, frequentati.

45 Misurare l impatto dei determinanti contestuali di salute Obiettivo: correlazione tra andamento nel tempo degli indicatori di mortalità e morbilità dei residenti nei diversi quartieri di Torino e indicatori del grado di trasformazione dei quartieri nel corso del tempo a causa di interventi sulla mobilità. Dati e metodi: censimento attraverso lo Studio Longitudinale Torinese riguardante la morbilità e la mortalità dal 1971 al Stato dell'arte: raccolta di dati sui diversi tipi di intervento (ad esempio, il rinnovo degli edifici, rinnovamento fisico dello spazio pubblico, di nuove infrastrutture, interventi sociali,..) individuazione degli archi temporali da analizzare. Progetto FP VII SOPHIE

46 Misurare l impatto dei determinanti contestuali di salute Due differenti interventi di rigenerazione urbana nella stessa zona della città di Torino: Intervento Privato Quadrilatero Intervento pubblico The Gate Porta Palazzo Effetti attesi: Riqualificazione fisica ed economica dell area Effetto prodotto: gentrification Ridotti effetti (attesi) sulla salute dei cittadini inizialmente insediati Effetti attesi: Riqualificazione dell area che parte de tematiche di integrazione sociale Miglioramento della sicurezza e del senso di appartenenza degli abitanti Meno infortuni legati alla criminalità, minori problemi di depressione, riduzione dell abuso di alcol e droga, maggiore accessibilità ai servizi sanitari e di prevenzione.

47 Risorse Benessere economico Partecipazione/coesione Politica Istituzioni Inclusione Lavoro Educazione Necessità di valutazione di Sanità Austerità impatto Ricerca Razionamento sanitario della crisi Paesaggio cultura e delle decisioni di contrasto Qualità servizi Salute Benessere soggettivo Riduzione dei livelli di tutela Riduzione investimento Minore attività Riduzione effetti sistema Ambiente fisico e sociale Riduzione prevenzione Minore impatto ambientale Costa 2012

48 La deospedalizzazione invece sinora è stata uguale sia per classe sociale che per gravità di cronicità Cislaghi 2012

49 Sommario La salute è stata capace di unire l Italia, ma negli ultimi due decenni emerge un nuovo divario Nord/Sud Nei fattori di rischio Nella salute Nelle cure Un divario di salute che corrisponde al divario sociale I cui meccanismi di generazione sono noti E sono affrontabili con idonee politiche Ci sono conoscenze sufficienti per agire e scegliere priorità Seppur con alcune lacune conoscitive da approfondire Questo profilo richiama la responsabilità della programmazione per lo sviluppo e la coesione sociale, di quella sanitaria e preventiva e di quella delle professioni, in coerenza con le raccomandazioni EU sulla solidarietà nella salute

50 QUALI PRIORITA? QUALI PRIORITA? QUALI RACCOMANDAZIONI? QUALI RACCOMANDAZIONI? Comunicazione della Commissione Europea su Solidarity and social determinants of Health (2009) PROPORZIONALI PROPORZIONALI A A CAPACITA CAPACITA Gruppo di Lavoro della Commissione Salute delle Regioni su Equità nella salute e nella sanità (2012) DI DI OGNI REGIONE/ SETTORE OGNI REGIONE/ SETTORE Prime reazioni italiane 2012: Joint Action, priorità CCM, priorità PSN, INMP

51 Quali valutazioni di impatto sanitario sono utili per le regioni e governo? Regioni secondo la capacità di affrontare le disuguaglianze di salute Misurarle Impatto di disuguaglianze Impatto di disuguaglianze in singoli fattori di rischio Impatto di verosimili interventi di correzione in agenda priorità target Prenderne atto Diffondere consapevolezza Prenderle in carico Decidere di contrastarle Iniziative isolate Sviluppi più strutturati Strategia coord. intersettoriale

52 Misurare meglio Documentare cosa funziona Finestra di opportunità in tempi di crisi Formazione: equity audit Agenda Coinvolgere i portatori di interesse Priorità e target Presentarsi con la casa in ordine

53 L equity audit parafrasando Omero «sotto l aspetto di poveri e stranieri venuti da altri paesi, glidei in ogniforma visitano le città e da come vengono trattati essi valutano gli eccessi e la capacità di giustizia degli uomini...»

Il profilo di salute del Friuli Venezia Giulia

Il profilo di salute del Friuli Venezia Giulia Il profilo di salute del Friuli Venezia Giulia Elena Clagnan Servizio di Epidemiologia Direzione Centrale di Salute, Integrazione Socio Sanitaria e Politiche Sociali 1 MORTALITA IN FVG MORTALITA EVITABILE

Dettagli

Le regioni a confronto

Le regioni a confronto Il racconto, il confronto 2003 Il all apertura del nuovo millennio: struttura dinamica struttura e dinamica 2003 Il all apertura del nuovo millennio: benchmarking europeo struttura benchmarking e dinamica

Dettagli

Il protocollo con la UISP regionale Umbria. Strumento per una nuova alleanza nella rete

Il protocollo con la UISP regionale Umbria. Strumento per una nuova alleanza nella rete Il protocollo con la UISP regionale Umbria Strumento per una nuova alleanza nella rete Orvieto 21 ottobre 2014 Mariadonata Giaimo Alimentazione e attività fisica degli umbri qualche dato dai sistemi di

Dettagli

Affitti Quota Latte - Periodo 2014/2015

Affitti Quota Latte - Periodo 2014/2015 Affitti Quota Latte - Periodo 2014/2015 PIEMONTE 603 1.127 87.148.771 13,0 144.525 VALLE D'AOSTA 80 88 1.490.121 0,2 18.627 LOMBARDIA 1.503 2.985 280.666.835 41,8 186.738 PROV. AUT. BOLZANO 1 1 31.970

Dettagli

Prevalenza di sovrappeso e obesità

Prevalenza di sovrappeso e obesità Conferenza Nazionale su OKkio alla SALUTE: risultati del primo anno di indagini Roma, 20 novembre 2008 Prevalenza di sovrappeso e obesità Giovanni Baglio per il Gruppo di Coordinamento di OKkio alla SALUTE

Dettagli

Struttura Ex asl impegni prestazioni costo prestazioni Ticket Regione H , ,76 Basilicata H

Struttura Ex asl impegni prestazioni costo prestazioni Ticket Regione H , ,76 Basilicata H Struttura Ex asl impegni prestazioni costo prestazioni Ticket Regione H02 102 4.663 6.145 159.302,40 51.697,76 Basilicata H03 102 9.222 12.473 252.025,98 136.892,31 Basilicata H04 102 3.373 3.373 230.650,00

Dettagli

Breve introduzione sulle differenze sociali nella salute Cristiano Piccinelli

Breve introduzione sulle differenze sociali nella salute Cristiano Piccinelli Breve introduzione sulle differenze sociali nella salute Cristiano Piccinelli Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche Università di Torino In Italia il rischio di morire cresce con l abbassarsi del

Dettagli

Uso dei farmaci per il diabete Roberto Da Cas

Uso dei farmaci per il diabete Roberto Da Cas Uso dei farmaci per il diabete Roberto Da Cas Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Prevenzione della Salute Istituto Superiore di Sanità, Roma Dati e indicatori utilizzati Fonti informative:

Dettagli

LO STATO PONDERALE DEI BAMBINI

LO STATO PONDERALE DEI BAMBINI LO STATO PONDERALE DEI BAMBINI L obesità ed il sovrappeso in età evolutiva tendono a persistere in età adulta e a favorire lo sviluppo di gravi patologie quali le malattie cardio-cerebro-vascolari, diabete

Dettagli

I fattori comportamentali tra i lavoratori in Emilia-Romagna secondo la sorveglianza PASSI

I fattori comportamentali tra i lavoratori in Emilia-Romagna secondo la sorveglianza PASSI 47 Congresso Nazionale S.It.I. Riccione 2014 I fattori comportamentali tra i lavoratori in Emilia-Romagna secondo la sorveglianza PASSI F. Venturelli 1, G. Carrozzi 2, F. Balestra 2, L. Sampaolo 3, L.

Dettagli

SISAV Sistema di indicatori per la salute dell anziano nel Veneto. L analisi regionale. Le sindromi coronariche acute

SISAV Sistema di indicatori per la salute dell anziano nel Veneto. L analisi regionale. Le sindromi coronariche acute Ostuni, 26/08/05 SISAV Sistema di indicatori per la salute dell anziano nel Veneto L analisi regionale Le sindromi coronariche acute Stefano Brocco Indicatori SISAV proposti per le sindromi coronariche

Dettagli

Il divario Nord-Sud. di Gianfranco Viesti (Università di Bari) FSP, Bologna 29 marzo 2009

Il divario Nord-Sud. di Gianfranco Viesti (Università di Bari) FSP, Bologna 29 marzo 2009 Il divario Nord-Sud di Gianfranco Viesti (Università di Bari) FSP, Bologna 29 marzo 2009 IL DIVARIO DI REDDITO Fonte: Daniele V, Malanima,P. 2007 Fonte: Daniele V, Malanima,P. 2007 PIL pro capite nelle

Dettagli

Atlante della salute nelle Regioni italiane La migliore (e la peggiore) performance

Atlante della salute nelle Regioni italiane La migliore (e la peggiore) performance Rapporto Osservasalute 2012 Atlante della salute nelle Regioni italiane La migliore (e la peggiore) performance Piemonte La Regione con la quota più alta di ricoveri con degenza di un solo giorno Ma è

Dettagli

REGIME QUOTE LATTE AFFITTI DI QUOTA

REGIME QUOTE LATTE AFFITTI DI QUOTA AZIENDE RILEVATARIE PER CLASSIFICAZIONE C-Montana Aziende 6.000 B-Svantaggiata A-Non svantaggiata 5.000 4.000 3.000 524 450 499 336 597 305 803 394 629 358 532 413 572 454 609 441 697 592 818 609 627 481

Dettagli

Capitolo 9 La mortalità per incidenti stradali

Capitolo 9 La mortalità per incidenti stradali Capitolo 9 La mortalità per incidenti stradali Introduzione Gli incidenti stradali costituiscono un problema prioritario di sanità pubblica per la loro numerosità e per le conseguenze in termini di mortalità,

Dettagli

L impatto della deospedalizzazione sulle disuguaglianze a livello Regionale B. Polistena, I. Rocchetti

L impatto della deospedalizzazione sulle disuguaglianze a livello Regionale B. Polistena, I. Rocchetti L impatto della deospedalizzazione sulle disuguaglianze a livello Regionale B. Polistena, I. Rocchetti 1/24 Indice Politiche sanitarie ospedaliere: un quadro di riferimento Le politiche a livello internazionale

Dettagli

Oltre il Pil 2013: la nuova geografia del benessere in Italia

Oltre il Pil 2013: la nuova geografia del benessere in Italia Oltre il Pil 2013: la nuova geografia del benessere in Italia Rapporto Oltre il Pil 2013, 3 luglio 2013 Serafino Pitingaro Responsabile Area Studi e Ricerche Unioncamere 1 Pilastri Domini Sottodomini (fondo

Dettagli

autosnodato auto-treno con rimorchio totale incidenti trattore stradale o motrice auto-articolato

autosnodato auto-treno con rimorchio totale incidenti trattore stradale o motrice auto-articolato Tab. IS.9.1a - Incidenti per tipo di e - Anni 2001-2013 a) Valori assoluti Anno 2001 o a altri Piemonte 16.953 23.818 19 77 167 146 80 67 1.942 123 254 153 50 59 824 1.920 1.037 653 50 4 23 0 112 31.578

Dettagli

Principali meccanismi di generazione delle disuguaglianze di salute in ambito non sanitario. Roberto Di Monaco e Giuseppe Costa (Università Torino)

Principali meccanismi di generazione delle disuguaglianze di salute in ambito non sanitario. Roberto Di Monaco e Giuseppe Costa (Università Torino) Principali meccanismi di generazione delle disuguaglianze di salute in ambito non sanitario Roberto Di Monaco e Giuseppe Costa (Università Torino) I processi sociali (da evidenze di ricerca) Disuguaglianze

Dettagli

INDICATORI DI DISAGIO ECONOMICO SOCIALE

INDICATORI DI DISAGIO ECONOMICO SOCIALE INDICATORI DI DISAGIO ECONOMICO SOCIALE DISAGIO ECONOMICO: LE REGIONI PIU COLPITE Chi ha il punteggio più alto è stato meno colpito. Dato medio ITALIA = 100 DISAGIO ECONOMICO POSIZIONE REGIONI (punteggio

Dettagli

ITALIA SETTENTRIONALE

ITALIA SETTENTRIONALE Tabella 1 - Interruzioni volontarie di gravidanza, 2007 ABORTIVITA' IVG NATI VIVI * DONNE 15-49 RAPPORTO PER TASSO PER 1000 TASSO DI ANNI ** 1000 NATI VIVI DONNE 15-49 ANNI FECONDITA' ITALIA SETTENTRIONALE

Dettagli

Stato nutrizionale e abitudini alimentari

Stato nutrizionale e abitudini alimentari Stato nutrizionale e abitudini alimentari La situazione nutrizionale di una popolazione è un determinante importante delle sue condizioni di salute. In particolare l eccesso di peso, favorendo l insorgenza

Dettagli

ITALIA SETTENTRIONALE

ITALIA SETTENTRIONALE Tabella 1 - Interruzioni volontarie di gravidanza, 2005 ABORTIVITA' IVG NATI VIVI * DONNE 15-49 RAPPORTO PER TASSO PER 1000 TASSO DI ANNI ** 1000 NATI VIVI DONNE 15-49 ANNI FECONDITA' ITALIA SETTENTRIONALE

Dettagli

Sorveglianza delle coperture vaccinali antinfluenzali in Italia Antonino Bella

Sorveglianza delle coperture vaccinali antinfluenzali in Italia Antonino Bella Sorveglianza delle coperture vaccinali antinfluenzali in Italia Antonino Bella Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute - Istituto Superiore di Sanità La vaccinazione antinfluenzale

Dettagli

DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA UFFICIO STAMPA E RELAZIONI ESTERNE

DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA UFFICIO STAMPA E RELAZIONI ESTERNE 1 Condannati definitivi Per di e per Durata della Pena Residua Situazione al 13/05/2010 Fino a 1 anno Da 1 a 2 Durata della pena residua Da 2 a 3 Da 3 a 5 Da 5 a 10 Da 10 a 20 Da 20 in poi Ergastolo Totale

Dettagli

Norme per la protezione dei soggetti malati di celiachia

Norme per la protezione dei soggetti malati di celiachia Legge 123 del 4 luglio 25 Legge 123 del 4 luglio 25 Direzione Generale sicurezza degli alimenti e nutrizione PROTEZIONI SOGGETTI AFFETTI DA CELIACHIA Legge 123 del 4 luglio 25 EROGAZIONE GRATUITA DEGLI

Dettagli

Il ruolo della donna per un agricoltura sostenibile in Italia

Il ruolo della donna per un agricoltura sostenibile in Italia Il ruolo della donna per un agricoltura sostenibile in Italia Daniela Fusco Roberto Gismondi Colomba L. Sermoneta Roma 1 aprile 2014 Sviluppo Sostenibile: [ ] che soddisfa i bisogni delle generazioni presenti,

Dettagli

Tabella 3 Piano di prevenzione per gli effetti delle ondate di calore nelle città italiane

Tabella 3 Piano di prevenzione per gli effetti delle ondate di calore nelle città italiane Tabella 3 Piano di prevenzione per gli effetti delle ondate di calore nelle città italiane Città con un sistema di allarme HHWWS operativo Città ANCONA BARI BOLOGNA BOLZANO BRESCIA CAGLIARI CAMPOBASSO

Dettagli

Attività fisica nel Lazio e nella ASL di Latina: dati Passi

Attività fisica nel Lazio e nella ASL di Latina: dati Passi Attività fisica nel Lazio e nella ASL di Latina: dati Passi 2012-2015 L attività fisica praticata regolarmente svolge un ruolo di primaria importanza nella prevenzione di malattie cardiovascolari, diabete,

Dettagli

Le amputazioni agli arti inferiori nelle persone con diabete

Le amputazioni agli arti inferiori nelle persone con diabete Convegno LA SALUTE DEGLI ITALIANI NEI DATI DEL CNESPS - Roma, Giugno 2011 Le amputazioni agli arti inferiori nelle persone con diabete Flavia Lombardo, Marina Maggini Centro Nazionale di Epidemiologia

Dettagli

Struttura Ex asl impegni prestazioni costo Ticket Regione

Struttura Ex asl impegni prestazioni costo Ticket Regione Struttura Ex asl impegni prestazioni costo Ticket Regione H02 102 3.244 4.234 prestazioni 106.541,38 39.721,59 Basilicata H03 102 6.820 9.139 183.359,67 103.341,43 Basilicata H04 102 2.243 2.243 150.815,00

Dettagli

4, milioni. milioni. POPOLAZIONE In aumento anziani e stranieri residenti 7,4% 14% 64,8% 21,2% più di

4, milioni. milioni. POPOLAZIONE In aumento anziani e stranieri residenti 7,4% 14% 64,8% 21,2% più di POPOLAZIONE In aumento anziani e stranieri 60milioni più di 60.782.668 residenti Al 1 gennaio 2014 la popolazione residente supera i 60 milioni Continua il processo di invecchiamento della popolazione

Dettagli

Osservatorio Nazionale. Fondo Per la Formazione dei lavoratori temporanei

Osservatorio Nazionale. Fondo Per la Formazione dei lavoratori temporanei Osservatorio Nazionale Fondo Per la Formazione dei lavoratori temporanei Rapporto sintetico FORMA. TEMP. 2008 L attività di FORMATEMP nel 2008: I progetti, gli allievi coinvolti, le risorse impiegate Nel

Dettagli

Registri Tumori. Sono una raccolta continua, sistematica e nominale di tutti i casi di cancro

Registri Tumori. Sono una raccolta continua, sistematica e nominale di tutti i casi di cancro Registri Tumori Sono una raccolta continua, sistematica e nominale di tutti i casi di cancro Finalità di un RT Studiare incidenza, mortalità e sopravvivenza Definire i fattori di rischio Valutare i programmi

Dettagli

Sovrappeso ed obesità

Sovrappeso ed obesità 62 RAPPORTO OSSERVASALUTE 2014 Sovrappeso ed obesità Significato. Il sovrappeso e l obesità sono tra i principali fattori di rischio per le patologie non trasmissibili, quali le malattie ischemiche del

Dettagli

La Registrazione oncologica in Italia Meridionale: stato, criticità e prospettive

La Registrazione oncologica in Italia Meridionale: stato, criticità e prospettive La Registrazione oncologica in Italia Meridionale: stato, criticità e prospettive Dr. Mario Fusco Registro Tumori Regione Campania c/o ASL NA4 Cosenza 25/26 febbraio 2010 Distribuzione in Italia dei Registri

Dettagli

Infermieri sempre più anziani e carenti soprattutto (ma non solo) sul territorio

Infermieri sempre più anziani e carenti soprattutto (ma non solo) sul territorio Scheda n 3 Infermieri sempre più anziani e carenti soprattutto (ma non solo) sul territorio Mancano all appello almeno 50mila infermieri per poter erogare un servizio in linea con i bisogni dei cittadini.

Dettagli

PASSI PER LA PREVENZIONE CONVEGNO REGIONALE REGIONE LAZIO. PASSI per la valutazione PRP e griglie LEA. Stefano Campostrini. Roma, 16 febbraio 2014

PASSI PER LA PREVENZIONE CONVEGNO REGIONALE REGIONE LAZIO. PASSI per la valutazione PRP e griglie LEA. Stefano Campostrini. Roma, 16 febbraio 2014 PASSI PER LA PREVENZIONE CONVEGNO REGIONALE REGIONE LAZIO PASSI per la valutazione PRP e griglie LEA Stefano Campostrini Roma, 16 febbraio 2014 Una domanda Ma, ha senso valutare in prevenzione? Il ruolo

Dettagli

La diagnosi precoce dei tumori della mammella in Emilia-Romagna e in Italia attraverso i dati della Sorveglianza PASSI

La diagnosi precoce dei tumori della mammella in Emilia-Romagna e in Italia attraverso i dati della Sorveglianza PASSI La diagnosi precoce dei tumori della mammella in Emilia-Romagna e in Italia attraverso i dati della Sorveglianza PASSI Giuliano Carrozzi Dipartimento di Sanità Pubblica, AUSL di Modena Nicoletta Bertozzi

Dettagli

Un applicazione delle tecniche di sintesi in sanità

Un applicazione delle tecniche di sintesi in sanità Un applicazione delle tecniche di sintesi in sanità Alessandra Burgio e Alessandro Solipaca DCIS SAN Metodi di sintesi per la misurazione della dotazione u Il Servizio Sanitario Nazionale (1) STATO Disegna

Dettagli

Gli effetti della crisi sugli incidenti stradali in Toscana

Gli effetti della crisi sugli incidenti stradali in Toscana Gli effetti della crisi sugli incidenti stradali in Toscana Francesco Innocenti Osservatorio di Epidemiologia francesco.innocenti@ars.toscana.it Agenzia regionale di sanità della Toscana Convegno Gli effetti

Dettagli

Sistemi di Sorveglianza sugli Stili di Vita in Italia

Sistemi di Sorveglianza sugli Stili di Vita in Italia Sistemi di Sorveglianza sugli Stili di Vita in Italia Stefania Salmaso Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute Istituto Superiore di Sanità Imola 26 Gennaio 2011 ATTESA

Dettagli

Capitolo 5 La mortalità per malattie dell apparato respiratorio

Capitolo 5 La mortalità per malattie dell apparato respiratorio Capitolo 5 La mortalità per malattie dell apparato respiratorio Le malattie dell apparato respiratorio sono il terzo settore nosologico come frequenza di causa di morte, dopo le malattie del sistema circolatorio

Dettagli

9dicembre Il cancro del colon-retto provoca in Italia più di decessi all anno, l 11,3% di tutti i decessi

9dicembre Il cancro del colon-retto provoca in Italia più di decessi all anno, l 11,3% di tutti i decessi RAPPORTO NAZIONALE PASSI 2009 LO SCREENING PER IL CANCRO DEL COLON RETTO NEL 2009 9dicembre 2010 - Il cancro del colon-retto provoca in Italia più di 18.000 decessi all anno, l 11,3% di tutti i decessi

Dettagli

Registro nazionale degli eventi coronarici e cerebrovascolari

Registro nazionale degli eventi coronarici e cerebrovascolari Registro nazionale degli eventi coronarici e cerebrovascolari Luigi Palmieri Reparto di Epidemiologia delle Malattie Cerebro e Cardiovascolari Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione

Dettagli

Lo sguardo di PASSI: lo stato della prevenzione oncologica in Italia

Lo sguardo di PASSI: lo stato della prevenzione oncologica in Italia Lo sguardo di PASSI: lo stato della prevenzione oncologica in Italia Giuliano Carrozzi, Nicoletta Bertozzi, Letizia Sampaolo, Lara Bolognesi per il Gruppo Tecnico nazionale PASSI X Convegno Osservatorio

Dettagli

La medicina di genere e la promozione della salute. Camerino, 6 Ottobre Tiziana Sabetta

La medicina di genere e la promozione della salute. Camerino, 6 Ottobre Tiziana Sabetta La medicina di genere e la promozione della salute Camerino, 6 Ottobre 2014 Tiziana Sabetta La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell individuo e interesse della collettività (art.

Dettagli

Aggiornamento dell indice di deprivazione. Italia, sezioni di censimento al 2011

Aggiornamento dell indice di deprivazione. Italia, sezioni di censimento al 2011 Aggiornamento dell indice di deprivazione. Italia, sezioni di censimento al 2011 Nicola Caranci 1, Aldo Rosano 2, Nicolás Zengarini 3, Barbara Pacelli 1, Teresa Spadea 3, Cesare Cislaghi 4, Giuseppe Costa

Dettagli

VALUTAZIONE D IMPATTO DELLE POLITICHE REGIONALI PER LA PROMOZIONE DELL APPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA

VALUTAZIONE D IMPATTO DELLE POLITICHE REGIONALI PER LA PROMOZIONE DELL APPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA Mattone Misura dell appropriatezza GdLA 26 Settembre 2006 VALUTAZIONE D IMPATTO DELLE POLITICHE REGIONALI PER LA PROMOZIONE DELL APPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA QUESITI DELLA RICERCA Qual è stato l impatto

Dettagli

Le cure palliative in Italia: un quadro della situazione attuale

Le cure palliative in Italia: un quadro della situazione attuale Le cure palliative in Italia: un quadro della situazione attuale 11 novembre 2015, ore 13 Sala Caduti di Nassirya Senato della Repubblica Italo Penco Direttore sanitario Fondazione Roma Sanità OMS: i bisogni

Dettagli

Incidenze e letalità: Ictus

Incidenze e letalità: Ictus ARS Dipartimento di Sanità Pubblica Università di Firenze Firenze 4 Novembre 2011 Convegno La gestione delle cronicità sul territorio in Toscana: evidenze dalla banca dati MaCro Incidenze e letalità: Ictus

Dettagli

Approfondimento 1 - Rsu per comparto e per ripartizione geografica

Approfondimento 1 - Rsu per comparto e per ripartizione geografica 1 Approfondimento 1 - Rsu per comparto e per ripartizione geografica ripartizione geografica votanti partec. voti validi CGIL CISL UIL ALTRE LISTE AGENZIE FISCALI Nord Ovest 85 12.904 11.248 87,17 10.922

Dettagli

SDO e malattie trasmissibili. Marta Ciofi degli Atti CNESP Reparto Epidemiologia Malattie Infettive

SDO e malattie trasmissibili. Marta Ciofi degli Atti CNESP Reparto Epidemiologia Malattie Infettive SDO e malattie trasmissibili Marta Ciofi degli Atti CNESP Reparto Epidemiologia Malattie Infettive Utilità delle SDO nel campo delle malattie trasmissibili Ottenere informazioni non disponibili da altre

Dettagli

Stato nutrizionale e abitudini alimentari

Stato nutrizionale e abitudini alimentari Stato nutrizionale e abitudini alimentari La situazione nutrizionale di una popolazione è un determinante importante delle sue condizioni di salute. In particolare l eccesso di peso, favorendo l insorgenza

Dettagli

Dallo screening alla prevenzione primaria: andata e ritorno. Gli screening e la prevenzione della salute

Dallo screening alla prevenzione primaria: andata e ritorno. Gli screening e la prevenzione della salute Dallo screening alla prevenzione primaria: andata e ritorno. Gli screening e la prevenzione della salute Mantova 28 Maggio 2015 Il contesto italiano dal punto di vista dell Osservatorio Nazionale Screening

Dettagli

DIREZIONE AFFARI ECONOMICI E CENTRO STUDI LO STOCK ABITATIVO IN ITALIA

DIREZIONE AFFARI ECONOMICI E CENTRO STUDI LO STOCK ABITATIVO IN ITALIA DIREZIONE AFFARI ECONOMICI E CENTRO STUDI LO STOCK ABITATIVO IN ITALIA 5 Maggio 2015 INDICE SINTESI... 3 ABITAZIONI... 4 ABITAZIONI OCCUPATE DA PERSONE RESIDENTI... 6 POPOLAZIONE E FAMIGLIE... 9 ABITAZIONI

Dettagli

REPORT GARANZIA GIOVANI I PRIMI NUMERI DELL INIZIATIVA

REPORT GARANZIA GIOVANI I PRIMI NUMERI DELL INIZIATIVA REPORT GARANZIA GIOVANI I PRIMI NUMERI DELL INIZIATIVA Il primo maggio 2014 è partita ufficialmente la Garanzia Giovani. Al 29 maggio 2014 1 si sono registrati a Garanzia Giovani 67.751 giovani, di questi

Dettagli

IL PROGETTO MATTONI DEL SSN

IL PROGETTO MATTONI DEL SSN IL PROGETTO MATTONI DEL SSN Corso: Bioingegneria Docente: prof. Mauro Giacomini INTRODUZIONE Nel 2002 il Ministero della Salute avvia la progettazione del Nuovo Sistema Informativo Sanitario (NSIS), con

Dettagli

La diffusione attuale del consumo di alcolici in Italia: confronti territoriali e per fasce d età

La diffusione attuale del consumo di alcolici in Italia: confronti territoriali e per fasce d età La diffusione attuale del consumo di alcolici in Italia: confronti territoriali e per fasce d età ISTAT Luciana Quattrociocchi luciana.quattrociocchi@istat.it Emanuela Bologna emanuela.bologna@istat.it

Dettagli

Disuguaglianze sociali di salute

Disuguaglianze sociali di salute Disuguaglianze sociali di salute Giuseppe Costa, Elena Gelormino, Teresa Spadea Dip. Sanità Pubblica Università Torino SCDU Epidemiologia ASL TO3 Piemonte Centro riferimento CCM e INMP per i determinanti

Dettagli

Statistiche in breve

Statistiche in breve Statistiche in breve A cura del Coordinamento Generale Statistico Attuariale Giugno 2016 Anno 2015 Lavoratori Domestici Nell anno 2015 i lavoratori domestici 1 contribuenti all Inps sono stati 886.125,

Dettagli

Mobilità dei pazienti oncologici verso gli ospedali milanesi

Mobilità dei pazienti oncologici verso gli ospedali milanesi Mobilità dei pazienti oncologici verso gli ospedali milanesi Giorgia Randi Mariangela Autelitano Luigi Bisanti Registro dei tumori di Milano SDO oncologiche della mobilità attiva a Milano Caratteristiche

Dettagli

Il censimento della popolazione straniera

Il censimento della popolazione straniera 19 dicembre 2012 Il censimento della popolazione straniera Nel corso dell ultimo decennio la popolazione straniera residente in Italia è triplicata: da poco più di 1 milione e 300 mila persone nel 2001

Dettagli

La lettura di libri in Italia

La lettura di libri in Italia 12 maggio 2010 La lettura di in Italia Anno 2009 L indagine Aspetti della vita quotidiana rileva ogni anno informazioni sulla lettura di nel tempo libero, sul profilo dei lettori e sulla dotazione delle

Dettagli

Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2014: aggiornamento al 30/04/2014 DATI INAIL NAZIONALI

Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2014: aggiornamento al 30/04/2014 DATI INAIL NAZIONALI Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 204: aggiornamento al 30/04/204 a cura dell Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering su base dati Inail DATI INAIL NAZIONALI

Dettagli

La pratica sportiva in Italia

La pratica sportiva in Italia La pratica sportiva in Italia Giorgio Alleva Presidente dell Istituto Nazionale di Statistica Istituto comprensivo A. De Curtis Roma, 19 Febbraio 2016 Outline LA PRATICA SPORTIVA IN ITALIA. LE TENDENZE

Dettagli

Tabelle nazionali con cadenza mensile. Analisi della numerosità delle malattie professionali

Tabelle nazionali con cadenza mensile. Analisi della numerosità delle malattie professionali Tabelle nazionali con cadenza mensile Analisi della numerosità delle malattie professionali Dati rilevati al 31 ottobre 2015 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle denunce di malattia

Dettagli

Le donne italiane nel mercato del lavoro

Le donne italiane nel mercato del lavoro Le donne italiane nel mercato del lavoro Silvia Pasqua Università di Torino e ChilD Collegio Carlo Alberto 4 Dicembre 2006 Il problema Le donne italiane lavorano meno delle donne della maggior parte dei

Dettagli

OCCUPAZIONE ITALIANA E STRANIERA A CONFRONTO

OCCUPAZIONE ITALIANA E STRANIERA A CONFRONTO OCCUPAZIONE ITALIANA E STRANIERA A CONFRONTO QUALI LE DINAMICHE DAL 2008 AL 2009 STUDIO DELLE DIFFERENZE ASSOLUTE DEGLI OCCUPATI Distinzioni per Posizione nella professione Classi di età Genere Macroarea

Dettagli

I primati di Bologna nel mercato del lavoro nel 2007

I primati di Bologna nel mercato del lavoro nel 2007 I primati di nel mercato del lavoro nel 2007 Maggio 2008 Direttore: Gianluigi Bovini Coordinamento tecnico: Franco Chiarini Redazione: Paola Ventura Mappe tematiche: Fabrizio Dell Atti Le elaborazioni

Dettagli

Redditi Irpef e Toscana nel 2014 (anno d imposta 2013)

Redditi Irpef e Toscana nel 2014 (anno d imposta 2013) Settore Sistema Informativo di Supporto alle Decisioni. Ufficio Regionale di Statistica Redditi Irpef e nel 2014 (anno d imposta 2013) SINTESI Redditi Irpef e nel 2014 La seguente presentazione offre una

Dettagli

COMUNICATO STAMPA. Garanzia Giovani: a cinque settimane dall avvio sono 74.394 i giovani che si sono registrati

COMUNICATO STAMPA. Garanzia Giovani: a cinque settimane dall avvio sono 74.394 i giovani che si sono registrati COMUNICATO STAMPA Garanzia Giovani: a cinque settimane dall avvio sono 74.394 i giovani che si sono registrati I dati del 5 report settimanale Il primo maggio 2014 è partita ufficialmente la Garanzia Giovani.

Dettagli

Capitolo 3 La mortalità per malattie del sistema circolatorio

Capitolo 3 La mortalità per malattie del sistema circolatorio Capitolo 3 La mortalità per malattie del sistema circolatorio Introduzione Le malattie del sistema circolatorio sono le principali cause di morte nei paesi occidentali come l Italia: quasi il 4% dei decessi

Dettagli

I cittadini internati negli OPG suddivisi per regione di provenienza i numeri della presa in carico

I cittadini internati negli OPG suddivisi per regione di provenienza i numeri della presa in carico I cittadini internati negli OPG suddivisi per regione di provenienza i numeri della presa in carico I dati sono ripresi dalla relazione di Guido Vincenzo Ditta presentata al Convegno sull OPG di Montelupo

Dettagli

Attività fisica e pratica sportiva

Attività fisica e pratica sportiva Attività fisica e pratica sportiva Alcuni dati per una riflessione Contributo al convegno «Il Partenariato pubblico privato per gli impianti sportivi» Firenze 20 novembre 2014 1 Alcuni dati sull esercizio

Dettagli

La Relazione sullo Stato di salute della Popolazione: uno strumento per la programmazione sanitaria. Valeria Fano

La Relazione sullo Stato di salute della Popolazione: uno strumento per la programmazione sanitaria. Valeria Fano Malattie croniche e telemedicina - 29 Novembre 2013 La Relazione sullo Stato di salute della Popolazione: uno strumento per la programmazione sanitaria Valeria Fano UOC Programmazione, Sistemi Informativi

Dettagli

ASL 8 - CAGLIARI PASSI

ASL 8 - CAGLIARI PASSI Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia L abitudine al fumo Il fumo di tabacco è tra i principali fattori di rischio per l insorgenza di numerose patologie cronicodegenerative, in particolare

Dettagli

IL SETTORE TERMALE. Caratteristiche strutturali e performance. Federterme. Rimini, 12 maggio 2011 * * *

IL SETTORE TERMALE. Caratteristiche strutturali e performance. Federterme. Rimini, 12 maggio 2011 * * * IL SETTORE TERMALE Caratteristiche strutturali e performance * * * Federterme Rimini, 12 maggio 2011 Numero delle imprese termali per aree geografiche al 31/12/2010 378 Imprese 259 Società di capitali

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute JA Equity Action Attività, risultati e opportunità future La partecipazione dell Italia alla Joint Action Daniela Galeone Ministero della Salute Verona, 5 Febbraio 2014 Azienda Ospedaliera

Dettagli

Le nuove imprese vincenti: le leve strategiche per tornare a crescere. Stefania Trenti Direzione Studi e Ricerche

Le nuove imprese vincenti: le leve strategiche per tornare a crescere. Stefania Trenti Direzione Studi e Ricerche Le nuove imprese vincenti: le leve strategiche per tornare a crescere Stefania Trenti Direzione Studi e Ricerche Casale Monferrato, 8 giugno 2016 1 Premessa 2 I nuovi protagonisti della crescita 3 Focus

Dettagli

DATI INAIL NAZIONALI

DATI INAIL NAZIONALI OSSERVATORIO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2016: aggiornamento al 31//2016 a cura dell Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega

Dettagli

DATI INAIL NAZIONALI

DATI INAIL NAZIONALI OSSERVATORIO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 201: aggiornamento al 30//201 a cura dell Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega

Dettagli

Tossicodipendenze, servizi di bassa soglia e accesso al sistema dei servizi

Tossicodipendenze, servizi di bassa soglia e accesso al sistema dei servizi Tossicodipendenze, servizi di bassa soglia e accesso al sistema dei servizi Risultati di una ricerca nei servizi a bassa soglia italiani Antonella Camposeragna In collaborazione con Provincia di Milano

Dettagli

L abitudine al fumo Abitudine al fumo di sigaretta ASL 2 Savonese - PASSI (n=1061)

L abitudine al fumo Abitudine al fumo di sigaretta ASL 2 Savonese - PASSI (n=1061) L abitudine al fumo Il fumo di tabacco è tra i principali fattori di rischio per l insorgenza di numerose patologie cronicodegenerative, in particolare a carico dell apparato respiratorio e cardiovascolare

Dettagli

Dossier I dati regionali. Dossier Casa I dati regionali. A cura della Direzione Affari Economici e Centro Studi

Dossier I dati regionali. Dossier Casa I dati regionali. A cura della Direzione Affari Economici e Centro Studi Dossier I dati regionali A cura della Direzione Affari Economici e Centro Studi Dossier Casa I dati regionali A cura della Direzione Affari Economici e Centro Studi Sommario... 3 Mercato immobiliare residenziale...

Dettagli

sdf La mappa degli Operatori dell Agricoltura Sociale

sdf La mappa degli Operatori dell Agricoltura Sociale sdf La mappa degli Operatori dell Agricoltura Sociale Abruzzo Basilicata Calabria Campania Emilia Romagna Friuli Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Prov. Aut. Bolzano Puglia

Dettagli

I controlli stradali per guida sotto l effetto l sostanze stupefacenti

I controlli stradali per guida sotto l effetto l sostanze stupefacenti Incidenti stradali in Toscana: i dati, le azioni di prevenzione, le azioni di controllo Firenze, 27 settembre 2012 I controlli stradali per guida sotto l effetto l di alcol e sostanze stupefacenti Francesco

Dettagli

Verbania, 1-2 aprile Il progetto Crescere nel mondo Alessandro Sartorio Istituto Auxologico Italiano, IRCCS, Milano e Verbania

Verbania, 1-2 aprile Il progetto Crescere nel mondo Alessandro Sartorio Istituto Auxologico Italiano, IRCCS, Milano e Verbania Verbania, 1-2 aprile 2008 Il progetto Crescere nel mondo Alessandro Sartorio Istituto Auxologico Italiano, IRCCS, Milano e Verbania LA CRESCITA E LO SVILUPPO NORMALE La crescita e lo sviluppo fisico di

Dettagli

Rapporto Epidemiologico InfluNet

Rapporto Epidemiologico InfluNet Casi per 1.000 assistiti Rapporto N. 10 del 4 gennaio 2017 Rapporto Epidemiologico InfluNet Settimana 2016-52 Il rapporto presenta i risultati nazionali e regionali relativi alla sorveglianza epidemiologica

Dettagli

Migrazione sanitaria e sostenibilità

Migrazione sanitaria e sostenibilità 14 Dicembre 2012 Migrazione sanitaria e sostenibilità Sergio Lodato 1 Contesto normativi Con l entrata in vigore del D. Lgs. 502/92 che introduce, tra l altro, il riparto del FSN per quota capitaria, la

Dettagli

Audit 2013 di un programma di sorveglianza sui comportamenti a rischio per la salute

Audit 2013 di un programma di sorveglianza sui comportamenti a rischio per la salute Audit 2013 di un programma di sorveglianza sui comportamenti a rischio per la salute Valentina Possenti Centro Nazionale Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute - ISS »L oggetto dell Audit

Dettagli

DATI INAIL NAZIONALI Anno 2016: aggiornamento al 31/7/2016

DATI INAIL NAZIONALI Anno 2016: aggiornamento al 31/7/2016 CE.S.I.L. RE Centro Studi Infortuni sul lavoro Reggio Emilia, 2//2016 Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro a cura del Centro Studi Infortuni sul Lavoro di Conflavoro Pmi Reggio Emilia

Dettagli

La condizione retributiva e contributiva delle donne straniere: a confronto con i connazionali e le donne italiane

La condizione retributiva e contributiva delle donne straniere: a confronto con i connazionali e le donne italiane Studi e ricerche sull economia dell immigrazione La condizione retributiva e contributiva delle donne straniere: a confronto con i connazionali e le donne italiane Nota metodologica I dati del Ministero

Dettagli

Iniziativa di sospensione delle rate dei mutui alle famiglie. Roma, 8 giugno 2011

Iniziativa di sospensione delle rate dei mutui alle famiglie. Roma, 8 giugno 2011 Iniziativa di sospensione delle rate dei mutui alle famiglie Roma, 8 giugno 2011 Agenda 1. Campione esaminato 2. Classificazione delle domande 3. Analisi territoriale 2 Classificazione delle banche Enti

Dettagli

La salute ai tempi della crisi

La salute ai tempi della crisi La salute ai tempi della crisi Giuseppe Costa Università di Torino SCaDU Servizio di epidemiologia di riferimento regionale Risorse Benessere economico Partecipazione/coesione Politica Istituzioni Inclusione

Dettagli

Rapporto Epidemiologico InfluNet

Rapporto Epidemiologico InfluNet Casi per 1.000 assistiti Rapporto Epidemiologico InfluNet Settimana 2016-51 Il rapporto presenta i risultati nazionali e regionali relativi alla sorveglianza epidemiologica dell influenza, elaborati dal

Dettagli

U.O. Epidemiologia Registro Tumori ASL Lecce. Dati di incidenza e Mortalità

U.O. Epidemiologia Registro Tumori ASL Lecce. Dati di incidenza e Mortalità U.O. Epidemiologia Registro Tumori ASL Lecce Dati di incidenza e Mortalità Popolazione Provincia di Lecce Popolazione: 806.412 (ISTAT: 1/1/2014) Superficie: 2.759 km 2 Densità: 293 abitanti/km 2 Numero

Dettagli

TOTALE DEI RISULTATI DEL CONTO ENERGIA (PRIMO, SECONDO, TERZO, QUARTO E QUINTO CONTO ENERGIA)

TOTALE DEI RISULTATI DEL CONTO ENERGIA (PRIMO, SECONDO, TERZO, QUARTO E QUINTO CONTO ENERGIA) DEI RISULTATI DEL CONTO ENERGIA (PRIMO, SECONDO, TERZO, QUARTO E QUINTO CONTO ENERGIA) (aggiornamento al 31 DICEMBRE 2014) REGIONE PUGLIA 11.310 31.758 22.145 168.396 2.866 208.465 1.819 1.566.140 55 172.237

Dettagli

I dati generali sulla sicurezza stradale. Marco Giustini

I dati generali sulla sicurezza stradale. Marco Giustini I dati generali sulla sicurezza stradale Marco Giustini MORTI 7.500 INVALIDI 20.000 RICOVERI 150.000 ACCESSI AL PRONTO SOCCORSO 1.500.000 MORTI PER INCIDENTI STRADALI IN ITALIA PERIODO 1969-2000, PER SESSO

Dettagli

Rapporto Epidemiologico InfluNet

Rapporto Epidemiologico InfluNet Casi per 1.000 assistiti Rapporto Epidemiologico InfluNet Settimana 2015-49 Il rapporto presenta i risultati nazionali e regionali relativi alla sorveglianza epidemiologica dell influenza, elaborati dal

Dettagli