AESVI. Rassegna Stampa del 02/09/2010

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1 AESVI Rassegna Stampa del 02/09/2010 La proprietà intellettuale degli articoli è delle fonti (quotidiani o altro) specificate all'inizio degli stessi; ogni riproduzione totale o parziale del loro contenuto per fini che esulano da un utilizzo di Rassegna Stampa è compiuta sotto la responsabilità di chi la esegue; MIMESI s.r.l. declina ogni responsabilità derivante da un uso improprio dello strumento o comunque non conforme a quanto specificato nei contratti di adesione al servizio.

2 INDICE AESVI Il capitolo non contiene articoli VIDEOGIOCHI 02/09/2010 Sole Nova CERVELLI digitali 02/09/2010 Sole Nova MOBILITÀ vigilata 02/09/2010 Sole Nova LIBRI LUDICI 01/09/2010 Corriere.it 03:25 Pirate Bay diventa un film-documentario 01/09/2010 Punto Informatico 05:14 Sony-Siena: bandiere ammainate 01/09/2010 Repubblica.it 19:22 Steve Jobs prepara il Natale ios 4.1, nuovi ipod e TV

3 VIDEOGIOCHI 6 articoli

4 02/09/2010 Sole Nova Pag. 9 CERVELLI digitali Nuove generazioni più intelligenti ma meno empatiche e incapaci di cogliere i nessi causa-effetto LA ROYAL INSTITUTION È STATA FONDATA NEL IL PRIMO PRESIDENTE FU George Finch mila davanti a uno schermo digitale» dice la Greenfield per rimarcare la portata di un fenomeno. Duemila ore durante le quali il ragazzino si nutre di valanghe di stimoli brevi, veloci, a intensità (e spesso violenza) crescente in una spirale che premia la gratificazione immediata, per di più in un ambiente fittizio, privo di rischi e conseguenze concrete delle proprie azioni. «In un videogame, se sbagli ricominci il gioco - spiega la Greenfield, - ma nella vita vera se cadi da un albero e ti spezzi la schiena l'effetto è reale e irreversibile». La capacità di relazione emotiva con gli altri è l'aspetto che la Greenfield vede a rischio. «Ad esempio, quando leggi un libro, gli eventi descritti sono vissuti in relazione alle persone che vi sono raccontate. Il romanzo ti richiede di entrare nella psicologia dei personaggi, intercettandone stati d'animo, ansie e speranze. Se la trama verte sulla liberazione della principessa, il modo in cui questa avviene e le emozioni che l'azione produce rientrano nel vissuto della lettura. In un videogame, invece, il processo è solo un ostacolo da superare il più velocemente possibile e non ti curi di come arrivi a una certa situazione; in altre parole, non ti importa della principessa, l'unica cosa che conta è raggiungere il livello successivo». Ne discende che un'esposizione prolungata a un ambiente "da videogioco" porta alla tendenza a enfatizzare il momento ma non il significato insito in un'esperienza, in una storia, o in una persona. Tutto questo, dice la Greenfield, si fissa nel cervello a scapito di uno sviluppo equilibrato della sua "porzione" cognitiva, quella localizzata nella corteccia prefrontale (non a caso l'ultima a svilupparsi nel processo di crescita degli adolescenti), che dà senso alle cose, crea empatia verso gli altri, determina la comprensione fra azione e conseguenza, fa provare senso di colpa o rimorso. Se non ci si allena fin da piccoli a cercare di captare, intuire, interpretare i sentimenti altrui si crescerà senza che il cervello abbia appreso a farlo: «Come posso imparare cosa significano un improvviso rossore, un balbettio, un silenzio imbarazzato, uno sguardo accigliato, un'occhiata di avvertimento se non condividendo esperienze con gli esseri umani invece che con un computer?». Veloci, reattivi, campioni del multitasking ma emotivamente desensibilizzati e incapaci di pesare le proprie azioni, ecco come rischiano di divenire i nostri figli. Proponendo un'ipotesi che ha destato un certo rumore, la scienziata inglese ha fatto notare che forse non è pura coincidenza che il quasi collasso del sistema finanziario dello scorso autunno sia avvenuto con l'entrata in scena di una generazione di giovani banchieri, traders e intermediari cresciuti in gran parte in ambienti eminentemente digitali. «Ovvero in quel tipo di cultura in cui ci si abitua a prendere decisioni impulsive e senza valutazione dei loro effetti» sottolinea la Greenfield. Queste della Greenfield sono idee e supposizioni ancora difficili da testare a livello neurologico, ma che trovano già alcune conferme a livello epidemiologico: «È assodato che le persone che hanno subìto traumi alla corteccia prefrontale tendono a essere più avventate, imprudenti e spericolate» ricorda la Greenfield. «La dopamina (la sostanza chimica che induce piacere e gratificazione immediata e di cui sono noti i collegamenti con tossicodipendenza, obesità e schiavitù da gioco d'azzardo) ad alte concentrazioni tende a ridurre proprio l'attività della zona prefrontale». Quella, si diceva, da cui dipende la nostra abilità di pesare i rischi e valutare le conseguenze, operare scelte comportamentali e imporsi auto-controllo nella sfera sociale. RIPRODUZIONE RISERVATA 1 Chi è Susan Greenfield (60 anni) è una scienziata inglese rinomata per studi sulla fisiologia del cervello, concentrati sugli effetti del morbo di Parkinson e dell'alzheimer. Insegna Farmacologia delle sinapsi al Lincoln College, a VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 02/09/2010 4

5 02/09/2010 Sole Nova Pag. 9 Oxford, ed è stata insignita del titolo di Baronessa della Scienza. È stata la prima donna-scienziato a essere invitata a tenere le Christmas Lectures alla Royal Institution of Great Britain, nella quale è stata direttore fino allo scorso gennaio. VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 02/09/2010 5

6 02/09/2010 Sole Nova Pag. 16 MOBILITÀ vigilata I "parental control" sbarcano sul cellulare per la tranquillità dei genitori (e l'ansia dei figli) PER IL GURU DI F-SECURE Mikko Hypponen I CELLULARI SARANNO PRESTO NEL MIRINO DEGLI HACKER La passione dei teenager per gli smartphone ha un aspetto positivo, se vista con gli occhi dei genitori apprensivi: permette ai secondi di controllare meglio i primi. Si stanno moltiplicando, infatti, le applicazioni di "parental control" mobili: i genitori possono configurarle e controllarle tramite password (un po' come con quelle su pc). È un campo dove anche i ricercatori italiani del Cnr fanno innovazione: «A settembre pubblicheremo la beta gratuita di ICare Mobile, per Symbian. È il punto di arrivo di cinque anni di ricerche», spiega Fabio Martinelli, responsabile del gruppo sicurezza dell'iit-cnr. Sono tre gli aspetti innovativi di ICare Mobile, rispetto ad altri software simili. Il primo è che «l'algoritmo riesce a riconoscere immagini pornografiche, con un tasso di successo del 92%, utilizzando una bassa potenza di calcolo. Come quella disponibile su uno smartphone di fascia bassa. È la prima volta che ci si riesce; finora è stato possibile solo su desktop, dove il tasso di successo è più alto, o su smartphone di fascia alta». È un punto di forza perché è più probabile che un minorenne utilizzi uno smartphone economico. Il controllo sulle immagini riguarda tutte quelle che passano dal cellulare: via internet, mms o bluetooth. «ICare riesce a filtrare anche le immagini che l'utente vorrebbe scattare con la fotocamera. È una soluzione contro un fenomeno crescente: minori che riprendono propri atti sessuali, per poi diffonderne le immagini». Peccato che il filtro non funzioni anche con i video. Il secondo aspetto notevole è che ICare Mobile non sfrutta un server remoto ma funziona tutto in locale. Il che evita di dover attivare un'offerta internet mobile. «Terza innovazione: ICare Mobile è modulare e consente di impostare controlli con parametri molto fini». Significa che il genitore può abilitare i controlli con molta flessibilità: per esempio, stabilire che durante gli orari di scuola è possibile chiamare solo il numero della madre e sono bloccati i videogame. Oppure che in quella fascia oraria, l'utente non può allontanarsi dalle coordinate gps corrispondenti all'edificio scolastico; se lo fa, parte un sms di avviso ai genitori. Infine, ICare Mobile ha funzioni anche non collegate al parental control: un antivirus e un antifurto (questo sfrutta il gps per rintracciare il cellulare scomparso). Altri software, come quelli di KidSafety (azienda del Colorado) e di WebSafety (Texas), utilizzano il gps anche per controllare che l'utente guidi correttamente. Quando il cellulare è in un veicolo in movimento, quindi, il software disabilita gli sms; si accorge inoltre se l'utente supera i limiti di velocità e, in questo caso, manda il solito sms di allarme ai genitori. KidSafety e WebSafety però non sono gratuiti, ma costano 9,99 dollari al mese, appoggiandosi su un server esterno per elaborare i controlli. Un altro aspetto comune a questi due software è la capacità di analizzare le parole che appaiono sul display (da sms, internet o altro) e controllare che non ci siano termini "pericolosi" (per esempio collegati a sesso e droga). Sfruttano un vocabolario con migliaia di parole (ovviamente in inglese). I due software funzionano su cellulari Blackberry, Android e Symbian. Su iphone no perché Apple non consente ad applicazioni di terze parti di usare il gps, il che limiterebbe le funzioni di parental control. Più focalizzato sui social network è GoGoStat, di Schakra, un'azienda di Redmond creata da un team di ex dipendenti Microsoft. Non si installa ma funziona all'interno di Facebook, dove monitora messaggi e foto degli utenti. Non solo: permette ai genitori anche di filtrare le relazioni sul social network. Il minore vuole aggiungere un amico al proprio network? Deve inserire un codice di conferma, fornito dal genitore. È un controllo che si applica all'account Facebook, a prescindere dal modo con cui il minore vi accede: sia dal computer sia dal cellulare. In più, GoGoStat offre un pulsante di emergenza, da premere quando il figlio scompare: manda in automatico, alle autorità, le sue foto recenti, gli ultimi status update e il network di relazioni dei social network. Ovviamente funziona solo negli Usa. GoGoStat per ora è gratuito, ma Schakra sta progettando alcune funzioni premium. Sta inoltre per lanciare un'applicazione iphone. «Noi non intendiamo fare business dal nostro software», dice invece Martinelli, che aggiunge: «Qualunque azienda VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 02/09/2010 6

7 02/09/2010 Sole Nova Pag. 16 però potrebbe scaricarlo e svilupparlo ulteriormente, per farne un prodotto commerciale». Alessandro Longo RIPRODUZIONE RISERVATA controllo a. Anche per i non minori: possono essere usate regole anti-furto che permettono di rintracciare il dispositivo sottratto. b. Software permettono ai genitori di confermerare la amicizie facebook dei figli minorenni. c. Consentono ai genitori di mandare alle autorità un messaggio di emergenza se il bambino è scomparso, con sue foto recenti allegate in automatico, lo status e il network dei suoi amici. filtro a. Il riconoscitore automatico di immagini e video pornografici è in grado di intercettare tali contenuti prima che siano visibili ai giovani utenti. b. Non eseguire videogiochi nelle ore e nei giorni di scuola. c. Con keyword: i software inoltrano ai genitori gli sms che contengono parole pericolose (sesso, droga). d. Regole anti-virus che impediscono alle applicazioni dannose di essere eseguite. foto="/immagini/milano/photo/205/2/16/ /n16raga-afp.jpg" XY=" " Croprect=" " localizzazione/gps a. Disabilitano gli sms quando si guida. b. Se l'utente supera i limiti di velocità, sms di avviso ai genitori. c. Sms di avviso se l'utente esce dalle coordinate corrispondenti alla scuola. VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 02/09/2010 7

8 02/09/2010 Sole Nova Pag. 17 di Luca Tremolada LIBRI LUDICI dietro lo specchio Extra Lives: Why Video Games Matter di Tom Bissell è un libro che parla di videogame (era intuibile dal titolo). In particolare Bissell è l'ultimo di una generazione di scrittori che negli Stati Uniti si è misurata con il mezzo videoludico. Ma diversamente dal passato, il libro sembra finalmente libero da un tic che aveva colpito tutta la precedente letteratura di genere. Questa volta non si discetta della bontà del videogioco. A differenza di Everything Bad Is Good for You: How Today's Popular Culture Is Actually Making Us Smarter di Steven Johnson, Extra Lives non raccoglie studi di neurofisiologia, non intervista sociologi e psicologi non si interroga sulla supremazia del libro sul film, del film sul videogioco e del videogioco sul libro. Finalmente questo cerchio narrativo viene rotto. Extra Lives racconta l'esperienza di un poco più che trentenne che ama giocare. Senza stereotipi o tesi precostituite. Solo la cronaca di quello che avviene dentro lo schermo. Curiosamente è pure divertente. VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 02/09/2010 8

9 01/09/ :25 Corriere.it Sito Web Pirate Bay diventa un film-documentario Home TECH E CINEMAPirate Bay diventa un film-documentarioil lungometraggio sulla storia del sito di file sharing portato in tribunale, divenuto simbolo del libero scambiomilano - Away from keyboard, ovvero via dalle tastiere, allontanati dalla tecnologia. Come vive chi per lavoro e passione è abituato a non farne a meno? Di questo e del dibattimento legale che coinvolge i ragazzi della Baia dei Pirati (The Pirate Bay) parlerà il nuovo film-documentario svedese (TPB AFK, The Pirate Bay, Away from keyboard) ora in produzione, che non verrà reso pubblico prima della fine del processo di appello della causa che oppone i suoi tre fondatori alle major del cinema hollywoodiano e all'industria dei videogiochi.il FILM - Certo non sarà una storia con suspense e produzione da kolossal, ma racconterà l'avventura dei pirati della Baia, oggi sfociata in movimento politico e simbolo internazionale della libertà di fruizione e scambio dei contenuti, protetti o meno da copyright che essi siano. La trama parte dagli albori della Baia e svela come tre geek svedesi hanno un po' per gioco e un po' per protesta creato quello che oggi è il più grande sito di torrent del web. Alternerà fiction a documentario, proponendo anche parte delle 200 ore di registrazione del dibattimento in aula che il regista (un giurista svedese di Malmö, Simon Klose) ha girato personalmente in aula. E parlerà di «un gruppo di persone di una comunità digitale che d'un tratto sono costrette ad abbandonare internet e fare i conti con la loro nuova vita offline, via dalle tastiere», come si legge sul sito dedicato al film. I tre protagonisti sono TiAMO (Fredrik Neij, un fanatico di birra e hardware), Brokep (Peter Sunde, ambientalista sfegatato) e Anakata (Gottfrid Svartholm Warg, un hacker, libertario e paranoico), la lingua rigorosamente lo svedese, ma chi vorrà potrà cimentarsi nei sottotitoli e tradurre i dialoghi nella sua lingua.la DISTRIBUZIONE - Non è ancora nota la data del rilascio del film, legata alle sorti del processo d'appello che si aprirà a Stoccolma il prossimo 28 settembre. Ma si conosce già la modalità di distribuzione del lungometraggio, che in questo caso non passerà dai canali tradizionali: sarà disponibile su BitTorrent, utilizzando il formato aperto Ogg/Theora. Anche se verrà prodotto comunque anche il dvd, per chi volesse acquistarne copia e sollevare così la troupe dai costi di produzione. Per donare è possibile collegarsi al sito di Kickstarter, dove il regista ha presentato il progetto e già raccolto 30mila dollari americani da oltre mille persone diverse.il PROCESSO - A inizio del 2009 era partito a Stoccolma il processo ai tre fondatori di Pirate Bay e a Carl Lundström, che diede loro fondi in fase di start-up. Ad accusarli erano i rappresentanti del mondo del cinema hollywoodiano e dei videogiochi, chiedendo loro un risarcimento per i molti download di file protetti da diritto d'autore dal loro sito. Nello specifico, Warner, MGM, Columbia, 20th Century Fox, Sony BGM, Universal ed EMI chiedevano di essere risarcite di 100 milioni di corone svedesi, pari a circa 8 milioni di euro. Ad aprile 2009 la condanna in primo grado: nonostante molti capi d'accusa siano caduti nel corso del dibattimento, i 4 sono condannati a un anno di carcere e ammende pari a 2,7 milioni di euro con l'accusa di «complicità nella violazione della legge sul diritto d'autore». A fine settembre, l'ultima puntata della storia legale, che il regista e la sua troupe attendono anche per poter scrivere il finale del film.eva Perasso 01 settembre 2010 RIPRODUZIONE RISERVATA VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 02/09/2010 9

10 01/09/ :14 Punto Informatico Sito Web Sony-Siena: bandiere ammainate Sony-Siena: bandiere ammainate Tolti i simboli tutelati delle contrade. I senesi esultano, Sony fa sapere che rimuoverà ogni riferimento anche dal materiale già in circolazione Share Roma - Alla fine il Consorzio per la tutela del Palio di Siena ha ottenuto quello che voleva: Sony ha rimosso dalla discussa gara di go-kart ambientata in Piazza del Campo le bandiere simbolo delle contrade della città. Il Consorzio che detiene la proprietà intellettuale sui simboli della corsa aveva chiesto alla giapponese di rimuovere le bandiere, simboli coperti da proprietà intellettuale. Non aveva neanche chiesto in cambio il versamento di royalty, ma ne aveva fatto una questione di principio: l'utilizzo dei simboli dell'antica manifestazione nulla avevano a che fare con le automobiline che rischiavano, di conseguenza, di comprometterne l'immagine. Il Consorzio ha espresso "soddisfazione e ringraziamento" in merito alla faccenda. Sony ha inoltre fatto sapere di aver ritirato dal mercato ogni materiale promozionale contenente i riferimenti contestati. Claudio Tamburrino TAG: tecnologia, proprietà intellettuale, copyright, marchi, Italia, Sony, videogame, videogiochi, siena CONDIVIDI: VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 02/09/

11 01/09/ :22 Repubblica.it Sito Web APPLE - Il fondatore dell'azienda di Cupertino presenta le nuove versioni dei più popolari e venduti dispositivi multimediali sul mercato. Il modello Nano diventa touch, la videochat arriva su ipod Touch. E arriva anche la seconda generazione di AppleTv dal nostro inviato TIZIANO TONIUTTI Steve Jobs prepara il Natale ios 4.1, nuovi ipod e TV LONDRA - Fino a qualche tempo fa, l'espressione "E' facile, basta premere un tasto" dava l'idea di un presente tecnologico, in cui la pressione di un bottone poteva semplificare notevolmente la vita. Si immaginava un futuro pieno di pulsanti da premere e invece non andrà così, anche e forse soprattutto per volontà di Apple e di Steve Jobs. Che ha deciso di liberare il genere umano da tasti e bottoni, trasformando ogni apparecchio in superficie interattiva "touch". Finora gli apparecchi della famiglia ios hanno raggiunto i 120 milioni di unità vendute nel mondo, un ottimo motivo per insistere. Ecco le novità di Apple nel dettaglio. LE IMMAGINI DEL KEYNOTE Nuovi ipod. Toccare e non più solo guardare. Questa la scelta alla base del nuovo ipod Nano presentato oggi, che perde la classica ghiera bianca a sfioramento e diventa un oggetto tutto schermo, multitouch come i modelli più avanzati. Oltre a tornare alla forma originaria, quadrata, dopo un periodo di allungamento verticale. Si tratta di un prodotto molto elegante, che mantiene tutte le funzionalità del precedente Nano e che probabilmente avrà successo. Un mini-ipod touch a tutti gli effetti, senza applicazioni, disponibile in sette colori a 149 dollari. C'é poi il nuovo ipod touch, molto atteso, che Jobs introduce come la piattaforma per videogiochi più venduta al mondo, più di Nintendo e Sony insieme. Il Touch di quarta generazione prende dall'ultimo iphone il Retina Display e Facetime, la tecnologia per videochat. Al servizio di quest'ultima due fotocamere, una frontale e una posteriore. Migliorata anche l'elettronica: il cuore è lo stesso chip A4 di iphone, e lo spessore è ulteriormente ridotto. Cambia anche ipod shuffle, il modello più economico della linea. Il nuovo shuffle è un mix tra l'ultima e la penultima generazione, con la tecnologia Voiceover che identifica il brano in riproduzione e ne pronuncia il titolo, ma stavolta tornano i pulsanti, assenti nell'ultima versione. Un controllo fisico che farà piacere a molti utenti che ne avevano lamentato la mancanza. Costerà 49 dollari e con buona probabilità contribuirà ad aumentare le vendite della famiglia di prodotti ipod, che al momento raggiungono i 275 milioni di unita vendute. itunes diventa social. Il programma di gestione di ipod e iphone acquisterà, nella nuova versione, un'estensione sociale chiamata Ping. In modo molto simile al funzionamento dei social network, itunes potrà collegare tra loro utenti connessi dai gusti musicali e permettere ad ognuno di scoprire nuovi artisti e ampliare il proprio cerchio socio-musicale su Internet. Si potrà "seguire" qualcuno e naturalmente essere seguiti, commentare canzoni e album, pubblicare video e foto. Il tentativo di Apple è di trasformare l'utilizzo di un programma di gestione in una esperienza di interazione e comunicazione, a partire dalla musica. Una piccola Woodstock elettronica. Da notare che di itunes cambia anche l'icona: non più il vetusto cd con la nota, ma un più contemporaneo logo su fondo blu. Il nuovo itunes si può già scaricare dal sito Apple. Apple Tv. A partire dalle dimensioni, la nuova Apple tv mostra che l'azienda di Cupertino pone particolare attenzione su questa fascia di prodotti. Il nuovo apparecchio è grande un quarto del precedente, meno di un cd, e ha connessioni ethernet e hdmi, per visualizzare contenuti in hd noleggiati dal web sulla tv di casa. Il costo per singolo programma sarà di 99 centesimi di dollaro, e gli abbonati a Netflix (non disponibile in Italia) potranno visualizzare anche questi contenuti, oltre a YouTube e ai Podcast. Naturalmente sarà possibile riprodurre in streaming i contenuti multimediali dai computer e dagli hard disk di casa. Costerà 99 dollari. ios 4.1. Jobs mostra le principali innovazioni dell'ultima versione del sistema operativo per iphone, ipad e ipod touch. L'accento è sull'eliminazione dei bug e i miglioramenti al software della fotocamera, ma c'è grande attenzione per il mercato dei videogiochi. Il sistema operativo è adesso in grado di organizzare partite multigiocatore, e per dimostrarlo Jobs ha invitato sul palco gli sviluppatori di Project Sword, un gioco di VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 02/09/

12 01/09/ :22 Repubblica.it Sito Web combattimento medievale. Sul display di iphone appare un invito, inviato da un altro giocatore via wireless, ad iniziare una partita. Se l'utente accetta il gioco ha inizio, in tempo reale. Il nuovo OS arriverà la prossima settimana. ios 4.1 anche per ipad. Annunciato anche l'aggiornamento per il tablet, che presto avrà accesso alla tecnologia di cui tutti lamentavano l'assenza: il multitasking. Proprio come su iphone 4, dal prossimo novembre gli utenti di ipad potranno aprire più app contemporaneamente, organizzare queste ultime in cartelle e anche stampare va wireless. Una delle innovazioni sostanziali si chiama Airplay, l'evoluzione di Airtunes. Una funzionalità che permette di condividere ogni tipo di documento multimediale, video, audio o fotografico, su tutto il network domestico. Ad esempio, si potrà trasmettere un film da ipad a Apple tv, o un album musicale dal computer di casa. Altri Apple Store. Parigi, Cina e Londra, le tre ultime aperture per i negozi dedicati ai prodotti della mela bianca, che adesso sono 300 in tutto il mondo. VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 02/09/