Misure forestali e sistemazioni idraulico-forestali Legge regionale 7 febbraio 2000 n. 7, artt. 24 e 25
|
|
- Corinna Pace
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Misure forestali e sistemazioni idraulico-forestali Legge regionale 7 febbraio 2000 n. 7, artt. 24 e 25 PREMESSA La Regione Lombardia, con deliberazione di Giunta regionale del 28 novembre 2003 n. 7/15276, ha approvato i criteri e le procedure per la concessione dei contributi nell ambito delle Misure forestali e sistemazioni idraulico-forestali, ai sensi degli artt. 24 e 25 della legge regionale 7 febbraio 2000 n. 7. Con decreto n del 19 febbraio 2008 (B.U.R.L. n. 11 serie ordinaria del 10 marzo 2008) sono state apportate modifiche a valenza tecnica alle disposizioni approvate dalla Giunta. Le disposizioni regionali demandano alle Comunità Montane la definizione delle priorità. Il presente documento pertanto individua: le priorità nell attuazione delle misure; i finanziamenti da destinare ad ogni misura attivata; i criteri di formazione delle graduatorie; alcune condizioni di ammissibilità, evidenziate con il carattere sottolineato, che limitano ulteriormente gli interventi finanziabili rispetto a quanto previsto dalle disposizioni regionali. ELENCO DELLE MISURE ATTIVATE E DOTAZIONE FINANZIARIA Le risorse assegnate alla Comunità Montana Valtellina Tirano per l anno 2008, sulla base del riparto approvato con decreto n del 12 dicembre 2007, ammontano ad ,16 di cui ,08 da destinare al regime di aiuti A (misure A.A, A.B, A.C, A.D e A.E) ed ,08 al regime B (Misure B.A, B.B, B.C e B.D). Le risorse assegnate saranno così utilizzate: misura A.A descrizione misura Promozione di forme di utilizzazione boschiva, prevista dai piani di assestamento e di indirizzo forestale dei boschi, nonché delle utilizzazioni forzate per cause biotiche ed abiotiche dotazione finanziaria ( ) ,00 A.B1-A.B2 Interventi selvicolturali ,00 A.B3 Recupero dei castagneti da frutto ,00 A.C Aiuti alla razionalizzazione della gestione, assistenza tecnica, sperimentazione e formazione (per Consorzi Forestali A.D Aiuti alla pianificazione (per Consorzi Forestali e privati) A.E Sostegno alle imprese boschive ,08 totale regime "A" ,08 misura descrizione misura dotazione finanziaria ( ) B.A Interventi selvicolturali finalizzati al miglioramento e al recupero delle superfici forestali assestate di proprietà pubblica B.B Opere di sistemazione idraulico-forestale e opere di pronto intervento realizzate prevalentemente con tecniche di ingegneria naturalistica B.C1 Nuove strade agro-silvo-pastorali a fondo naturale ,00 B.C2 Manutenzioni straordinarie a strade agro-silvo-pastorali ,08 B.D1 Pianificazione forestale B.D2 Attività tecnico-progettuale 6.000,00 totale regime "B" ,08 TOTALE (A+B) ,16 pag. 1/5
2 Le dotazioni finanziarie non impegnate per mancanza di domande finanziabili potranno essere trasferite dal Consiglio Direttivo alle altre misure con dotazione finanziaria insufficiente, con priorità per le misure dello stesso regime di aiuto di provenienza delle economie. CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE GRADUATORIE Le graduatorie sono formate ordinando le domande in modo decrescente secondo il punteggio conseguito. Il punteggio è attribuito ad ogni domanda in base ai criteri che seguono. Il punteggio è calcolato sommando tutti i punti ottenuti in relazione ai requisiti posseduti. Nel caso di parità di punteggio e delle condizioni previste dai criteri che seguono, le domande sono ordinate in graduatoria secondo l ordine di presentazione. Nelle graduatorie aggiornate confluiscono anche le domande presentate nel 2007 relative alla misura A.A, ammissibili a contributo e non finanziate, già inserite nelle graduatorie aggiornate con determinazione n. 865 del 17 dicembre Misura A.A Promozione di forme di utilizzazione boschiva, prevista dai piani di assestamento e di indirizzo forestale dei boschi, nonché delle utilizzazioni forzate per cause biotiche ed abiotiche I tagli di utilizzazione nei boschi di proprietà pubblica sono finanziati esclusivamente se effettuati sulla base di un progetto di taglio redatto da un tecnico incaricato direttamente dall Ente proprietario. E riconosciuta la priorità alle utilizzazioni forzate, in subordine si intendono favorire gli interventi che con minore impiego di risorse consentono di prelevare più materiale. parametro di requisito punti Finalità dell utilizzazione Utilizzazione forzata per cause biotiche o abiotiche 4 Contributo unitario ( /mc) 21,00 3 Contributo unitario ( /mc) 26,00 2 Contributo unitario ( /mc) 32,00 1 Nel caso di piani di taglio comprendenti lotti boschivi con diversa classe di accessibilità il punteggio è attribuito in base al contributo unitario medio, ottenuto dividendo il contributo totale per i mc da esboscare. Per valori di contributo unitario medio non coincidenti con quelli della tabella è attribuito il punteggio riferito al contributo unitario immediatamente inferiore. A parità di punteggio è riconosciuta la priorità alla domanda con il maggior volume di legname da esboscare. Misure A.B1 e A.B2 Interventi selvicolturali Sono favoriti gli interventi con i quali è possibile esboscare il materiale in quanto tale opportunità riduce i rischi fitosanitari e concorre all attivazione della filiera bosco-legno. E tenuta inoltre in debita considerazione l urgenza attribuita dal piano di assestamento. In subordine sono incentivati gli interventi che interessano una maggiore superficie in quanto producono effetti più tangibili sul territorio e permettono di economizzare, specie riguardo ai costi amministrativi. parametro di Punti Esbosco del materiale Interventi che prevedono l esbosco per almeno il 50% del materiale tagliato 4 Urgenza dell intervento Codice di urgenza 1 attribuito dal piano da assestamento 3 Urgenza dell intervento Codice di urgenza 2 attribuito dal piano da assestamento 2 Urgenza dell intervento Codice di urgenza 3 attribuito dal piano da assestamento 1 A parità di punteggio è accordata la priorità all intervento che interessa una maggior superficie. Misura A.B3 Recupero dei castagneti da frutto Nell ottica del miglioramento paesaggistico sono favoriti gli interventi con un certo grado di accorpamento e da eseguire nei castagneti contigui a quelli già risanati. pag. 2/5
3 parametro di punti Contiguità con castagneti già risanati Intervento di recupero di castagni contigui a quelli già risanati 3 Grado di accorpamento Castagneto accorpato da risanare con più di 50 castagni 4 Grado di accorpamento Castagneto accorpato da risanare con più di 30 castagni e fino a 50 3 Grado di accorpamento Castagneto accorpato da risanare con più di 10 castagni e fino a 30 2 Grado di accorpamento Castagneto accorpato da risanare con più di 5 castagni e fino a 10 1 A parità di punteggio è accordata la priorità alla domanda che interessa il castagneto accorpato con maggior numero di castagni da risanare. Misura A.E Sostegno alle imprese boschive Sono finanziate esclusivamente le imprese boschive con sede legale nel territorio della Comunità Montana Valtellina di Tirano. L impresa boschiva può beneficiare dell aiuto solamente se, per interventi che prevedono l esbosco di almeno 400 metri cubi lordi di legname, ha presentato una domanda in base alla misura A.A oppure è in possesso di un contratto di utilizzazione boschiva o di miglioramento forestale. Sono esclusi a tal fine gli interventi già iniziati o associati a precedenti finanziamenti per attrezzature forestali. L impresa boschiva è tenuta, pena la restituzione del contributo, a realizzare, entro due anni dal ricevimento della concessione definitiva dell aiuto, un intervento forestale con l esbosco di almeno 400 metri cubi lordi di legname. Per quanto riguarda le priorità si intendono favorire le imprese che orientano la loro attività verso l utilizzazione dei boschi in zona montana ed in particolare dei boschi di proprietà pubblica. Particolare attenzione è stata posta alle nuove imprese boschive. Parametro di punti Reddito derivante da operazioni di Nell ultimo anno superiore al 90% del reddito totale dell impresa 3 Reddito derivante da operazioni di Nell ultimo anno superiore al 70% e fino al 90% del reddito totale dell impresa 2 Reddito derivante da operazioni di Nell ultimo anno superiore al 50% e fino al 70% del reddito totale dell impresa 1 Nuova impresa boschiva Impresa che ha iniziato l attività di utilizzazione boschiva da meno di 5 anni 2 Albo regionale delle imprese boschive Possesso dell iscrizione all albo 1 A parità di punteggio è riconosciuta la priorità al titolare di impresa più giovane. Misura B.C1 Nuove strade agro-silvo-pastorali a fondo naturale E ammissibile a finanziamento esclusivamente la costruzione di brevi piste di smacchio permanenti finalizzate ad utilizzazioni boschive e/o miglioramenti forestali con esbosco del legname, nel rispetto delle seguenti condizioni: sono ammissibili esclusivamente le nuove strade, o parti di esse, individuate dal piano della viabilità agro-silvo-pastorale adottato dalla Comunità Montana Valtellina di Tirano con deliberazione n. 22 del 26 febbraio 2007; l investimento massimo ammissibile per singola strada, come identificata dal piano della viabilità, è pari a ; la domanda di contributo deve essere corredata dal provvedimento che dispone la regolamentazione, con chiusura al transito ordinario, della nuova strada e dal progetto preliminare del taglio boschivo; il beneficiario, pena la restituzione del contributo, è tenuto a realizzare, entro due anni dal ricevimento della concessione definitiva dell aiuto, l intervento boschivo connesso alla costruzione della strada conseguendo l esbosco di almeno 400 metri cubi di legname (volume cormometrico lordo, escluse le piante ostacolanti la realizzazione della strada). Per la formazione della graduatoria sono utilizzate le priorità definite dal piano della viabilità: Parametro di punt i Urgenza dell intervento Codice di urgenza 1 attribuito dal piano della viabilità 3 Urgenza dell intervento Codice di urgenza 2 attribuito dal piano della viabilità 2 Urgenza dell intervento Codice di urgenza 3 attribuito dal piano della viabilità 1 pag. 3/5
4 A parità di punteggio è concessa la priorità alla strada legata all intervento boschivo con maggior volume di legname da esboscare. pag. 4/5
5 Misura B.C2 Manutenzioni straordinarie a strade agro-silvo-pastorali Possono beneficiare esclusivamente le strade regolamentate e chiuse al transito ordinario, censite nel piano della viabilità agrosilvo-pastorale adottato dalla Comunità Montana Valtellina di Tirano con deliberazione n. 22 del 26 febbraio Si intendono privilegiare gli interventi sulle strade con utilizzo forestale e, al tempo stesso, premiare gli Enti che promuovono l esecuzione degli interventi boschivi previsti dai piani di assestamento. Allo scopo di prevenire il deterioramento delle strade e ridurre i costi di manutenzione è riconosciuta la priorità agli interventi di regimazione delle acque (canalette, cunettoni, tombotti ecc. per lo smaltimento delle acque superficiali, e opere di regimazione idraulica in corrispondenza degli attraversamenti dei corsi d acqua). Concorrono ad aumentare il punteggio il rifacimento delle murature pericolanti e la creazione di piazzole (di scambio, di deposito e terminali) che migliorano le condizioni di sicurezza e consentono l utilizzo forestale della strada, nonché gli investimenti legati alla regolamentazione (realizzazione parcheggi, posa di segnali stradali, sbarre e tabelle, per una quota massima del 20% dell importo dei lavori ). Parametro di Connessione con interventi forestali Presentazione di domande ammissibili a finanziamento, sulla base di questo programma, per utilizzazioni boschive o miglioramenti forestali nelle aree direttamente servite dalla strada (misure A.A, A.B1 e A.B2) Intervento che riguarda esclusivamente lavori di regimazione delle acque 4 regolamentazione superiore al 70% dell importo totale dei lavori 3 regolamentazione superiore al 50% e fino al 70% dell importo totale dei lavori regolamentazione superiore al 30% e fino al 50% dell importo totale dei lavori A parità di punteggio è concessa la priorità all intervento che presenta una maggiore spesa per opere di regimazione delle acque. punt i Misura B.D2 Attività tecnico-progettuale Sono finanziate esclusivamente le progettazioni dei tagli di utilizzazione proposti sulla misura A.A nell ambito del presente programma. La mancata presentazione o l esclusione della corrispondente domanda sulla misura A.A. comporta il rigetto della domanda per la relativa progettazione. La graduatoria è formata attribuendo gli stessi punteggi e le stesse priorità dei corrispondenti interventi sulla misura A.A. pag. 5/5
Misure forestali e sistemazioni idraulico-forestali Legge regionale 7 febbraio 2000 n. 7, artt. 24 e 25
Misure forestali e sistemazioni idraulico-forestali Legge regionale 7 febbraio 000 n. 7, artt. 4 e 5 PREMESSA La Regione Lombardia, con deliberazione di Giunta regionale del 30 luglio 004 n. 7/8396 ha
DettagliSERVIZIO AGRICOLTURA E FORESTAZIONE
BANDO 2012 ARTT. 25 E 26 L.R. 31/08 MISURE FORESTALI RELAZIONE PREMESSA La Regione Lombardia con DGR. n 3363 del 9 maggio 2012(pubblicata sul BURL serie Ordinaria n 21 del 22 maggio 2012) ha approvato
DettagliCapo I disposizioni comuni. art. 1 contenuti e finalità. art. 2 struttura competente
Regolamento per la concessione e l erogazione dei contributi per la realizzazione di alloggi o residenze per studenti universitari, ai sensi della legge regionale 23 gennaio 2007, n. 1, art. 7, comma 18
DettagliBANDO PER L EROGAZIONE DI CONTRIBUTI ALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO DELLA PROTEZIONE CIVILE DI BRESCIA
COMUNE DI BRESCIA SETTORE SICUREZZA URBANA E PROTEZIONE CIVILE BANDO PER L EROGAZIONE DI CONTRIBUTI ALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO DELLA PROTEZIONE CIVILE DI BRESCIA TERMINE DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE:
DettagliDIREZIONE GENERALE SPORT E POLITICHE PER I GIOVANI
758 05/02/2014 Identificativo Atto n. 26 DIREZIONE GENERALE SPORT E POLITICHE PER I GIOVANI BANDO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI PER LA PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE DELLA PRATICA SPORTIVA - INIZIATIVE
DettagliToscana: Insediamento giovani agricoltori Misura 112 PSR 2007-2013 - Pacchetto Giovani
Toscana: Insediamento giovani agricoltori Misura 112 PSR 2007-2013 - Pacchetto Giovani Descrizione In breve La misura è finalizzata a favorire l occupazione e il ricambio generazionale nel settore agricolo.
Dettagliart. 1 oggetto e finalità art. 3 presentazione della domanda oggetto e finalità art. 2 beneficiari
Regolamento per la concessione dei contributi di cui all articolo 3, commi da 27 a 34 della legge regionale 6 agosto 2015, n. 20 (Assestamento del bilancio 2015 e del bilancio pluriennale per gli anni
DettagliPRESTITI FIDUCIARI A STUDENTI CAPACI E MERITEVOLI ISCRITTI ALLE UNIVERSITÀ LOMBARDE. APPROVAZIONE DELLO SCHEMA DI BANDO REGIONALE
Giovanni Rossoni PRESTITI FIDUCIARI A STUDENTI CAPACI E MERITEVOLI ISCRITTI ALLE UNIVERSITÀ LOMBARDE. APPROVAZIONE DELLO SCHEMA DI BANDO REGIONALE Olivia Postorino Roberto Albonetti 2 VISTO il regolamento
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA
T:\Borse di Studio\ATTCULSTUD\REGATTCULTSTUD.DOC Decreto Rettorale n. Prot. n. Classif. z 43 y k / ~ 1 ; del 1/{4 IL RETTORE VISTO lo Statuto dell università di Verona approvato con D.R. n. 6435 del 7/10/1994
DettagliART. 7 ART. 8 ART. 9
Regolamento di istituzione dell Albo delle Associazioni/Cooperative Studentesche Universitarie riconosciute dall Alma Mater Studiorum - Università di Bologna (emanato con Decreto Rettorale n. 1157-2007
DettagliL.R. 12/2006, art. 6, commi da 82 a 89 B.U.R. 3/1/2007, n. 1. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 12 dicembre 2006, n. 0381/Pres.
L.R. 12/2006, art. 6, commi da 82 a 89 B.U.R. 3/1/2007, n. 1 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 12 dicembre 2006, n. 0381/Pres. LR 12/2006, articolo 6, commi da 82 a 89. Regolamento concernente i criteri
DettagliLIBERA UNIVERSITÀ DI BOLZANO
LIBERA UNIVERSITÀ DI BOLZANO MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEL PERSONALE AMMINISTRATIVO ALLEGATO AL PIANO DELLA PERFORMANCE 2014-2016 Approvato con Decreto del Presidente n. 27
DettagliREGIONE UMBRIA Bando per la presentazione di proposte progettuali a favore dei giovani in attuazione dell intesa politiche giovanili anno 2015
ALLEGATO A REGIONE UMBRIA Bando per la presentazione di proposte progettuali a favore dei giovani in attuazione dell intesa politiche giovanili anno 2015 Aggregazione, Protagonismo, Creatività PREMESSA
Dettagli(CARTA INTESTATA DEL RICHIEDENTE)
(CARTA INTESTATA DEL RICHIEDENTE) SPETT.LE COMUNE DI CINIGIANO P.le Bruchi, 3 58044 Cinigiano (Gr) DOMANDA DI CONTRIBUTO SULLA MISURA 6.3.3. SOSTEGNO PER LA CRESCITA DEL SISTEMA AGRICOLO, RURALE E FORESTALE
DettagliAll interno dei Progetti Integrati di Filiera (PIF) Settore Zootecnico: Carni Bovine
Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013 Reg. (CE) 1698/2005 Regione Toscana Bando Misura 121 Ammodernamento aziende agricole All interno dei Progetti Integrati di Filiera (PIF) Settore Zootecnico: Carni
Dettagli2. SOGGETTI BENEFICIARI
ALLEGATO A CRITERI E MODALITÀ PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI A SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI, PER PROGETTI INERENTI LE TEMATICHE DEFINITE DAL PIANO REGIONALE ANNUALE DEL DIRITTO ALLO STUDIO 1. CRITERI
DettagliLEGGE REGIONALE N. 22 DEL 4-07-1986 REGIONE LOMBARDIA. Promozione dei programmi integrati di recupero del patrimonio edilizio esistente
Legge 1986022 Pagina 1 di 5 LEGGE REGIONALE N. 22 DEL 4-07-1986 REGIONE LOMBARDIA Promozione dei programmi integrati di recupero del patrimonio edilizio esistente Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE
Dettagli2. Enti interessati Possono accedere ai contributi di cui alla legge regionale n. 20/2007 i comuni, singoli o associati, nonché i municipi.
ALLEGATO B Criteri e modalità per l erogazione dei contributi ai comuni, singoli o associati nonché ai municipi per le spese necessarie ai fini dell istituzione e gestione dei consigli comunali, municipali
DettagliMinistero dello Sviluppo Economico
Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER GLI INCENTIVI ALLE IMPRESE IL DIRETTORE GENERALE Visto il decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto
Dettagli, (per la rimozione di coperture pari a 30 /m 2 ) (per amianto in matrice friabile pari al 50% del costo)
Allegato 1 CRITERI, MODALITÀ E TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DI DOMANDE DI CONTRIBUTO REGIONALE PER LA BONIFICA DI MANUFATTI CONTENENTI AMIANTO PER GLI ANNI 2009 E 2010 (art. 4 della L.R. 30/2008) FINALITÀ
DettagliL.R. 9.3.2007, n. 4 INIZIATIVE A FAVORE DELL EDILIZIA SOSTENIBILE
giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATO A Dgr n. 1579 del 17/06/2008 pag. 1/7 L.R. 9.3.2007, n. 4 INIZIATIVE A FAVORE DELL EDILIZIA SOSTENIBILE Modalità per la concessione e la liquidazione delle agevolazioni
DettagliREGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE
SERVIZIO AMBIENTE REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n.63 del 09.08.2012 1 Sommario ART. 1 - Finalità
DettagliLEGGE REGIONALE N. 2 DEL 3-01-1985 REGIONE CAMPANIA
LEGGE REGIONALE N. 2 DEL 3-01-1985 REGIONE CAMPANIA >. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE
DettagliCOMUNE DI SANTA FIORA Provincia di Grosseto
COMUNE DI SANTA FIORA Provincia di Grosseto REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI DESTINATI ALLE NUOVE INIZIATIVE IMPRENDITORIALI E ALLE IMPRESE APPROVATO con deliberazione del C.C. n 69 del 30.11.2011
DettagliINTESA PROGRAMMATICA D AREA DELLA PEDEMONTANA DEL GRAPPA E DELL ASOLANO NOVITA
NEWSLETTER N. 5 del 6 settembre 2007 NOVITA INIZIATIVE ED INTERVENTI REGIONALI A FAVORE DELL'EDILIZIA SOSTENIBILE (BUR N. 72/07) SCADENZA: 16/10/2007 Con la delibera Regionale del 31 luglio 2007 la Giunta
DettagliCriteri di selezione e modalità di presentazione delle domande a sensi artt 24 e 25 della Legge Regionale 7/2000
27057 VARZI (Pavia) - Piazza Umberto I n. 9 Tel. (0383) 54.58.11 - - Fax (0383) 54.58.50 Cod. Fisc. 95002050185 www.comunitamontanaoltrepo.it E-mail comunitamontanaoltrepo@cmop.it COMUNITA MONTANA OLTREPO
DettagliRELAZIONE ARTICOLATA
Il presente DDL persegue l obiettivo di migliorare le condizioni di accessibilità e di mobilità nelle aree urbane del territorio ligure e a tal fine, detta disposizioni per la definizione e il finanziamento
DettagliREGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE.
REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE. (Approvato con atto di Consiglio comunale n. 81 del 11/11/2005) indice ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA REGIONE LAZIO ASSOCIAZIONE REGIONALE COMUNI DEL LAZIO (ANCI LAZIO) UNIONE DELLE PROVINCE DEL LAZIO (UPI LAZIO)
PROTOCOLLO DI INTESA PER IL MIGLIORAMENTO DELL EFFICACIA DEGLI INVESTIMENTI IN SICUREZZA STRADALE TRA REGIONE LAZIO ASSOCIAZIONE REGIONALE COMUNI DEL LAZIO (ANCI LAZIO) E UNIONE DELLE PROVINCE DEL LAZIO
DettagliDECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 19 giugno 2003, n. 0205/Pres.
L.R. 13/2002, art. 7, c. 15 e 16 B.U.R. 23/7/2003, n. 30 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 19 giugno 2003, n. 0205/Pres. Regolamento recante criteri e modalità applicabili nella concessione degli aiuti
DettagliL.R. 2/1985, artt. 1 e 2 B.U.R. 1/12/2010, n. 48. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 19 novembre 2010, n. 0251/Pres.
L.R. 2/1985, artt. 1 e 2 B.U.R. 1/12/2010, n. 48 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 19 novembre 2010, n. 0251/Pres. Regolamento per la concessione dei finanziamenti per interventi straordinari di disinfestazione
DettagliIl Ministro dello Sviluppo Economico
Il Ministro dello Sviluppo Economico Vista la legge 23 dicembre 1996, n. 662 e, in particolare, l articolo 2, comma 100, lettera a), che ha istituito il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese;
DettagliFondo per Attività Straordinarie
Fondo per Attività Straordinarie Ottenuto il mandato dall Assemblea Regionale, il Comitato Regionale, al fine di ottemperare all elargizione del Fondo per Attività Straordinarie (successivamente FAS),
DettagliTITOLO I NATURA E DEFINIZIONI
PIANO DI PROGRAMMAZIONE COMUNALE CONCERNENTE I CRITERI PER IL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI ED I CRITERI DI PROGRAMMAZIONE ALL APERTURA, AL TRASFERIMENTO DI SEDE E ALL AMPLIAMENTO DI SUPERFICIE DELLE MEDIE
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL INSUBRIA Via Ravasi 2-21100 Varese
REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEL FONDO D INCENTIVAZIONE PER LA REDAZIONE DEL PROGETTO, DEL PIANO DELLA SICUREZZA, DELLA DIREZIONE DEI LAVORI E DEL COLLAUDO. Emanato con D.R. n. 6197 del 13/02/2004 Ultime
DettagliLEGGE REGIONALE N. 32 DEL 20-04-1985 REGIONE LOMBARDIA. Promozione di interventi agevolati di edilizia residenziale.
Legge 1985032 Pagina 1 di 9 LEGGE REGIONALE N. 32 DEL 20-04-1985 REGIONE LOMBARDIA Promozione di interventi agevolati di edilizia residenziale. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LOMBARDIA N. 17
DettagliIl Ministro dello Sviluppo Economico
Il Ministro dello Sviluppo Economico Visto il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 123, recante disposizioni per la razionalizzazione degli interventi di sostegno pubblico alle imprese, pubblicato nella
Dettaglibeneficiario per cui si ritiene che la somma posta in liquidazione con il presente provvedimento costituisce credito certo, esigibile e liquidabile
8605 beneficiario per cui si ritiene che la somma posta in liquidazione con il presente provvedimento costituisce credito certo, esigibile e liquidabile DETERMINA 1. di approvare, ai sensi dell art. 8
DettagliDECRETO N. 1771 Del 11/03/2016
DECRETO N. 1771 Del 11/03/2016 Identificativo Atto n. 202 DIREZIONE GENERALE SVILUPPO ECONOMICO Oggetto APPROVAZIONE DEL BANDO A FAVORE DI PROGETTI PER IL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE, AI SENSI DELL ART.
DettagliRegione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori 21/11/2013 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 96
Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 19 novembre 2013, n. 385 Approvazione dei criteri e modalità per l'utilizzo del Fondo per prevenire e combattere il fenomeno dell'usura,
DettagliAvviso n. 3/ 2008 Sostegno alla presentazione dei piani formativi sul Conto Formazione delle imprese aderenti di dimensioni minori
Avviso n. 3/ 2008 Sostegno alla presentazione dei piani formativi sul Conto Formazione delle imprese aderenti di dimensioni minori Avviso n. 3/2008 1 1 Finalità Il Fondo paritetico interprofessionale Fondimpresa
DettagliCOMUNITÀ MONTANA VALTELLINA DI TIRANO
COMUNITÀ MONTANA VALTELLINA DI TIRANO AREA TECNICA SETTORE AGRICOLTURA FORESTAZIONE DETERMINAZIONE N. 166 DEL 22 aprile 2015 OGGETTO: Azione B per lo sviluppo della filiera bosco-legno. Approvazione avviso
DettagliPUC3 PROGRAMMA INTEGRATO DI SVILUPPO URBANO (D.G.R. N. 281 DEL 03/04/2013, art.4) Avviso pubblico
PUC3 PROGRAMMA INTEGRATO DI SVILUPPO URBANO (D.G.R. N. 281 DEL 03/04/2013, art.4) 1. Generalità Avviso pubblico La regione dell Umbria, con DGR 7 aprile 2013, n. 281, ha approvato l avviso per la presentazione
DettagliL. 162/98 2000 353 123 230 1.337.964,89 2001 688 580 108 4.155.265,27 2002 1.648 1.524 124 10.516.445,00 2003 2.618 2.344 274 13.463.
L. 162/98 Anno di presentazione Piani presentati Piani finanziati Piani esclusi Costo annuale 2000 353 123 230 1.337.964,89 2001 688 580 108 4.155.265,27 2002 1.648 1.524 124 10.516.445,00 2003 2.618 2.344
DettagliART. 1 (Finalità) ART. 2 (Requisiti di localizzazione)
ART. 1 (Finalità) 1. Il presente Regolamento disciplina la concessione di incentivi per i lavori di manutenzione straordinaria che i privati proprietari di fabbricati effettueranno sulle facciate confinanti
Dettagli4, 1 13 2015, 273 COMMERCIO ELETTRONICO
Circolare recante le modalità di presentazione delle domande per l attribuzione del credito d imposta per la realizzazione e l ampliamento di infrastrutture informatiche di cui all articolo 4, comma 1
DettagliPROCEDURA PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI E SUSSIDI FINANZIARI DI COMPARTECIPAZIONE
PROCEDURA PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI E SUSSIDI FINANZIARI DI COMPARTECIPAZIONE Art. 1 - PREMESSA E facoltà delle Società del Gruppo Valle Camonica Servizi, concedere contributi di compartecipazione,
DettagliRegione autonoma Friuli-Venezia Giulia Programma Leader II
Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia Programma Leader II Bando per la presentazione delle domande Piano di azione locale del GAL Torre Leader Azione 4.3 Valorizzazione delle risorse ambientali e paesaggistiche
DettagliREGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEL CONCORSO SPESE SCOLASTICHE, PREMI SCOLASTICI E BORSE DI STUDIO
REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEL CONCORSO SPESE SCOLASTICHE, PREMI SCOLASTICI E BORSE DI STUDIO ART. 1 SCOPO DELL ATTIVITÀ L ARCA, fra le sue attività istituzionali, persegue l obiettivo di favorire
DettagliRev. 0 del 14/02/2003 CRITERI PER L ATTRIBUZIONE DI BORSE DI STUDIO E PER L ATTRIBUZIONE DI SUSSIDI PER SPESE DI OSPITALITÀ IN CASE DI RIPOSO
Rev. 0 del 14/02/2003 CRITERI PER L ATTRIBUZIONE DI BORSE DI STUDIO E PER L ATTRIBUZIONE DI SUSSIDI PER SPESE DI OSPITALITÀ IN CASE DI RIPOSO 1 Sommario Criteri per l attribuzione di borse di studio...
DettagliCredito d imposta per attività di ricerca e sviluppo - Provvedimento attuativo
A G E V O L A Z I O N I F I S C A L I Credito d imposta per attività di ricerca e sviluppo - Provvedimento attuativo 31 LUGLIO 20151 1 PREMESSA Con il DM 27.5.2015, pubblicato sulla G.U. 29.7.2015 n. 174,
DettagliProgramma di sostegno a Enti Banditori di concorsi di Architettura BANDO
Programma di sostegno a Enti Banditori di concorsi di Architettura BANDO Programma di sostegno a Enti Banditori di concorsi di Architettura Indice Articolo 1 - Premessa... 2 Articolo 2 - Finalità e obiettivi
Dettagli5. Il soggetto promotore, se costituito dai Comuni, deve prevedere la partecipazione degli enti privati.
Regolamento concernente la concessione di finanziamenti a favore delle Amministrazioni comunali del Friuli Venezia Giulia, dei Centri di assistenza tecnica alle imprese commerciali (CAT) autorizzati e
DettagliFinalità e obiettivi. Beneficiari. Investimenti ammissibili. ALLEGATO misura 413-311
ALLEGATO misura 413-311 Avvio delle procedure di presentazione delle domande di aiuto e di pagamento a valere sulla misura 413-311 diversificazione verso attività non agricole Finalità e obiettivi Il presente
DettagliREGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI, FINANZIAMENTI E PATROCINI
Art. 12 Legge n. 241/90 e s.m.i. REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI, FINANZIAMENTI E PATROCINI L Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano riconosce alle attività culturali legate alla
DettagliRISOLUZIONE N.100/E QUESITO
RISOLUZIONE N.100/E Roma, 19 ottobre 2011 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 Articolo 1, commi 280-283, della legge 27 dicembre 2006,
DettagliAllegato 2 Avviso per l individuazione degli alloggi sfitti di edilizia residenziale pubblica da recuperare gestiti dalle A.R.T.E.
Allegato 2 Avviso per l individuazione degli alloggi sfitti di edilizia residenziale pubblica da recuperare gestiti dalle A.R.T.E. 1. Premesse In attuazione del Piano nazionale di edilizia abitativa di
DettagliProgrammazione SISSAR 2013-2015 - Anno 2015
Programmazione del sistema integrato dei servizi di sviluppo agricolo e rurale di cui alla l.r. 5/2006 per il periodo 2013-2015. Aggiornamento annuale per il 2015. Sezione I - PROGRAMMAZIONE E ORGANIZZAZIONE
DettagliCittà di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI
Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI INDICE Art. 1 - MATERIA DEL REGOLAMENTO Art. 2 - ARTICOLAZIONE Art. 3 - REQUISITI PER L ISCRIZIONE Art. 4 - MODALITA PER
DettagliIl Ministro dello Sviluppo Economico
Il Ministro dello Sviluppo Economico Vista la legge 23 dicembre 1996, n. 662 e, in particolare, l articolo 2, comma 100, lettera a), che ha istituito il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese;
DettagliL.R. 18/2005, art. 37, c. 2, lett. b) B.U.R. 27/7/2011, n. 30
L.R. 18/2005, art. 37, c. 2, lett. b) B.U.R. 27/7/2011, n. 30 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 13 luglio 2011, n. 0163/Pres. Regolamento recante criteri e modalità per la concessione di incentivi all
DettagliINTERVENTI URGENTI SUGLI EDIFICI DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA PER LA BONIFICA DELL AMIANTO
PROGETTO DI LEGGE 2 INTERVENTI URGENTI SUGLI EDIFICI DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA PER LA BONIFICA DELL AMIANTO Di iniziativa dei Consiglieri: Franco Mirabelli Sara Valmaggi Carlo Borghetti Francesco
DettagliREGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE
REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di
DettagliREGOLAMENTO DEL FONDO PARTECIPATIVO
REGOLAMENTO DEL FONDO PARTECIPATIVO Articolo 1 (Ambito di applicazione) 1. Il presente regolamento (di seguito anche il Regolamento ) disciplina gli interventi partecipativi di Promocoop Trentina S.p.A.
DettagliRegolamento per la presentazione ed il finanziamento di progetti di solidarieta internazionale e di cooperazione decentrata.
Comune di Ornago Provincia di Milano Via Santuario 6 20060 ORNAGO c.f. 05827280156 p.iva 00806390969 tel. 039-628631 - fax 039-6011094 www.comuneornago.it Regolamento per la presentazione ed il finanziamento
DettagliA relazione dell'assessore Sacchetto:
REGIONE PIEMONTE BU13 28/03/2013 Deliberazione della Giunta Regionale 25 marzo 2013, n. 11-5559 Piano Verde - Programma regionale per la concessione di contributi negli interessi sui prestiti contratti
DettagliI contributi pubblici nello IAS 20
I contributi pubblici nello IAS 20 di Paolo Moretti Il principio contabile internazionale IAS 20 fornisce le indicazioni in merito alle modalità di contabilizzazione ed informativa dei contributi pubblici,
DettagliCRITERI PER L ACCESSO AI PRESTITI SULL ONORE
42 CRITERI PER L ACCESSO AI PRESTITI SULL ONORE ADOTTATO DAL CONSIGLIO COMUNALE CON DELIBERAZIONE N. 220/I0093427 P.G. NELLA SEDUTA DEL 20/12/2004 A RIFERIMENTI NORMATIVI L. 285/1997, art. 4 La L. 285/1997
DettagliDL n. 91 del 24.06.2014 entrato in vigore dal 25 giugno
Con il DL n. 91 del 24.06.2014 pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.144 del 24 giugno 2014 ed entrato in vigore dal 25 giugno è stata prevista un agevolazione per i soggetti che effettuano investimenti in
DettagliRegolamento per l erogazione dei trattamenti di solidarietà
FONDO DI SOLIDARIETÀ A FAVORE DEI DIPENDENTI DI AMOS SCRL Regolamento per l erogazione dei trattamenti di solidarietà Art. 1 Tipologia dei trattamenti di solidarietà 1. I trattamenti del fondo di solidarietà
DettagliALLEGATO A. ELEMENTI ESSENZIALI PER L ATTUAZIONE DI PIANI, PROGRAMMI E ATTI NORMATIVI (decisione G.R. n.4/2014)
ALLEGATO A ELEMENTI ESSENZIALI PER L ATTUAZIONE DI PIANI, PROGRAMMI E ATTI NORMATIVI (decisione G.R. n.4/2014) A. DESCRIZIONE DELLE FINALITÀ DELL'INTERVENTO L intervento si realizza mediante un bando per
DettagliDECRETO DEL DIRIGENTE DEL SERVIZIO POLITICHE SOCIALI E SPORT N. 144/SPO DEL 14/10/2014
1 DECRETO DEL DIRIGENTE DEL SERVIZIO POLITICHE SOCIALI E SPORT N. 144/SPO DEL 14/10/2014 Oggetto: DGR 1107/2014 Criteri e modalità per l assegnazione di contributi a favore degli Ambiti Territoriali Sociali
DettagliI FINANZIAMENTI AGEVOLATI PER LE PMI VENETE
I FINANZIAMENTI AGEVOLATI PER LE PMI VENETE A cura di Leopoldo Noventa 1 Che cosa sono? I finanziamenti agevolati per le piccole e medie imprese operanti nella Regione Veneto sono finanziamenti erogati
DettagliProgetti di azione positiva
Programma obiettivo 2012 del Comitato Nazionale di Parità per l incremento e la qualificazione dell occupazione femminile, per la creazione, lo sviluppo e il consolidamento di imprese femminili, per la
DettagliARTICOLO 100, DPR 917/1986
ARTICOLO 100, DPR 917/1986 Titolo del provvedimento: Testo unico delle imposte sui redditi. art. 100 Titolo: Oneri di utilità sociale. Testo: in vigore dal 15/05/2005 modificato da: DL del 14/03/2005 n.
DettagliREQUISITI RICHIESTI ALLE ASSOCIAZIONI E FONDAZIONI PER L ISCRIZIONE NELL ELENCO DI CUI ALL ART. 15 LEGGE 108/96
REQUISITI RICHIESTI ALLE ASSOCIAZIONI E FONDAZIONI PER L ISCRIZIONE NELL ELENCO DI CUI ALL ART. 15 LEGGE 108/96 - Riconoscimento da parte dello Stato o della Regione (art. 3, c. 2, lett. a) D.P.R. 315/97);
DettagliAllegato 1 Manifestazione di interesse
Allegato 1 Manifestazione di interesse OSTELLI DELLA GIOVENTU INVITO ALLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI A MANIFESTARE IL PROPRIO INTERESSE PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI DI ADEGUAMENTO AL REGOLAMENTO REGIONALE
DettagliProposta di Legge 20 dicembre 2013, n. 303 Disposizioni per il sostegno e la diffusione del commercio equo e solidale.
Proposta di Legge 20 dicembre 2013, n. 303 Disposizioni per il sostegno e la diffusione del commercio equo e solidale. Art. 1 Oggetto e finalità 1. La Regione, in coerenza con i principi internazionali
DettagliBANDO PER L'EROGAZIONE DI CONTRIBUTI PER IL
Indice ART. 1 (FINALITÀ).......... 2 ART. 2 (INTERVENTI AMMISSIBILI)...... 2 ART. 3 (DESTINATARI)........ 2 ART. 4 (MODALITÀ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE)...... 2 ART. 5 (COSTI AMMISSIBILI).........
DettagliSOMMARIO. Bando per il sostegno della progettazione e dell adozione di politiche in materia di energia. Anno 2004. pag. 1
SOSTEGNO ALLA PROGETTAZIONE E ALL ADOZIONE DI POLITICHE SUL RISPARMIO ENERGETICO E LE FONTI RINNOVABILI DI ENERGIA PER GLI ENTI PUBBLICI DELLA PROVINCIA DI TORINO SOMMARIO ART. 1 - FINALITÀ... 2 ART. 2
DettagliAZIONE B 4 PRSE 2001-2005 Infrastrutture pubbliche per il turismo Annualità 2005
ALLEGATO 2 AZIONE B 4 PRSE 2001-2005 Infrastrutture pubbliche per il turismo Annualità 2005 Beneficiari Enti locali, soggetti pubblici, società o fondazioni immobiliari a prevalente capitale pubblico che
DettagliREGOLAMENTO SERVIZIO TRASPORTO PERSONE IN SITUAZIONE DI DISABILITÀ MOTORIA PERMANENTE
Allegato A) alla deliberazione del Consiglio Comunale n. 11 del 3.2.2005 REGOLAMENTO SERVIZIO TRASPORTO PERSONE IN SITUAZIONE DI DISABILITÀ MOTORIA PERMANENTE ART. 1) OGGETTO 1) Il presente Regolamento
DettagliMINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE DECRETO 10 ottobre 2003 Criteri e modalita' di concessione delle agevolazioni previste dagli interventi a valere sul Fondo per le agevolazioni alla ricerca. (F.A.R.).
DettagliREGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.
REGIONE PIEMONTE Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. (B.U. 16 aprile 2015, n. 15) Il Consiglio regionale ha approvato IL PRESIDENTE
DettagliCOMUNE DI UDINE Dipartimento Gestione del Territorio, delle Infrastrutture e dell Ambiente Servizio Edilizia Privata e Ambiente
Allegato 1 Udine, COMUNE DI UDINE Dipartimento Gestione del Territorio, delle Infrastrutture e dell Ambiente Servizio Edilizia Privata e Ambiente REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI A FAVORE DI
DettagliComune di Villa di Serio Provincia di Bergamo
Comune di Villa di Serio Provincia di Bergamo Regolamento per il riconoscimento di incentivi economici per il recupero degli edifici nel centro storico Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale
Dettagli4, 1 13 2015, 272 RETI D IMPRESA
Circolare recante le modalità di presentazione delle domande per l attribuzione del credito d imposta per incentivare la creazione di nuove reti di imprese ovvero lo svolgimento di nuove attività da parte
DettagliBANDO DEL 19 NOVEMBRE 2015 per la presentazione di proposte per l ammissione e la selezione dei Centri di Raccolta beneficiari del Programma
per l erogazione di contributi per il potenziamento e Quali sono i possibili motivi che possono determinare l esclusione della domanda di ammissione presentata per il Bando? I possibili motivi che possono
DettagliLEGGE REGIONALE N. 28 DEL 17-05-1976 REGIONE PIEMONTE. << Finanziamenti integrativi a favore delle cooperative a proprietà indivisa >>.
Legge 1976028 Pagina 1 di 7 LEGGE REGIONALE N. 28 DEL 17-05-1976 REGIONE PIEMONTE >. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE
DettagliREGOLAMENTO RISCATTI E RICONGIUNZIONI. Art. 1 - Soggetti, modalità e termini per i riscatti
REGOLAMENTO RISCATTI E RICONGIUNZIONI Art. 1 - Soggetti, modalità e termini per i riscatti 1.1 - Gli iscritti ad Inarcassa possono riscattare: a) il periodo legale dei corsi di laurea d ingegneria e di
DettagliUdito il parere del Consiglio di Stato, espresso dalla Sezione consultiva per gli atti normativi nell'adunanza dell'8 novembre 2001;
Decreto 28 febbraio 2002, n. 70 Servizi di telefonia per anziani Preambolo, Art.1, Art.2, Art.3, Art.4, Art.5, Art.6, Art.7, Art.8, Art.9, Art.10, Art.11, Preambolo IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE
DettagliPROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO AGENZIA PER LA FAMIGLIA, LA NATALITA' E LE POLITICHE GIOVANILI Prot. n. DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE N. 123 DI DATA 22 Aprile 2015 O G G E T T O: Legge provinciale 23 luglio
DettagliIL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento, Dispone:
N. 2007/120811 Disposizioni in materia di individuazione dei criteri utili per la determinazione del valore normale dei fabbricati di cui all articolo 1, comma 307 della legge 27 dicembre 2006, n. 296
DettagliMinistero delle politiche agricole alimentari e forestali
Prot. n. 542 del 19 dicembre 2012 VISTO l art. 66, comma 1, della legge 27 dicembre 2002, n. 289 (Legge finanziaria 2003), e successive modificazioni, che istituisce i contratti di filiera e di distretto,
DettagliPREMESSA. 1 - Finalità
PROGRAMMA D'AZIONE REGIONALE DI INVESTIMENTO PER PRODUZIONI AGROENERGETICHE E PER IL CONTENIMENTO DEL CARICO DI AZOTO NEL RISPETTO DELLA D.G.R. 21 NOVEMBRE 2007, N. 5868. PREMESSA La Regione Lombardia,
Dettagli- FONDI A DISPOSIZIONE PER L EROGAZIONE DELLE RISORSE.
Allegato 1 alla Det. Dir. n 387/2015 BANDO Potenziamento della raccolta differenziata e prevenzione e riutilizzo dei rifiuti urbani D.G.R. Lazio 406/2012 risorse anno 2013 e D.G.R. Lazio 547/2014 risorse
DettagliRegolamento su iniziative di Lavoro di Pubblica Utilità (LPU) GIOVANI
Regolamento su iniziative di Lavoro di Pubblica Utilità (LPU) GIOVANI Linee guida Regolamento concernente i requisiti delle iniziative di lavoro di pubblica utilità nonché i criteri e le modalità di sostegno
DettagliRegolamento per la concessione di contributi in conto interesse alle imprese dei settori artigianato, commercio e turismo
Regolamento per la concessione di contributi in conto interesse alle imprese dei settori artigianato, commercio e turismo Approvato con delibera consiliare n. 49 del 23 aprile 2004 Modificato con delibera
DettagliLe reti di imprese e. della Regione Liguria VIVAIO FORESTALE PIAN DEI CORSI
Le reti di imprese e Il Programma di Sviluppo Rurale della Regione Liguria VIVAIO FORESTALE PIAN DEI CORSI Rialto, 21 aprile 2016 ELEMENTI COSTITUTIVI DEL CONTRATTO DI RETE: NECESSARI Presenza di più imprenditori
DettagliPROVINCIA DI UDINE DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO CON I POTERI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI CUI ALL ART. 42 DEL D.LGS. 267/2000
PROVINCIA DI UDINE DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO CON I POTERI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI CUI ALL ART. 42 DEL D.LGS. 267/2000 SEDUTA DEL GIORNO 21/12/2007 Commissario: Segretario Generale: SPAGNUL dott.
Dettagli