MILANO - VENERDÌ, 12 FEBBRAIO Sommario

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "MILANO - VENERDÌ, 12 FEBBRAIO Sommario"

Transcript

1 REPUBBLICA ITALIANA BOLLETTINO UFFICIALE MILANO - VENERDÌ, 12 FEBBRAIO º SUPPLEMENTO STRAORDINARIO Sommario Anno XL - N Poste Italiane - Spedizione in abb. postale - 45% - art. 2, comma 20/b - Legge n. 662/ Filiale di Varese D) ATTI DIRIGENZIALI GIUNTA REGIONALE D.G. Famiglia e solidarietà sociale Deliberazione Giunta regionale 3 febbraio n. 8/11139 [3.1.0] Modalità per la predisposizione del bando di cofinanziamento per la promozione di programmi di prossimità nell ambito delle dipendenze e del consumo di sostanze e per la prevenzione delle patologie correlate Decreto direttore generale 9 febbraio n. 988 [3.1.0] Approvazione del bando per l erogazione di contributi per la promozione di programmi di prossimità nell ambito delle dipendenze e del consumo di sostanze psicotrope e per la prevenzione delle patologie correlate anno 2010 in attuazione della d.g.r. 3 febbraio 2010, n Deliberazione Giunta regionale 3 febbraio n. 8/11140 [3.1.0] Modalità per la valutazione e il cofinanziamento dei progetti innovativi relativi alle politiche regionali per la famiglia (art. 4, comma 2, lett. g), l.r. n. 23/99 e art. 36, comma 1, lett. a) e b), l.r. n. 1/08) Decreto direttore generale 8 febbraio n. 946 [3.1.0] Approvazione del bando per l erogazione di contributi a sostegno dei progetti innovativi in attuazione dell art. 4, comma 2, lett. g) l.r. n. 23/99 «Politiche regionali per la famiglia» e dell art. 36, comma 1, lett. a) e b) l.r. n. 1/08 «Testo unico delle leggi regionali in materia di volontariato, cooperazione sociale, associazionismo e società di mutuo soccorso» anno 2010 in attuazione della d.g.r. n. 8/11140 del 3 febbraio Deliberazione Giunta regionale 3 febbraio n. 8/11141 [3.1.0] «Fare rete e dare tutela e sostegno alla maternità» Definizione delle modalità per la presentazione di progetti a carattere sperimentale, coordinata a livello regionale, ai sensi dell art. 4, comma 9, lettere a) e d) della l.r. n. 23/99 «Politiche regionali per la famiglia» Decreto direttore generale 9 febbraio n [3.1.0] Approvazione del bando regionale «Fare rete e dare tutela e sostegno alla maternità» per la presentazione di progetti a carattere sperimentale, coordinati a livello regionale, ai sensi dell art. 4, comma 9, lettere a) e d) n. 23/99 «Politiche regionali per la famiglia» ai sensi della d.g.r. n. 8/11141 del 3 febbraio Deliberazione Giunta regionale 3 febbraio n. 8/11197 [3.1.0] Determinazioni in ordine alle modalità di assegnazione del Buono Famiglia per l anno Decreto direttore generale 9 febbraio n. 995 [3.1.0] Modalità operative di attuazione del Buono Famiglia per l anno 2010 ai sensi della d.g.r. 8/11197 del 3 febbraio SERVIZI SOCIALI / Assistenza

2 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia D) ATTI DIRIGENZIALI GIUNTA REGIONALE D.G. Famiglia e solidarietà sociale [BUR ] [3.1.0] D.g.r. 3 febbraio n. 8/11139 Modalità per la predisposizione del bando di cofinanziamento per la promozione di programmi di prossimità nell ambito delle dipendenze e del consumo di sostanze e per la prevenzione delle patologie correlate LA GIUNTA REGIONALE Visto il d.p.r. 9 ottobre 1990, n. 309 «Testo Unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope per prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza», in particolare l art. 127 che istituisce il Fondo Nazionale per la lotta alla droga, e le successive modifiche intervenute con l. 1 febbraio 2006, n. 49; Vista la l. 18 febbraio 1999, n. 45 «Disposizioni per il Fondo Nazionale di intervento per la lotta alla droga e in materia di personale dei Servizi per le Tossicodipendenze»; Vista la d.g.r. 7 aprile 2003, n «Determinazione dei requisiti standard per l autorizzazione al funzionamento e l accreditamento dei servizi privati e pubblici per l assistenza alle persone dipendenti da sostanze illecite e lecite e indirizzi programmatici e direttive sull organizzazione dei servizi territoriali dipendenze nelle ASL: Progetto Regionale Dipendenze»; Vista la d.c.r. 26 ottobre 2006, n. 257 «Piano Socio Sanitario Regionale » dove nella parte dedicata alle Dipendenze, propone di: perseguire una maggiore appropriatezza degli interventi; attivare una presa in carico precoce dei soggetti attraverso interventi «verso l utente»; predisporre linee guida per particolari categorie di utenti a maggiore fragilità; Vista la l.r. 12 marzo 2008, n. 3 «Governo della rete e degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e sociosanitario» che all art. 14 prevede fra le funzioni delle ASL, quelle di: programmare, a livello locale, la realizzazione della rete delle unità di offerta sociosanitarie, nel rispetto della programmazione regionale; erogare le risorse dei fondi regionali; Dato atto che sono in corso da anni nella Regione interventi di Prossimità nell area delle Dipendenze; Dato atto che le risorse assegnate con decreto 4207/2009 assicurano la continuità degli interventi di Prossimità fino al 28 febbraio 2010; Dato atto che è operativo un Gruppo di Approfondimento Tecnico Tematico (GATT) presso la Direzione Famiglia e Solidarietà sociale costituito (comunicazione dell 11 febbraio 2009 prot. G ) per la formulazione di elementi di qualità edi standardizzazione degli interventi di Prossimità; Dato atto che tale GATT ha lavorato con continuità e ha fornito alla Direzione Famiglia e Solidarietà sociale un proprio documento; Valutato tale documento; Vista la d.g.r. 16 dicembre 2009, n «Determinazioni in ordine alla gestione del Servizio Socio Sanitario Regionale per l esercizio 2010» all. 17) «Linee di indirizzo sull organizzazione e sulle funzioni del Dipartimento delle Dipendenze» che tra le funzioni del Dipartimento prevede anche quella di prossimità, intesa come l insieme di interventi finalizzati alla promozione della salute e alla prevenzione di comportamenti connessi all uso/abuso di droghe e alcol; Valutato che tali interventi contribuiscono in misura rilevante all «aggancio» precoce e/o alla facilitazione dell accompagnamento ai servizi nei casi di persone in situazioni di particolare fragilità ed esclusione sociale; Considerato inoltre che gli interventi di prossimità sono fra gli obiettivi delle strategie sulle Droghe dell Unione Europea 2005/2012; Ritenuto di definire i criteri per la predisposizione del Bando di cofinanziamento dei programmi di prossimità nell ambito delle dipendenze e del consumo di sostanze e per la prevenzione delle patologie correlate, secondo quanto stabilito all allegato A), parte integrante e sostanziale del presente atto; Y 2 4º Suppl. Straordinario al n febbraio 2010 Ritenuto di destinare al cofinanziamento regionale dei programmi di prossimità nell ambito delle dipendenze, oggetto del presente provvedimento, la somma complessiva di C ,78 a valere sulle disponibilità dell UPB cap del Bilancio regionale-esercizio 2010 che sarà disponibile a seguito di reiscrizione ai sensi dell art. 50 l.r. 34/78; Ritenuto di rinviare a successivi atti del direttore generale della D.G. Famiglia e Solidarietà sociale l assunzione di tutti i provvedimenti necessari per attuare le finalità indicate nella presente deliberazione; Ritenuto di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia; Vista la l.r. 20/2008 e le dd.g.r. che dispongono l assetto organizzativo della Giunta regionale; All unanimità di voti espressi nelle forme di legge DELIBERA 1. di approvare i criteri per la predisposizione del Bando di cofinanziamento dei programmi di prossimità nell ambito delle dipendenze e del consumo di sostanze e per la prevenzione delle patologie correlate, secondo quanto stabilito nell allegato A), parte integrante e sostanziale del presente atto; 2. di destinare al cofinanziamento regionale delle attività dei programmi di cui al punto precedente, oggetto del presente provvedimento, la somma complessiva di C ,78, a valere sulle disponibilità dell UPB cap del Bilancio regionale-esercizio 2010 che sarà disponibile a seguito di reiscrizione ai sensi dell art. 50 l.r. 34/78; 3. di rinviare a successivi atti del direttore generale della D.G. Famiglia e Solidarietà sociale l assunzione di tutti i provvedimenti necessari per attuare le finalità indicate nella presente deliberazione; 4. di pubblicare la presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Pilloni ALLEGATO A) Modalità operative per la predisposizione del bando di cofinanziamento dei programmi di prossimità nell ambito delle dipendenze e del consumo di sostanze e per la prevenzione delle patologie correlate Premessa Il presente documento individua le modalità operative per la predisposizione del bando di cofinanziamento dei programmi di prossimità nell ambito delle dipendenze e del consumo di sostanze e per la prevenzione delle patologie correlate. 1. Finalità Regione Lombardia, al fine di facilitare un aggancio precoce e l accompagnamento ai servizi delle persone con problemi di dipendenza soprattutto nei casi di particolare fragilità ed esclusione sociale, sostiene la realizzazione di programmi di prossimità nel contesto delle dipendenze e del consumo di sostanze, finalizzati alla promozione della salute. 2. Soggetti che possono partecipare al bando Sono ammessi a presentare domanda i soggetti sotto elencati: organizzazioni di volontariato iscritte nelle sezioni regionali o provinciali del registro ex l.r. n. 1/08; associazioni senza scopo di lucro e associazioni di promozione sociale iscritte nei registri regionali e provinciali dell associazionismo ex l.r. 1/08; cooperative sociali iscritte nella sezione A dell albo regionale ex l.r. n. 1/08. I soggetti che possono partecipare al bando possono presentare progetti in partenariato, specificando l ente capofila. 3. Ambiti di intervento Gli enti individuati al punto 2 possono presentare progetti relativamente ai seguenti ambiti: a) Unità di Strada per tossicodipendenti; b) Drop in; c) Unità Mobili Giovani e Divertimento. Nella «Scheda guida per la realizzazione dei programmi di prossimità nell ambito delle dipendenze e del consumo di sostan-

3 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia ze e per la prevenzione delle patologie correlate» sono individuati le finalità, i destinatari e le caratteristiche relative ai diversi ambiti di intervento. 4. Durata dei progetti Per ogni progetto, il periodo massimo finanziabile corrisponde ad un anno dalla data di sottoscrizione dell atto di adesione con cui il soggetto beneficiario si fa carico formalmente degli impegni assunti con l ente erogatore per la realizzazione delle attività progettuali. 5. Riparto e assegnazione dello stanziamento regionale Lo stanziamento regionale per il presente Bando Anno 2010 è ripartito fra ciascuna ASL, tenuto conto dell assegnazione erogata nell anno 2009 e della popolazione complessiva residente pesata secondo quattro fasce di numerosità. I progetti, in ordine di graduatoria, saranno finanziati sino ad esaurimento dei fondi stanziati. Ogni progetto potrà essere cofinanziato fino al 90% del costo complessivo del progetto stesso. Nel caso in cui il soggetto proponente richieda un contributo inferiore al 90% del costo complessivo del progetto, verrà erogato l importo richiesto. In ogni caso la quota di cofinanziamento regionale non potrà essere superiore a: C per i progetti relativi alle Unità di Strada per tossicodipendenti e alle Unità Mobili Giovani e Divertimento; C per i progetti relativi ai Drop in. 6. Modalità e termini per la presentazione delle domande di cofinanziamento regionale Ogni domanda presentata deve accompagnare un progetto relativo ad un solo ambito di intervento. Le domande dovranno essere consegnate, pena l esclusione, ai protocolli generali delle singole Aziende Sanitarie Locali, in cui si realizzerà il progetto, a partire dal primo giorno di pubblicazione del Bando sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia ed entro e non oltre il giorno 5 marzo Inammissibilità dei progetti Non sono ammessi al cofinanziamento regionale i progetti che: saranno consegnati alle Aziende Sanitarie Locali prima della data di pubblicazione del Bando sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia ed oltre il 5 marzo beneficiano di finanziamenti ai sensi di altre norme regionali, nazionali, comunitarie di settore; risultano privi dell indicazione delle fonti e delle entità di finanziamento atte a coprire tutti i costi del progetto stesso; sviluppano attività non riconducibili ai criteri riportati dal presente bando; sono presentati da enti che alla data di presentazione dei progetti alle ASL non risultino iscritti ai rispettivi registri ex l.r. 1/ Compiti delle Aziende Sanitarie Locali Ciascuna ASL, tramite apposita Unità Tecnica di Valutazione, provvede: al ricevimento delle istanze; all istruttoria circa l ammissibilità o meno delle stesse; all individuazione, secondo una scala di priorità e coerentemente con le necessità territoriali, degli ambiti progettuali di maggior interesse; alla formulazione della graduatoria relativa ai progetti ammessi al cofinanziamento regionale. Ogni ASL formalizza l istituzione dell Unità Tecnica di Valutazione secondo la seguente composizione: Direttore Generale dell ASL, o suo delegato, che la presiede; Direttore Sociale dell ASL, o suo delegato, che la coordina; Direttore del Dipartimento delle Dipendenze dell ASL, o suo delegato; un rappresentante della Conferenza dei Sindaci dell ASL, purché non appartenente ad organismi del Terzo Settore. La graduatoria e l elenco dei progetti ammessi e non ammessi devono essere resi pubblici dalle ASL e contestualmente trasmessi entro il 22 marzo 2010 al Direttore Generale della Direzione Famiglia e Solidarietà Sociale. 9. Il Dipartimento delle Dipendenze Le recenti «Linee di indirizzo sull organizzazione e sulle funzioni del Dipartimento delle Dipendenze», approvate con d.g.r. Y 3 4º Suppl. Straordinario al n febbraio 2010 n del 16 dicembre 2009 «Determinazione in ordine alla gestione del Servizio Socio Sanitario Regionale per l esercizio 2010», prevedono tra le funzioni del Dipartimento anche quelle della prossimità. Tale funzione si esplica attraverso il sostegno allo sviluppo di un sistema di valori e di azioni per promuovere consapevolezza, competenza e senso di responsabilità delle persone e della comunità, nella definizione del loro benessere. Detta funzione si attua attraverso la direzione e/o la realizzazione diretta di attività di prossimità finalizzate alla promozione della salute e alla riduzione dei rischi connessi all uso/abuso di droghe e alcol. Inoltre il Dipartimento delle Dipendenze raccoglie e organizza le informazioni sui comportamenti legati all uso di sostanze per la costruzione di una mappa locale dei luoghi e degli stili di consumo. Compito specifico del Dipartimento è quello di raccordarsi con i Referenti dell ufficio Territoriale del Governo e delle Forze dell Ordine per un miglior coordinamento delle attività di prossimità. Si richiama altresì la necessità che il Dipartimento eserciti un efficace funzione di monitoraggio dei processi e dei risultati conseguiti con le attività di prossimità, garantendo ai soggetti individuati per l esercizio di tali attività, una funzione di indirizzo e direzione scientifica. 10. Criteri di valutazione Ai fini della formulazione delle graduatorie di merito, le Unità Tecniche di Valutazione, valutano i progetti ammessi attribuendo agli stessi un punteggio, sino ad un massimo di 100 punti, individuato in base alla seguente griglia: PUNTEGGIO GRIGLIA DI VALUTAZIONE MASSIMO ASSEGNABILE ENTE Numero di anni di presenza dell ente sul territorio interessato, con particolare attenzione alla partecipazione ed alla gestione di 10 interventi di prossimità nell ambito delle dipendenze. Conoscenza delle caratteristiche del fenomeno e delle reti territoriali di riferimento. Numero di anni di esperienza nel settore degli interventi di prossimità nell ambito delle dipendenze e della prevenzione delle patologie correlate, anche al di fuori del territorio interessato, ente 10 autorizzato e accreditato per la gestione di servizi per le dipendenze. OPERATORI Curricula degli operatori con particolare attenzione ai titoli posseduti e alle attività prestate nel settore degli interventi di prossimità 10 nell ambito delle dipendenze. Tipologia e numero di operatori impiegati in relazione alle attività 10 proposte. REALIZZAZIONE DEI PROGRAMMI DI PROSSIMITÀ Ore di attività per settimana direttamente rivolte al target N. Operatori contemporaneamente presenti durante l attività N. Settimane di attività per l intera durata del progetto N. Uscite settimanali (per le Unità di strada per tossicodipendenti) / N. Numero di Giornate di apertura settimanale (per i Drop in) / Uscite settimanali (per le Unità Mobili Giovani e Divertimento) Riunioni periodiche di équipe 5 Supervisione dell attività 5 PROGETTAZIONE Coerenza del progetto in relazione al bisogno al quale intende rispondere Coerenza fra obiettivi e piano operativo 5 Qualità delle attività descritte 5 Coerenza tra costi e attività proposte 5 PUNTEGGIO MASSIMO ASSEGNABILE Tempi e modalità di attuazione dei progetti e di erogazione dei contributi I progetti devono avere durata annuale a partire dalla data di sottoscrizione dell Atto di adesione da parte del soggetto beneficiario del contributo. Per la realizzazione di ogni progetto, i soggetti gestori devono sottoscrivere l Atto di adesione con l ASL entro 7 giorni dall approvazione della graduatoria. Non è prevista la possibilità di delega ad un altro soggetto per la gestione del progetto

4 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia [BUR ] [3.1.0] D.d.g. 9 febbraio n. 988 Approvazione del bando per l erogazione di contributi per la promozione di programmi di prossimità nell ambito delle dipendenze e del consumo di sostanze psicotrope e per la prevenzione delle patologie correlate anno 2010 in attuazione della d.g.r. 3 febbraio 2010, n IL DIRETTORE GENERALE Vista la d.g.r. 7 aprile 2003, n «Determinazione dei requisiti standard per l autorizzazione al funzionamento e l accreditamento dei servizi privati e pubblici per l assistenza alle persone dipendenti da sostanze illecite e lecite e indirizzi programmatici e direttive sull organizzazione dei servizi territoriali dipendenze nelle ASL: Progetto Regionale Dipendenze»; Vista la d.g.r. 16 dicembre 2009, n «Determinazioni in ordine alla gestione del Servizio Socio Sanitario Regionale per l esercizio 2010» all. 17) «Linee di indirizzo sull organizzazione e sulle funzioni del Dipartimento delle Dipendenze» che tra le funzioni del Dipartimento prevede anche quella di prossimità, intesa come l insieme di interventi finalizzati alla promozione della salute e alla prevenzione dei comportamenti connessi all uso/abuso di droghe e alcol; Premesso che con d.g.r. 3 febbraio 2010, n sono state approvate nell allegato A) le modalità operative per la predisposizione del Bando di cofinanziamento per la promozione di programmi di prossimità nell ambito delle dipendenze e del consumo di sostanze psicotrope e per la prevenzione delle patologie correlate; Visto il punto 3 del dispositivo della sopra citata d.g.r /2010 che rinvia a successivi atti del direttore generale della D.G. Famiglia e Solidarietà Sociale l assunzione di tutti i provvedimenti necessari per attuare le finalità indicate; Vista la proposta contenuta nell Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento che definisce per l anno 2010: il riparto e l assegnazione alle ASL dello stanziamento regionale di C ,78 a valere sulle disponibilità dell UPB cap del bilancio regionale Esercizio 2010; l entità e l erogazione del contributo, i tempi e le modalità di attuazione dei progetti; le modalità e i tempi per la presentazione della domanda, i compiti delle ASL; i requisiti e i criteri organizzativi per la presentazione dei progetti; Visti, inoltre, i seguenti allegati relativi al Bando Anno 2010 che formano parte integrante e sostanziale del presente provvedimento: Allegato 1 «Schema di domanda di contributo ai sensi del Bando per la promozione di programmi di prossimità nell ambito delle dipendenze e del consumo di sostanze e per la prevenzione delle patologie correlate ex d.g.r. 3 febbraio 2010, n »; Allegato 2 «Schema tecnico per la presentazione dei progetti ai sensi del Bando per la promozione di programmi di prossimità nell ambito delle dipendenze e del consumo di sostanze e per la prevenzione delle patologie correlate ex d.g.r. 3 febbraio 2010, n »; Allegato 3 «Atto di Adesione» del soggetto beneficiario di contributo; Vista la l.r. n. 20 del 7 luglio 2008, nonché i provvedimenti organizzativi dell VIII legislatura; Vista la d.g.r. 18 maggio 2005 n. 2 «Costituzione delle direzioni generali, incarichi e altre disposizioni organizzative I provvedimento organizzativo VIII legislatura», con la quale è stato affidato l incarico di direttore generale della Direzione Famiglia e solidarietà sociale al dr. Umberto Fazzone; DECRETA 1. di approvare, ai sensi della d.g.r. 3 febbraio 2010, n i seguenti allegati relativi all anno 2010, che sono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento: Allegato A «Bando per la promozione di programmi di prossimità nell ambito delle dipendenze e del consumo di sostanze e per la prevenzione delle patologie correlate ex d.g.r. 3 febbraio 2010, n »; Allegato 1 «Schema di domanda di contributo ai sensi del Y 4 4º Suppl. Straordinario al n febbraio 2010 Bando per la promozione di programmi di prossimità nell ambito delle dipendenze e del consumo di sostanze e per la prevenzione delle patologie correlate ex d.g.r. 3 febbraio 2010, n »; Allegato 2 «Schema tecnico per la presentazione dei progetti ai sensi del Bando per la promozione di programmi di prossimità nell ambito delle dipendenze e del consumo di sostanze e per la prevenzione delle patologie correlate ex d.g.r. 3 febbraio 2010, n »; Allegato 3 «Atto di Adesione» del soggetto beneficiario di contributo; 2. di ripartire e assegnare alle A.S.L. lo stanziamento regionale di C ,78 a valere sulle disponibilità dell UPB cap del bilancio regionale esercizio 2010, come indicato nell Allegato A del presente atto; 3. di disporre la pubblicazione del presente atto e dei relativi allegati sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito web della Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale. Il direttore generale: Umberto Fazzone

5 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y 5 4º Suppl. Straordinario al n febbraio 2010 ALLEGATO A) BANDO per la promozione di programmi di prossimità nell ambito delle dipendenze e del consumo di sostanze psicotrope e per la prevenzione delle patologie correlate ai sensi della d.g.r. 3 febbario 2010, n «Modalità per la predisposizione del bando di cofinanziamento di programmi di prossimità nell ambito delle dipendenze e del consumo di sostanze e per la prevenzione delle patologie correlate» ANNO 2010 SCADENZA 5 MARZO Finalità Regione Lombardia, al fine di facilitare un aggancio precoce e l accompagnamento ai servizi delle persone con problemi di dipendenza soprattutto nei casi di particolare fragilità ed esclusione sociale, sostiene la realizzazione di programmi di prossimità nel contesto delle dipendenze e del consumo di sostanze psicotrope, finalizzati alla promozione della salute. Il presente Bando, elaborato a seguito della d.g.r. 3 febbraio 2010, n «Modalità per la predisposizione del bando di cofinanziamento di programmi di prossimità nell ambito delle dipendenze e del consumo di sostanze e per la prevenzione delle patologie correlate», individua i criteri per l ammissione a contributo, regolamenta le procedure e le modalità per la presentazione dei progetti. 2. Soggetti che possono partecipare al bando Sono ammessi a presentare domanda i soggetti sotto elencati: organizzazioni di volontariato iscritte nelle sezioni regionali o provinciali del registro ex l.r. n. 1/08; associazioni senza scopo di lucro e associazioni di promozione sociale iscritte nei registri regionali e provinciali dell associazionismo ex l.r. 1/08; cooperative sociali iscritte nella sezione A dell albo regionale ex l.r. n. 1/08. I soggetti che possono partecipare al bando possono presentare progetti in partenariato, specificando l ente capofila. 3. Ambiti di intervento Gli enti individuati al punto 2 possono presentare progetti relativamente ai seguenti ambiti: a) Unità di Strada per tossicodipendenti; b) Drop in; c) Unità Mobili Giovani e Divertimento. Nella «Scheda guida per la realizzazione dei programmi di prossimità nell ambito delle dipendenze e del consumo di sostanze e per la prevenzione delle patologie correlate» sono individuati le finalità, i destinatari e le caratteristiche relative ai diversi ambiti di intervento. Scheda guida per la realizzazione dei programmi di prossimità nell ambito delle dipendenze e del consumo di sostanze psicotrope e per la prevenzione delle patologie correlate BANDO 2010 Ambiti di intervento Unità di Strada Tossicodipendenti Drop in Unità Mobili Giovani e Divertimento Finalità, destinatari e caratteristiche I progetti hanno come obiettivo il contatto con persone che consumano droghe e alcool nei loro contesti di incontro ed aggregazione, con finalità informative, preventive e di orientamento alle reti locali dei servizi, per il miglioramento degli stili di comportamento legati al consumo e per la soddisfazione di alcuni bisogni primari. Sono possibili destinatari degli interventi i consumatori problematici di sostanze psicotrope e alcool, i policonsumatori, i tossicodipendenti in carico o meno ai servizi e la cittadinanza. I progetti devono prevedere l espletamento delle seguenti attività di base: attività informative specifiche e distribuzione di materiale informativo sui rischi e sui danni; distribuzione e scambio di materiali di profilassi sanitaria; colloqui individuali, attività di counselling, orientamento/accompagnamento alla rete locale dei servizi; erogazione di generi di conforto. Deve essere inoltre previsto uno stretto coordinamento con il Dipartimento delle Dipendenze per assicurare un lavoro di rete con Forze dell Ordine, Servizi Sanitari, Socio Sanitari e Sociali del territorio di riferimento. I progetti hanno come obiettivo il contatto con persone che consumano droghe e alcool e si caratterizzano come luogo intermedio tra i servizi e la strada, per il miglioramento degli stili di comportamento legati al consumo e per la soddisfazione di alcuni bisogni primari. Sono possibili destinatari degli interventi i consumatori problematici di sostanze psicotrope e alcool, i policonsumatori, i tossicodipendenti in carico o meno ai servizi, e la cittadinanza. I progetti devono prevedere l espletamento delle seguenti attività di base: attività informative e formative specifiche e distribuzione di materiale informativo sui rischi e sui danni; distribuzione e scambio di materiali di profilassi sanitaria; colloqui individuali, attività di counselling; orientamento/accompagnamento alla rete locale dei servizi; erogazione di generi di conforto; attività di tutela dell igiene personale; incontri di gruppo su temi specifici; attività di peer supporter. Deve essere inoltre previsto uno stretto coordinamento con il Dipartimento delle Dipendenze per assicurare un lavoro di rete con Forze dell Ordine, Servizi Sanitari, Socio Sanitari e Sociali del territorio di riferimento. I progetti hanno come obiettivo il contatto con persone che consumano droghe e alcool, occasionalmente o continuativamente, nei contesti di incontro, aggregazione e divertimento. I progetti presentano finalità informative, preventive e di orientamento alla rete locale dei servizi. Sono possibili destinatari degli interventi i consumatori problematici di sostanze psicotrope e alcool, i policonsumatori e la cittadinanza. I progetti devono prevedere l espletamento delle seguenti attività di base: attività informative specifiche e distribuzione di materiale informativo sui rischi e sui danni; distribuzione di materiali di profilassi; colloqui individuali, attività di counselling, orientamento/accompagnamento alla rete locale dei servizi. Deve essere inoltre previsto uno stretto coordinamento con il Dipartimento delle Dipendenze per assicurare un lavoro di rete con Forze dell Ordine, Servizi Sanitari, Socio Sanitari e Sociali del territorio di riferimento e con gestori dei locali, lavoratori del mondo della notte etc.

6 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y 6 4º Suppl. Straordinario al n. 6-12febbraio 2010 In collaborazione con il Dipartimento delle Dipendenze di riferimento, i soggetti che realizzano attività di prossimità nell ambito delle dipendenze devono trasmettere al Dipartimento delle Dipendenze relazioni periodiche sulle attività svolte, corredate da regolare documentazione contabile, come da indicazioni regionali. 4. Durata dei progetti Per ogni progetto, il periodo massimo finanziabile corrisponde ad un anno dalla data di sottoscrizione dell Atto di adesione da parte del soggetto beneficiario, di cui all Allegato Riparto e assegnazione dello stanziamento regionale Lo stanziamento regionale per il presente Bando Anno 2010 ammonta a complessivi A ,78 ripartiti fra ciascuna ASL, tenuto conto dell assegnazione erogata nell anno 2009 e della popolazione complessiva residente pesata secondo quattro fasce di numerosità. I progetti, in ordine di graduatoria, saranno finanziati sino ad esaurimento dei fondi stanziati. 6. Entità del contributo Ogni progetto potrà essere cofinanziato fino al 90% del costo complessivo del progetto stesso. Nel caso in cui il soggetto proponente richieda un contributo inferiore al 90% del costo complessivo del progetto, verrà erogato l importo richiesto. In ogni caso la quota di cofinanziamento regionale non potrà essere superiore a: C per i progetti relativi alle Unità di Strada per tossicodipendenti e alle Unità Mobili Giovani e Divertimento; C per i progetti relativi ai Drop in. 7. Modalità e termini per la presentazione delle domande di cofinanziamento regionale Ogni domanda presentata deve accompagnare un progetto relativo ad un solo ambito di intervento. La domanda dovrà essere redatta in carta libera secondo il modello Allegato 1, firmata dal legale rappresentante del soggetto giuridico proponente e corredata dallo «Schema tecnico per la presentazione di programmi di prossimità nell ambito delle dipendenze e del consumo di sostanze e per la prevenzione delle patologie correlate», Allegato 2. Le domande dovranno essere consegnate, pena l esclusione, ai protocolli generali delle singole Aziende Sanitarie Locali, in cui si realizzerà il progetto, a partire dal primo giorno di pubblicazione del Bando sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia ed entro e non oltre il giorno 5 marzo Inammissibilità dei progetti Non sono ammessi al cofinanziamento regionale i progetti che: saranno consegnati alle Aziende Sanitarie Locali prima della data di pubblicazione del Bando sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia ed oltre il 5 marzo beneficiano di finanziamenti ai sensi di altre norme regionali, nazionali, comunitarie di settore; risultano privi dell indicazione delle fonti e delle entità di finanziamento atte a coprire tutti i costi del progetto stesso; sviluppano attività non riconducibili ai criteri riportati dal presente bando; sono presentati da enti che alla data di presentazione dei progetti alle ASL non risultino iscritti ai rispettivi registri ex l.r. 1/ Compiti delle Aziende Sanitarie Locali Ciascuna ASL, tramite apposita Unità Tecnica di Valutazione, provvede: al ricevimento delle istanze;

7 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y 7 4º Suppl. Straordinario al n. 6-12febbraio 2010 all istruttoria circa l ammissibilità o meno delle stesse; all individuazione, secondo una scala di priorità e coerentemente con le necessità territoriali, degli ambiti progettuali di maggior interesse; alla formulazione della graduatoria relativa ai progetti ammessi al cofinanziamento regionale. Ogni ASL formalizza l istituzione dell Unità Tecnica di Valutazione secondo la seguente composizione: Direttore Generale dell ASL, o suo delegato, che la presiede; Direttore Sociale dell ASL, o suo delegato, che la coordina; Direttore del Dipartimento delle Dipendenze dell ASL, o suo delegato; un rappresentante della Conferenza dei Sindaci dell ASL, purché non appartenente ad organismi del Terzo Settore. Le Aziende Sanitarie Locali debbono verificare ed attestare che non vi siano sovrapposizioni con altri finanziamenti provenienti dalle leggi regionali, statali e comunitarie di settore. La graduatoria e l elenco dei progetti ammessi e non ammessi devono essere resi pubblici dalle ASL e contestualmente trasmessi entro il 22 marzo 2010 al Direttore Generale della Direzione Famiglia e Solidarietà Sociale. L attività di vigilanza sulla realizzazione dei progetti attivati dal presente bando spetta alle rispettive ASL. Le Aziende Sanitarie Locali provvedono a comunicare alla D.G. Famiglia e Solidarietà Sociale l avvenuta sottoscrizione dell Atto di adesione da parte dei soggetti beneficiari di contributo entro 1 mese dal provvedimento regionale di «presa d atto delle graduatorie». 10. Il Dipartimento delle Dipendenze Le recenti «Linee di indirizzo sull organizzazione e sulle funzioni del Dipartimento delle Dipendenze», approvate con d.g.r. n del 16 dicembre 2009 «Determinazione in ordine alla gestione del Servizio Socio Sanitario Regionale per l esercizio 2010», prevedono tra le funzioni del Dipartimento anche quelle della prossimità. Tale funzione si esplica attraverso il sostegno allo sviluppo di un sistema di valori e di azioni per promuovere consapevolezza, competenza e senso di responsabilità delle persone e della comunità, nella definizione del loro benessere. Detta funzione si attua attraverso la direzione e/o la realizzazione diretta di attività di prossimità finalizzate alla promozione della salute e alla riduzione dei rischi connessi all uso/abuso di droghe e alcol. Inoltre il Dipartimento delle Dipendenze raccoglie e organizza le informazioni sui comportamenti legati all uso di sostanze psicotrope, per la costruzione di una mappa locale dei luoghi e degli stili di consumo. Compito specifico del Dipartimento è quello di raccordarsi con i Referenti dell ufficio Territoriale del Governo e delle Forze dell Ordine per un miglior coordinamento delle attività di prossimità. Si richiama altresì la necessità che il Dipartimento eserciti un efficace funzione di monitoraggio dei processi e dei risultati conseguiti con le attività di prossimità, garantendo ai soggetti individuati per l esercizio di tali attività, una funzione di indirizzo e direzione scientifica. 11. Criteri di valutazione Ai fini della formulazione delle graduatorie di merito, le Unità Tecniche di Valutazione, valutano i progetti ammessi attribuendo agli stessi un punteggio, sino ad un massimo di 100 punti, individuato in base alla seguente griglia: PUNTEGGIO GRIGLIA DI VALUTAZIONE MASSIMO ASSEGNABILE ENTE Numero di anni di presenza dell ente sul territorio interessato, con particolare attenzione alla partecipazione ed alla 10 gestione di interventi di prossimità nell ambito delle dipendenze. Conoscenza delle caratteristiche del fenomeno e delle reti territoriali di riferimento. 10 Numero di anni di esperienza nel settore degli interventi di prossimità nell ambito delle dipendenze e della prevenzione 10 delle patologie correlate, anche al di fuori del territorio interessato, ente autorizzato e accreditato per la gestione di servizi per le dipendenze. OPERATORI Curricula degli operatori con particolare attenzione ai titoli posseduti e alle attività prestate nel settore degli interventi di 10 prossimità nell ambito delle dipendenze. Tipologia e numero di operatori impiegati in relazione alle attività proposte. 10 REALIZZAZIONE DEI PROGRAMMI DI PROSSIMITÀ Ore di attività per settimana direttamente rivolte al target N. 20 Operatori contemporaneamente presenti durante l attività N. Settimane di attività per l intera durata del progetto N. Uscite settimanali (per le Unità di strada per tossicodipendenti) / Numero di Giornate di apertura settimanale (per i Drop in) / N. Uscite settimanali (per le Unità Mobili Giovani e Divertimento) Riunioni periodiche di équipe 5 Supervisione dell attività 5 PROGETTAZIONE Coerenza del progetto in relazione al bisogno al quale intende rispondere 5 Coerenza fra obiettivi e piano operativo 5 Qualità delle attività descritte 5 Coerenza tra costi e attività proposte 5 PUNTEGGIO MASSIMO ASSEGNABILE Tempi e modalità di attuazione dei progetti e di erogazione dei contributi I progetti devono avere durata annuale a partire dalla data di sottoscrizione dell Atto di adesione da parte del soggetto beneficiario. Ogni progetto declina, all interno dello schema tecnico, i tempi per la propria realizzazione in modo che questi risultino coerenti con le finalità, le attività e i costi previsti. L ASL provvede a dare comunicazione dei progetti approvati ai Comuni capofila degli ambiti distrettuali, anche al fine di valutarne ogni possibile connessione con la programmazione zonale. Per la realizzazione di ogni progetto, i soggetti gestori devono sottoscrivere l Atto di adesione entro 7 giorni dall approvazione della graduatoria. Non è prevista la possibilità di delega ad un altro soggetto per la gestione del progetto.

8 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y 8 4º Suppl. Straordinario al n. 6-12febbraio 2010 I progetti devono iniziare entro 7 giorni dall accettazione del contributo. Non saranno concesse proroghe dei tempi. L erogazione, da parte delle ASL, del contributo assegnato avviene con le seguenti modalità: 70% alla dichiarazione di avvio del progetto da parte del soggetto gestore; 30% a conclusione del progetto, o comunque, a conclusione delle attività riferite al periodo finanziabile, certificate dall ASL che effettua le necessarie verifiche sullo stato di attuazione del progetto. Il saldo dovrà essere erogato entro 1 mese dalla dichiarazione di conclusione del progetto da parte del soggetto gestore e dalla contestuale consegna della rendicontazione contabile. In caso di mancato avvio saranno revocati i finanziamenti assegnati e recuperate le quote precedentemente erogate. Qualora l attuazione del progetto, alla luce degli esiti del monitoraggio da parte delle ASL, risultasse in grave difformità rispetto a quanto previsto, si provvederà, a cura delle strutture amministrative delle ASL, a revocare il cofinanziamento regionale assegnato e a recuperare eventuali somme già erogate. Le quote non spese o recuperate per mancata realizzazione dei progetti o per economie realizzate, rimangono assegnate alle ASL, e vincolate alla realizzazione di programmi di prossimità nell ambito delle dipendenze. 13. Spese ammesse a rimborso Le tipologie di costi ammissibili sono: personale dipendente e collaboratori esterni, collaborazioni esterne, arredi e attrezzature, affitto o ammortamento locali, manutenzione ordinaria e pulizia locali, acquisto/leasing/ammortamento mezzo mobile, manutenzione e costi di esercizio del mezzo mobile, materiale informativo, materiale di profilassi, generi di conforto e smaltimento rifiuti speciali. Per essere considerati ammissibili, i costi devono essere: direttamente legati al conseguimento degli obiettivi di cui al presente bando; sostenuti tra il termine iniziale e finale delle azioni; documentati con giustificativi originali; conformi alle leggi contabili e fiscali nazionali; sostenuti entro i limiti del preventivo approvato. 14. Uso del «logo» regionale Qualora lo svolgimento del progetto preveda la realizzazione di materiali o eventi di informazione e/o comunicazione, sugli stessi dovrà essere stampato il logotipo regionale. La richiesta deve essere presentata all ASL di competenza che rilascerà la relativa autorizzazione.

9 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y 9 4º Suppl. Straordinario al n febbraio 2010 ALLEGATO 1 Al Direttore Generale dell Azienda Sanitaria Locale... Via... Città... OGGETTO: Domanda di contributo ai sensi del «Bando per la promozione di programmi di prossimità nell ambito delle dipendenze e del consumo di sostanze e per la prevenzione delle patologie correlate, ex d.g.r 3 febbraio 2010, n » Il sottoscritto... nella qualità di legale rappresentante di... Sede legale... Indirizzo... Codice fiscale... Partita IVA... N. telefono... n. mail... PRESENTA la proposta di progetto (titolo)... redatta sulla scheda allegata «Schema tecnico per la presentazione di programmi di prossimità nell ambito delle dipendenze e del consumo di sostanze psicotrope e per la prevenzione delle patologie correlate». A tal fine DICHIARA di essere iscritto al seguente registro: registro del volontariato (ex l.r. 1/08) nella sezione: regionale provinciale con provvedimento n.... del... registro delle associazioni senza scopo di lucro e associazioni di promozione sociale (ex l.r. 1/08) regionale provinciale con provvedimento n.... del... albo regionale delle cooperative sociali sez. A (ex l.r. 1/08) con provvedimento n.... del... Inoltre DICHIARA sotto la propria responsabilità, che il suddetto soggetto giuridico non ha richiesto o ricevuto altro contributo previsto dalle vigenti normative per le iniziative contenute nel progetto medesimo e CHIEDE di poter beneficiare del cofinanziamento regionale di C... per la realizzazione del suddetto progetto. Data, Il legale rappresentante (Timbro e firma)

10 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y 10 4º Suppl. Straordinario al n. 6-12febbraio 2010 ALLEGATO 2) Schema tecnico per la presentazione dei progetti ai sensi del «Bando per la promozione di programmi di prossimità nell ambito delle dipendenze e del consumo di sostanze psicotrope e per la prevenzione delle patologie correlate» ex d.g.r. 3 febbraio 2010, n ) TITOLO DELLA PROPOSTA DI PROGETTO Specificare l ambito di intervento della proposta: a) Unità di Strada per tossicodipendenti b) Drop in c) Unità Mobili Giovani e Divertimento 2) SOGGETTO PROPONENTE Denominazione... Tipo di soggetto... Rappresentante legale... Indirizzo dell ente... Codice fiscale... Partita IVA... Telefono... mail... Curriculum ed esperienze specifiche negli ambiti di intervento oggetto del Bando (presenza dell ente sul territorio interessato, con particolare attenzione alla partecipazione e alla gestione di interventi di prossimità nell ambito delle dipendenze nonché alla conoscenza delle caratteristiche del fenomeno e delle reti territoriali di riferimento; esperienza dell ente nel settore degli interventi di prossimità nell ambito delle dipendenze e della prevenzione delle patologie correlate (anche al di fuori del territorio interessato). Se il progetto è presentato in partnership, specificare gli enti coinvolti e le relative iscrizioni ai registri regionali (tipologia registro, n. di provvedimento dell iscrizione e data) (cfr. punto 2 del Bando «Soggetti che possono partecipare al Bando). 3) RESPONSABILE DEL PROGETTO Nome... Cognome... Ente di appartenenza... Qualifica professionale... Indirizzo... Telefono... mail... Curriculum ed esperienze specifiche negli ambiti di intervento indicati 4) DESCRIZIONE SINTETICA DELLA PROPOSTA 5) RISORSE IMPIEGATE RISORSE UMANE Nominativo Qualifica professione Esperienza acquisita nel settore RISORSE MATERIALI (Mezzi, strutture, materiali e strumenti)

11 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia 6) DESTINATARI INDIVIDUATI Descrizione destinatari Y 11 4º Suppl. Straordinario al n. 6-12febbraio 2010 N. atteso Motivazione della scelta destinatari 7) CONTESTI DI INTERVENTO Luogo di intervento Motivazione della scelta 8) COLLABORAZIONI PREVISTE Tipologia Denominazione e indirizzo 9) TIPOLOGIA DELLE AZIONI 10) ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO OPERATIVO 11) COSTI Tipologia di spesa Voci analitiche Costo Operatori (personale dipendente e collaboratori esterni) Attrezzature e strumenti (arredi e attrezzature, acquisto/ leasing/ammortamento mezzo mobile, materiale informativo, materiale di profilassi, generi di conforto) Spese di gestione (affitto o ammortamento locali, manutenzione ordinaria e pulizia locali, manutenzione e costi di e- sercizio del mezzo mobile, smaltimento rifiuti speciali, u- tenze) Altro (collaborazioni esterne) Totale costo del progetto 12) FONTI DI COPERTURA DEL COSTO COMPLESSIVO DEL PROGETTO Per il cofinanziamento specificare le fonti: Contributi da enti pubblici o privati C... Autofinaziamento (con risorse proprie) C... Valorizzazione personale volontario C... Donazione attrezzature C... Donazione attività gestionale C... Totale cofinanziamento C... Costo totale del progetto Cofinanziamento richiesto a Regione Lombardia Cofinanziamento C... C... C... Data... Il Legale Rappresentante (Timbro e firma)...

12 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y 12 4º Suppl. Straordinario al n febbraio 2010 ALLEGATO 3 ATTO DI ADESIONE Il/La sottoscritto/a... nato/a a... il... residente a... in Via... in qualità di legale rappresentante dell Ente senza scopo di lucro denominato... C.F.... P. IVA... con sede legale nel Comune di... in Via... Provincia di... tel.... fax... c/c bancario n.... Cod. IBAN... Istituto di credito... N. Agenzia... iscritto al Registro organizzazioni di volontariato nelle sezioni regionali o provinciali del registro ex l.r. n. 1/08, con atto n.... del... iscritto nei registri regionali o provinciali dell associazionismo ex l.r. 1/08 delle associazioni senza scopo di lucro e associazioni di promozione sociale, con atto n.... del... iscritto nella sezione A dell albo regionale delle cooperative sociali ex l.r. n. 1/08, con atto n.... del... preso atto che la Giunta regionale, con d.g.r. n del 3 febbraio 2010, ha approvato i criteri e le modalità per l erogazione di contributi per la promozione di programmi di prossimità nell ambito delle dipendenze e del consumo di sostanze psicotrope e per la prevenzione delle patologie correlate; che l ASL di competenza ha perfezionato la graduatoria dei soggetti ammessi a contributo con provvedimento n del...; che il progetto denominato «...» presentato dall Ente... è stato ammesso a cofinanziamento regionale per un importo di euro..., sulla base dei provvedimenti sopra menzionati; dichiara di farsi garante del mantenimento dei requisiti soggettivi e oggettivi dichiarati alla presentazione del progetto; di essere a conoscenza delle disposizioni normative previste dal bando regionale riguardo ai tempi e alle modalità di realizzazione delle attività; di sapere che le attività finanziabili con il contributo regionale possono avere una durata massima di 12 mesi a decorrere dalla sottoscrizione del presente Atto di adesione; di non aver richiesto o ricevuto a nome dell ente altro contributo previsto dalle vigenti normative per le iniziative contenute nel progetto medesimo; di essere consapevole che, qualora le attività finanziate con il cofinanziamento regionale risultassero in grave difformità rispetto a quanto previsto, questo costituirà elemento sufficiente per la revoca del cofinanziamento regionale affidato, con il conseguente obbligo di restituzione delle somme già percepite; di essere informato del fatto che il contributo erogato non è soggetto alla ritenuta d acconto del 4% ex art. 28, d.p.r. 600/73 in quanto l attività oggetto del contributo medesimo non si svolge nell ambito dell esercizio di impresa e non produce reddito di natura commerciale; si impegna a realizzare le attività dichiarate alla presentazione del progetto secondo le modalità stabilite dal bando e ad avviarle entro 7 giorni dalla sottoscrizione del presente Atto di adesione; a concludere le attività finanziate con il contributo regionale entro 12 mesi dalla data di sottoscrizione del presente Atto di adesione; a trasmettere all ASL, entro 30 giorni dalla data di conclusione del progetto, copia della documentazione amministrativa e contabile relativa alle spese sostenute e relazione finale circa l attività svolta e gli obiettivi raggiunti; a conservare in originale la documentazione amministrativa e contabile riferita alle attività, in base alle normative vigenti e per il periodo previsto dall art del Codice Civile, garantendo la piena disponibilità e tempestività di adempimento in ordine alle attività di verifica e controllo da parte degli organi competenti; a rispettare la normativa in materia fiscale, previdenziale e di sicurezza dei lavoratori e dei destinatari delle attività progettuali; a rispettare tempi e modalità di trasmissione delle informazioni costituenti «debito informativo» in ordine all attuazione del progetto come definite dall ASL, a seguito di indicazioni regionali.... lì... Firma legale rappresentante...

13 Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Y 13 [BUR ] [3.1.0] D.g.r. 3 febbraio n. 8/11140 Modalità per la valutazione e il cofinanziamento dei progetti innovativi relativi alle politiche regionali per la famiglia (art. 4, comma 2, lett. g), l.r. n. 23/99 e art. 36, comma 1, lett. a) e b), l.r. n. 1/08) LA GIUNTA REGIONALE Vista la l.r. 6 dicembre 1999 n. 23 «Politiche regionali per la famiglia»; Visto il Programma Regionale di Sviluppo della VIII Legislatura (d.c.r. 26 ottobre 2005 n. VIII/25) che prevede tra le proprie priorità la promozione di politiche di sostegno alla famiglia e al suo ruolo educativo nei confronti dei minori; Richiamato il Piano Socio Sanitario Regionale 2007/2009 che pone come obiettivo centrale il consolidamento del ruolo della famiglia quale soggetto attivo, secondo il principio della sussidiarietà, nella definizione e gestione degli interventi di welfare; Visto l Obiettivo di Governo Regionale 2010 della D.G. Famiglia e Solidarietà Sociale «G01 Azioni integrate di promozione e tutela della famiglia» che prevede specificamente la realizzazione di iniziative innovative in risposta alle esigenze delle famiglie in tema di tutela della maternità, disagio dell adolescenza, abbandono scolastico; Visto l art. 4, comma 2 della l.r. 6 dicembre 1999, n. 23 «Politiche regionali per la famiglia» che prevede la promozione e il sostegno da parte della Regione, di iniziative innovative rivolte all adolescenza, e nello specifico la lettera g) combattere il fenomeno della dispersione scolastica; Visto l art. 36 della l.r. 14 febbraio 2008 n. 1 «Testo unico delle leggi regionali in materia di volontariato, cooperazione sociale, associazionismo e società di mutuo soccorso» che prevede in base al principio della sussidiarietà, di valorizzare e sostenere la solidarietà tra famiglie promuovendo le associazioni e le formazioni di privato sociale rivolte a: a. organizzare ed attivare esperienze di associazionismo sociale, atto a favorire il mutuo aiuto nel lavoro domestico e di cura familiare, anche mediante l organizzazione di «banche del tempo»; b. promuovere iniziative di sensibilizzazione e formazione al servizio delle famiglie in relazione ai loro compiti sociali ed educativi; Richiamato l art. 4, comma 3, della l.r. n. 23/99 che demanda alla Giunta regionale la definizione delle modalità operative necessarie all attuazione di quanto previsto dall art. 4, comma 2 ed in particolare l indicazione dei tempi e delle modalità per la presentazione dei progetti di iniziative innovative, dell organismo competente alla valutazione tecnica degli stessi e della procedura per la formulazione delle graduatorie; Vista la l.r. 12 marzo 2008, n. 3: «Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e sociosanitario»; Vista la l.r. 30 dicembre 2009, n. 33: «Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità»; Ritenuto di promuovere e consolidare forme di partnership e collaborazione tra associazioni di solidarietà familiare iscritte nel registro regionale ex l. r. 1/08 e gli altri soggetti non profit; Ritenuto, quindi, di definire le modalità operative per la predisposizione del bando di cofinanziamento dei progetti innovativi ai sensi dell art. 4, comma 2, lettera g) l.r. n. 23/99 e dell art. 36, comma 1, lettere a) e b) l.r. n. 1/08, secondo quanto stabilito all Allegato A che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; Ritenuto di destinare al cofinanziamento regionale degli interventi innovativi di cui all art. 4, comma 2, lettera g) l.r. n. 23/99 e all art. 36, comma 1, lettere a) e b) l.r. n. 1/08, oggetto del presente provvedimento, la somma complessiva di C ,00 a valere sulle disponibilità dell U.P.B cap del Bilancio regionale esercizio 2010; Ritenuto di rinviare a successivi atti del direttore generale della D.G. Famiglia e Solidarietà Sociale l assunzione di tutti i provvedimenti necessari per attuare le finalità indicate nella presente deliberazione; Dato atto che il presente provvedimento sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia ed inserita sul sito web della D.G. Famiglia e Solidarietà Sociale; Vista la l.r. n. 20/08 e le dd.g.r. che dispongono l assetto organizzativo della Giunta regionale; 4º Suppl. Straordinario al n febbraio 2010 All unanimità di voti espressi nelle forme di legge DELIBERA 1. di approvare le modalità operative per la predisposizione del bando di cofinanziamento dei progetti innovativi ai sensi dell art. 4, comma 2, lettera g) l.r. n. 23/99 e dell art. 36, comma 1, lettere a) e b) l.r. n. 1/08, secondo quanto stabilito all Allegato A che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; 2. di destinare al cofinanziamento regionale delle attività innovative di cui all art. 4, comma 2, lettera g) l.r. n. 23/99 e all art. 36, comma 1, lettere a) e b) l.r. n. 1/08, oggetto del presente provvedimento, la somma complessiva di C ,00 a valere sulle disponibilità dell UPB cap del Bilancio regionale esercizio 2010; 3. di rinviare a successivi atti del direttore generale della D.G. Famiglia e Solidarietà Sociale l assunzione di tutti i provvedimenti necessari per attuare le finalità indicate nella presente deliberazione; 4. di pubblicare la presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e di inserirla sul sito web della D.G. Famiglia e Solidarietà Sociale. Il segretario: Pilloni ALLEGATO A Modalità operative per la predisposizione del bando di cofinanziamento dei progetti innovativi ai sensi dell art. 4, comma 2, lettera g) l.r. n. 23/99 «Politiche regionali per la famiglia» e dell art. 36, comma 1, lettere a) e b) l.r. n. 1/08 «Testo unico delle leggi regionali in materia di volontariato, cooperazione sociale, associazionismo e società di mutuo soccorso» Premessa Il presente documento individua le modalità operative per la predisposizione del bando di cofinanziamento dei progetti innovativi ai sensi dell art. 4, comma 2, lettera g) l.r. n. 23/99 e all art. 36, comma 1, lettere a) e b) l.r. n. 1/ Finalità La Regione Lombardia intende promuovere e sostenere iniziative finalizzate alla creazione di reti di solidarietà fra le famiglie, allo sviluppo dell associazionismo familiare, al fine di favorire forme di auto-organizzazione e di aiuto solidale. 2. Chi può presentare la domanda Sono ammessi a presentare domanda i soggetti sotto elencati: associazioni di solidarietà familiare iscritte nel registro regionale ex l.r. n. 1/08; organizzazioni di volontariato iscritte nelle sezioni regionale o provinciali del registro ex l.r. n. 1/08; associazioni senza scopo di lucro e associazioni di promozione sociale iscritte nei registri regionali e provinciali dell associazionismo ex l.r. 1/08; cooperative sociali iscritte nella sezione A dell albo regionale ex l.r. n. 1/08; enti privati con personalità giuridica riconosciuta iscritti al registro regionale delle Persone Giuridiche Private ex Regolamento regionale n. 2/2001; enti ecclesiastici con personalità giuridica ex legge n. 222/85; associazioni femminili iscritte all albo regionale delle associazioni, movimenti ed organizzazione delle donne ex l.r. n. 16/92. Per i progetti presentati ai sensi dell art. 4 comma 2 lettera g) è promossa l attivazione di partnership/collaborazioni tra associazioni di solidarietà familiare e gli altri soggetti non profit sopra indicati. Tale attivazione è finalizzata alla realizzazione di iniziative innovative di rete rivolte a contrastare il fenomeno della dispersione scolastica attraverso una presa in carico complessiva dei bisogni formativi, educativi e di socializzazione di minori e adolescenti. Il capofila dei progetti in partnership/collaborazione deve essere individuato espressamente nelle associazioni di solidarietà familiare iscritte al registro regionale ex l.r. n. 1/08. L individuazione del capofila e del soggetto/i che intendono partecipare alla partnership/collaborazione deve essere esplicitata nel progetto e formalizzata attraverso scrittura privata sottoscritta dai legali rappresentanti degli enti partner.

L.R. 11/2006, art. 18, c. 3 B.U.R. 24/8/2011, n. 34

L.R. 11/2006, art. 18, c. 3 B.U.R. 24/8/2011, n. 34 L.R. 11/2006, art. 18, c. 3 B.U.R. 24/8/2011, n. 34 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 10 agosto 2011, n. 0198/Pres. Regolamento di cui all articolo 18, comma 3, della legge regionale 7 luglio 2006,

Dettagli

Bandi regionali Associazionismo e Volontariato. Vademecum

Bandi regionali Associazionismo e Volontariato. Vademecum in collaborazione con Bandi regionali Associazionismo e Volontariato Vademecum a cura di Excursus. Spazio di formazione partecipata Indice 1. TITOLO 2. SCADENZA PRESENTAZIONE E TEMPISTICA ITER 3. SOGGETTI

Dettagli

DECRETO N Del 07/10/2016

DECRETO N Del 07/10/2016 DECRETO N. 9870 Del 07/10/2016 Identificativo Atto n. 785 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO Oggetto AVVIO DI PERCORSI SPERIMENTALI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE PER LA LOTTA

Dettagli

Allegato A) al decreto n.

Allegato A) al decreto n. Modalità di presentazione le istanze finalizzate alla sottoscrizione di accordi di collaborazione tra Comuni e Regione Lombardia (art. 6, l.r. n. 28/ 2004) PREMESSA La Regione Lombardia con la legge regionale

Dettagli

DECRETO N. 412 Del 26/01/2016

DECRETO N. 412 Del 26/01/2016 DECRETO N. 412 Del 26/01/2016 Identificativo Atto n. 61 DIREZIONE GENERALE SVILUPPO ECONOMICO Oggetto APPROVAZIONE DEL BANDO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AD ASPIRANTI FRANCHISEE PER L'APERTURA DI ATTIVITA'

Dettagli

art. 3 individuazione aree intervento modalità di presentazione delle domande criteri e modalità di riparto rendicontazione entrata in vigore

art. 3 individuazione aree intervento modalità di presentazione delle domande criteri e modalità di riparto rendicontazione entrata in vigore Regolamento per la determinazione per l anno 2015 dei criteri di riparto e delle modalità di utilizzo della quota di cui all articolo 39, comma 2, della legge regionale 31 marzo 2006, n. 6 (Sistema integrato

Dettagli

BANDO DI IDEE PER ATTIVITÀ DI PROMOZIONE

BANDO DI IDEE PER ATTIVITÀ DI PROMOZIONE BANDO DI IDEE PER ATTIVITÀ DI PROMOZIONE ANNO 2007 Art. 1 Obiettivi e oggetto del bando All interno delle azioni comuni dei cinque CSV della Campania, al fine di favorire il protagonismo delle esperienze

Dettagli

DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE AREA DI COORDINAMENTO SISTEMA SOCIO-SANITARIO REGIONALE

DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE AREA DI COORDINAMENTO SISTEMA SOCIO-SANITARIO REGIONALE REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE AREA DI COORDINAMENTO SISTEMA SOCIO-SANITARIO REGIONALE SETTORE POLITICHE PER L'INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA E LA SALUTE IN

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI ALLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI ALLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO Pagina 1 di 6 REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI MATRICE DELLE REVISIONI REVISIONE DATA DESCRIZIONE / TIPO MODIFICA REDATTA DA VERIFICATA DA APPROVATA DA 00 15/06/2016 Prima emissione F. TOGNI B. MAIOLI

Dettagli

Regione Lazio. Leggi Regionali 14/07/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 56

Regione Lazio. Leggi Regionali 14/07/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 56 Regione Lazio Leggi Regionali Legge Regionale 13 luglio 2016, n. 9 Riconoscimento del ruolo sociale delle società di mutuo soccorso della Regione ed interventi a tutela del loro patrimonio storico e culturale

Dettagli

Determinazione Prot. n Rep. n. 19 del

Determinazione Prot. n Rep. n. 19 del Direzione Generale delle Politiche Sociali Servizio Interventi Integrati alla Persona CDR 00.12.02.02 Determinazione Prot. n. 1007 Rep. n. 19 del 2.02.2016 Oggetto: Bilancio Regionale 2017. Finanziamento

Dettagli

Regione Umbria. Giunta Regionale DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N SEDUTA DEL 21/11/2016

Regione Umbria. Giunta Regionale DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N SEDUTA DEL 21/11/2016 Regione Umbria Giunta Regionale DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 1334 SEDUTA DEL 21/11/2016 OGGETTO: DGR N. 444 del 26/04/2016 Programma attuativo del D.P.C.M. 7 agosto 2015, recante riparto di

Dettagli

DECRETO N Del 20/12/2016

DECRETO N Del 20/12/2016 DECRETO N. 13591 Del 20/12/2016 Identificativo Atto n. 1184 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO Oggetto PIANO REGIONALE DEI SERVIZI DEL SISTEMA EDUCATIVO DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE - OFFERTA

Dettagli

Determinazione Prot. n Rep. n. 30 del

Determinazione Prot. n Rep. n. 30 del Direzione Generale delle Politiche Sociali Servizio Interventi Integrati alla Persona CDR 00.12.02.02 Determinazione Prot. n. 3164 Rep. n. 30 del 03.03.2016 Oggetto: Programma Sport terapia a favore di

Dettagli

ATTO. REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale Dipartimento Agricoltura, Protezione Civile e Turismo Politiche Turistiche - Settore LA GIUNTA REGIONALE

ATTO. REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale Dipartimento Agricoltura, Protezione Civile e Turismo Politiche Turistiche - Settore LA GIUNTA REGIONALE OGGETTO : APPROVAZIONE PROGETTI PRESENTATI DALL' STL RIVIERA DEI FIORI E IMPEGNO DI EURO 1.374.200,00 AI FINI DEL COFINANZIAMENTO REGIONALE AI SENSI DELL'ART. 15, COMMA 1 DELLA L.R. 28/2006 E SS.MM. N.

Dettagli

POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT DETERMINAZIONE. Estensore POZZI GIOVANNI. Responsabile del procedimento PUGLIESI PATRIZIA

POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT DETERMINAZIONE. Estensore POZZI GIOVANNI. Responsabile del procedimento PUGLIESI PATRIZIA REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT IMPRESA SOCIALE E SERVIZIO CIVILE DETERMINAZIONE N. G10919 del 29/07/2014 Proposta n. 12964 del 24/07/2014 Oggetto:

Dettagli

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO DECRETO N. 4018 Del 18/05/2015 Identificativo Atto n. 455 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO Oggetto APPROVAZIONE AVVISO PUBBLICO PER LA REALIZZAZIONE DI UN OFFERTA FORMATIVA FINALIZZATA

Dettagli

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO 9363 10/10/2014 Identificativo Atto n. 969 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO PROROGA DEI TERMINI PREVISTI PER L AVVIO DEI PERCORSI DI ISTRUZIONE TECNICA SUPERIORE (ITS) E DEI PERCORSI

Dettagli

I progetti possono riguardare le classi III, IV e V superiori di qualsiasi tipologia di Istituto.

I progetti possono riguardare le classi III, IV e V superiori di qualsiasi tipologia di Istituto. Intervento a sostegno dell autoimprenditorialità e dell orientamento al lavoro nelle Scuole secondarie di secondo grado della provincia di Modena: approvazione bando anno 2016. 1. Premessa La Camera di

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 63 DEL 5 DICEMBRE 2005

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 63 DEL 5 DICEMBRE 2005 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 63 DEL 5 DICEMBRE 2005 DECRETO DIRIGENZIALE N. 514 del 10 novembre 2005 AREA GENERALE DI COORDINAMENTO SVILUPPO ATTIVITÀ SETTORE PRIMARIO SETTORE INTERVENTI

Dettagli

DECRETO N Del 13/05/2015

DECRETO N Del 13/05/2015 DECRETO N. 3858 Del 13/05/2015 Identificativo Atto n. 456 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO Oggetto APPROVAZIONE AVVISO PUBBLICO PER IL SOSTEGNO AI CONTRATTI DI SOLIDARIETA IN ATTUAZIONE

Dettagli

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 57 del

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 57 del 24502 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 57 del 18-5-2017 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SEZIONE PROMOZIONE DELLA SALUTE E DEL BENESSERE 9 maggio 2017, n. 502 Approvazione Avviso Pubblico per

Dettagli

art. 1 oggetto e finalità

art. 1 oggetto e finalità Regolamento per la concessione di finanziamenti in conto capitale di cui all articolo 10, commi da 44 a 50 della legge regionale 30 dicembre 2008, n. 17 (Legge finanziaria 2009), per la realizzazione di

Dettagli

DELIBERAZIONE N. VIII/3580 DEL LA GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE N. VIII/3580 DEL LA GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE N. VIII/3580 DEL 22.11.2006 Oggetto: Accreditamento istituzionale dei centri di medicina sportiva in strutture pubbliche e private. Atto da trasmettere al Consiglio Regionale ai sensi dell

Dettagli

INFORMAZIONI INDICATIVE DA FORNIRE PER LA COMPILAZIONE ONLINE DELLA DOMANDA DI CANDIDATURA

INFORMAZIONI INDICATIVE DA FORNIRE PER LA COMPILAZIONE ONLINE DELLA DOMANDA DI CANDIDATURA INFORMAZIONI INDICATIVE DA FORNIRE PER LA COMPILAZIONE ONLINE DELLA DOMANDA DI CANDIDATURA per il Bando Pubblico "Giovani per il territorio - III Edizione" La compilazione on line del formulario potrà

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 33 DELIBERAZIONE 4 agosto 2008, n. 624

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 33 DELIBERAZIONE 4 agosto 2008, n. 624 100 13.8.2008 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 33 DELIBERAZIONE 4 agosto 2008, n. 624 Legge regionale 41/2005. Protocollo d intesa fra Regione Toscana e Centro Nazionale per il Volontariato.

Dettagli

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO Identificativo Atto n. 211 2140 13/03/2014 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO APPROVAZIONE DELLA GRADUATORIA RELATIVA AI PROGETTI DI CUI ALL AVVISO PUBBLICO PER LA DIFFUSIONE NELLE ISTITUZIONI

Dettagli

Regione Calabria DIPARTIMENTO N.7 SVILUPPO ECONOMICO, LAVORO, FORMAZIONE E POLITICHE SOCIALI AVVISO PUBBLICO

Regione Calabria DIPARTIMENTO N.7 SVILUPPO ECONOMICO, LAVORO, FORMAZIONE E POLITICHE SOCIALI AVVISO PUBBLICO Regione Calabria DIPARTIMENTO N.7 SVILUPPO ECONOMICO, LAVORO, FORMAZIONE E POLITICHE SOCIALI AVVISO PUBBLICO Legge Regionale 02 Agosto 2013, n. 40 - Articolo 2 MANIFESTAZIONE D INTERESSE DA PARTE DI ENTI

Dettagli

BANDO PER LA SELEZIONE di RISORSE UMANE COINVOLTE IN COMPITI di COORDINAMENTO LOGISTICO-ORGANIZZATIVO ORGANIZZATIVO

BANDO PER LA SELEZIONE di RISORSE UMANE COINVOLTE IN COMPITI di COORDINAMENTO LOGISTICO-ORGANIZZATIVO ORGANIZZATIVO ISTITUTO PROF. LE DI STATO PER L INDUSTRIA E L ARTIGIANATO F. ENRIQUES Via E. Gianturco, 7 80055 Portici (NA) Tel. 081475684-081471484 Fax 081482920 NARIO70002 www.istitutoenriques.it C.F. 80033540636

Dettagli

DIREZIONE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE SETTORE POLITICHE DI WELFARE REGIONALE, PER LA FAMIGLIA E CULTURA DELLA LEGALITA' GARVIN PAOLA

DIREZIONE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE SETTORE POLITICHE DI WELFARE REGIONALE, PER LA FAMIGLIA E CULTURA DELLA LEGALITA' GARVIN PAOLA REGIONE TOSCANA DIREZIONE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE SETTORE POLITICHE DI WELFARE REGIONALE, PER LA FAMIGLIA E CULTURA DELLA LEGALITA' Il Dirigente Responsabile: GARVIN PAOLA Decreto non

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 82 DEL REGIONE TOSCANA. Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato.

LEGGE REGIONALE N. 82 DEL REGIONE TOSCANA. Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato. LEGGE REGIONALE N. 82 DEL 28-12-2009 REGIONE TOSCANA Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA N. 56 del

Dettagli

REGIONE PIEMONTE BU20 15/05/2014

REGIONE PIEMONTE BU20 15/05/2014 REGIONE PIEMONTE BU20 15/05/2014 Codice DB1514 D.D. 2 aprile 2014, n. 179 DD.GG.RR. n. 6-4529 del 10/09/2012, n. 6-5303 del 05/02/2013 - Bando 2013 Scuola Digitale - Azione cl@ssi 2.0. Assegnazione contributo

Dettagli

DECRETO N Del 15/10/2015

DECRETO N Del 15/10/2015 DECRETO N. 8488 Del 15/10/2015 Identificativo Atto n. 939 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO Oggetto SELEZIONE DI MANIFESTAZIONI DI INTERESSE PER LA COSTRUZIONE DI SCUOLE INNOVATIVE, AI

Dettagli

ART A Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) Settore Sostegno allo Sviluppo Rurale e Interventi Strutturali

ART A Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) Settore Sostegno allo Sviluppo Rurale e Interventi Strutturali ART A Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) Settore Sostegno allo Sviluppo Rurale e Interventi Strutturali Decreto n. 1085 del 21 Maggio 2015 Oggetto: Reg. CE

Dettagli

COMUNE DI COGOLETO Provincia di Genova Via Rati 66 Tel. 010/91701 Fax 010/9170225 C.F. 80007570106 P.I. 00845470103

COMUNE DI COGOLETO Provincia di Genova Via Rati 66 Tel. 010/91701 Fax 010/9170225 C.F. 80007570106 P.I. 00845470103 COMUNE DI COGOLETO Provincia di Genova Via Rati 66 Tel. 010/91701 Fax 010/9170225 C.F. 80007570106 P.I. 00845470103 BANDO PUBBLICO PER LA REALIZZAZIONE DI MANIFESTAZIONI ED INIZIATIVE DA PARTE DI ENTI,

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI E PER LA CONCESSIONE DEL PATROCINIO

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI E PER LA CONCESSIONE DEL PATROCINIO REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI E PER LA CONCESSIONE DEL PATROCINIO Approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 52 adottata nella seduta del 27 Ottobre 2009. ART. 1 NORMA GENERALE

Dettagli

LA DIRIGENTE Sezione Politiche Giovanili e Innovazione Sociale

LA DIRIGENTE Sezione Politiche Giovanili e Innovazione Sociale Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 18 del 9-2-2017 8983 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SEZIONE POLITICHE GIOVANILI E INNOVAZIONE SOCIALE 1 febbraio 2017, n. 6 PO Puglia 2014-2020 Asse VIII Azione

Dettagli

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO 9936 27/10/2014 Identificativo Atto n. 1029 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO APPROVAZIONE ELENCO CORSI DI PRIMA E SECONDA ANNUALITÀ IEFP A.F. 2014/2015 E PRESA ATTO ASSEGNAZIONE DOTI.

Dettagli

Ufficio VI - Politiche formative. Organizzazione e gestione dei dirigenti scolastici.

Ufficio VI - Politiche formative. Organizzazione e gestione dei dirigenti scolastici. STANDARD PER LA PROGETTAZIONE E LA REALIZZAZIONE DEI PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO PER L A.S. 2010/2011 1. SOGGETTI PROPONENTI Possono presentare progetti le Istituzioni Scolastiche di istruzione

Dettagli

Allegato A alla deliberazione del Consiglio Comunale n. 41 del

Allegato A alla deliberazione del Consiglio Comunale n. 41 del Allegato A alla deliberazione del Consiglio Comunale n. 41 del 27.11.2015 REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI ECONOMICI ad Enti, Associazioni, e altri Soggetti operanti sul territorio

Dettagli

DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA

DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA 4063 06/05/2011 Identificativo Atto n. 254 DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013. MISURA 112 "INSEDIAMENTO DI GIOVANI AGRICOLTORI" NONO PERIODO. SECONDO RIPARTO AGGIUNTIVO

Dettagli

DECRETO N Del 17/06/2016

DECRETO N Del 17/06/2016 DECRETO N. 5706 Del 17/06/2016 Identificativo Atto n. 129 DIREZIONE GENERALE SPORT E POLITICHE PER I GIOVANI Oggetto APPROVAZIONE DEL BANDO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI A SOSTEGNO DEI COMITATI/DELEGAZIONI

Dettagli

Bando per la presentazione delle domande di contributo regionale per strutture destinate a servizi residenziali per anziani non autosufficienti

Bando per la presentazione delle domande di contributo regionale per strutture destinate a servizi residenziali per anziani non autosufficienti Allegato A Bando per la presentazione delle domande di contributo regionale per strutture destinate a servizi residenziali per anziani non autosufficienti Articolo 1 - Oggetto e finalità del bando 1. Con

Dettagli

/06/2012 DIREZIONE CENTRALE PROGRAMMAZIONE INTEGRATA

/06/2012 DIREZIONE CENTRALE PROGRAMMAZIONE INTEGRATA 5391 19/06/2012 Identificativo Atto n. 378 DIREZIONE CENTRALE PROGRAMMAZIONE INTEGRATA BANDO DI INVITO A PRESENTARE PROGETTI INNOVATIVI NEI SETTORI ENERGIA-AMBIENTE, AGROALIMENTARE, SALUTE E MANIFATTURIERO

Dettagli

ISTITUZIONE DELLA CONSULTA COMUNALE PER L'INTEGRAZIONE DELLE PERSONE IN SITUAZIONE DI HANDICAP E DELLE LORO FAMIGLIE. IL CONSIGLIO

ISTITUZIONE DELLA CONSULTA COMUNALE PER L'INTEGRAZIONE DELLE PERSONE IN SITUAZIONE DI HANDICAP E DELLE LORO FAMIGLIE. IL CONSIGLIO P.G. N.: 78687/2001 N. O.d.G.: 190/2001 N. Archivio: 108 Data Seduta Giunta: 22/05/2001 Data Seduta Consiglio: 10/09/2001 Data Pubblicazione: 12/09/2001 Data Esecutività: 22/09/2001 ISTITUZIONE DELLA CONSULTA

Dettagli

AZIENDA SPECIALE CONSORTILE OVEST SOLIDALE AMBITO DISTRETTUALE BRESCIA OVEST BANDO PER L ACCREDITAMENTO DEI SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA

AZIENDA SPECIALE CONSORTILE OVEST SOLIDALE AMBITO DISTRETTUALE BRESCIA OVEST BANDO PER L ACCREDITAMENTO DEI SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA AZIENDA SPECIALE CONSORTILE OVEST SOLIDALE AMBITO DISTRETTUALE BRESCIA OVEST BANDO PER L ACCREDITAMENTO DEI SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA Nell ambito delle attività finalizzate alla realizzazione del sistema

Dettagli

COMUNE DI TREVISO. codice ufficio: 076 SETTORE SERVIZI SOCIALI E DEMOGRAFICI, SCUOLA E CULTURA

COMUNE DI TREVISO. codice ufficio: 076 SETTORE SERVIZI SOCIALI E DEMOGRAFICI, SCUOLA E CULTURA Registro determinazioni n. 1496 Documento composto da n. 6 pagine Firmato con firma digitale ai sensi del D.Lgs. 82/2005 COMUNE DI TREVISO area: I codice ufficio: 076 SETTORE SERVIZI SOCIALI E DEMOGRAFICI,

Dettagli

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SER- VIZIO FORMAZIONE PROFESSIONALE 20 dicembre 2013, n. 1395

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SER- VIZIO FORMAZIONE PROFESSIONALE 20 dicembre 2013, n. 1395 42294 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SER- VIZIO FORMAZIONE PROFESSIONALE 20 dicembre 2013, n. 1395 Repertorio Regionale delle Figure Professionali - Protocollo d Intesa tra Regione Puglia e Regione Toscana

Dettagli

L.R. 1/2005, art. 4, c. 96 B.U.R. 3/8/2005, n. 31. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 13 luglio 2005, n. 0230/Pres.

L.R. 1/2005, art. 4, c. 96 B.U.R. 3/8/2005, n. 31. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 13 luglio 2005, n. 0230/Pres. L.R. 1/2005, art. 4, c. 96 B.U.R. 3/8/2005, n. 31 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 13 luglio 2005, n. 0230/Pres. Regolamento recante criteri e modalità per la concessione e l erogazione dei contributi

Dettagli

e) all utilizzo di adeguati strumenti di comunicazione plurilingue, anche realizzati per via telematica.

e) all utilizzo di adeguati strumenti di comunicazione plurilingue, anche realizzati per via telematica. BANDO PER IL FINANZIAMENTO DELLE ATTIVITA RELATIVE AI CENTRI DI AGGREGAZIONE E PER LA COMUNICAZIONE INTERCULTURALE A FAVORE DELLA POPOLAZIONE STRANIERA IMMIGRATA. ANNO 2007 Art. 1 Finalità e oggetto dell

Dettagli

MODULO PER LA DOMANDA DI CONTRIBUTI CHIEDE

MODULO PER LA DOMANDA DI CONTRIBUTI CHIEDE MODULO PER LA DOMANDA DI CONTRIBUTI Al Signor Sindaco del Comune di Erbusco 25030 ERBUSCO / BS Il/La sottoscritto/a... nato/a a.. (.) il... C.F. residente a... ( ), C.a.p., in via.... n.... in qualità

Dettagli

INDICE: (DGR n X/646 del 06/09/2013)

INDICE: (DGR n X/646 del 06/09/2013) BANDO PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI AI SENSI DELL ART. 4, COMMA 3, DELLA L.R. N 23/99 POLITICHE REGIONALI PER LA FAMIGLIA E DELL ART. 36, COMMA 1, DELLA L.R. N. 1/08 TESTO UNICO DELLE LEGGI REGIONALI

Dettagli

RICHIESTA DI ASSEGNAZIONE FINANZIAMENTO PER PROGETTI DI ASSOCIAZIONI DI CUI ALL ARTICOLO 6 DELLA L.R. 16/2009 (CITTADINANZA DI GENERE)

RICHIESTA DI ASSEGNAZIONE FINANZIAMENTO PER PROGETTI DI ASSOCIAZIONI DI CUI ALL ARTICOLO 6 DELLA L.R. 16/2009 (CITTADINANZA DI GENERE) Pag 1 di 14 Alla Regione Toscana Settore Tutela dei consumatori e degli utenti Pari opportunità e politiche di genere Piazza dell Unità di Italia, 1 50123 Firenze Il sottoscritto Luogo e data di nascita

Dettagli

DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE

DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE AREA DI COORDINAMENTO POLITICHE DI SOLIDARIETA' SOCIALE E INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA SETTORE TUTELA DEI MINORI, CONSUMATORI

Dettagli

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 138 del

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 138 del 56416 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SEZIONE PROMOZIONE DELLA SALUTE E DEL BENESSERE 25 ottobre 2016, n. 1057 D.D. 830/2016: Fondi pubblico privati per il sostegno ai genitori. Approvazione Graduatoria Soggetti

Dettagli

Fondazione di Comunità del Salento Ripensare la solidarietà

Fondazione di Comunità del Salento Ripensare la solidarietà Fondazione di Comunità del Salento Ripensare la solidarietà AVVISO PUBBLICO Progetto Sei dei Nostri: nuovo valore al sistema sociale Manifestazione d interesse per l individuazione di Compagnie teatrali

Dettagli

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi GIUNTA REGIONALE Atto del Dirigente a firma unica: DETERMINAZIONE n 16605 del 13/11/2014 Proposta: DPG/2014/16871 del 10/11/2014 Struttura proponente: Oggetto:

Dettagli

ALLEGATO C SCHEMA DI CONTRATTO DI COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA

ALLEGATO C SCHEMA DI CONTRATTO DI COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 65 del 3-5-2007 7107 ALLEGATO C SCHEMA DI CONTRATTO DI COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA Il presente allegato si compone di n 6 (sei) pagine inclusa

Dettagli

REGOLAMENTO PER LE ASSUNZIONI A TEMPO DETERMINATO. Art. 1 Principi generali

REGOLAMENTO PER LE ASSUNZIONI A TEMPO DETERMINATO. Art. 1 Principi generali REGOLAMENTO PER LE ASSUNZIONI A TEMPO DETERMINATO Art. 1 Principi generali 1. Il presente Regolamento disciplina le assunzioni a tempo determinato presso l Azienda Ospedaliero Universitaria San Luigi Gonzaga

Dettagli

Piano di Zona distrettuale per la salute e il benessere sociale Programma Attuativo 2011

Piano di Zona distrettuale per la salute e il benessere sociale Programma Attuativo 2011 Nuovi strumenti integrati di programmazione territoriale, monitoraggio e valutazione Piano di Zona distrettuale per la salute e il benessere sociale 2009-2011 Programma Attuativo 2011 Assessorato Politiche

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l istruzione Direzione Generale per il personale scolastico - Uff.

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l istruzione Direzione Generale per il personale scolastico - Uff. Dipartimento per l istruzione Direzione Generale per il personale scolastico - Uff. IV Prot. N. AOODGPER 1609 Roma 1 marzo 2012 Circolare n. 19. Al Capo Dipartimento per la Programmazione e la Gestione

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA SERVIZI ALLA PERSONA U.O. ATTIVITA CULTURALI BIBLIOTECHE E TURISMO

COMUNE DI PERUGIA AREA SERVIZI ALLA PERSONA U.O. ATTIVITA CULTURALI BIBLIOTECHE E TURISMO Prot. n. 2015/0017795 COMUNE DI PERUGIA AREA SERVIZI ALLA PERSONA U.O. ATTIVITA CULTURALI BIBLIOTECHE E TURISMO AVVISO PUBBLICO FINALIZZATO ALLA PRESENTAZIONE DI PROGETTI NELL AMBITO DEL PROGETTO REGIONALE

Dettagli

Direzione Politiche Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie 2016 01161/019 Servizio Vigilanza, Sicurezza, SFEP e Servizi Sociali

Direzione Politiche Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie 2016 01161/019 Servizio Vigilanza, Sicurezza, SFEP e Servizi Sociali Direzione Politiche Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie 2016 01161/019 Servizio Vigilanza, Sicurezza, SFEP e Servizi Sociali CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. Cronologico 57 approvata

Dettagli

1. Strumenti per la costituzione dell'ufficio

1. Strumenti per la costituzione dell'ufficio Programma regionale finalizzato "Promozione e sviluppo nuovi Uffici di piano" DGR 1791/2006, punto 3.2.2 e DGR 1004/2007. Scheda per la presentazione del progetto distrettuale COMUNE DI MODENA E DISTRETTO

Dettagli

ACCORDO PER LA REALIZZAZIONE IN CO-PROGETTAZIONE DEL PROGETTO DENOMINATO PRESENTE! EDUCAZIONE A SCUOLA IN FAVORE DEGLI ISTITUTI SCOLASTICI PROVINCIALI

ACCORDO PER LA REALIZZAZIONE IN CO-PROGETTAZIONE DEL PROGETTO DENOMINATO PRESENTE! EDUCAZIONE A SCUOLA IN FAVORE DEGLI ISTITUTI SCOLASTICI PROVINCIALI ALLEGATO ALLA DETERMINA DIRIGENZIALE N DEL ACCORDO PER LA REALIZZAZIONE IN CO-PROGETTAZIONE DEL PROGETTO DENOMINATO PRESENTE! EDUCAZIONE A SCUOLA IN FAVORE DEGLI ISTITUTI SCOLASTICI PROVINCIALI L anno

Dettagli

DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE

DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE AREA DI COORDINAMENTO POLITICHE DI SOLIDARIETA' SOCIALE E INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA SETTORE POLITICHE DI WELFARE REGIONALE,

Dettagli

Progetto : START UP House

Progetto : START UP House Progetto : START UP House Azione 1.1 «Si tratta di incrementare l utilizzo delle strutture di incubazione e di innovazione tecnologica presenti nel territorio regionale andando a coordinare ed agevolare

Dettagli

COMUNE DI ASCIANO - PROVINCIA DI SIENA

COMUNE DI ASCIANO - PROVINCIA DI SIENA COMUNE DI ASCIANO - PROVINCIA DI SIENA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI E DI CONTRIBUTI, SUSSIDI ED AUSILI FINANZIARI PER LA PROMOZIONE DI ATTIVITA CULTURALI, DIDATTICO EDUCATIVE, ISTITUZIONALI,

Dettagli

BANDO DI CONCORSO PER L ASSEGNAZIONE DI RICONOSCIMENTI PER LO STUDIO

BANDO DI CONCORSO PER L ASSEGNAZIONE DI RICONOSCIMENTI PER LO STUDIO CITTA DI CASSANO D ADDA Provincia di Milano SERVIZIO PUBBLICA ISTRUZIONE BANDO DI CONCORSO PER L ASSEGNAZIONE DI RICONOSCIMENTI PER LO STUDIO L Assessorato alla Pubblica Istruzione, su proposta della Consulta

Dettagli

DIREZIONE GENERALE POLITICHE MOBILITA', INFRASTRUTTURE E TRASPORTO PUBBLICO LOCALE AREA DI COORDINAMENTO MOBILITA' E INFRASTRUTTURE

DIREZIONE GENERALE POLITICHE MOBILITA', INFRASTRUTTURE E TRASPORTO PUBBLICO LOCALE AREA DI COORDINAMENTO MOBILITA' E INFRASTRUTTURE REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE POLITICHE MOBILITA', INFRASTRUTTURE E TRASPORTO PUBBLICO LOCALE AREA DI COORDINAMENTO MOBILITA' E INFRASTRUTTURE SETTORE VIABILITA' DI INTERESSE REGIONALE Il Dirigente

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA - Serie Generale - N. 40

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA - Serie Generale - N. 40 126 DIREZIONE REGIONALE PROGRAMMAZIONE, INNOVAZIONE E COMPETITIVITÀ DELL UMBRIA - SERVIZIO POLITICHE DELLA CASA E RIQUALIFICAZIONE URBANA - DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE 5 agosto 2015, n. 5660. D.G.R. n.

Dettagli

Dal sito della Provincia di Varese - Istruzione e Formazione Professionale

Dal sito della Provincia di Varese - Istruzione e Formazione Professionale Dal sito della Provincia di Varese - Istruzione e Formazione Professionale Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria - N. 34-18 agosto 2008 [BUR20080129] [3.3.0] D.d.u.o. 30 luglio 2008

Dettagli

Risultato che gli intervenuti sono in numero legale, presiede l adunanza il PRESIDENTE DELLA PROVINCIA Tocco Fulvio

Risultato che gli intervenuti sono in numero legale, presiede l adunanza il PRESIDENTE DELLA PROVINCIA Tocco Fulvio LA PRESENTE COPIA NON SOSTITUISCE L ORIGINALE DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE N 82 DEL 25/06/2009 OGGETTO: ADESIONE ALL'INIZIATIVA PROMOSSA DALL'UPI ''AZIONE PROVINCIEGIOVANI''. APPROVAZIONE PROGETTO

Dettagli

LA GIUNTA REGIONALE. Su proposta dell Assessore Istruzione e Politiche per i Giovani

LA GIUNTA REGIONALE. Su proposta dell Assessore Istruzione e Politiche per i Giovani OGGETTO: Legge Regionale 29 novembre 2001, n. 29, Promozione e coordinamento delle politiche in favore dei giovani. Approvazione Programma Triennale 2010-2012 degli interventi in favore dei giovani. E.F.

Dettagli

Comune di Settimo Milanese Provincia di Milano

Comune di Settimo Milanese Provincia di Milano Comune di Settimo Milanese Provincia di Milano OGGETTO : APPROVAZIONE ACCORDO DI PROGRAMMA TRA LE AMMINISTRAZIONI COMUNALI DI ARESE, CORNAREDO, LAINATE, PERO, POGLIANO,PREGNANA, RHO, SETTIMO, VANZAGO IL

Dettagli

ALL. A GENERALITA DOTAZIONE E RIPARTIZIONE FINANZIARIA

ALL. A GENERALITA DOTAZIONE E RIPARTIZIONE FINANZIARIA ALL. A CRITERI PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI FINALIZZATI ALLA REALIZZAZIONE DI OPERE PUBBLICHE E SERVIZI SOCIALI NEI COMUNI OVE LE ESIGENZE MILITARI INCIDONO MAGGIORMANTE SULL USO DEL TERRITORIO E

Dettagli

CITTÀ DI CASSANO D ADDA Provincia di Milano SERVIZIO PUBBLICA ISTRUZIONE

CITTÀ DI CASSANO D ADDA Provincia di Milano SERVIZIO PUBBLICA ISTRUZIONE CITTÀ DI CASSANO D ADDA Provincia di Milano SERVIZIO PUBBLICA ISTRUZIONE BANDO DI CONCORSO PER L ASSEGNAZIONE DI RICONOSCIMENTI PER LO STUDIO ANNO 2015 Scuole secondarie di primo grado (medie), Scuole

Dettagli

Protocollo di Intesa tra Regione Toscana e Province Toscane. Il giorno dell anno. presso la Regione Toscana, con sede...

Protocollo di Intesa tra Regione Toscana e Province Toscane. Il giorno dell anno. presso la Regione Toscana, con sede... Protocollo di Intesa tra Regione Toscana e Province Toscane Il giorno dell anno. presso la Regione Toscana, con sede..., sono presenti, per la Regione Toscana. per la Provincia di Arezzo per la Provincia

Dettagli

PROVINCIA DI NOVARA Piazza Matteotti, 1 - Tel. 0321.3781 - Fax 0321.36087

PROVINCIA DI NOVARA Piazza Matteotti, 1 - Tel. 0321.3781 - Fax 0321.36087 PROVINCIA DI NOVARA Piazza Matteotti, 1 - Tel. 0321.3781 - Fax 0321.36087 4 Settore - Sviluppo Economico DETERMINA n. 4385/2003 Proposta Formazione e Orientamento professionale/143 Novara, lì 29/12/2003

Dettagli

DECRETO N. 348 Del 22/01/2016

DECRETO N. 348 Del 22/01/2016 DECRETO N. 348 Del 22/01/2016 Identificativo Atto n. 1232 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO Oggetto PIANO REGIONALE DEI SERVIZI DEL SISTEMA EDUCATIVO DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE - OFFERTA

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 45/25 DEL

DELIBERAZIONE N. 45/25 DEL Oggetto: Contributi alle Organizzazioni di Volontariato di protezione civile. Annualità 2016. Approvazione criteri di assegnazione e modalità di erogazione. L Assessore della Difesa dell'ambiente, delegato

Dettagli

ipotesi di spesa con dettaglio dei costi evidenziando la relativa aliquota Iva;

ipotesi di spesa con dettaglio dei costi evidenziando la relativa aliquota Iva; BANDO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI SULLA LEGALITÁ DESTINATI ALLE SCUOLE PRIMARIE E SECONDARIE DI 1 GRADO - A.S.2014/15. 1. Oggetto L Amministrazione comunale con la deliberazione di C.C. n.6 del 30

Dettagli

STUDI DI FATTIBILITA E LORO SVILUPPO PROGETTUALE IL CIPE

STUDI DI FATTIBILITA E LORO SVILUPPO PROGETTUALE IL CIPE STUDI DI FATTIBILITA E LORO SVILUPPO PROGETTUALE IL CIPE VISTA la legge 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modifiche ed integrazioni (legge quadro in materia di lavori pubblici) che, all art. 14, dispone

Dettagli

SCHEMA TECNICO PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI DELLE AGGREGAZIONI DI IMPRESA IN MATERIA DI CONCILIAZIONE FAMIGLIA-LAVORO

SCHEMA TECNICO PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI DELLE AGGREGAZIONI DI IMPRESA IN MATERIA DI CONCILIAZIONE FAMIGLIA-LAVORO Allegato 1 SCHEMA TECNICO PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI DELLE AGGREGAZIONI DI IMPRESA IN MATERIA DI CONCILIAZIONE FAMIGLIA-LAVORO D.G.R. n. X/1081 del 12 dicembre 2013 e Decreto. D.G: n. 363 del 26

Dettagli

REGIONE LIGURIA Dipartimento Istruzione, Formazione, Lavoro Settore Politiche del Lavoro e delle Migrazioni

REGIONE LIGURIA Dipartimento Istruzione, Formazione, Lavoro Settore Politiche del Lavoro e delle Migrazioni Allegato A) REGIONE LIGURIA Dipartimento Istruzione, Formazione, Lavoro Settore Politiche del Lavoro e delle Migrazioni Disposizioni per la realizzazione degli interventi formativi per lo svolgimento diretto

Dettagli

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi GIUNTA REGIONALE Atto del Dirigente a firma unica: DETERMINAZIONE n 3474/2016 Proposta: DPG/2016/1324 del 28/01/2016 Struttura proponente: Oggetto: Autorità emanante:

Dettagli

SETTORE PATRIMONIO CULTURALE, SITI UNESCO, ARTE CONTEMPORANEA, MEMORIA

SETTORE PATRIMONIO CULTURALE, SITI UNESCO, ARTE CONTEMPORANEA, MEMORIA REGIONE TOSCANA DIREZIONE CULTURA E RICERCA SETTORE PATRIMONIO CULTURALE, SITI UNESCO, ARTE CONTEMPORANEA, MEMORIA Responsabile di settore: PIANEA ELENA Decreto soggetto a controllo di regolarità amministrativa

Dettagli

DECRETO N. 89 Del 13/01/2016

DECRETO N. 89 Del 13/01/2016 DECRETO N. 89 Del 13/01/2016 Identificativo Atto n. 6 DIREZIONE GENERALE UNIVERSITA', RICERCA E OPEN INNOVATION Oggetto PARZIALE INTEGRAZIONE ALLA "LINEA R&S PER AGGREGAZIONI: BANDO PER LA PRESENTAZIONE

Dettagli

COMUNE DI CANICATTINI BAGNI Provincia di Siracusa

COMUNE DI CANICATTINI BAGNI Provincia di Siracusa COMUNE DI CANICATTINI BAGNI Provincia di Siracusa Settore primo - Area amministrativa U. O.: SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI ORIGINALE DI DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE Registro interno di settore Registro generale

Dettagli

Allegato A) alla deliberazione del Consiglio Comunale n. 309 del 15/12/2016

Allegato A) alla deliberazione del Consiglio Comunale n. 309 del 15/12/2016 Allegato A) alla deliberazione del Consiglio Comunale n. 309 del 15/12/2016 Regolamento per la gestione del fondo per i Consiglieri Comunali e per i Gruppi Consiliari. Art. 1 Oggetto del Regolamento Il

Dettagli

LA GIUNTA REGIONALE. la legge regionale 29 dicembre 2015, n. 28 Bilancio di previsione della Regione Liguria per gli anni finanziari 2016/2018 ;

LA GIUNTA REGIONALE. la legge regionale 29 dicembre 2015, n. 28 Bilancio di previsione della Regione Liguria per gli anni finanziari 2016/2018 ; O GG E TTO : L.r. 24/09 - Azioni di tutela e valorizzazione della R.E.L.. Approvazione 'Accordo operativo' previsto dalla Convenzione quadro Regione-CAI RL. Approvazione riparto fondi a Bilancio 2016 (Cap.

Dettagli

Regione Siciliana Assessorato dell'istruzione e della formazione professionale Dipartimento dell'istruzione e della formazione professionale

Regione Siciliana Assessorato dell'istruzione e della formazione professionale Dipartimento dell'istruzione e della formazione professionale Il Dirigente Generale Servizio I Programmazione per gli interventi in materia di formazione professionale Oggetto: impegno della somma di euro 3.217.009,61 per l erogazione del saldo, sul capitolo di spesa

Dettagli

Ritenuto necessario fissare i criteri e le modalità di erogazione dei contributi, che si ritiene debbano essere incentrati a:

Ritenuto necessario fissare i criteri e le modalità di erogazione dei contributi, che si ritiene debbano essere incentrati a: REGIONE PIEMONTE BU40S1 06/10/2016 Deliberazione della Giunta Regionale 3 ottobre 2016, n. 4-3997 Intesa Stato-Regioni Rep. n. 936/2006 e Art. 9 della L.R. 28/9/2012, n. 11 e s.m.i. Criteri e modalita'

Dettagli

DECRETO N Del 18/05/2015

DECRETO N Del 18/05/2015 DECRETO N. 4009 Del 18/05/2015 Identificativo Atto n. 480 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO Oggetto APPROVAZIONE DEL PROGRAMMA ATTUATIVO DOTE COMUNE 2015 PRESENTATO DA ANCI LOMBARDIA,

Dettagli

DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE DETERMINAZIONE. Estensore SICCARDI EMANUELA. Responsabile del procedimento SICCARDI EMANUELA

DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE DETERMINAZIONE. Estensore SICCARDI EMANUELA. Responsabile del procedimento SICCARDI EMANUELA REGIONE LAZIO Dipartimento: Direzione Regionale: Area: DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA TERZO SETTORE E SERVIZIO CIVILE DETERMINAZIONE N. B9501 del 15/12/2011 Proposta

Dettagli

MODALITÀ DI RENDICONTAZIONE DEI CONTRIBUTI CONCESSI AI SENSI DELLA L.R N. 15. ART. 15

MODALITÀ DI RENDICONTAZIONE DEI CONTRIBUTI CONCESSI AI SENSI DELLA L.R N. 15. ART. 15 MODALITÀ DI RENDICONTAZIONE DEI CONTRIBUTI CONCESSI AI SENSI DELLA L.R. 20.09.2006 N. 15. ART. 15 I criteri di attuazione della L.R. 20 settembre 2006 n. 15, approvati con deliberazioni n. 68/21 del 3/12/2008

Dettagli

Scheda di valutazione della richiesta di contributo. Protocollo interno: data protocollo: Denominazione del soggetto proponente:

Scheda di valutazione della richiesta di contributo. Protocollo interno: data protocollo: Denominazione del soggetto proponente: All. 3 Scheda di valutazione della richiesta di contributo N. Settore di riferimento Protocollo interno: data protocollo: Denominazione del soggetto proponente: con sede legale in: Via n. CAP: Provincia:

Dettagli

Presentazione del Bando 2013

Presentazione del Bando 2013 Presentazione del Bando 2013 Con l intento di aiutare il Terzo Settore a sviluppare programmi innovativi e cooperativi di elevato valore sociale, la Fondazione SociAL emana il seguente bando per la presentazione

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA D E C R E T A. Articolo 1

REPUBBLICA ITALIANA D E C R E T A. Articolo 1 D.D.G. n. 2563 REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA Assessorato regionale dell'istruzione e della formazione professionale Dipartimento dell'istruzione e della formazione professionale IL DIRIGENTE GENERALE

Dettagli

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 133 del

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 133 del Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 133 del 18-11-2016 54969 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 08 novembre 2016, n. 1707 Variazione al Bilancio di Previsione 2016 e Pluriennale 2016-2018

Dettagli