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1 LA QUESTIONE CONTRIBUTI nota 1 di Elio Corrente 1. LA INTERDIPENDENZA TRA MERCATO DEL LAVORO E SISTEMA PREVIDENZIALE Si sta sviluppando, e ancor più si svilupperà, un forte dibattito sul cuneo fiscale, sul riequilibrio delle aliquote contributive, sulle modifiche e sui miglioramenti da apportare alla legge Biagi, sulla riforma degli ammortizzatori sociali. Dette questioni, a mio avviso, non possono essere affrontate separatamente, sono tra di loro interdipendenti. Premessa prioritaria a qualsiasi discussione di merito è lo stretto collegamento che esiste tra mercato del lavoro e previdenza. Oggi il sistema previdenziale è finanziato sostanzialmente dal costo del lavoro e le prestazioni previdenziali, in particolare quelle pensionistiche, sono legate alla retribuzione percepita ed all anzianità lavorativa ed assicurativa (calcolo della pensione con il sistema retributivo) o all accredito contributivo maturato nel corso della vita lavorativa (calcolo della pensione con il sistema contributivo). Pertanto più si sviluppa e si consolida l occupazione, più si amplia la base impositiva, maggiori sono le entrate contributive che affluiscono al sistema previdenziale, miglioramenti ne conseguono per la capacità di reddito dei lavoratori e per le prestazioni previdenziali. Questo è un ragionamento di fondo che vale certamente per il sistema pensionistico, ma che ha una sua validità anche per le altre prestazioni previdenziali sostitutive o integrative del reddito: disoccupazione, cassa integrazione, mobilità, indennità di malattia, indennità di maternità,assegno per il nucleo familiare. Per ognuna delle prestazioni, da quella pensionistica a quelle sostitutive ed integrative del reddito, vi è un finanziamento alimentato dalla contribuzione sociale, ossia dal costo del lavoro. Ove tali risorse si rivelassero insufficienti, vi è l intervento dello Stato, in particolare per il sistema pensionistico, anche se vi sono interventi statali a sostegno delle altre prestazioni previdenziali. 1 Nota aggiornata al 19 luglio

2 2. COME LEGGERE I BILANCI INPS Sostanzialmente, l approccio al sistema previdenziale va fatto nel suo complesso, nel senso che dai bilanci dell INPS va esaminato congiuntamente l andamento della gestione del FPLD (Fondo pensioni lavoratori dipendenti), della GPT (Gestione prestazioni temporanee) e della GIAS, che è la gestione degli interventi assistenziali, finanziata dallo Stato, a sostegno delle altre gestioni previdenziali. Dalla lettura attenta dei bilanci INPS appare chiaramente che non tutte le entrate hanno natura contributiva, né tantomeno le uscite sono esclusivamente quelle derivanti dalle prestazioni. Però si possono fare alcune considerazioni sul rapporto contributi/ prestazioni, che è un aspetto attinente e vicino alle questioni del costo del lavoro: la prima considerazione è che l attivo derivante dalla GPT (vedi scheda 3) va a bilanciare il deficit derivante dalle gestioni pensionistiche e comunque del FPLD, che è di gran lunga il fondo più importante. In pratica si costruisce un bilancio per le prestazioni dei lavoratori dipendenti (comparto gestioni lavoratori dipendenti), a prescindere se si tratta di pensioni o di prestazioni temporanee; la seconda, che riguarda i trattamenti pensionistici, è che esiste quasi parità tra lavoratori in attività e pensionati, Dal consuntivo INPS 2004 risulta che: o per quanto concerne i lavoratori dipendenti vi sono 118 iscritti per 100 pensionati; o per quanto riguarda i lavoratori autonomi vi sono 122 iscritti per 100 pensionati; o per quanto riguarda i lavoratori parasubordinati vi sono iscritti per 100 pensionati. Ciò sta a significare che per questa gestione vi sono quasi esclusivamente entrate contributive a fronte di un numero abbastanza esiguo di prestazioni; la terza considerazione è che, sempre per quanto concerne le pensioni, nel 2004 il gettito contributivo non copre gli oneri per prestazioni, attestandosi in un rapporto 0,9 ( milioni di euro di gettito contributivo a fronte di milioni di euro di oneri per trattamenti pensionistici). Al contrario, come si evince dalla scheda 3, un buon rapporto tra gettito contributivo e prestazioni lo si ha nella GPT, in particolare per quanto attiene ai trattamenti di famiglia, alla DS ordinaria, ai trattamenti ordinari di integrazione salariale, ai trattamenti di malattia. Invece, sempre nella GPT, vi è un rapporto 0,5 tra contributi e prestazioni di maternità. Ecco perché andrebbero valutate nella loro interezza e per la loro incidenza: 2

3 le modifiche che si intende apportare alle aliquote contributive; le modifiche che si intende apportare al sistema degli ammortizzatori sociali, sia che si intenda estendere dette prestazioni a categorie oggi escluse sia che si intenda estendere dette prestazioni alle nuove figure del mercato del lavoro (legge Biagi). 3. LA EVOLUZIONE NORMATIVA IN MATERIA DI CONTRIBUZIONE A PARTIRE DALLA LEGGE 8 AGOSTO 1995, N.335 Prima di proseguire con alcune considerazioni specifiche sulla questione contributi, presentiamo, a grosse linee, con la certezza di avere omesso qualche norma, la evoluzione in materia di contribuzione a partire dalla legge di riforma delle pensioni, ossia dalla legge 335/95. L analisi riguarda tutti i tipi di contribuzione, da quella per IVS (pensioni) a quelle riguardanti le prestazioni temporanee (ANF, maternità,ecc.). Con il decreto del Ministro del Lavoro 21 febbraio 1996, in attuazione del comma 23 dell art.3 della legge 335/95, sono state trasferite al FPLD le seguenti aliquote riguardanti il finanziamento delle prestazioni temporanee, per un totale del 4,43%: 0,14% TBC; 0,57% tutela maternità; 3,72% ANF (Assegno per il nucleo familiare). Con tale trasferimento, l aliquota IVS per il FPLD (Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti) dal 1 gennaio 1996 passa dal 27,57% (di cui 8,54 a carico del lavoratore) al 32%. Sempre dal 1 gennaio 1996, in attuazione dell art.3, comma 24 della legge 335/95, viene incrementato il contributo IVS per il FPLD dello 0,70%, con trasferimento dell ex contributo GESCAL (di cui 0,35 a carico del lavoratore). Per memoria, il contributo ex Gescal era complessivamente dell 1,05%. Il restante 0,35% resta contributo Gescal e viene prorogato fino al 31 dicembre In definitiva, dal 1 gennaio 1996 il contributo IVS per il FPLD è complessivamente del 32,70%, di cui 8,89 a carico del lavoratore (8,54% + 0,35%). Con il decreto ministeriale n.281 del 2 maggio 1996 (Lavoro, finanze e tesoro), in attuazione della legge 335/95, articolo 2, commi 26-29, sono state emanate le disposizioni concernenti le modalità ed i termini del versamento dei contributi alla gestione separata (lavoro parasubordinato), fissati nell aliquota del 10%; La legge 23 dicembre 1996, n.662, all articolo 2, comma 215 ha stabilito l aumento dello 0,30% della contribuzione dovuta dai commercianti. 3

4 Con il decreto legislativo 16 aprile 1997, n.146 è stato deciso il graduale riallineamento delle aliquote del lavoro dipendente agricolo a quelle degli altri lavoratori dipendenti, nella misura annuale dello 0,20% per i datori di lavoro agricolo e dello 0,50% per i lavoratori. Un riallineamento più rapido è previsto per le aliquote contributive dei datori di lavoro delle aziende singole o associate di trasformazione o manipolazione di prodotti agricoli zootecnici e di lavorazione di prodotti alimentari con processi produttivi di tipo industriale, nella misura dello 0,60%annuo. Il decreto legislativo 166/97 ha stabilito il graduale riallineamento delle aliquote degli sportivi professionisti a quella vigente nella Assicurazione Generale Obbligatoria, da subito per la quota del lavoratore ed un 2% all anno per i datori di lavoro. Il decreto legislativo 181/97 ha stabilito per i dirigenti di aziende industriali il riallineamento al 32,70% alla data del 1 gennaio Il decreto legislativo 182/97 ha regolamentato la contribuzione per i lavoratori dello spettacolo (iscritti all ENPALS). Per i nuovi assunti dal 1 gennaio 1996 l aliquota contributiva è pari a quella della generalità dei lavoratori dipendenti (32,70%), con la maggiorazione del 3% per ballerini e tersicorei (di cui 1% a carico del lavoratore). Invece per gli iscritti all ENPALS in data anteriore al 31 dicembre 1995 vi è un graduale riallineamento all aliquota dei lavoratori dipendenti (32,70%) a seconda che si tratti di lavoratori soggetti ad una sola delle assicurazioni per maternità, TBC e assegno per il nucleo familiari, oppure a due sole delle suddette assicurazioni, oppure a tutte e tre. A seconda delle situazioni, l allineamento si sarebbe raggiunto nel 2012 o nel La legge 27 dicembre 2002, n.289 (finanziaria 2003) ha anticipato detto allineamento al 1 gennaio Sulla parte di retribuzione eccedente il massimale di retribuzione giornaliera imponibile dei lavoratori dello spettacolo è dovuto un contributo di solidarietà del 5%, di cui il 2,50% a carico sia del datore di lavoro che del lavoratore. Con la introduzione dell IRAP (decreto legislativo 15 dicembre 1997, n.466) sono state soppresse sia l aliquota per il finanziamento del SSN (Servizio Sanitario Nazionale) nella misura del 10,95%, di cui il 9,60% a carico dei datori di lavoro e l 1,35% a carico dei lavoratori, nonché altre aliquote minori, quali lo 0,20% per assistenza malattia pensionati e 1,66% per assistenza TBC. La legge 27 dicembre 1997, n.449 ha stabilito dal 1 gennaio 1998 :??l allineamento alle aliquote del FPLD delle aliquote contributive dei fondi speciali (ossia delle forme pensionistiche sostitutive gestite dall INPS);??l aumento di 0,8 punti percentuali delle aliquote contributive dei commercianti ed artigiani. Per gli anni successivi vi sarà un aumento dello 0,2 % per ogni anno fino a raggiungere l aliquota complessiva del 19%; 4

5 ??l aumento della aliquota contributiva dei coltivatori diretti dello 0,3%. Ciò solo per l anno 1998 in quanto con il decreto legislativo 146/97 già erano stati apportati aumenti alla contribuzione : 0,50% all anno a partire dal 1 gennaio 1998 per un totale di 3 punti percentuali;??l aumento di 1,5 punti percentuali del contributo dovuto alla gestione separata per i soggetti non iscritti ad altre forme obbligatorie, che sarà ulteriormente maggiorato di 0,5 punti percentuali per ogni biennio fino al raggiungimento dell aliquota del 19%. Detta aliquota contributiva sarà maggiorata di un punto percentuale per il computo delle prestazioni. E introdotta una ulteriore aliquota contributiva dello 0,5% per il finanziamento di prestazioni non pensionistiche (maternità, ANF) per gli iscritti alla gestione separata; Il decreto legislativo 286/1998 (Testo unico sull immigrazione) ha soppresso, dal 1 gennaio2000, il contributo dello 0,50% a carico del lavoratore immigrato, destinato al fondo di rimpatrio. Con la legge 23 dicembre 1998, n.448, art.3, in attuazione del Patto di Natale dal 1 gennaio 1999 sono stati soppressi oneri impropri per un totale dello 0,82%: Enaoli 0,16%; asili nido 0,10%; TBC 0,21%; Gescal 0,35% (non più prorogato). La legge 23 dicembre 1999, n.488, ha disposto: all art.49, comma 1, a partire la i luglio 2000, la riduzione del contributo per la tutela della maternità, nella misura dello 0,20%, fino al 31 dicembre 2001; all art.51, comma 1, per gli iscritti alla gestione separata, ha previsto: a) la elevazione dallo 0,5% all 1% dell aumento biennale del contributo dovuto alla gestione; b) la elevazione dall 1% al 2% della maggiorazione dell aliquota contributiva della gestione separata ai fini del computo della pensione; c) la copertura della malattia in caso di degenza ospedaliera sempre con il contributo aggiuntivo dello 0,5% già destinato alla maternità ed ANF. La legge 23 dicembre 2000, n. 388, art.120 ha stabilito un esonero dello 0,80% del contributo per ANF (Assegno per il nucleo familiare), a partire dal 1 febbraio Nei settori per i quali l aliquota contributiva per ANF è inferiore allo 0,8%, è riconosciuto un ulteriore esonero di 0,4 punti percentuali a valere sui versamenti di altri contributi sociali, con priorità a indennità di maternità e disoccupazione, comunque per un esonero complessivo di 0,8 punti percentuali. E il caso, ad esempio, della generalità delle aziende agricole, che a fronte dell esonero dello 0,43% per ANF (l aliquota a carico), hanno un ulteriore esonero dello 0,03% per maternità e dello 0,34% per disoccupazione. La legge 28 dicembre 2001, n.448 ha: 5

6 ripristinato fino al 31 dicembre 2006 l aliquota contributiva dello 0,09% a carico dei commercianti; reso permanente, a decorrere dal 1 gennaio 2002, la riduzione del contributo di maternità dello 0,20% stabilito con la legge 488/99. La legge 27 dicembre 2002, n.289 : ha aumentato la contribuzione dal 10% al 12,50% per l anno 2003 ed al 15% per l anno 2004 l aliquota contributiva dei percettori di pensione diretta iscritti alla gestione separata presso l INPS; ha anticipato, dal 1 gennaio 2003, la parificazione all aliquota generale del 32,70% dell aliquota contributiva per i lavoratori già iscritti all ENPALS alla data del 31 dicembre La legge 24 novembre 2003, n.326 (conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 30 settembre 2003, n.269): ha esteso la assicurazione generale obbligatoria IVS agli associati in partecipazione, a decorrere dal 1 gennaio 2004, stabilendo una aliquota contributiva pari a quella degli iscritti alla gestione separata preso l INPS (ex lavoro parasubordinato), di cui il 55% a carico dell associante ed il 45% a carico dell associato; ha innalzato al 17,30% l aliquota contributiva IVS a carico degli iscritti alla gestione separata presso l INPS e non iscritti ad altre gestioni previdenziali obbligatorie (ex lavoro parasubordinato), a decorrere dal 1 gennaio 2004, parificandola a quella della gestione commercianti. Trattandosi di sola aliquota IVS, a tale aliquota va aggiunta l aliquota dello 0,50%, già esistente e destinata al finanziamento di prestazioni sociali, quali ANF e maternità. La legge 30 dicembre 2004, n.311 ha prorogato fino al 31 dicembre 2009 il contributo aggiuntivo dello 0,09% per gli iscritti alla gestione commercianti. La legge 23 dicembre 2005, n.266, ai commi 361/362, dal 1 gennaio 2006 ha riconosciuto ai datori di lavoro un esonero dal versamento dei contributi sociali da versare alla Gestione Prestazioni Temporanee (GPT) presso l INPS, entro il limite massimo di un punto percentuale. L esonero riguarda prioritariamente l aliquota contributiva per l assegno al nucleo familiare. Qualora detta aliquota fosse dovuta in misura inferiore ad un punto percentuale, l esonero dovrà essere fatto valere su altri contributi sociali versati alla predetta Gestione prestazioni Temporanee, a partire dai contributi per maternità e disoccupazione (ed a seguire, fino ad esaurimento delle singole quote interessate, i contributi per la cassa integrazione guadagni dei lavoratori dell edilizia e lapidei, per la cassa integrazione salariale dei lavoratori agricoli, i trattamenti economici di malattia). Restano esclusi da tale riduzione in ogni caso il contributo per il fondo di garanzia TFR e per il fondo di rotazione per la formazione professionale. 6

7 La legge 11 marzo 2006, n.81, all articolo 1 ha previsto la soppressione, per il triennio 2006/2008, dell aumento delle aliquote contributive dovute al FPLD dalle aziende agricole, stabilito dal decreto legislativo 16 aprile 1997, n.146, fino al raggiungimento della parificazione delle aliquote con gli altri settori produttivi: a) 0,20% annuo per la generalità delle aziende agricole; b) 0,60% annuo per le aziende singole o associate di trasformazione o manipolazione di prodotti agricoli zootecnici e di lavorazione di prodotti alimentari con processi produttivi di tipo industriale. Nota - Con il decreto legislativo 23 febbraio 2000, n.38, sempre in attuazione del Patto di Natale, è stato ridefinito l assetto normativo dell assicurazione infortuni sul lavoro e malattie professionali e modificato il sistema tariffario dei premi da versare all INAIL, articolato per gestioni. La legge 23 dicembre 2005, n.266 ha previsto la rideterminazione dei premi assicurativi INAIL, in misura corrispondente al relativo rischio medio nazionale. 4. I RISULTATI DELLA RECENTE NORMATIVA IN MATERIA CONTRIBUTIVA SUL COSTO DEL LAVORO Dalla evoluzione normativa descritta nel paragrafo precedente, ne possiamo dedurre: A. Sono state trasferite al FPLD aliquote contributive per un totale del 5,13%: 0,14% TBC; 0,57% maternità; 3,72% ANF; 0,70% Gescal ( 0,35% a carico del lavoratore e 0,35% a carico del datore di lavoro). Ciò significa che al finanziamento del sistema pensionistico concorrono aliquote contributive destinate precedentemente ad altre prestazioni, ma ai fini del costo del lavoro sostanzialmente nulla è cambiato con detto trasferimento. B. Sono state soppresse aliquote contributive, che ha determinato una riduzione del costo del lavoro. Per quanto concerne i datori di lavoro la riduzione del costo del lavoro ha riguardato i seguenti contributi: 9,60% SSN (compensato dalla introduzione dell IRAP del 4,25%); 0,20% assistenza malattia pensionati; 1,87% TBC (con due diverse disposizioni legislative); 0,16% Enaoli; 7

8 0,10% asili nido; 0,35% Gescal; 0,20% maternità; 1,80% ANF (sospensione del contributo con due diverse disposizioni legislative). Si può dire che negli ultimi dieci anni per i datori di lavoro è stata effettuata una riduzione del costo del lavoro pari al 14,28%, che, al netto dell IRAP del 4,25%, resta comunque del 10,03%. Nota. La legge 23 agosto 2004, n.243 ha previsto la soppressione del contributo Fondo di garanzia TFR dello 0,20%,che è a carico dei datori di lavoro.disposizione che sarà attuata con la entrata in vigore della nuova disciplina sulla previdenza complementare. Per quanto concerne i lavoratori, la riduzione del costo del lavoro ha riguardato esclusivamente il contributo dell 1,35%, che era dovuto al SSN. 5. NELLO SPECIFICO DELLE ALIQUOTE CONTRIBUTIVE Con la presente nota si è voluto approfondire la questione contributi all interno di un approccio ampio della problematica più generale della previdenza e mercato del lavoro, senza entrare nel merito delle scelte, che sono di esclusiva competenza degli attori politici e sociali. Lo scopo è quello di offrire esclusivamente un contributo tecnico in materia. attraverso una serie di spunti, riflessioni e considerazioni. Dopo le prime considerazioni di carattere generale, inerenti il rapporto previdenza/mercato del lavoro, su come andrebbero letti i bilanci dell INPS, la evoluzione della normativa ed i benefici che ne sono scaturiti in termini di riduzione del costo del lavoro, soprattutto per i datori di lavoro, si offrono ulteriori spunti e riflessioni nello specifico delle aliquote contributive. A. Una riduzione di aliquote contributive, a parità di prestazioni, riduce il gettito (ossia le entrate) per gli enti previdenziali ed aumenta l intervento dello Stato a sostegno delle gestioni previdenziali. Ciò vale sia per il sistema di calcolo delle pensioni con il sistema retributivo (2% di rendimento sulla retribuzione pensionabile per ogni anno di assicurazione) che con il sistema contributivo (33% di accredito contributivo per la costruzione del montante), sia per la erogazione delle altre prestazioni (DS, CIG, malattia, maternità, ANF, ecc.). 8

9 B. Un riequilibrio (o allineamento) delle aliquote contributive pensionistiche IVS (invalidità, vecchiaia, superstiti) fra il lavoro dipendente (riduzione della attuale aliquota del 32,70%) ed il lavoro autonomo, considerando fra esso anche il lavoro ex parasubordinato (aumento dell aliquota attestata oggi intorno al 17,70%), in particolare per quanto concerne il calcolo della pensione con il sistema contributivo: per i lavoratori dipendenti non può e non deve comportare una riduzione dell accredito contributivo oggi riconosciuto del 33%; per i lavoratori autonomi e parasubordinati comporterà invece un aumento dell aliquota di computo, parificata quanto meno a quella di finanziamento, se quest ultima supererà il 20%, valore attuale dell aliquota di accredito contributivo. C. Per quanto riguarda eventuali interventi sulle altre aliquote contributive (disoccupazione, cassa integrazione, maternità, malattia, assegno per il nucleo familiare), va ricordato che resta ancora da completare quella parte dell accordo (Patto di Natale del 22 dicembre 1998) che prevedeva la riduzione del carico contributivo, con spostamento sulla fiscalità generale, di funzioni che afferiscono alla cittadinanza sociale, in particolare per quanto attiene alle garanzie del reddito in caso di maternità ed alla erogazione degli assegni per il nucleo familiare. Su tali contributi ricordiamo che: per quanto concerne il contributo di maternità, alla data del 31 dicembre 1995 era pari all 1.23%. E stato ridotto dello 0,57% per trasferimento al FPLD e dello 0,20% in attuazione del Patto di Natale, per attestarsi sul valore attuale dello 0,46%; per quanto concerne il contributo per ANF, al 31 dicembre 1995 era pari al 6,20%. E stato ridotto del 3,72% per trasferimento al FPLD, nonché dello 0,80% per attuazione del Patto di Natale e dell 1% dalla legge finanziaria 2006, per attestarsi sulla percentuale attuale dello 0,68%. D. È da considerare l impatto sui bilanci dell INPS di una eventuale riduzione del costo del lavoro tramite la fiscalizzazione o abbassamento di oneri sociali inerenti prestazioni sostitutive del salario (disoccupazione, mobilità, cassa integrazione). Tutte le entrate contributive e le uscite per prestazioni inerenti le voci contributive ricomprese nella tabella 1, con eccezione per l IVS che fa capo al Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, interessano la GPT Gestione Prestazioni Temporanee presso l INPS, la quale concorre, con il proprio risultato economico/finanziario, al bilancio generale dell INPS. I risultati di bilancio della GPT, come è già stato detto, concorrono anche, assieme ai risultati del FPLD, a determinare il bilancio del comparto dei fondi dei lavoratori dipendenti pressi l INPS. Storicamente l attivo derivante dalla GPT ha sopperito al deficit del FPLD, determinando un attivo del comparto lavoratori dipendenti. Pertanto, se in virtù di tale situazione, l orientamento governativo e delle parti sociali fosse quello di intervenire sulla riduzione del costo del lavoro tramite 9

10 l abbassamento o la fiscalizzazione di tali aliquote, va fatta una riflessione sulle ripercussioni che potrebbero derivarne sull andamento del bilancio della gestione GPT e del comparto lavoratori dipendenti, ma soprattutto sull andamento del bilancio complessivo dell INPS, e pertanto sugli equilibri finanziari del sistema previdenziale. La tabella 2 presenta le aliquote contributive riferite alle prestazioni temporanee di alcuni settori produttivi. La tabella 3 propone un confronto tra le entrate contributive delle prestazioni e relative spesa istituzionale. Si evidenzia un differenziale attivo fra contribuzioni e prestazioni di milioni di euro, in particolare per quanto attiene alle voci inerenti i trattamenti di famiglia, i trattamenti di integrazione salariale per i dipendenti da aziende industriali, i trattamenti ordinari di disoccupazione ed i trattamenti di malattia. Tale differenziale attivo è mitigato dall andamento negativo della gestione riguardante i trattamenti di maternità. E. Bisognerebbe orientarsi verso la armonizzazione delle aliquote contributive. La illustrazione finora fatta e la tabella 1 riguardano la contribuzione cosiddetta ordinaria, ossia quella che teoricamente la generalità delle imprese dovrebbe versare. Anche se la evoluzione della normativa negli ultimi 10 anni ha portato alla armonizzazione contributiva per IVS per alcune categorie di lavoratori (vedi paragrafo specifico), molti settori produttivi e merceologici versano contribuzioni ridotte, in particolare per quanto attiene la contribuzione IVS (pensioni), per tutele della maternità, della malattia, per la corresponsione dell assegno per il nucleo familiare. All INPS esistono oltre 100 tabelle di aliquote contributive, in virtù della caratterizzazione produttiva e merceologica, nonché delle agevolazioni e delle riduzioni contributive. Sarebbe il caso di valutare, al di là delle scelte politiche e sociali che nel passato hanno portato a tali differenziazioni, se in prospettiva non convenga procedere, seppure con la dovuta gradualità, verso la armonizzazione piena delle aliquote contributive. UNA PUNTUALIZZAZIONE - Dall analisi delle aliquote contributive si evince che:?? non esistono più i cosiddetti oneri contributivi impropri, in quanto già sono stati eliminati (asili nido, TBC, Enaoli, Gescal, assistenza malattia pensionati);?? restano pertanto tutti oneri contributivi a carattere previdenziale, nel senso che sono diretti a finanziare specifiche prestazioni, anche se solo per il contributo IVS (pensioni) esiste un rapporto individuale tra contributo e prestazione. Le altre voci di contribuzione, obbligatorie ed a carattere sociale, finanziano prestazioni per i lavoratori che saranno colpiti da determinati fenomeni (disoccupazione, cassa integrazione, malattia, maternità, ecc.), o che si trovano in determinate situazioni di reddito (assegno per il nucleo familiare). 10

11 Tabella 1 ALIQUOTE CONTRIBUTIVE IN VIGORE DAL 1 GENNAIO 2006 INDUSTRIA IN GENERE CON OLTRE 50 DIPENDENTI VOCI CONTRIBUTIVE QUALIFICHE Operai % Impiegati % Fondo pensioni 32,70 32,70 Disoccupazione 1,61 1,61 Fondo garanzia TFR 0,20 0,20 Assegno per il nucleo familiare (Anf) 0,68* 0,68* Cassa integrazione guadagni ordinaria 2,20 2,20 Cassa integrazione guadagni straordinaria 0,90 0,90 Mobilità 0,30 0,30 TOTALE CONTRIBUTI PREVIDENZIALI 38,59 38,59 Indennità economica malattia 2,22 -- Indennità economica maternità 0,46 0,46 TOTALE CONTRIBUTI ASSISTENZIALI 2,68 0,46 TOTALE GENERALE 41,27 39,05 Di cui a carico del lavoratore Fondo pensioni 8,89 8,89 Cassa integrazione guadagni straordinaria 0,30 0,30 TOTALE A CARICO DEL LAVORATORE TOTALE A CARICO DEL DATORE DI LAVORO 9,19 32,08 9,19 29,86 al netto dell esonero dello 0,80% (legge 388/2000) e dell 1% (legge 266/2005) 11

12 Tabella 2 ALIQUOTE CONTRIBUTIVE PRESTAZIONI TEMPORANEE IN VIGORE AL 1 GENNAIO 2006 Le aliquote contributive sono a carico dei datori di lavoro, tranne eccezioni (es. Cassa Integrazione Straordinaria). La scheda non è esaustiva. Per molte voci esistono aliquote differenziate per settore e attività (ad esempio l aliquota per l assegno per il nucleo familiare. Per il settore del commercio non è prevista la Cassa integrazione ordinaria, mentre la Cassa integrazione straordinaria, per alcuni settori del terziario, è soggetta a proroghe annuali. Voce Disoccupazione ordinaria Disoccupazione speciale edilizia Cassa integrazione ordinaria Cassa integrazione straordinaria Cassa integrazione aziende edili Cassa integrazione industria lapidei Cassa integrazione agricoltura Mobilità % sulla retribuzione 1,61 0,80 (in aggiunta a quella ordinaria) 1,90 per aziende fino a 50 dipendenti 2,20 per aziende sopra i 50 dipendenti 0,90 per aziende sopra i 15 dipendenti, di cui 0,30 a carico dei lavoratori 5,20 operai 1,90 per impiegati aziende fino 50 dipendenti 2,20 per impiegati aziende sopra 50 dipendenti 3,70 operai 1,90 per impiegati aziende fino 50 dipendenti 2,20 per impiegati aziende sopra 50 dipendenti 1,50 0,30 per aziende con più di 15 dipendenti Fondo garanzia TFR 0,20 Assegno per il nucleo familiare Indennità economica di malattia Indennità economica di maternità 0,68 in generale, al netto degli esoneri di legge per il settore agricolo, esonero totale 2,22 per operai nella generalità delle aziende 2,44 per il settore commercio per operai e impiegati 0,46 per la generalità delle aziende 0,24 per il settore del commercio 12

13 Tabella 3 GPT - GESTIONE PRESTAZIONI TEMPORANEE): RAPPORTO CONTRIBUTI/PRESTAZIONI ISTITUZIONALI (dalla 1 a nota di variazione del Bilancio preventivo INPS maggio 2006) Gestione Entrate: contributi datori di lavoro e lavoratori (milioni di euro) Uscite: spese per prestazioni istituzionali (milioni di euro) Differenziale fra entrate contributive e spese per prestazioni istituzionali (milioni di euro) Rapporto entrate contributive/ prestazioni istituzionali Trattamenti di famiglia ,6 Integrazione salariale ,2 dipendenti aziende edili Trattamenti di ,0 integrazione salariale dipendenti aziende lapidee-settore industria Trattamenti di ,0 integrazione salariale dipendenti aziende lapidee-settore artigianato Trattamenti ordinari di ,6 integrazione salariale dipendenti aziende industriali Trattamento sostitutivo ,3 della retribuzione dipendenti da imprese agricole Trattamenti ordinari di ,6 disoccupazione Trattamento di fine ,2 rapporto Trattamenti economici di ,8 malattia Trattamenti economici di ,5 maternità Trattamenti richiamo alle armi e rimpatrio == 1-1 == Totale ,6 13

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