INQUADRAMENTO GENERALE..1 INQUADRAMENTO GEOMORFOLOGICO E GEOLOGICO..1. Geologia. 1. Geomorflogia..2. Idrogeologia 2. Pericolosità e Fattibilità..
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- Michele Manzoni
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2 Sommario INQUADRAMENTO GENERALE..1 INQUADRAMENTO GEOMORFOLOGICO E GEOLOGICO..1 Geologia. 1 Geomorflogia..2 Idrogeologia 2 Pericolosità e Fattibilità.. 3 DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI 4 Scarpata..4 Nicchia Laterale..4 FIGURE DEL TESTO 1- Carta Geolitologica di PS 2- Estratto dai Vigenti Strumenti Urbanistici
3 Inquadramento generale L area di intervento riguarda un tratto della strada di servizio che costeggia il Cimitero Comunale del Laterino ed un tratto di scarpata che, dalla strada suddetta, arriva fino al resede-giardino dell asilo nido Orso Brando, in Via Esterna Fontebranda. Inquadramento geomorfologico e geologico La zona in oggetto si colloca entro il perimetro urbano di Siena, nella zona S-W, al piede degli alti costoni che bordano tutta la valle del F.so di Fontebranda e di Pescaia, a quote comprese tra 298 e 255 m slm circa. La scarpata oggetto di intervento è di tipo morfologico, legata al naturale processo di degradazione dei rilievi areanaceo-sabbiosi, soggetti all erosione fluviale e meteorica. Geologia L area oggetto dell intervento è ubicata nel centro urbano di Siena. Fig. 1 Estratto da Carta Geolitologica di PS SVV SVV Sabbie di San Vivaldo Depositi alluvionali Conglomerati 1
4 Nella porzione collinare del centro urbano affiorano terreni appartenenti al Ciclo Pliocenico marino, costituiti dalle Sabbie di San Vivaldo. Lungo il fondovalle, entro l incisione del F.so di Fontebranda, si trovano modesti affioramenti di depositi alluvionali. La scarpata oggetto di intervento è costituita di arenarie e sabbie fini addensate, a tratti cementate, debolmente stratificate, di colore giallo ocarceo. Localmente, lateralmente al tratto in oggetto, sono presenti lenti di conglomerati Geomorfologia L area oggetto di intervento è una scarpata naturale, compresa tra due zone antropizzate e rimodellate, quali la strada in terra a monte e il resede-giardino al piede. L altezza della scarpata è di circa 40 m, con pendenze naturali elevate, fino a circa 50 nel tratto medio-basso. Lungo la scarpata è presente una vegetazione di tipo arbustivo, molto folta ma di altezza limitata, per un recente taglio eseguito. In testa invece, dove la pendenza è minore, sono presenti alcune querce molto alte e frondose. Allo stato attuale l unico distacco in parete, recente, si è verificato lateralmente al resede dell asilo. La sua corona è posta a quota di circa 290m slm, e larga circa 15 m, il terreno franato per crollo si è accumulato al piede, dato il cambio di pendenza alla base della scarpata, senza interessare beni o altro nella proprietà privata limitrofa. Nel tratto di parete che sovrasta sub-verticalmente il giardino dell asilo non sono visibili segni di distacchi imminenti, quali accumuli in posizione precaria o porzioni di terreno sporgenti, o fessurazioni negli strati di arenaria, ma la pendenza e l altezza della parete, a così breve distanza dal giardino, costituiscono una potenziale fonte di pericolo, data l assenza di adeguati sistemi di protezione. Tutta l area costituita dalle balze in sabbia e arenaria è periodicamente soggetta a franamenti e crolli, sia per la sub-verticalità ed altezza delle pareti, sia per la costante azione disgregante delle piante e del loro apparato radicale, nonché per la loro presenza e crescita anche in posizioni di ciglio. Infatti alcune specie arboree, a crescita veloce, con chiome larghe e frondose (vedi Acacie), producono un appesantimento delle testate di scarpata, con il vento il loro scuotimento contribuisce a creare o ad aumentare la larghezza di fessurazioni negli strati sabbioso-arenacei, esponendoli a rapida erosione o a disgregazione e crolli. La mancanza di costante manutenzione della vegetazione di scarpata, rende quindi tali scarpate costantemente oggetto di potenziali crolli, di dimensioni ed entità variabili. Idrogeologia Nell area di monte non sono noti pozzi per acqua, né sono visibili venute d acqua entro l altezza della scarpata o al piede di essa. L area sub-pianeggiante posta sul fondovalle è sicuramente sede di un 2
5 acquifero abbastanza superficiale, legato al sub-alveo del Fosso di Fontebranda, quindi di areale limitato alla zona immediatamente circostante il fosso, che è tombato da alcuni decenni. Entro le sabbie di San Vivaldo, a quote abbastanza costanti, sono presenti acquiferi ben noti, captati dai Bottini, che però non riguardano questa porzione di versante. Si ritiene quindi che la situazione idrogeologica locale delle pareti in sabbia non abbia un ruolo nella potenziale instabilità delle scarpate. Pericolosità e Fattibilità La pericolosità dell area, come stata definita entro le tavole di Piano Strutturale, è la seguente: Pericolosità Geomorfologica Elevata e Molto Elevata, G3 e G4; conseguentemente l area è compresa entro le perimetrazioni del Bacino Regionale Ombrone PFE e PFME. Fig.2 Estratto dai Vigenti Strumenti Urbanistici G.2 G.3 - PFE. G.4 - PFME Carta della Pericolosità Geologica di RU e di Bacino Regionale Ombrone Pericolosità Bassa I.1 e Pericolosità Sismica Elevata S.3, Gli interventi di consolidamento previsti sono quindi a Fattibilità Geomorfologica Condizionata e soggetti al preventivo parere del Bacino Regionale Ombrone; a Fattibilità Idraulica con normali vincoli ( F.I.1) e a Fattibilità Sismica Condizionata (F.S.3) 3
6 Descrizione sommaria degli interventi L intera area di scarpata, a causa della sua altezza ed elevata pendenza, è soggetta a degradazione e crolli, anche per la costante azione disgregante delle piante e del loro apparato radicale; per mettere in sicurezza l area posta al piede, ospitante il giardino dell Asilo Nido Orso Brando, attualmente priva di adeguate protezioni, si prospetta la seguente soluzione: Scarpata Rafforzamento corticale dell intera area di scarpata mediante Reti Paramassi Ancorate. Questa soluzione oltre a costituire una protezione e contenimento rispetto alla caduta di blocchi arenacei lungo il versante e alla base di esso, costituisce anche un rafforzamento corticale del primo strato di terreno superficiale del versante, contrastando l azione disgregante delle radici, e la crescita di piante destabilizzanti. Ipotesi di intervento con Reti Paramassi Ancorate (rappresentazione schemativa indicativa) Nicchia laterale A lato del giardino, al piede della nicchia di distacco recente, verrà utilizzato l accumulo di terreno franato presente, costituito di sabbie fini e arenarie, per realizzare un vallo in terra, di altezza e dimensioni adeguate, per costituire un argine protettivo, che contenga il materiale franato proveniente da eventuali successivi crolli dalla parete soprastante. Per la sua formazione sarà utilizzata la stessa terra che adesso costituisce l accumulo al piede, ripulita e compattata. 4
7 Ipotesi di intervento con realizzazione di Vallo in terra (rappresentazione schematica indicativa) Dott. Geol. Sandra Grassi 5
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