EMC VSPEX END-USER COMPUTING

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1 Infrastruttura comprovata VSPEX EMC VSPEX END-USER COMPUTING Citrix XenDesktop 5.6 con VMware vsphere 5.1 per un massimo di 250 desktop virtuali Con tecnologia EMC VNXe e backup di nuova generazione EMC EMC VSPEX Abstract Questo documento descrive la soluzione EMC VSPEX End-User Computing con Citrix XenDesktop 5.6 e VMware vsphere 5.1 che supporti fino a 250 desktop virtuali. Dicembre 2012

2 Copyright 2013 EMC Corporation. Tutti i diritti riservati. Data di pubblicazione: dicembre 2012 EMC ritiene che le informazioni contenute in questo documento siano accurate al momento della sua data di pubblicazione. Le informazioni sono soggette a modifica senza preavviso. Le informazioni contenute nella presente documentazione vengono fornite "così come sono". EMC Corporation non riconosce garanzie di alcun genere inerenti le informazioni riportate nella presente pubblicazione, tra cui garanzie implicite di commerciabilità o idoneità a un determinato scopo. L'utilizzo, la copia e la distribuzione dei prodotti EMC descritti in questo documento richiedono una licenza valida per ciascun software. EMC 2, EMC e il logo EMC sono marchi o marchi registrati di EMC Corporation negli Stati Uniti e in altri paesi. Tutti gli altri marchi citati nel presente documento appartengono ai rispettivi proprietari. Per la versione più aggiornata del documento sulla conformità normativa per la propria linea di prodotti, visitare la sezione contenente la documentazione tecnica e le avvertenze sul sito web del Supporto Online EMC. Citrix XenDesktop 5.6 e VMware vsphere 5.1 per un massimo di 250 desktop virtuali Part Number H

3 Sommario Capitolo 1 Executive Summary Introduzione Audience di riferimento Scopo del documento Esigenze del business Capitolo 2 Panoramica delle soluzioni Panoramica Gestore desktop Virtualizzazione Storage Rete Elaborazione Capitolo 3 Panoramica della tecnologia della soluzione...21 La soluzione tecnologica Riepilogo dei componenti chiave Introduzione Gestore desktop Panoramica Citrix XenDesktop Machine Creation Services Citrix Personal vdisk Citrix Profile Manager Virtualizzazione Panoramica VMware vsphere VMware vcenter VMware vsphere High Availability EMC Virtual Storage Integrator per VMware vsphere Supporto VNX per VMware vstorage API for Array Integration

4 Sommario Elaborazione Rete Storage Panoramica Serie EMC VNXe Backup e ripristino Sicurezza Autenticazione a due fattori di RSA SecurID Autenticazione SecurID nella soluzione End-User Computing VSPEX per l'ambiente Citrix XenDesktop Componenti richiesti Risorse di elaborazione, memoria e storage Capitolo 4 Panoramica dell'architettura dello stack della soluzione Panoramica della soluzione Architettura della soluzione Architettura per un massimo di 250 desktop virtuali Componenti chiave Risorse hardware Risorse software Dimensionamento per la configurazione convalidata Linee guida per la configurazione dei server Panoramica Virtualizzazione della memoria di VMware vsphere per VSPEX Linee guida per la configurazione della memoria Linee guida per la configurazione di rete Panoramica VLAN Abilitazione dei frame Jumbo Aggregazione connessioni Linee guida per la configurazione dello storage Panoramica Virtualizzazione dello storage VMware vsphere per VSPEX Layout dello storage per 250 desktop virtuali High availability e failover Introduzione Livello di virtualizzazione Livello di elaborazione Livello di rete Livello di storage

5 Sommario Profilo del test di convalida Caratteristiche del profilo Guida alla configurazione dell'ambiente di backup Caratteristiche di backup Layout di backup Linee guida per il dimensionamento Carico di lavoro di riferimento Definizione del carico di lavoro di riferimento Applicazione del carico di lavoro di riferimento Simultaneità Carichi di lavoro dei desktop più pesanti Implementazione dell'architettura della soluzione Tipo di risorsa Risorse di CPU Risorse di memoria Risorse di rete Risorse di storage Risorse di backup Riepilogo dell'implementazione Valutazione rapida Requisiti di CPU Requisiti di memoria Requisiti di prestazioni dello storage Requisiti di capacità di storage Determinazione dei desktop virtuali di riferimento equivalenti Fine tuning delle risorse hardware Capitolo 5 Linee guida per la configurazione di VSPEX Panoramica Attività preliminari all'implementazione Panoramica Prerequisiti per l'implementazione Dati di configurazione dell'azienda cliente Preparazione degli switch, connessione alla rete e configurazione degli switch Panoramica Preparazione degli switch di rete Configurazione della rete dell'infrastruttura Configurazione delle VLAN Completamento del cablaggio di rete

6 Sommario Preparazione e configurazione dello storage array Configurazione di VNXe Provisioning dello storage dei dati core Provisioning dello storage opzionale per i dati dell'utente Provisioning dello storage opzionale per le macchine virtuali dell'infrastruttura Installazione e configurazione degli host VMware vsphere Panoramica Installazione di ESXi Configurazione del networking ESXi frame Jumbo Connessione dei datastore VMware Installazione e configurazione del database SQL Server Panoramica Creazione di una macchina virtuale per Microsoft SQL Server Installazione di Microsoft Windows sulla macchina virtuale Installazione di SQL Server Configurazione del database per VMware vcenter Configurazione del database per VMware Update Manager Installazione e configurazione del server VMware vcenter Panoramica Creazione della macchina virtuale dell'host vcenter Installazione del sistema operativo guest vcenter Creazione di connessioni ODBC vcenter Installazione di vcenter Server Applicazione dei codici di licenza vsphere Implementazione del plug-in VNX VAAI for NFS (variante NFS) Installazione del plug-in EMC VSI Installazione e configurazione del controller XenDesktop Panoramica Installazione dei componenti server di XenDesktop Installazione di Desktop Studio Configurazione di un sito Aggiunta di un secondo controller Preparazione della macchina virtuale master Provisioning dei desktop virtuali Riepilogo Capitolo 6 Convalida della soluzione Panoramica Elenco di controllo delle attività post-installazione Implementazione e test di un singolo desktop virtuale

7 Sommario Verifica della ridondanza dei componenti della soluzione Appendice A Distinta base Distinta base per 250 desktop virtuali Appendice B Data sheet per la configurazione dell'azienda cliente Data sheet per la configurazione dell'azienda cliente Appendice C Riferimenti Riferimenti Documentazione EMC Altri documenti Appendice D Informazioni su VSPEX Informazioni su VSPEX

8 Sommario 8

9 Figure Figura 1. Componenti della soluzione Figura 2. Flessibilità del livello di elaborazione Figura 3. Esempio di progettazione di una topologia di rete con high availability Figura 4. Flusso di controllo dell'autenticazione per le richieste di accesso a XenDesktop che hanno origine su una rete esterna Figura 5. Flusso di controllo dell'autenticazione per le richieste di XenDesktop che hanno origine sulla rete locale Figura 6. Architettura logica: VSPEX End-User Computing per Citrix XenDesktop con RSA Figura 7. Architettura logica per 250 desktop virtuali Figura 8. Diagramma della rete Figura 9. Utilizzo della memoria dell'hypervisor Figura 10. Reti richieste Figura 11. Tipi di dischi virtuali VMware Figura 12. Layout dello storage core Figura 13. Layout dello storage opzionale Figura 14. High availability a livello di virtualizzazione Figura 15. Alimentatori ridondanti Figura 16. High availability a livello di rete Figura 17. High availability della serie VNXe Figura 18. Architettura della rete Ethernet di esempio Figura 19. Impostazioni di memoria della macchina virtuale

10 Figure 10

11 Tabelle Tabella 1. Vantaggi per i clienti della soluzione VNXe Tabella 2. Risorse hardware minime per il supporto di SecurID Tabella 3. Hardware soluzione Tabella 4. Software della soluzione...42 Tabella 5. Hardware del server Tabella 6. Hardware di storage Tabella 7. Profilo dell'ambiente convalidato Tabella 8. Caratteristiche del profilo di backup Tabella 9. Caratteristiche del desktop virtuale Tabella 10. Riga del foglio di lavoro vuota Tabella 11. Risorse dei desktop virtuali di riferimento Tabella 12. Riga del foglio di lavoro di esempio Tabella 13. Applicazioni di esempio Tabella 14. Totale componenti risorse server Tabella 15. Foglio di lavoro vuoto dell'azienda cliente Tabella 16. Panoramica del processo di implementazione Tabella 17. Attività preliminari all'implementazione Tabella 18. Elenco di controllo dei prerequisiti Tabella 19. per l'implementazione Attività per la configurazione degli switch e della rete Tabella 20. Attività per la configurazione dello storage Tabella 21. Attività per l'installazione dei server Tabella 22. Attività per l'installazione del database SQL Server Tabella 23. Attività per la configurazione di vcenter Tabella 24. Attività per la configurazione del controller XenDesktop Tabella 25. Attività per il test dell'installazione Tabella 26. Elenco dei componenti utilizzati nella soluzione VSPEX per 250 macchine virtuali Tabella 27. Informazioni comuni sui server Tabella 28. Informazioni sui server ESXi Tabella 29. Informazioni sull'array Tabella 30. Informazioni sulle infrastrutture di rete Tabella 31. Informazioni sulle VLAN Tabella 32. Account di servizio

12 Tabelle 12

13 Capitolo 1 Executive Summary Questo capitolo descrive i seguenti argomenti: Introduzione Audience di riferimento Scopo del documento Esigenze del business

14 Executive Summary Introduzione Le architetture convalidate e modulari VSPEX si basano su tecnologie comprovate e all'avanguardia per la creazione di soluzioni di virtualizzazione complete che consentano di prendere decisioni consapevoli a livello di hypervisor, elaborazione e networking. VSPEX consente di eliminare le complessità di pianificazione e configurazione legate alla virtualizzazione dei server Quando si tratta della virtualizzazione dei server, dell'implementazione su desktop virtuali o del consolidamento dell'it, VSPEX accelera la trasformazione del'it grazie a un'implementazione più rapida, una maggiore semplicità, una maggiore scelta, efficienza più elevata e minori rischi. Questo documento è stato concepito come guida completa per tutti gli aspetti tecnici della soluzione. La capacità dei server viene indicata in termini generici per i requisiti minimi di CPU, memoria e interfacce di rete; l'azienda cliente è libera di selezionare l'hardware dei server e di rete che soddisfi o superi i requisiti minimi specificati. Audience di riferimento Scopo del documento Nel presente documento si presuppone che il lettore disponga della formazione e dell'esperienza necessarie per installare e configurare una soluzione End-User Computing basata su Citrix XenDesktop con VMware vsphere come hypervisor, i sistemi di storage della serie EMC VNXe e l'infrastruttura associata, come richiesto da questa implementazione. Ove applicabile, vengono forniti riferimenti esterni ed è consigliabile che il lettore acquisisca familiarità con questi documenti. Si presuppone inoltre che i lettori abbiano già familiarità con le policy di sicurezza del database e dell'infrastruttura dell'installazione dell'azienda cliente. Coloro che sono interessati alla vendita e al dimensionamento di una soluzione VSPEX End-User Computing per Citrix XenDesktop dovranno leggere con attenzione i primi quattro capitoli di questo documento. Dopo l'acquisto, gli implementatori della soluzione potranno dedicare la propria attenzione alle linee guida sulla configurazione riportate in Capitolo 5, alla convalida della soluzione illustrata in Capitolo 6 e alle appendici e ai riferimenti appropriati. Questo documento fornisce un'introduzione iniziale all'architettura End-User Computing VSPEX, illustra come modificare l'architettura per specifici progetti e offre istruzioni su come implementare in modo efficace il sistema. L'architettura della soluzione VSPEX End-User Computing offre alle aziende clienti un sistema moderno, in grado di ospitare un elevato numero di desktop virtuali con performance level costante. Questa soluzione viene eseguita sul livello di virtualizzazione vsphere di VMware supportato dalla famiglia di storage VNX con high availability per lo storage e dal gestore desktop Citrix XenDesktop. I componenti di elaborazione e di rete, definiti dalle aziende clienti, sono organizzati in modo da essere ridondanti e sufficientemente potenti per gestire le necessità di elaborazione e di dati di un vasto ambiente di macchine virtuali. Gli ambienti con 250 desktop virtuali illustrati sono basati su un carico di lavoro di desktop definito. Sebbene non tutti i desktop virtuali presentino gli stessi requisiti, questo documento contiene metodi e linee guida per impostare il sistema in modo da 14

15 Executive Summary Esigenze del business renderlo efficiente in termini di costo durante l'implementazione. Per gli ambienti di dimensioni maggiori, le soluzioni per un massimo di 2000 desktop virtuali basati sulla serie EMC VNX sono descritte in EMC VSPEX END-USER COMPUTING Citrix XenDesktop 5.6 con VMware vsphere 5.1 per un massimo 2000 desktop virtuali. Le architetture End-User Computing o di desktop virtuali rappresentano un'offerta di sistemi complessi. Questo documento consente di semplificarne la configurazione mediante elenchi di materiali di base per hardware e software, fogli di lavoro e indicazioni sistematiche sul dimensionamento e procedure di implementazione comprovate. Una volta installato l'ultimo componente è possibile utilizzare test di convalida per garantire che il sistema funzioni in modo corretto. Le linee guida riportate in questo documento assicureranno un'implementazione desktop rapida ed efficace. Le soluzioni VSPEX sono progettate con tecnologie avanzate comprovate per creare soluzioni di virtualizzazione complete che consentono di prendere decisioni consapevoli a livello di hypervisor, server e networking. Le soluzioni VSPEX consentono di accelerare la trasformazione dell'it garantendo implementazioni più rapide, maggiore scelta, efficienza e riduzione dei rischi. Le applicazioni aziendali stanno passando ad ambienti consolidati di storage, rete ed elaborazione. EMC VSPEX End-User Computing con Citrix riduce le complessità associate alla configurazione di ogni componente di un modello di implementazione tradizionale. La complessità legata alla gestione dell'integrazione risulta ridotta, pur senza rinunciare alle opzioni di progettazione e implementazione delle applicazioni. L'amministrazione viene unificata, mentre la separazione dei processi può essere adeguatamente controllata e monitorata. Di seguito sono riportati le esigenze di business per le architetture VSPEX End-User Computing per Citrix: Fornire una soluzione di virtualizzazione end-to-end per utilizzare le funzionalità dei componenti dell'infrastruttura unificata. Fornire una soluzione VSPEX End-User Computing per Citrix per la virtualizzazione efficiente di 250 desktop virtuali per diversi use case delle aziende clienti. Fornire un progetto di riferimento affidabile, flessibile e scalabile. 15

16 Executive Summary 16

17 Capitolo 2 Panoramica delle soluzioni Questo capitolo descrive i seguenti argomenti: Panoramica Gestore desktop Virtualizzazione Storage Rete Elaborazione

18 Panoramica delle soluzioni Panoramica La soluzione EMC VSPEX End-User Computing per Citrix XenDesktop su VMware vsphere 5.1 fornisce un'architettura completa del sistema in grado di supportare fino a 250 desktop virtuali con una topologia di rete/server ridondante e storage con high availability. Questa specifica soluzione è costituita dai seguenti componenti core: gestore desktop, virtualizzazione, storage, elaborazione e networking. Gestore desktop Virtualizzazione XenDesktop è la soluzione desktop virtuale fornita da Citrix che consente l'esecuzione dei desktop virtuali nell'ambiente di virtualizzazione VMware vsphere. Consente la centralizzazione della gestione dei desktop e offre un maggiore controllo alle organizzazioni IT. XenDesktop consente agli utenti finali di collegarsi ai propri desktop da diversi dispositivi mediante una connessione di rete. VMware vsphere è la piattaforma di virtualizzazione leader del settore. Per anni, ha garantito agli utenti finali flessibilità e risparmio sui costi consentendo il consolidamento di server farm di grandi dimensioni e inefficienti in infrastrutture cloud agili e affidabili. I componenti core di VMware vsphere sono VMware vsphere Hypervisor e VMware vcenter Server per il system management. L'hypervisor VMware viene eseguito su un server dedicato e consente di eseguire contemporaneamente sul sistema più sistemi operativi come macchine virtuali. È possibile connettere questi sistemi hypervisor perché funzionino in una configurazione cluster. Le configurazioni cluster vengono quindi gestite come un pool di risorse più ampio attraverso il prodotto vcenter e consentono l'allocazione dinamica di CPU, memoria e storage nell'intero cluster. Funzionalità come vmotion, che consente di spostare una macchina virtuale tra server diversi senza alcuna interruzione del funzionamento del sistema operativo, e DRS (Distributed Resource Scheduler), che esegue automaticamente vmotions per il bilanciamento del carico, rendono vsphere una solida opzione in termini di business. Con il rilascio di vsphere 5.1, un ambiente virtualizzato VMware è in grado di ospitare macchine virtuali con un massimo di 64 CPU virtuali e 1 TB di RAM virtuale. Storage La famiglia di sistemi di storage EMC VNX rappresenta la piattaforma di storage condiviso leader del settore. La possibilità di fornire sia l'accesso ai file che ai blocchi con un ampio set di funzionalità, la rende una scelta ideale per qualsiasi implementazione di End-User Computing. Il sistema di storage VNXe comprende i seguenti componenti, che sono dimensionati in base al carico di lavoro definito nell'architettura di riferimento: Porte della scheda host: forniscono connettività host tramite la fabric nell'array. Storage processor: componente di elaborazione dello storage array, responsabile di tutti gli aspetti associati allo spostamento dei dati all'interno, all'esterno e tra gli array e al supporto dei protocolli. 18

19 Panoramica delle soluzioni Unità disco: spindle effettivi contenenti i dati delle applicazioni o dell'host e relativi enclosure. La soluzione con 250 desktop virtuali illustrata in questo documento è basata sullo storage array VNXe3300. VNXe3300 può ospitare fino a 150 unità. La serie EMC VNXe supporta un'ampia gamma di funzionalità di classe business ideali per l'ambiente End-User Computing, tra cui: Thin provisioning Replica Snapshot Deduplica dei file e compressione Gestione delle quote e molto altro Rete Elaborazione VSPEX assicura elevata flessibilità nella progettazione e nell'implementazione dei componenti di rete scelti. L'infrastruttura deve essere conforme ai seguenti attributi: Link di rete ridondanti per host, switch e storage Supporto per link aggregation Isolamento del traffico basato sulle best practice comunemente riconosciute nel settore VSPEX assicura elevata flessibilità nella progettazione e nell'implementazione dei componenti server scelti dal vendor. L'infrastruttura deve essere conforme ai seguenti attributi: RAM, core e memoria sufficienti per supportare il numero e i tipi richiesti di macchine virtuali Connessioni di rete sufficienti per garantire connettività ridondante agli switch del sistema Capacità in eccesso per tollerare un eventuale guasto o failover del server nell'ambiente 19

20 Panoramica delle soluzioni 20

21 Capitolo 3 Panoramica della tecnologia della soluzione Questo capitolo descrive i seguenti argomenti: La soluzione tecnologica Riepilogo dei componenti chiave Gestore desktop Virtualizzazione Elaborazione Rete Storage Backup e ripristino...31 Sicurezza

22 Panoramica della tecnologia della soluzione La soluzione tecnologica Questa soluzione utilizza EMC VNXe3300 e VMware vsphere 5.1 per fornire le risorse di storage e di elaborazione a un ambiente Citrix XenDesktop 5.6 di desktop virtuali Microsoft Windows 7 con provisioning mediante Machine Creation Services (MCS). Figura 1. Componenti della soluzione In particolare, la pianificazione e la progettazione dell'infrastruttura di storage per l'ambiente Citrix XenDesktop è una fase cruciale perché lo storage condiviso deve essere in grado di assorbire le enormi quantità di dati di input/output (I/O) generate durante una giornata di lavoro. Questi picchi di carico di lavoro possono determinare periodi di prestazioni dei desktop virtuali irregolari e imprevedibili. Gli utenti possono adattarsi a prestazioni lente, ma prestazioni imprevedibili causano frustrazione e determinano una riduzione dell'efficienza. Affinché l'infrastruttura desktop virtuale garantisca prestazioni prevedibili, il sistema di storage deve essere in grado di gestire i picchi di carico I/O generati dai client minimizzando i tempi di risposta. Il backup di nuova generazione EMC abilita la protezione dei dati dell'utente e la possibilità di ripristino da parte dell'utente finale. Ciò avviene grazie a EMC Avamar e al suo client desktop all'interno dell'immagine desktop. Riepilogo dei componenti chiave 22

23 Panoramica della tecnologia della soluzione Introduzione Questa sezione descrive i componenti chiave della soluzione. Gestore Il broker o gestore della virtualizzazione dei desktop gestisce provisioning, allocazione, manutenzione ed eventuale rimozione delle immagini di desktop virtuale fornite agli utenti del sistema. Questo software svolge un ruolo cruciale in quanto consente la creazione on-demand di immagini desktop, garantisce la manutenzione di immagini desktop senza influire sulla produttività utente e impedisce che l'ambiente cresca in modo smisurato. Virtualizzazione Il livello di virtualizzazione consente di separare l'implementazione fisica delle risorse dalle applicazioni che ne fanno uso. In altre parole, la visualizzazione nell'applicazione delle risorse a essa disponibili non è più direttamente associata all'hardware. Ciò consente l'utilizzo di molte funzionalità chiave per l'end-user Computing. Elaborazione Il livello di elaborazione fornisce risorse di memoria ed elaborazione per il software del livello di virtualizzazione nonché per le esigenze delle applicazioni in esecuzione nell'infrastruttura. Il programma VSPEX definisce la quantità minima di risorse del livello di elaborazione richieste, ma consente al cliente di implementare i requisiti utilizzando hardware di elaborazione specifico per le proprie esigenze. Rete Il livello di rete connette gli utenti dell'ambiente alle risorse necessarie e il livello di storage al livello di elaborazione. Il programma VSPEX definisce il numero minimo di porte di rete richieste per la soluzione e fornisce indicazioni generali sull'architettura di rete, ma consente all'azienda cliente di implementare i requisiti utilizzando qualsiasi hardware di rete che soddisfi questi requisiti. Storage Il livello di storage è una risorsa critica per l'implementazione dell'ambiente End- User Computing. A causa della modalità di utilizzo dei desktop, il livello di storage deve essere in grado di assorbire elevati picchi di attività senza influire sull'esperienza utente. Backup e ripristino I componenti di backup e ripristino opzionali della soluzione garantiscono protezione dei dati nel caso in cui i dati nel sistema primario vengano eliminati o danneggiati oppure siano inutilizzabili. Sicurezza Il componente di sicurezza (Security) opzionale della soluzione RSA fornisce agli utenti opzioni aggiuntive per il controllo dell'accesso all'ambiente e per garantire che solo agli utenti autorizzati sia consentito l'accesso al sistema. Architettura della soluzione fornisce i dettagli relativi a tutti i componenti che compongono l'architettura di riferimento. Gestore desktop 23

24 Panoramica della tecnologia della soluzione Panoramica Citrix XenDesktop 5.6 Machine Creation Services Citrix Personal vdisk Citrix Profile Manager 4.1 La virtualizzazione dei desktop include e offre desktop degli utenti a dispositivi client remoti, ad esempio thin client, zero client, smartphone e tablet. Consente agli abbonati da posizioni differenti di accedere ai desktop virtuali ospitati sulle risorse di elaborazione centralizzate in data center remoti. In questa soluzione, Citrix XenDesktop viene utilizzato per il provisioning, la gestione, il brokering e il monitoraggio dell'ambiente di virtualizzazione dei desktop. Citrix XenDesktop trasforma i desktop Windows in servizio on-demand per qualsiasi utente o dispositivo, indipendentemente dall'ubicazione. XenDesktop fornisce in modo rapido e sicuro qualsiasi tipo di desktop virtuale o applicazione Windows, web o SaaS, a tutti i più recenti PC, Mac, tablet, smartphone, laptop e thin client, assicurando un'esperienza utente ad alta definizione (HDX). La tecnologia di delivery FlexCast consente alla funzione IT di ottimizzare le prestazioni, la sicurezza e il costo dei desktop virtuali per qualsiasi tipo di utente, inclusi i lavoratori a progetto, i lavoratori mobili, i power user e i fornitori esterni. XenDesktop aiuta la funzione IT ad adattare rapidamente le iniziative di business semplificando la delivery dei desktop e abilitando il self-service degli utenti. L'architettura aperta, scalabile e comprovata semplifica la gestione, il supporto e l'integrazione. Machine Creation Services (MCS) è un meccanismo di provisioning introdotto in XenDesktop 5.0. È integrato con l'interfaccia di gestione XenDesktop, Desktop Studio, per eseguire il provisioning, gestire e disattivare i desktop per la gestione del ciclo di vita dei desktop da un punto di gestione centralizzato. MCS consente di gestire diversi tipi di macchine all'interno di un catalogo in Desktop Studio, incluse le macchine dedicate e le macchine in pool. La personalizzazione dei desktop è permanente per le macchine dedicate, mentre è necessaria una macchina in pool se è appropriato un desktop non permanente. In questa soluzione, è stato effettuato il provisioning di 250 desktop virtuali permanenti che eseguono Windows 7 utilizzando MCS. I desktop sono stati implementati da due cataloghi macchine dedicati. La funzionalità Citrix Personal vdisk è stata introdotta in Citrix XenDesktop 5.6. Con Personal vdisk, gli utenti possono mantenere le impostazioni di personalizzazione e le applicazioni installate dall'utente in un desktop in pool. Questa funzionalità si ottiene reindirizzando le modifiche dalla macchina virtuale in pool dell'utente a un disco a parte, definito Personal vdisk. Durante l'esecuzione il contenuto del Personal vdisk viene unito al contenuto della macchina virtuale di base per offrire all'utente finale un'esperienza coerente. I dati di Personal vdisk vengono mantenuti intatti durante le operazioni di riavvio/aggiornamento. Citrix Profile Manager 4.1 conserva i profili utente e li sincronizza dinamicamente con un repository di profili remoto. Citrix Profile Manager garantisce che le impostazioni personali dell'utente vengano applicate a desktop e applicazioni, indipendentemente dal punto di login o dal dispositivo client. La combinazione di Citrix Profile Manager e desktop in pool fornisce l'esperienza di un desktop dedicato, riducendo al contempo la quantità di storage richiesta per l'organizzazione. 24

25 Virtualizzazione Panoramica della tecnologia della soluzione Con Citrix Profile Manager, il profilo remoto di un utente viene scaricato in modo dinamico non appena l'utente esegue il login a un Citrix XenDesktop. Profile Manager esegue il download delle informazioni sul profilo utente solo quando l'utente ne ha bisogno. Panoramica VMware vsphere 5.1 VMware vcenter VMware vsphere High Availability Il livello di virtualizzazione è un componente chiave di qualsiasi soluzione di End- User Computing. Consente di dissociare i requisiti di risorse delle applicazioni dalle risorse fisiche sottostanti che soddisfano tali requisiti. Questo offre maggiore flessibilità nell'apl, eliminando i tempi di inattività dell'hardware dovuti a interventi di manutenzione, e consente persino di modificare la funzionalità e la capacità fisica del sistema senza influire sulle applicazioni ospitate. VMware vsphere 5.1 trasforma le risorse fisiche dei computer virtualizzando CPU, memoria, storage e rete. Tale trasformazione determina la creazione di macchine virtuali completamente funzionanti che eseguono applicazioni e sistemi operativi incapsulati e isolati proprio come se fossero computer fisici. Le funzionalità di high availability di VMware vsphere 5.1, quali vmotion e Storage vmotion, consentono di eseguire in maniera trasparente la migrazione di macchine virtuali e file memorizzati tra server vsphere con un impatto minimo o nullo sulle prestazioni. Abbinate a vsphere DRS e Storage DRS, le macchine virtuali hanno accesso alle risorse appropriate in qualsiasi momento tramite il bilanciamento del carico delle risorse di elaborazione e di storage. In questa soluzione, si utilizza VMware vsphere 5.1 per creare il livello di virtualizzazione. VMware vcenter è una piattaforma di gestione centralizzata per l'infrastruttura virtuale VMware. Fornisce agli amministratori un'unica interfaccia per tutti gli aspetti relativi al monitoraggio, alla gestione e alla manutenzione dell'infrastruttura virtuale, a cui è possibile accedere da più dispositivi. VMware vcenter è anche responsabile della gestione di alcune delle funzionalità più avanzate dell'infrastruttura virtuale VMware, come VMware vsphere High Availability e Distributed Resource Scheduling (DRS), oltre a vmotion e Update Manager. La funzionalità VMware vsphere High Availability consente al livello di virtualizzazione di riavviare le macchine virtuali automaticamente in diverse condizioni di errore. Nota Se nel sistema operativo della macchina virtuale si verifica un errore, è possibile riavviare automaticamente la macchina virtuale sullo stesso hardware. Se si verifica un errore dell'hardware fisico, le macchine virtuali coinvolte possono essere riavviate automaticamente sui server nel cluster. Per riavviare le macchine virtuali su dispositivi hardware diversi sarà necessario che i server dispongano di risorse disponibili. Nella sezione Elaborazione riportata di seguito vengono forniti suggerimenti specifici per l'abilitazione di questa funzionalità. 25

26 Panoramica della tecnologia della soluzione VMware vsphere High Availability consente di configurare le policy in modo da determinare le macchine che devono essere riavviate automaticamente e le condizioni in cui tali operazioni devono essere eseguite. EMC Virtual Storage Integrator per VMware vsphere Supporto VNX per VMware vstorage API for Array Integration Elaborazione EMC Virtual Storage Integrator (VSI) per VMware vsphere è un plug-in del client vsphere che fornisce una singola interfaccia di gestione utilizzata per gestire lo storage EMC all'interno dell'ambiente vsphere. Le funzionalità possono essere aggiunte e rimosse da VSI in modo indipendente, assicurando flessibilità per la personalizzazione degli ambienti utente VSI. Le funzionalità vengono gestite tramite VSI Feature Manager. VSI offre un'esperienza utente unificata, che consente la rapida introduzione di nuove funzionalità per rispondere alle esigenze delle aziende in continuo mutamento. Durante i test di convalida vengono utilizzate le seguenti funzionalità: Storage Viewer (SV): estende il client vsphere per facilitare la discovery e l'identificazione di storage device EMC VNXe allocati a host e macchine virtuali VMware vsphere. SV presenta all'amministratore i dettagli dello storage sottostante al data center virtuale mediante l'unione dei dati di numerosi e diversi strumenti di mapping dello storage in poche, intuitive visualizzazioni del client vsphere. Unified Storage Management: semplifica l'amministrazione dello storage della piattaforma EMC VNX Unified Storage. Consente agli amministratori VMware di eseguire il provisioning di nuovi datastore NFS (Network File System) e VMFS (Virtual Machine File System), nonché di nuovi volumi RDM (Raw Device Mapping), in maniera trasparente, all'interno del client vsphere. Per ulteriori informazioni, fare riferimento alle guide dei prodotti EMC VSI for VMware vsphere, disponibili sul sito web del Supporto Online EMC. Hardware Acceleration con VMware vstorage API for Array Integration (VAAI) è un'ottimizzazione dello storage in vsphere 5.1 che consente a vsphere di ripartire specifiche operazioni di storage su hardware di storage compatibili come le piattaforme della serie VNXe. Con l'assistenza dell'hardware di storage, vsphere esegue queste operazioni più rapidamente consumando meno CPU, memoria e larghezza di banda del fabric di storage. La scelta di una piattaforma server per un'infrastruttura EMC VSPEX si basa non solo sui requisiti tecnici dell'ambiente, ma anche sulla supportabilità della piattaforma, sulle relazioni esistenti con il provider dei server, sulle funzionalità avanzate in termini di prestazioni e gestione e su molti altri fattori. Per questo motivo, le soluzioni EMC VSPEX sono progettate per essere eseguite su un'ampia gamma di piattaforme server. Anziché richiedere un determinato numero di server con un set di requisiti specifico, VSPEX indica come requisiti un numero di core di processori e una quantità di RAM da utilizzare. L'implementazione può essere eseguita con 2 o 20 server ed essere ancora considerata la stessa soluzione VSPEX. Si supponga, ad esempio, che i requisiti del livello di elaborazione per una specifica implementazione siano 25 core di processore e 200 GB di RAM. Un'azienda cliente potrebbe implementare questa soluzione utilizzando server white-box contenenti 16 core di processori e 64 GB di RAM, mentre una seconda azienda cliente potrebbe scegliere un server di fascia più alta con 20 core di processore e 144 GB di RAM. 26

27 Panoramica della tecnologia della soluzione La prima azienda ha la necessità di utilizzare quattro dei server scelti, mentre alla seconda ne servono due, come illustrato in Figura 2 a pagina 27. Figura 2. Flessibilità del livello di elaborazione Nota Per abilitare la high availability a livello di elaborazione, ogni azienda cliente dovrà utilizzare un ulteriore server con capacità sufficiente a stabilire una piattaforma di failover nel caso di interruzione dell'attività per guasto hardware. È opportuno attenersi alle best practice riportate di seguito per il livello di elaborazione: Le best practice suggeriscono di utilizzare un numero di server identici o almeno compatibili. VSPEX implementa tecnologie di high availability a livello di hypervisor che possono richiedere set di istruzioni simili sull'hardware fisico sottostante. Implementando VSPEX su unità server identiche, è possibile ridurre al minimo i problemi di incompatibilità in quest'area. Se si implementa una soluzione di high availability a livello di hypervisor, la macchina virtuale di maggiori dimensioni che è possibile creare è vincolata dal server fisico più piccolo presente nell'ambiente. 27

28 Panoramica della tecnologia della soluzione È consigliabile implementare le funzionalità di high availability disponibili nel livello di virtualizzazione e assicurarsi che il livello di elaborazione disponga di risorse sufficienti per gestire almeno gli errori di un singolo server. Questo consente di implementare upgrade con tempi di inattività ridotti e di tollerare i guasti di singole unità. Attenendosi a questi consigli e best practice, il livello di elaborazione per EMC VSPEX può essere molto flessibile e tale da rispondere a specifiche esigenze. Il limite principale è la necessità di fornire core di processore e RAM per core sufficienti per rispondere alle esigenze dell'ambiente di destinazione. Rete La rete dell'infrastruttura richiede link di rete ridondanti per ciascun host vsphere, lo storage array, le porte di interconnessione degli switch e le porte uplink degli switch. Questa configurazione fornisce ridondanza e larghezza di banda di rete aggiuntiva. Questa configurazione è necessaria, indipendentemente dal fatto che l'infrastruttura di rete per la soluzione sia già esistente o venga implementata insieme ad altri componenti della soluzione. Un esempio di questo tipo di topologia di rete con high availability è illustrato nella Figura 3. 28

29 Panoramica della tecnologia della soluzione Figura 3. Esempio di progettazione di una topologia di rete con high availability Questa soluzione convalidata utilizza le LAN virtuali (VLAN) per isolare le varie tipologie di traffico di rete in modo da garantire miglioramenti significativi in termini di throughput, gestibilità, separazione delle applicazioni, high availability e sicurezza. Le piattaforme EMC Unified Storage forniscono high availability o ridondanza di rete mediante link aggregation. La link aggregation consente di visualizzare come unico link con un unico MAC Address più connessioni Ethernet attive ed, eventualmente, più indirizzi IP. In questa soluzione, il protocollo LACP (Link Aggregation Control Protocol) è configurato su VNXe, per combinare più porte Ethernet in un singolo dispositivo virtuale. Se il link viene perso sulla porta Ethernet, ne viene eseguito il failover su un'altra porta. Tutto il traffico di rete viene distribuito tra i link attivi. 29

30 Panoramica della tecnologia della soluzione Storage Panoramica Serie EMC VNXe Anche il livello di storage è un componente chiave di qualsiasi soluzione di infrastruttura cloud per la gestione di dati generati da applicazioni e sistemi operativi in sistemi di elaborazione dello storage dei data center. Questo determina un miglioramento dell'efficienza dello storage e assicura una maggiore flessibilità di gestione e garantisce una riduzione dei costi complessivi di gestione. In questa soluzione VSPEX, i server della serie EMC VNXe vengono utilizzati per fornire la virtualizzazione a livello di storage. La famiglia di prodotti EMC VNX è ottimizzata per applicazioni virtuali in grado di offrire innovazione leader del settore e funzionalità di livello enterprise per lo storage di file, blocchi e oggetti in una soluzione scalabile e di facile utilizzo. Questa piattaforma di storage di nuova generazione associa hardware potente e flessibile a un software efficiente, con funzionalità di gestione e protezione avanzate, al fine di soddisfare le complesse esigenze dei clienti di livello enterprise di oggi. La serie VNXe è dotata di processori Intel Xeon per una soluzione di storage intelligente che automatizza e scala efficientemente le prestazioni, garantendo integrità e sicurezza dei dati. La serie VNXe è appositamente progettata per la gestione IT negli ambienti più piccoli mentre ed è stata pensata per soddisfare i requisiti di prestazioni elevate e massima scalabilità delle aziende di medie e grandi dimensioni. Tabella 1 contiene un elenco dei vantaggi per il cliente della serie VNXe. Tabella 1. Vantaggi per i clienti della soluzione VNXe Funzionalità Unified Storage di nuova generazione, ottimizzato per applicazioni virtualizzate Funzionalità di ottimizzazione della capacità, quali compressione, deduplica, thin provisioning e copie incentrate sull'applicazione High availability progettata per offrire un'availability del 99,999% Supporto multiprotocollo per file e blocchi Gestione semplificata con EMC Unisphere per disporre di un'unica interfaccia di gestione per tutte le esigenze NAS, SAN e di replica Suite software disponibili Local Protection Suite: aumento della produttività con snapshot dei dati di produzione. Remote Protection Suite: protezione dei dati da errori localizzati, interruzioni delle attività e danni irreparabili. Application Protection Suite: automazione dell'esecuzione di copie delle applicazioni e verifica della conformità. Security and Compliance Suite: protezione dei dati da modifiche, eliminazioni e attività malevole. Pacchetti software disponibili EMC VNXe3300 Total Protection Pack: include Local Protection Suite, Remote Protection Suite e Application Protection Suite. 30

31 Backup e ripristino Sicurezza Panoramica della tecnologia della soluzione La tecnologia di deduplica dei dati EMC Avamar si integra in maniera trasparente negli ambienti virtuali fornendo funzionalità di backup e ripristino rapido. La deduplica di Avamar riduce notevolmente la quantità di dati che transitano in rete e riduce pertanto anche la quantità di dati di cui eseguire il backup e l'archiviazione. Il tutto si traduce in un risparmio considerevole sui costi di storage, larghezza di banda e operativi. Di seguito sono riportate due delle richieste di ripristino rivolte più frequentemente ai Backup Administrator. Ripristino a livello di file: i ripristini a livello di oggetto rappresentano la vasta maggioranza delle richieste di supporto degli utenti. Le azioni più comuni che richiedono un ripristino a livello di file sono l'eliminazione di file da parte di singoli utenti, ripristini richiesti da applicazioni ed eliminazioni relative a elaborazioni in batch. Ripristino del sistema: sebbene il numero di richieste di ripristino completo del sistema sia ridotto rispetto alle richieste di ripristino a livello di file, questa funzionalità di bare-metal restore è un requisito fondamentale per le aziende. Alcune tra le root-cause più comuni per tali richieste di ripristino dell'intero sistema sono infezioni virali, danneggiamento del registro di sistema o problemi irreversibili non identificabili. La funzionalità Avamar, abbinata alle implementazioni VMware, aggiunge nuove capacità e funzionalità per il backup e il ripristino in entrambi questi scenari. Le funzionalità chiave aggiunte in VMware, come l'integrazione con l'api vstorage e la registrazione delle modifiche ai blocchi (CBT, Change Block Tracking), consentono al software Avamar di proteggere l'ambiente virtuale con maggiore efficienza. Grazie all'utilizzo della registrazione CBT per i backup e i ripristini in pool di proxy server virtuali, questa funzionalità riduce al minimo le esigenze di gestione. Con l'aggiunta di Data Domain come piattaforma di storage per i dati di immagine, la soluzione offre l'integrazione più efficiente tra due leader del settore nelle appliance di backup di nuova generazione. Autenticazione a due fattori di RSA SecurID L'autenticazione a due fattori di RSA SecurID è in grado di offrire una maggiore sicurezza per l'ambiente di VSPEX End-User Computing poiché richiede all'utente di autenticarsi con due informazioni, denominate complessivamente passphrase, e composte da: Un elemento noto all'utente: un PIN, utilizzato come qualsiasi altro PIN o password. Un elemento di cui dispone l'utente: un codice token, fornito da un "token" software o fisico, che cambia ogni 60 secondi. Lo use case tipico implementa SecurID per autenticare gli utenti che accedono a risorse protette da una rete pubblica o esterna. Le richieste di accesso che hanno origine da una rete sicura vengono autenticate mediante meccanismi tradizionali che prevedono l'uso di Active Directory o LDAP. È disponibile una descrizione della configurazione per l'implementazione di SecurID per le infrastrutture VSPEX End-User Computing. La funzionalità SecurID viene gestita tramite RSA Authentication Manager, che controlla anche le funzioni di gestione, come assegnazione di token agli utenti, gestione degli utenti, high availability e così via. L'appliance di rete Citrix NetScaler e 31

32 Panoramica della tecnologia della soluzione Citrix Storefront garantiscono un'integrazione semplificata di SecurID nell'ambiente XenDesktop (oltre a XenApp e altri prodotti di virtualizzazione Citrix). Autenticazione SecurID nella soluzione End- User Computing VSPEX per l'ambiente Citrix XenDesktop Per le richieste di accesso esterne nell'ambiente VSPEX End-User Computing con Citrix XenDesktop, all'utente viene richiesto un ID utente, una passphrase SecurID e la password di Active Directory in una singola finestra di dialogo. Dopo aver completato l'autenticazione, l'utente effettua il login direttamente al proprio desktop virtuale. L'autenticazione delle richieste interne viene eseguita solo in base ad Active Directory. Figura 4 descrive il flusso di autenticazione per una richiesta di accesso esterno all'ambiente XenDesktop. Figura 4. Flusso di controllo dell'autenticazione per le richieste di accesso a XenDesktop che hanno origine su una rete esterna Nota Le policy di autenticazione impostate su Access Gateway Enterprise Edition (AGEE) di NetScaler controllano l'autenticazione a fronte di SecurID e Active Directory. Il flusso di autenticazione dell'accesso interno è illustrato nella Figura 5 a pagina 33. L'autenticazione Active Directory viene avviata dall'interno di Citrix Storefront. 32

33 Panoramica della tecnologia della soluzione Figura 5. Flusso di controllo dell'autenticazione per le richieste di XenDesktop che hanno origine sulla rete locale Nota Gli utenti vengono autenticati solo rispetto ad Active Directory. Componenti richiesti L'abilitazione di SecurID per questa soluzione VSPEX è descritta in Securing VSPEX Citrix XenDesktop 5.6 End-User Computing Solutions with RSA Design Guide. Sono richiesti i seguenti componenti: RSA SecurID Authentication Manager (versione 7.1 SP4): utilizzato per configurare e gestire l'ambiente SecurID e per assegnare token agli utenti, Authentication Manager 7.1 SP4 è disponibile come appliance o come funzionalità installabile su un'istanza di Windows Server 2008 R2. Le versioni future di Authentication Manager saranno disponibili solo come appliance fisica o Virtual Appliance. Token SecurID per tutti gli utenti: SecurID richiede un elemento noto all'utente (un PIN) in combinazione con un codice che cambia continuamente, fornito da un "token" che l'utente possiede. I token SecurID possono essere fisici, e in questo caso visualizzare un nuovo codice ogni 60 secondi che l'utente deve inserire con un PIN, oppure basati su software, e in questo caso l'utente fornisce un PIN e il codice del token viene fornito a livello di programmazione. I token hardware software sono registrati con Authentication Manager mediante "record di token" forniti su CD o su altri supporti. Appliance di rete Citrix NetScaler (versione 10 o successiva) La funzionalità Access Gateway di NetScaler gestisce l'autenticazione RSA SecurID (primaria) e Active Directory (secondaria) delle richieste di accesso che hanno origine su reti pubbliche o esterne. NetScaler fornisce inoltre la funzionalità load balancer che supporta l'high availability dei server Authentication Manager e Citrix Storefront. Citrix Storefront (versione 1.2 o successiva): Storefront, anche noto come CloudGateway Express, fornisce l'autenticazione e altri servizi e presenta i desktop degli utenti ai client Citrix basati su browser o mobili. Citrix Receiver: Receiver offre un'interfaccia utente che consente all'utente di interagire con il desktop virtuale o con altri ambienti virtuali Citrix, come XenApp o XenServer. Nel contesto di questa soluzione, il client dell'utente è considerato un endpoint utente generico, quindi le versioni del client Receiver, così come le relative opzioni e ottimizzazioni, non vengono considerate. 33

34 Panoramica della tecnologia della soluzione Risorse di elaborazione, memoria e storage Figura 6 illustra l'ambiente VSPEX End-User Computing per Citrix XenDesktop con l'infrastruttura aggiuntiva per il supporto di SecurID. Tutti i componenti necessari possono essere eseguiti in una configurazione ridondante con high-availability su due o più host VMware vsphere con un totale minimo di dodici core di CPU (sedici consigliati) e sedici GB di RAM. Tabella 2 a pagina 35 sintetizza questi requisiti. Figura 6. Architettura logica: VSPEX End-User Computing per Citrix XenDesktop con RSA 34

35 Panoramica della tecnologia della soluzione Tabella 2. Risorse hardware minime per il supporto di SecurID RSA Authentication Manager Citrix NetScaler (VPX) CPU (core) Memoria (GB) Storage (GB) Database SQL* Riferimento n/d RSA Authentication Manager 7.1 Performance and Scalability Guide n/d Citrix NetScaler VPX Getting Started Guide Citrix Storefront ,5 MB per 100 utenti Nota Questa capacità può essere probabilmente ricavata dai server SQL preesistenti definiti nelle architetture di riferimento VSPEX. 35

36 Panoramica della tecnologia della soluzione 36

37 Capitolo 4 Panoramica dell'architettura dello stack della soluzione Questo capitolo descrive i seguenti argomenti: Panoramica della soluzione Architettura della soluzione Linee guida per la configurazione dei server Linee guida per la configurazione di rete Linee guida per la configurazione dello storage High availability e failover Profilo del test di convalida Guida alla configurazione dell'ambiente di backup Linee guida per il dimensionamento Carico di lavoro di riferimento Applicazione del carico di lavoro di riferimento Implementazione dell'architettura della soluzione Valutazione rapida

38 Panoramica dell'architettura dello stack della soluzione Panoramica della soluzione Le soluzioni con infrastruttura VSPEX sono progettate con tecnologie avanzate comprovate per creare soluzioni di virtualizzazione complete che consentono di prendere decisioni consapevoli a livello di scelta e dimensionamento di hypervisor, elaborazione e networking. VSPEX consente di eliminare il carico di attività legate alla pianificazione e alla configurazione della virtualizzazione dei server utilizzando al meglio i numerosi test funzionali, di interoperabilità e delle prestazioni di EMC. VSPEX accelera la trasformazione dell'it nel passaggio al cloud computing grazie a implementazioni più rapide, maggiore possibilità di scelta, livelli più elevati di efficienza e rischi ridotti. Questa sezione contiene una guida completa per gli aspetti più importanti della soluzione. La capacità dei server, ad esempio, viene fornita per chiarire i requisiti minimi in termini di CPU, memoria e interfacce di rete; il cliente potrà comunque selezionare hardware di propria scelta per server e rete. Tale hardware potrà soddisfare o anche superare i requisiti minimi specificati. La storage architecture specificata, unitamente a un sistema in grado di soddisfare i requisiti di server e di rete delineati, è stata convalidata da EMC per fornire livelli elevati di prestazioni offrendo al tempo stesso un'architettura con high availability per l'implementazione di soluzioni End-User Computing. Ciascuna infrastruttura VSPEX comprovata bilancia le risorse di storage, rete ed elaborazione necessarie per un determinato numero di desktop virtuali convalidati da EMC. In pratica, ogni tipo di desktop virtuale prevede uno specifico set di requisiti, che raramente corrispondono all'idea predefinita delle caratteristiche e delle funzioni di un desktop virtuale. In qualsiasi discussione relativa alle infrastrutture virtuali, è importante innanzitutto definire un carico di lavoro di riferimento. Non tutti i server eseguono le stesse attività ed è impossibile creare un riferimento che prenda in considerazione ogni possibile combinazione delle caratteristiche dei carichi di lavoro. Architettura della soluzione La soluzione VSPEX End User Computing con EMC VNXe è convalidata con un massimo di 250 macchine virtuali. Queste configurazioni definite rappresentano la base su cui creare una soluzione personalizzata. Questi punti di scala vengono definiti in termini di carico di lavoro di riferimento. Nota Per descrivere e definire una macchina virtuale, VSPEX utilizza il concetto di carico di lavoro di riferimento. Pertanto, un desktop fisico o virtuale di un ambiente esistente potrebbe non essere uguale a un desktop virtuale di una soluzione VSPEX. Valutare il carico di lavoro in base al riferimento per giungere a un punto di scala appropriato. I dettagli del processo sono descritti in Applicazione del carico di lavoro di riferimento. Architettura per un massimo di 250 desktop virtuali I diagrammi dell'architettura presentati nella Figura 7 a pagina 39 mostrano il layout dei principali componenti della soluzione. 38

39 Panoramica dell'architettura dello stack della soluzione Figura 7. Architettura logica per 250 desktop virtuali Nota I componenti di networking della soluzione possono essere implementati utilizzando reti IP 1 Gb o 10 Gb, purché la larghezza di banda e la ridondanza siano sufficienti per rispondere ai requisiti indicati. Componenti chiave Controller Citrix XenDesktop 5.6: si utilizzano due controller Citrix XenDesktop per fornire desktop virtuali ridondanti, autenticare gli utenti, gestire l'insieme di ambienti desktop virtuali degli utenti ed effettuare il brokering delle connessioni tra gli utenti e i loro desktop virtuali. In questa architettura di riferimento, i controller sono installati su Windows Server 2008 R2 e ospitati come macchine virtuali su server VMware vsphere 5.1. Desktop virtuali: il provisioning di 250 desktop virtuali permanenti che eseguono Windows 7 viene effettuato utilizzando MCS, un meccanismo di provisioning introdotto con XenDesktop 5.0. VMware vsphere 5.1: fornisce un livello di virtualizzazione comune per ospitare un ambiente server che contiene le macchine virtuali. Le specifiche dell'ambiente convalidato sono elencate nella Tabella 9 a pagina 56. vsphere 5.1 fornisce un'infrastruttura con high availability tramite funzionalità quali: vmotion: fornisce la migrazione in tempo reale delle macchine virtuali all'interno di un cluster di infrastruttura virtuale, senza tempi di inattività delle macchine virtuali o interruzioni del servizio. Storage vmotion: fornisce la migrazione in tempo reale dei file disco delle macchine virtuali all'interno e attraverso storage array, senza tempi di inattività delle macchine virtuali o interruzioni del servizio. vsphere High Availability (HA): consente il rilevamento di guasti alle macchine virtuali nel cluster e permette un ripristino rapido. 39

40 Panoramica dell'architettura dello stack della soluzione Distributed Resource Scheduler (DRS): fornisce il bilanciamento del carico della capacità di elaborazione in un cluster. Storage Distributed Resource Scheduler (SDRS): fornisce il bilanciamento del carico tra più datastore, in base all'utilizzo dello spazio e alla latenza di I/O. VMware vcenter Server 5.1: fornisce una piattaforma scalabile ed estendibile che è l'elemento fondamentale della gestione della virtualizzazione per il cluster VMware vsphere 5.1. Tutti gli host vsphere e le relative macchine virtuali sono gestiti tramite vcenter. VSI per VMware vsphere: EMC VSI for VMware vsphere è un plug-in per il client vsphere che consente lo storage management per array EMC direttamente dal client stesso. VSI è altamente personalizzabile e concorre a fornire un'interfaccia di gestione unificata. Server Active Directory: i servizi Active Directory sono richiesti per il corretto funzionamento dei vari componenti della soluzione. A tale scopo si utilizza il servizio Microsoft AD Directory Service in esecuzione su Windows Server Server DHCP: gestisce centralmente lo schema di indirizzi IP per i desktop virtuali. Questo servizio risiede sulla stessa macchina virtuale che ospita il controller di dominio e il server DNS. A tale scopo viene utilizzato il servizio DHCP di Microsoft in esecuzione su un server Windows Server DNS: i servizi DNS sono richiesti per consentire ai vari componenti della soluzione di eseguire la risoluzione dei nomi. A tale scopo si utilizza il servizio Microsoft DNS in esecuzione su un server Windows Server SQL Server: i controller Citrix XenDesktop e VMware vcenter Server richiedono un servizio database per lo storage dei dati di configurazione. A tale scopo si utilizza un server Microsoft SQL Questo server risiede come macchina virtuale su un server VMware vsphere 5.1. Rete IP Gigabit (GbE): l'infrastruttura di rete Ethernet fornisce la connettività 1 GbE tra i desktop virtuali, i cluster vsphere e lo storage EMC VNXe. Consente inoltre agli utenti dei desktop di reindirizzare i profili di roaming e le home directory alle share CIFS gestite centralmente su VNXe. I client desktop, i componenti di gestione XenDesktop e l'infrastruttura server Windows possono risiedere anche sulla rete 1 GbE, ma con una coppia diversa di interfacce di rete. Serie EMC VNXe3300: fornisce lo storage utilizzando connessioni IP (NFS) per i desktop virtuali e le macchine virtuali dell'infrastruttura, come controller Citrix XenDesktop, VMware vcenter Server, database Microsoft SQL Server e altri servizi di supporto. In via opzionale, i profili e le home directory degli utenti sono reindirizzati su share di rete CIFS su EMC VNXe3300. Reti di storage/ip: tutto il traffico di rete viene trasportato utilizzando la rete Ethernet standard con cablaggio e switch ridondanti. Il traffico degli utenti e di gestione viene gestito in una rete condivisa, mentre il traffico dello storage NFS è confinato a una subnet privata e non reindirizzabile. EMC Avamar Virtual Edition: fornisce la piattaforma per la protezione delle macchine virtuali. Questa strategia di protezione utilizza al meglio i desktop virtuali permanenti oltre alla protezione delle immagini e i ripristini degli utenti finali. 40

41 Panoramica dell'architettura dello stack della soluzione Gli storage array della serie VNXe includono i seguenti componenti: Gli storage processor (SP) supportano i dati a livello di blocchi e di file con tecnologia I/O UltraFlex con il supporto dei protocolli iscsi, CIFS e NFS. Gli storage processor offrono accesso a tutti gli host esterni e al lato file dell'array VNXe. Le Battery Backup Unit (BBU) sono unità alimentate a batteria all'interno di ciascuno storage processor e offrono potenza sufficiente a ciascuno storage processor in modo da assicurare che venga eseguito il destage di eventuali dati in transito nell'area del vault in caso di interruzione dell'alimentazione, garantendo che non vada persa alcuna scrittura. Al riavvio dell'array, le scritture in sospeso vengono riconciliate e memorizzate. I Disk Array Enclosure (DAE) ospitano le unità utilizzate nell'array. Risorse hardware Tabella 3 contiene un elenco dei prodotti hardware utilizzati per questa soluzione. Tabella 3. Hardware soluzione Hardware Configurazione Note Server per desktop virtuali Infrastruttura di rete NFS EMC VNXe3300 Memoria: 2 GB di RAM per desktop (500 GB di RAM sul totale dei server) CPU: 1 vcpu per desktop (otto desktop per core; 32 core sul totale dei server) Rete: sei NIC 1 GbE per server Funzionalità di switching minima: Sei porte 1 GbE per server vsphere Quattro porte 1 GbE per storage processor Due storage processor Quattro interfacce 1 GbE per storage processor Ventidue dischi SAS da 300 GB, rpm, 3,5 pollici (tre pacchetti prestazioni RAID 5) Capacità server totale richiesta per l'hosting di 250 desktop virtuali Configurazione LAN ridondante Storage condiviso VNXe per desktop virtuali 13 dischi NL-SAS da 2 TB, rpm, 3,5 pollici Opzionali per i dati dell'utente Server per l'infrastruttura del cliente Sette dischi SAS da 300 GB, rpm, 3,5 pollici (un pacchetto prestazioni RAID 5) Numero minimo richiesto: Due server fisici 20 GB di RAM per server Quattro core di processore per server Due porte 1 GbE per server Opzionali per l'infrastruttura di storage Questi server e i relativi ruoli potrebbero già esistere nell'ambiente del cliente Risorse software Tabella 4 contiene un elenco dei prodotti software utilizzati in questa soluzione. 41

42 Panoramica dell'architettura dello stack della soluzione Tabella 4. Software della soluzione Software Configurazione EMC VNXe3300 (storage condiviso, file system) Versione software Virtualizzazione desktop XenDesktop Controller Citrix XenDesktop Sistema operativo per controller XenDesktop Microsoft SQL Server Backup di nuova generazione Avamar Virtual Edition (2 TB) VMware vsphere Versione 5.6 Platinum Edition Windows Server 2008 R2 Standard Edition Versione 2008 R2 Standard Edition 6.1 SP1 Server vsphere 5.1 vcenter Server 5.1 Sistema operativo per vcenter Server Windows Server 2008 R2 Standard Edition Desktop virtuali (Nota: oltre al sistema operativo di base, per la convalida della soluzione è stato utilizzato software che non è richiesto) Sistema operativo di base Microsoft Windows 7 Standard (32 bit) SP1 Microsoft Office Office Enterprise 2007 SP3 Internet Explorer Adobe Reader 9.1 McAfee Virus Scan 8.7.0i Enterprise Adobe Flash Player 10 Bullzip PDF Printer FreeMind Dimensionamento per la configurazione convalidata Durante la scelta dei server per questa soluzione, tenere presente che i core di processore devono soddisfare o superare le prestazioni dei processori della famiglia Intel Nehalem a 2,66 GHz. Man mano che vengono resi disponibili server con velocità del processore, prestazioni e densità di core maggiori, i server possono essere consolidati, purché il conteggio totale richiesto di core e memoria sia raggiunto e venga incorporato un numero di server sufficiente a supportare il livello necessario di high availability. Con i server la velocità e la quantità di schede NIC possono anch'esse essere consolidate, purché siano mantenuti i requisiti di larghezza di banda totale per la soluzione e un livello sufficiente di ridondanza per il supporto della high availability. La soluzione è supportata da una configurazione di quattro server ognuno con due socket di quattro core ciascuno, 128 GB di RAM e sei NIC 1 GbE per un totale di 32 core e 512 GB di RAM. Come indicato nella Tabella 2 a pagina 35, sono richiesti un minimo di un core per supportare otto desktop virtuali e un minimo di 2 GB di RAM per ognuno. Occorre inoltre tener conto della corretta combinazione di memoria e core per il numero di desktop virtuali che dovranno essere supportati da ogni server. Ad esempio, un server che dovrà supportare 24 desktop virtuali richiede un minimo di tre core e un minimo di 48 GB di RAM. 42

43 Panoramica dell'architettura dello stack della soluzione Figura 8. Diagramma della rete Gli switch di rete IP utilizzati per implementare questa architettura di riferimento devono avere una capacità backplane minima di 48 Gb/s non a blocchi e supportare le seguenti funzionalità: Controllo del flusso Ethernet IEEE 802.1x Tagging VLAN 802.1q Link aggregation Ethernet mediante LACP IEEE 802.1ax (802.3ad) Funzionalità di gestione SNMP frame Jumbo Scegliere switch che supportino la high availability e un vendor della rete in base alla disponibilità di componenti, assistenza e contratti di supporto. Oltre alle funzionalità sopra citate, la configurazione di rete deve includere quanto segue: Un minimo di due switch per supportare la ridondanza Alimentatori ridondanti Un minimo di 40 porte 1 GbE (distribuite per high availability) Le porte di uplink adatte per la connettività del cliente L'utilizzo delle porte 10 GbE deve essere allineato con le porte sul server e sullo storage tenendo presenti i requisiti di rete complessivi della soluzione e un livello di ridondanza per supportare high availability. È inoltre necessario considerare 43

44 Panoramica dell'architettura dello stack della soluzione l'impiego di schede NIC e di connessioni per storage aggiuntive sui server, in base ai requisiti di implementazione specifici del cliente. L'infrastruttura di gestione (Active Directory, DNS, DHCP e SQL Server) può essere supportata su due server simili a quelli descritti in precedenza, ma richiede solo un minimo di 20 GB di RAM anziché 128 GB. Il layout dello storage su disco è illustrato in Linee guida per la configurazione dello storage. Linee guida per la configurazione dei server Panoramica Durante la fase di progettazione e di ordine del livello di elaborazione/server della soluzione VSPEX descritta di seguito, diversi sono i fattori che potrebbero influire sull'acquisto finale. Dal punto di vista della virtualizzazione, se il carico di lavoro di un sistema è ben conosciuto, funzionalità come il "ballooning" della memoria e la condivisione trasparente delle pagine sono in grado di ridurre i requisiti di memoria aggregata. Se il pool di macchine virtuali non prevede utilizzi di picco o un elevato livello di utilizzo simultaneo, è possibile ridurre il numero di vcpu. Al contrario, se le applicazioni implementate richiedono, per natura, un'elevata potenza di elaborazione, potrebbe essere necessario aumentare il numero di CPU e la quantità di memoria acquistate. Tabella 5. Hardware del server Hardware Configurazione Note Server per desktop virtuali Memoria: 2 GB di RAM per desktop (500 GB di RAM sul totale dei server) CPU: 1 vcpu per desktop (otto desktop per core; 32 core sul totale dei server) Rete: sei NIC 1 GbE per server Capacità server totale richiesta per l'hosting di 250 desktop virtuali Virtualizzazione della memoria di VMware vsphere per VSPEX VMware vsphere 5.1 include una serie di funzionalità avanzate che contribuiscono a ottimizzare le prestazioni e l'utilizzo complessivo delle risorse. Le funzionalità più importanti riguardano l'area della gestione della memoria. In questa sezione vengono descritte alcune funzionalità e gli elementi necessari per prenderne in considerazione l'utilizzo nell'ambiente. In generale, è possibile considerare che le macchine virtuali di un singolo hypervisor utilizzino la memoria come un pool di risorse. Figura 9 illustra un esempio di utilizzo della memoria a livello di hypervisor. 44

45 Panoramica dell'architettura dello stack della soluzione Figura 9. Utilizzo della memoria dell'hypervisor Questo concetto di base può essere migliorato acquisendo una maggiore comprensione delle tecnologie presentate in questa sezione. Overcommit della memoria L'overcommit della memoria si verifica quando alle macchine virtuali viene allocata una quantità di memoria superiore rispetto a quella fisicamente presente in un host VMware vsphere. Mediante tecniche sofisticate quali il ballooning della memoria e la condivisione trasparente delle pagine, vsphere è in grado di gestire l'overcommit della memoria senza alcun peggioramento delle prestazioni. Tuttavia, se viene utilizzata una quantità di memoria superiore rispetto a quella disponibile sul server, è possibile che vsphere ricorra allo swapping di parti della memoria di una macchina virtuale. 45

46 Panoramica dell'architettura dello stack della soluzione NUMA (Non-Uniform Memory Access, accesso non uniforme alla memoria) vsphere utilizza un load balancer NUMA per assegnare un nodo "home" a una macchina virtuale. Poiché la memoria per la macchina virtuale viene allocata dal nodo home, l'accesso alla memoria è locale e fornisce le migliori prestazioni possibili. Anche le applicazioni che non forniscono il supporto diretto per NUMA traggono vantaggio da questa funzionalità. Transparent Page Sharing (Condivisione trasparente delle pagine) Le macchine virtuali che eseguono sistemi operativi e applicazioni simili, in genere presentano set identici di contenuto di memoria. La condivisione delle pagine consente all'hypervisor di richiamare le copie ridondanti e conservare una sola copia, riducendo considerevolmente il consumo di memoria totale dell'host. Se la maggior parte delle macchine virtuali dell'applicazione esegue lo stesso sistema operativo e file binari delle applicazioni, l'utilizzo totale della memoria può essere ridotto per aumentare i rapporti di consolidamento. Memory ballooning (Ballooning della memoria) Utilizzando un driver di balloon caricato nel sistema operativo guest, l'hypervisor può recuperare la memoria fisica host in caso di contesa di risorse di memoria. Questa operazione viene eseguita con un impatto minimo o nullo sulle prestazioni dell'applicazione. Linee guida per la configurazione della memoria Questa sezione fornisce linee guida per l'allocazione della memoria alle macchine virtuali. Le linee guida descritte in questa sezione prendono in considerazione l'overhead della memoria di vsphere e le impostazioni della memoria delle macchine virtuali. Overhead della memoria di vsphere Parte dell'overhead è associata alla virtualizzazione delle risorse di memoria. L'overhead associato allo spazio della memoria prevede due componenti. Overhead fisso del sistema per VMkernel. Overhead aggiuntivo per ciascuna macchina virtuale L'overhead della memoria dipende dal numero di CPU virtuali e dalla memoria configurata per il sistema operativo guest. Allocazione della memoria alle macchine virtuali Il corretto dimensionamento della memoria per una macchina virtuale nelle architetture VSPEX è basato su molteplici fattori. Con tutti i servizi applicativi e gli use case disponibili, determinare una configurazione idonea per un ambiente richiede la creazione di una configurazione baseline, l'esecuzione di test e di regolazioni, come illustrato più avanti nel presente documento. Tabella 9 a pagina 56 descrive le risorse utilizzate da una singola macchina virtuale. Linee guida per la configurazione di rete Panoramica Questa sezione fornisce le linee guida per la configurazione di una topologia di rete caratterizzata da ridondanza e high availability. Le linee guida illustrate in questa sezione prendono in considerazione i frame Jumbo, le VLAN e il protocollo LACP (Link Aggregation Control Protocol) su EMC Unified Storage. Per informazioni dettagliate sui requisiti relativi alle risorse di rete, fare riferimento alla Tabella 3 a pagina 41. VLAN 46

47 Panoramica dell'architettura dello stack della soluzione Le best practice suggeriscono di isolare il traffico di rete in modo che il traffico tra gli host e lo storage e tra gli host e i client e tutto il traffico di gestione venga trasportato su reti isolate. In alcuni casi, per garantire la conformità alle normative vigenti o alle policy, potrebbe essere richiesto l'isolamento fisico. Tuttavia, in molti casi, è sufficiente utilizzare l'isolamento logico mediante le VLAN. Questa soluzione richiede almeno tre VLAN. Accesso client Storage Gestione Le VLAN sono illustrate in Figura 10. Figura 10. Reti richieste Nota Il diagramma dimostra i requisiti di connettività di rete per un array VNXe3300 che utilizza connessioni di rete 1 GbE. Quando si utilizza l'array VNXe3150 TM o connessioni di rete da 10 GbE, è consigliabile creare una topologia simile. La rete con accesso client ha lo scopo di consentire agli utenti del sistema o ai client di comunicare con l'infrastruttura. La rete di storage viene utilizzata per la comunicazione tra il livello di elaborazione e il livello di storage. La rete di gestione consente agli amministratori di stabilire una via dedicata per l'accesso alle connessioni di gestione in storage array, switch di rete e host. Nota Alcune best practice richiedono l'isolamento di reti aggiuntive per il traffico di cluster, la comunicazione nel livello di virtualizzazione e altre funzionalità. Queste reti aggiuntive possono essere implementate, se si desidera, ma non sono richieste. 47

48 Panoramica dell'architettura dello stack della soluzione Abilitazione dei frame Jumbo Aggregazione connessioni Questa soluzione per EMC VSPEX End-User Computing richiede che la dimensione di MTU sia impostata su 9000 (frame Jumbo) per rendere più efficiente il traffico di storage e di migrazione. La link aggregation è simile a un Ethernet Channel, ma utilizza lo standard Link Aggregation Control Protocol (LACP) IEEE 802.3ad. Lo standard IEEE 802.3ad supporta link aggregation con due o più porte. Tutte le porte della link aggregation devono essere full duplex e avere la stessa velocità. In questa soluzione, il protocollo LACP (Link Aggregation Control Protocol) è configurato su VNXe, per combinare più porte Ethernet in un singolo dispositivo virtuale. Se il link viene perso sulla porta Ethernet, ne viene eseguito il failover su un'altra porta. Tutto il traffico di rete viene distribuito tra i link attivi. Linee guida per la configurazione dello storage Panoramica vsphere offre diversi metodi di utilizzo dello storage quando si ospitano le macchine virtuali. Le soluzioni descritte di seguito sono state testate con NFS e il layout dello storage descritto è conforme a tutte le best practice correnti. Gli utenti esperti possono applicare delle modifiche in base alla relativa comprensione dell'utilizzo del sistema e del carico, se richiesto. Tabella 6. Hardware di storage Hardware Configurazione Note EMC VNXe3300 Due storage processor Quattro interfacce 1 GbE per storage processor Ventidue dischi SAS da 300 GB, rpm, 3,5 pollici (tre pacchetti prestazioni RAID 5) Storage condiviso VNXe per desktop virtuali 13 dischi NL-SAS da 2 TB, rpm, 3,5 pollici Opzionali per i dati dell'utente Sette dischi SAS da 300 GB, rpm, 3,5 pollici (un pacchetto prestazioni RAID 5) Opzionali per l'infrastruttura di storage Virtualizzazione dello storage VMware vsphere per VSPEX VMware ESXi TM fornisce la virtualizzazione dello storage a livello host. Virtualizza lo storage fisico e presenta lo storage virtualizzato alla macchina virtuale. Una macchina virtuale memorizza il sistema operativo e tutti gli altri file correlati alle attività della macchina virtuale in un disco virtuale. Lo stesso disco virtuale è composto da uno o più file. VMware utilizza il controller SCSI virtuale per presentare un disco virtuale al sistema operativo guest eseguito all'interno della macchina virtuale. Il disco virtuale risiede in un datastore. A seconda del tipo utilizzato, può trattarsi di un datastore VMware Virtual Machine File system (VMFS) o di un datastore NFS. 48

49 Panoramica dell'architettura dello stack della soluzione Figura 11. Tipi di dischi virtuali VMware VMFS VMFS è un file system cluster che garantisce virtualizzazione dello storage ottimizzata per le macchine virtuali. Può essere implementato su qualsiasi storage in rete o locale basato su SCSI. Raw Device Mapping (RDM) VMware offre anche un meccanismo denominato RDM (Raw Device Mapping). La funzionalità RDM consente a una macchina virtuale di accedere direttamente a un volume sullo storage fisico e può essere utilizzata solo con Fibre Channel o iscsi. NFS VMware supporta inoltre l'utilizzo dei file system NFS dei sistemi o dispositivi di storage NAS esterni come datastore delle macchine virtuali. In questa soluzione VSPEX, NFS viene utilizzato per l'hosting di desktop virtuali. 49

50 Panoramica dell'architettura dello stack della soluzione Layout dello storage per 250 desktop virtuali Layout dello storage core Figura 12 illustra il layout dei dischi richiesti per la memorizzazione di 250 macchine virtuali desktop. Questo layout non include lo spazio necessario per i dati del profilo degli utenti. Figura 12. Layout dello storage core Panoramica del layout del core storage Nell'architettura di riferimento viene utilizzata la seguente configurazione core. Tenere presente che l'allocazione dei dischi viene effettuata per mezzo delle procedure guidate di provisioning di EMC VNXe che non consentono la selezione da parte dell'utente. Ventuno dischi SAS sono allocati in gruppi RAID per contenere i datastore dei desktop virtuali. Tenere presente che sette dei dischi utilizzati (un gruppo RAID 5 6+1) possono contenere storage di sistema EMC VNXe riducendo lo storage degli utenti. Un disco SAS è un hot spare contenuto nel pool hot spare di EMC VNXe. Nota Se è richiesta una maggiore capacità, è possibile sostituire le unità di maggiori dimensioni. Per soddisfare le indicazioni relative al carico, le unità dovranno essere della stessa dimensione e operare a rpm. Se si utilizzano unità di dimensioni diverse, gli algoritmi del layout dello storage possono dare risultati non ottimali. Layout dello storage dei dati dell'utente opzionale Durante i test di convalida della soluzione, lo spazio di storage per i dati dell'utente è stato allocato nell'array VNXe, come illustrato nella Figura 13. Questo storage si aggiunge al core storage mostrato nella Figura 12. Se lo storage per i dati dell'utente è disponibile altrove nell'ambiente di produzione, questo storage non è richiesto. Figura 13. Layout dello storage opzionale 50

51 High availability e failover Panoramica del layout dello storage opzionale Panoramica dell'architettura dello stack della soluzione I desktop virtuali utilizzano due file system condivisi, uno per i profili degli utenti e l'altro per reindirizzare lo storage degli utenti che risiede in home directory. In generale, il reindirizzamento dei dati dell'utente fuori dall'immagine di base su VNXe for File consente l'amministrazione, il backup e il ripristino centralizzati e rende i desktop stateless. Ogni file system viene esportato nell'ambiente per mezzo di una share CIFS. Nell'architettura di riferimento viene utilizzata la seguente configurazione opzionale. La selezione dei dischi viene effettuata dalle procedure guidate di provisioning di EMC VNXe e potrebbe non corrispondere con precisione al diagramma di riferimento. Dodici dischi NL-SAS sono allocati in gruppi RAID per memorizzare i dati e i profili di roaming degli utenti. Un disco NL-SAS è un hot spare. Questo disco è contrassegnato dalla dicitura "hot spare" nel diagramma del layout dello storage. Sette dischi SAS configurati come gruppo RAID sono utilizzati per memorizzare le macchine virtuali dell'infrastruttura. I dischi rimanenti non sono collegati o i drive bay potrebbero essere vuoti in quanto non sono state utilizzate altre unità per testare la soluzione. Introduzione Livello di virtualizzazione Questa soluzione VSPEX offre un'infrastruttura di storage, server e rete virtualizzata con high availability. Se implementata secondo le istruzioni fornite in questa guida, fornisce la capacità di sopravvivere alla maggior parte dei guasti delle unità singole con un impatto minimo o addirittura nullo sulle operazioni del business. Come indicato in precedenza, è consigliabile configurare l'high availability nel livello di virtualizzazione e consentire all'hypervisor di riavviare automaticamente le macchine virtuali in caso di guasto. Figura 14 illustra la risposta del livello di hypervisor a un errore nel livello di elaborazione. Figura 14. High availability a livello di virtualizzazione L'implementazione della high availability a livello di virtualizzazione assicura che, in caso di guasto o errore hardware, l'infrastruttura tenterà di mantenere in esecuzione quanti più servizi possibile. Livello di elaborazione Sebbene la scelta dei server da implementare nel livello di elaborazione sia flessibile, è consigliabile utilizzare server di classe enterprise progettati per il data center. Questo tipo di server dispone di alimentatori ridondanti. Questi dovrebbero essere connessi a unità PDU (Power Distribution Units) separate, in conformità alle best practice del vendor di server. 51

52 Panoramica dell'architettura dello stack della soluzione Figura 15. Alimentatori ridondanti Si consiglia inoltre di configurare la high availability nel livello di virtualizzazione. Ne consegue che il livello di elaborazione deve essere configurato con risorse sufficienti in modo che il numero totale di risorse disponibili soddisfi le esigenze dell'ambiente, anche in presenza di un guasto del server, Quanto affermato è dimostrato nella Figura 14 a pagina 51. Livello di rete Le avanzate funzionalità di rete della famiglia VNX forniscono protezione da guasti alla connessione di rete nell'array. Ogni host vsphere dispone di più connessioni con gli utenti e con le reti di storage Ethernet per garantire protezione contro gli errori di link. Tali connessioni devono essere distribuite su più switch Ethernet per garantire protezione contro il guasto di qualsiasi componente nella rete. Figura 16. High availability a livello di rete Assicurando la completa assenza di single point of failure a livello di rete, è possibile garantire che il livello di elaborazione sia in grado di accedere allo storage e comunicare con gli utenti anche in caso di guasto di un componente. Livello di storage 52

53 Panoramica dell'architettura dello stack della soluzione La famiglia VNX è progettata per fornire un livello di availability del 99,999% utilizzando componenti ridondanti nell'intero array. Tutti i componenti dell'array sono in grado di fornire operatività ininterrotta anche in caso di guasti dell'hardware. La configurazione dei dischi RAID nell'array fornisce protezione contro la perdita di dati dovuta a guasti di dischi individuali e le unità hot spare disponibili possono essere allocate dinamicamente per sostituire un disco guasto. Figura 17. High availability della serie VNXe Per impostazione predefinita, gli storage array EMC sono progettati per offrire high availability. Quando configurati secondo le istruzioni riportati nelle guide all'installazione, nessun errore o guasto di singole unità avrà come risultato una perdita di dati o mancata availability. Profilo del test di convalida Caratteristiche del profilo La soluzione VSPEX è stata convalidata con il profilo di ambiente illustrato nella Tabella 7. Tabella 7. Profilo dell'ambiente convalidato Caratteristica del profilo Valore Numero di desktop virtuali 250 SO desktop virtuali CPU per desktop virtuale Windows 7 Standard (32 bit) SP1 1 vcpu Numero di desktop virtuali per core CPU 8 RAM per desktop virtuale Metodo di provisioning dei desktop Storage medio disponibile per ogni desktop virtuale 2 GB MCS 18 GB (vmdk e vswap) 53

54 Panoramica dell'architettura dello stack della soluzione Caratteristica del profilo Operazioni IOPS medie per desktop virtuale quando in stato di normale operatività (Steady State) Operazioni IOPS di picco medie per desktop virtuale durante la fase di avvio Numero di datastore per memorizzare i desktop virtuali Valore 8 IOPS 57 IOPS 2 Numero di desktop virtuali per datastore 125 Tipi di disco e RAID per i datastore Tipo di dischi e RAID per le share CIFS per l'hosting di profili di roaming degli utenti e home directory (opzionale per i dati dell'utente) RAID 5, dischi SAS da 300 GB, rpm, 3,5 pollici RAID 6, dischi NL-SAS da 2 TB, rpm, 3,5 pollici 54

55 Guida alla configurazione dell'ambiente di backup Panoramica dell'architettura dello stack della soluzione Panoramica Caratteristiche di backup In questa sezione sono riportate le linee guida per la configurazione dell'ambiente di backup e ripristino per la soluzione VSPEX e vengono definite le caratteristiche e il layout del backup. L'ambiente di backup di questa soluzione VSPEX è stata dimensionata con il seguente profilo di ambiente applicativo: Tabella 8. Caratteristiche del profilo di backup Caratteristica del profilo Valore Numero di macchine virtuali 250 Dati dell'utente 2,5 TB (10 GB per desktop) Percentuale di modifiche giornaliere per le applicazioni Dati dell'utente 2% Conservazione per tipo di dati N. giornalieri 30 giornalieri N. settimanali 4 settimanali N. mensili 1 mensile Layout di backup Avamar offre diverse opzioni di implementazione, in funzione degli use case e dei requisiti di ripristino specifici dell'azienda. In questo caso, la soluzione viene implementata con due macchine Avamar Virtual Edition da 2 TB. Questo abilita il backup dei dati dell'utente non strutturati direttamente sul sistema Avamar per il semplice ripristino a livello di file. Questa soluzione consente inoltre alle aziende di unificare il processo di backup con software di backup con deduplica leader del settore raggiungendo i massimi livelli di prestazioni ed efficienza. Linee guida per il dimensionamento Nelle sezioni riportate di seguito, il lettore troverà le definizioni del carico di lavoro di riferimento utilizzato per dimensionare e implementare le architetture VSPEX illustrate nel presente documento. Verranno fornite indicazioni su come mettere in correlazione i carichi di lavoro di riferimento con i carichi di lavoro effettivi delle aziende clienti e come ciò potrebbe cambiare la distribuzione finale dal punto di vista di server e rete. La modifica alla definizione dello storage può essere apportata aggiungendo ulteriori unità in modo da ottenere capacità e prestazioni più elevate. I layout del disco sono stati creati per fornire supporto al numero appropriato di desktop virtuali al performance level definito. La riduzione del numero di unità consigliate o la modifica di un tipo di array può causare un numero inferiore di IOPS per desktop e un'esperienza utente non ottimale a causa di tempi di risposta meno rapidi. Carico di lavoro di riferimento Ciascuna infrastruttura comprovata VSPEX bilancia le risorse di storage, rete ed elaborazione necessarie per uno specifico numero di macchine virtuali convalidate 55

56 Panoramica dell'architettura dello stack della soluzione da EMC. In pratica, ogni macchina virtuale prevede uno specifico set di requisiti, che raramente corrispondono all'idea predefinita delle caratteristiche e delle funzioni di una macchina virtuale. Definizione del carico di lavoro di riferimento In qualsiasi discussione relativa alle soluzioni End-User Computing, è importante innanzitutto definire un carico di lavoro di riferimento. Non tutti gli utenti di desktop eseguono le stesse attività ed è impossibile creare un riferimento che prenda in considerazione ogni possibile combinazione delle caratteristiche dei carichi di lavoro. Per semplificare la discussione, è stato definito un carico di lavoro di riferimento rappresentativo dell'azienda cliente. Confrontando l'utilizzo effettivo operato dall'azienda cliente con il carico di lavoro di riferimento, è possibile estrapolare il tipo di architettura di riferimento da scegliere. Per la soluzione VSPEX End-User Computing, il carico di lavoro di riferimento è definito come singolo desktop virtuale con le seguenti caratteristiche: Tabella 9. Caratteristiche del desktop virtuale Caratteristica Valore Sistema operativo del desktop virtuale Microsoft Windows 7 Enterprise Edition (32 bit) SP1 Processori virtuali per desktop virtuale 1 RAM per desktop virtuale 2 GB Capacità di storage disponibile per desktop virtuale 18 GB (vmdk e vswap) Operazioni IOPS medie per desktop virtuale quando 8 in stato di normale operatività (Steady State) Operazioni IOPS di picco medie per desktop virtuale 57 IOPS durante la fase di avvio Questa definizione di desktop è basata sui dati dell'utente che risiedono nello storage condiviso. Il profilo di I/O viene definito utilizzando un framework di test che esegue contemporaneamente tutti i desktop, con un carico costante generato dal continuo utilizzo di applicazioni normalmente utilizzate negli uffici, come browser, software per la produttività aziendale e altre utility standard per lavoratori operativi. Applicazione del carico di lavoro di riferimento Oltre ai numeri di desktop supportati, nella scelta del tipo di soluzione End-User Computing da implementare, occorre prendere in considerazione altri fattori. Simultaneità I carichi di lavoro utilizzati per convalidare le soluzioni VSPEX presuppongono che tutti gli utenti dei desktop siano sempre attivi. In altre parole, l'architettura con 250 desktop viene testata con 250 desktop, in cui tutti i desktop generano carichi di lavoro in parallelo, tutti vengono avviati nello stesso momento e così via. Se l'azienda cliente prevede di disporre di 300 utenti, ma solo il 50% di essi sarà connesso contemporaneamente a causa delle differenze di fuso orario o dei turni alternativi, i 150 utenti attivi su un totale di 300 utenti possono essere supportati dall'architettura con 250 desktop. 56

57 Panoramica dell'architettura dello stack della soluzione Carichi di lavoro dei desktop più pesanti Il carico di lavoro definito nella Tabella 9 a pagina 56 e utilizzato per testare le configurazioni VSPEX End-User Computing viene considerato il carico tipico di un impiegato. Tuttavia, è possibile che alcune aziende ritengano che i relativi utenti abbiano un profilo più attivo. Se un'azienda ha 200 utenti e, a causa di applicazioni aziendali personalizzate, ciascun utente genera 15 IOPS rispetto alle 8 operazioni IOPS utilizzate nel carico di lavoro VSPEX, questa azienda necessiterà di IOPS (200 utenti * 15 IOPS per desktop). In questo caso, la configurazione con 250 desktop risulterà insufficiente in quanto ha una capacità nominale di IOPS (250 desktop * 8 IOPS per desktop). L'azienda cliente dovrà fare riferimento al documento relativo alla soluzione per EMC VSPEX End-User Computing con Citrix XenDesktop 5.6 e VMware vsphere 5.1 per un massimo di 2000 desktop virtuali e prendere in considerazione l'opportunità di passare alla soluzione con 500 desktop. Implementazione dell'architettura della soluzione L'architettura di riferimento richiede la disponibilità di un set di componenti hardware per le esigenze di CPU, memoria, rete e storage del sistema. Nell'architettura di riferimento queste esigenze vengono presentate come requisiti generali indipendenti da una specifica implementazione. Questa sezione descrive alcune considerazioni per l'implementazione dei requisiti. Tipo di risorsa L'architettura di riferimento definisce i requisiti hardware per la soluzione in termini di cinque tipi di risorse di base: Risorse di CPU Risorse di memoria Risorse di rete Risorse di storage Risorse di backup Questa sezione descrive i tipi di risorse, le modalità di utilizzo delle risorse nell'architettura di riferimento e le considerazioni chiave per l'implementazione delle risorse nell'ambiente di un'azienda cliente. Risorse di CPU Le architetture definiscono il numero di core di CPU richiesti, non uno specifico tipo o una specifica configurazione. Si presume che le nuove implementazioni utilizzino revisioni recenti delle tecnologie dei processori più comuni e che tali tecnologie garantiranno prestazioni identiche o migliori rispetto ai sistemi utilizzati per convalidare la soluzione. In qualsiasi sistema in esecuzione, è importante monitorare l'utilizzo delle risorse e adattare le risorse in base alle esigenze. Il desktop virtuale di riferimento e le risorse hardware richieste nelle architetture di riferimento presuppongono la presenza di un numero massimo di otto CPU virtuali per ciascun core di processore fisico (rapporto 8:1). In molti casi, questa configurazione fornisce un livello appropriato di risorse per i desktop virtuali ospitati. Tuttavia, questo rapporto potrebbe non essere appropriato in tutti i gli use case. EMC consiglia di monitorare l'utilizzo della CPU a livello di hypervisor per determinare se sono necessarie ulteriori risorse. Risorse di memoria 57

58 Panoramica dell'architettura dello stack della soluzione Ciascun desktop virtuale nell'architettura di riferimento dispone di 2 GB di memoria. In un ambiente virtuale, non è inusuale eseguire il provisioning dei desktop virtuali con una quantità di memoria superiore rispetto a quella fisicamente disponibile nell'hypervisor a causa dei vincoli di budget. La tecnica di overcommit della memoria trae vantaggio dal fatto che ciascun desktop virtuale non utilizza completamente la quantità di memoria a esso allocata. Pertanto, in termini di business, è consigliabile sottoscrivere in eccesso l'utilizzo della memoria, almeno in parte. L'amministratore ha la responsabilità di monitorare in modo proattivo la percentuale di sottoscrizione in eccesso in modo che non sposti il collo di bottiglia dal server e diventi un peso per il sottosistema di storage. Se VMware vsphere esaurisce la memoria per i sistemi operativi guest, viene avviato il processo di paging, che determina l'esecuzione di attività di I/O aggiuntive nei file vswap. Se il sottosistema di storage viene dimensionato in modo corretto, è possibile che picchi occasionali dovuti all'attività sui file vswap non causino problemi di prestazioni in quanto i picchi temporanei di carico possono essere assorbiti. Tuttavia, se il tasso di sottoscrizione in eccesso della memoria è talmente elevato da determinare l'insorgenza sul sottosistema di storage di problemi connessi al costante sovraccarico delle attività sui file vswap, sarà necessario aggiungere ulteriori dischi, non a causa del requisito di capacità, ma per soddisfare la richiesta di prestazioni superiori. In questa fase, spetta all'amministratore decidere se è più efficiente in termini di costo aggiungere ulteriore memoria fisica al server o aumentare la quantità di storage. Dati gli attuali costi dei moduli di memoria, la prima opzione è probabilmente meno costosa. Questa soluzione è stata convalidata con memoria assegnata staticamente e senza overcommit delle risorse di memoria. Se la tecnica di overcommit della memoria viene utilizzata in un ambiente reale, è consigliabile monitorare regolarmente l'utilizzo della memoria di sistema e l'attività I/O del file di paging associata per assicurare che un'eventuale carenza di memoria non causi risultati imprevisti. Quando si utilizza la soluzione di backup Avamar per VSPEX, è opportuno non pianificare contemporaneamente tutti i backup, ma distribuirli nella finestra di backup. La pianificazione del backup simultaneo di tutte le risorse potrebbe determinare l'utilizzo di tutta la capacità delle CPU dell'host disponibili. Risorse di rete L'architettura di riferimento descrive le esigenze minime del sistema. Se è necessaria larghezza di banda aggiuntiva, per soddisfare i requisiti è importante aggiungere capacità sia a livello di storage array e che a livello di host dell'hypervisor. Le opzioni per la connettività di rete sul server dipendono dal tipo di server. Gli storage array includono una serie di porte di rete e offrono la possibilità di aggiungere ulteriori porte utilizzando i moduli FLEX I/O di EMC. Nell'ambiente convalidato, EMC presuppone che ciascun desktop virtuale generi 8 I/O al secondo con una dimensione media di 4 KB. Ne consegue che ciascun desktop virtuale genera almeno 32 KB/s di traffico nella rete di storage. Per un ambiente classificato per 250 desktop virtuali, questa situazione prevede un traffico minimo di circa 8 MB/sec, un valore che rientra nei limiti delle reti moderne. Tuttavia, questo valore non prende in considerazione altri tipi di operazioni. Ad esempio, è necessaria larghezza di banda aggiuntiva per: Traffico della rete dell'utente Migrazione dei desktop virtuali Operazioni di gestione e amministrazione I requisiti per ciascuno di questi aspetti variano in base alla modalità di utilizzo dell'ambiente; pertanto, non è possibile fornire numeri concreti in questo contesto. Tuttavia, la rete descritta nell'architettura di riferimento per ciascuna soluzione dovrebbe essere sufficiente per gestire i carichi di lavoro medi per gli use case sopra riportati. 58

59 Panoramica dell'architettura dello stack della soluzione Indipendentemente dai requisiti del traffico di rete, EMC consiglia sempre di disporre di almeno due connessioni di rete fisiche condivise per una rete logica in modo che un singolo errore di link non influisca sull'availability del sistema. È opportuno progettare la rete in modo che, in caso di errore, la larghezza di banda aggregata sia sufficiente per gestire l'intero carico di lavoro. Risorse di storage Risorse di backup Riepilogo dell'implementazi one Le architetture di riferimento contengono layout per i dischi utilizzati nella convalida del sistema. Ciascun layout bilancia la capacità di storage disponibile con la capacità di prestazioni delle unità. Quando si esamina il dimensionamento dello storage, occorre prendere in considerazione alcuni livelli. In particolare, l'array include una raccolta fisica di dischi assegnati a uno storage pool. Da questo storage pool, è possibile eseguire il provisioning dei datastore nel cluster VMware vsphere. Ciascun livello prevede una configurazione specifica definita per la soluzione e documentata nel Capitolo 5. In generale, è possibile sostituire i tipi di unità con tipi che offrono maggiore capacità e stesse caratteristiche di prestazioni o caratteristiche di prestazioni più elevate e stessa capacità. Analogamente, è accettabile modificare il posizionamento delle unità nei rispettivi alloggiamenti in base ai nuovi schemi o agli schemi aggiornati degli alloggiamenti delle unità. Nei casi in cui vi sia la necessità di deviare dal numero e dal tipo proposti di unità impostate o dai layout dei datastore e dei pool specificati, assicurarsi che il layout di destinazione fornisca al sistema una quantità identica o maggiore di risorse. L'architettura di riferimento descrive le esigenze di conservazione e di storage di backup (iniziali e di crescita futura) del sistema. Per un ulteriore dimensionamento di Avamar, è possibile raccogliere informazioni aggiuntive, incluse le esigenze di tapeout, le specifiche di RPO e RTO e le esigenze di replica di ambienti su più siti. I requisiti definiti nell'architettura di riferimento sono considerati da EMC il set minimo di risorse per gestire i carichi di lavoro richiesti in base alla definizione di un desktop virtuale di riferimento. In qualsiasi implementazione presso l'azienda cliente, il carico di un sistema varia nel tempo man mano che gli utenti interagiscono con il sistema. Tuttavia, se i desktop virtuali dell'azienda cliente differiscono in modo significativo dalla definizione di riferimento e variano nello stesso gruppo di risorse, potrebbe essere necessario aggiungere al sistema una maggiore quantità di risorse. Valutazione rapida Una valutazione dell'ambiente dell'azienda cliente può rivelarsi particolarmente utile per l'implementazione della soluzione VSPEX più appropriata. Questa sezione fornisce un foglio di lavoro di facile utilizzo per semplificare il calcolo del dimensionamento e la valutazione dell'ambiente dell'azienda cliente. Innanzitutto, creare un prospetto riepilogativo dei tipi di utenti di cui si intende eseguire la migrazione nell'ambiente End-User Computing VPSEX. Per ciascun gruppo, determinare i requisiti in termini di numero di CPU virtuali, quantità di memoria, prestazioni di storage richieste, capacità di storage richiesta e numero di desktop virtuali di riferimento del pool di risorse. Applicazione del carico di lavoro di riferimento fornisce alcuni esempi di questo processo. Per ciascuna applicazione, compilare una riga nel foglio di lavoro, come illustrato nella Tabella

60 Panoramica dell'architettura dello stack della soluzione Tabella 10. Riga del foglio di lavoro vuota Applicazione CPU (CPU virtuali) Memoria (GB) IOPS Desktop virtuali di riferimento equivalenti Numero di utenti Totale desktop di riferimento Tipo di utente di esempio Requisiti di risorse Desktop di riferimento equivalenti Compilare i requisiti in termini di risorse per il tipo di utente. Specificare in ogni riga i valori per tre diversi tipi di risorse: CPU, memoria e IOPS. Requisiti di CPU Requisiti di memoria Requisiti di prestazioni dello storage Requisiti di capacità di storage La maggior parte delle applicazioni desktop è ottimizzata per una singola CPU, come presupposto dal desktop virtuale di riferimento. Se un tipo di utente richiede un desktop con più CPU virtuali, modificare il conteggio proposto del desktop virtuale per includere le risorse aggiuntive. Se, ad esempio, si esegue la virtualizzazione di 100 desktop, ma 20 utenti richiedono due CPU anziché una, considerare che il pool in uso deve fornire una funzionalità di 120 desktop virtuali. La memoria svolge un ruolo fondamentale nel garantire elevati livelli di funzionalità e prestazioni delle applicazioni. Pertanto, ciascun gruppo di desktop presenta destinazioni differenti per la quantità di memoria disponibile considerata accettabile. Analogamente al calcolo della CPU, se un gruppo di utenti richiede risorse di memoria aggiuntive, è sufficiente regolare il numero di desktop pianificati per soddisfare la richiesta di risorse aggiuntive. Se, ad esempio, sono 100 i desktop che verranno virtualizzati, ma ciascun desktop richiede 4 GB di memoria anziché i 2 GB forniti nel desktop virtuale di riferimento, pianificare l'utilizzo di 200 desktop virtuali di riferimento. I requisiti di prestazioni dello storage per i desktop rappresentano in genere l'aspetto meno conosciuto delle prestazioni. Il desktop virtuale di riferimento utilizza un carico di lavoro generato da uno strumento riconosciuto nel settore per eseguire un'ampia gamma di applicazioni per la produttività aziendale che devono essere rappresentative della maggior parte delle implementazioni dei desktop virtuali. Il requisito in termini di capacità di storage per un desktop può variare in modo significativo in base ai tipi di applicazioni in uso e alle policy specifiche dell'azienda cliente. I desktop virtuali presentati in questa soluzione si basano su storage condiviso aggiuntivo per i documenti degli utenti e i dati dei profili utente. Questo requisito viene considerato come componente opzionale che può essere soddisfatto con l'aggiunta di hardware di storage specifico definito nell'architettura di riferimento o con file share esistenti nell'ambiente. 60

61 Panoramica dell'architettura dello stack della soluzione Determinazione dei desktop virtuali di riferimento equivalenti Una volta definite tutte le risorse, determinare un valore appropriato per la linea di desktop virtuali di riferimento equivalenti utilizzando le relazioni nella Tabella 11. Arrotondare tutti i valori al numero intero più vicino. Tabella 11. Risorse dei desktop virtuali di riferimento Risorsa Valore per il desktop virtuale di riferimento Relazione tra i requisiti e i desktop virtuali di riferimento equivalenti CPU 1 Desktop virtuali di riferimento equivalenti = Requisiti di risorse Memoria 2 Desktop virtuali di riferimento equivalenti = (Requisiti di risorse)/2 IOPS 10 Desktop virtuali di riferimento equivalenti = (Requisiti di risorse)/10 Se, ad esempio, un gruppo di 50 utenti ha la necessità di utilizzare le due CPU virtuali e di eseguire le 12 operazioni IOPS per desktop descritte in precedenza, oltre agli 8 GB di memoria specificati nella riga relativa ai requisiti di risorse, descrivere questo gruppo come utenti che necessitano di due desktop di riferimento di CPU, quattro desktop di riferimento di memoria e due desktop di riferimento di IOPS, in base alle caratteristiche dei desktop virtuali descritte nella Tabella 9 a pagina 56. Queste cifre devono essere incluse nella riga "Desktop di riferimento equivalenti", come illustrato in Tabella 12. Per compilare la colonna "Desktop virtuali di riferimento equivalenti", utilizzare il valore massimo della riga. Per determinare la quantità totale di risorse necessarie per uno specifico tipo di utente, moltiplicare il numero di desktop virtuali di riferimento equivalenti per il numero di utenti, come illustrato nella Tabella 12. Tabella 12. Riga del foglio di lavoro di esempio Tipo utente Utilizzo intensivo Requisiti di risorse Desktop virtuali di riferimento equivalenti CPU (CPU virtuali) Memoria (GB) IOPS Desktop virtuali di riferimento equivalenti Numero di utenti Totale desktop di riferimento Una volta compilato il foglio di lavoro per ciascun tipo di utente di cui l'azienda cliente desidera eseguire la migrazione nell'infrastruttura virtuale, calcolare il numero totale di desktop virtuali di riferimento del pool richiesti calcolando la somma della colonna Totale sul lato destro del foglio di lavoro, come illustrato nella Tabella

62 Panoramica dell'architettura dello stack della soluzione Tabella 13. Applicazioni di esempio Tipo utente Utilizzo intensivo Utilizzo moderato Utilizzo tipico Requisiti di risorse Desktop virtuali di riferimento equivalenti Requisiti di risorse Desktop virtuali di riferimento equivalenti Requisiti di risorse Desktop virtuali di riferimento equivalenti CPU (CPU virtuali) Memoria (GB) IOPS Desktop virtuali di riferimento equivalenti Numero di utenti Totale 240 Le soluzioni VSPEX End-User Computing definiscono dimensioni del pool di risorse discrete. Per questo set di soluzioni, il pool contiene 250 desktop. Nel caso della Tabella 13, l'azienda cliente richiede una funzionalità di 240 desktop virtuali del pool. Pertanto, il pool di risorse con 250 desktop virtuali fornisce risorse sufficienti per soddisfare le esigenze correnti. Totale desktop di riferimento Fine tuning delle risorse hardware Nella maggior parte dei casi, l'hardware consigliato per i server e lo storage verrà dimensionato in modo appropriato in base al processo descritto. Tuttavia, in alcuni casi, è possibile che si desideri personalizzare ulteriormente le risorse hardware disponibili per il sistema. Una descrizione completa dell'architettura del sistema esula dall'ambito del presente documento. In questa fase, è possibile eseguire un'ulteriore personalizzazione. Risorse di storage In alcune applicazioni, esiste la necessità di separare alcuni carichi di lavoro di storage da altri carichi di lavoro. I layout dello storage nelle architetture VSPEX inseriscono tutti i desktop virtuali in un singolo pool di risorse. Per ottenere la separazione dei carichi di lavoro, acquistare ulteriori unità disco per ciascun gruppo che richiede l'isolamento dei carichi di lavoro e aggiungerle a un pool dedicato. Per supportare l'isolamento o ridurre la funzionalità del pool senza ulteriori istruzioni al di là del presente documento, non è appropriato ridurre le dimensioni del pool di risorse di storage principale. I layout dello storage presentati nelle architetture di riferimento sono progettati per bilanciare diversi fattori in termini di high availability, prestazioni e protezione dei dati. La modifica dei componenti del pool può avere impatti significativi e imprevedibili su altre aree del sistema. 62

63 Risorse server Panoramica dell'architettura dello stack della soluzione Per le risorse server nella soluzione VSPEX End-User Computing, è possibile personalizzare le risorse hardware in modo più efficace. A tal fine, calcolare innanzitutto il numero totale dei requisiti in termini di risorse per i componenti server, come illustrato nella Tabella 14. Notare l'aggiunta delle colonne "Totale risorse di CPU" e "Totale risorse di memoria" nella parte destra della tabella. Tabella 14. Totale componenti risorse server Tipo utente Utilizzo intensivo Requisiti di risorse CPU (CPU virtuali) Memoria (GB) Numero di utenti Totale risorse di CPU Totale risorse di memoria Utilizzo moderato Utilizzo tipico Requisiti di risorse Requisiti di risorse Totale In questo esempio, l'architettura di destinazione richiede 210 CPU virtuali e 480 GB di memoria. Poiché nell'esempio si presuppone che siano presenti 8 desktop per ciascun core di processore fisico e che non venga eseguito l'overprovisioning della memoria, questo requisito si traduce in 27 core di processori fisici e 480 GB di memoria. Al contrario, il pool di risorse con 250 desktop virtuali documentato nell'architettura di riferimento richiede 500 GB di memoria e almeno 32 core di processori fisici. In questo ambiente, la soluzione può essere implementata in modo efficace con un numero inferiore di risorse server. Nota Quando si personalizza l'hardware del pool di risorse, prendere in considerazione i requisiti di high availability. Tabella 15 contiene un foglio di lavoro vuoto. Tabella 15. Foglio di lavoro vuoto dell'azienda cliente Tipo utente Requisiti di risorse Desktop virtuali di riferimento equivalenti Requisiti di risorse Desktop virtuali di riferimento equivalenti Requisiti di risorse CPU (CPU virtuali) Memoria (GB) IOPS Desktop virtuali di riferimento equivalenti Numero di utenti Totale desktop di riferimento 63

64 Panoramica dell'architettura dello stack della soluzione Tipo utente CPU (CPU virtuali) Memoria (GB) IOPS Desktop virtuali di riferimento equivalenti Numero di utenti Totale desktop di riferimento Desktop virtuali di riferimento equivalenti Requisiti di risorse Desktop virtuali di riferimento equivalenti Requisiti di risorse Desktop virtuali di riferimento equivalenti Totale 64

65 Capitolo 5 Linee guida per la configurazione di VSPEX Questo capitolo descrive i seguenti argomenti: Panoramica Attività preliminari all'implementazione Dati di configurazione dell'azienda cliente Preparazione degli switch, connessione alla rete e configurazione degli switch Preparazione e configurazione dello storage array Installazione e configurazione degli host VMware vsphere Installazione e configurazione del database SQL Server Installazione e configurazione del server VMware vcenter Installazione e configurazione del controller XenDesktop Riepilogo

66 Linee guida per la configurazione di VSPEX Panoramica Il processo di implementazione è suddiviso nelle fasi illustrate nella Tabella 16. Una volta completato il processo di implementazione, l'infrastruttura VSPEX sarà pronta per l'integrazione con l'infrastruttura server e di rete esistente dell'azienda cliente. Tabella 16 Nella vengono elencate le fasi principali del processo di implementazione della soluzione. La tabella include anche i riferimenti ai capitoli in cui vengono fornite le procedure pertinenti. Tabella 16. Panoramica del processo di implementazione Staging Descrizione Riferimento 1 Verifica dei prerequisiti Attività preliminari all'implementazione 2 Recupero degli strumenti di implementazione 3 Raccolta dei dati di configurazione dell'azienda cliente 4 Montaggio su rack e cablaggio dei componenti 5 Configurazione degli switch e delle reti, connessione alla rete dell'azienda cliente 6 Installazione e configurazione del sistema VNXe 7 Configurazione dei datastore delle macchine virtuali 8 Installazione e configurazione dei server 9 Installazione di SQL Server (utilizzato da VMware vcenter e XenDesktop) 10 Installazione e configurazione di vcenter e del networking delle macchine virtuali 11 Installazione del controller XenDesktop Attività preliminari all'implementazione Attività preliminari all'implementazione Fare riferimento alla documentazione del vendor Preparazione degli switch, connessione alla rete e configurazione degli switch Preparazione e configurazione dello storage array Preparazione e configurazione dello storage array Installazione e configurazione degli host VMware vsphere Installazione e configurazione del database SQL Server Installazione e configurazione del server VMware vcenter Installazione e configurazione del controller XenDesktop 12 Test e installazione Convalida della soluzione 66

67 Linee guida per la configurazione di VSPEX Attività preliminari all'implementazione Panoramica Le attività preliminari all'implementazione comprendono procedure non direttamente correlate all'installazione e alla configurazione dell'ambiente, ma i cui risultati saranno necessari in fase di installazione. Esempi di attività preliminari all'implementazione sono rappresentati dalla raccolta di nomi host, indirizzi IP, ID VLAN, codici di licenza, supporti di installazione e così via. È opportuno eseguire queste attività prima della visita presso l'azienda cliente, in modo da ridurre il tempo richiesto on-site. Tabella 17. Attività preliminari all'implementazione Attività Descrizione Riferimento Raccolta dei documenti Raccolta degli strumenti Raccolta dei dati Raccogliere i documenti correlati elencati nella Appendice C Riferimenti. Questa documentazione viene utilizzata nel testo del presente documento per fornire dettagli sulle procedure di configurazione e sulle best practice per l'implementazione dei diversi componenti della soluzione. Raccogliere gli strumenti richiesti e quelli opzionali per l'implementazione. Utilizzare Tabella 18 per verificare che tutte le apparecchiature, il software e le licenze appropriate siano disponibili prima del processo di implementazione. Raccogliere i dati di configurazione specifici dell'azienda cliente per il networking, la denominazione e gli account richiesti. Immettere queste informazioni nell'appendice B Data sheet per la configurazione dell'azienda cliente e utilizzarle come riferimento durante il processo di implementazione. Appendice C Riferimenti Tabella 18 Elenco di controllo dei prerequisiti per l'implementazione Appendice B Data sheet per la configurazione dell'azienda cliente Prerequisiti per l'implementazione Completare il documento VNXe Series Configuration Worksheet, disponibile sul sito web di Supporto Online EMC, per fornire informazioni complete specifiche dell'array. Tabella 18 descrive in dettaglio i requisiti di licenza, hardware e software per configurare la soluzione. Tabella 18. Elenco di controllo dei prerequisiti per l'implementazione Requisito Descrizione Riferimento Hardware Server fisici per ospitare i desktop virtuali: capacità dei server fisici sufficiente per ospitare 250 desktop Server VMware vsphere 5.1 per ospitare i server dell'infrastruttura virtuale Nota: è possibile che questo requisito sia soddisfatto dall'infrastruttura esistente Networking: capacità e funzionalità della porta dello switch richieste dall'infrastruttura desktop virtuale. Soluzione per EMC VSPEX End-User Computing Citrix XenDesktop 5.6, VMware vsphere 5.1 per 250 desktop virtuali Con tecnologia Citrix XenDesktop 5.6, VMware vsphere 5.1 ed EMC VNXe Architettura di riferimento 67

68 Linee guida per la configurazione di VSPEX Requisito Descrizione Riferimento EMC VNXe3300: storage array multiprotocollo con il layout del disco richiesto. Software Supporti di installazione di VMware ESXi 5.1 Supporti di installazione di VMware vcenter Server 5.1 Supporti di installazione di Citrix XenDesktop 5.6 EMC VSI for VMware vsphere: Unified Storage Management. EMC VSI for VMware vsphere: Storage Viewer Supporti di installazione di Microsoft Windows Server 2008 R2 (sistema operativo consigliato per VMware vcenter e il controller Citrix Desktop) Supporti di installazione di Microsoft Windows 7 SP1 Supporti di installazione di Microsoft SQL Server 2008 o successivo (sistema operativo consigliato per VMware vcenter e il controller Citrix Desktop) Supporti di installazione di Microsoft Windows Server 2012 (AD/DHCP/DNS) Nota È possibile che questo requisito sia soddisfatto nell'infrastruttura esistente Plug-in EMC vstorage API for Array Integration Licenze Codice di licenza di VMware vcenter 5.1 Codici di licenza di VMware vsphere 5.1 Desktop File di licenza di Citrix XenDesktop 5.6 Codici di licenza di Microsoft Windows Server 2008 R2 Standard o versione successiva Codici di licenza di Microsoft Windows Server 2012 Standard o versione successiva Nota È possibile che questo requisito sia soddisfatto dal server Microsoft Key Management Server (KMS) esistente Codici di licenza di Microsoft Windows 7 Nota È possibile che questo requisito sia soddisfatto dal server Microsoft Key Management Server (KMS) esistente Supporto online EMC Supporto online EMC 68

69 Linee guida per la configurazione di VSPEX Requisito Descrizione Riferimento Codice di licenza di Microsoft SQL Server Nota È possibile che questo requisito sia soddisfatto nell'infrastruttura esistente Dati di configurazione dell'azienda cliente Per ridurre il tempo richiesto on-site, è consigliabile assemblare alcune informazioni, quali indirizzi IP e nomi host, come parte del processo di pianificazione. Appendice B Data sheet per la configurazione dell'azienda cliente In viene fornita una tabella per la gestione di record di informazioni pertinenti. Questo modulo può essere espanso o compresso ed è possibile aggiungere, modificare e registrare informazioni man mano che il processo di implementazione avanza. Inoltre, completare il documento Data sheet per la configurazione dell'azienda cliente, disponibile sul sito web di Supporto Online EMC, per fornire informazioni complete specifiche dell'array. 69

70 Linee guida per la configurazione di VSPEX Preparazione degli switch, connessione alla rete e configurazione degli switch Panoramica Questo capitolo descrive i requisiti per l'infrastruttura di rete richiesta per supportare questa architettura. Di seguito viene riportato un riepilogo delle attività da completare e vengono forniti riferimenti per ulteriori informazioni. Tabella 19. Attività per la configurazione degli switch e della rete Attività Descrizione Riferimento Configurazione della rete dell'infrastruttura Configurazione delle VLAN Completamento del cablaggio di rete Configurare il networking dell'infrastruttura degli host ESXi e dello storage array, come specificato in Architettura della soluzione Configurare le VLAN private e pubbliche come richiesto. Collegare le porte di interconnessione degli switch Collegare le porte VNXe Collegare le porte del server ESXi. Configuration Guide degli switch del vendor Preparazione degli switch di rete Configurazione della rete dell'infrastruttura Per i livelli convalidati di prestazioni e high availability, questa soluzione richiede la capacità di switching fornita nella Tabella 3 a pagina 41. Se l'infrastruttura esistente soddisfa i requisiti, non è necessario eseguire l'installazione di nuovo hardware. La rete dell'infrastruttura richiede link di rete ridondanti per ciascun host ESXi, lo storage array, le porte di interconnessione degli switch e le porte uplink degli switch. Questa configurazione fornisce ridondanza e larghezza di banda di rete aggiuntiva. Questa configurazione è necessaria, indipendentemente dal fatto che l'infrastruttura di rete per la soluzione sia già esistente o venga implementata insieme ad altri componenti della soluzione. Figura 18 mostra un'infrastruttura Ethernet ridondante di esempio per questa soluzione. Il diagramma illustra l'utilizzo dei link e degli switch ridondanti per assicurare la completa assenza di single point of failure nella connettività di rete. 70

71 Linee guida per la configurazione di VSPEX Figura 18. Architettura della rete Ethernet di esempio Configurazione delle VLAN Completamento del cablaggio di rete Accertarsi di collegare le porte degli switch appropriate per lo storage array e gli host ESXi configurati con almeno tre VLAN per: Networking delle macchine virtuali, gestione ESXi e traffico CIFS (reti delle aziende clienti, che possono essere separate, se si desidera) Networking NFS (rete privata) vmotion (rete privata) Accertarsi che tutti i server, gli storage array, le interconnessioni degli switch e gli uplink degli switch della soluzione dispongano di connessioni ridondanti e siano inseriti in infrastrutture di switching separate. Verificare che esista una connessione completa alla rete esistente dell'azienda cliente. Nota In questa fase, la nuova apparecchiatura viene connessa alla rete esistente dell'azienda cliente. Assicurarsi che interazioni impreviste non causino problemi di servizio nella rete dell'azienda cliente. 71

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