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1 RASSEGNA STAMPA Venerdì, Il Sole 24 Ore 1 Verso l abolizione del Durt al Senato 2 Corsia preferenziali per i medicinali oncologici 3 Al Cdm il riordino delle professioni 4 Psicologi all attacco:siamo nel pianeta sanità 5 Il censimento dei precari non arriva al traguardo Il Secolo XIX 1 Cambio medico dalla metà di agosto La Repubblica 1 Scattano i controlli nelle case di riposo task force in campo per gli anziani 2 Asl, Montaldo conferma i direttori

2 pag. 2 Verso l'abolizione del «Durt» al Senato Il governo promette: interverremo - Maratona alla Camera contro l'ostruzionismo M5S VERSO L'ESAME AL SENATO L'anticipo del 10% negli appalti potrebbe diventare obbligatorio. Il Miur chiede di tornare indietro sulle borse di studio universitarie ROMA Retromarcia sul Durt nel passaggio al Senato: dal governo arrivano rassicurazioni sull'intenzione di correggere o, quasi sicuramente, eliminare del tutto la norma sulla responsabilità solidale negli appalti che ha scatenato le proteste delle imprese. In una giornata segnata ancora dall'ostruzionismo del M5S nell'aula della Camera, con ordini del giorno e dichiarazioni di voto-fiume e via libera sul provvedimento finale che slitta a oggi, il documento unico di regolarità tributaria è stato il tema centrale. Nata per semplificare, la norma si presenta infatti come un'enorme complicazione burocratica. L'emendamento approvato in commissione, a firma del "grillino" Mimmo Pisano, introduce il Durt, acquisito dall'appaltatore per verificare la corretta esecuzione degli adempimenti fiscali del subappaltatore ed escludere in questo modo la responsabilità solidale. Il viceministro all'economia Stefano Fassina, che in commissione aveva dato parere positivo per il governo, spiega che la norma nasceva per essere «di supporto alle imprese» e prevedeva anche l'utilizzo «opzionale» di un portale predisposto dall'agenzia delle entrate, ma senza registrazione del subappaltatore «vale la disciplina vigente». Tuttavia, «per evitare dannose strumentalizzazioni», aggiunge, «ci fermiamo e discutiamo prima di andare avanti». L'idea è «spostare la valutazione dell'intervento nei decreti attuativi della delega fiscale, dopo un passaggio di discussione con le rappresentanze delle imprese e dei lavoratori». Passaggio che appare indispensabile, viste le reazioni del mondo imprenditoriale, da Ance a Confcommercio a Cna. Il Durt incalza il presidente dell'ance, Paolo Buzzetti aggiunge ulteriori oneri burocratici e rischia di bloccare i pagamenti alle imprese, già tartassate dallo Stato, senza aumentare l'efficacia dei controlli. Siamo pronti a scendere in piazza». Contro la norma si è schierato un fronte trasversale in Parlamento. E a sorpresa lo stesso Beppe Grillo si è dissociato dall'emendamento presentato dal suo esponente della Camera. Un post sul blog del leader M5S annuncia tre emendamenti soppressivi e, una settimana dopo l'approvazione, precisa che la norma proposta da Pisano è stata presentata «a livello personale, in quanto contrario allo spirito di aiuto alle pmi che ha sempre animato il M5S». E oggi una delegazione del Movimento dovrebbe incontrare il premier Enrico Letta con la proposta di cessare l'ostruzionismo in cambio di uno slittamento del Ddl riforme costituzionali. Il coro di no al Durt si è via via rafforzato. Ad assicurare la retromarcia sono stati anche il ministro per la Pa e semplificazione Gianpiero D'Alia, il sottosegretario allo Sviluppo Simona Vicari, la vicepresidente del Senato Linda Lanzillotta. L'intervento appare praticamente scontato, così come è probabile l'inserimento al Senato di modifiche anche su altri temi. In prima fila la norma che esonera dal tetto agli stipendi dei manager le spa pubbliche non quotate che svolgono servizi di interesse generale. Il fronte è molto caldo e l'assemblea di Fs che dovrebbe confermare Mauro Moretti a.d. del gruppo è stata rinviata al 6 agosto proprio per attendere la soluzione. Possibili interventi anche sull'anticipo del 10% ai fornitori di appalti con la Pa: si punta a renderlo obbligatorio e non più facoltativo. Il Miur, inoltre, chiederà il ritorno alla formulazione originaria della norma sulle borse di studio per gli studenti meritevoli nel rispetto delle prerogative costituzionali in materia assegnate alle regioni. C.Fo.

3 Corsia preferenziale per i medicinali oncologici pag. 2 FARMACEUTICA I produttori dovranno certificare che le materie prime utilizzate per i loro prodotti rispettano le norme di buona fabbricazione La proroga di sicurezza sull'obbligo di polizza Rc per il personale sanitario, definitivamente al riparo dalla scadenza di metà agosto. La corsia preferenziale per l'ingresso nella concedibilità a carico del Ssn per i farmaci di particolare rilevanza, col Big Ben della burocrazia farmaceutica tenuto allo stop in un massimo di cento giorni. E ancora: la marcia alta sul fascicolo sanitario elettronico, sperando di razionalizzare i servizi e tagliare i costi. E il definitivo approdo in soffitta di certificati "fuori moda", come l'idoneità fisica ancora richiesta ai neo-assunti nel pubblico impiego. Sono questi alcuni dei principali interventi al capitolo sanità previsti dal Dl «Fare», nella versione che ha raccolto la fiducia della Camera. Il mix di misure apparecchia soluzioni urgenti e ragionevoli semplificazioni. È a quest'ultimo capitolo che afferisce ad esempio lo snellimento dell'attività di verifica dei requisiti di invalidità affidata all'inps. Il testo stabilisce che le categorie di cui sia già stata accertata la menomazione non subiranno altre verifiche, escludendo ad esempio esplicitamente i soggetti affetti da sindrome da talidomide o Down. E garantisce che in attesa delle procedure nessuno perderà l'emolumento economico già ottenuto. Sull'onda della semplificazione anche l'invio dei certificati di gravidanza, parto e Ivg dal medico all'inps esclusivamente per via telematica e lo snellimento degli obblighi in tema di sicurezza del lavoro per le prestazioni agricole, stagionali o di beve durata. In pista con il Dl «Fare» anche misure che impattano sulla galassia farmaceutica. La prima affronta una impasse legata all'adeguamento alla normativa comunitaria mantenendo in capo ai produttori farmaceutici l'obbligo di certificare che le materie prime utilizzate per la produzione dei propri prodotti anche importate da Paesi terzi rispettano le norme di buona fabbricazione. La seconda modifica un passaggio della spending review prevedendo che il monitoraggio complessivo della spesa sostenuta per l'assistenza farmaceutica ospedaliera invece di fare riferimento ai dati rilevati dai modelli Ce delle regioni (come appunto previsto dalla legge 135/2012) dovrà prendere per buoni i dati trasmessi nell'ambito del nuovo sistema informativo sanitario, ovvero i dati della tracciabilità basati sui dati di fatturazione delle imprese. Una misura secondo gli esperti destinata a risolvere ragionevolmente i disguidi di calcolo che hanno spesso afflitto in passato i monitoraggi di settore. SARA TODARO RIPRODUZIONE RISERVATA

4 pag. 16 Al Cdm il riordino delle professioni Paolo Del Bufalo Sperimentazione clinica, riordino delle professioni, sicurezza alimentare e corretti stili di vita: Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, va all'attacco delle grandi incompiute finora del Ssn e presenta al Consiglio dei ministri di oggi un disegno di legge su «Disposizioni in materia di sperimentazione clinica dei medicinali, di riordino delle professioni sanitarie e formazione medico specialistica, di sicurezza alimentare, di benessere animale, nonché norme per corretti stili di vita». Il testo ricalca, riscrivendoli e rivisitandoli, molti dei temi già presenti nell'omnibus rimasto fermo al Senato nella passata legislatura e altri che non hanno trovato posto nel decreto Balduzzi (legge 189/2012). Sulle professioni il nuovo Ddl si innesta nel percorso dei disegni di legge su cui al Senato si sta lavorando per un testo unico e che prevedono, oltre alla riforma degli Ordini dei medici, la realizzazione di tre maxi-ordini per le professioni sanitarie di infermiere, ostetrica e tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (compresi gli assistenti sanitari, oggi con un albo a sé). E sempre in tema di Ordini l'altra incompiuta era trasferire quelli di biologi e altre professioni sanitarie oggi controllate dal ministero della Giustizia sotto la vigilanza del ministero della Salute. Nel provvedimento poi sono attese una serie di disposizioni che confermano il divieto di utilizzo di sigarette elettroniche per i minori e in tutte le aree scolastiche (anche aperte). Sempre su questa linea sopno previste nuove norme sulle scritte che dovranno essere messe sui pacchetti di sigarette. Nel capitolo sugli stili di vita poi, il ministro dovrebbe aver previsto anche campagne informative per promuovere tra i giovani a ridosso della maggiore età percorsi di prevenzione, con controlli sanitari presso medici e strutture del Servizio sanitario nazionale, come già aveva annunciato in Parlamento. RIPRODUZIONE RISERVATA

5 Psicologi all'attacco: siamo nel pianeta-sanità pag. 16 Il presidente del Consiglio nazionale degli psicologi, Luigi Palma, bacchetta l'istat che nella nuova classificazione delle professioni CP 2011 non ha inserito la professione di psicologo tra quelle sanitarie. In effetti l'istat avrebbe commesso un errore. «Gli psicologi in Italia sono stati riconosciuti professione sanitaria da cinque anni (legge 31/2008), quando il controllo su questa professione è passato dal ministero della Giustizia al ministero della Salute» spiega Palma. A ulteriore dimostrazione che di "sanitari" si tratta va segnalato che il rinvio dell'obbligo assicurativo di un anno previsto nel decreto del fare per le sole professioni sanitarie riguarda anche gli psicologi, che infatti partecipano al tavolo di confronto aperto presso il ministero e a cui partecipano solo gli ordini interessati. Così come il presidente dell'ordine è un componente di diritto del Consiglio superiore della sanità. Da ultimo gli psicologi che operano all'interno del Ssn ricoprono la carica di dirigenti sanitari mentre quelli che svolgono la professione in modo autonomo sono esenti Iva perché offrono prestazioni sanitari. Unica "manchevolezza" legislativa è relativa alla questione disciplinare: infatti presso il ministero della Salute ancora non è stata costituita la Commissione centrale per il secondo grado di giudizio. Fe.Mi. RIPRODUZIONE RISERVATA

6 pag. 17 Il censimento dei precari non arriva al traguardo E tre. Il monitoraggio del lavoro flessibile e degli incarichi dirigenziali nelle Pa slitta un'altra volta, e fissa la nuova scadenza al 30 settembre. A comunicarlo è la Funzione pubblica, che è stata invasa dalle richieste di rinvio da parte degli enti e che ieri ha indicato una nuova scadenza, valida per quasi tutti i comparti: il 30 settembre. Unica eccezione la sanità, perché la rilevazione su aziende ed enti del Ssn partirà a settembre e, secondo i termini ordinari, si dovrà chiudere due mesi dopo. Il primo termine, scritto all'articolo 36, comma 3 del decreto legislativo 165/2001 (lavoro flessibile) e all'articolo 1, commi 39 e 40, della legge 190/2012 (incarichi) era al 31 gennaio; a ridosso della prima scadenza, l'avvio del meccanismo era slittato a marzo, partendo dalla Pa centrale per e- stendersi agli enti locali e chiudere la partita al 30 giugno. Niente da fare, le amministrazioni non sono state puntuali. È tutto il progetto del monitoraggio, del resto, a vivere un calendario disteso, visto che il censimento dei precari è in programma fin dal 2010 (l'aveva inserito nel decreto 165/2001 la riforma Brunetta), ma deve ancora vedere il primo traguardo. G.Tr. RIPRODUZIONE RISERVATA

7 pag. 3 Scattano i controlli nelle case di riposo task force in campo per gli anziani FILIPPO MONTELATICI UNA task force per verificare le condizioni degli anziani nelle case di riposo. A battere a tappeto la città e i piccoli comuni saranno gli operatori delle Asl, alle prese con la prima vera emergenza dell estate e con strutture spesso non in grado di fronteggiarla adeguatamente. «Le aziende, insieme ai Comuni del territorio, effettueranno controlli straordinari nelle case di riposo per verificare che gli operatori delle strutture attuino il protocollo di idratazione dei pazienti spiega Ernesto Palummeri, direttore del reparto di geriatria del Galliera, mentre negli ospedali verranno distribuite quantità d acqua supplementari ai pazienti in cura. Inoltre è attiva la figura del Custode Sociale per monitorare alcune persone anziane giudicate a rischio, riducendo al minimo il tasso di mortalità. In questi giorni la loro attività verrà sicuramente intensificata». A mettere in allerta le i- stituzioni cittadine è stato il bollettino del Ministero della Salute sulle ondate di calore, che ha indicato per Genova il livello 3, precisando che si tratta di condizioni ad elevato rischio, con allerta dei servizi sanitari e sociali. Nella mattinata di ieri si è riunito un tavolo straordinario in Comune per discutere l emergenza e già nel pomeriggio la Protezione Civile ha provveduto ad inviare sms in cui si invitavano le fasce più deboli della popolazione a non u- scire di casa tra le 11 e le 18, bere molta acqua ed evitare di consumare bevande alcoliche e gelati. Il messaggio è stato comunicato anche attraverso pannelli posti sulle strade e alle fermate dei bus, in modo da rendere il più capillare possibile l informazione. Giorni di attività intensa anche per le associazioni solidali come la Comunità di Sant Egidio. I volontari dell ente nel week end rafforzeranno la loro presenza nelle strutture per anziani che seguono tutto l anno, oltre ad intensificare l assistenza per le strade cittadine a persone senza fissa dimora, consegnando pasti e soprattutto acqua. «I nostri interventi sono utili spiega l operatore Sergio Casali ma per prevenire le emergenze è importante ricordare quanto sia fondamentale la rete di prossimità degli anziani. Fare attenzione alle esigenze del nostro vicino di casa può realmente salvare una vita».

8 AVA ZUNINO pag. 9 Asl, Montaldo conferma i direttori MOVIMENTI di mezza estate nelle poltrone della sanità ligure. La giunta regionale ha appena confermato Paolo Cavagnaro alla guida della Asl 4 chiavarese e Flavio Neirotti alla Asl 2 savonese. Succede in questi giorni di fine luglio mentre l assessore alla Salute Claudio Montaldo annuncia che in questa legislatura, e dunque da qui alla primavera del 2015, in Liguria non si faranno fusioni delle Asl. Ciascuna continuerà a governare la propria provincia o, nel caso del Tigullio, area di competenza. Questo perché attorno a questi rinnovi contrattuali dei direttori generali si è scatenato un polverone di retroscena. Lo spunto è che Cavagnaro è stato confermato per due anni alla direzione generale della Asl 4 del Tigullio, mentre Neirotti resterà a Savona con un mandato che scade nel Dunque, il suo contratto è stato rinnovato ancora per tre anni così che Neirotti sopravviverà (nel senso della carica, ovviamente) alla giunta regionale che lo ha nominato e che sarà rinnovata nella primavera del Sarà questo, saranno le pigre fantasie scatenate dal clima torrido, ma la notizia della conferma di Cavagnaro alla Asl 2 pertre anni ha scatenato una ridda di i- potesi. La prima è che con questo incarico, il vicepresidente della giunta e assessore alla Salute Claudio Montaldo, nonché il presidente Claudio Burlando, abbiano voluto anticipare l investitura a guidare la sanità pubblica del ponente ligure. Se il disegno è accorpare le Asl e a ponente fondere Asl 1 e Asl 2, Neirotti che dura in carica un anno più dei suoi colleghi potrebbe dunque essere il naturale direttore generale della super-asl ponentina. Ma la voce è stata bruscamente smentita dal vicepresidente Montaldo. «Neirotti ha un contratto per la Asl 2», dice brusco. Poi sbuffa: «Mi chiedo perché tutte le volte che si fa qualcosa debbano nascere interpretazioni e retropensieri. Qui non ce ne sono». E pur vero che in caso di fusione delle due Asl del ponente ligure, Neirotti con un anno di mandato più degli altri potrebbe essere il candidato naturale a gestire almeno la prima fase. «Non è così per il semplicefatto che le Asl in Liguria non si fondono. Non è un problema all ordine del giorno. E aggiungo: non è un problema di questa legislatura». Perché, allora, Neirotti ha avuto un rinnovo contrattuale che dura un anno più della giunta, mentre Cavagnaro come tutti gli altri direttori generali scadrà quando uscirà di scena questa amministrazione? «Semplicemente perché Cavagnaro alla Asl 4 con questi due anni finisce il suo ciclo di cinque anni. Ne aveva già fatti cinquepiù tre. Neirotti, invece, non ha ancora completato il suo ciclo di cinque più cinque anni. Quando l azienda o- spedaliera del Santa Corona era stata fusa con la Asl, l incarico di Neirotti era ripartito da zero». Quanto ai risultati sulla gestione delle Asl, quella savonese era stata forse la più in difficoltà quando si era trattato di rientrare dai costi. E- rano anche stati stoppati per qualche mese gli interventi chirurgici programmati.

9 pag. 15

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