La cattedrale e il grattacielo (Metropolis di Fritz Lang) Antonio Costa (IUAV) Palazzo Badoer, Aula Tafuri giovedì 13 giugno 2013

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Gilberto Palmisano
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1 La cattedrale e il grattacielo (Metropolis di Fritz Lang) Antonio Costa (IUAV) Palazzo Badoer, Aula Tafuri giovedì 13 giugno 2013

2 Erich Kettelhut, Bozzetto per scenografia di Metropolis (prima versione, 1925)

3 sommario parte prima L incertezza del testo (o dell oggetto?) parte seconda Metropolis: teoria e storia dei modi di rappresentazione parte terza Metropolis Legacy: a proposito di tutte queste metropoli

4 parte prima L incertezza del testo (o dell oggetto?)

5 Bibliografia parte I Metropolis : un film de Fritz Lang, découpage plan par plan rédigé par Laurent Aknin (numero monografico di «L'avant-scène cinema»), Alice Editions, Paris 2011 [disp. Centrale IUAV] P. Bertetto, Fritz Lang. Metropolis, Lindau, Torino Thomas Elsaesser, Metropolis, BFI, London

Alice Editions, Paris 2011 [disp. Centrale IUAV] P. Bertetto, Fritz Lang.

6 Fino al Originale (introvabile) vs - Copie più o meno (in)attendibili

7 2010 Proiezione di una copia restaurata, a partire dal controtipo in 16 mm. rinvenuto nel 2008 presso il Museo del Cine di Buenos Aires, a cura della Wilhelm-Friedrich-Murnau-Stiftung di Wiesbaden, che può essere considerata la più vicina, attualmente, possibile alla versione originale.

della Wilhelm-Friedrich-Murnau-Stiftung di Wiesbaden, che può essere

8 Restauro Enno Patalas (anni 80): 117

9 Versione sonorizzata e manipolata da Giorgio Moroder (1984: 80 e 87 )

10 Versione integrale della Wilhelm-Friedrich-Murnau- Stiftung, con partitura originale di Gottfried Huppertz, 2010, 148 * le tre edizioni (prima e seconda in dvd, la terza in bluray sono pubblicate dalla Ermitage di Bologna

Huppertz, 2010, 148 * le tre edizioni (prima e seconda

11 Quale Metropolis? Metropolis di Thea von Harbou? o Metropolis di Fritz Lang?

12 Luis Buñuel (1927) «Metropolis non è un film unico: sono due film uniti per il ventre, ma con necessità spirituali divergenti, assolutamente antagonistiche. Quelli che considerano il cinema in quanto valido narratore di storie, patiranno con Metropolis una profonda delusione. Ciò che lì ci viene narrato è triviale, ampolloso, pedantesco, di un vieto romanticismo».

Quelli che considerano il cinema in quanto valido narratore di storie, patiranno con

13 Luis Buñuel (1927) «Ma se all aneddoto preferiamo lo sfondo plastico-fotogenico del film, allora Metropolis colmerà tutte le misure, ci stupirà come il più meraviglioso libro d immagini che sia mai stato composto».

Metropolis colmerà tutte le misure, ci stupirà come

14 Luis Buñuel «Il cinema sarà l interprete più fedele dei più audaci sogni dell architettura»

15 Metropolis Quando parliamo di architettura di Metropolis, di quale architettura parliamo? Quando parliamo dell automa di Metropolis di quale automa parliamo?

16 Quando parliamo di architettura di Metropolis, di quale architettura parliamo?

17 Quando parliamo di architettura di Metropolis, di quale architettura parliamo?

18 Quando parliamo di architettura di Metropolis, di quale architettura parliamo?

19 Quando parliamo di architettura di Metropolis, di quale architettura parliamo?

20 Quando parliamo di architettura di Metropolis, di quale architettura parliamo?

21 Quando parliamo di architettura di Metropolis, di quale architettura parliamo? Erich Kettelhut, Bozzetto per scenografia di Metropolis (prima versione, 1925)

22 Quando parliamo di architettura di Metropolis, di quale architettura parliamo? Erich Kettelhut, Bozzetto per scenografia di Metropolis (seconda versione, 1925)

23 Siamo dalle parti di Sant Elia?

24 O siamo dalle parti di Gropius/Feininger? Lyonel Feininger, Frontespizio Manifesto del Bauhaus (1919)

25 Alexander Nagel, Medieval Modern: Art out of Time, Thames & Hudson, London 2012

26 «Alexander Nagel, studioso dell anacronismo dell immagine, nel suo recentissimo Medieval Modern, cita opportunamente il programma del Bauhaus del 1919 e la xilografia di Lyonel Feininger che lo illustra con il profilo d una cattedrale gotica stilizzata. Nagel, prendendo spunto dall analisi di quest immagine, dichiara di considerare il Bauhaus una delle principali matrici del medievalismo (medievalism) nell arte del XX secolo. Ha, perciò, dell incredibile (o dell imperdonabile?) che Nagel non citi né Metropolis, né Lang né Kettelhut». [Costa 2013]

27 Quando parliamo dell automa di Metropolis di quale automa parliamo?

28 Quando parliamo dell automa di Metropolis di quale automa parliamo?

29 Siamo dalle parti di L uomo meccanico (1921) di André Deed?

30 o del Medievo fantastico, della fantasmagoria di Robertson e della Skeleton dance di W. Disney (1929)?

31 Poupées électriques, con un nuovo titolo Elettricità sessuale, fu fu rappresentata a Milano, al Teatro dal Verme nel gennaio del 1914:

32 «nella sua folle avventura Rotwang sembra ripercorrere gli stadi successivi della scultura (il monumento marmoreo), della meccanica (l automa) e infine del cinema (il suo esperimento consiste nel dare al suo automa le fattezze di essere vivente, indistinguibile dal suo doppio cinematografico, anzi trasformato in personaggio cinematografico). Il recupero della sequenza in cui Fredersen scopre il monumento di Hel si rivela essenziale: perché ci dà la misura della follia amorosa di Rotwang, ma anche perché è impostata, sia pure con diversa funzione, sullo stesso effetto (effetto Schüfftan) sul quale sono impostate le sequenze di visioni urbane». [Costa 2013]

33 Qualche integrazione bibliografica testi L Eva futura (1886) di Villiers de L Isle-Adam e, ancor più, a Il castello dei Carpazi (1889) di Jules Verne, in cui il barone Rodolphe de Gortz, con l assistenza del geniale servitore Orfanik, rievoca il fantasma della donna amata, Stilla, una cantante d opera di cui era stato follemente innamorato. F. T. Marinetti, Poupées Électriques, Sansot, Paris, 1909

34 Qualche integrazione bibliografica Critica Luis Buñuel, Scritti letterari e cinematografici, Marsilio, Venezia 1984, pp A. Costa, «...und wie alle im Licht dieser Stadt».Metropolis, l effetto Schüfftan e il «salto di scala», in M. De Michelis (a cura di), La città nuova. Oltre Sant Elia Cento anni di visioni urbane, Silvana Editoriale, Milano 2013, pp

35 parte seconda Metropolis: teoria e storia dei modi di rappresentazione

36 Riferimenti bibliografici parte seconda N. Burch, Il lucernario dell infinito [ed. or. 1990], Il Castoro, Milano A. Gaudreault, Cinema delle origini o della cinematografia-attrazione, Il Castoro, Milano 2004.

37 Riferimenti bibliografici parte seconda M. Minden, H. Bachmann (eds), Fritz Lang's Metropolis. Cinematic Visions of Technology and Fear, Camden House, Columbia, MD, 2002 R. Pierantoni, Salto di scala, Bollati Boringhieri, Torino A. Costa, «...und wie alle im Licht dieser Stadt».Metropolis, l effetto Schüfftan e il «salto di scala», cit.

38 N. Burch MRP Modo di Rappresentazione Primitivo MRI Modo di Rappresentazione Istituzionale

39 Gaudreault & Gunning (SAM) Sistema delle Attrazioni Mostrative (SIN) Sistema dell Integrazione Narrativa

40 Secondo gli storici del cinema Se Il gabinetto del dottor Caligari (1920) è il primo film espressionista, Metropolis è insieme l ultimo film espressionista e il primo film della Nuova Oggettività

41 Metropolis, in quale modo di rappresentazione? MRP (SAM)? MRI (SIN)?

42 Per rispondere, è utile considerare alcuni degli effetti speciali (trucchi) 1. Carrello laterale nella sequenza dei Giardini Eterni 2. L effetto Schüfftan [Le immagini e i commenti che seguono sono tratti da Il caso Metropolis (Der Fall Metropolis, 2003) di Enno Patalas, ]

43 1. Carrello laterale nella sequenza dei Giardini Eterni

50 2. L effetto Schüfftan

69 Effetto Schüfftan e salto di scala

71 Il carrello simulato di Metropolis E quello di Voyage à travers l impossible di Méliès

72 L'homme à la tête en cahoutchouc (1901) di Méliès

73 parte terza Metropolis Legacy: a proposito di tutte queste metropoli

74 THX 1138 (George Lucas, 1971) scenografia - Michael Haller

75 Fuga da New York ( John Carpenter, 1981) scenografia - Joe Alves

76 Blade Runner (Ridley Scott, 1982) - scenografia: Lawrence G. Paull

77 Ennis House di Frank Lloyd Wright (1924)

79 Batman (Tim Burton, 1989) - scenografia - Anton Furst

80 Anton Furst, premio Oscar production designer per Batman (1989)

85 Anton Furst ( ) «Ho fatto un mélange di vari stili, c è un pizzico di archiettura carceraria, ci sono i grattacieli di Chicago, l art nouveau spagnola, il costruttivismo russo, il nazismo del Terzo Reich, insomma un pot-porri, un miscuglio di stili quasi dadaista [...]. È una fantasia verosimile. Gli scenari di Gotham City sono stati costruiti pensando ai peggiori aspetti di New York.» da M. Monteleone, Luna-Dark. Il cinema di Tim Burton, Le Mani, Recco 1996, p. 81

86 Terminator 2 (James Cameron, 1991) scenografia: Joseph Nemec III

87 Demolition Man (Marco Brambilla, 1993) scenografia - David L. Snyder

88 Il corvo (Alex Proyas, 1994) scenografia: Alex McDowell

89 La città perduta (La Cité des enfants perdus, Jean-Pierre Jeunet, Marc Caro, 1995) scenografia: Jean Rabasse

90 Waterworld (Kevin Reynolds, 1994) scenografia: Dennis Gassner

91 Il quinto elemento (Luc Besson, 1997) scenografia: Dan Weil

92 A.I. Intelligenza artificiale (Steven Spielberg, 2001) scenografia: Rick Carter

93 The Time Machine (Simon Wells, 2002) - scenografia: Oliver Scholl

94 Io Robot (Alex Proyas, 2004); scenografia: Patrick Tatopoulos

95 Matrix Reloaded (Wachowski Brothers, 2002) scenografia: Owen Paterson

96 Minority Report (Steven Spielberg, 2002) scenografia: Alex McDowell

97 Sin City (Frank Miller, Robert Rodriguez)-Scenografia: David Hack e Jeanette Scott

98 Sin City (Frank Miller, Robert Rodriguez)-Scenografia: David Hack e Jeanette Scott

99 Metropolis (Rintaro, 2002) tratto dal fumetto di Osamu Tezuka.

100 Antonio Costa, San Francisco, 19 dicembre 2009