COMMISSIONE SUL CICLO RIFIUTI BOZZA NON CORRETTA

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1 1/6 MISSIONE IN CALABRIA 1 DICEMBRE 2009 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GAETANO PECORELLA La seduta inizia alle PRESIDENTE. Buonasera. Potremmo porre subito alcune domande specifiche, perché siete stati chiamati in causa in modo positivo da diversi soggetti istituzionali sia politici come la regione che dal corpo forestale dello Stato e da noi per il tipo di collaborazione che state dando. Ci stiamo occupando dei traffici illeciti collegati alla malavita organizzata, che riguardano i rifiuti, per cui vorrei chiedervi innanzitutto come siate strutturati, perché credo che svolgiate una buona attività di controllo, ma dalle dichiarazioni che ci hanno fatto è emersa una richiesta di maggiore attività di controllo, non per la vostra preparazione, che nessuno ha messo in discussione, quanto per la mole di lavoro da svolgere. Vorremmo quindi sapere come siate organizzati come ARPACAL e quale gruppo specificatamente dedichiate a queste attività, compresa l attività laboratoristica conseguente talvolta richiestavi. Vorremmo inoltre chiedervi di segnalarci le situazioni di difficoltà che avete riscontrato all interno del livello regionali soprattutto riguardo due questioni: i siti contaminati, sui quali desidero capire il vostro ruolo e quanti siti stiate contribuendo a esaminare, e lo stato dell arte dei controlli sulle discariche in attività. Desidero infatti sapere se questi impianti siano a norma, abbiano problemi, e come stiano procedendo le cose anche rispetto all inceneritore di Gioia Tauro. Tale impianto ha dato problemi. Do quindi la parola alla responsabile del servizio suolo e rifiuti di ARPACAL, Angela Bruna Cardile. Calabria. Sono responsabile del servizio suolo e rifiuti del dipartimento provinciale di Reggio Calabria, perché in Calabria l ARPACAL è così strutturata: la sede centrale si trova a Catanzaro e i vari dipartimenti corrispondono alle cinque province. Abbiamo quindi i Dipartimenti di Reggio, di Vibo, di Crotone, di Catanzaro e di Cosenza. In base al regolamento del 2004, nei dipartimenti siamo divisi per aree tematiche. C è quindi il servizio aria, i servizi laboratoristici, il servizio suolo e rifiuti con il personale

2 2/6 che si interessa delle varie tematiche. Alcuni di noi, provenendo dai Presidi multinazionali di prevenzione (PMP), hanno una maggiore apertura mentale, perché prima si sono occupati di qualsiasi cosa. Il fatto di diventare settoriali ci ha un po sbandato, perché prima avevamo una visione completa. Il dipartimento conosce quindi il territorio a livello molto specifico. Personalmente, mi interesso del servizio suolo e rifiuti in tutta la provincia di Reggio Calabria. ALESSANDRO BRATTI. Quanti siete? Calabria. Questo è il punto cruciale, perché purtroppo, pur essendo stati banditi molti concorsi all ARPA, il personale arrivato riguarda più il livello amministrativo che il livello tecnico. Nel mio servizio suolo e rifiuti siamo due sole persone, io e mio collaboratore, che fortunatamente è anche un chimico, e mi è arrivato un geologo, che però è personale somministrato, a tempo determinato. Per la mole di lavoro di cui il mio servizio si deve occupare siamo pochi, quasi niente. Come area tematica ci occupiamo dei campionamenti, dei controlli, mentre per quanto riguarda le analisi c è il servizio laboratoristico. ALESSANDRO BRATTI. Siete sempre voi due che vi recate a fare i campionamenti sul territorio? Per controllare 200 siti da bonificare, due persone, per quanto volenterose e capaci, mi sembrano Calabria. Sì. Passiamo giornate intere sui vari siti. Per molti siti contaminati la legge ci impone il controllo del 10 per cento, però sto facendo un lavoro diverso. Abbiamo avuto il problema della discarica di Casignana, quando a novembre dell anno scorso la gente non voleva, perché in questa discarica arrivava la FOS da Sambatello e a causa del cattivo odore la gente ha bloccato la discarica. Da novembre, quindi, il mio servizio lavora su questa discarica, perché ci siamo resi conto di come la discarica fosse non proprio a norma e molto pericolosa. L abbiamo fatta chiudere e insieme ai gestori della discarica abbiamo costituito la direzione tecnica dei lavori, per cui ora la discarica si apre in totale sicurezza. ALESSANDRO BRATTI. È però improprio che voi facciate

3 3/6 Calabria. Abbiamo dovuto farlo per l ambiente. Ci siamo resi conto di come le nostre prescrizioni non venissero attuate, perché quando andavamo a controllare mancava sempre qualcosa. Anche il commissario per l emergenza rifiuti ci ha chiesto un controllo specifico, perché le cose non andavano avanti. La discarica perdeva percolato da tutte le parti, quindi abbiamo dovuto tamponare e metterla in sicurezza, tanto che ora può essere utilizzata per l abbanco di altri rifiuti, visto che Sambatello non ha più dove mettere la FOS, la discarica di Siderno non funziona più per la FOS per il termovalorizzatore e quindi tra poco non avranno dove metterla. Abbiamo dato quindi la possibilità di ampliarla, di metterla in sicurezza e di poter abbancare in sicurezza i rifiuti. Per quanto riguarda la bonifica dei siti contaminati, ultimamente la regione Calabria ha stanziato fondi, per cui alcuni siti si stanno bonificando, anche se numerosi non sono grossi, perché si tratta di vecchie discariche nelle quali si abbancavano pochi rifiuti. I siti più rilevanti sono la ex discarica di Pietrastorta del comune di Reggio Calabria, che è andata a bonifica, il torrente Novito a Locri, che stiamo mettendo in sicurezza. Alcuni comuni, che hanno ottenuto fondi dalla regione, stanno presentando progetti di bonifica di alcune loro discariche. In Calabria, infatti, numerose discariche sono state realizzate in massima urgenza, per cui la maggior parte non è telata. DANIELA MAZZUCONI. Vorrei sapere come venga smaltito il percolato e se gli impianti di trattamento di percolato siano a norma. Calabria. Il percolato della discarica di Casignana e delle altre va a finire alla IAM di Gioia Tauro, che è entrata in AIA. Con la IAM abbiamo realizzato il piano di monitoraggio e controllo, quindi viene controllato dall ARPA. Nonostante il nostro esiguo numero, cerchiamo di fare il possibile nella maniera migliore. ALESSANDRO BRATTI. Questo impianto che tratta anche percolato che viene dalla Sicilia Calabria. Purtroppo sì.

4 4/6 ALESSANDRO BRATTI. È un impianto idoneo? Calabria. Sì, funziona benissimo. Negli anni scorsi, per quanto riguarda però i reflui urbani è stato messo sempre sotto controllo. Prima mi occupavo di acque di scarico, per cui ho una visione più ampia, e ho quindi controllato l impianto della IAM per giornate intere, ho fatto anche uno studio sui cattivi odori, perché purtroppo i reflui dei frantoi oleari bloccano l impianto. Abbiamo quindi trascorso un estate studiando come fare. Si tratta quindi di un impianto che è stato seguito, poi è stato controllato in continuazione da noi, dalla capitaneria di porto. Personalmente, ho fatto nottate su quell impianto. È però necessario il costante controllo dell ARPA, perché, anche se il nostro lavoro è capillare, il personale del dipartimento diretto è questo. ALESSANDRO BRATTI. Quanti ufficiali di polizia giudiziaria avete a Reggio? Calabria. Prima c erano, ma ora sta cambiando tutto. Come dirigente, non posso fare l UPG DANIELA MAZZUCONI. Tutto il percolato della Calabria viene trattato a Goia Tauro o esistono altri impianti? Calabria. Sono a conoscenza solo di quanto riguarda Reggio Calabria. ALESSANDRO BRATTI. Vorrei sapere se abbiate una reportistica sull attività che svolgete a livello provinciale. Calabria. Viene pubblicato il Rapporto sullo stato dell ambiente, come avvenuto due anni fa. ALESSANDRO BRATTI. Quindi non avete una reportistica specifica da poterci consegnare.

5 5/6 Calabria. No, ma posso prepararla. ALESSANDRO BRATTI. Grazie. Sarebbe utile avere una relazione proprio sulla vostra attività di controllo rispetto a questi due temi: discariche, per valutarne la messa a norma, e bonifiche. Calabria. Per quanto riguarda l abbandono dei rifiuti, ultimamente siamo spesso di supporto alla Guardia di Finanza e al Corpo Forestale. Con la Guardia di Finanza dobbiamo effettuare alcuni scavi in una zona, in cui si presume siano stati interrati rifiuti. Abbiamo il supporto del centro di eccellenza di geologia di Cosenza, per cui ci avvarremo prima della tomografia perché è impossibile bucare tutto il territorio. La scorsa estate, per tre giorni l abbiamo fatto con i Carabinieri nella zona della Zomaro senza risultati. Per quanto riguarda i rifiuti, non si può intervenite bucando il territorio. Il mio servizio lavora molto con la dogana di Gioia Tauro, essendo tra i pochi dell ARPA a interessarci di rifiuti transfrontalieri. Tre anni fa, abbiamo bloccato circa centocinquanta container con materie prime secondarie, che in realtà erano rifiuti, quindi diamo anche questo contributo all ambiente. Svolgiamo dunque un azione di supporto nei riguardi delle Forze dell ordine senza mai tirarci indietro. PRESIDENTE. Vorrei sapere se siano state effettuate indagini epidemiologiche. Calabria. Questo riguarda il centro di eccellenza di epidemiologia. Stanno iniziando a farle. Da noi l ARPA è nata da poco e ha subìto continui cambiamenti di direttori generali e scientifici. Ritengo che l ARPACAL dovrebbe essere in mano a tecnici, non a politici. ALESSANDRO BRATTI. Con ISPRA avete un rapporto di collaborazione o la loro attività si sovrappone alla vostra?

6 6/6 Calabria. No, è di collaborazione. PRESIDENTE. La ringrazio e dichiaro conclusa l audizione. La seduta termina alle 17,37.