Il punto sugli ammortizzatori sociali in deroga
|
|
- Monica Cipriani
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Articolo pubblicato sul numero del 26/01/2015 Copia ad uso esclusivo di: BELLINI GESUELE Il punto sugli ammortizzatori sociali in deroga di Gesuele Bellini La tematica degli ammortizzatori sociali è stata oggetto di diversi interventi da parte del Legislatore, in particolare negli ultimi anni, finalizzati a far fronte alle situazioni di crisi, che hanno generato un susseguirsi di provvedimenti, molto spesso in deroga, creando una copiosa e disomogenea produzione normativa, che di seguito cerchiamo di riassumere in attesa dei decreti attuativi del job act Lavoro : Previdenza : Ammortizzatori sociali Cod. civ. art Cod. civ. art Legge n. 92 del 2012, art. 2 D.M. n del 2014, art. 1 Legge n. 164 del 1975, art. 6 Legge n. 223 del 1991, art. 1 Circ. MinLavoro n. 19 del 11 settembre 2014 Nota MinLavoro n del 24 novembre 2014 La delega che il governo ha richiesto in materia di ammortizzatori sociali si inserisce nel solco della riforma Fornero, recuperandone per certi versi lo spirito originario: al ridimensionamento della CIG (divieto di ricorso ad essa quando si prospetti la cessazione dell'attività, revisione dei limiti di durata, previo utilizzo delle possibilità contrattuali di riduzione dell'orario di lavoro) si aggiungono il potenziamento dell'aspi (estensione dell'ambito di applicazione alle collaborazioni coordinate e continuative, incremento della durata massima per i lavoratori con le contribuzioni più elevate) e l'introduzione di un pilastro assistenziale dedicato a coloro che abbiano esaurito l'aspi e si trovino in condizioni di particolare bisogno. Le finalità della delega, sono comunque quelle di assicurare, in caso di disoccupazione involontaria, tutele uniformi e legate alla storia contributiva dei lavoratori, di razionalizzare la normativa in materia di integrazione salariale e di favorire il coinvolgimento attivo di quanti siano espulsi dal mercato del lavoro ovvero siano beneficiari di ammortizzatori sociali, semplificando le procedure amministrative e riducendo gli oneri non salariali del lavoro. Nel frattempo la disciplina degli ammortizzatori sociali è stata affidata a diverse misure normative, elaborate spesso con un sistema basato sulle deroghe, che è ormai ultradecennale. La sua nascita viene fatta risalire al 2001 in occasione della "sindrome della mucca pazza" (encefalopatia spongiforme bovina) per le imprese non rientranti nel campo d'applicazione degli ammortizzatori ordinari o che comunque avessero esaurito il "tetto" temporale. pagina 1 di
2 Da quell occasione gli ammortizzatori in deroga furono non solo confermati ma anche ampliati, invero, ogni fine anno c'è stata una conferma "provvisoria" di anno in anno, in modo sostanzialmente conforme. In ultimo, importanti novità nei criteri di concessione degli ammortizzatori sociali in deroga alle normative vigenti, sono stati previsti dal decreto interministeriale n del 1 agosto 2014, concertato tra Ministero del Lavoro e Ministero dell Economia, in vigore dal 4 agosto In merito a tale provvedimento, il Ministero del lavoro, rispondendo a diversi quesiti presentati dalle Regioni, ha fornito opportuni chiarimenti operativi con la circolare prot. n. 40/ del 24 novembre 2014, dettando le regole - che saranno esaminate più avanti - per la fruizione dei trattamenti di cassa e mobilità in deroga per gli anni 2014 e Preliminarmente, appare opportuno fornire alcuni accenni agli strumenti di risposta alle situazione di crisi economica. Cassa integrazione e mobilità in deroga I principali ammortizzatori sociale di questo tipo sono: la cassa integrazione guadagni in deroga la mobilità in deroga. La cassa integrazione guadagni in deroga, gestita dalle Regioni e finanziata anche con risorse del Fondo Sociale Europeo - i cui fondi vanno utilizzati per fare formazione e quindi richiede che i destinatari svolgano attività formative - è uno strumento che permette di estendere temporaneamente la possibilità di ricorrere alla cassa integrazione a tutte le imprese del settore privato, senza limiti di settore e di dimensioni. Con l istituto della mobilità in deroga, invece, l'indennità di mobilità viene estesa anche a quei lavoratori licenziati da aziende non destinatarie della normativa sulla mobilità; tale indennizzo si percepisce dopo aver concluso l'erogazione dell'indennità di disoccupazione, qualora sussistano i requisiti. Possono beneficiarne inoltre i lavoratori che hanno fruito della mobilità ordinaria e per i quali, sulla base di accordi regionali, è prevista una proroga del trattamento. Anche la mobilità in deroga è gestita dalle Regioni e finanziata con risorse del Fondo Sociale Europeo, richiedendo anche in questo caso che, a fronte del sussidio, i beneficiari partecipino ad attività formative. Sotto il profilo normativo, le tipologie di ammortizzatori sociali in deroga hanno trovato le fonti nell art. 2, co. 36, della Legge n. 203/2008, nell art. 19 della Legge n.2/2009, nell art. 7-ter della Legge n.33/2009 e nella Legge n. 92/2012 cd. Riforma Fornero. In particolare, l'art. 2, co. 36 della Legge n. 203/2008 (Legge finanziaria 2009) aveva stabilito che, nel limite complessivo di spesa di 600 milioni di euro, per l'anno 2009, a carico del Fondo per l'occupazione, il Ministro del lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle Finanze, potesse disporre, sulla base di specifici accordi governativi e per periodi non superiori a dodici mesi - in deroga alla vigente normativa - la concessione, anche senza pagina 2 di
3 soluzione di continuità, di trattamenti di cassa integrazione guadagni, di mobilità e di disoccupazione speciale, anche con riferimento a settori produttivi e ad aree regionali. Successivamente, l art.19, co. 9-bis, della Legge n.2/2009 aveva attribuito al Ministero del Lavoro il potere di assegnare quota parte dei fondi disponibili direttamente alle Regioni o alle Province, nelle more della definizione degli accordi con le Regioni e al fine di assicurare la continuità di trattamenti e prestazioni. Il Governo con le Regioni e le Province autonome, in data 12 febbraio 2009, avevano poi concluso un Accordo per la gestione degli ammortizzatori sociali in deroga nel biennio A tal fine, lo Stato si era impegnato a stanziare risorse nazionali per 5,35 miliardi (di cui 1,4 dal fondo per l occupazione e 3,95 dal fondo per le aree sottoutilizzate), mentre le Regioni avrebbero contribuito per 2,65 miliardi, a valere sui programmi regionali FSE. Sulla base di tale intesa erano stati stipulati gli accordi tra il Ministero del Lavoro e le singole Regioni e, nell ambito di essi, le parti hanno stabilito che alla Regione sarebbe spettato il finanziamento del 30% dell importo erogato, fermo restando l onere a carico dei fondi nazionali per quanto riguarda il restante 70%, nonché l intero costo legato alla contribuzione figurativa. Pertanto, l autorizzazione della concessione dell ammortizzatore in deroga è stato affidato alla Regione o, per le Regioni Liguria, Puglia, Marche, Abruzzo, Sardegna alla rispettiva Direzione Regionale del Lavoro, alla quale spetta la decisione sulle domande presentate dalle aziende. Successivamente, questo meccanismo di intervento è stato reiterato di anno in anno. Da ultimo, la Riforma Fornero, all art. 2 commi 64-67, ne ha previsto un ulteriore rinnovo per il periodo compreso fra il 2013 ed il 2016, al fine di garantire la graduale transizione verso il regime delineato dalla riforma stessa in relazione agli ammortizzatori sociali. In particolare, la legge n.92/2012 ha stabilito che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministero dell Economia e delle finanze, possa disporre la concessione, anche senza soluzione di continuità, di trattamenti integrazione salariale e di mobilità in deroga alla normativa vigente e anche con riferimento a singoli settori produttivi o specifiche aree regionali. Tale concessione deve avvenire sulla base di specifici accordi per periodi non superiori a 12 mesi e comunque nei limiti delle risorse finanziarie stabilite per questo fine (nel rispetto delle autorizzazioni di spesa previste dall art. 2 co. 65 Legge n. 92/2012). Peraltro, gli interventi così concessi possono essere prorogati con decreto del Ministro del lavoro di concerto con quello dell Economia, purché ciò avvenga sulla base di specifici accordi governativi, per periodi non superiori ai dodici mesi e sempre nei limiti previsti. Con l art 1, co. 183 della Legge n.147/2013, l'autorizzazione di spesa viene incrementata, per l'anno 2014, di 600 milioni di euro per essere destinata al rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga. Per quanto riguarda i criteri di concessione degli ammortizzatori in deroga alla normativa vigente, pagina 3 di
4 l art. 4, co. 2 del D.L. n. 54/2013 prevede che debbano essere determinati con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, acquisito il parere della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano nonché delle competenti Commissioni parlamentari e sentite le parti sociali. Criteri che - come anticipato in premessa - sono stati fissati con decreto interministeriale n del 1 agosto Sulla base dei predetti criteri l'inps, al fine di verificare gli andamenti di spesa, effettua un monitoraggio anche preventivo della spesa, rendendolo disponibile al Ministero del lavoro e delle politiche sociali ed al Ministero dell'economia e delle finanze. Aspetti applicativi dei criteri di concessione degli ammortizzatori sociali in deroga di cui al D.I. n del 1 agosto 2014 Come è stato sopra accennato nel Decreto Interministeriale n del 1 agosto 2014, alla luce delle disposizioni normative di cui all art. 4, co. 2, D.L. n. 54/2013, convertito nella legge n.85/2013, sono stati individuati i criteri concessivi e le procedure per la concessione degli ammortizzatori sociali in deroga. Tali disposizioni si applicano agli accordi stipulati in sede regionale per le imprese ubicate nel territorio di una singola Regione e in sede governativa per le imprese c.d. plurilocalizzate, dal giorno della data di pubblicazione del decreto medesimo; al riguardo, per meglio chiarire le disposizioni contenute nel predetto decreto, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha emanato la circ. n. 19 dell 11 settembre 2014 in cui ha esplicitato l ambito di applicazione dei i nuovi criteri degli ammortizzatori sociali. Va preliminarmente ricordato che in base all art. 4 del decreto interministeriale i trattamenti in deroga non possono essere concessi in favore di lavoratori per i quali sono previste, in via prioritaria, analoghe prestazioni in altre disposizioni, tra cui l intervento dei fondi bilaterali o di quello residuale (art. 3 della legge n. 92/ 2012); inoltre, secondo la circ. n. 19 in argomento, è escluso il riconoscimento della mobilità in deroga in presenza di determinati presupposti ed in particolare non soltanto in presenza dei requisiti per l accesso all ASpI o alla c.d. mini ASpI ma anche per l indennità di disoccupazione agricola con requisiti ordinari o ridotti. Ambito di applicazione del decreto interministeriale La circ. n. 19 del Ministero del Lavoro, nel precisare che le disposizioni del decreto interministeriale si applicano ferme restando talune limitazioni per il regime transitorio agli accordi stipulati dal giorno della data di pubblicazione dello stesso, esordisce individuando i soggetti interessati sia dal lato datoriale che da quello dei lavoratori. In riferimento al trattamento di cassa integrazione guadagni e di mobilità in deroga e alla normativa vigente, viene richiamato l'art. 2, co. 3, del decreto interministeriale n del 1 agosto 2014, secondo cui possono richiedere il trattamento le imprese di cui all'art cc. e ai sensi dell'art. 3, pagina 4 di
5 co. 1, del medesimo decreto, possono accedere al trattamento di mobilità in deroga i lavoratori che provengono da imprese di cui all'art cc.. La natura imprenditoriale, com è noto, per consolidata giurisprudenza sussiste ogni qualvolta l'attività economica organizzata, esercitata in via esclusiva o prevalente, sia ricollegabile ad un dato obiettivo inerente alla attitudine a conseguire la remunerazione dei fattori produttivi, atteso che lo scopo di lucro riguarda il movente soggettivo che induce l'imprenditore ad esercitare la sua attività; mentre deve essere esclusa la suddetta natura nel caso che l'attività sia svolta in modo del tutto gratuito, dato che non può essere considerata imprenditoriale l'erogazione gratuita dei beni o servizi prodotti. Viene comunque precisato che rientrano nell'ambito di applicazione definito dal comma 3 anche i piccoli imprenditori, sottoposti allo statuto generale dell'imprenditore, di cui all'art cc., pertanto coltivatori diretti del fondo, artigiani, piccoli commercianti ma anche le cooperative sociali di cui alla legge n. 381/1991, evidentemente con riferimento ai lavoratori che hanno instaurato con la cooperativa un rapporto di lavoro subordinato, in quanto rientranti nella nozione di impresa di cui all'art cc. Nella circolare si puntualizza che sono invece escluse dalla possibilità di richiedere il trattamento, in via meramente esemplificativa, tra le altre, le associazioni sindacali o datoriali e gli studi professionali. Dal lato dei lavoratori destinatari del trattamento d'integrazione salariale in deroga, la circolare precisa che esso può essere concesso o prorogato ai lavoratori subordinati, con qualifica di operai, impiegati e quadri, ivi compresi gli apprendisti e i lavoratori somministrati, subordinatamente al conseguimento di un anzianità presso l'impresa di almeno 12 mesi alla data d'inizio del periodo d'intervento, che, in base all'articolo 6, co. 1 del decreto si riducono a 8 mesi per le prestazioni in deroga relative all'armo Riguardo al computo per particolari tipologie di lavoratori, quali quelli in somministrazione, il calcolo dell'anzianità di servizio del prestatore viene verificata presso l'agenzia di somministrazione in quanto suo datore di lavoro. In merito ai lavoratori destinatari va però precisato i trattamenti di cassa integrazione guadagni e di mobilità in deroga non possono in nessun caso essere concessi in favore di coloro per cui ricorrono le condizioni di accesso alle analoghe prestazioni previste dalla normativa vigente. Dunque sono da escludere i lavoratori in possesso dei requisiti per accedere prioritariamente ai trattamenti di mobilità ordinaria di cui alla Legge n. 223/1991, alle indennità ASpI e MiniASpi, alle indennità di disoccupazione agricola con requisiti ordinari e ridotti. Parimenti, si chiarisce che non è possibile concedere il trattamento di mobilità in deroga a seguito della conclusione della fruizione del trattamento di mobilità ordinaria, dell'indennità ASpI o MiniASpi, delle indennità di disoccupazione agricola con requisiti ordinari e ridotti. Limiti massimi di durata del trattamento d'integrazione pagina 5 di
6 salariale in deroga In relazione alla durata massima di concessione nella circ. n. 19 si richiama l'art. 2 del decreto interministeriale n del 1o agosto 2014, il quale ai commi 9 e 10, individua i limiti in relazione alle unità produttive coinvolte, facendo la distinzione tra imprese non soggette alla disciplina in materia di cassa integrazione ordinaria o straordinaria o alla disciplina dei fondi di solidarietà di cui all'art. 3, commi da 4 a 41, della legge 28 giugno 2012, n. 92, e imprese, invece, soggette a tale disciplina. Per i primi, il Ministero del lavoro precisa che la disposizione è applicabile alle imprese in cui risulti istituito un Fondo di solidarietà di settore e a quelle che rientrano nell'ambito di applicazione del Fondo di solidarietà residuale, istituito con decreto interministeriale n del 7 febbraio 2014, a far data dalla sua piena operatività, fermo restando che siano stati preventivamente utilizzati gli strumenti ordinari di flessibilità (permessi, banca ore, etc.), compresa la fruizione delle ferie residue dell'anno precedente e maturate, con esclusione delle ferie programmate che coincidono ad esempio con le chiusure aziendali. Per la seconda casistica, in caso di superamento dei limiti temporali disposti dall'art. 6 della Legge 20 maggio 1975, n. 164 e dall'art. 1 della Legge 23 luglio 1991, n. 223, le imprese che hanno superato i limiti temporali di cassa integrazione ordinaria e/o straordinaria, o previsti dalla disciplina dei fondi di cui all art. 3, commi da 4 a 41 della legge 28 giugno 2012, n. 92, possono accedere unicamente in caso di eccezionalità della situazione, legata alla necessità di salvaguardare i livelli occupazionali, ed in presenza di concrete prospettive di ripresa dell attività produttiva, sempre tenendo presente che in nessun caso il trattamento in deroga può essere concesso in caso di cessazione dell attività dell impresa o di parte della stessa. Per il computo della durata massima di concessione del trattamento, il cui riferimento è per ciascun anno solare, si tiene conto di tutti i periodi di integrazione salariale in deroga precedentemente concessi, anche afferenti a diversi provvedimenti di concessione o proroga, emanati in sede territoriale e/o in sede governativa. Tenendo anche conto che non vi sono state date altre indicazioni, la circ. n. 19 precisa che in sede di prima applicazione del decreto e, comunque fino alla data dell emanazione della stessa, su richiesta delle Regioni e P.A., sì possono conteggiare i periodi di CIG effettivamente fruiti dall'azienda richiedente, specificando che sono da intendere i periodi temporali che vanno dalla prima sospensione effettuata del primo lavoratore in CIG all'ultima sospensione dell'ultimo lavoratore in CIG. In merito alla mobilità in deroga la nota del Ministero del lavoro rispondendo ai quesiti posti precisa che il trattamento può essere concesso, ai lavoratori che, alla data di decorrenza del trattamento abbiano già beneficiato di prestazioni di mobilità in deroga per un periodo inferiore a tre anni, nel corso dell'anno 2014 per ulteriori sette mesi non ulteriormente prorogabili, più ulteriori tre mesi per i lavoratori residenti nelle aree di cui al D.P.R. n. n.218/1978. Nel corso del periodo successivo, che va dal 1 gennaio 2015 al 31 dicembre 2016 i limiti di durata sono 6 mesi ovvero 6 mesi più 2 mesi per i lavoratori residenti nelle aree di cui al DPR n.218/ pagina 6 di
7 Tempistica e procedura di presentazione delle domande La disciplina sui tempi e procedure di presentazione delle domande di concessione o proroga del trattamento di integrazione salariale in deroga sono contenute nei commi che vanno dal n. 6 al n.11 dell art. 2 del decreto interministeriale in argomento. La procedura prevede innanzitutto che le Regioni e le P.A., al fine di permettere una verifica preventiva delle compatibilità finanziarie, comunichino all'inps gli accordi stipulati presso le proprie sedi o ad esse comunque inviati. Ricevuta assicurazione della predetta compatibilità finanziaria, le Regioni possono emanare il provvedimento di concessione. A questo punto, le aziende interessate possono presentare la domanda, che ai sensi del comma 7 deve essere corredata dell'accordo, in via telematica - o, nelle more del rilascio della procedura telematica con altre modalità disciplinate da ciascuna Regione e P.A. - all'inps e alla Regione entro il termine di venti giorni dalla data in cui ha avuto inizio la sospensione o la riduzione dell'orario di lavoro; l eventuale presentazione tardiva prevede una decurtazione del trattamento, in quanto il trattamento di CIG in deroga, in caso di decorso del termine di decadenza di cui sopra, sarà concesso dall'inizio della settimana anteriore alla data di presentazione della domanda. Resta fermo l obbligo, ai sensi dell art. 2, comma 14, del decreto citato per le aziende destinatarie dei provvedimenti di concessione di trasmettere mensilmente all'inps i modelli per l'erogazione del trattamento entro il termine ordinatorio di venticinque giorni dal mese successivo a quello di fruizione del trattamento. Per quel che riguarda la mobilità in deroga le istanze di mobilità in deroga devono essere invece presentate dagli stessi lavoratori interessati all'inps dando comunicazione alla Regione a pena di decadenza, entro il termine di 60 giorni dalla data del licenziamento o dalla data di scadenza del periodo di prestazione precedentemente fruito o, se successiva, dalla data in cui è stato emesso il provvedimento di concessione della prestazione da parte della Regione o P.A. ovvero dalla data del decreto interministeriale, nel caso di imprese plurilocalizzate. pagina 7 di
MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI - Nota 24 novembre 2014, n. 5425
MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI - Nota 24 novembre 2014, n. 5425 Definizione di aspetti applicativi del decreto interministeriale n. 83473 del 1 agosto 2014 sui criteri di concessione degli ammortizzatori
DettagliVISTO l articolo 1, comma 183, della legge 27 dicembre 2013, n. 147;
VISTO l articolo 1, comma 183, della legge 27 dicembre 2013, n. 147; VISTO l articolo 4, comma 2, del decreto-legge 21 maggio 2013, n. 54, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 luglio 2013, n.
DettagliAMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA 2015 NELLA REGIONE MARCHE
INPS Istituto Nazionale Previdenza Sociale Direzione Regionale Marche AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA 2015 NELLA REGIONE MARCHE Seminari EBAM febbraio 2015 INPS Istituto Nazionale Previdenza Sociale Direzione
DettagliOGGETTO: AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA NUOVI CRITERI PER LA LORO CONCESSIONE DA SETTEMBRE 2014
CONFIMI RAVENNA NEWS N. 17 DEL 12/09/2014 SINDACALE E PREVIDENZIALE OGGETTO: AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA NUOVI CRITERI PER LA LORO CONCESSIONE DA SETTEMBRE 2014 Considerato che: a) al fine di garantire
DettagliAtti Parlamentari XVII Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI ATTO DEL GOVERNO SOTTOPOSTO A PARERE PARLAMENTARE
Atti Parlamentari XVII Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N.74 ATTO DEL GOVERNO SOTTOPOSTO A PARERE PARLAMENTARE Schema di decreto ministeriale in materia di ammortizzatori sociali in deroga (74)
DettagliCircolare n. 4 del 2 febbraio 2016
Direzione Generale degli Ammortizzatori sociali e I.O. Circolare n. 4 del 2 febbraio 2016 Oggetto: Normativa in materia di ammortizzatori sociali in deroga - D.Lgs n. 148 del 14 settembre 2015; Legge n.
DettagliAmmortizzatori sociali in deroga
Ammortizzatori sociali in deroga A differenza degli altri ammortizzatori sociali, gli ammortizzatori sociali in deroga vengono finanziati senza chiedere contributi alle aziende e ai lavoratori. Introdotti
DettagliSchema di decreto in materia di ammortizzatori sociali in deroga
Schema di decreto in materia di ammortizzatori sociali in deroga (Schema di decreto ministeriale n. 74) N. 20 28 gennaio 2014 Schema di decreto in materia di ammortizzatori sociali in deroga (Schema di
Dettagli2) Lavoratori beneficiari. a) Anzianità aziendale
Circolare n. 4 del 2 febbraio 2016 Oggetto: Normativa in materia di ammortizzatori sociali in deroga - D.Lgs n. 148 del 14 settembre 2015; Legge n. 208 del 28 dicembre 2015 e Decreto del Ministro del lavoro
DettagliMINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DECRETO 23 maggio 2016 Prosecuzione della sperimentazione dell'assegno di disoccupazione (ASDI). (16A05839) (GU n.185 del 9-8-2016) IL MINISTRO DEL LAVORO
DettagliAMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA DECRETO INTERMINISTERIALE 1/8/2014, N
AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA DECRETO INTERMINISTERIALE 1/8/2014, N. 83473 PRIME INDICAZIONI REGIONE EMILIA ROMAGNA Il Ministero del lavoro, d'intesa con quello delle Finanze, in data 04/08/2014 ha
DettagliA relazione dell'assessore Pentenero:
REGIONE PIEMONTE BU6 12/02/2015 Deliberazione della Giunta Regionale 12 gennaio 2015, n. 19-890 CIG in deroga - Annualita' 2014 e 2015 - Leggi 2/2009 e 92/2012 e s.m.i., e Accordo Quadro Regionale del
DettagliMobilità in deroga alla normativa vigente
WWW.INPS.IT leggi questo articolo in formato PDF Con il decreto interministeriale n. 83473 del 1 agosto 2014 sono stati definiti i criteri da adottare per la concessione degli ammortizzatori sociali in
DettagliIl Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministro dell Economia e delle Finanze
Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministro dell Economia e delle Finanze VISTA la legge 10 dicembre 2014, n. 183, recante Deleghe al Governo in materia di riforma degli
DettagliREGIONE LIGURIA. Accordo Quadro per la concessione degli ammortizzatori sociali in deroga nell anno 2015 ai sensi del D.I. 1 agosto 2014 n.
REGIONE LIGURIA Accordo Quadro per la concessione degli ammortizzatori sociali in deroga nell anno 2015 ai sensi del D.I. 1 agosto 2014 n. 83473 Regione Liguria Provincia di Imperia Provincia di Savona
DettagliA) CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI IN DEROGA PER L ANNO 2015
Criteri di presentazione per l anno 2015 delle domande di cassa integrazione guadagni e di mobilità in deroga alla normativa vigente di cui al Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali
DettagliFocus Lavoro L approfondimento di qualità
Focus Lavoro L approfondimento di qualità N. 16 18.04.2017 Aree di crisi complessa: CIGS prorogata anche per il 2017 Categoria: Previdenza e Lavoro Sottocategoria: Cigs A cura di Daniele Bonaddio Il Ministero
DettagliDirezione Centrale Prestazioni a Sostegno del Reddito. Roma, Messaggio n. 3718
Direzione Centrale Prestazioni a Sostegno del Reddito Roma, 01-03-2013 Messaggio n. 3718 Allegati n.1 OGGETTO: Ammortizzatori in deroga. Intesa in sede di Conferenza permanente Stato, Regioni e Province
DettagliACCORDO QUADRO PER GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA
ACCORDO QUADRO PER GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA 2009-2010 ai sensi di: art. 2 comma 36 della legge 22 dicembre 2008 n. 203 e successive modifiche e integrazioni; art. 19 del decreto legge 29 novembre
DettagliVerbale di Accordo Istituzionale per la prima concessione e la proroga degli Ammortizzatori Sociali in deroga per l anno 2016
Verbale di Accordo Istituzionale per la prima concessione e la proroga degli Ammortizzatori Sociali in deroga per l anno 2016 - Vista la Legge 28 giugno 2012, n. 92 Disposizioni in materia di riforma del
DettagliLavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e di lavoro
Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e di lavoro N. 8 12.01.2017 Fondi di Solidarietà Bilaterali Categoria: Previdenza e lavoro Sottocategoria: Varie A cura di Marta Bregolato I Fondi
DettagliHERMES Messaggistica Ufficiale INPS.HERMES.01/03/
HERMES Messaggistica Ufficiale INPS.HERMES.01/03/2013.0003718 Mittente 0005 /D.C. Prestazioni a sostegno del reddito Ufficio: Area Prestazioni in deroga: CIG, Mobilità, Disoccupazione, prestazioni cofinanziate
DettagliMINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DECRETO 4 agosto 2010 Assegnazione di risorse finanziarie, per la concessione di ammortizzatori sociali in deroga, alla regione Emilia Romagna. (Decreto n.
DettagliINPS - Messaggio 03 marzo 2011, n. 5407
INPS - Messaggio 03 marzo 2011, n. 5407 Ammortizzatori sociali in deroga - anno 2011 Con la Legge n. 220 del 13 dicembre 2010 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato,
DettagliMINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DECRETO 4 agosto 2010 Assegnazione di risorse finanziarie, per la concessione di ammortizzatori sociali in deroga, alla regione Emilia Romagna. (Decreto n.
DettagliMINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DECRETO 4 agosto 2010 Assegnazione di risorse finanziarie, per la concessione di ammortizzatori sociali in deroga, alla regione Emilia Romagna. (Decreto n.
DettagliArt. 2 comma 64 della legge 28/06/2012 n 92
Quadro giuridico Art. 2 comma 64 della legge 28/06/2012 n 92 Al fine di garantire la graduale transizione verso il regime delineato dalla riforma degli ammortizzatori sociali di cui alla legge di riforma
DettagliMisure urgenti a tutela dell occupazione (Art. 7-ter)
Circolare n.70 del 15.4.2009 OGGETTO: Legge 33/09: nuovi provvedimenti in materia di sostegno al reddito. E stata approvata in via definitiva il 9 aprile scorso ed è pubblicata sul supplemento ordinario
DettagliDecreto n del 16/4/2013
Decreto n. 3326 del 16/4/2013 Identificativo Atto n. 227 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO AUTORIZZAZIONE ALLE DIREZIONI PROVINCIALI INPS LOMBARDE AL TRATTAMENTO DI CASSA INTEGRAZIONE
DettagliCASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI IN DEROGA
OGGETTO: AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA (CIG E MOBILITÀ) CRITERI PER LA LORO CONCESSIONE NEL 2016 Come noto (CONFIMI ROMAGNA NEWS n. 2/2016), l 8 gennaio scorso il Tavolo tecnico di monitoraggio ammortizzatori
DettagliDirezione Centrale delle Entrate Contributive. Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Direttori delle Agenzie Ai Coordinatori generali, centrali e
Direzione Centrale delle Entrate Contributive Roma, 9 Settembre 2005 Circolare n. 103 Allegati 1 Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Direttori delle Agenzie Ai Coordinatori generali, centrali e periferici
DettagliDirezione Centrale Prestazioni a Sostegno del Reddito Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici. Roma, 27/05/2015
Direzione Centrale Prestazioni a Sostegno del Reddito Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici Roma, 27/05/2015 Circolare n. 107 Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Responsabili delle Agenzie
DettagliMINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DECRETO 9 febbraio 2010 Assegnazione di ulteriori risorse finanziarie per la concessione di ammortizzatori sociali in deroga, alle regioni Veneto, Piemonte,
DettagliProrogati gli incentivi contributivi sull assunzione di disoccupati. (Decreto Ministero del Lavoro )
CIRCOLARE A.F. N. 21 del 11 Febbraio 2014 Ai gentili clienti Loro sedi Prorogati gli incentivi contributivi sull assunzione di disoccupati (Decreto Ministero del Lavoro 02.09.2013) Premessa Ai fini di
DettagliDETERMINAZIONE. Estensore TIRELLI AUGUSTO. Responsabile del procedimento TIRELLI AUGUSTO. Responsabile dell' Area P. FERLITO
REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: LAVORO ATTUAZIONE INTERVENTI DETERMINAZIONE N. G02444 del 16/03/2016 Proposta n. 3203 del 10/03/2016 Oggetto: Annullamento dell' autorizzazioni delle domande con
DettagliACCORDO QUADRO. Per l erogazione degli Ammortizzatori Sociali in deroga per la Toscana per il 2013
ACCORDO QUADRO Per l erogazione degli Ammortizzatori Sociali in deroga per la Toscana per il 2013 L anno 2012, il giorno 1 del mese di Dicembre, nella sede della Regione Toscana, Piazza Duomo 10, Firenze,
DettagliCircolare N.21 del 11 Febbraio 2014
Circolare N.21 del 11 Febbraio 2014 Prorogati gli incentivi contributivi sull assunzione di disoccupati Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale
Dettaglicircolare 11 FEBBRAIO 2015
circolare 11 FEBBRAIO 2015 Milano, 11 febbraio 2015 Oggetto Esonero contributivo per le assunzioni a tempo indeterminato Come è noto la Legge di Stabilità 2015 ha introdotto, al fine di promuovere forme
DettagliDecreto n. 459 del 26/01/2012
Decreto n. 459 del 26/01/2012 Identificativo Atto n. 25 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO AUTORIZZAZIONE ALLE SEDI PROVINCIALI INPS LOMBARDE AL TRATTAMENTO DI CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI
DettagliGiunta Regionale della Campania
ACCORDO - QUADRO ISTITUZIONALE Il giorno 27 aprile 2009 presso l Assessorato Lavoro della Regione Campania, alla presenza dell al Lavoro e Formazione, Corrado Gabriele, assito dai drr. Antonio Poziello,
DettagliMINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DECRETO n. 53343 del 26 luglio 2010 Riduzione contributiva, prevista dall'art. 2, comma 134, della legge 23 dicembre 2009 n. 191, a favore dei datori di lavoro
DettagliMINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DECRETO 26 luglio 2010 Riduzione contributiva, prevista dall'art. 2, comma 134, della legge 23 dicembre 2009 n. 191, a favore dei datori di lavoro che assumono
DettagliDirezione Centrale delle Entrate Contributive
Direzione Centrale delle Entrate Contributive Roma, 24 Giugno 2003 Circolare n. 108 Allegati 1 Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Direttori delle Agenzie Ai Coordinatori generali, centrali e periferici
DettagliInformativa n. 4 INDICE. del 17 gennaio DL n. 216 (c.d. milleproroghe ) - Principali novità in materia di lavoro
Informativa n. 4 del 17 gennaio 2012 DL 29.12.2011 n. 216 (c.d. milleproroghe ) - Principali novità in materia di lavoro INDICE 1 Premessa...2 2 Indennità una tantum per i lavoratori a progetto...2 2.1
DettagliConversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, recante misure urgenti a sostegno dei settori industriali in crisi
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, recante misure urgenti a sostegno dei settori industriali in crisi Art. 7-ter (Misure urgenti a tutela dell occupazione)
DettagliCIRCOLARE N. 16 DEL 29/10/2018
CIRCOLARE N. 16 DEL 29/10/2018 Oggetto: Articolo 25 del decreto-legge n. 119 del 23 ottobre 2018 recante Disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria. Indicazioni operative. Il decreto-legge n.
DettagliREGIONE PIEMONTE BU29 17/07/2014
REGIONE PIEMONTE BU29 17/07/2014 Codice DB1511 D.D. 10 aprile 2014, n. 203 CIG in deroga - Proroga al 31 marzo 2014 delle modalita' gestionali 2013 - Autorizzazione alla liquidazione dell'integrazione
DettagliDecreto n. 461 del 26/01/2012
Decreto n. 461 del 26/01/2012 Identificativo Atto n. 27 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO AUTORIZZAZIONE ALLE SEDI PROVINCIALI INPS LOMBARDE AL TRATTAMENTO DI CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI
DettagliOSSERVAZIONI E RICHIESTE DI MODIFICA DECRETO INTERMINISTERIALE IN MATERIA DI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA AI SENSI DELL'ART.4
OSSERVAZIONI E RICHIESTE DI MODIFICA DECRETO INTERMINISTERIALE IN MATERIA DI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA AI SENSI DELL'ART.4 COMMA2 DL 21 MAGGIO 2013 N.54 CONVERTITO IN L. N. 85 DEL 18 LUGLIO 2013
DettagliDecreto n del 5/7/2013
Decreto n. 6301 del 5/7/2013 Identificativo Atto n. 508 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO AUTORIZZAZIONE ALLE DIREZIONI PROVINCIALI INPS LOMBARDE AL TRATTAMENTO DI CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI
DettagliDirezione Centrale delle Entrate Contributive
Direzione Centrale delle Entrate Contributive Roma, 6 Agosto 2004 Circolare n. 122 Allegati 1 Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Direttori delle Agenzie Ai Coordinatori generali, centrali e periferici
DettagliDETERMINAZIONE. Estensore TIRELLI AUGUSTO. Responsabile del procedimento TIRELLI AUGUSTO. Responsabile dell' Area P. FERLITO
REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: LAVORO ATTUAZIONE INTERVENTI DETERMINAZIONE N. G04711 del 06/05/2016 Proposta n. 5469 del 18/04/2016 Oggetto: Concessione, per l'anno 2014, del trattamento straordinario
Dettagliprospettiva di crescita (sic), ha, tra l altro:
Circ. 03/P/130329 San Fior, 29/03/2013 Ai gentili Clienti Loro sedi Oggetto: Assicurazione Sociale per l Impiego (ASpI) INDENNITÀ ASPI (GENERALITÀ) La L. 28 giugno 2012, n. 92, rubricata Disposizioni in
DettagliCircolare n. 38 del
Direzione Generale degli Ammortizzatori sociali e I.O. Div.III Circolare n. 38 del 14.10.2016 Oggetto: Decreto legislativo n. 185 del 24 settembre 2016 recante disposizioni integrative e correttive dei
DettagliA relazione dell'assessore Pentenero:
REGIONE PIEMONTE BU22 01/06/2016 Deliberazione della Giunta Regionale 16 maggio 2016, n. 27-3304 Ammortizzatori sociali in deroga - Gestione delle domande presentate nell'annualita' 2016 - Decreto Interministeriale
DettagliLavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e di lavoro
Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e di lavoro N. 199 26.10.2016 CIGS per aree in crisi: arriva la proroga massima di 12 mesi L azienda deve presentare un piano di recupero occupazionale
DettagliINDICE-SOMMARIO PARTE I VERSO UN SISTEMA DI AMMORTIZZATORI SOCIALI
PARTE I VERSO UN SISTEMA DI AMMORTIZZATORI SOCIALI Capitolo I ALLE ORIGINI DELLA RIFORMA: IL FUNZIONAMENTO DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI DURANTE LA GRANDE CRISI 1. L origine della riforma: la grande crisi
DettagliIl riordino degli ammortizzatori sociali. Dott.Maria Rosa Gheido
Il riordino degli ammortizzatori sociali Dott.Maria Rosa Gheido La legge delega articolo 1, commi 1 e 2 legge 10 dicembre 2014, n.183 Legge n.183 del 10 dicembre2014 - Articolo 1, commi 1 e 2 Detta i principi
DettagliBurc n. 15 del 13 Febbraio 2017
REGIONE CALABRIA GIUNTA REGIONALE DIPARTIMENTO SVILUPPO ECONOMICO, LAVORO, FORMAZIONE, POLITICHE SOCIALI SETTORE n. 6 Mercato del lavoro, Servizi per l impiego, Politiche attive e passive, Ammortizzatori
DettagliDecreto n del 02/08/2013
Decreto n. 7450 del 02/08/2013 Identificativo Atto n. 658 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO AUTORIZZAZIONE ALLE DIREZIONI PROVINCIALI INPS LOMBARDE AL TRATTAMENTO DI CASSA INTEGRAZIONE
DettagliSOMMARIO. Presentazione... XIII Nota sull Autore... XV. Parte Prima INTEGRAZIONI SALARIALI PRE RIFORMA
SOMMARIO Presentazione... XIII Nota sull Autore... XV Parte Prima INTEGRAZIONI SALARIALI PRE RIFORMA Capitolo 1 - Cassa integrazione guadagni ordinaria 1. Nozione... 3 2 Fonti... 3 3. Presupposti e cause
Dettaglicircolare 05 APRILE 2016
circolare 05 APRILE 2016 Milano, 05 aprile 2016 Oggetto Esonero contributivo 2016 per le assunzioni a tempo indeterminato Al fine di dare piena operatività alla disciplina introdotta dalla legge di stabilità
DettagliA relazione dell'assessore Pentenero:
REGIONE PIEMONTE BU30S1 24/07/2014 Deliberazione della Giunta Regionale 21 luglio 2014, n. 34-153 Mobilita' in deroga - Approvazione delle modalita' gestionali in vigore fino al 31 agosto 2014 - L. 2/2009
DettagliIl Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
VISTO l articolo 1, comma 7, del decreto-legge 20 maggio 1993, n. 148, convertito con modificazioni dalla legge 19 luglio 1993, n. 236, che istituisce il Fondo per l occupazione presso il Ministero del
DettagliDecreto n del 25/6/2013
Decreto n. 5470 del 25/6/2013 Identificativo Atto n. 449 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO AUTORIZZAZIONE ALLA DIREZIONE PROVINCIALE INPS DI MANTOVA AL TRATTAMENTO DI CASSA INTEGRAZIONE
DettagliREGIONE LIGURIA. Regione Liguria. Provincia di Imperia. Provincia di Savona. Provincia di Genova. Provincia della Spezia
REGIONE LIGURIA Proroga al 31 agosto 2014 dell Accordo Quadro ai sensi delle Intese Stato Regioni del 12/2/2009, del 20/4/2011 e del 22/11/2012 relative alla concessione degli ammortizzatori in deroga
DettagliDECRETO N Del 06/04/2017
DECRETO N. 3914 Del 06/04/2017 Identificativo Atto n. 235 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO Oggetto DINIEGO CONCESSIONE TRATTAMENTO DI MOBILITA IN DEROGA L'atto si compone di pagine di
DettagliCONFIMI ROMAGNA NEWS N. 2 DEL 15/01/2016 SINDACALE E PREVIDENZIALE
OGGETTO: AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA NEL 2016 PROROGATO L UTILIZZO PER UN MASSIMO DI TRE MESI E NUOVO MODELLO DI DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DA ALLEGARE ALLA DOMANDA Al fine di favorire la transizione
DettagliDecreto n del 08/08/2013
Decreto n. 7695 del 08/08/2013 Identificativo Atto n. 710 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO AUTORIZZAZIONE ALLE DIREZIONI PROVINCIALI INPS LOMBARDE AL TRATTAMENTO DI CASSA INTEGRAZIONE
DettagliDipartimento mercato del lavoro ACCORDO QUADRO SUI CRITERI PER L ACCESSO AGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA IN LOMBARDIA ANNO 2011
Dipartimento mercato del lavoro ACCORDO QUADRO SUI CRITERI PER L ACCESSO AGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA IN LOMBARDIA ANNO 2011 Orientamenti condivisi: 1 - Indirizzo deciso verso la ricollocazione
DettagliParte I Strumenti ordinari e la loro semplificazione
Indice Nota introduttiva... pag. III Premessa Riforma degli ammortizzatori sociali: un nodo storico...» XIII Parte I Strumenti ordinari e la loro semplificazione Sezione A Tutela del reddito in caso di
DettagliLA RIFORMA DEL LAVORO GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI. A cura di Provincia di Torino Servizio Coordinamento Centri per l Impiego 07/03/2013
LA RIFORMA DEL LAVORO GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI A cura di Provincia di Torino Servizio Coordinamento Centri per l Impiego 07/03/2013 Fonti normative: RIFORMA DEL LAVORO: AMMORTIZZATORI SOCIALI Legge 28
DettagliGuida incentivi all assunzione
Guida incentivi all assunzione La Guida è realizzata nell ambito del Programma ACT Azioni di sostegno per l attuazione sul territorio delle politiche del lavoro, di ANPAL Servizi S.p.a., finanziato nell
DettagliLe modifiche in arrivo in materia di lavoro
Le modifiche in arrivo in materia di lavoro di Massimo Pipino Pubblicato il 20 dicembre 2010 analisi delle novità, delle conferme e delle proroghe che interesseranno il mondo del lavoro a seguito della
DettagliASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE
DETERMINAZIONE N. 27763/2903/D.G. Oggetto: Ricognizione dello stato di attuazione dell accordo istituzionale per la proroga e la prima concessione degli ammortizzatori sociali in deroga per l'anno 2012.
DettagliVISTI. La normativa vigente in tema di lavoro e di ammortizzatori sociali e in particolare: CONSIDERATO CHE
ACCORDO QUADRO SUI CRITERI PER L ACCESSO AGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA IN LOMBARDIA - ANNO 2015 TRA LA REGIONE LOMBARDIA E LE PARTI SOCIALI LOMBARDE presenti altresì: Direzione regionale INPS della
DettagliDecreto n del 26/2/2013
Decreto n. 1613 del 26/2/2013 Identificativo Atto n. 85 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO AUTORIZZAZIONE ALLE DIREZIONI PROVINCIALI INPS LOMBARDE AL TRATTAMENTO DI CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI
Dettagli, L SOMMARIO:
Direzione Centrale Prestazioni a Sostegno del Reddito Direzione Centrale Entrate Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici Roma, 29/03/2016 Circolare n. 56 Ai Dirigenti centrali e periferici
DettagliNovità introdotte dalla Legge n 147/13 in materia previdenziale e assistenziale
Novità introdotte dalla Legge n 147/13 in materia previdenziale e assistenziale Per il triennio 2014-2016 la rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici, secondo il meccanismo stabilito dall
DettagliACCORDO QUADRO PER GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA Modifica e integrazione dell Accordo stipulato in data 4 maggio 2009
ACCORDO QUADRO PER GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA 2009-2010 Modifica e integrazione dell Accordo stipulato in data 4 maggio 2009 Ai sensi di quanto previsto: dall art. 2 comma 36 della legge 22 dicembre
DettagliJOBS ACT. La Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria
JOBS ACT La Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria Imprese beneficiarie Imprese industriali Imprese edili e lapidee sia industriali che artigiane (esclusi laboratori di sola lavorazione autonoma rispetto
DettagliIl Dirigente di Sezione. sulla base dell istruttoria espletata dal Servizio Politiche attive per il lavoro:
36147 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SEZIONE PROMOZIONE E TUTELA DEL LAVORO 14 maggio 2018, n. 250 CIG in deroga 2018/F306. Ammissibilità al trattamento di Cig in deroga in attuazione dell art. 2 del D.L.
DettagliNEWSLETTER CONFCOOPERATIVE LOMBARDIA - FEBBRAIO N 3 RIFORMA DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI. Indicazioni operative
SCHEDA TECNICA RIFORMA DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI Indicazioni operative Il Ministero del Lavoro e l INPS hanno emanato una serie di atti tra loro strettamente interconnessi ma assolutamente non coordinati,
DettagliDirezione Centrale Prestazioni a Sostegno del Reddito. Direzione Centrale Organizzazione. Direzione centrale Bilanci e Servizi fiscali
Direzione Centrale Prestazioni a Sostegno del Reddito Direzione Centrale Organizzazione Direzione centrale Bilanci e Servizi fiscali Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici Roma, 26 Maggio
DettagliIL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI, L'AGENZIA NAZIONALE PER LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO (ANPAL) LA REGIONE TOSCANA
ALLEGATO A IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI, L'AGENZIA NAZIONALE PER LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO (ANPAL) E LA REGIONE TOSCANA VISTO l'art.1, comma 7, del decreto-legge 20 maggio 1993,
DettagliDirezione Centrale Prestazioni a Sostegno del Reddito Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici. Roma, 13/09/2016
Direzione Centrale Prestazioni a Sostegno del Reddito Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici Roma, 13/09/2016 Circolare n. 177 Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Responsabili delle Agenzie
DettagliVigente al: Art. 48. (Modifiche al decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276)
LEGGE 4 novembre 2010, n. 183 Deleghe al Governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative e permessi, di ammortizzatori sociali, di servizi per l'impiego, di
DettagliDirezione Centrale Pensioni. Roma, Messaggio n. 105
Direzione Centrale Pensioni Roma, 13-01-2016 Messaggio n. 105 Allegati n.1 OGGETTO: Personale comparto scuola e AFAM, accesso al trattamento pensionistico ai sensi dell art. 1, comma 264 della legge n.
DettagliF.to IL DIRETTORE GENERALE dott. Ugo Menziani. Prot. n. 40/524 del tutte le Direzione Territoriale del Lavoro
Prot. n. 40/524 del 11.01.2016 Direzione generale degli ammortizzatori sociali tutte le Direzione Territoriale del Lavoro tutte le Direzione Interregionali del Lavoro Direzione Generale per l'attività
Dettagli