COMUNE DI TERMOLI Settore Lavori Pubblici
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- Daniele Di Lorenzo
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1 COMUNE DI TERMOLI Settore Lavori Pubblici Via Sannitica, Termoli (CB) Tel Fax protocollo@pec.comune.termoli.cb.it 20 -
2 PREMESSA Su incarico dell Amministrazione Comunale di Termoli i sottoscritti Geologi Carmine MARINARO, iscritto all Albo Professionale dell Ordine dei Geologi della Regione Molise al n 048 sez. A Geologi Specialisti e Vincenzo MARRA iscritto all Albo Professionale dell Ordine dei Geologi della Calabria al n 184 sez. A Geologi Specialisti, hanno eseguito uno studio geologico preliminare lungo Via Roma, Piazza S. Antonio e Lungomare Cristoforo Colombo, a corredo del progetto Tunnel per il raccordo stradale tra il Porto di Termoli e il Lungomare Cristoforo Colombo. Insieme al progettista ing. Matteo Caruso è stato effettuato un primo sopralluogo per constatare lo stato dei luoghi; in seguito, sono stati compiuti altri sopralluoghi sia sull'area che sarà interessata dall'intervento, che in quelle vicinorie in modo di avere una visione globale del territorio in cui si trova l'area interessata. Finalità del lavoro è stata quella di rilevare e studiare i tipi di terreni interessati dall opera in oggetto, di conoscere l'assetto geostrutturale e stratigrafico delle formazioni geologiche, le condizioni morfologiche, tettoniche ed idrogeologiche dell'area. Lo studio preliminare, è stato condotto in due fasi: nella prima fase è stato esaminato il quadro geomorfologico e geologico della zona in cui ricade l area, mentre la seconda fase sono state eseguite n. 3 stese sismiche a rifrazione al fine di classificare il sito ai sensi del D.M. 14 Gennaio INQUADRAMENTO MORFOLOGICO DEL TERRITORIO Il territorio del comune di Termoli è individuabile nella tavoletta I.G.M. al , IV NO Termoli, appartenente al foglio n 155-S.Severo del Quadro d Unione d'italia al Esso è posto per lo più nella parte terminale della dorsale che separa i bacini imbriferi del F. Biferno dal T.Sinarca, detta dorsale forma un pianalto che si estende fino al centro abitato di Guglionesi. Tale pianalto è orientato secondo la direttrice NE-SW e degrada dolcemente verso la costa. Gli alti topografici siti alle spalle della costa come Guglionesi e S. Giacomo, testimoniano la presenza di materiali sabbiosi-arenacei che avendo un grado di erodibilità minore delle argille resistono maggiormente alle azioni degradatrici degli agenti esogeni. Tuttavia le forme morfologiche derivanti dall'erosione e dalla evoluzione dei versanti nel territorio posto alle spalle della costa, formano una morfologia del tipo collinare. Le forme erosive più avanzate e più evidenti si notano lungo le sponde del F. Biferno, del Vallone Rio Vivo, del T. Sinarca, ove procedendo verso l'interno l'erosione delle sponde argillose ha dato luogo alla formazione di calanchi. Mentre la fascia costiera presenta una morfologia di tipo falesia dal tratto compreso tra la foce del T. Sinarca alla punta sud del centro abitato di Campomarino ed Pag. 1 di 14
3 una costa a morfologia del tipo spiaggia a lido per la restante parte del territorio di Termoli. Nel tratto in falesia lungo la strada del Rio Vivo, localmente si rinvengono movimenti franosi attuali e quiescenti del tipo frane di crollo o semplici scoscendimenti dovuti per lo più alla elevata pendenza della scarpata, mancanza di vegetazione ed alla assenza di regimazione delle acque superficiali. Nelle restanti parti del territorio preso in esame, non si riscontrano fenomeni e forme geomorfologiche di tipo franoso o erosivo. INQUADRAMENTO TOPOGRAFICO E GEOMORFOLOGICO DELL'AREA OGGETTO DELL'INTERVENTO Topograficamente il tracciato di collegamento allo studio è individuabile nella tavoletta IGM IV Nord-Ovest Termoli scala 1: del foglio 155 della Carta d'italia e nell'allegata carta C.T.R. scala 1: elemento Detto Tunnel inizia nell area portuale con base a quote medie di 2.60 m. s.l.m., attraversa sempre in sotterraneo Via Roma, Piazza S. Antonio e termina in Via Cristoforo Colombo ad una quota di circa 3.20 m. s.l.m.; dal punto di vista drografico le strade interessate dal tracciato sotterraneo scaricano le proprie acque (meteoriche e corrive), direttamente in condotte bianche e/o nel mare adriatico. Morfologicamente per quanto sopra descritto, l'area ospitante il tracciato presenta un aspetto quasi tabulare e non si riscontrano ovviamente fenomeni franosi o eversivi in atto o potenziali che potrebbero interessare il tracciato ed i manufatti ad esso correlati. Tutto ciò è visibile nella carta geomorfologica, allegata al presente rapporto. GEOLOGIA Questa parte del territorio di Termoli dai rilievi effettuati ospita terreni di genesi continentale e terreni di genesi marina. Nella carta geologica (vedi allegato), si distinguono sei formazioni geologico-sedimentarie tre di origine marina e tre di origine continentale le cui età vanno dal Pliocene Medio all Olocene-Attuale. In particolare procedendo dal basso verso l'alto si hanno le seguenti formazioni: Sabbie di Serracapriola (Ssa). Litologicamente la formazione è composta sabbie quarzose a grana grossa, e nella parte stratigraficamente più alta, si hanno frequenti livelli argillosi in strati di spessore prossimo al metro. Si trovano in affioramento e sotto ai livelli conglomeratici. Si rinvengono, inoltre, intercalazioni di livelli arenacei ben cementati. Pag. 2 di 14
4 Conglomerati di Campomarino (Cgl). Di età Calabriano terminale, formata da lenti e letti di ghiaie, più o meno cementate, e da livelli conglomeratici compatti; a luoghi sono presenti anche sabbie a stratificazione incrociata ed intercalazioni di argille verdastre. Depositi alluvionali terrazzati (at). Depositi ghiaioso-sabbiosi con intercalazioni sabbiose e sabbioso-argillose. In genere da sciolti a scarsamente cementati. Depositi costieri (Sp). Depositi di spiaggia e duna recenti ed attuali : Sabbie da fini a grossolane di spiaggia e dune da sciolte a leggermente cementate. Affiorano in maniera diffusa nelle zone di pianura prospiciente il mare adriatico. "Terreni di riporto antropico" (Antg2). Terreni a granulometria prevalentemente grossolana con spessori > di 2mt. "Terreni di riporto antropico" (Antf 1-2 ). Terreni a granulometria prevalentemente grossolana (1) con spessori compresi tra mt. (2) con spessori > di 2mt. Materiali a granulometria fine e poco addensati, di spessore fino a due metri. L'area allo studio dai rilievi di superficie e dall analisi stratigrafica locale, ricade per la parte superficiale nei terreni di riporto antropico, mentre la parte basale nella formazione delle sabbie di Serracapriola. Le formazioni studiate si susseguono sempre in successione stratigrafica; i passaggi da una formazione all'altra sono graduali e non si rilevano faglie nè strutture tettoniche particolari. Inoltre è da mettere in evidenza come la diversa composizione litologica dei litotipi presenti sul territorio, si riflette spesso sulle forme morfologiche derivanti dalla evoluzione geomorfologica dei versanti. Quindi a forme morfologiche dolci, come versanti con scarse pendenze e pendii poco acclivi, si possono associare terreni teneri, mentre terreni composti da ghiaie e conglomerati cementati formano quasi sempre pianalti, picchi, sporgenze e pendii piuttosto ripidi. Queste considerazioni emergono dallo studio geologico esteso anche in aree vicine a quelle interessate. Si è ritenuto opportuno estendere il rilevamento geologico di superficie anche in aree adiacenti in quanto tutto ciò permette di avere una visione completa e globale della morfologia e della geologia del territorio su cui si andrà ad intervenire. CARATTERISTICHE LITOTECNICHE L assetto litotecnico si caratterizza per la presenza di differenti termini, riconosciuti in affioramento da peculiari caratteristiche tecniche ed idrogeologiche. Di seguito sono descritte le unità litotecniche che raggruppano elementi a comportamento più o meno omogeneo: UNITA LITOTECNICA DI COPERTURA Classe Litotecnica L5a: Rappresentata da materiali granulari sciolti o poco addensati a prevalenza ciottolosi. Pag. 3 di 14
5 Classe Litotecnica L5b: Rappresentata da materiali granulari sciolti o poco addensati a prevalenza sabbiosa. Classe Litotecnica L5c: Rappresentata da materiali sciolti o poco addensati a prevalenza fine. UNITA LITOTECNICA DI SUBSTRATO Classe Litotecnica L3.1: in questa classe sono stati inseriti materiali granulari cementati o molto addensati a basso grado di cementazione. Classe Litotecnica L3.2: in questa classe sono stati inseriti materiali granulari cementati o molto addensati a medio grado di cementazione. Classe Litotecnica L3.3: classe costituita da materiali granulari cementati o molto addensati ad elevato grado di cementazione. L area allo studio ricade nella classe litotecnica L5a per la parte iniziale (Porto di Termoli) e nella classe L3.3 per la restante parte. TETTONICA Dal punto di vista geologico-strutturale è da notare che l'area allo studio ricade in una zona relativamente tranquilla con una tettonica prevalentemente verticale e con una giacitura dei sedimenti immergenti verso nord-nord est. Diversi autori tuttavia individuano un piano di faglia a sud-ovest dal centro abitato di Termoli in prossimità di Guglionesi, nei pressi della località Pisciariello, che ha abbassato i conglomerati di M.Capraro rispetto a quelli di Guglionesi. Nel territorio di Termoli comunque e nella zona ove è ubicata l'area allo studio, non si riscontrano discontinuità stratigrafiche e non si rilevano faglie, ne strutture tettoniche particolari, come pieghe, ecc.. Infatti la giacitura degli strati è pressoché orizzontale o sub-orizzontale ed i passaggi da una formazione all'altra sono sempre del tipo continuo. INDAGINI GEOGNOSTICHE Nell'area in esame, come già accennato in premessa in questa fase non sono state effettuate indagini dirette, la conoscenza stratigrafica di parte del tracciato è stata dedotta da sondaggi geognostici effettuati dalla Società Albanese Perforazioni S.r.l. allegati alla microzonazione sismica del Territorio di Termoli redatta dalla Regione Molise. Mentre, per la classificazione sismica dei Pag. 4 di 14
6 suoli ai sensi del D.M. 14/01/2008 e della Circolare del C.S.LL.PP. 617/2009 Istruzioni per l applicazione delle Norme Tecniche per le Costruzioni, sono state effettuate tre prove sismiche con metodologia d indagine a rifrazione (MASW). La ricostruzione della successione litostratigrafica di Piazza S. Antonio presenta i seguenti litotipi: Pag. 5 di 14
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13 CARTA GEOLOGICA Legenda 1 antf 2 Terreni di riporto antropico: Terreni a granulometria prevalentemente fine. (1) Con spessori compresi tra 0,5-2m. (2) Con spessori >2m. antg2 Terreni di riporto antropico: Terreni a granulometria prevalentemente grossolana con spessori> 2m. sp at Cgl Ssa Depositi di spiaggia e duna recenti ed attuali: Sabbie da fini a grossolane di spiaggia e duna da sciolte leggermente cementale. Depositi alluvionali terrazzati: Depositi ghiaioso -sabbiosi con intercalazioni sabbiose e sabbioso argillose. In genere da sciolti a scarsamente cementati Pleistocene. Conglomerati di Campomarino Conglomerati poligenici in abbondante matrice arenacea grossolana. Con intercalazioni di sabbie e lenti di argille verdastre. Pleistocene. Sabbie di Serra Capriola: Sabbie giallastre e rossastre a granulometria fine, mal stratificate e frequentemente laminate Sono presenti intercalazioni di argille di colore verde chiaro e lenti di conglomerati poligenici. Pag. 12 di 14
14 CARTA LITOTECNICA Legenda L5a Materiali granulari sciolti o poco addensati a prevalenza ciottolosa. L5b Materiali granulari sciolti o poco addensati a prevalenza sabbiosa. L5c Materiali granulari sciolti o poco addensati a prevalenza fine. L3.1,. Materiali granulari cementati o molto addensati a basso grado di cementazione. L3.2 Materiali granulari cementati o molto addensati a medio grado di cementazione. L3.3 Materiali granulari cementati o molto addensati ad elevato grado di cementazione. Pag. 13 di 14
15 BIBLIOGRAFIA PRESIDENTE GIUNTA REGIONALE COMMISSARIO DELEGATO ATTIVITA POST-SISMA (L.27/12/2002 n. 286) Attività di microzonazione sismica nei comuni della Provincia di Campobasso. D.M. 14 gennaio 2008 integrato con la Circolare 2 febbraio 2009, n. 617 C.S.LL.PP. Carta Tecnica Regionale 1:5000 elemento Ministero dell Industria, del Commercio e dell Artigianato Direzione Generale delle Miniere, Servizio Geologico d Italia - Note illustrative della CARTA GEOLOGICA D ITALIA Foglio 154 SAN SEVERO. C. Cestelli Guidi - Geotecnica e tecnica delle fondazioni Vol.I-II Il Dipartimento Difesa del Suolo - Servizio Geologico d'italia dell'apat (ora in ISPRA). Progetto IFFI (Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia). ENI Acque dolci sotterranee Inventario dei dati raccolti dall Agip durante la ricerca di idrocarburi in Italia. Regione Abruzzo dipartimento della protezione civile, Linee guida per la microzonazione sismica per la ricostruzione dell area aquilana. Pag. 14 di 14
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