MEDITATE CHE QUESTO E STATO
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- Maddalena Landi
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1 Circolo Arci Franca Trentin Baratto Figli della Shoah in collaborazione con la Comunità Ebraica di Venezia MEDITATE CHE QUESTO E STATO Ernesto Perillo DOMENICA 22 GENNAIO 2012 Circolo Arci Franca Trentin Baratto (Santa Sofia)
2 Giorno della memoria Il 27 gennaio non è il giorno dlla commemorazione dei morti: è il giorno della memoria per i vivi. Il 27 gennaio non è il giorno dell identità ebraica: esso riguarda la storia d Europa. La memoria non è un accadimento è un atto che si compie tra i vivi, ha un valore pragmatico, serve per fare, dice oggi che del passato si è trattenuto qualcosa che ha arricchito la nostra capacità di agire. Il 27 gennaio non ci interroghiamo sui sopravvissuti o sui testimoni diretti, ma su noi stessi che siamo venuti dopo. D. Bidussa, Dopo l ultimo testimone, Torino, Einaudi, 2009
3 FARE GLI ITALIANI ( ) La storia degli Ebrei di Venezia, come la storia degli Ebrei di qualsiasi città italiana in genere, essenzialmente appunto la storia della formazione della loro coscienza nazionale italiana. La formazione della coscienza nazionale italiana negli Ebrei è parallela alla formazione della coscienza nazionale nei Piemontesi o nei Napoletani o nei Siciliani; è un momento dello stesso processo e vale a caratterizzarlo. Come dal XVII al XIX secolo, a prescindere da tracce anteriori, i Piemontesi o i Napoletani si sono fatti Italiani, così nel medesimo tempo gli Ebrei abitanti in Italia si sono fatti Italiani.( ) A. Momigliano, Pagine ebraiche, Torino, Einuadi, p. 237, 1987, (1933) Leone Pincherle 1848 Ebreo, fu ministro dell agricoltura nel governo provvisorio di Daniele Manin
4 Stella di David e Tricolore Processo di costruzione dello stato unitario nazionale, parallelo e intrecciato con il processo di emancipazione giuridica degli Ebrei. Sviluppo della partecipazione alla vita politica e sociale e processo di secolarizzazione. Nel primo ventennio del 900 presenza degli Ebrei ai massimi vertici politici della società italiana. (Luigi Luzzatti presidente del Consiglio, Ernesto Natham sindaco di Roma, Sidney Sonnino ministro degli Esteri )
5 Lo Stato liberale tutela i cittadini ebrei ma li discrimina in quanto comunità Vale a dire: nonostante la generale convinzione che il liberalismo avesse condotto a una totale e definitiva emancipazione ebraica, di fatto quest'ultima veniva concepita e realizzata solo dallo Stato liberale in quanto istituzione. Le forze sociali e politiche che a esso facevano riferimento, invece, non sempre furono disposte a riconoscere gli ebrei come parte integrante della nazione e non furono rari - anche in Italia - casi di aperta malsopportazione degli elementi di diversità culturale, quando non si udirono accuse di "doppia nazionalità" (quindi di potenziale tradimento) rivolte agli ebrei. Integrazione e assimilazione Perdita della propria identità culturale G. Luzzatto Voghera, Antisemitismo perché? (in Storia e dossier, maggio 1995)
6 Dati demografici 1931: Ebrei 1938: Ebrei 1,1 per mille della popolazione italiana (43 milioni circa) 97% degli Ebrei è localizzato nel Centro Nord
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8 I segni della presenza ebraica nello spazio urbano Roma1904 Torino1884 Firenze1882 Trieste1912
9 Caratteristiche sociali degli Ebrei italiani negli anni Trenta Alto grado di istruzione Urbanizzazione Appartenenza al ceto medio Sotto l aspetto politico, si può affermare che nei primi anni Venti gli ebrei italiani erano fascisti in misura similare a quanto lo erano gli altri italiani ed erano antifascisti in misura maggiore. Nel 1938 gli ebrei che possedevano la tessera del Partito nazionale fascista erano presumibilmente 6900 pari a circa il 27% della popolazione ebraica ultra ventunenne di cittadinanza italiana e al 2,6 per mille del complesso degli iscritti al PNF. M. Sarfatti, 2007
10 % di occupazione degli Ebrei nei diversi settori produttivi ATTIVITÀ % POPOL. ITALIANA (1936) % EBREI (1938) AGRICOLTURA 47,7 1,5 INDUSTRIA 29,3 22,1 TRASPORTI 3,8 3,6 COMMERCIO 8,2 43,3 CREDITO, ASSICURAZIONE 0,6 5,9 ATTIVITÀ E ARTI LIBERE AMMINISTRAZIONE PUBBLICA 0,8 9,4 4,4 11,6 M. Sarfatti, 2007
11 La Prima Guerra Mondiale M. Gilbert (1993)
12 Antigiudaismo e antisemitismo cattolico Avversione all emancipazione concessa agli ebrei Attentato al regime di cristianità che era per la Chiesa il modello di ogni ordinamento politico-sociale Gli ebrei divennero i segreti promotori e protagonisti del processo rivoluzionario accusa di cospirazione, complotto per il dominio del mondo Antisemitismo cattolico veicolo fondamentale per l affermazione e la diffusione di massa di temi e del nuovo antisemitismo politico G. Miccoli, 2004
13 Il processo di nazionalizzazione delle masse nel nostro Paese Il razzismo in Italia nasce all'inizio non contro gli ebrei ma all'interno del progetto di costruzione dell' Italia imperiale, come risultato della guerra in Etiopia del '36-'37. Cartoline postali 1936 La menzogna della razza, 1994
14 Il processo di nazionalizzazione delle masse nel nostro Paese Il fascismo nei territori coloniali, e in particolare in Etiopia, aveva costruito sulla base di un articolato ordinamento giuridico un vero e proprio regime di apartheid fondato sulla più feroce discriminazione razziale e sull'esaltazione del primato della razza bianca. Il razzismo coloniale fu in sostanza la premessa per la mobilitazione del razzismo contro gli ebrei. Piano regolatore di Addis Abeba, 1938 Per gli indigeni sono previsti quartieri periferici nel rispetto di rigorose esigenze di separazione razziale La menzogna della razza, 1994
15 L ideologia razzista italiana L inferiorità culturale e naturale di alcuni gruppi razziali L invenzione della razza italica La menzogna della razza, 1994
16 L immagine deformata del negro si sovrapponeva facilmente ai caratteri fisici deformati dell ebreo proveniente da una vecchia tradizione iconografica. La menzogna della razza
17 L Italia delle leggi razziste ( ) IL PERIODO DELLA PERSECUZIONE DELLA PARITÀ DELL'EBRAISMO Esso fu contraddistinto dal ritorno all'ineguaglianza dei culti; dal rafforzamento della separatezza degli ebrei italiani e dall'altra dalla loro fascistizzazione e integrazione nel nuovo assetto della nazione; dalla crescita dell'antisemitismo e della sua legittimazione pubblica. ( ) IL PERIODO DELLA PERSECUZIONE DEI DIRITTI DEGLI EBREI Esso fu caratterizzato dall'intreccio tra una politica di separazione e una politica di espulsione/allontanamento; L'insieme delle norme e degli eventi persecutori vengono da Sarfatti raggruppati in 6 ambiti tematici: definizione giuridica dei ebreo; condizione generale dell'ebreo; finalità concreta e conduzione generale della persecuzione degli ebrei stranieri; finalità e conduzione generale della persecuzione degli ebrei italiani; normativa persecutoria nei comparti del lavoro, della scuola e della cultura; la violenza. ( ) IL PERIODO DELLA PERSECUZIONE DELLE VITE DEGLI EBREI Il periodo della Shoah imposto dai tedeschi e il periodo dell'eliminazione degli ebrei d'italia voluto (o volutamente subito, che dir si voglia) da Mussolini. M. Sarfatti, 2003
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19 La rottura del patto di eguale cittadinanza La normativa antiebraica definì le proprie vittime non come ebrei ossia persone con determinate caratteristiche religiose, culturali o identitarie, bensì come appartenenti alla razza ebraica, ossia portatori di caratteri materiali ereditari ineliminabili. L impianto razzistico biologico della legislazione Tavole genealogiche per la definizione di ebreo (1938) La menzogna della razza, 1994
20 Le conseguenze delle leggi del '38 l'allontanamento degli ebrei dall'italia (tra l'autunno 1938 e la primavera 1940 il numero degli ebrei stranieri presenti in Italia si dimezzò e quasi 3000 sui circa ebrei italiani lasciarono la penisola; l'uscita e l'abbandono delle comunità ebraiche di quasi 5000 persone; il crollo dei tassi di nuzialità e procreazione; Gli iscritti alle comunità ebraiche passarono da circa iscritti nel 1938, a meno di nel il progressivo impoverimento delle famiglie e dei singoli, costretti da un giorno all'altro a trovare una qualche soluzione per la sopravvivenza; la separazione e la cancellazione della presenza ebraica nel Paese; l' antisemitizzazione della popolazione e della società "La maggioranza degli altri italiani si abituò progressivamente a vivere senza gli ebrei, senza conoscere gli ebrei, senza sentire l'obbligo di rispettare gli ebrei. Gli ebrei divenivano sempre più soli e l'italia sempre più ariana e antisemita.". Gli innumerevoli elenchi di ebrei (e dei loro beni) si rivelarono inoltre di straordinaria utilità per la polizia tedesca e poi anche italiana: gli ebrei deportati da tutta l'italia nel Lager nazisti furono in totale 7495, dei quali 6885 non fecero ritorno. A questi si debbono aggiungere oltre trecento ebrei uccisi in Italia, di cui settantacinque massacrati nella strage delle Fosse Ardeatine. M. Sarfatti, 2003
21 Luoghi di persecuzione antiebraica Con l'entrata in guerra dell'italia (giugno del 1940) furono aperti i campi di concentramento per gli ebrei stranieri e per gli ebrei italiani considerati antifascisti e comunque pericolosi. Il numero dei campi di concentramento italiani non è stato ancora definito: essi furono probabilmente non meno di una cinquantina (Collotti, 2000) M. Sarfatti, 2002
22 LA PERSECUZIONE DELLE VITE maggio , 25 luglio Decisione di istituire nella penisola campi di internamento e lavoro obbligatorio per ebrei italiani abili al lavoro. Decisione italiana di consegnare alla polizia tedesca gli ebrei tedeschi presenti nella Francia sudorientale occupata dall'italia; direttiva di trasferimento a Bolzano degli internati (per lo piú ebrei stranieri) del campo di Ferramonti di Tarsia in Calabria. 10 settembre. Inizio ufficiale dell'occupazione militare tedesca della penisola; nelle regioni di Trieste e Trento i tedeschi istituiscono le Operationszonen Adriatiscbes Kuestenland e Alpenvorland, assumendovi anche i poteri civili e attivandovi la propria politica antiebraica settembre Prima deportazione di ebrei arrestati in Italia (da Merano) e primi eccidi di ebrei nella penisola (sulla sponda piemontese del lago Maggiore); entrambi ad opera di nazisti. 23 settembre Costituzione di un nuovo governo fascista guidato da Mussolini, che assume l'amministrazione dell'italia centrale e settentrionale (escluse le Operationszonen). Successivamente il nuovo Stato viene denominato Repubblica sociale italiana (Rsi). 23 settembre Una disposizione interna della polizia tedesca inserisce ufficialmente gli ebrei di cittadinanza italiana tra quelli immediatamente assoggettabili alla deportazione. 16 ottobre La polizia tedesca attua a Roma una retata di ebrei, la piú consistente dell'intero periodo. Due giorni dopo vengono deportate ad Auschwitz 1023 persone. 14 novembre. Approvazione a Verona del manifesto programmatico del nuovo Partito fascista repubblicano, il cui Punto 7 stabilisce: Gli appartenenti alla razza ebraica sono stranieri. Durante questa guerra appartengono a nazionalità nemica novembre. Diramazione dell'ordine di polizia n. 5 del Ministero dell'interno della Rsi, decretante l'arresto degli ebrei di tutte le nazionalità, il loro internamento dapprima in campi provinciali e poi in campi nazionali, il sequestro di tutti i loro beni (alcune settimane dopo verrà disposta la trasformazione dei sequestri in confische definitive). dicembre. Allestimento del campo nazionale di Fossoli, in attuazione dell'ordine del 3 o novembre (i primi ebrei vi vennero trasferiti dai campi provinciali a fine mese).
23 febbraio LA PERSECUZIONE DELLE VITE Il capo della polizia della Rsi ordina a un prefetto (quello di Reggio Emilia) di consegnare ai tedeschi gli ebrei arrestati da italiani. Si tratta del primo ordine esplicito di tal genere oggi conosciuto; pochi giorni dopo il prefetto risponde comunicando il trasferimento degli ebrei a Fossoli 19, 22 febbraio. Partenza dei primi convogli di deportazione da Fossoli (per Bergen Belsen e Auschwitz) organizzati dalla polizia tedesca. Il campo di Fossoli si rivela quindi come il punto operativo di cerniera tra Rsi e Terzo Reich per la deportazione. 23 marzo. Eccidio delle Fosse Ardeatine, a Roma; tra i 335 uccisi vi sono 75 ebrei. 4 giugno. Liberazione di Roma. fine luglio-inizi Chiusura di Fossoli e trasferimento del campo nazionale a Bolzano. agosto febbraio Ultimo convoglio di deportazione di ebrei dall'italia (da Trieste per Bergen Belsen). 15 aprile. Liberazione del campo di Bergen Belsen aprile Liberazione dell'italia settentrionale.
24 Vittime della SHOAH in Italia Su Ebrei in Italia deportati dal territorio metropolitano deceduti solo 837 sopravissuti deportati dal Dodecanneso deceduti solo 179 sopravissuti
25 LA SOLUZIONE FINALE ATLANTE STORICO DEL POPOLO EBRAICO, ZANICHELLI 19995
26 La persecuzione antiebraica in Italia: un bilancio La scomparsa di molte migliaia di ebrei, la polverizzazione della loro presenza, l'impoverimento di molti settori importanti della cultura umanistica e scientifica del nostro Paese per l'allontanamento e l'espulsione di professionisti, scienziati ed intellettuali e, all'interno del mondo ebraico. Un processo di "ilottizzazione", attraverso la depressione e l'espulsione dai settori della istruzione, della scolarizzazione, della vita professionale che mirava, nel lungo periodo, a uno sgretolamento e delle comunità ebraiche. Ma c è un altro cambiamento che va segnalato: tra il '38 e il '45 scompare quella fascia di confine del mondo ebraico che aveva permesso alla popolazione ebraica in Italia di stare nel processo culturale italiano. In sostanza conseguenze ed effetti che non sono da considerare solo nel breve periodo: basti pensare che, nonostante la costituzione repubblicana del '48, è solo con il 1987 che fu completamente abolita la struttura legislativa delle leggi razziali. D. Bidussa, 1994
27 Il paradigma degli Italiani brava gente Estraneità delle leggi razziali alla società italiana Subordinazione all'esperienza tedesca Rifiuto del popolo italiano e assenza di consenso alle manifestazioni del razzismo nazista Carattere più blando le cui conseguenze non sono paragonabili con quanto si verificò in Germania Assenza di forme di razzismo e di antisemitismo nell'italia del dopoguerra.
28 L'immagine degli ebrei e dell'ebraismo nei libri di storia della scuola media dell'obbligo Nessun testo contiene informazioni sulla presenza di ebrei in Italia, sulla loro consistenza numerica, sulla loro distribuzione spaziale, sulla loro collocazione sociale prima del 1938; La collocazione del tema è data prevalentemente nei seguenti spazi tematici: la politica estera dell'italia mussoliniana, l'aggressione all'etiopia, la stipula dei successivi accordi con la Germania, la preparazione della seconda guerra mondiale; In cinque testi l'informazione è nel paragrafo descrittivo del regime fascista, tra gli aspetti che lo configurano come totalitario e liberticida. Due testi non parlano delle leggi del '38, quattro danno solo l'informazione che ci furono dei provvedimenti antiebraici, sei aggiungono cenni esemplificativi (ad esempio: le leggi antiebraiche "prevedevano discriminazioni e persecuzioni"), sette riportano parte del contenuto delle leggi; La spiegazione è nell'asservimento ai tedeschi e alla politica nazista; Prevale una valutazione che tende ad attenuare gli effetti e le conseguenze della persecuzione fascista; L'inserimento di documenti o di immagini è limitato a pochi manuali. Condotta su 57 volumi scelti tra quelli maggiormente diffusi a partire dal 1983 nelle scuole medie dell'obbligo. L. Wofsi Rocca, G.B. Novello Paglianti, L'immagine degli ebrei e dell'ebraismo nei libri di storia della scuola media dell'obbligo, in "La rassegna mensile di Israel", 1990, pp
29 Italiani brava gente? Più recentemente si è affermata un'altra linea interpretativa che nega il carattere eccezionale della legislazione razziale, riconnettendola alle premesse culturali, ideologiche che affondano le loro radici alla fine dell'ottocento (antigiudaismo e antisemitismo di ispirazione cattolica, nazionalismo) e alle modalità secondo cui avvenne l'integrazione degli ebrei nel nostro Paese: perdita della propria identità e scelta nazionalistica. Coinvolgimento dei militi e funzionari della RSI nella persecuzione antiebraica Arresti eseguiti da italiani 1898 Arresti eseguiti da tedeschi 2489 Arresti eseguiti da italiani con tedeschi 312 Circostanze ignote 2314 Totale 7013 L. Picciotto Fargion, 1994
30 INDIFFERENZA Ma qualunque cosa si scriva su quel periodo che finisce con fascisti e nazisti collaboranti nell inviare milioni di Ebrei nei campi di eliminazione (e ci sono tra le vittime mio padre e mia madre), una affermazione va ripetuta. Questa strage immane non sarebbe mai avvenuta se in Italia, Francia e Germania (per non andare oltre) non ci fosse stata indifferenza maturata nei secoli, per i connazionali ebrei. L indifferenza era l ultimo prodotto delle ostilità delle chiese per cui la conversione è l unica soluzione al problema ebraico. A. Momigliano (1987)
31 I giusti Grazie agli angeli cha a rischio della loro stessa vita ci hanno permesso di continuare a esistere. Grazie agli angeli silenziosi che sapevano e non hanno parlato. Non hanno avuto medaglie, né attestati di benemerenza, né cippi con incisi i loro nomi, ma soltanto un grazie. Grazie per la vita nostra, dei nostri figli, dei figli dei nostri figli e delle generazioni cha da loro verranno. O. Neerman, Ebrei per caso, 2010
32 Rapporto conclusivo (aprile 2001) della Commissione per la ricostruzione delle vicende che hanno caratterizzato in Italia le attività di acquisizione dei beni dei cittadini ebrei da parte di organismi pubblici e privati Desidero concludere con una considerazione finale. Gli aspetti materiali della spoliazione dei beni degli ebrei e della loro restituzione sono certamente importanti ma essi non ne costituiscono l aspetto essenziale. Prima di essere un affare di danaro, la spoliazione è stata una persecuzione il cui obiettivo finale era l annullamento morale e quindi lo sterminio. Nessuna storia saprà raccontare ciò che uomini e donne hanno vissuto quotidianamente con il conseguente peso d angoscia, di umiliazione e di miseria. Certamente è questo il debito che si deve pagare, che è stato pagato in tutte le guerre e di cui molti hanno sofferto. Ma nel nostro caso ciò è avvenuto in attuazione di leggi e di regolamenti discriminatori che hanno violentemente isolato una parte della nostra popolazione per il solo fatto della loro nascita. E questa una vicenda senza precedenti che non deve mai più accadere; che non accadrà se ciascuno di noi, da oggi, non legittimerà in nessun modo la violazione dei diritti umani che devono essere a fondamento della società e delle leggi del nostro Paese. TINA ANSELMI
33 Riferimenti bibliografici David Bidussa, Il mito del bravo italiano, Il Saggiatore, Milano, 1994 David Bidussa, Il problema dell'antisemitismo in Italia, in "I viaggi di Erodoto", n.26, maggio-settembre 1995 Centro Furio Jesi (a cura di), La menzogna della razza. Documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo fascista, Grafis, Bologna 1994 Enzo Collotti, Il razzismo negato, in E. Colllotti ( a cura di) Fascismo e antifascismo. Rimozioni, revisioni, negazioni, Bari, Ed. Laterza, 2000 Enzo Collotti, Il fascismo e gli ebrei. Le leggi razziali in Italia, Bari, Ed. Laterza, 2003 Renzo De Felice, Storia degli ebrei italiani sotto il fascismo, Torino, Einaudi, 1961; nuova ed. ampliata 1993 La persecuzione degli ebrei durante il fascismo. Le leggi del 1938, Camera dei deputati, Roma 1998 Martin Gilbert, Atlante di storia ebraica, Giuntina, Firenze, 1993 Giovanni Miccoli L antisemitismo fra Otto e Novecento: continuità e mutamenti, in U. Fortis (a cura di), Dall'antigiudaismo all'antisemitismo. L'antisemitismo moderno e contemporaneo, Silvio Zamorani editore, Torino, 2004 Arnaldo Momigliano, Pagine ebraiche, Einaudi, Torino, 1987 Attilio Milano, Storia degli ebrei in Italia, Einuadi, Torino, 1963 (ried.1992) Olga Neerman, Ebrei per caso, 2010 Liliana Picciotto Fargion, Il Libro della memoria. Gli Ebrei deportati dall'italia ( ). Ricerca del centro di documentazione Ebraica Contemporanea, Mursia, Milano 1991 Liliana Picciotto Fargion, Per ignota destinazione, Mondadori, Milano 1994 Michele Sarfatti, Gli ebrei nell Italia fascista. Vicende, identità, persecuzione, Einaudi, Torino 2000 Michele Sarfatti, Le leggi antiebraiche spiegate agli italiani di oggi, Torino, Einaudi, 2002 Mario Toascano (a cura di), L'abrogazione delle leggi razziali in Italia ( ). Reintegrazione dei diritti dei cittadini e ritorno ai valori del Risorgimento, Senato della Repubblica, Roma Susan Zuccotti, L'Olocausto in Italia, Mondadori, Milano 1988 (rist.: Tea, Milano 1995
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