Programmazione Strategia Nazionale Aree Interne. Linee guida giugno 2015
|
|
- Prospero Tucci
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Programmazione Strategia Nazionale Aree Interne Agricoltura, Foreste e Sviluppo Rurale Linee guida del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali 1. Introduzione La Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI) sta trovando applicazione nella definizione dei programmi comunitari, inclusi i PSR, in relazione a quanto è stato stabilito nell Accordo di Partenariato (AdP) e nel documento, predisposto nel dicembre 2014, Strategia Nazionale Aree Interne - Informazioni da inserire nei PO (FESR e FSE) e nei PSR (FEASR). Quest ultimo era destinato a fornire a tutte le Autorità di gestione indicazioni comuni per la costruzione della strategia nei programmi, inclusi i PSR, e nel contempo fornire un approccio comune e coerente con la strategia contenuta nell Accordo di Partenariato. Nel corso dei primi mesi del 2014, inoltre, la programmazione della SNAI da parte del FEASR è stata discussa in alcune riunioni di coordinamento organizzate dal MiPAAF e, più approfonditamente, nel corso di un workshop finalizzato a verificare le problematiche incontrate nelle singole regioni e a definire le modalità di partecipazione del FEASR alla SNAI. Inoltre, attraverso le missioni di campo ed i focus group realizzati nelle aree selezionate dalle Regioni, sono emerse problematiche specifiche nel campo dello sviluppo rurale, che andranno affrontate con interventi mirati dei PSR regionali e/o di altri Fondi SIE e di altre politiche, incluse quelle di carattere nazionale. A seguito di una ricognizione dei PSR , nella stesura attuale, è emersa la necessità di una maggior precisione di elementi informativi nella definizione delle aree interessate, della dotazione finanziaria e delle modalità di intervento. Pertanto questa nota ha le seguenti finalità: a) precisare come esplicitare i criteri di scelta delle aree interessate alla strategia nei PSR; b) precisare le modalità di esplicitazione della dotazione finanziaria; c) approfondire le modalità di intervento attuabili nei PSR per le aree interne; d) mettere in evidenza alcuni fabbisogni specifici del sostegno FEASR alla strategia per le aree interne. 1
2 2. I criteri di scelta delle aree interessate Nel documento Strategia Nazionale Aree Interne - Informazioni da inserire nei PO (FESR e FSE) e nei PSR (FEASR) si sottolineava la necessità di descrivere: - le aree interne selezionate dalla regione e nelle quali interviene anche il FEASR nel quadro della strategia nazionale per le aree interne, specificando che tale selezione è avvenuta a valle del percorso istruttorio previsto dall'adp; - le criticità negli indicatori demografici (struttura e andamento demografico), economici, sociali e ambientali, così come evidenziato dal sistema di indicatori denominato Diagnosi aree progetto, mettendo in risalto la particolare situazione rispetto al resto delle aree rurali della regione, che non sono oggetto di intervento attraverso la strategia aree interne. - i fabbisogni generali che scaturiscono dall analisi (quelli specifici per ciascuna area saranno messi in evidenza dalla progettazione locale), ancorati a tematiche comuni che sono presenti particolarmente nelle aree interne. Poiché la strategia ha come obiettivo prioritario quello di affrontare le sfide demografiche nelle aree interne, particolare attenzione va posta alla scelta e all analisi degli indicatori sociodemografici e utilizzazione del suolo agricolo, quali: - la variazione totale di popolazione (tra il 1971 e il 2011; tra il 2001 e il 2011) - il tasso di invecchiamento della popolazione (quota di popolazione superiore a 65 anni sulla popolazione complessiva) - la variazione della SAU (tra il 2000 e il 2010); - la variazione del numero di conduttori delle aziende, siano essi giovani, a tempo pieno o a tempo parziale (tra il 2000 e il 2010). Le aree individuate devono ovviamente presentare valori critici degli indicatori, che evidenzino problematiche maggiori rispetto alle altre aree regionali. Naturalmente, giova ricordare che anche tutte le altre condizioni elencate nel documento Strategia Nazionale Aree Interne - Informazioni da inserire nei PO (FESR e FSE) e nei PSR (FEASR) vanno adeguatamente rispettate e in particolare l appartenenza delle aree-progetto alle aree rurali di tipo C (intermedio) e D (con problemi di sviluppo) della zonizzazione nazionale. La coincidenza tra aree interne oggetto della SNAI e aree rurali C e D è pressoché totale: si fa presente che nell ambito delle aree-progetto SNAI, già individuate o in corso di selezione, sono solo sei i comuni direttamente beneficiari della strategia non appartenenti alle aree rurali di tipo C e D. Quattro di questi sei comuni nella programmazione ricadono in aree Leader. Inoltre, tra i comuni associati alla strategia ma non beneficiari diretti sono otto quelli che non ricadono nelle aree C e D della classificazione AdP (cfr. prospetto seguente). 2
3 Tabella 1 - Aree-progetto SNAI: i comuni non appartenenti alle linee rurali di tipo C e D Comuni non inclusi in aree C e D Regione Denominazione Area Numero comuni Ruolo nella Strategia Appartenenza a un GAL Strategia Progetto Abruzzo Basso Sangro - Trigno 33 Subequana 24 Val Fino - Vestina 19 Valle Roveto Basilicata Alto Bradano 8 Marmo Platano 7 Mercure Alto Sinni Val Sarmento 19 Montagna Materana 8 Calabria Grecanica 15 Ionico - Serre 14 Reventino - Savuto 14 Sila e Presila 19 Campania Alta Irpinia 25 Cilento Interno 29 Tammaro - Titerno 24 Vallo di Diano 15 Emilia Romagna Appennino Reggiano 10 Basso Ferrarese 13 Val Nure 13 Valmarecchia Friuli V.G. Alta Carnia 21 Dolomiti Friulane 15 1 Val Canale - Valli di Fella 8 Lazio Alta Tuscia 19 1 Monti Reatini 31 Monti Simbruini 22 Valle del Comino 18 Liguria Alta Valle Arroscia 11 Beigua e Unione SOL 8 Val di Vara 13 Val Trebbia 16 Lombardia Valchiavenna 13 Valtellina 5 Marche Appennino Basso Pesarese e Anconetano 10 Ascoli Piceno 15 Nuovo Maceratese 19 Molise Alto Medio Sannio 33 Fortore 12 Mainarde 13 Matese 14 Piemonte Val Bormida 33 Val di Lanzo 19 Val d'ossola 21 Valli Maira e Grana Puglia Monti Dauni Sardegna Alta Marmilla 20 Gennargentu - 11 Sicilia Calatino 8 Madonie 21 Nebrodi 21 Terre Sicane 12 1 Val Simeto 9 1 Toscana Bisenzio - Mugello - Valdisieve 20 Casentino - Valtiberina 16 Garfagnana 42 Trento Tesino 4 Umbria Nord-Est 10 Sud-Ovest 20 Val Nerina 14 Valle d'aosta Bassa Valle 22 Gran Paradis 13 Veneto Agordina 16 Contratto di Foce 7 Sappada 6 Spettabile reggenza 8 Totale Fonte : Banca dati Inea a supporto della diagnosi delle aree SNAI 3
4 Particolare attenzione merita l area interna in cui si intende avviare il progetto prototipale, dove vanno verificate non solo le condizioni socio-demografiche e di utilizzazione del suolo agricolo e forestale, ma anche la presenza di capacità progettuale, di soggetti capaci di promuovere azioni collettive e, non ultimo in ordine di importanza, di comuni associati nella gestione di servizi. 3. Dotazione finanziaria e strumenti attivabili La quantificazione della dotazione finanziaria è un obbligo previsto dall Accordo di partenariato, il quale, lo ricordiamo, stabilisce che «le Regioni definiscono all interno dei POR e dei PSR l ammontare di risorse dei Fondi (FESR; FSE; FEASR) da destinare all attuazione di interventi per la strategia, gli obiettivi strategici specifici che intendono perseguire, e le modalità di individuazione delle risorse finanziarie mobilitate da ciascun programma interessato». Alcune regioni si stanno orientando in favore una dotazione finanziaria minima pari all 1% delle risorse pubbliche (nazionali e comunitarie) del PSR (Toscana, Liguria, Umbria, Calabria). Altre hanno stabilito di concorrere, in modo conforme alle indicazioni del documento Strategia Nazionale Aree Interne - Informazioni da inserire nei PO (FESR e FSE) e nei PSR (FEASR), alla dotazione minima per progetto (3,7 Meuro) (es. Emilia-Romagna). In realtà, queste risorse finanziarie, oltre a rappresentare una dotazione minima, quindi suscettibile di ulteriore incremento in corso d opera, si affiancano a criteri di selezione favorevoli alle aree interne per diverse misure di intervento. In alcune regioni, tuttavia, la quantificazione della dotazione finanziaria è tuttora assente, il che richiede un adeguamento del PSR in questa fase. Al riguardo, anche alla luce del lavoro svolto per la preparazione dei programmi in questi mesi, appare necessario specificare quanto segue: a) La dotazione finanziaria va quantificata per tutte le aree-progetto regionali in cui si applica la SNAI e non solo per la prima area prototipo; b) La quantificazione delle risorse finanziarie destinate alle aree-progetto include tutte le forme di intervento che la regione prevede di attuare, siano esse singole misure, approccio CLLD oppure progetti di cooperazione (art. 35 del regolamento sullo sviluppo rurale); c) Laddove possibile, è opportuno declinare la dotazione finanziaria nelle modalità di intervento che la regione prevede di attuare (menu di misure, CLLD, altre forme); d) La dotazione finanziaria complessiva con cui il FEASR contribuisce alla strategia va evidenziata anche nell ITI aree interne, laddove adottato. 4
5 4. Le modalità di intervento attivabili nei PSR a. Selezione di un menu di misure di intervento applicabili nelle aree interne Questa modalità va associata ad una riserva finanziaria, in modo tale da assicurare una copertura di risorse per gli interventi nelle aree interne. Presenta il vantaggio di essere attivabile con relativa rapidità, per far sì che il FEASR operi assieme agli altri Fondi nell attuazione dell APQ della singola area-progetto. Tuttavia, poiché gli interventi più appropriati nella singola area sono individuati solo nella strategia di area, presenta il rischio di generare una serie di rigidità per gli attori locali proponenti la strategia. Pertanto, appare opportuno che il menu di misure sia abbastanza ampio e diversificato, tale da coprire le esigenze locali, soprattutto in questa fase di formazione e definizione delle strategie stesse. Tra le misure del PSR occorrerebbe concentrare l attenzione su quelle di sostegno degli investimenti (piuttosto che sulle tradizionali misure a premio). Ciò consente di elevare la riserva finanziaria anche oltre la dotazione minima dell 1% nella dotazione dei bandi per le singole misure di intervento. b. Approccio CLLD Questa modalità prevede una progettazione che definisce a partire da una strategia locale. Tuttavia presenta l inconveniente di essere condizionata dai modi e dai tempi necessari alla selezione dei Gruppi di Azione Locale (GAL), certamente più time-consuming di quelle operanti per attuare le singole misure. Di conseguenza, in tutti quei casi in cui viene scelto l approccio CLLD per intervenire nelle aree interne, appare necessario uno stretto raccordo e coordinamento tra la strategia locale e quella del GAL. Ciò implica che nella fase di scouting degli attori locali i GAL esistenti e quelli che intendano candidarsi a gestire l approccio CLLD vengano ascoltati come portatori di idee e di competenze e, successivamente alla selezione, essi tengano conto della necessità di attivare le azioni definite attraverso percorsi coordinati con le strategia d area e l APQ. A questo riguardo, per rafforzare l azione dei GAL nelle aree interne, una quota delle risorse destinate all approccio CLLD andrebbe riservata specificamente ad azioni funzionali alla SNAI ai GAL di queste aree. c. Identificazione di criteri di selezione premianti Questa terza modalità prevede l introduzione di parametri favorevoli alla selezione di domande, nelle procedure a bando, provenienti dalle aree interne. È da ritenersi come complementare alle due precedenti modalità e, in ogni caso, non va disgiunta dalla fissazione di una riserva finanziaria a favore delle aree interne. Di per sé, infatti, parametri favorevoli, in presenza di risorse scarse e di 5
6 una competizione con le aree a domanda forte per l esistenza di sistemi agro-alimentari competitivi, finiscono per non assicurare una vera discriminazione positiva per il sostegno delle aree interne, che sono aree generalmente a domanda debole. d. Altre modalità di intervento Tra le altre modalità di intervento rientrano, ad esempio, forme di progettazione che rientrano nell approccio cooperativo di cui all articolo 35 del regolamento sullo sviluppo rurale, ma con caratteristiche diverse dall approccio CLLD in fatto di: - Composizione e formalizzazione del partenariato (più leggere del GAL); - Missione più limitata ad alcuni interventi specifici (es. diversificazione delle attività agricole, servizi alla popolazione, ecc.). Naturalmente, anche per queste forme di intervento si pongono considerazioni analoghe a quelle evidenziate per l approccio CLLD, sia in termini di tempistica sia di necessità di coordinamento con la SNAI. 5. Fabbisogni specifici nel sostegno FEASR alla strategia per le aree interne Le fasi di analisi delle aree proposte dalle regioni, le visite di campo ed i focus group hanno fatto emergere due tipi di fabbisogni: a) Fabbisogni legati alla costruzione della strategia locale e alla predisposizione dell APQ per area; b) Fabbisogni legati all emergere di problematiche più generali per le politiche agricole, agroalimentari e forestali nazionali a. Fabbisogni legati alla costruzione della strategia locale e all APQ per area Nelle tematiche legate allo sviluppo locale, dalle aree interne emergono spesso quelle connesse ai sistemi agricoli e agro-alimentari, alle filiere foresta-legno e foresta-energia rinnovabile, alla disponibilità di servizi e infrastrutture per lo sviluppo delle filiere, alla dotazione di risorse umane e competenze esistenti sui territori, ecc. Tutte le aree stanno evidenziando l esistenza di risorse consolidate su questi temi, spesso sotto-utilizzate, con grandi potenzialità di crescita dei mercati e delle relazioni con altri settori dell economia locale. Tuttavia queste risorse e gli attori che potrebbero promuoverle richiedono un attenta fase di scouting e di sollecitazione, sia da parte del livello regionale, sia da parte nazionale. Più in dettaglio i fabbisogni emergono in due direzioni: a) In primo luogo, si manifesta la necessità della partecipazione attiva dell amministrazione regionale per il FEASR nelle fasi cruciali dei focus group sulle aree pilota, per meglio 6
7 valutare le esigenze degli attori locali e i modi in cui il PSR e, più in generale, tutte le politiche agricole regionali possono rispondere a tali esigenze; b) In secondo luogo, emerge la necessità di expertise nazionali capaci di interpretare, lavorando con gli attori locali, le risorse agricole, agro-alimentari e forestali e le potenzialità di valorizzazione possibili in ciascun territorio. Data la estrema varietà dei territori e la loro numerosità, è necessario attivare un team tecnico di supporto alla progettazione locale in aree interne, che operi nei diversi contesti locali per tutto il periodo di costruzione delle strategie locali, fino alla definizione dell APQ e successivamente nel monitoraggio e valutazione delle attività intraprese nel settore. Per questo motivo è in corso l inserimento di questa attività nel Piano di azione della Rete Rurale Nazionale b. Fabbisogni legati all emergenza di problematiche più generali per la politica agricola, agro-alimentare e forestale nazionale L esperienza di campo, a stretto contatto con le diverse realtà, ha consentito anche l emergere di questioni e problematiche che hanno un riflesso sulle politiche nazionali, in quanto: - Pongono esigenze comuni a più aree; - Non sono affrontabili esclusivamente con gli strumenti del PSR; - Richiedono approfondimento prima e azioni organiche e concertate successivamente, a carico di politiche diverse e di amministrazioni nazionali (in primo luogo il MiPAAF). Tra le questioni poste all attenzione nazionale e regionale vanno menzionate, a titolo di esempio: a) Le problematiche della frammentazione fondiaria e le relative esigenze di accorpamento; b) L organizzazione delle filiere corte e lunghe e la valorizzazione dei prodotti di qualità con politiche che contemplino anche strumenti del primo pilastro della PAC (es. disaccoppiamento) o accordi di filiera promossi con disposizioni normative e finanziarie nazionali; c) L erogazione di servizi di miglioramento genetico delle razze bovine, ovine e caprine minacciate da fenomeni di abbandono della zootecnia, settore particolarmente in difficoltà nelle aree interne, con strumenti e programmi nazionali in via di approvazione per il periodo ; d) La gestione e tutela attiva del territorio e del patrimonio forestale con le relative esigenze di contrasto al dissesto idrogeologico e fornitura di servizi ecosistemici, ecc. Tali questioni, insieme ad altre che si pongono all attenzione delle politiche nazionali, richiedono, in alcuni casi, azioni di coordinamento tra PSR regionali e politiche nazionali per convergere sugli stessi obiettivi territoriali; in altri casi, invece, si tratta di pensare ad azioni di informazione sulle opportunità offerte dalle politiche nazionali o, se del caso, portare alla luce esigenze di rivisitazione critica della normativa nazionale e proposte di possibile adattamento ai fabbisogni emergenti nelle aree interne. 7
L agricoltura sociale nei PSR Carmela De Vivo CREA PB Sede regionale Basilicata Roma, 26 aprile 2016
L agricoltura sociale nei PSR 2014-2020 Carmela De Vivo CREA PB Sede regionale Basilicata Roma, 26 aprile 2016 La programmazione europea 2014-2020 Strategia Europa 2020 Obiettivo: lotta alla povertà e
Complementarietà e sviluppo di sinergie con il programma per l ambiente e l azione per il clima LIFE a supporto dei PSR 2014/2020
Complementarietà e sviluppo di sinergie con il programma per l ambiente e l azione per il clima LIFE a supporto dei PSR 2014/2020 1. Istituzione proponente Consiglio per la ricerca in agricoltura e l analisi
LA PROGRAMMAZIONE STRATEGICA PER LO SVILUPPO LOCALE INTEGRATO
LA PROGRAMMAZIONE STRATEGICA PER LO SVILUPPO LOCALE INTEGRATO di Francesco Mantino Rete Rurale Nazionale (INEA) Obiettivi e metodi per la costruzione del PSR 2014-2020 Campobasso, 24 giugno 2013 Gli elementi
L AGRICOLTURA A BENEFICIO DI TUTTI
Analisi dei PSR sulle Nuove SFIDE dell Health Check PARTE SECONDA - ASPETTI FINANZIARI Aggiornamento L AGRICOLTURA A BENEFICIO DI TUTTI Documento realizzato nell ambito delle attività della Rete Rurale
STRUMENTI E INTERVENTI PER LE AREE RURALI: obiettivi, strategie e misure dell ASSE 3
7-11 settembre 2009 Principi e strumenti della politica di sviluppo rurale Hotel Diana, Via Principe Amedeo, 4 - Roma STRUMENTI E INTERVENTI PER LE AREE RURALI: obiettivi, strategie e misure dell ASSE
Affitti Quota Latte - Periodo 2014/2015
Affitti Quota Latte - Periodo 2014/2015 PIEMONTE 603 1.127 87.148.771 13,0 144.525 VALLE D'AOSTA 80 88 1.490.121 0,2 18.627 LOMBARDIA 1.503 2.985 280.666.835 41,8 186.738 PROV. AUT. BOLZANO 1 1 31.970
I PSR delle Regioni italiane: un opportunità per l Innovation Broker Anna Vagnozzi
I PSR 2014-2020 delle Regioni italiane: un opportunità per l Innovation Broker Anna Vagnozzi Accademia dei Georgofili L INNOVATION BROKER UNA NUOVA FIGURA PROFESSIONALE IN AGRICOLTURA Firenze, 10 marzo
Oriana Cuccu DPS-UVAL
Un Patto per i nostri fiumi: dalla politica dell emergenza alla prevenzione Venezia Mestre, 19 Novembre 2014 Oriana Cuccu DPS-UVAL Fondi comunitari 2014-2020 Aree interne Le Aree Interne Italiane Classificazione
Le potenzialità della nuova programmazione per lo sviluppo rurale della regione Molise PIERLUIGI MILONE PERUGIA UNIVERSITY
Le potenzialità della nuova programmazione per lo sviluppo rurale della regione Molise PIERLUIGI MILONE PERUGIA UNIVERSITY Gli elemnti chiave per la nuova programmazione Orientamenti generali Integrazione
Filiere di prossimità e filiere territoriali in Basilicata attraverso il metodo del dialogo e la partecipazione dal basso (PSR 2007/2013)
Filiere di prossimità e filiere territoriali in Basilicata attraverso il metodo del dialogo e la partecipazione dal basso (PSR 2007/2013) Potenza, 3 luglio 2013 M. Assunta D Oronzio INEA La Progettazione
autosnodato auto-treno con rimorchio totale incidenti trattore stradale o motrice auto-articolato
Tab. IS.9.1a - Incidenti per tipo di e - Anni 2001-2013 a) Valori assoluti Anno 2001 o a altri Piemonte 16.953 23.818 19 77 167 146 80 67 1.942 123 254 153 50 59 824 1.920 1.037 653 50 4 23 0 112 31.578
REGIME QUOTE LATTE AFFITTI DI QUOTA
AZIENDE RILEVATARIE PER CLASSIFICAZIONE C-Montana Aziende 6.000 B-Svantaggiata A-Non svantaggiata 5.000 4.000 3.000 524 450 499 336 597 305 803 394 629 358 532 413 572 454 609 441 697 592 818 609 627 481
La Campania investe nelle Aree Parco
PSR Campania 2007 20132013 La Campania investe nelle Aree Parco Programmazione 2007 2013 PSR si compone di 38 Misure, articolate in 4 Assi: ASSE 1 Competitività dell agroalimentare e del settore forestale;
Redditi Irpef e Toscana nel 2014 (anno d imposta 2013)
Settore Sistema Informativo di Supporto alle Decisioni. Ufficio Regionale di Statistica Redditi Irpef e nel 2014 (anno d imposta 2013) SINTESI Redditi Irpef e nel 2014 La seguente presentazione offre una
Il LEADER nei Programmi di Sviluppo Rurale Selezionare i territori Leader
Il LEADER nei Programmi di Sviluppo Rurale 2014-2020 Assunta Amato - Franco Gaudio (INEA Sede Regionale per la Calabria) franco.gaudio@inea.it; aamato@inea.it Selezionare i territori Leader Roma, 16-17
DETTAGLIO MAPPA REGIONALE DELLE MISURE / SOTTOMISURE ATTIVE
DETTAGLIO MAPPA REGIONALE DELLE MISURE / SOTTOMISURE ATTIVE Reg. (UE) n. M1: Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione X X X X X 14 1.1 Formazione professionale e acquisizione di competenze
I P.I.F. in Piemonte
I P.I.F. in Piemonte Aspetti organizzativi e metodologici Moreno SOSTER Responsabile Programmazione e valorizzazione del sistema agro-alimentare 1 Contesto Fabbisogno 7 Sviluppare forme di integrazione
Distretto di pesca Nord Adriatico: proposte di sviluppo sostenibile
Distretto di pesca Nord Adriatico: proposte di sviluppo sostenibile Strategie nazionali per lo sviluppo locale dell acquacoltura in Alto Adriatico Prioli Giuseppe M.A.R.E. Soc. Coop. a r.l. Expo Milano
Il futuro delle politiche di sviluppo rurale
Il futuro delle politiche di sviluppo rurale Regione Liguria Settore Politiche Agricole Genova, 30 Novembre 2005 Piano regionale di Sviluppo Rurale per il periodo 2000-2006 2006 risultati conseguiti nell
Struttura Ex asl impegni prestazioni costo prestazioni Ticket Regione H , ,76 Basilicata H
Struttura Ex asl impegni prestazioni costo prestazioni Ticket Regione H02 102 4.663 6.145 159.302,40 51.697,76 Basilicata H03 102 9.222 12.473 252.025,98 136.892,31 Basilicata H04 102 3.373 3.373 230.650,00
sdf La mappa degli Operatori dell Agricoltura Sociale
sdf La mappa degli Operatori dell Agricoltura Sociale Abruzzo Basilicata Calabria Campania Emilia Romagna Friuli Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Prov. Aut. Bolzano Puglia
I servizi di sviluppo per l agricoltura: la nuova stagione del supporto comunitario. Anna Vagnozzi INEA
I servizi di sviluppo per l agricoltura: la nuova stagione del supporto comunitario Anna Vagnozzi INEA I servizi di emanazione pubblica per l agricoltura e il mondo rurale in Italia Finalità: Strumenti
Ufficio V Bando 2.0
Bando Cl@ssi 2.0 Premessa La Direzione Generale per gli Studi, la Statistica e i Sistemi Informativi (DGSSSI) del MIUR, nel quadro del piano di sostegno dell Innovazione Digitale, promuove l allestimento
Un applicazione delle tecniche di sintesi in sanità
Un applicazione delle tecniche di sintesi in sanità Alessandra Burgio e Alessandro Solipaca DCIS SAN Metodi di sintesi per la misurazione della dotazione u Il Servizio Sanitario Nazionale (1) STATO Disegna
LA FINANZA TERRITORIALE IN ITALIA RAPPORTO 2016
LA FINANZA TERRITORIALE IN ITALIA RAPPORTO 2016 XXXVII Conferenza scientifica annuale AISRe Il finanziamento degli investimenti degli Enti locali e territoriali: gli strumenti ed il loro utilizzo Ancona,
Lo sviluppo urbano nella nuova Politica di Coesione
Analisi delle nuove proposte legislative Scenari post 2013 Lo sviluppo urbano nella nuova Politica di Coesione 2014-2020 Francesco Monaco Napoli, 16 novembre 2011 Lo Sviluppo urbano nella nuova Politica
Grafico 1 - Enti locali Contributi erariali per ente - Anni (valori nominali in migliaia di lire)
Grafico 1 - Enti locali Contributi erariali per ente - Anni -1999 - (valori nominali in migliaia di lire) 35... 3... 25... 2... 15... à montane 1... 5... 1998 1999 Grafico 2 - Enti locali Contributi erariali
Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
Allegato 5 Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE COMPETITIVE, DELLA QUALITA AGROALIMENTARE, IPPICHE E DELLA PESCA DIREZIONE GENERALE DELLA PESCA MARITTIMA
Struttura Ex asl impegni prestazioni costo Ticket Regione
Struttura Ex asl impegni prestazioni costo Ticket Regione H02 102 3.244 4.234 prestazioni 106.541,38 39.721,59 Basilicata H03 102 6.820 9.139 183.359,67 103.341,43 Basilicata H04 102 2.243 2.243 150.815,00
II Pilastro PAC Politiche di Sviluppo Rurale. Parte Generale. Simone Severini
II Pilastro PAC Politiche di Sviluppo Rurale Parte Generale Simone Severini Tre diversi modelli di Sviluppo Rurale: modello settoriale: sviluppo rurale imperniato sul settore agricolo modello redistributivo:
PSR E APPROCCIO LEADER informazioni preliminari per la progettazione del PSL del GAL DELTA 2000
L Europa investe nelle zone rurali PSR 2014-2020 E APPROCCIO LEADER informazioni preliminari per la progettazione del PSL del GAL DELTA 2000 Angela Nazzaruolo Coordinatore GAL Luglio 2014 I PROGETTI LEADER
I MUTEVOLI CONFINI DELL'AZIENDA AGRICOLA TRA PROCESSI DI INTEGRAZIONE E DIVERSIFICAZIONE
I MUTEVOLI CONFINI DELL'AZIENDA AGRICOLA TRA PROCESSI DI INTEGRAZIONE E DIVERSIFICAZIONE Andrea Povellato Istituto Nazionale di Economia Agraria Sede regionale per il Veneto "Lo spazio economico dell agricoltura
L agricoltura sociale nelle nuove politiche di sviluppo rurale: le ipotesi di intervento
L agricoltura sociale nelle nuove politiche di sviluppo rurale: le ipotesi di intervento Roberto Pagni Regione Toscana Seminario su Agricoltura sociale in Toscana. Sostenibilità e Innovazione Sociale Firenze,
STRATEGIA EUROPA 2020
NORMATIVA DI RIFERIMENTO Strategia EUROPA 2020 Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. REGOLAMENTO (UE) n. 1303/2013 Stabilisce le norme comuni applicabili al Fondo europeo
«PSR del Veneto , i Gruppi operativi PEI-Agri: lo stato dell arte e il percorso di avvicinamento ai Bandi»
«PSR del Veneto 2014-2020, i Gruppi operativi PEI-Agri: lo stato dell arte e il percorso di avvicinamento ai Bandi» Giorgio Trentin Regione del Veneto - Sezione Agroambiente, Settore Ricerca Innovazione
Regolamento (CE) 867/08 Triennio
Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Direzione generale delle politiche comunitarie e internazionali di mercato Ufficio POCOI IV Regolamento (CE) 867/08 Triennio 202-20 Programmi di
Il consumo di suolo in Campania e l importanza dell osservatorio campano Anna Savarese, Vicepresidente Legambiente Campania
Il consumo di suolo in Campania e l importanza dell osservatorio campano Anna Savarese, Vicepresidente Legambiente Campania 12,0% ANDAMENTO DEL CONSUMO DI SUOLO NELLE REGIONI D ITALIA: CAMPANIA AI PRIMI
Rete Rurale Nazionale RRN - Task Force Rete Leader INEA, Via Barberini Roma tel
Regione LIGURIA Aree Eligibili Aree selezionate Nessun GAL beneficiario nel Leader I Obiettivi Asse IV L Asse IV del PSR della Liguria, attraverso l attivazione dei Piani di Sviluppo Locale elaborati e
Il SINAB è un progetto di: L AGRICOLTURA BIOLOGICA AL 31/12/2009 Tabella 1 Numero operatori per tipologia e regione TOTALE. Var.
Il SINAB è un progetto di: Tabella 1 Numero operatori per tipologia e regione produttori esclusivi preparatori esclusivi importatori esclusivi produttori / preparatori produttori / preparatori / importatori
Relazione annuale sulla Strategia nazionale per le aree Interne
Relazione annuale sulla Strategia nazionale per le aree Interne ai sensi del comma 17 dell articolo 1 della Legge di Stabilità 2014 Presentata al Cipe dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio
Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e di Coesione
Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e di Coesione Roma, 15 febbraio 2006 Fondi strutturali 2000-2006 per l Italia: evitato per il quarto anno consecutivo il disimpegno automatico Il Dipartimento
La riconversione urbanistica delle ex-aree industriali: sostenibilità ambientale delle politiche e dei comportamenti amministrativi
La riconversione urbanistica delle ex-aree industriali: sostenibilità ambientale delle politiche e dei comportamenti amministrativi Igor Villani - AUDIS (Associazione Aree Urbane Dismesse) PESARO 26/01/2012
Il ruolo della donna per un agricoltura sostenibile in Italia
Il ruolo della donna per un agricoltura sostenibile in Italia Daniela Fusco Roberto Gismondi Colomba L. Sermoneta Roma 1 aprile 2014 Sviluppo Sostenibile: [ ] che soddisfa i bisogni delle generazioni presenti,
Regione Liguria Dipartimento Agricoltura e Protezione Civile
Regione Liguria Dipartimento Agricoltura e Protezione Civile Seminario I Progetti Integrati come strumento di attuazione del programma di sviluppo rurale 2007-2013 della Regione Liguria Genova, 7 febbraio
SISTEMI TURISTICI LOCALI
1 SISTEMI TURISTICI LOCALI E MODELLI REGIONALI DI DISCIPLINA E PROMOZIONE DEL TURISMO 2 ALCUNI RIFERIMENTI GENERALI 3 LE FUNZIONI PUBBLICHE TRADIZIONALI 1) Programmazione, indirizzo e coordinamento delle
Le linee d azione per un nuovo assetto della PA della Lombardia. Patto per lo Sviluppo 6 maggio 2016
Le linee d azione per un nuovo assetto della PA della Lombardia Patto per lo Sviluppo 6 maggio 2016 Una riforma amministrativa per le imprese In un epoca di rapidissimi cambiamenti che interessano la società,
Reg. (CE) 1698/2005 Reg. (CE) 1290/2005 ITALIA. Programmi di Sviluppo Rurale 2007-2013 Rete Rurale Nazionale 2007-2013 REPORT MENSILE
17 novembre 2015 Reg. (CE) 1698/2005 Reg. (CE) 1290/2005 ITALIA Programmi di Sviluppo Rurale 2007-2013 La programmazione finanziaria, l avanzamento del bilancio comunitario e della spesa pubblica effettivamente
Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE EUROPEE ED INTERNAZIONALI E DELLO SVILUPPO RURALE DIREZIONE GENERALE DELLO SVILUPPO RURALE DISR VII Produzioni animali DM di impegno n. 10937 del 28/05/2015 IL DIRETTORE GENERALE
L AGRICOLTURA BIOLOGICA IN CIFRE AL 31/12/2009
L AGRICOLTURA BIOLOGICA IN CIFRE AL 31/12/2009 Dall analisi completa dei dati forniti al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali dagli Organismi di Controllo (OdC) operanti in Italia
REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO
REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 282 17/06/2011 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 10919 DEL 19/05/2011 STRUTTURA PROPONENTE Dipartimento: DIPARTIMENTO ISTITUZIONALE E TERRITORIO Direzione Regionale: AGRICOLTURA
ANIMAZIONE TERRITORIALE verso il nuovo PIANO DI SVILUPPO LOCALE PSR
GAL LAGHI E MONTI DEL VCO Domodossola, Giovedì 15 Ottobre 2015 ore 21:00 ANIMAZIONE TERRITORIALE AMBITI TEMATICI PRIORITARI Alcuni ambiti tematici proposti dall Accordo di Partenariato si adattano maggiormente
L approccio unitario alla programmazione dei Fondi Europei in Emilia-Romagna
L approccio unitario alla programmazione 2014-2020 dei Fondi Europei in Emilia-Romagna Caterina Brancaleoni Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici Le novità della nuova programmazione
La proposta di PSR della Regione Piemonte Franco Consogno Regione Piemonte - Direzione Agricoltura
La proposta di PSR della Regione Piemonte 2014-2020 Franco Consogno Regione Piemonte - Direzione Agricoltura FEASR Reg. UE n. 1305/2013 Reg. UE n. 807/2014 (D) Reg. UE n. 808/2014 (E) Reg. UE n. 1307/2013
LOCALES: l analisi della spesa energetica dei comuni strumento di riduzione dei consumi e contenimento della bolletta energetica
LOCALES: l analisi della spesa energetica dei comuni strumento di riduzione dei consumi e contenimento della bolletta energetica A cura di Roberto Gerbo Esperto in Gestione Energia Il processo di analisi
17.3 FORMAZIONE AMBIENTALE
17.3 FORMAZIONE AMBIENTALE ISPRA e le Agenzie regionali e provinciali per la protezione dell ambiente promuovono e realizzano programmi formativi per lo sviluppo delle competenze delle figure professionali
AZIONE Sintesi Piano di Sviluppo Locale Gal GardaValsabbia
AZIONE 2020 Sintesi Piano di Sviluppo Locale 2014 2020 Gal GardaValsabbia Il Programma di Sviluppo Rurale 2014 2020 di Regione Lombardia è il principale strumento di programmazione e finanziamento degli
A relazione dell'assessore Valmaggia: Visti i regolamenti:
REGIONE PIEMONTE BU2 14/01/2016 Deliberazione della Giunta Regionale 29 dicembre 2015, n. 52-2753 PSR 2014-2020 - Misura 19 Sviluppo locale partecipativo CLLD Leader - Approvazione dei criteri per l'assegnazione
Chi può fare formazione? Una mappa per operatori e studenti: l Archivio nazionale delle strutture formative accreditate
Chi può fare formazione? Una mappa per operatori e studenti: l Archivio nazionale delle strutture formative accreditate Gli operatori accreditati nell erogazione dei servizi al lavoro: caratteristiche
PATTO FORMALE. tra: PMI agricole, zootecniche, agroforestali,
Associazione Italiana per l Agricoltura Biologica Bio-Distretti Il Bio-Distretto è un area geografica, non amministrativa ma funzionale, nella quale l approccio allo sviluppo sostenibile, inclusivo e innovativo
PROGETTIAMO IL FUTURO
Gruppo di Azione Locale VALLI DEL CANAVESE PROGETTIAMO IL FUTURO verso il nuovo Piano di Sviluppo Locale LEADER PSR 2014-2020 DAL PSR REGIONALE AL PSL LOCALE RISORSE il volume d investimento assegnato
Distretti rurali. L.R. 5 Aprile 2004, n. 21. Nigro Elisabetta Gravano. Marisa Nigro. Direzione Generale Sviluppo Economico REGIONE TOSCANA
Campotizzoro 9 maggio 2009 Distretti rurali L.R. 5 Aprile 2004, n. 21 Marisa Nigro Nigro Elisabetta Gravano Direzione Generale Sviluppo Economico REGIONE TOSCANA Riferimenti Normativi D.lgs n. 228 del
L AGRICOLTURA BIOLOGICA IN CIFRE AL 31/12/2008
L AGRICOLTURA BIOLOGICA IN CIFRE AL 31/12/28 Dall analisi completa dei dati forniti al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali dagli Organismi di Controllo (OdC) operanti in Italia al
V COMMISSIONE C.I.G. ELUSIONE EVASIONE
V COMMISSIONE C.I.G. ELUSIONE EVASIONE GINO BORELLA (Referente) DAVIDE BONEDDU CESARE CARIOLATO GIUSEPPE STEFANELLI PARTE PRIMA ANALISI DATI DEBITI PREVIDENZIALI V Commissione Dalla relazione programmatica
Organizzazione dei produttori e concentrazione dell offerta agricola Situazione attuale in Italia. Situazione attuale in Italia
Organizzazione dei produttori e concentrazione dell offerta agricola Situazione attuale in Italia Situazione attuale in Italia Work in progress raccordo tra la normativa Ue e quella nazionale sulle organizzazioni
Infortuni sul lavoro Anni
Statistica e Osservatori NOTIZIESTATISTICHE STATISTICA E OSSERVATORI N. 2 - Luglio 2008 L INAIL produce annualmente un rapporto sulle denunce di infortuni sul lavoro. I dati sono derivati da archivi gestionali
LA PROGRAMMAZIONE DEI FONDI STRUTTURALI EUROPEI Le opportunità per il settore delle costruzioni
LA PROGRAMMAZIONE DEI FONDI STRUTTURALI EUROPEI 214-22 - Le opportunità per il settore delle costruzioni A cura della Direzione Affari Economici e Centro Studi Seminario Ance sulla nuova programmazione
Gal Terre Astigiane nelle Colline patrimonio dell Umanità Programmazione Leader
Gal Terre Astigiane nelle Colline patrimonio dell Umanità Programmazione Leader 2014-2020 Costigliole d Asti, Calamandrana 23 marzo 2016 I contenuti del PSL 2014-2020 POPOLAZIONE Popolazione ammissibile:
Allegato 2 SCHEMA PER LA REDAZIONE DEL PIANO DI AZIONE LOCALE MISURA 19.2 (SLTP sviluppo locale di tipo partecipativo)
ALLEGATO 2 PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014-2020 REG. (UE) N. 1305/2013 Allegato 2 SCHEMA PER LA REDAZIONE DEL PIANO DI AZIONE LOCALE MISURA 19.2 (SLTP sviluppo locale di tipo partecipativo) 1. PARTENARIATO
IMPRESE: IN CALO GLI IMPIEGHI BANCARI, AUMENTA IL RISCHIO USURA
IMPRESE: IN CALO GLI IMPIEGHI BANCARI, AUMENTA IL RISCHIO USURA A seguito delle difficoltà in cui versano molte banche italiane, nell ultimo anno (maggio 2016 sullo stesso mese del 2015) gli impieghi bancari
Paola Alessandri Direzione Generale Economia della Conoscenza, del Lavoro e dell Impresa
La promozione della RSI nella Regione Emilia-Romagna Paola Alessandri Direzione Generale Economia della Conoscenza, del Lavoro e dell Impresa Regione Emilia-Romagna @ImprontaEtica «La misura di un impatto»
Infrastrutture e sistema della mobilità per l EXPO 2015
Infrastrutture e sistema della mobilità per l EXPO 2015 di Norberto Achille Presidente FNM Milano, 10 Febbraio 2009 L Italia evidenzia un gap infrastrutturale rispetto ai principali Paesi europei, in termini
REGIONE CALABRIA PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE
REGIONE CALABRIA PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014 2020 MANIFESTAZIONE DI INTERESSE Per la presentazione di idee e proposte di innovazione rappresentative dell agricoltura calabrese per l avvio di una
D.L. 35/2013 SBLOCCA DEBITI
D.L. 35/2013 SBLOCCA DEBITI STATO DI ATTUAZIONE Aggiornamento del 4 settembre 2013 P.A.: pagati 7,2 mld di debiti Lo Stato ha messo a disposizione degli Enti debitori il 90% dei fondi stanziati dal DL
Il Programma di Cooperazione Transnazionale MEDITERRANEO. Incontri Territoriali 2010
Il Programma di Cooperazione Transnazionale MEDITERRANEO Le Caratteristiche del Programma Il Programma Operativo di cooperazione transnazionale Mediterraneo fa parte dell Obiettivo Cooperazione Territoriale
GLI STRUMENTI FINANZIARI NAZIONALI ISMEA. 16 aprile 2014 Lametia.
GLI STRUMENTI FINANZIARI NAZIONALI ISMEA 16 aprile 2014 Lametia www.ismea.it www.ismeaservizi.it AGENDA Il fondo di garanzia a prima richiesta Interventi ad abbattimento delle commissioni I numeri Criticità
La legge regionale sull Agricoltura Sociale tra presente e futuro
Intervento di Roberto Barichello R E G I O N E L I G U R I A Dip. Agricoltura, Sport, Turismo e Cultura Str. Servizi alle Imprese Agricole - Floricoltura La legge regionale sull Agricoltura Sociale tra
Presentazione... XIII
Presentazione... XIII LETTURE E INTERPRETAZIONI DELLA NORMATIVA, DELLA SPESA E DELLE POLITICHE REGIONALI PER LO SVILUPPO ECONOMICO GLI ORIENTAMENTI E LE NOVITAv DELLA NORMATIVA REGIONALE SULLE ATTIVITAv
ASSE II. Obiettivi, articolazione e criticità. Parte I - Agricoltura. Antonella Trisorio Istituto Nazionale di Economia Agraria
Rete Rurale Nazionale 2007-2013 Principi e strumenti della Politica di Sviluppo Rurale Hotel Diana, Roma, 8 settembre 2009 ASSE II Obiettivi, articolazione e criticità Parte I - Agricoltura Antonella Trisorio
OFFERTA E DOMANDA DI CAPITALE UMANO QUALIFICATO IN TOSCANA
AISRe Associazione Italiana di Scienze Regionali IRPET Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana XXX Conferenza Scientifica Federalismo, integrazione europea e crescita regionale 9-11 settembre
I PIL - Progetti Integrati Locali del PSR
I PIL - Progetti Integrati Locali del PSR 2014-2020 Seminario/giornata di studi Sviluppo territoriale a driver culturale: un percorso in divenire Metodi, strumenti, strategie della sperimentazione in corso
COMUNICATO UFFICIALE N. 6 del 13 aprile 2016
COMUNICATO UFFICIALE N. 6 del 13 aprile 2016 CAMPIONATI NAZIONALI - SPORT DI SQUADRA AMMISSIONE ALLE FINALI NAZIONALI E COMPOSIZIONE DELLE FASI INTERREGIONALI Categorie: Ragazzi (Under 14), Allievi, Juniores
Piano di Valutazione
REGIONE AUTONOMA DE SARDIGNA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Piano di Valutazione Parte PO FSE 2014-2020 Roma, 4 Febbraio 2016 Premessa Programmazione unitaria La Giunta regionale si propone quale obiettivo
FOCUS Luglio Dinamica del mercato del lavoro dipendente e parasubordinato, sulla base delle comunicazioni obbligatorie.
trimestre, pertanto il dato a livello nazionale può non corrispondere alla somma dei lavoratori di ciascuna regione. Fonte dei dati. Ministero del Lavoro. SISCO (Sistema Informativo Statistico Comunicazioni
Direzione Generale del Personale e degli Affari Generali e Amministrativi SERVIZIO STATISTICO - UFFICIO SISTAN
Direzione Generale del Personale e degli Affari Generali e Amministrativi SERVIZIO STATISTICO - UFFICIO SISTAN AFFLUENZA ALLE URNE DEI GENITORI E DEGLI STUDENTI PER LE ELEZIONI DEGLI ORGANI COLLEGIALI
Statistica e Osservatori
Statistica e Osservatori NOTIZIESTATISTICHE 3 - Agosto 2008 (La gestione dei servizi idrici in Italia: Estratto da Istat - Statistiche in brave e pubblicato il 21 luglio 08) LA GESTIONE DEI SERVIZI IDRICI
IL PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE
LA PROGRAMMAZIONE DEI FONDI STRUTTURALI 2014-2020 ACCORDO DI PARTENARIATO 2014-2020 Obiettivo Tematico 1 - Ricerca, Sviluppo Tecnologico e Innovazione Obiettivo Tematico 10 - Istruzione e Formazione Obiettivo
LE FONTI DI INFORMAZIONE SUI BANDI DEI PROGRAMMI DEI FONDI STRUTTURALI
LE FONTI DI INFORMAZIONE SUI BANDI DEI PROGRAMMI DEI FONDI STRUTTURALI 2000-2006 ENEA CASACCIA 28 MARZO 2006 Dott. Piero Fazio 1 Regione Sardegna www.regione.sardegna.it Dalla home page, attraverso i link,
La politica e gli interventi di sviluppo rurale per la difesa del suolo
La politica e gli interventi di sviluppo rurale per la difesa del suolo Workshop: Suolo, agricoltura e territorio: un equilibrio possibile Direzione Generale Agricoltura e Sviluppo Rurale Unità E4 (Ungheria,
FUNZIONI DI AREA VASTA IN PROVINCIA DI PAVIA ALLA LUCE DELLA LEGGE 56 / 2014
FUNZIONI DI AREA VASTA IN PROVINCIA DI PAVIA ALLA LUCE DELLA LEGGE 56 / 2014 Pavia, 27 giugno 2014 Lombardia 1544 comuni in 12 province, Piemonte 1207, Veneto 581, Emilia-Romagna 348, Toscana 287, Liguria
La campagna PROMISE e l'impegno della Regione Emilia Romagna per la qualificazione ambientale delle Produzioni e dei Consumi
La campagna PROMISE e l'impegno della Regione Emilia Romagna per la qualificazione ambientale delle Produzioni e dei Consumi La campagna nasce nell ambito del progetto Life PROMISE (Sostenibilità dei principali
PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE EMILIA-ROMAGNA. (di seguito Regione)
PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE EMILIA-ROMAGNA (di seguito Regione) e Comitato Giovani della Commissione Nazionale Italiana per l UNESCO (di seguito Comitato Giovani) PER LA COOPERAZIONE TESA ALLA REALIZZAZIONE
Scheda progetto Interregionale/ transnazionale
Allegato n. 1 alla Delib.G.R. n. 52/72 del 23.12.2011 Scheda progetto Interregionale/ transnazionale Modelli di semplificazione dei costi ed analisi delle relative procedure di gestione e controllo in
Le politiche comunitarie per lo sviluppo rurale
Le politiche comunitarie per lo sviluppo rurale Definizioni: cosa si intende per politica di sviluppo rurale? Lo sviluppo rurale coincide con lo sviluppo agricolo? L evoluzione della politica strutturale
CONTINUA IL TREND DI CRESCITA DEI BANDI DI GARA PER LAVORI PUBBLICI NEL CORSO DEL 2015
Direzione Affari Economici e Centro Studi CONTINUA IL TREND DI CRESCITA DEI BANDI DI GARA PER LAVORI PUBBLICI NEL CORSO DEL 2015 Nei primi otto mesi dell anno sono stati pubblicati circa 1.300 bandi in
sottoscrizione del protocollo Terni 21 maggio 2014
CIVITER l Italia di mezzo Civitavecchia Viterbo Terni Rieti le politiche di sviluppo territoriale integrato e il corridoio nord dell area metropolitana romana sottoscrizione del protocollo Terni 21 maggio
Laura MOSCA. Contratto di Foce Delta del Po: ricerca di fattibilità. Un Patto per i nostri fiumi: dalla politica dell emergenza alla prevenzione
Un Patto per i nostri fiumi: dalla politica dell emergenza alla prevenzione Venezia Mestre, 19 Novembre 2014 Laura MOSCA Coordinatore tecnico-scientifico Contratto di Foce Delta del Po Contratto di Foce
EDUCAZIONE ALIMENTARE OLTRE EXPO. Venerdì 16 ottobre 2015 Palazzo Pirelli, Milano
EDUCAZIONE ALIMENTARE OLTRE EXPO Venerdì 16 ottobre 2015 Palazzo Pirelli, Milano Regione Lombardia programma iniziative di educazione alimentare dal 1978 Con l obiettivo primario di integrare la tradizionale
La normativa vigente per la protezione degli animali negli allevamenti ai fini della condizionalità
Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA SANITA ANIMALE E DEI FARMACI VETERINARI Dr. Ugo Santucci Direttore Ufficio VI Benessere animale La normativa vigente per la protezione degli animali negli
Il Fascicolo Sanitario Elettronico
Il Fascicolo Sanitario Elettronico Dott.ssa Antonella Di Giacinto, Dott.ssa Maria Pia Randazzo Ufficio Coordinamento e sviluppo NSIS Direzione generale del Sistema informativo Ministero del Lavoro, della
Agricoltura e credito: il punto di vista delle imprese
Credito al Credito Sessione A5 26 novembre 2010 Credito all agricoltura Agricoltura e credito: il punto di vista delle imprese ABI Roma Palazzo Altieri Fabio Tracagni Aziende agricole n aziende agr. SAU