GLI IMPIANTI HVAC NELLE STRUTTURE SANITARIE

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1 GLI IMPIANTI HVAC NELLE STRUTTURE SANITARIE In una struttura sanitaria complessa come quella di un grande ospedale, sono presenti delle situazioni molto diverse tra loro che richiedono altrettante soluzioni impiantistiche. Tutti i componenti e gli elementi tecnici installati sono infatti chiamati a soddisfare le condizioni necessarie di sicurezza e comfort, ma la parte fondamentale viene assunta dagli impianti HVAC 1. Se poi la tecnologia degli impianti di ventilazione e climatizzazione viene applicata nei casi più critici (come lo sono i blocchi operatori, le aree di terapia intensiva, le degenze infettivi), è evidente che la corretta progettazione di ogni singolo aspetto dell impianto tecnologico diviene fondamentale per la gestione funzionale di ogni attività svolta all interno della struttura. All interno del blocco operatorio, l impianto HVAC ha la funzione di garantire adeguate condizioni igienico-ambientali, quali: - il mantenimento di un idonea aerazione degli ambienti, allo scopo di contenere le concentrazioni ambientali di gas anestetici o di altri inquinanti gassosi, in particolare nel caso di emissioni indesiderate o non preventivabili; - il mantenimento di condizioni termoigrometriche corrette per l utenza e per il personale; - la garanzia di una concentrazione di particolato trasportato dall aria inferiore ai limiti prefissati per gli ambienti; ciò avviene grazie ad un processo di filtrazione dell aria immessa (l efficienza media dei filtri montati ai soffitti e controsoffitti dei locali ventilati non deve essere inferiore al 99,97%), e ad un regime di pressioni e depressioni che consente il flusso d aria dagli ambienti 1 L acronimo HVAC sta per Heating, Ventilation, Air Conditioning. 1

2 più puliti a quelli meno puliti, e mai viceversa (la Δp min tra ambienti contigui e comunicanti non deve essere inferiore a 5 Pa); - la possibilità di isolare ciascuna sala operatoria per cicli periodici di sanificazione ambientale; - il dimensionamento delle bocchette di immissione deve minimizzare le zone non raggiunte dal ricambio d aria e quelle interessate da raffreddamento a causa di elevate velocità di immissione dell aria. 2

3 Gli impianti di condizionamento dell aria devono possedere le seguenti caratteristiche: - essere dotati di due sezioni separate, entrambe dotate di elettroventilatore regolabile 2 : la prima che fornisce l aria pretrattata e la seconda che riprende ed espelle l aria esausta; - i componenti meccanici dei terminali dell impianto di condizionamento devono permettere le operazioni di pulizia e sterilizzazione, in particolare le alette in alluminio delle batterie; i componenti devono perciò essere facilmente raggiungibili o, in alternativa, smontabili; - i pannelli di chiusura dei vani d installazione di ventilatori e umidificatori devono essere dotati di aperture per constatare e verificare la situazione interna. Le centrali di condizionamento e trattamento aria necessitano di uno spazio appositamente dedicato, in quanto devono essere regolarmente manutenute e disporre di un volume adeguato al loro ingombro. Le unità di trattamento aria presentano un ingombro in altezza compreso generalmente tra ml 1,5 e 2; considerando le canalizzazioni per il prelievo dell aria esterna e per l espulsione dell aria esausta, le tubazioni per il trasporto dei fluidi alle batterie dei condizionatori, i vani per il passaggio dell impianto elettrico di corredo e le strutture di supporto e staffaggio, si può ipotizzare un altezza minima dei locali tecnici corrispondente a ml 3,00, anche allo scopo di permettere un agevole manutenzione. Per quanto riguarda i terminali di diffusione, si raccomanda uno spazio minimo di cm 80 all interno del controsoffitto, valore che considera anche gli spazi di manovra per gli interventi di manutenzione che si rendano necessari. 2 La regolazione permette di ovviare alle inevitabili perdite di carico aggiuntive dovute al manifestarsi di sporcizia sulla superficie dei filtri. 3

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5 Per quanto riguarda il reparto infettivi, si distinguono due gruppi di pazienti: - pazienti infetti: essi possono diffondere agenti infettivi tipici delle malattie esantematiche (rosolia, varicella) e della tubercolosi; - pazienti suscettibili: questi sono particolarmente vulnerabili agli agenti infettivi dispersi nell aria, quindi coloro che sono sottoposti a trattamenti antitumorali, a trapianti ossei o di midollo, o coloro che, causa intervento chirurgico, manifestino una compromissione del sistema immunitario. Il controllo delle infezioni trasmissibili per via aerea si rende necessario: - nelle camere di isolamento, dove gli agenti infettivi devono essere contenuti, quali camere per esami, intensive care, camere di convalescenza; - negli ambienti protetti, quali sale operatorie e destinate ai trapianti, che devono essere privi di agenti infettivi aerotrasportati. Controllare il regime delle pressioni all interno di tali ambienti, attraverso il bilanciamento delle portate d aria di mandata ed espulsione, risulta essenziale per la prevenzione della migrazione di agenti contaminanti all interno delle aree critiche summenzionate. Se si fornisce ad un ambiente protetto una portata d aria in mandata in eccesso rispetto alla portata espulsa (pari a circa il 15%), si realizza un flusso d aria diretto dall ambiente pulito verso un ambiente meno pulito. In una camera d isolamento invece, assegnando un eccesso di portata all aria espulsa, si mantiene l ambiente in depressione rispetto alle aree circostanti impedendo, quindi, la propagazione degli agenti infettivi. Nelle aree a speciale ventilazione devono essere accomodati dei gruppi elettrogeni di riserva volti ad assicurare il funzionamento continuo dei sistemi di ventilazione; i ventilatori essenziali alla movimentazione dell aria devono essere contrassegnati e riconoscibili, e quindi preservati da arresti non autorizzati o non necessari. Nelle sale operatorie è necessario: - assicurare una portata di aria esterna costante pari al 100% (20 ricambi orari), allo scopo di diluire le concentrazioni di agenti biologici e di gas medicali; possono essere previste percentuali inferiori al 100%, e quindi un parziale ricircolo dell aria, a patto di assicurare un più elevato tasso di ricambio dell aria interna 3 ; 3 Il tasso di ricambio d aria deve essere perlomeno di 15 vol/h; l aria ricircolata deve essere filtrata al pari dell aria esterna. 5

6 - assicurare un efficace filtrazione dell aria immessa; - prevedere l immissione a livello del soffitto e l aspirazione a soffitto e pavimento (4 griglie per ciascuna giacitura, con un rapporto di portata aspirata pari a 1:2 rispettivamente); - impostare una temperatura compresa tra 17 C e 27 C, regolabile dal personale operatorio, mantenendo l umidità relativa tra il 45% ed il 55%. Normalmente viene installato un doppio filtro assoluto, il primo in corrispondenza dell ambiente ed il secondo all imbocco dei canali d aria allo scopo di mantenerli in condizioni di pulizia evitando così, in caso di malfunzionamento, l arrivo all ambiente di aria non perfettamente sterile. 6

7 RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI Bosaia C., Relazione sugli ingombri delle centrali HVAC e degli spazi tecnici minimi indispensabili AERTECNO, Gli impianti HVAC nelle strutture sanitarie, 7