RELAZIONE. 1. Trasporto di materiale flottante

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1 RELAZIONE Con il presente progetto di legge si intende agire sul Titolo V della Legge regionale del 12 dicembre 2003 numero 26. Vengono introdotti regolamenti regionali al fine di considerare azioni di prevenzione e di mitigazione di eventi calamitosi derivanti da: 1. fenomeni di trasporto di materiale flottante nei corsi d acqua 2. una inadeguata o assente delimitazione delle zone interessate dalle opere idrauliche di derivazione e scarico delle dighe e delle traverse fluviali che genera pericoli per le persone che frequentano le rive ed i corsi d acqua per scopi ricreativi. 1. Trasporto di materiale flottante Il materiale flottante è generalmente costituito da solidi galleggianti o semigalleggianti che sono trasportati dalla corrente dei corsi d acqua, la cui quantità aumenta considerevolmente durante i fenomeni di piena e con effetto esponenziale procedendo da monte verso valle. Il principale pericolo dovuto alla quantità del materiale trasportato è legato alla sua possibilità di accumulo e quindi alla possibilità di intasamento sia delle luci di deflusso di dighe, traverse e dei loro scaricatori, sia delle luci dei ponti. Le conseguenze derivanti dalla ostruzione delle luci di deflusso possono provocare da un lato l aggravio delle condizioni di carico del ponte o dell opera idraulica con rischio di crolli, dall altro l incremento di livello di rigurgito a monte con rischio di esondazioni. Un altro aspetto da considerare è la mitigazione degli effetti dovuti al trasporto di materiale flottante dagli affluenti nei laghi lombardi cui è associato un elevato costo di recupero poiché allo stato attuale, in mancanza di dispositivi di arginatura del materiale all ingresso dell affluente, il recupero avviene con natanti che operano sull intero specchio lacustre e non in aree circoscritte e definite. La possibilità di recuperare il materiale in maniera puntuale piuttosto che distribuita su tutta la superficie lacustre ha quindi anche notevoli benefici economici. La presenza nel materiale flottante di materiale diverso da legno, quali plastiche e materiali non biodegradabili, fa si che al fenomeno di trasporto del materiale flottante sia associato un problema ambientale di inquinamento delle acque con il conseguente mancato rispetto degli obiettivi di qualità individuati dal Piano di Gestione. L inquinamento da materie plastiche non è infatti un fenomeno che affligge solo mari e oceani. Un recente studio dell università tedesca di Bayreuth (pubblicata su Current Biology) ha infatti evidenziato che nel lago di Garda (BS) vi sia un problema di inquinamento di microplastiche (derivate dalla degradazione di elementi di plastica di dimensioni maggiori) analogo a quelli marini; si può ragionevolmente considerare che tale problematica sia estesa anche agli altri laghi lombardi. A sottolineare la problematica dell inquinamento da plastiche nelle acque dolci vi è anche un recente studio dell Università di Vienna che ha esaminato il fenomeno in un tratto del fiume Danubio. Lo studio evidenzia che dal Danubio vengono trasportati giornalmente 4.2 tonnellate di plastica e che diversi apporti avvengono dal dilavamento di piazzali di attività produttive legate alla plastica. Il presente progetto di legge all articolo 1 prevede, per la mitigazione dei fenomeni indicati le seguenti azioni :

2 - Per il contenimento e l ottimizzazione della raccolta dei materiali galleggianti trasportati dagli immissari nei laghi naturali e degli invasi artificiali provvisti di scaricatori di superficie l installazione, in corrispondenza della foce degli immissari nei laghi naturali /invasi artificiali, di barriere galleggianti o altri dispositivi atti a fermare ed accumulare in aree di idonea grandezza i materiali galleggianti e semigalleggianti trasportati dagli immissari. I materiali accumulati nelle aree interne alle barriere, devono essere rimossi e smaltimenti, con il vantaggio di una maggior efficienza nella raccolta e nella differenziazione dei rifiuti. L onere per la realizzazione e manutenzione delle opere nonché per lo smaltimento dei materiali recuperati è a carico degli enti gestori dei laghi per i laghi naturali e dei concessionari per gli invasi artificiali. - Per la sicurezza delle opere idrauliche presenti sui corsi d acqua l installazione di barriere galleggianti o altri dispositivi atti a fermare ed accumulare nell alveo fluviale o nel bacino i materiali galleggianti trasportati dalla corrente del corso d acqua. Le barriere devono essere poste a monte dell opera di derivazione e dell opera di scarico di superficie delle dighe e delle traverse fluviali. L onere per la realizzazione e manutenzione delle opere nonché per lo smaltimento dei materiali recuperati è a carico dei concessionari delle opere. 2. Demarcazione delle aree fluviali interessate da opere idrauliche Il miglioramento delle condizioni di qualità dei laghi, degli invasi e dei corsi d acqua, favorisce la fruizione da parte della popolazione, sempre più frequentemente e con varie modalità (pesca, balneazione, canoa/kayak, etc.), dell ambiente fluviale e delle rive dei bacini naturali ed artificiali. D altra parte la presenza sui bacini e sui corsi d acqua di opere idrauliche (dighe, traverse) a servizio delle derivazioni, principalmente per scopi idroelettrici ed irrigui, rappresenta un evidente pericolo per i bagnanti ed i praticanti attività ludico sportive sul corso d acqua in mancanza di barriere galleggianti o altri dispositivi che delimitino adeguatamente le aree fluviali a monte. I pericoli derivano principalmente dall effetto di richiamo dovuto all aumento della velocità della corrente e dalle turbolenze che si generano in vicinanza delle opere di presa e di scarico delle dighe e traverse fluviali. Si ricordano a proposito i recenti casi di annegamenti in prossimità delle opere di derivazione e scarico di impianti idroelettrici sul fiume Adda. Al fine di garantire una maggior sicurezza alle persone che frequentano le rive ed i corsi d acqua per scopi ricreativi in tratti di fiume in cui sono presenti opere idrauliche, è necessario perciò prevedere l installazione di barriere galleggianti o altri dispositivi con l obiettivo sia di segnalare la presenza del pericolo sia di dare una ultima possibilità di arresto ai natanti e bagnanti in difficoltà. La condizione di pericolo a monte delle opere idrauliche non è stata finora considerata dal legislatore; le circolari Ministero LL.PP. n.1125/1986 e n. 352/1987 impongono infatti al concessionario della derivazione la installazione di cartelli monitori e di sirene per segnalazioni di manovre di scarico a valle delle opere idrauliche ma non è stato previsto alcun obbligo per il concessionario per la demarcazione a monte delle zone di influenza delle opere idrauliche di presa e scarico degli impianti di derivazione. Il presente progetto di legge all articolo 2 prevede, per la mitigazione dei fenomeni indicati, l installazione di barriere galleggianti o altri dispositivi posti a monte delle opere di presa e scarico delle derivazioni per la segnalazione del pericolo derivante dall opera idraulica e per offrire la possibilità di arresto a natanti e

3 bagnanti involontariamente trasportati dalla corrente. L onere per la realizzazione e manutenzione delle opere nonché per lo smaltimento dei materiali recuperati è a carico dei concessionari delle opere. In molti casi i dispositivi di contenimento del materiale galleggiante, di cui all articolo 1 ed i dispositivi di demarcazione e segnalazione possono essere coincidenti. Infine l articolo 3 del progetto di legge prevede che siano definite delle sanzioni per il mancato rispetto delle prescrizioni indicate.

4 PROGETTO DI LEGGE MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 12 DICEMBRE 2003, N.26 DISCIPLINA DEI SERVIZI LOCALI DI INTERESSE ECONOMICO GENERALE. NORME IN MATERIA DI GESTIONE DEI RIFIUTI, DI ENERGIA, DI UTILIZZO E DI RISORSE IDRICHE Articolo 1 Dopo l articolo 53 ter del Capo IV del Titolo V della Legge regionale del 12 dicembre 2003 numero 26 viene aggiunto l articolo: Art. 53 quater Disposizioni per il contenimento del materiale flottante 1. La Giunta regionale dispone, tramite regolamento regionale, il contenimento del materiale flottante di origine naturale e antropica prevedendo: a. Per laghi naturali e invasi artificiali l installazione obbligatoria, in corrispondenza della foce degli immissari, di barriere galleggianti, o altri dispositivi di comprovata efficacia e trasparenza idraulica, atte a fermare ed accumulare in aree di idonea grandezza i materiali galleggianti e semigalleggianti trasportati dagli immissari. b. Per le opere di derivazione e di scarico di superficie delle dighe e delle traverse fluviali l installazione obbligatoria di barriere galleggianti, o altri dispositivi di comprovata efficacia e trasparenza idraulica, atte a fermare ed accumulare nell alveo fluviale o nel bacino i materiali galleggianti trasportati dalla corrente del corso d acqua. Le barriere devono essere poste a monte dell opera considerata. 2. Gli oneri relativi ai dispositivi previsti dal comma 1, la loro manutenzione così come la raccolta e lo smaltimento dei materiali fermati sono a carico degli enti gestori dei laghi, per i laghi naturali, e dei concessionari per gli invasi artificiali e per le derivazioni.

5 Articolo 2 Dopo l articolo 53 quater del Capo IV del Titolo V della Legge regionale del 12 dicembre 2003 numero 26 viene aggiunto l articolo: Art. 53 quinquies Disposizioni per la demarcazione di aree interessate da opere idrauliche 1. La Giunta regionale dispone, tramite regolamento regionale, la demarcazione di aree interessate da opere idrauliche. Per le opere di presa e scarico delle derivazioni è obbligatoria l installazione di dispositivi galleggianti idonei alla segnalazione del pericolo e adatti ad offrire la possibilità di arresto a natanti e bagnanti involontariamente trasportati dalla corrente. Tali dispositivi devono essere posti a monte delle opere interessata. 2. Gli oneri relativi ai dispositivi previsti dal comma 1, la loro manutenzione così come la raccolta e lo smaltimento di eventuali materiali fermati sono a carico degli enti gestori dei laghi, per i laghi naturali, e dei concessionari per gli invasi artificiali e per le derivazioni. Articolo 3 Al comma 2bis dell articolo 54 Titolo VI della Legge regionale del 12 dicembre 2003 numero 26 sono aggiunte le lettere: d) Da 500 a per l inosservanza totale o parziale, da parte del concessionario, di quanto prescritto dall articolo 53 quater. e) Da 500 a per l inosservanza totale o parziale, da parte del concessionario, di quanto prescritto dall articolo 53 quinquies.

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