AMREF PRESENTA. Il Caftano delle Regine

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1 AMREF PRESENTA Il Caftano delle Regine per aiutare, ci vuole stoffa

2 Il messaggio di AMREF è che salute per l Africa significa sviluppo in piena autonomia: aiutare l africa a non aver più bisogno di aiuto è ciò che motiva il nostro lavoro.

3 L idea La contaminazione tra diversi popoli e culture, in tutti i campi, è sempre stato sinonimo di ricchezza, innovazione, apertura. Anche nella moda è un fattore importantissimo, ed è così che correnti estere invadono le maison più in vista per dare vita a rivisitazioni di antichi capi tradizionali, mantenendo sempre il proprio gusto europeo. Negli ultimi anni torna così alla ribalta il caftano, la tunica di origini arabe utilizzata tradizionalmente nelle cerimonie nuziali, dalle mille anime e dalle infinite varianti, simbolo della cultura femminile in diversi paesi africani. Di qui l idea di AMREF di proporre ai grandi stilisti italiani di dedicare un caftano d eccezione all Africa, in particolare a quelle donne che, nella difficile realtà urbana di Nairobi, conducono una vita senza prospettive e che, nonostante ciò, restano la risorsa più preziosa per lo sviluppo del continente. Dunque, vestire simbolicamente le donne africane per restituire loro la dignità perduta nelle strade delle baraccopoli: in poche parole, un omaggio alle Regine d Africa.

4 L evento I caftani donati (uno per ciascuno stilista) verranno esposti il 30 settembre a Milano presso Palazzo Durini nel corso di un prestigioso evento, realizzato grazie al contributo di Banca Profilo, che gode del patrocinio dalla Camera Nazionale della Moda Italiana. AMREF Italia, che ha già realizzato in passato iniziative benefiche di successo nel campo della moda, proporrà agli invitati (personalità di spicco della società milanese, del mondo della moda e dello spettacolo, major donors di AMREF, rappresentanti istituzionali) di sostenere il progetto di recupero delle ragazze di strada di Nairobi con l acquisto di uno degli eleganti caftani generosamente offerti dalle case di moda. Sarà il Presidente Onorario di AMREF Italia, Ilaria Borletti Buitoni, a fare gli onori di casa durante il cocktail, insieme ad una eccezionale testimonial quale è Caterina Murino, già impegnata al fianco di AMREF in occasione dei Mondiali di Nuoto (Roma, 2009) e della campagna Piccoli Ambasciatori incentrata sulla promozione del sostegno a distanza a favore dei bambini del Kenya. All evento parteciperanno anche gli amici del mondo artistico, culturale e dello spettacolo che nel corso degli anni si sono impegnati a favore dei progetti di sviluppo di Amref. L ufficio stampa di AMREF, in coordinamento con gli altri soggetti coinvolti, sarà impegnato in un battage pubblicitario per assicurare la copertura dei principali quotidiani e della stampa di settore. L evento, quindi, vuole testimoniare ancora una volta l alto valore sociale della moda rappresentando un ulteriore significativa occasione in cui l esaltazione della bellezza della figura femminile si pone come strumento per contribuire in maniera preziosa a vincere importanti cause sociali.

5 La mostra fotografica si pone anche come un occasione speciale per conoscere i progetti di AMREF attraverso la mostra fotografica Nel continente vero: L Africa di AMREF di Francesco L iniziativa Acerbis, fotogiornalista indipendente, che ha realizzato un reportage unico in collaborazione con l organizzazione sugli interventi di sviluppo in Kenya. La scelta delle immagini, certamente non esaustiva della realtà africana, vuol porre l accento sull essere umano e sulla sua esistenza, rendendo visibile sia la realtà rurale che quella urbana. Costruito in tre piccoli blocchi narrativi - acqua, istruzione e slum - il percorso proposto, che tocca il cuore del lavoro di AMREF, ci accompagna alla scoperta di quei cambiamenti che in un contesto di povertà sono la base per poter cominciare ad immaginare un reale miglioramento della qualità della vita dell individuo e della società in cui vive ( Un pozzo che permetta un facile accesso all acqua pulita ha un costo irrisorio per la nostra società, ma ha un valore inestimabile per chi, Francesco Acerbis nasce in Italia, a Bergamo, nel L esperienza di assistente in uno studio fotografico gli permette di affinare la tecnica e l uso della luce finchè non si dedica al fotogiornalismo a tempo pieno. Tra il 1994 e il 2000 realizza diverse mostre sulla situazione dei profughi nell area dei balcani (Slovenia, Bosnia, Albania, Kosovo, Serbia) e un libro sul dopoguerra in Bosnia, La sospensione dell anima, finalizzato alla raccolta fondi per la chirurgia pediatrica dell ospedale Kocevo di Sarajevo. Dal 2001 collabora come fotografo con l Ong AMREF Italia, realizzando per loro alcuni reportages in Africa. Nel 2002 comincia a collaborare con l agenzia francese Editing. Nel 2004 si trasferisce a Parigi e nel 2007 partecipa al lancio della Maison de Photographes Signatures. Oggi le sue fotografie sono pubblicate sulle maggiori testate italiane ed estere. fino ad ora a causa della mancanza d acqua potabile, ha dovuto soccombere a malattia, fame, povertà, Francesco Acerbis). Le opere fotografiche esposte saranno in vendita, insieme ad un immagine simbolo che verrà proposta al pubblico in un edizione a tiratura limitata autografata dall autore.

6 IL progetto di AMREF in Africa Le Regine Essere una giovane donna in una delle baraccopoli dell Africa sub sahariana, aree di degrado che attraversano il cuore della città come ferite di miseria e di violenza, rappresenta una delle sfide più complesse del nostro tempo. Infatti, se da un lato è ormai chiaro che le opportunità di sviluppo del continente africano poggiano in primo luogo sulle donne, sul loro senso di responsabilità e sul loro spirito di intraprendenza professionale ed economica, dall altro esse sono ancora oggi i soggetti più vulnerabili di una realtà segnata dalla povertà, in cui il diritto alla salute e l accesso all istruzione sono ancora privilegio di pochi. Uno scenario inaccettabile per chi, come AMREF, si impegna da più di 50 anni a favore dello sviluppo socio-sanitario del continente africano. Dal 2005 AMREF guarda con particolare attenzione alla realtà delle ragazze di strada (adolescenti tra i quattordici e i venti anni, nate e cresciute nelle baraccopoli di Nairobi), avviando un programma di recupero attraverso il teatro. Il percorso, che ha avuto il suo culmine nella realizzazione dello spettacolo Malkia (Regine, in lingua swahili) riscuotendo il consenso unanime del pubblico di Parma (marzo 2009) e che tornerà in scena a Milano nel mese di gennaio 2011, ha previsto parallelamente un laboratorio artistico permanente (Malkia Style) che tutt oggi impegna le ragazze coinvolte nell ideazione e produzione di borse, teli e sciarpe con l obiettivo di creare una vera e propria impresa al femminile.

7 Il Children in Need project di Malkia si inserisce all interno del più ampio Children in Need project di AMREF. L esperienza Il progetto, nato nel 2000, si focalizza sul recupero delle ragazze e dei ragazzi di strada di Nairobi, ragazzi abbandonati, spesso orfani dell AIDS, che vivono ai margini della società nelle discariche delle baraccopoli, soggetti a fame, malattie, violenza, prostituzione e droga. Il progetto, che coinvolge attualmente migliaia di giovani, prevede una serie di attività che vanno dall assistenza medica e alimentare all istruzione di base, dallo sviluppo di progetti di microcredito all assistenza legale, dal counselling individuale e familiare alla formazione professionale. Oggi AMREF affronta una sfida ancora più grande: la costruzione del Children Village, un vero e proprio villaggio dei ragazzi che prevede un centro di riabilitazione, aule per i corsi di reinserimento scolastico, una cucina, un orto, una biblioteca, spazi per le attività sportive, teatrali e artigianali, un laboratorio artistico e un anfiteatro. L intero ricavato della vendita dei caftani verrà devoluto al Children in Need project.

8 Partner del progetto: Con il prezioso contributo di: Con il patrocinio di: I giovani designers del progetto Incubatore della Moda di CNMI e Comune di Milano: Grazie a: Si ringrazia per la comunicazione del progetto:

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