COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO DI FROSINONE REGOLAMENTO VIGILI VOLONTARI DISCONTINUI CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI

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1 1 DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO DI FROSINONE REGOLAMENTO VIGILI VOLONTARI DISCONTINUI CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art.1 - Il presente regolamento si applica al personale vigile volontario iscritto nell elenco di cui all Art.2 del dpr n.76/2004, di seguito denominato semplicemente elenco. Art.2 Scopo del presente regolamento è quello di dotare il Comando di uno strumento operativo che, in accordo con i principi previsti dal dpr n.76/2004, disciplini in dettaglio le principali attività che il Comando deve porre in essere per l ottemperanza alla norma, consentendo al contempo lo snellimento delle attività d ufficio legate all aggiornamento delle graduatorie finalizzate ai richiami. Art.3 Per quanto nel presente regolamento non specificatamente disciplinato, si fa riferimento al citato dpr n.76/2004. CAPO II - RECLUTAMENTO Art.4 - Il reclutamento del personale volontario avviene mediante domanda d iscrizione nell elenco, secondo la prassi e la modulistica già in uso presso l Ufficio Personale del Comando.

2 Art.5 - Qualora non vi siano profili d incompatibilità o la mancanza dei requisiti di ammissione, ai sensi degli Art. 6 e 8 del dpr n.76/2004, viene disposto l accertamento della idoneità psicofisica ed attitudinale del candidato. Art.6 In caso di esito positivo degli accertamenti di cui all art.5 del presente regolamento, la pratica viene inviata al Ministero per l emissione del Decreto d Iscrizione. Art.7 A seguito del possesso del Decreto di cui al recedente Art.6, il personale volontario è immesso nella graduatoria per frequentazione dei corsi, per i quali sono previste ad inizio corso, delle prove motorie selettive (in allegato al presente regolamento) motivate dai seguenti aspetti : le precedenti edizioni dei corsi hanno fatto emergere oggettive difficoltà dei discenti nelle manovre ed attività addestrative con la scala italiana, quella a ganci e quella aerea a causa della scarsa preparazione fisica. Si sono infatti riscontrate più volte situazioni di rischio per i discenti e per gli istruttori non accettabili nella normale conduzione delle prove pratiche. Inoltre si è constatato che nei corsi precedenti è stata alta la percentuale di non idonei agli esami finali e dei ritirati durante il corso di formazione con un improduttivo dispendio di risorse da parte del comando; il superamento delle prove motoria potrà dare idonee garanzie per assicurare le opportune condizioni psico-fisiche per avere discrete condizioni di sicurezza durante le prove pratiche e consentire un buon accrescimento professionale di base agli aspiranti VV.DD. Art. 7-a) Le prove motorie sono dirette ad accertare il possesso dell efficienza psico-fisica e attitudinale alle funzioni proprie del ruolo del vigile del fuoco secondo l ALLEGATO 1 al regolamento; Tutti gli aspiranti VV.DD. in attesa di effettuazione del corso iniziale di formazione saranno convocati in un n di 60 unità per l effettuazione di ogni corso. Gli aspiranti che non supereranno le prove motorie nella prima settimana di corso, verranno considerati non idonei al corso stesso. Poiché è possibile effettuare il corso iniziale di formazione per sole due volte, i non idonei al primo corso potranno riproporsi al Ver. 1.2

3 primo corso utile successivo, sempre secondo l ordine di graduatoria dell anzianità di decreto. Atteso inoltre che il numero di istruttori professionali attualmente in servizio saranno a breve dimezzati per prossimi pensionamenti, i corsi iniziali si svolgeranno esclusivamente dal lunedì al venerdì; Il regolare svolgimento delle prove motorie sarà garantito dalla presenza del Comandante Provinciale e i C.R. e C.S. istruttori. Le prove motorie, secondo l allegato, possono costituire modalità di verifica. CAPO III - CORSO DI FORMAZIONE INIZIALE PER VIGILI VOLONTARI A DOMANDA Art.8 Il personale volontario, in possesso del decreto d iscrizione nell elenco del Comando Provinciale VV.F. di Frosinone, deve frequentare e superare il corso di formazione iniziale a carattere teorico pratico, di cui all Art.9 del dpr n.76/2004. Art.9 Il Comando, attraverso l Ufficio Formazione, sentite le OO.SS., organizza ed attua i corsi di formazione iniziale tenendo conto delle esigenze di servizio, nonché di quelle relative agli altri corsi di formazione, ed alla disponibilità del personale docente rispetto alle altre esigenze di servizio; vengono organizzati annualmente, se possibile, in numero di 2 o 3 corsi di formazione iniziali, di cui l ultimo deve comunque concludersi entro la data del 10 Dicembre, per consentire l aggiornamento della graduatoria per l anno successivo, in tempo utile. Art.10 Al corso di formazione iniziale è ammesso il personale iscritto nell elenco, secondo l anzianità di possesso del decreto che abbia superato la preselezione; l elenco degli ammessi viene diramato mediante apposito odg, che viene affisso presso la bacheca del Comando, è altresì indicato lo staff organizzativo del corso stesso. Art.11 Il corso di formazione è articolato in 120 ore complessive minime, secondo il programma ministeriale, comprensive sia della parte teorica che di quella pratica. Per il personale in possesso di decreto a tutto il l articolazione avviene su base settimanale, con frequenza dal lunedì al venerdì, ovvero con lezioni ed esercitazioni svolte il sabato e la domenica; per il personale in possesso di decreto a partire dal , l articolazione avviene esclusivamente su base settimanale, dal lunedì al venerdì. Apposito

4 o.d.g. regolamenta gli orari di svolgimento del corso con le relative docenze, ed è predisposto a cura del Direttore del Corso. Art.12 Al termine del corso di formazione viene effettuata apposita sessione di esami finali volti all accertamento dell apprendimento. Gli esami finali sono effettuati da un apposita Commissione, istituita con o.d.g., composta dal Comandante Provinciale, da un funzionario tecnico, da tre istruttori professionali e da un segretario di Commissione scelto tra il personale amministrativo. Art.13 La sessione di esami finali si articola in: - una prova scritta, consistente in n.30 quesiti del tipo a risposta multipla o descrittivi; - una prova pratica, sull uso delle attrezzature e dei mezzi in dotazione al CNVVF; la prova pratica riguarda i nodi, le tubazioni e stendimenti per uso antincendio, l indossamento dell autoprotettore, le scale italiana, a ganci e aerea; - una prova orale, consistente in n.3 domande sugli argomenti trattati durante il corso. Il punteggio finale è espresso in trentesimi; il corso s intende superato se il candidato riporta, in ciascuna delle prove sopra elencate, un punteggio non inferiore a 18/30. Art.14 In caso di esito negativo, ai sensi dell Art.9 del dpr n.76/2994, è facoltà dell interessato richiedere la frequenza ad un ulteriore corso di formazione. A tal fine, per ogni corso, una quota dei partecipanti non superiore al 20% è destinata al personale che ripete il corso; per tale personale viene stilata una graduatoria specifica secondo l anzianità di decreto. A parità di quest ultima prevale il voto finale di bocciatura del corso svolto. In caso mancata o parziale copertura di tale percentuale, i posti disponibili vengono assegnati al personale avente diritto che svolge per la prima volta il corso. Art.15 In caso di esito negativo anche al secondo corso di formazione iniziale, sono avviate le procedure per la cancellazione del candidato dagli elenchi del personale volontario, ai sensi dell Art.20 Comma 1 lettera e) del dpr n.76/2004. Art.16 In caso di rinuncia del candidato prima dell inizio del corso, lo stesso non viene considerato espletato con esito negativo; in caso di rinuncia del candidato durante l espletamento del corso, questo viene considerato espletato con esito negativo.

5 Art.17 Al termine di ogni corso, con apposito o.d.g. sono resi noti i candidati che hanno superato lo stesso, quelli respinti e quelli per i quali sono avviate le procedure di cancellazione ai sensi dell Art.7 del presente Regolamento. CAPO IV - GRADUATORIA E RICHIAMI Art.18 - Al termine del corso di formazione iniziale a carattere teorico pratico, con esito positivo, il personale volontario viene inserito nella graduatoria di cui al successivo articolo. La graduatoria è unica per tutto il personale; per ogni unità, si tiene conto di specifiche professionalità dichiarate e documentate mediante apposita scheda, compilata e sottoscritta dall interessato, in atti al proprio fascicolo presso l Ufficio Personale. I VV.DD. sono richiamati in servizio per periodi di 20 giorni (massimo 160 giorni all anno comprensivi degli eventuali singoli giorni di mantenimento. Le 5 ore di mantenimento equivalgono ad un giorno di richiamo. I richiami sono svolti per straordinarie esigenze di servizio e si effettuano in servizio nei turni o ad orario giornaliero; sono retribuiti per l intero periodo con uno stipendio pari alla fascia iniziale di vigile permanente, svolgono interventi di soccorso e le attività interne ordinarie o specifiche, legate alle esigenze del richiamo. Art.19 Ai fini del richiamo in servizio del personale volontario, ai sensi dell Art.18 del dpr n.76/2004, è istituita una graduatoria, aggiornata annualmente entro il 15 Dicembre dell anno precedente a quello cui fa riferimento, che comprende tutto il personale volontario che ha frequentato e superato il corso di formazione iniziale nell anno precedente e quello, già in graduatoria, per il quale non sia stata disposta la cancellazione o per il quale non sussistano particolari motivi ostativi al richiamo; tutto il personale volontario viene richiamato nell ambito della graduatoria, istituita in base all anzianità di decreto, secondo il principio della rotazione. A parità di anzianità di decreto, prevale l età anagrafica. I richiami vengono effettuati prioritariamente per il completamento dell operatività del dispositivo provinciale di soccorso, tenendo conto delle esigenze e del numero di richiami autorizzati dalla Direzione Regionale VV.F. Lazio in base alla programmazione trimestrale disposta dal Comando; pertanto tutto il personale volontario effettua richiami nei turni operativi di servizio.

6 Eventuali ulteriori esigenze sono coperte utilizzando il personale in possesso di professionalità per le specifiche necessità, che all uopo non effettua il richiamo nei turni operativi, avente al momento diritto in base al posto occupato in graduatoria, secondo il criterio precedentemente enunciato. Tutto il personale volontario effettua il medesimo numero di richiami annui, a meno della differenza tecnica dovuta al mancato completamento della graduatoria a fine anno e della differenza dovuta a motivate esigenze di servizio, come peraltro di prassi anche in altri Comandi Provinciali in ambito regionale e nazionale. Art.20 - Ai fini dell osservanza del principio della rotazione, la graduatoria in corso al 31 dicembre di ogni anno viene portata a compimento, dopodiché i richiami vengono disposti secondo la nuova graduatoria, aggiornata per l anno in corso. Art.21 Il personale volontario richiamato anche per altre esigenze dovrà svolgere efficacemente la mansione richiesta. Art.22 Il personale volontario di cui all articolo precedente, richiamato in servizio, in caso di insufficiente riscontro nello svolgimento efficace della mansione, transita nell ambito del richiamo in atto nei turni operativi e successivamente sarà richiamato esclusivamente nei turni operativi stessi. Art.23 Si fa riferimento all O.d.G. n.18/2008 per la programmazione dei richiami. Art.24 In caso di assenza ingiustificata ai periodi di richiamo, viene richiesta la cancellazione dall elenco del personale volontario ai sensi dell Art. 20 Comma 1 lettera d) del dpr n.76/2004; l assenza per altro impegno lavorativo non viene considerata giustificata in quanto, ai sensi dell Art.22 del Regolamento, i datori di lavoro sono obbligati a lasciare disponibili i propri dipendenti iscritti negli elenchi del personale volontario. Art.25 Le assenza giustificate non possono comunque essere superiori a una in un anno; viceversa, viene richiesta la cancellazione dall elenco come nel caso del precedente Articolo. CAPO V ADDESTRAMENTO PERIODICO

7 Art.26 L addestramento periodico, o mantenimento, ai sensi dell Art. 10 del dpr n.76/2004, è condizione necessaria ai fini della possibilità di richiamo in servizio del personale volontario; tale attività va pertanto condotta in modo sistematico e continuo, in modo da effettuare una media di 5 ore mensili. Art.27 Il personale discontinuo parteciperà all attività di mantenimento secondo un programma di attività addestrativa, predisposto dall Ufficio Formazione; il detto programma è stilato trimestralmente, è emanato con apposito o.d.g., e viene altresì affisso in bacheca entro il 20 del mese precedente al trimestre di riferimento, per darne ampia pubblicità. Art.28 L attività di addestramento avviene nei periodi di richiamo, conformemente a quanto chiarito con Lettera Circolare Prot.n. 2568/15201 del , ricorrendo all accorpamento delle ore complessive da effettuarsi annualmente. Ad ogni richiamo in servizio il personale vv.d., durante i turni diurni, svolgerà l addestramento sotto la direzione dell istruttore o del C.Sq. disponibile ovvero, in mancanza, del V.F.Co. disponibile nel turno presso la sede centrale e distaccamenti, secondo il programma trimestrale di cui all art.28; tale direzione sarà predisposta per ciascun turno sotto il Art.29 Il numero di ore di addestramento da svolgere in ogni richiamo è determinato come segue: n. ore annue: 12 x 5 = 60 ore annue min.; a tale monte ore, si sottraggono tante volte 5 ore quanti sono i richiami annui nei turni, in considerazione del fatto che lo svolgimento dell attività di soccorso tecnico urgente assorbe anche l addestramento per il mese considerato; qualora il richiamo si svolga a cavallo di due mesi, si scomputano comunque 5 ore dal monte ore addestramento. pertanto considerando un numero di richiami medio procapite annui pari a 4, dalle 60 ore si scomputano 4 x 5 = 20 ore. le rimanenti 40 ore si svolgono nei 4 turni, pari a 10 ore/richiamo, da svolgere nell ultimo turno diurno del richiamo; per il personale volontario che svolge altri servizi, alle 60 ore annue si sottrarranno tante volte 5 ore quanti sono i soli richiami nei turni (vedasi precedente Art.18)

8 Art.30 L incaricato responsabile dell addestramento comunica, secondo il modello in Allegato 1, firmato dallo stesso e dai vv.d addestrati, l attività svolta al Capo Sezione, il quale a sua volta ogni mese, entro il 5 del mese successivo, utilizzando il modello in Allegato 2, comunica all ufficio formazione l attività svolta. Art.31 Per il personale volontario che dimostri durante l attività operativa incapacità e insufficiente rendimento viene chiesta la cancellazione dall elenco ai sensi dell art. 20 del dpr n. 76/04. A tal fine i capi partenza sono tenuti a segnalare per iscritto al Caposezione ed al Funzionario di servizio le circostanze accadute; questi, valutata la situazione, relazioneranno al Comandante. Il Comandante o il Vice Comandante, a cura dell Ufficio Formazione, a seguito delle segnalazioni di cui sopra, anche a tutela dell interessato, effettua una verifica della capacità professionale, secondo i criteri in essere per gli esami finali del corso di formazione iniziale.. La verifica verterà sulle prove pratiche su tubazioni, autoprotettori, scala aerea, scala italiana e scala a ganci oppure sui moduli I e II delle prove attitudinali delle preselezioni. La verifica sarà svolta da una commissione così composta: - Comandante o Vice Comandante; - Funzionario di servizio; - Capo Partenza che ha effettuato la segnalazione; - Unità amministrativa dell Ufficio Formazione. La verifica s intende superata se, per ciascuna prova, viene conseguita la sufficienza. In caso di ulteriore segnalazione da parte dei capi partenza, sentito l interessato, viene disposta la cancellazione dall elenco dei vigili volontari. Inoltre sono previste le verifiche del rendimento durante le esercitazioni svolte nell ambito dei mantenimenti, secondo le modalità sopra indicate, distribuite a campione sui 4 turni di servizio, di norma mensilmente, da parte di una commissione così composta: Comandante o Vice Comandante; Funzionario di servizio: L unità operativa all uopo delegata dal Caposezione durante il turno di servizio per l istruzione del mantenimento ( CR, CSQ, VFCO ).

9 Art.32 Il personale volontario cessa dal servizio qualora al raggiungimento dei limiti di età stabiliti per il personale permanente di corrispondente qualifica, ai sensi dell Art.12 del D.Leg.vo 139/06. LIB/gr Il Comandante (Dott.Ing. Maurizio Liberati)

10 ALLEGATO PROVA MOTORIO-ATTITUDINALE La prova motorio-attitudinale è diretta ad accertare il possesso dell efficienza fisica e l attitudine alle funzioni proprie del ruolo dei volontari dei Vigili del fuoco e si articola in due moduli che si prefiggono di verificare la capacità pratica, di forza, di equilibrio, di coordinazione, di reazione motoria, nonchè l attitudine a rivestire la qualifica di Vigile del fuoco volontario. La prova motorio-attitudinale è suddivisa nei seguenti 2 moduli: MODULO I - TRAZIONI ALLA SBARRA Il candidato deve eseguire almeno tre trazioni complete. MODULO II - CIRCUITO MOTORIO Il candidato deve percorrere l intero percorso predisposto, superando tutte le postazioni presenti nell ordine e con le modalità prefissate; una volta iniziata, la prova non può essere interrotta. La prova non ha limiti di tempo. Procedura di partenza Posizione di partenza: il candidato deve assumere una posizione eretta davanti alla fune e con la fronte rivolta verso la commissione esaminatrice. La prova ha inizio con la seguente procedura: il personale addetto all assistenza dà il comando a posto per indicare al candidato che la prova sta

11 per iniziare; successivamente dà l ordine via 4. passaggio attraverso un tunnel lungo 6 m e del diametro di 0,8 m; 5. trasporto sulle spalle di una massa di 30 kg per 10 m, garantendo che durante lo spostamento tale massa non venga mai a contatto con il suolo. LIB/gr Il Comandante (Dott.Ing. Maurizio Liberati)

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