L esecuzione è uno strumento da terroristi Metti fine al ciclo di violenza 10/10/2016 Giornata mondiale contro la pena di morte

Transcript

1 L esecuzione è uno strumento da terroristi Metti fine al ciclo di violenza 10/10/2016 Giornata mondiale contro la pena di morte

2 Mappa dei 65 paesi del mondo che prevedono nel loro ordinamento giuridico la pena di morte per reati legati al terrorismo 15 In 15 paesi, almeno una persona è stata condannata e messa a morte per reati legati al terrorismo negli ultimi 10 anni ( ). Afghanistan 2016* Arabia Saudita 2016* Bielorussia 2012* Ciad 2015* Cina 2015* Egitto 2015* Emirati Arabi Uniti 2015* Giordania 2015* Guinea Equatoriale 2010* India 2015* Indonesia 2008* Iran 2015*** Iraq 2016* Pakistan 2016* Somalia 2016* 9 In 9 paesi, almeno una persona è stata condannata a morte per reati legati al terrorismo negli ultimi 10 anni, ma non è stata registrata alcuna esecuzione. Algeria 2015** Camerun 2015** Etiopia 2012** Libano 2015** Mali 2011** Mauritania 2012** Marocco 2012** Sudan 2009** Stati Uniti d America 2015** * anno dell ultima esecuzione registrata per reati legati al terrorismo ** anno dell ultima condanna a morte comminata per reati legati al terrorismo *** anno dell ultima esecuzione registrata il reato di inimicizia verso Dio, legato al terrorismo (Fonti: Amnesty International e Death Penalty Worldwide) 41 Paesi che prevedono la pena di morte nel loro ordinamento giuridico per reati legati al terrorismo, ma negli ultimi 10 anni non sono state registrate né condanne a morte né esecuzioni per questo tipo di reati. Bahamas, Bahrein, Bangladesh, Barbados, Brunei, Burkina Faso, Corea del Nord, Corea del Sud, Cuba, Eritrea, Gambia, Guatemala, Guinea, Guyana, Giappone, Kazakistan, Kuwait, Laos, Liberia, Libia, Malesia, Maldive, Niger, Nigeria, Oman, Palestina, Qatar, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo, Santa Lucia, Singapore, Sudan del Sud, Siria, Tagikistan, Thailandia, Trinidad e Tobago, Tunisia, Uganda, Vietnam, Yemen, Zimbabwe

3 È dagli anni 80 che il trend globale verso l abolizione della pena di morte è in continua crescita. Nel 1977 erano appena 16 paesi i paesi ad aver abolito la pena di morte per tutti i crimini nei loro ordinamenti giuridici. Oggi, due terzi dei paesi del mondo (140) sono abolizionisti per legge o nella pratica. Nonostante questi sviluppi positivi, tuttavia, negli ultimi anni molti governi hanno ripristinato l uso della pena di morte in seguito ad attacchi terroristici, giustificandone l uso in nome della sicurezza del paese e delle persone. Negli ultimi dieci anni, Bangladesh, India, Nigeria, Tunisia e altri hanno adottato leggi che estendono il campo di applicazione della pena capitale, aggiungendo alcuni atti terroristici alla lista dei reati punibili con la morte. Più di recente, Ciad e Pakistan hanno ripreso le esecuzioni in nome della lotta al terrorismo, ponendo fine alle moratorie in atto negli ultimi anni. La pena di morte nella pratica 103 paesi hanno abolito la pena di morte per tutti i reati; 6 paesi hanno abolito la pena di morte per i reati comuni; 31 paesi sono abolizionisti di fatto; 58 paesi e territori sono mantenitori; 25 paesi hanno eseguito condanne a morte nel 2015; I 5 paesi che hanno messo a morte il maggior numero di persone nel 2015 sono stati Cina, Iran, Arabia Saudita, Pakistan e Usa; 65 paesi e territori prevedono la pena di morte per terrorismo. Di questi: 16 paesi sono abolizionisti di fatto 1 paese ha abolito la pena di morte per i reati comuni Numero di paesi che hanno eseguito condanne a morte per terrorismo - 15 Numero di paesi che hanno emesso sentenze capitali per terrorismo 24 Numero di paesi che prevedono la pena di morte per terrorismo nel proprio ordinamento giuridico - 65 Parole chiave Pena di morte per terrorismo Casi in cui reati legati al terrorismo sono punibili con la pena di morte in base alla legislazione di un paese. I reati sono spesso definiti da due componenti: l atto di per sé, che rientra in una vasta gamma di crimini (che variano di stato in stato), come causare la morte o il ferimento di una persona, prendere degli ostaggi, usare esplosivi, distruggere delle infrastrutture o danneggiare l ambiente; e lo scopo di terrorismo, che pure varia molto in base alle leggi di ciascun paese ed è spesso mal definito. Per esempio, esso può includere l intenzione di disturbare l ordine pubblico, di mettere in pericolo la sicurezza della comunità, di spargere terrore nella popolazione. Mantenitore Paese che prevede la pena di morte nel proprio ordinamento giuridico (Amnesty International) Abolizionista di fatto Paese dove la pena di morte è ancora prevista dall ordinamento giuridico per reati comuni come l omicidio, ma che può essere considerato abolizionista di fatto perché nessuna condanna a morte è stata eseguita negli ultimi dieci anni ed è diventata consuetudine non mettere a morte i condannati (Amnesty International) Terrorismo Dagli anni 60, le Nazioni Unite hanno prodotto 19 strumenti giuridici internazionali in relazione alla lotta contro il terrorismo. Tuttavia, nessuno di questi ne fornisce una definizione e, nonostante alcuni tentativi, la comunità internazionale ancora oggi non ha trovato consenso su una definizione giuridica del terrorismo, lasciando così questo fenomeno come un concetto indefinito nel diritto internazionale.

4 10 cose da sapere sulla pena di morte per reati di terrorismo 1 La pena di morte per reati di terrorismo è un fenomeno nuovo? SI E NO. La metà dei paesi mantenitori ha leggi sul terrorismo che risalgono a oltre 10 anni fa, per esempio l Afghanistan (1976) o il Pakistan (1999). Pakistan Emendamento del 1999 alla legge antiterrorismo del 1997 Articolo 6 Terrorismo significa uso o minaccia di azioni ( ) volte a costringere e minacciare oppure a intimidire il governo o l opinione pubblica o la comunità o un gruppo oppure a creare un senso di paura o di insicurezza nella società; oppure usi e minacce finalizzate alla promozione di cause religiose, faziose o etniche. Articolo 7 Chiunque commetta un atto di terrorismo verrà punito con la pena capitale se tale atto avrà avuto come esito la morte di una qualunque persona. Nell altra metà dei paesi mantenitori, altri paesi hanno introdotto di recente nuove leggi antiterrorismo, come nel 2015 e 2016 in Ciad, Cina, Egitto e Tunisia. Egitto Legge antiterrorismo del 2016 Capitolo 1, articolo 2 Un atto di terrorismo sarà riferito a qualsiasi uno della forza, della violenza, della minaccia o dell intimidazione, all interno o all esterno dei confini, al fine di disturbare l ordine pubblico, di mettere a repentaglio l incolumità, gli interessi o la sicurezza della comunità; danneggiare gli individui o terrorizzarli; di mettere in pericolo le loro vite, libertà, diritti pubblici o privati, o la sicurezza, o altre libertà e diritti garantiti dalla Costituzione e dalla legge; ( ) Capitolo 2, articolo 12 Chiunque stabilisca, fondi, organizzi o gestisca un gruppo terroristico o ne assuma il comando o la direzione sarà punito con la pena di morte o con il carcere a vita. ( ) Chiunque obblighi o costringa una persona a entrare in un gruppo terroristico o le impedisca di uscire da esso verrà punito con il carcere a vita. Verrà comminata la pena capitale se l obbligo, la costrizione o l impedimento avranno avuto come esito la morte della persona. 2 Quante persone sono state condannate e messe a morte per terrorismo, di recente? NON SI SA CON CERTEZZA. Sebbene la maggior parte dei paesi mantenitori prevede la pena di morte per reati legati al terrorismo e nonostante la proliferazione di leggi antiterrorismo negli ultimi anni, solo una minoranza di paesi (15 dei 58 paesi mantenitori del mondo) ha messo a morte degli individui per terrorismo dal 2006 e solo quattro altri paesi mantenitori hanno condannato a morte persone per terrorismo. Anche cinque paesi abolizionisti di fatto (su 31) hanno emesso condanne a morte per terrorismo. 3 Ci sono paesi che hanno ripreso le esecuzioni a causa del terrorismo? SI, due, dal 2014: - Il Ciad, che ha ripreso le esecuzioni meno di un mese dopo l approvazione della nuova legge antiterrorismo del Prima di quel momento, l ultima esecuzione in Ciad aveva avuto luogo nel 2003; - Il Pakistan, che ha ripreso le esecuzioni nel dicembre 2014 nel nome della lotta contro il terrorismo, ma in cui la maggior parte delle esecuzioni hanno luogo per omicidio. Prima di quel momento, l ultima condanna a morte in Pakistan era stata eseguita nel Tuttavia, bisogna tenere presente che, sebbene questi paesi abbiano osservato lunghi periodi di moratoria sulle esecuzioni, essi

5 venivano ancora considerati mantenitori da Amnesty International. 4 Era necessario per i paesi mantenitori aggiungere la pena di morte per terrorismo nelle loro legislazioni? NO. La pena di morte non è mai necessaria. Inoltre, tutti i paesi mantenitori prevedevano già la pena di morte per omicidio, per cui non c era necessità di aggiungere nuove leggi per punire l omicidio tramite terrorismo. Il divieto internazionale per la pena di morte per tutti i crimini che non raggiungono la soglia dei reati più gravi (omicidio volontario) fa sì che ogni reato di terrorismo che non includa un omicidio non possa prevedere la pena di morte secondo il diritto internazionale. I paesi che hanno recentemente aggiunto la pena di morte per terrorismo alle loro legislazioni lo hanno fatto per ragioni politiche, non per ragioni legali. 5 La pena di morte per terrorismo è usata spesso a fini politici? SI. In risposta alle crescenti minacce terroristiche, molti paesi hanno approvato o emendato leggi antiterrorismo. Ciò sembra avere un valore fortemente simbolico: esse forniscono ai politici una risposta facile e veloce al terrorismo e dimostrano la loro apparente efficacia nella lotta al terrorismo. È però incoraggiante che pochi paesi abbiano effettivamente eseguito sentenze capitali. Inoltre, l uso politico della pena di morte per terrorismo da parte dei governi non è solo inefficace nei confronti del terrorismo, ma può anche essere sfruttato a proprio vantaggio dagli stessi terroristi. La loro posizione risulta rafforzata dalle risposte violente degli stati, poiché queste fanno sì che essi si vedano come martiri e addirittura le usino per giustificare future rappresaglie. La pena di morte per terrorismo espone inoltre al rischio di alimentare forme di estremismo e violenza. Giordania Nel 2014, la Giordania ha introdotto una nuova legge antiterrorismo che inasprisce le pene e richiede la pena di morte per qualsiasi azione che causi la morte, distrugga o danneggi un edificio se c è qualcuno all interno, faccia uso di veleni o materiali pericolosi o rappresenti un attacco che minaccia la vita del re, della regina o di un principe della corona. Il 3 febbraio 2015, lo Stato Islamico ha diffuso un video che mostrava il brutale assassinio di Muadh al-kasasbeh, pilota da combattimento giordano. Il governo giordano ha invocato punizione e vendetta e il giorno successivo, il 4 febbraio 2015, ha messo a morte come ritorsione, due persone per presunti atti di terrorismo. Sajida al-rishawi, una militante irachena, era stata condannata a morte per il suo ruolo in un attacco esplosivo suicida che nel 2005 uccise 60 persone. Il suo rilascio era stato espressamente richiesto dallo Stato Islamico prima che uccidessero il pilota Muadh al-kasasbeh. Ziyad Karboli, sospettato di essere un agente segreto iracheno per al- Qaeda, era stato accusato nel 2008 dell omicidio di una persona di nazionalità giordana. 6 Le leggi antiterrorismo sono in linea con gli standard e il diritto internazionale sui diritti umani? RARAMENTE. La definizione di ciò che costituisce atto terroristico varia molto da un paese all altro, mentre l uso della pena di morte per punire tali atti è estremamente arbitrario. Di sicuro la mancanza di una definizione di terrorismo da parte del diritto internazionale porta i paesi a definire questo tipo di reati in maniera molto ampia, vaga e che include atti non violenti o che non superano la soglia dei reati più gravi (es. omicidio volontario). In alcuni paesi, esprimere la propria opinione o intraprendere azioni non violente può essere etichettato come atto terroristico punibile con la morte. Iraq La legge antiterrorismo irachena del 2005 resta motivo di seria preoccupazione per le Nazioni Unite, poiché prevede la pena di morte per un ampio numero di reati legati al terrorismo, non tutti al di sopra della soglia dei reati più gravi. In particolare, la legge definisce atti terroristici tutte le azioni che prevedono il prendere di mira infrastrutture, la popolazione o la sicurezza dello stato, come anche crimini legati alla ribellione, tra cui il

6 sostegno non violento a organizzazioni o individui accusati di atti terroristici. Desta particolare preoccupazione il fatto che secondo l articolo 73.1 della Costituzione irachena - i crimini che più di frequente vengono puniti con sentenze capitali in virtù della legge antiterrorismo del 2005 sono esplicitamente esclusi dalla possibilità di ottenere la grazia da parte del presidente della repubblica, in violazione degli standard internazionali. 7 L applicazione della pena di morte per terrorismo avviene in procedimenti giudiziari che rispettano gli standard di equo processo? RARAMENTE. Le condanne a morte per terrorismo sono spesso comminate in seguito a processi iniqui e veloci da parte di tribunali speciali o militari, dove le confessioni sono estorte con la forza e dove il diritto all appello non viene rispettato. Ciad Dieci persone sospettate di appartenere a Boko Haram sono state messe a morte il 29 agosto 2015, tre giorni dopo il loro processo e meno di un mese dopo l adozione della legge antiterrorismo del 31 luglio Nessuna informazione attendibile in merito al loro diritto di ricorrere in appello e di presentare domanda di grazia è risultata reperibile, le udienze sono state spostate in una località segreta l ultimo giorno. Queste persone sono state accusate di aver condotto due attacchi che hanno causato la morte di 38 persone a N Djamena nel giugno La pena di morte è un deterrente per il terrorismo? NO. Non ci sono mai state prove definitive a sostegno della tesi che la pena di morte sia un deterrente per il crimine più efficace di altre pene. La correlazione tra tasso di criminalità e pena di morte sembra essere anche meno rilevante nel caso del terrorismo, dove gli atti sono politicamente motivati e spesso non sono soggetti a valutazione costibenefici. Le persone che commettono atti terroristici sono votate alla causa, cosa che contrasta e neutralizza qualsiasi minaccia legale venga promossa per scoraggiarle. Alcuni terroristi sono consapevoli che moriranno durante gli atti terroristici, pertanto la minaccia di un esecuzione non serve da deterrente per questo genere di azioni. Per di più, molti casi di terrorismo non vengono risolti e i terroristi che non si sono uccisi nel condurre tali atti raramente vengono arrestati. 9 La pena di morte non è invocata da tutte le vittime del terrorismo o dai loro cari? NO. Al contrario di quanto spesso viene dichiarato, non tutte le vittime di terrorismo e i loro cari chiedono la pena di morte come compensazione per il dolore causato da un atto terroristico. Alcuni credono che uccidere un terrorista non porti alcuna forma di giusta o equa retribuzione o consolazione, oppure che il ciclo di violenza debba essere spezzato invece che perpetuato. 10 È possibile rispettare i diritti umani nella lotta contro il terrorismo? SI. Nessuno nega la necessità di combattere il terrorismo: Ben Emmerson, attuale Relatore speciale delle Nazioni Unite sulla promozione e protezione dei diritti umani e delle libertà fondamentali nella lotta al terrorismo, sottolinea che il dovere degli stati è di proteggere le persone da tali minacce. Tuttavia, tali misure devono essere ancorate ai diritti umani. Proteggere i diritti umani e assicurare il rispetto della legge contribuisce a contrastare il terrorismo, in particolare aiutando ad assicurare un clima di fiducia tra lo stato e coloro che si trovano sotto la sua giurisdizione. A tale fine, la Strategia globale delle Nazioni Unite contro il terrorismo rappresenta uno sforzo volto ad assicurare il rispetto dei diritti umani e della legge nella lotta contro il terrorismo, per spezzare il ciclo della violenza. World Coalition Against Death Penalty Questo documento è basato su informazioni pubblicate da Amnesty International e da Death Penalty Worldwide. È stato prodotto con il supporto finanziario di AFD e l'ordine degli avvocati di Parigi. Dei contenuti di questo documento è responsabile solo la World Coalition Against Death Penalty e non devono essere considerati come posizione di AFD o dell'ordine degli avvocati di Parigi. Traduzione a cura del Coordinamento pena di morte di Amnesty International Sezione italiana