DURABILITÀ DEL CALCESTRUZZO AGGRESSIONE CHIMICA
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1 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BERGAMO FACOLTA DI INGEGNERIA DURABILITÀ DEL CALCESTRUZZO AGGRESSIONE CHIMICA Prof. Ing. Luigi Coppola
2 AGGRESSIVI CHIMICI Alcune sostanze presenti naturalmente o per effetto delle attività antropiche nei terreni e nelle acque possono determinare il degrado del calcestruzzo nelle strutture idrauliche ed in quelle parzialmente o completamente interrate a causa di reazioni chimiche che esse stabiliscono con i costituenti della matrice cementizia.
3 AMBIENTI ACIDI La pasta di cemento è costituita principalmente da idrati di calcio relativamente solubili la cui stabilità è garantita dall ambiente fortemente basico determinato dalla presenza degli ioni OH - e dagli alcali disciolti nella fase acquosa dei pori capillari. Pertanto, SE IL CALCESTRUZZO VIENE IN CONTATTO CON AMBIENTI ACIDI (TERRENI E ACQUE) QUESTO EQUILIBRIO PUÒ ESSERE COMPROMESSO CON CONSEGUENTE DEGRADO DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI.
4 PROCESSI DI DEGRADO DI TIPO CHIMICO RIMOZIONE O SOSTITUZIONE IONI Ca 2+ IDROLISI E DILAVAMENTO REAZIONI CHIMICHE CON ESPANSIONI - ASPORTAZIONE PARZIALE DELLA MATRICE LEGANTE - AUMENTO DELLA PENETRABILITA - ESPANSIONI, DISALLINEAMENTI E DEFORMAZIONI - FESSURAZIONI - ESPULSIONI DI PORZIONI DI CALCESTRUZZO PERDITA DI MASSA, PERDITA DI PORTANZA E RIGIDEZZA ACCELERAZIONE L. Coppola Concretum DEI PROCESSI Durabilità: aggressione DI DEGRADO chimica
5 NATURALI E ARTIFICIALI Sono innumerevoli le sostanze chimiche che possono promuovere i processi di degrado delle strutture in calcestruzzo ed elencarle tutte rappresenterebbe impresa improba, soprattutto se si volesse tener conto anche di tutte quelle di provenienza artificiale.
6 Tipo di sostanza aggressiva e manifestazione del degrado delle strutture in calcestruzzo Sostanza chimica BASI DEBOLI BASI FORTI ACIDI DEBOLI ACIDI FORTI ACQUE DOLCI OLI E GRASSI SOLFATI Nessun degrado Nessun degrado Effetto sul calcestruzzo Dilavamento ed asportazione della pasta di cemento Forte dilavamento e disgregazione della matrice legante Dilavamento con asportazione superficiale della pasta di cemento Disgregazione della matrice cementizia Espansioni, disallineamenti, fessurazioni, espulsioni di porzioni del copriferro e disgregazione della matrice cementizia
7 NORMA EN Proprio a causa della impossibilità di elencare in un unica lista tutte le possibili sostanze aggressive, la normativa europea EN 206 si limita a fornire le prescrizioni di capitolato per il confezionamento del calcestruzzo soltanto per quelle sostanze chimiche che con maggiore frequenza si incontrano nei terreni e nelle acque naturali.
8 CLASSE XA DEGRADO DA ATTACCO CHIMICO Per attacco chimico si intende la pericolosità che può venire da agenti aggressivi nei riguardi della pasta cementizia Prima delle prescrizioni di capitolato deve essere sempre EFFETTUATA L ANALISI CHIMICA DELL ACQUA E DEL TERRENO A CONTATTO CON IL CALCESTRUZZO, per stabilire la concentrazione ionica degli agenti aggressivi, il relativo grado di attacco
9 CLASSE XA DEGRADO DA ATTACCO CHIMICO DESCRIZIONE DELL AMBIENTE* CLASSE Acidità Bauman Gully** TERRENO SO 4 2- ) SO 4 2- (mg/l) ACQUA ph CO 2 (mg/l) NH4+ (mg/l) Mg++ (mg/l) (a/c) ma x C(x/y) mi n c min (Kg/m 3 ) XA1 > C28/ XA2 - > > >30 60 > C32/ XA3 - > > >100 > > C35/ (*) Quando due o più agenti conducono a classi di esposizione diverse, l ambiente deve essere classificato nella classe con il grado di aggressione maggiore. (**) L acidità del terreno viene valutata con il metodo DIN (@) Terreni rocciosi o argillosi con permeabilità inferiore a 10-5 m/s debbono essere classificati nella classe di esposizione immediatamente inferiore. (#) Valore in N/mm 2 misurato su provini cubici di cls confezionati con cementi di classe 32.5
10 MAGNESIO E AMMONIO Entrambi danno luogo ad una reazione che consiste in uno scambio cationico con lo ione calcio dei prodotti di idratazione del cemento generando sali solubili di calcio che vengono facilmente rimossi dall azione delle acque.
11 TERRENI AGRICOLI AMMONIO Acque che permeano terreni agricoli sottoposti a trattamenti di concimazione che utilizzano come fertilizzanti il cloruro ed il solfato di ammonio A contatto con il calcestruzzo le acque contenenti ammonio (NH 4+ ) sono capaci di trasformare l idrossido di calcio presente nella pasta di cemento in prodotti fortemente solubili (CaCl 2 e 2NH 4 OH) che per effetto del dilavamento esercitato dall acqua vengono asportati generando un incremento della porosità della matrice cementizia
12 CLASSE XA DEGRADO DA ATTACCO CHIMICO DESCRIZIONE DELL AMBIENTE* CLASSE Acidità Bauman Gully** TERRENO SO 4 2- ) SO 4 2- (mg/l) ACQUA ph CO 2 (mg/l) NH4+ (mg/l) Mg++ (mg/l) (a/c) ma x C(x/y) mi n c min (Kg/m 3 ) XA1 > C28/ XA2 - > > >30 60 > C32/ XA3 - > > >100 > > C35/ (*) Quando due o più agenti conducono a classi di esposizione diverse, l ambiente deve essere classificato nella classe con il grado di aggressione maggiore. (**) L acidità del terreno viene valutata con il metodo DIN (@) Terreni rocciosi o argillosi con permeabilità inferiore a 10-5 m/s debbono essere classificati nella classe di esposizione immediatamente inferiore. (#) Valore in N/mm 2 misurato su provini cubici di cls confezionati con cementi di classe 32.5
13 MAGNESIO Il magnesio presenta la peculiarità di poter reagire chimicamente sia con l idrossido di calcio che con il C-S-H che per effetto di questa interazione perde gradualmente ioni calcio i quali vengono sostituiti proprio dal magnesio generando un silicato idrato di magnesio responsabile della perdita parziale delle prestazioni meccaniche del conglomerato.
14 CLASSE XA DEGRADO DA ATTACCO CHIMICO DESCRIZIONE DELL AMBIENTE* CLASSE Acidità Bauman Gully** TERRENO SO 4 2- ) SO 4 2- (mg/l) ACQUA ph CO 2 (mg/l) NH4+ (mg/l) Mg++ (mg/l) (a/c) ma x C(x/y) mi n c min (Kg/m 3 ) XA1 > C28/ XA2 - > > >30 60 > C32/ XA3 - > > >100 > > C35/ (*) Quando due o più agenti conducono a classi di esposizione diverse, l ambiente deve essere classificato nella classe con il grado di aggressione maggiore. (**) L acidità del terreno viene valutata con il metodo DIN (@) Terreni rocciosi o argillosi con permeabilità inferiore a 10-5 m/s debbono essere classificati nella classe di esposizione immediatamente inferiore. (#) Valore in N/mm 2 misurato su provini cubici di cls confezionati con cementi di classe 32.5
15 ACQUE ACIDE Quando una struttura in calcestruzzo è in contatto con acque il cui ph < 12.5 esistono le condizioni per una parziale dissoluzione dei composti idrati del cemento. Questo significherebbe che qualsiasi struttura in calcestruzzo a contatto con acque naturali (il cui ph è all incirca pari a 7) dovrebbe subire un degrado con asportazione di parte della pasta cementizia. Tuttavia, da un punto di vista pratico l azione degradante assume significatività soltanto se il calcestruzzo presenta una elevata permeabilità e il valore del ph dell acqua in contatto < 6.5.
16 ACQUE ACIDE ph < 4 1. basso rapporto a/c; 2. rivestimenti protettivi a base di trattamenti superficiali delle strutture con sistemi epossidici, poliuretanici o con rivestimenti ceramici in clinker o gres porcellanato
17 CLASSE XA DEGRADO DA ATTACCO CHIMICO DESCRIZIONE DELL AMBIENTE* CLASSE Acidità Bauman Gully** TERRENO SO 4 2- ) SO 4 2- (mg/l) ACQUA ph CO 2 (mg/l) NH4+ (mg/l) Mg++ (mg/l) (a/c) ma x C(x/y) mi n c min (Kg/m 3 ) XA1 > C28/ XA2 - > > >30 60 > C32/ XA3 - > > >100 > > C35/ (*) Quando due o più agenti conducono a classi di esposizione diverse, l ambiente deve essere classificato nella classe con il grado di aggressione maggiore. (**) L acidità del terreno viene valutata con il metodo DIN (@) Terreni rocciosi o argillosi con permeabilità inferiore a 10-5 m/s debbono essere classificati nella classe di esposizione immediatamente inferiore. (#) Valore in N/mm 2 misurato su provini cubici di cls confezionati con cementi di classe 32.5
18 ANIDRIDE CARBONICA LIBERA L azione aggressiva nei confronti del calcestruzzo viene esaltata dalla presenza di anidride carbonica libera presente nelle acque in forma di acido carbonico (H 2 CO 3 ). Infatti, la CO 2 libera (cioè non combinata in forma di carbonati o bicarbonato) reagisce inizialmente con l idrossido di calcio della pasta di cemento formando carbonato di calcio e successivamente quest ultimo può ulteriormente reagire con l acido carbonico dando luogo alla formazione di bicarbonato di calcio che per la sua elevata solubilità viene asportato dalla pasta di cemento con conseguente degrado delle strutture:
19 ANIDRIDE CARBONICA AGGRESSIVA Esiste nelle acque una concentrazione di CO 2 libera che è in grado di garantire l equilibrio della reazione. L anidride carbonica aggressiva rappresenta l eccesso di anidride carbonica libera nelle acque oltre il valore che connota l equilibrio della reazione. In questa evenienza l equilibrio della reazione si sposta verso destra cui consegue una asportazione del carbonato di calcio dalla matrice cementizia con formazione del bicarbonato che a causa della sua elevata solubilità viene facilmente dilavato dall acqua a contatto con la struttura. In presenza di CO 2 aggressiva, quindi, la matrice cementizia subisce una perdita di massa con conseguente aumento della porosità e riduzione delle prestazioni meccaniche
20 ACQUE INCROSTANTI Se al contrario l acqua è contraddistinta da un tenore di CO 2 libera inferiore rispetto al valore di equilibrio, la reazione si sposta verso sinistra con formazione del calcare. Questo significa che parte del bicarbonato disciolto in acqua si deposita in forma di incrostazioni calcaree sulla superficie della struttura in calcestruzzo che, conseguentemente, non subisce alcun effetto degradante. Quando si verificano queste condizioni si dice che L ACQUA È INCROSTANTE.
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24 TITOLO ALCALIMETRICO TOTALE Dal meccanismo di azione sopraesposto si evince come la concentrazione di CO 2 libera che determina l aggressività di un acqua non è costante, ma dipende dalla concentrazione totale degli anioni (CO 2-3, HCO 3-, OH - ) in essa disciolti (definita anche come Titolo Alcalimetrico Totale: TAC) = contenuto CO 2 libera AGGRESSIVITÀ DELL ACQUA TAC
25 Curva di equilibrio del calcare T=15 C
26 ACQUE DOLCI L asportazione di CH può risultare anche pari al 60% circa di quello contenuto nella matrice cementizia ed aumenta al diminuire della temperatura dell acqua a contatto con la struttura in calcestruzzo. Per questo motivo l aggressione può risultare molto severa soprattutto nelle strutture idrauliche in alta montagna (sponde di torrenti, briglie, canali, etc.) sia perché esse sono caratterizzate generalmente da un basso TAC sia perché aumenta la solubilità della portlandite alle basse temperature.
27 Percentuale di idrossido di calcio residuo nel calcestruzzo a distanze crescenti dalla superficie a contatto con acqua contenente CO 2 aggressiva (ph 5.5-6) dopo un anno di esposizione.
28 ACQUE DOLCI Le acque dolci caratterizzate da un TAC < 5 gradi francesi, hanno caratteristiche aggressive già per valori: CO 2 libera > 15 mg/l ph = 5.5 6
29 CLASSE XA DEGRADO DA ATTACCO CHIMICO DESCRIZIONE DELL AMBIENTE* CLASSE Acidità Bauman Gully** TERRENO SO 4 2- ) SO 4 2- (mg/l) ACQUA ph CO 2 (mg/l) NH4+ (mg/l) Mg++ (mg/l) (a/c) max C(x/y) min c min (Kg/m 3 ) XA1 > C28/ XA2 - > > >30 60 > C32/ XA3 - > > >100 > > C35/ (*) Quando due o più agenti conducono a classi di esposizione diverse, l ambiente deve essere classificato nella classe con il grado di aggressione maggiore. (**) L acidità del terreno viene valutata con il metodo DIN (@) Terreni rocciosi o argillosi con permeabilità inferiore a 10-5 m/s debbono essere classificati nella classe di esposizione immediatamente inferiore. (#) Valore in N/mm 2 misurato su provini cubici di cls confezionati con cementi di classe 32.5
30 CEMENTI POZZOLANICI Una ulteriore protezione nei confronti dell azione aggressiva è rappresentata dall impiego di cementi pozzolanici e d altoforno o dall impiego di fumo di silice in combinazione con cementi Portland o Portland compositi. Queste aggiunte minerali, infatti, grazie alla reazione pozzolanica, riducono, a pari volume di pasta cementizia, la percentuale di CH che può essere asportata dall azione dilavante dell acqua aggressiva.
31 Perdita di massa a seguito dell immersione in acqua contenente 15 mg/l di CO 2 aggressiva (ph = 5 5.5) di malte confezionate con diversi cementi (a:c:s = 0.5:1:3).
32 CLASSE XA DEGRADO DA DILAVAMENTO Classe di esposizione Concentrazione CO 2 nelle acque (mg/l) ph a/c max C(x/y) min XA C28/35 [C30/37] XA C32/40 [C30/37] XA3 > C38/45 [C35/45] Tipo di cemento (UNI 9606) MRD ARD AARD c (Kg/m 3 ) 320 [300] 340 [320] 360 [360]
33 SOLFATI Il degrado delle strutture in calcestruzzo può manifestarsi se esse sono in contatto con acque e terreni che contengono solfati. Questi possono essere di origine naturale, biologica oppure derivanti dall inquinamento prodotto dalle attività antropiche sia di tipo domestico che industriale.
34 PERICOLOSITÁ Generalmente la concentrazione di solfato presente nei terreni è di circa mg/kg e, pertanto, INNOCUA nei confronti del calcestruzzo. Tuttavia, non è raro in certe regioni rilevare percentuali di solfato (in forma di gesso biidrato o di anidrite) decisamente maggiori (fino a mg/kg) come avviene, ad esempio, in Italia nelle zone carniche, in Francia nella zona parigina, nell Africa del Nord, in Canada e negli Stati Uniti (California, Montana).
35 PRSENZA DI SOLFATI SOLFATI TERRENI ALLUVIONALI E COERENTI contengono pirite (solfuro di ferro) che in presenza di ossigeno, formano acido solforico può dare origine alla formazione di gesso. ACQUE SOTTERRANEE dove un elevato contenuto di solfati nelle acque è, generalmente, indice che esse attraversano solfati alcalini. TERRENI ZONE INDUSTRIALI LIQUAMI DOMESTICI, IMPIANTI FOGNARI E DI DEPURAZIONE ove le acque reflue l inquinamento può determinare confluiscono per concentrazioni di essere sottoposte solfato nelle acque a trattamenti particolarmente biofisici che hanno come pericolose ( 1500 obiettivo mg/l). l eliminazione dei composti di natura organica.
36 MANIFESTAZIONE DEL DEGRADO Il degrado del calcestruzzo promosso dall attacco solfatico si manifesta in forma di ESPANSIONE E DISALLINEAMENTI DELLE STRUTTURE CUI CONSEGUE LA NASCITA DI QUADRI FESSURATIVI E DI ESPULSIONI di parti della struttura. In particolari condizioni di temperatura, inoltre, l attacco può presentare i caratteri tipici dell aggressione acida con una vera e propria distruzione della matrice legante che all aspetto si presenta come una terra incoerente.
37 REAZIONI CHIMICHE ATTACCO SOLFATICO Sebbene le reazioni chimiche prodotte dall aggressione del solfato siano strettamente dipendenti dal tipo di catione ad esso associato, il processo degradante può essere ricondotto: 1) trasformazione del CH della matrice cementizia in gesso che avviene con un processo di dissoluzione e cristallizzazione del gesso all interno delle porosità capillari della matrice cementizia senza apprezzabili variazioni di volume:
38 REAZIONI CHIMICHE ATTACCO SOLFATICO 2) Sono coinvolti tutti i residui di C 3 A ancora anidro o più frequentemente i prodotti di idratazione dell alluminato tricalcico (C-A-H) Il prodotto di questa seconda reazione chimica è costituito dall ETTRINGITE. Il C 3 AH 6 non è il solo alluminato che può reagire con il solfato. La reazione con questo anione può interessare anche altre forme quali il C 4 AH 13 e il monosolfoalluminato (C 3 A CaSO 4 H 12 ).
39 ETTRINGITE SECONDARIA L ETTRINGITE generata dalla reazione solfatica viene definita SECONDARIA (o ritardata) per distinguerla da quella primaria formatasi durante l idratazione del cemento per reazione dell alluminato tricalcico con l acqua in presenza del gesso aggiunto per la regolazione della presa.
40 ETTRINGITE PRIMARIA ETTRINGITE PRIMARIA formazione benefica giacché consente attraverso un ALLUNGAMENTO DEL TEMPO DI PRESA per il trasporto e la messa in opera del conglomerato; AUMENTO DI VOLUME connesso con la sua formazione avviene OMOGENEAMENTE in tutta la massa del conglomerato; limite imposto dalle norme di legge al tenore di gesso nel cemento consente di CONTROLLARE LA QUANTITÀ DI ETTRINGITE PRIMARIA formatasi e, conseguentemente, l espansione a valori non pericolosi; ESPANSIONE connessa con la formazione dell ettringite avviene NELLE PRIME ORE/GIORNI successivi alla messa in opera dell impasto, conseguentemente, le tensioni indotte dal contrasto all espansione prodotta dall ettringite primaria vengono mitigate dalla deformazione viscosa del calcestruzzo che, a causa della giovane età del conglomerato, risulta relativamente alta.
41 ETTRINGITE SECONDARIA ETTRINGITE SECONDARIA formazione DELETERIA per il conglomerato; ESPANSIONE connessa con la sua formazione INTERESSA SOLO GLI STRATI PIÙ ESTERNI della struttura in calcestruzzo a contatto con l ambiente solfatico; AUMENTO DI VOLUME di questi strati IMPEDITO DAL CALCESTRUZZO PIÙ INTERNO, non interessato dall aggressione; NASCITA DI STATI TENSIONALI superiori alla resistenza del materiale generando fessurazioni e distacchi di porzioni di conglomerato
42 ESO-ENDO ETTRINGITE ETTRINGITE SECONDARIA generata dall attacco del solfato ESO-ETTRINGITE SECONDARIA Ambiente esterno (degrado esogeno) ENDO-ETTRINGITE SECONDARIA Aggregati inquinati Cemento (degrado endogeno) il processo degradante per manifestarsi ha bisogno di acqua che, permeando la matrice cementizia, possa scatenare la reazione solfatica, la formazione di ettringite (endo-ettringite secondaria) ed il conseguente processo distruttivo delle strutture.
43 ESO-ENDO ETTRINGITE ENDO-ETTRINGITE SECONDARIA generata dall impiego di ingredienti inquinati INGREDIENTI CONTENUTO SO 4 (UNI-EN 1744/1 punto 12) AGGREGATI CEMENTO FINI GROSSI 0.8% della massa secca dell aggregato 0.2% della massa secca dell aggregato 4% + trattamenti accelerati di maturazione a vapore che raggiungono temperature di regime superiori a 80 C
44 AGGRESSIONE Il meccanismo di aggressione può essere così riassunto: 1. PENETRAZIONE DELLO IONE SOLFATO nelle zone corticali della struttura e dei cationi ad esso associati; 2. FORMAZIONE DI GESSO disponibile in soluzione nella fase acquosa dei pori capillari (o sua eventuale precipitazione); 3. reazione degli ioni solfato con il C 3 A anidro e con i prodotti dell idratazione dell alluminato tricalcico o con il monosolfoalluminato con formazione di ETTRINGITE SECONDARIA;
45 AGGRESSIONE (2) 4. ESPANSIONE ED AUMENTO DELLA PRESSIONE DELL ACQUA adsorbita dall ettringite secondaria a causa della sua natura colloidale; 5. formazione di FESSURE ED ESPULSIONE PARZIALE del calcestruzzo nelle zone corticali della struttura; 6. ACCENTUAZIONE DEI PROCESSI DI DEGRADO per la facilità con cui attraverso le zone fessurate il solfato e le altre sostanze aggressive possono penetrare nel calcestruzzo;
46 AGGRESSIONE (3) 7. DEGRADO CONSISTENTE DELLE STRUTTURE IN PRESENZA DI ACQUA in movimento per l accentuazione dell effetto dilavante di quest ultima; 8. ulteriore ESALTAZIONE DEI PROCESSI DI DEGRADO NELLE ZONE DELLA STRUTTURA CHE ALTERNANO SITUAZIONI DI IMMERSIONE/EMERSIONE per la concomitante azione della pressione determinata dai fenomeni di cristallizzazione salina.
47 Classi di esposizione ambientale, concentrazione di solfato nelle acque e nei terreni e prescrizioni di capitolato per calcestruzzi durevoli all aggressione solfatica Classe di Esposizio ne Concentrazione SO 4 2- nelle acque (mg/l) Concentrazione nel terreno (mg/kg) SO 4 2- a/c max C(x/y) min Tipo di cemento UNI 9156 c (Kg/m 3 ) XA C28/35 [C30/37] MRS 320 [300] XA C32/40 [C30/37] ARS 340 [320] XA C38/45 [C35/45] AARS 360 [360]
48 PREVENZIONE Per prevenire il degrado del calcestruzzo promosso dall attacco solfatico occorre: 1.VALUTARE IL GRADO DI AGGRESSIONE dell ambiente solfatico a contatto con le strutture; 2.CONFEZIONARE UN CALCESTRUZZO, mediante una accurata scelta delle materie prime ed un opportuno proporzionamento, capace di resistere chimicamente all aggressione.
49 CEMENTI RESISTENTI AI SOLFATI All aumentare del grado di aggressione la normativa impone l utilizzo di un cemento intrinsecamente resistente al solfato in accordo alla norma UNI La resistenza al solfato del cemento Portland e dei cementi Portland di miscela contenenti aggiunte inerti (calcare) o una modesta percentuale (6 20%) di aggiunte pozzolaniche è inversamente proporzionale al contenuto di alluminato tricalcico del cemento.
50 CEMENTI RESISTENTI AI SOLFATI % ALLUMINATO TRICALCICO ALLUMINATI IDRATI REAZIONE CON SOLFATO ETTRINGITE SECONDARIA
51 Tipo di cemento secondo UNI ENV I II/A-S I/B-S II/A-D II/A-P II/A-V II/A-L II/B-L II/A-M II/A-W II/A-T II/B-P II/B-V II/B-W II/B-T II/B-M III/A III/B III/C Classi di resistenza ai solfati Moderata (1) Alta Altissima C 3 A 8% e SO 3 3.5% C 3 A 10% e SO 3 3.0% C 3 A 3% e SO 3 3.5% C 3 A 5% e SO 3 3.0% C 3 A = 0% C 4 AF o (C 4 AF + C 2 F) 20% Pozzolanicità (2) Pozzolanicità (2) e C 3 A 8% Pozzolanicità (2) e C 3 A 3% Pozzolanicità (2) o C 3 A 8% e SO 3 3.5% C 3 A 10% e SO 3 3.0% Nessuna prescrizione Pozzolanicità (2) e C 3 A 3% e SO 3 3.5% C 3 A 5% e SO 3 3.0% C 3 A 3% e SO 3 3.5% C 3 A 5% e SO 3 3.0% Pozzolanicità (2) e C 3 A = 0% C 3 A = 0% e C 4 AF o (C 4 AF + C 2 F) 20% Nessuna prescrizione Nessuna prescrizione C 3 A 2% IV/A Nessuna prescrizione C 3 A 6% C 3 A 3.5% IV/B Nessuna prescrizione Nessuna prescrizione C 3 A 3.5% V/A Nessuna prescrizione C 3 A 3% e SO 3 3.5% C 3 A 5% e SO 3 3.0% Pozzolanicità (2) e C 3 A 3% V/B Nessuna prescrizione Nessuna prescrizione Pozzolanicità (2) e C 3 A 3% (1) La classe moderata di resistenza ai solfati comprende, in particolare, la resistenza all acqua di mare (2) La pozzolanicità è positiva se il cemento soddisfa il saggio secondo quanto riportato nella UNIEN196-5
52 CEMENTI POZZOLANICI CEM III - CEM IV e CEM V contengono aggiunte pozzolaniche MAGGIORE RESISTENZA intrinseca all aggressione del solfato per la minore percentuale di CH disponibile impegnato nella reazione pozzolanica e per questo motivo sottratto alla possibile aggressione con il solfato proveniente dall ambiente esterno
53 Espansione di provini di malta per immersione in soluzione solfatica in funzione del tipo di cemento
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