COMUNE DI SALTARA. Indagine Geologica. Variante parziale al PRG
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- Elena Dini
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1 Indagine Geologica Redatta ai fini della valutazione di conformità geomorfologica, ai sensi del D.P.R. 380/2001 COMUNE DI SALTARA Variante parziale al PRG Giugno 2014
2 Variante Parziale al PRG SOMMARIO 1. Ubicazione... pag Inquadramento geologico. pag Geomorfologia... pag Idrogeologia... pag Idrologia e compatibilità idraulica... pag Pericolosità sismica locale... pag Pericolosità geologiche... pag Giudizio di compatibilità geomorfologica. pag. 9 Inserti: - Corografia delle aree in variante - Carte geologiche estese - Carte geomorfologiche - Carte delle pericolosità geologiche - Carta geologica di dettaglio e sezione geologica zona B - Stratigrafia sondaggio - Documentazione fotografica 1
3 Variante Parziale al PRG 1. Ubicazione Le aree in variante insistono rispettivamente lungo un versante collinare, a valle di un area urbanizzata denominata Lottizzazione M. Ridolfo, prossima all abitato di Saltara (zona A da G6 a G3) e all interno del consolidato urbano di Calcinelli (zona B da G3 a G6). La zona A confina a Nord, Ovest ed Est con la Lottizzazione M. Ridolfo, urbanizzata negli anni del secolo scorso, a Sud con la Provinciale Mombaroccese. La zona B insiste al centro di Calcinelli, su area sub-pianeggiante e confina con la Delegazione Comunale di Calcine e, sugli altri tre lati, con strade comunali. A B Stralcio Carta Topografica Regionale in scala 1:25000 (scala modificata) Zone oggetto di variante al PRG 2
4 Variante Parziale al PRG 2. Inquadramento geologico Il territorio del Comune di Saltara e più in generale tutta la vallata del Metauro appartengono geologicamente al dominio Umbro-Marchigiano che chiude a sud l Appennino settentrionale. L area di fondovalle è dominata dai depositi alluvionali di III e IV ordine mentre l area collinare dai depositi alluvionali terrazzati di I e II ordine, alternati a estesi affioramenti del substrato, qui costituito di argille azzurre molto compatte e arenarie, appartenenti alla formazione dei Colombacci di età miocenica. Schema geologico di area vasta (le zone in variante ricadono all interno del cerchio rosso). Da C. Elmi et Altri: Ricerche geologiche e idrogeologiche nella bassa valle del fiume Metauro (Marche settentrionali). Ateneo Parmense, Acta Nat. 17 (1981). Lo stile tettonico è caratterizzato da pieghe e sovrascorrimenti, con ampie anticlinali abbastanza regolari, separate da strette sinclinali, anche fortemente compresse, tutte con orientazione Nord Ovest Sud Est e da faglie longitudinali. Nel dettaglio le caratteristiche geologiche delle due aree sono così sintetizzabili: Zona A: Insiste lungo una scarpata erosiva che separa il terrazzo alluvionale di I ordine da quello sottostante di II. Lungo la pendice sono presenti depositi colluviali di spessore mediamente compreso tra 2 e 6 metri, a composizione argilloso-sabbiosa, i quali ricoprono il substrato miocenico; in alcuni tratti si riconoscono, all interno del colluvium, lenti di ghiaie e sabbie provenienti dall area sommitale occupata dal terrazzo alluvionale di cui restano, oltre alla spianata, limitati lembi di ghiaie sabbiose o sabbie. 3
5 Variante Parziale al PRG Il substrato è costituito di argille e arenarie debolmente cementate, ascrivibili alle Argille a Colombacci del Miocene superiore. Zona B: E posta sul limite settentrionale della piana alluvionale del Metauro, subito a valle della scarpata erosiva che separa il terrazzo di II ordine da quello di III ordine, su cui si sviluppa il nucleo storico di Calcinelli, compresa l area in variante. I terreni sono riconducibili in parte alle alluvioni in parte a deposito colluviale derivante dal disfacimento della predetta scarpata erosiva, su cui affiorano gli strati arenacei del substrato, intervallati a livelli argillosi e argilloso-marnosi. Nell area in variante lo spessore de depositi continentali (alluvium e colluvium) che ricoprono le Argille a Colombacci è di pochi metri. A B Carta geologica generale 4
6 Variante Parziale al PRG 3. Geomorfologia L assetto morfologico di buona parte del territorio comunale è riconducibile alla dinamica fluviale, caratterizzata dalla ciclica alternanza, durata tutto il Pleistocene medio-superiore e l Olocene, di fasi deposizionali ed erosive da parte del Metauro e del reticolo idrografico minore, su terreni pelitico-arenacei di età mio-pliocenica. Con questi meccanismi si sono formate le estese aree pianeggianti (terrazzi alluvionali) che si susseguono ininterrotte dal fondovalle sino all abitato di Saltara. Ogni tratto pianeggiante è delimitato da variazioni di pendenza del terreno, talora modeste, appena superiori a quelle medie dei terrazzi, oppure notevoli, a margine netto, con elevati dislivelli, anche superiori a 30 m. Mentre il terrazzo di I ordine è rilevabile principalmente sotto forma di spianate morfologiche relitte, i terrazzi di II e III ordine sono molto ben sviluppato e costituiscono ampie pianure, in parte già urbanizzate, che si estendono per diversi chilometri lungo il fianco vallivo, interrotte solo dalle incisioni trasversali prodotte dai vari fossi che alimentano il Fiume Metauro. I processi geomorfologici registrati in passato sul territorio comunale, sono stati dei dissesti gravitativi che hanno coinvolto i terreni di copertura (coltre colluviale). Si sono verificati in massima parte lungo le scarpate erosive, mentre solo marginalmente hanno interessato i versanti collinari. Distribuzione delle frane in base al contesto geomorfologico 5 4 Numero di eventi Scarpate erosive Versanti collinari % 20-30% 30-40% > 40% Classi di pendenza Rispetto alla dinamica esogena le due aree sono così caratterizzate: Zona A: Insiste lungo un versante erosivo generato dal reticolo idrografico minore (Rio Trafosso), avente una pendenza media del 25%. Pur con pendenze apprezzabili, il limitato spessore della coltre colluviale, l estesa urbanizzazione della zona a monte e l assenza di pratiche agricole rendo questa zona, nel suo complesso, stabile e non interessata da erosione o da fenomeni di particolare rilevanza geomorfologica. 5
7 Variante Parziale al PRG Dall analisi della propensione al dissesto dei versanti erosivi presenti all interno del territorio comunale, eseguita nello studio geologico a corredo della variante generale al PRG, questa zona ha evidenziato una propensione bassa. Per la collocazione lungo un versante l area non è interessata da potenziali fenomeni esondativi. Zona B: Essendo la zona sub-pianeggiante, fortemente antropizzata e lontana da corsi d acqua; non si evidenziano problematiche geomorfologiche. Anche il PAI (Piano stralcio di baci per l Assetto Idrogeologico) della Regione Marche non rileva, in entrambe le zone, condizioni di rischio idrogeologico. Stralcio Tavole PAI RI 12d RI 12a Zona A Zona B 4. Idrogeologia Entrambe le zone sono scarsamente significative sotto l aspetto idrogeologico; la zona A risente di una filtrazione alla base della coltre colluviale modesta e di carattere stagionale, la zona B, essendo situata al bordo della piana alluvionale ed essendo costituita prevalentemente di sedimenti fini (limi, sabbie e argille) e con un substrato, che funge da aquiclude per l acquifero, dotato di una ridotta soggiacenza, risulta essere priva di una circolazione idrica apprezzabile. 6
8 Variante Parziale al PRG 5. Idrologia e compatibilità idraulica Entrambe le aree sono situate in zone lontane da fossi o corsi d acqua e pertanto non ne sono influenzate ne sono esposte a rischi esondativi. Per ciò che concerne la compatibilità idraulica, poiché la variante determinerà una riduzione della superficie complessiva destinata all edificazione, con quindi un minor carico urbanistico e insediativo, si avrà anche una riduzione dell entità dei deflussi idrici che graveranno sul reticolo idrografico, in particolare sul corpo recettore, qui rappresentato dal Rio Trafosso, con un conseguente decremento del livello di rischio idraulico. 6. Pericolosità sismica locale Tralasciando l analisi della pericolosità sismica della zona A, in quanto non significativa per la nuova previsione di piano a essa assegnata, gli elementi e i dati geologici in base ai quali è stata valutata la pericolosità sismica della zona B, sono derivanti dell indagine geologica e sismica eseguita per determinare la risposta sismica locale della vicina delegazione comunale di Calcinelli. Da questo studio è emerso quanto segue: La delegazione comunale di Calcinelli è situata al bordo della piana alluvionale ed è quindi teoricamente soggetta a possibili alterazioni del moto sismico per effetti di bordo. In base alle caratteristiche morfologiche, il tratto di piana alluvionale su cui insiste l abitato di Calcinelli sono quelle di una valle superficiale, con un fattore di forma H/L 0,01 (H = profondità massima dei depositi continentali, L = semi larghezza) dove si può avere una differenza di risposta sismica tra il centro della valle e il bordo. Il modello stratigrafico della vicina delegazione è: 0,0 m Argille sabbiose (copertura colluviale) 4,6 m Ghiaie e sabbie limose (depositi alluvionali) 7,1 m Argille azzurre molto compatte (substrato miocenico) Le velocità delle onde di taglio S all interno dei depositi continentali (colluvium e alluvium) si attestano mediamente attorno a 234 m/s, salendo sino a m/s nella porzione più superficiale delle argille mioceniche, mentre dalla profondità di 21m queste si mantengono mediamente al di sopra di 600 m/s (da prova sismica down hole). 7
9 Variante Parziale al PRG La valutazione della risposta sismica locale, eseguita con il metodo IGH (Indice di Rischio Geotecnico), attribuisce alla delegazione un rischio medio-alto di amplificazione sismica locale (punteggio IGH = 8,5). Considerando però che ci troviamo in corrispondenza del margine estremo della piana alluvionale, che gli effetti di bordo sono ipotizzabili solo all interno del deposito alluvionale e che l area in variante è posta sulla linea di chiusura delle alluvioni, dove il substrato è prossimo al piano campagna, con una copertura composta pressoché esclusivamente di colluvium (il substrato è affiorante a pochi metri dalla zona B), quindi direttamente raggiungibile con fondazioni superficiali, si può concludere che anche sotto l aspetto sismico la zona in variante non presenta elementi di criticità. Ubicazione prova down hole e affioramenti 8
10 Variante Parziale al PRG 7. Pericolosità geologiche Da quanto esposto ai punti precedenti, si può evincere che entrambe le aree non presentano criticità geologiche, idrauliche o sismiche; in particolare alla zona B, ricadente all interno del consolidato urbano di Calcinelli, data la natura dei terreni, l assetto geomorfologico e le caratteristiche generali del sito, non sono attribuibili condizioni di criticità geologica tali da inficiarne l idoneità alla nuova previsione urbanistica. 8. Giudizio di compatibilità Considerata la natura e le caratteristiche tipologiche-dimensionali della Variante, valutati gli aspetti geologici, geomorfologici, idrologici e sismici connessi alle aree interessate, ritengo di poter esprimere un giudizio di piena compatibilità e fattibilità della variante. 9
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19 Committente cantiere località data COMUNE DI SALTARA Verifica della vulnerabilità sismica della delegazione comunale di Calcinelli in quanto sede C.O.C. Calcinelli 10/11/2012 S1 profon dità dal p.c. (m) soggiace nza strato (m) colonna litologica descsrizione litologia S.P.T. penetrome tro tascabile (kg/cmq) sogg. falda 0,3 massicciata piazzale 1,0 argilla sabbioso-limosa marrone ccompatta 1,9 2,4 argilla sabbioso-limosa marrone scuro con concrezioni calcaree 3,0 millimetriche e frammenti organici carboniosi argilla sabbiosa giallastra e sabbie argillose plastiche con 4,0 concrezioni calcaree centimetriche 4,6 4,5-6 argille sabbiose e sabbie argillose nocciola chiaro 5,2 6 6,0 6 m ghiaie in matrice limo-sabbiosa con livelli di sabbie 6,2 m. ( ) 7,1 8,0 9,0 10,0 11,0 12,0 13,0 14,0 15,0 16,0 17,0 1,7 m. (7-9-13) > 6 18,0 19,0 argille azzurre molto compatte e arenarie grigiastre 20,0 21,0 22,0 23,0 24,0 25,0 26,0 27,0 28,0 29,0 30,0 fine sondaggio
20 foto n. 1: 0-5 m. foto n. 2: 5-10 m. foto n. 3: m. foto n. 4: m.
21 foto n. 5: m. foto n. 6: m.
22 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA 1 2 Area A in variante - Inquadrature fotografiche e n foto Foto 1
23 Foto Area B in variante - Inquadrature fotografiche e n foto
24 Foto 1 Foto 2
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