Bedano, Gravesano e Manno. Inverno 2013/14

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1 Bedano, Gravesano e Manno

2 Celebrazioni liturgiche della Comunità di Bedano, Gravesano e Manno Lunedì Gravesano: Madonna del Buon Consiglio ore Martedì Bedano: santa Maria ore Mercoledì Gravesano: Madonna del Buon Consiglio ore Giovedì Manno: santi Rocco e Sebastiano ore Venerdì Bedano: san Rocco ore Sabato Bedano: Casa di riposo Stella Maris ore Manno: santi Rocco e Sebastiano ore Domenica Bedano: santa Maria ore Gravesano: santi Pietro e Paolo ore (Celebrazioni particolarmente solenni che cadono nei giorni feriali si terranno di norma alle ore Per ogni cambiamento, di orario o di sede, ne sarà prontamente dato avviso durante le messe domenicali. Per sicurezza si consiglia di consultare gli albi parrocchiali o il sito della parrocchia). Parroco-priore: don Massimo Braguglia Via san Pietro 6929 Gravesano telefono massimobraguglia@bluewin.ch sito parrocchia: parrocchia-gravesano.ch Conto corrente postale della parrocchia: Consiglio parrocchiale di san Pietro - Gravesano ccp

3 Lettera del parroco Cari parrocchiani, ogni volta che mi metto davanti al computer per scrivere il pensiero con il quale si apre il bollettino, davanti alla pagina bianca, le domande che si rincorrono dentro di me sono sempre le stesse: quale riflessione donare a chi mi legge? che cosa scrivere? ma soprattutto da dove iniziare? Questa volta lo spunto mi viene dato da due belle e molto comprensibili storielle. La prima si intitola Quando finisce la notte : Un vecchio rabbino domandò una volta ai suoi allievi da che cosa si potesse riconoscere il momento preciso in cui finiva la notte e cominciava il giorno. Forse da quando si può distinguere con facilità un cane da una pecora?. No, disse il rabbino. Quando si distingue un albero di datteri da un albero di fichi?. No, ripeté il rabbino. Ma quand è, allora?, domandarono gli allievi. Il rabbino rispose: È quando guardando il volto di una persona qualunque, tu riconosci un fratello o una sorella. Fino a quel punto, è ancora notte. La seconda storiella s intitola: Dio parla la lingua dell amore : Il desiderio più grande di un ragazzo di nome Emanuele era quello di sapere che lingua parlasse Dio. Questo desiderio era più che lecito dal momento che il suo stesso nome significa Dio è con noi. Qualcuno gli aveva assicurato che Dio parlava aramaico. Per avere conferma di questo dato si mise a peregrinare un po dappertutto, dall Africa all Europa. Ovunque arrivasse poneva la stessa domanda: Dio, che lingua parla?. La risposta cambiava però di volta in volta: Dio parla igbo, gli risposero in Nigeria. Italiano, gli dissero a Roma. Norvegese a Oslo. Attraversò in lungo e in largo l America latina, l Asia ma ovunque la risposta fu sempre la stessa: Dio si esprimeva in spagnolo, inglese, cinese, e così via. A questo punto in Emanuele nacque la determinazione di recarsi a Gerusalemme. Aveva il desiderio di fermarsi per un po, dopo tanto viaggiare. Purtroppo però, a Gerusalemme, non trovò alcun alloggio disponibile poiché non aveva prenotato per tempo. Che fare? Decise di spostarsi di qualche chilometro. Arrivò a Betlemme, fermandosi nelle vicinanze del paese, là dove pascolavano le pecore e alcune grotte offrivano riparo per la notte. Ad un tratto si sentì chiamare per nome: Emanuele. Una giovane donna con un bambino in braccio lo salutò cordialmente: Benvenuto, entra. Non fece neppure in tempo a rendersi conto di quanto stesse succedendo che Maria, la mamma di quel bambino, lo stava già ricoprendo di premure. Il tuo viaggio è finito, Emanuele. Tu desideri sapere in che lingua parla Dio. Dio, caro Emanuele, parla la lingua dell amore. Emanuele sussultò di gioia ed esclamò: Veramente Dio è con noi. Quando finisce la notte, quando scompaiono le tenebre? Quando anch io inizierò a parlare la lingua di Dio? Tutto dipende da me! Tutto dipende da noi! Quando inizierò a non giudicare, a non parlare male dell altro, a perdonare, ad accogliere, a condividere, a ringraziare. 3

4 Solo allora inizierà a scomparire la notte dal mio cuore ed inizierò a parlare la lingua di Dio. Difficile, impossibile? No, impegnativo certo. Da dove iniziare? Il salmo 118 racchiude in sé una bellissima esortazione: Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino. Gesù Cristo, la luce vera, è venuto nel mondo per vincere l oscurità che ottenebra tutti i cuori: il mio, il tuo, il nostro. Se ciascuno di noi sarà capace di accogliere questa luce nel proprio cuore, perché disposto a lasciarsi guidare dalla Parola di Dio, in poco tempo si accorgerà di saper parlare la lingua più bella che ci sia: quella dell amore e sperimenterà che le promesse di Dio non sono promesse da marinaio. Guidati da Lui la vita acquisterà sapore, bellezza, gioia, diventerà una divina avventura. Anche il dolore, la sofferenza, la sconfitta diventeranno occasioni per sperimentare che Dio non è assente, non si tira indietro, ma al contrario, apre il suo cuore e il mondo entra in esso. Perché Dio abbraccia la nostra sofferenza, il nostro dolore, la nostra sconfitta e le fa sue e con esse s immedesima. Lo leggiamo così spesso nei Vangeli: Dio non sfugge la sofferenza di nessuno; anzi in Cristo Dio è attratto dalla sofferenza di ogni persona e la fa propria. La passione di Gesù non comincia sulla Croce, ma inizia con la passione e la sofferenza del mondo. La passione di Gesù comincia quando egli ci vede nella nostra sofferenza e si commuove nel profondo del suo essere. Quando afferriamo questa verità, arriviamo a comprendere che non soffriamo mai da soli. Le nostre afflizioni sono afflizioni di Dio. La nostra sofferenza è sempre sofferenza di Dio perché quando soffriamo, Dio apre il suo cuore e accoglie in esso la nostra sofferenza. Carissimi tutti, l augurio più sincero che mi sento di porgervi è quello di saper accogliere Gesù e la luce della sua Parola nella quotidianità della nostra vita, di lasciarci guidare da essa perché veramente la notte possa lasciare il posto ad un aurora di fraternità e a quella civiltà dell amore che è il disegno originario del Padre. don Massimo 4

5 Non disturbare la musica Entra in punta di piedi il nuovo Vescovo Valerio Papa Francesco ha nominato nuovo Vescovo di Lugano don Valerio Lazzeri. Il Vescovo Pier Giacomo ne ha dato notizia al presbiterio e ai giornalisti in una conferenza stampa lunedì 4 novembre, festa di san Carlo, patrono della nostra diocesi. L ordinazione si terrà sabato 7 dicembre, festa di sant Ambrogio, alle ore 9.30 nella basilica del Sacro Cuore a Lugano. Ma chi è don Valerio? 50 anni, di Dongio, in val di Blenio, carattere mite, uomo di profonda spiritualità, don Lazzeri è canonico della cattedrale, delegato per la vita consacrata della diocesi di Lugano e padre spirituale del seminario san Carlo; è professore associato alla Facoltà di Teologia di Lugano, dove insegna teologia, patrologia e teologia spirituale. A Gravesano abbiamo avuto la gioia di averlo quale relatore lo scorso 12 marzo in occasione delle serate d approfondimento sulla figura del beato don Nicolò Rusca. Nel presentarlo, il Vescovo Grampa ha affermato: Tutti conosciamo la preparazione teologica, la finezza spirituale, la bontà di questo nostro sacerdote, che ha avuto modo di fare esperienze in diocesi e a Roma, sul quale è caduta 5

6 la scelta. Ringraziamo il Santo Padre per questa nomina, ringraziamo don Valerio che ha avuto la generosità di accettare. Ci disponiamo ad accoglierlo e ad offrigli tutta la nostra preghiera, il nostro sostegno, il nostro aiuto e la collaborazione più piena e generosa. Dal canto suo il nuovo vescovo ha dichiarato: Esprimo il mio grazie a Lei, carissimo don Mino, per la Sua affettuosa, sempre paterna, e ora anche fraterna, vicinanza. Ricevo dalle Sue mani operose un campo, certo, molto complesso, articolato, non facile da lavorare, ma anche ricco e affascinante. So con certezza, fin d'ora, che molte delle realtà buone che mi sarà dato di incontrare sono il frutto della sua straordinaria dedizione e della sua indefessa fatica pastorale di questi dieci anni. Mi viene in mente Eliseo, che con audacia chiese di ricevere due terzi della forza di Elia, suo maestro. Da parte mia, sarei grato al Signore di avere anche solo un terzo del fuoco generoso del mio predecessore! Per chiarire il senso del proprio motto episcopale, don Valerio ha citato la frase del libro del Siracide dal quale l ha tratto: "Se ti hanno fatto capotavola, non esaltarti. Comportati con gli altri come uno di loro. Pensa a loro e poi mettiti a tavola; quando avrai compiuto il tuo dovere, accomodati per far festa con loro... Parla, o anziano, poiché ti si addice, ma con saggezza, e non disturbare la musica" (Sir 32,1-5). "Non impedias musicam". L ha quindi commentato così : È il monito che mi pare di dover tenere sempre davanti agli occhi. Mi ricorderà costantemente che non ho scritto io la partitura di ciò che insieme dobbiamo suonare. Da parte mia, da solo, posso unicamente promettervi di servirla, questa musica del Vangelo di Gesù Cristo, di non disturbarla nella sua armonia. Sono però convinto che insieme, con la forza dello Spirito Santo, potremo fare qualcosa di importante per rivelarne la bellezza. A due anni dalla presentazione delle dimissioni da parte di mons. Grampa ecco che il papa ci ha dato il suo successore. Ringraziamo il Vescovo Pier Giacomo che fino all ordinazione di don Valerio sarà ancora il titolare della nostra diocesi per l instancabile lavoro svolto in questi anni per la nostra Chiesa particolare. A mons. Lazzeri gli auguri di tutti i parrocchiani di Bedano, Manno e Gravesano. 6

7 Pensieri di Natale abiti della festa e che forse s era fermato per guardarlo. Eh? fece il ragazzo spalancando la bocca dalla meraviglia. Che è oggi, bambino mio? ripeté Scrooge. Oggi! rispose il ragazzo. È Natale, oggi. da Il Canto di Natale, di Charles Dickens Il miracolo del Natale Il Natale è la nascita assoluta che riflette e assume, illumina e redime, benedice e consacra tutte le nascite di prima e tutte le nascite di poi. Ogni uomo che venga alla luce ripete il miracolo del Natale di Cristo; perché è Dio che decide quella nascita; è Lui che vuole quella vita. È proprio ciascuna di quelle nascite, ciascuna di quelle vite, nessuna esclusa, che l ha spinto da sempre a incarnarsi. Giovanni Testori Sono parole che invitano spontaneamente a riflettere proprio su quel verbo finale così tipico del cristianesimo, l «incarnarsi» di Dio. Non per nulla si ripete spesso che l «incarnazione» è nel cuore stesso dell annuncio cristiano, ne è assieme alla risurrezione quasi il vessillo tematico. Gianfranco Ravasi Natale è sorpresa Che è oggi? gridò Scrooge a un ragazzetto che passava con indosso gli La sorpresa di Scrooge che scopre di essere ancora in tempo per vivere lo spirito del Natale è, forse, uno degli auguri più belli che si possano fare: nonostante il consumismo, le preoccupazioni, la noia e via dicendo riuscire a stupirsi del Natale, in qualunque modo lo si guardi, è una bella sfida per tutti. Natale sempre nuovo Allora? Quanti Natali nella tua vita! Forse cinquanta, forse settanta, ottanta! Duemila Natali! Ma ai Suoi occhi mille anni sono come un giorno che è già passato. L importante è che ogni anno succeda qualcosa e tu possa dire: ecco, questo è un Natale nuovo. David Maria Turoldo 7

8 Ci sei Tu Ogni giorno, per chi crede, è Natale. Cristo nasce anche oggi. Vado a vederlo. Cosa Gli dirò? A Natale tutti gli possono parlare: qualche cosa tutti Gli dicono, perché quand Egli nasce «nel mezzo della notte si fa un gran silenzio, e alla Parola onnipotente che discende dalle sue sedi regali» le povere voci create s accostano e parlano. Volete che non Gli parlino il bue, l asino, le pecore del Presepio? E la paglia del suo giaciglio non Gli dirà nulla? E gli Angeli non volete che Gli portino il desiderio delle stelle e i sospiri della notte? Un bambino non dà soggezione. Perfino i mendicanti parlano ai bambini che incontrano per la strada: perfino la gente che non sa o non osa rivolgere la parola ad anima viva, davanti a un bambino si fa coraggio. Un bambino capisce ogni lingua. Egli non è ancora salito sulla Torre di Babele. Capisco adesso perché l onnipotente si fa bambino: perché l onnipotenza si veste della più grande impotenza, e chiede a tutti, ed ha bisogno di tutto, anche di una stalla abbandonata, del fiato di un asino, di un po di paglia, di una taverna... Voglio domandare al silenzio della notte, alla desolazione dei campi, alle lacrime dei poveri, dei perseguitati, degli orfani, delle vedove, al lamento dei feriti, al grido degli esuli e degli oppressi, ai morti di tutti i cimiteri vecchi e nuovi: la voce che sola ha diritto di parlare a Cristo. Suonano le campane della mia Chiesa. Finalmente la pace in un suono di campane: tutta la stanchezza che cede, in un suono di campane: tutta la sospensione dei cuori, in un suono di campane; tutti i lutti, tutte le speranze in un suono di campane. Non Ti chiedo nulla: mi basta che Tu sia con noi. Noi possiamo divenire anche più cattivi, ma se Tu resti, anche questo grosso male passerà. Signore, grazie! Mi sento meno male al cuore. C è già qualche cosa di nuovo, oggi: ci sei Tu!... don Primo Mazzolari Babbo Natale: un falso ottimista Se ne avessi il potere, proibirei per legge l immagine e il termine stesso di Babbo Natale. Il ridanciano e scampanellante Babbo Natale è un segno della crescente scristianizzazione; della perdita della memoria, del linguaggio, del senso che il Cristianesimo dà al mondo. Il fasullo scampanellìo della sua slitta cerca di sopraffare il coro degli angeli che annunciano gloria a Dio nell alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Cerca di coprirlo perché, se lo si sente, si rimane sbigottiti dalla smentita che quell annuncio riceve sulla Terra, dove la pace è quasi sempre negata agli uomini di buona volontà e semmai concessa ai farabutti. Quel canto da sempre smentito va invece sempre ascoltato e seguito, per continuare a credervi contro ogni evidenza, a sperare contro ogni vittoriosa negazione, con quell autentica speranza che passa sotto le forche caudine della disperazione e rifiuta le stampelle del tronfio e menzognero ottimismo. Claudio Magris 8

9 Trenta consigli per genitori frettolosi Qualche semplice regola che può migliorare la vita familiare e l educazione. 1. I primi anni di vita sono importanti: è in questo periodo che si posano le strutture fondamentali della persona. 2. I bambini sono persone con carattere, temperamento, bisogni, desideri, cambiamenti di umore proprio come voi. Lasciate che anche i vostri figli qualche volta diano in escandescenze. 3. I bambini imitano quello che fate voi. Non faranno mai quello che ordinate. Soprattutto non fate prediche. I bambini imparano solo quello che vivono. 4. I due genitori devono avere la stessa idea di educazione. Questo non significa che devono fare le stesse cose o apparire un muro di cemento armato. 5. Non entrate in conflitto con i vostri figli. Ogni volta che entrerete in conflitto con i vostri figli voi avrete già perso. 6. Siate pazienti. Anche con voi stessi. Nessuno ha mai detto che sia facile essere un genitore. 7. I genitori non sono i soli educatori: c è anche la società in cui i figli sono immersi. 8. Dite no. In questo modo i vostri figli sapranno che li proteggete anche dai loro errori. Insegnate ai vostri figli che non possono avere tutto e subito. È prudente, perciò, usare con cautela il sistema di assecondare: i bambini devono imparare a manovrare le frustrazioni, perché la vita dell adulto ne è piena. È pura assurdità partire dal principio che il bambino sarà in grado di affrontarle quando sarà più grande; che cosa, infatti, c è di magico nella crescita per fornire una capacità che si dovrebbe rivelare fin dai primi anni di vita? 9. Riservate del tempo per ridere insieme e divertitevi insieme. Vivete i vostri valori nella gioia. Se fate la morale tutto il giorno ai vostri figli verrà voglia di scappare. 10. Scambiatevi dei regali. 11. Imparate a relativizzare i problemi, ma risolveteli. 12. Accogliete in casa gli amici dei vostri figli. 13. L incoraggiamento è l aspetto più importante nella pratica di educazione del bambino. E tanto importante, che la mancanza di esso si può considerare quale causa fondamentale di certe anomalie del comportamento. Un bambino che si comporta male è un bambino scoraggiato. 9

10 14. Consentite ai vostri figli di non avere il vostro parere. E soprattutto ascoltateli veramente. Fa parte del nostro pregiudizio comune sui bambini pretendere di capire quello che vogliono dire senza in realtà ascoltarli. I figli hanno una diversa prospettiva e spesso soluzioni intelligenti da proporre. Il nostro orgoglio ci impedisce di ascoltarli. Quante volte potremmo approfittare della loro sensibilità se li trattassimo alla pari e li ascoltassimo davvero. 15. Sottolineate i lati positivi dei vostri figli. I bambini non ne sono sempre coscienti. I complimenti piacciono a tutti, anche ai vostri figli. 16. Consentite loro di prendere parte alle decisioni della famiglia. Spiegate bene i motivi delle vostre scelte. Rispondete ai loro «perché». 17. Mantenete la parola. Siate coerenti. Attenetevi alle decisioni prese. Non promettete o minacciate a vanvera. 18. Riconoscete i vostri errori e scusatevi. Abbiate il coraggio di essere imperfetti e consentite ai vostri figli di esserlo. 19. Giocate con i vostri figli. 20. Quando dovete fare un discorso serio con i vostri figli, aspettate che siano in posizione orizzontale. Non fatelo mai quando sono in posizione verticale. 21. Ricordate che ogni bambino è unico. Non esiste l educazione al plurale. 22. Alcuni verbi non hanno l imperativo. Non potete dire: «Studia!», «Metti in ordine!», «Prega!» e sperare che funzioni. 23. Spiegate ai vostri figli che cosa provate. Raccontate come eravate voi alla loro età. 24. Aiutateli a essere forti e a riprendersi quando le cose vanno male. 25. Raccogliete la sfida della TV. La televisione non è tanto pericolosa per quello che fa quanto per quello che non fa fare. 26. Non siate iper/protettivi. Cercate le occasioni giuste per tirarvi indietro e consentire ai vostri figli di mettere alla prova la loro forza e le loro capacità. 27. Un bambino umiliato non impara nulla. Eliminate la critica e minimizzate gli errori. Sottolineando costantemente gli errori, noi scoraggiamo i nostri figli, mentre dobbiamo ricordarci che non possiamo costruire sulla debolezza, ma soltanto sulla forza. 28. Non giudicate gli altri genitori dai loro figli e non mettetevi in competizione per i figli con parenti e amici. 29. Date loro il gusto della lettura. 30. Raccontate loro la storia di Gesù. Tocca a voi. Bruno Ferrero, Bollettino Salesiano

11 Le pietre d inciampo del Vangelo di Gianfranco Ravasi, cardinale e biblista Costui sappiamo di dov è. Il Cristo invece quando verrà, nessuno saprà di dove sia. (Giovanni 7, 27) Questa frase, a prima vista enigmatica, esprime il sospetto di «alcuni abitanti di Gerusalemme» nei confronti di Gesù. Il cuore del dubbio è nell affermazione riguardante il Cristo che, come è noto, è la versione greca della parola ebraica Messia, che significa consacrato. Ebbene, due opinioni si opponevano per quanto concerneva la sua origine. Secondo alcuni, egli doveva nascere a Betlemme, la patria del re Davide. È ciò che dichiarano anche alcuni della folla che rifiutano di identificare Gesù di Nazaret in Galilea col Messia con questo ragionamento, sempre riferito da Giovanni: «Il Cristo viene forse dalla Galilea? Non dice la Scrittura: dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide, verrà il Cristo?» (7,41-42). C era, però, chi sosteneva un altra tesi: l origine del Messia sarebbe stata ignota e all improvviso egli si sarebbe reso presente a Israele. È interessante notare che l ebreo Trifone, dialogando col teologo cristiano Giustino nel II secolo, affermava: «Il Messia, anche se è nato ed esiste effettivamente da qualche parte, è uno sconosciuto». Per alcuni questa origine misteriosa era celeste e il suo svelamento sarebbe stato senza indizi preparatori. Qualcosa del genere è riflesso nelle parole del Battista che presenta Gesù come Messia: «Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me e io non lo conoscevo» (Giovanni 1,30-31). È facile comprendere la reazione sospettosa di quei Gerosolimitani nei confronti di Gesù che sembra arrogarsi illegittimamente la qualità messianica: «Costui sappiamo di dov è». Egli, infatti, è conosciuto come collegato a un villaggio talmente insignificante da non essere citato neppure una volta nell Antico Testamento, Nazaret. Non era, quindi, diffusa la notizia della sua nascita a Betlemme, avvenuta quasi per una ragione estrinseca, ossia il censimento non residenziale ma etnico che aveva costretto la madre incinta a trasferirsi col suo sposo di etnia betlemita e di clan davidico a Betlemme, la patria del re Davide. Abbiamo già avuto occasione di spiegare una strana dichiarazione del Vangelo di Matteo. In essa l evangelista aveva cercato in qualche modo (probabilmente attraverso un allusione non geografica ma simbolica) di fondare la residenza di Gesù a Nazaret sulle Scritture: «Andò ad abitare in una città chiamata Nazaret, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo dei profeti: Sarà chiamato Nazareno» (2,23). Questo legame nazaretano era diventato, comunque, un obiezione che i suoi avversari opponevano a Gesù per il suo riconoscimento come Cristo, cioè Messia. 11

12 Un esperienza Ho fame, mi compri da mangiare? L incontro con una ragazza senza soldi e senza prospettive e la reazione di Stefano: accogliere i bisogni di Anastasia o tornare a casa per la cena? Il treno delle ore proveniente da Roma lascia a Milano centrale dirigenti e funzionari che nella capitale hanno impegni, affari e uffici. Velocemente percorrono le vie laterali della stazione per recuperare il proprio mezzo, lasciato in mattinata, e raggiungere la famiglia, cenare, e preparare il lavoro per il giorno dopo. Stefano è quasi in prossimità del suo scooter, quando nella penombra scorge una ragazza che gli si avvicina. D istinto e senza manco guardarla in viso, risponde: «Non ho monete». Ma Anastasia le risponde: «Fermati, non voglio soldi, ho fame, mi compri qualcosa?». Stefano ha in mente cosa lo aspetta a casa, deve cenare anche lui e poi preparare una relazione per un convegno che lo aspetta l indomani, ma a questo punto è di fronte ad Anastasia ed entrambi si guardano dritto negli occhi. La ragazza è giovane, piccola, smagrita. «Non pensavo assolutamente, in quel momento, al Gesù in cui credo, è stato Lui a ricordarmelo. E insieme a farmi accorgere che accogliere il prossimo si declina in una infinità di modi». Anastasia cercava qualcuno che ascoltasse i suoi problemi, cercava una persona a cui confidare il suo vissuto. Insieme si avviano in un locale pieno di giovani che consumano stuzzichini e primi piatti. Anastasia indica il piatto che gradirebbe, il barista con un gesto di disgusto domanda «Chi paga?», e all assicurazione di Stefano le consegna il pasto. «Ti va di fermarti con me mentre mangio? Usciamo e andiamo su quella panchina accanto alla fontanella» domanda Anastasia, facendo per uscire, ma Stefano la invita a fermarsi ad un tavolo nel locale e a prendere una bibita. Anastasia le domanda se non si vergogna a stare lì con lei, Stefano le assicura di no. Nel chiasso del locale inizia un dialogo intenso e Anastasia racconta la sua vita lunga appena diciotto anni. Parla della Romania, la sua terra, del suo bimbo di appena otto mesi, di un marito, disoccupato come lei. Racconta di lavori saltuari, di solitudini immense che feriscono e segnano i suoi diciotto anni. Di tante illusioni che si scontrano con la crudezza di una vita. Per Anastasia è ritrovare un momento di pace, l unico in questa giornata, per Stefano è mettersi in un atteggiamento di accoglienza, di reciprocità. È far rimettere in moto il suo cuore di carne che accoglie, dà speranza, consola, perché sa che in Anastasia ha incontrato Gesù. Il panino è finito da parecchio, quando entrambi guardandosi fissi negli occhi umidi si abbracciano e si ringraziano a vicenda. 12

13 Cronaca parrocchiale Festa della beata Vergine Maria del Rosario Un sentito grazie ai priori, la famiglia Gabutti; agli operai delle squdre comunali di Bedano e Gravesano; all equipe di cucina dell FC Gravesano-Bedano; alla Filarmonica Medio Vedeggio; all organista Luigi Gargantini; a Tilde e Monica Giandeini; alle donne che si sono occupate della lotteria, delle torte e del caffé; agli esploratori e a tutti coloro che hanno collaborato. 13

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15 piaggia, abbiamo visitato Castel Sardo e, a bordo di una barca, varie zon ella Sardegna: Gravesano tra cui l Isola di Lavezzi da dove abbiamo Inverno 2013/14 attraversato are fino alla Corsica. Inoltre ci siamo recati alla bellissima spiaggia L elosa Sardegna e, nonostante il tempo non fosse dei migliori, ci siamo divert olto. bbiamo passato anche momenti in comune in cui abbiamo letto u ibretto donatoci da Don Massimo, intitolato Và e ripara la mia casa, uale parlava della vita di Francesco D Assisi; ogni sera avevamo anche ossibilità di andare a Messa. Anche quest anno abbiamo avuto l opportunità di passare cinque bellissimi giorni in Sardegna grazie a Don Massimo. Abbiamo alloggiato alla Baja Sunajola che si trova a Lu Bagnu. Rispetto all anno precedente il gruppo era più piccolo, ma il divertimento non è mancato lo stesso! Oltre ad aver passato molte ore nella nostra spiaggia, abbiamo visitato Castel Sardo e, a bordo di una barca, varie zone della Sardegna: tra cui l Isola di Lavezzi da dove abbiamo attraversato il mare fino alla Corsica. Inoltre ci siamo recati alla bellissima spiaggia La Pelosa e, nonostante il tempo non fosse dei migliori, ci siamo divertiti molto. Abbiamo passato anche momenti in comune in cui abbiamo letto un libretto donatoci da Don Massimo, intitolato Và e ripara la mia casa, il quale parlava della vita di Francesco D Assisi; ogni sera avevamo anche la possibilità di andare a Messa. Caro don Massimo, ti ringraziamo di cuore per la tua disponibilità e per aver organizzato questa splendida vacanza! Speriamo si possa ripetere anche nei prossimi anni. aro Don Massimo, ti ringraziamo di cuore per la tua disponibilità e p ver organizzato questa splendida vacanza! Speriamo si possa ripete nche nei prossimi anni. Elisa, Giulia e il grupp Elisa, Giulia e company 15

16 Vacanza per ragazzi, giovani e famiglie a Lu Bagnu (Sardegna) Soggiorneremo sempre presso il centro vacanze Baja Sunajola a Lu Bagnu (Castelsardo). Partenza: Domenica 29 giugno nel primo pomeriggio. Rientro: È previsto nella serata di venerdì 4 luglio. Costo: per persona ca. Per i bambini fino a 6 anni è previsto un prezzo speciale. Programma: Visite di Castelsardo, della Maddalena con il suo stupendo arcipelago. Giochi, bagni, sport e divertimento sulla spiaggia. Il prezzo esatto (che potrebbe essere ancora più basso) lo potrò comunicare unicamente quando saprò il numero dei partecipanti. Chi è seriamente intenzionato a partecipare a questa vacanza mi ritorni l iscrizione al più presto possibile, comunque entro il 10 gennaio, allegando e copia della carta d identità o del passaporto (mi serve per indicare i nomi esatti alla compagnia aerea). _ Il sottoscritto: via: indirizzo: n telefonico: si iscrive alla vacanza-insieme a Lu Bagnu. Data: Firma: per i minorenni anche la firma dei genitori 16

17 tenza: ntro: sto: Gravesano Partenza: Rientro: Costo: Viaggio culturale-religioso in Baviera Lunedì 21 aprile 2014 nella mattinata Venerdì 25 aprile 2014 nella serata Camera singola: (le camere singolo sono 5 e verranno assegante ai primi che ne faranno richiesta) Camera doppia: Viaggio culturale-religioso in Baviera Partenza: Rientro: Costo: Viaggio culturale-religioso in Baviera Lunedì 21 aprile 2014 nella mattinata Lunedì 21 aprile 2014 nella mattinata Venerdì Venerdì 25 aprile 25 aprile nella serata Camera Camera doppia: singola: per (le camere persona singolo sono 5 e verranno assegante ai primi Camera che ne singola: faranno richiesta) (le camere singole sono 5 e verranno assegnate ai primi Camera che ne doppia: faranno richiesta) Viaggio culturale-religioso in Visiteremo i castelli di Ludwig II di Baviera a Neuschwanstein, Herrenchiemsee e Linderhof. La Wieskirche e il convento di Ettal. La cittadina di Obe- iteremo i castelli di Ludwig II di Baviera a Neuschwanstein, Herrenchiemsee Partenza: e Linderhof. Lunedì La rammergau con le sue stupende case dipinte. 21 aprile 2014 nella mattinata eskirche e il convento di Ettal. La cittadina di Oberammergau con le sue stupende Rientro: case dipinte. Venerdì 25 aprile 2014 nella serata Costo: Camera singola: (le camere singolo son che ne faranno richiesta) Camera doppia: Visiteremo i castelli di Ludwig II di Baviera a Neuschwanstein, Herrenchiemsee e Linderhof. La Wieskirche e il convento di Ettal. La cittadina di Oberammergau con le sue stupende case dipinte. quota di partecipazione comprende: - Pullman da La Gravesano quota e di per partecipazione tutto il viaggio; comprende: - 4 notti presso l hotel Pullman Kolberbräu da Gravesano a Bad Tölz; e per tutto il viaggio; - 4 pranzi e 4 cene 4 notti (il pranzo presso e l hotel l eventuale Kolberbräu cena nel giorno a Bad del Tölz; rientro sono a carico dei partecipanti); 4 pranzi e 4 cene (il pranzo e l eventuale cena - guida per le visite; nel giorno del rientro sono a carico dei partecipanti); Visiteremo i castelli di Ludwig II di Baviera a Neuschwanste - entrate dove richieste. guida per le visite; Wieskirche e il convento di Ettal. La cittadina di Oberammerga umero dei partecipanti entrate è di 49. dove Faranno richieste. stato le iscrizioni in ordine di entrata. Ogni giorno sarà sibile partecipare alla messa La quota e saranno di partecipazione previsti momenti comprende: comunitari e di condivisione. Chi è iamente intenzionato Il numero a partecipare - Pullman dei partecipanti a questa da vacanza Gravesano è di mi 49. ritorni e per tutto Faranno l iscrizione il viaggio; stato al più le iscrizioni presto possibile, in ordine di entrata. Ogni unque entro il 20 dicembre. - L iscrizione 4 notti presso è valida l hotel unicamente Kolberbräu con a Bad il pagamento Tölz; di per sona quale anticipo giorno (in caso sarà di - possibile ritiro 4 pranzi non verrà partecipare e 4 restituito). cene (il pranzo alla messa e l eventuale e saranno cena previsti nel giorno momenti del rientro comunitari sono a carico e di dei condivisione. Chi partecipanti); è seriamente intenzionato a partecipare a questa vacanza mi ritorni l iscrizione al - più guida presto per sottoscritto/i Nome: Cognome: le possibile, visite; comunque Anno entro di il nascita: 20 dicembre. L iscrizione è valida - entrate dove richieste. : unicamente con il pagamento domicilio: di per persona quale anticipo (in caso di ritiro non. telefonico: verrà restituito). Il numero dei partecipanti è di 49. Faranno stato le iscrizioni in ordine di entrata. Ogni giorno sarà scrive/ono al viaggio in Baviera possibile e anticipano partecipare 300. (per alla messa persona). e saranno previsti momenti comunitari e di condivisione. Chi è ta: seriamente _ intenzionato Firma: _ a _ partecipare _ a _ questa _ vacanza _ La quota mi ritorni _ di partecipazione _ l iscrizione _ al _ comprende: più _ presto possibile, comunque entro il 20 dicembre. L iscrizione è valida unicamente - Pullman con da Gravesano il pagamento e per di tutto il viaggio; per persona quale - 4 notti presso l hotel Kolberbräu a Bad Tölz; il/i sottoscritto/i Nome: anticipo (in caso di ritiro non verrà restituito). Cognome: Anno di nascita: pranzi e 4 cene (il pranzo e l eventuale cena nel g via: Il/I sottoscritto/i Nome: indirizzo: Cognome: partecipanti); Anno di nascita: via: domicilio: - guida per le visite; n telefonico: No. telefonico: - entrate dove richieste. si iscrive/ono si iscrive/ono al viaggio in al Baviera viaggio e anticipano in Baviera e anticipano (per persona) 300. (per persona). Il numero dei partecipanti è di 49. Faranno stato le iscrizioni i Data: Firma: Data: Firma: possibile partecipare alla messa e saranno previsti momenti seriamente intenzionato a partecipare a questa vacanza mi ritor comunque entro il 20 dicembre. L iscrizione è valida unicame persona quale anticipo (in caso di ritiro non verrà restituito) si iscrive/ono al viaggio in Baviera e anticipano 300. (per p Il/I sottoscritto/i Nome: Cognome: via: domicilio: No. telefonico:

18 Calendario liturgico pastorale Sabato 30 novembre Gravesano: santi Pietro e Paolo ore Messa con il conferimento del sacramento della Cresima Dicembre 2013 Prima domenica di Avvento messa per e con le famiglie Domenica 1º Bedano: santa Maria ore 8.30 Messa Gravesano: santi Pietro e Paolo ore Messa per e con le famiglie al termine della messa le Paoline saranno presenti con una bancarella di libri e Dvd religiosi Sabato 7 e domenica 8 dicembre verrà organizzato il tradizionale BANCO DEL DOLCE il cui ricavato andrà a favore delle opere parrocchiali. Grazie a tutti coloro che sosterranno questa iniziativa. Luogo di consegna dei dolci: 7 dicembre dalle ore alle ore presso la sala del camino al Centro san Pietro. Luogo di vendita: dopo le Messe a Manno (il 7 dicembre ), Bedano e Gravesano (l 8 dicembre). Cadendo di domenica la solennità dell Immacolata Concezione della beata Vergine Maria viene posticipata a: Lunedì 9 Gravesano: santi Pietro e Paolo Martedì 10 Gravesano: centro san Pietro ore ore Messa nella solennità dell Immacolata Concezione della beata Vergine Maria Catechesi Domenica 15 Bedano: santa Maria ore 8.30 Messa Gravesano: santi Pietro e Paolo ore Messa pro populo con la benedizione delle statuette di Gesù bambino da mettere nel presepio (da portare da casa) 18

19 Celebrazione del Sacramento del perdono Confessioni Per prepararsi degnamente al Natale è data la possibilità in parrocchia di vivere la misericordia, il perdono e l amore di Dio nostro Padre nel Sacramento della Riconciliazione o Penitenza. Sabato 21 Gravesano: santi Pietro e Paolo dalle ore alle ore Confessione per bambini e ragazzi Mercoledì 11 Gravesano: santi Pietro e Paolo dalle ore Celebrazione comunitaria con confessione individuale (saranno presenti più sacerdoti) Martedì 17 Gravesano: santi Pietro e Paolo dalle ore Confessione per giovani e adulti Martedì 24 Bedano: santa Maria dalle ore alle Gravesano: santi Pietro e Paolo dalle ore alle TEMPO DI NATALE Solennità del Natale del Signore Martedì 24 Bedano: Casa Stella Maris ore Messa natalizia della vigilia Gravesano: santi Pietro e Paolo ore Veglia e messa della notte Mercoledì 25 Bedano: santa Maria ore 8.30 Messa dell Aurora Gravesano: santi Pietro e Paolo ore Messa pro populo Festa di santo Stefano, primo martire Giovedì 26 Gravesano: santi Pietro e Paolo ore Messa Festa della santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe Sabato 28 Manno: santi Rocco e Sebastiano ore Messa 19

20 Domenica 29 Bedano: santa Maria ore 8.30 Messa Gravesano: santi Pietro e Paolo ore Messa Martedì 31 Gravesano: santi Pietro e Paolo ore Messa e Te Deum di ringraziamento. È sospesa la messa a Manno Gennaio 2014 Solennità di Maria Santissima Madre di Dio Mercoledì 1º Bedano: santa Maria ore 8.30 Messa Gravesano: santi Pietro e Paolo ore Messa pro populo Solennità dell Epifania del Signore Lunedì 6 Bedano: santa Maria ore 8.30 Messa Gravesano: santi Pietro e Paolo ore Messa pro populo Festa del Battesimo del Signore Sabato 11 Manno: santi Rocco e Sebastiano ore Messa Domenica 12 Bedano: santa Maria ore 8.30 Messa Gravesano: santi Pietro e Paolo ore Messa Martedì 28 Gravesano: centro san Pietro ore Catechesi Dal 18 al 25 gennaio: settimana di preghiera per l unità dei cristiani 20

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