Analisi del rischio e scenari di rischio locale
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1 Parte 3 Analisi del rischio e scenari di rischio locale Marino Aperta Onlus Marino 2016
2 Contenuti Sintesi incontri precedenti: Protezione Civile in Italia e Metodo Augustus Definizione del Rischio Potenziali scenari di rischio a Marino Ripartizione del lavoro utilizzando le Schede Tecniche della Prot. Civile Regione Lazio e del DPC Le successive slide sono state, in parte, tratte da materiale divulgativo del PCM-DPC e dalle Linee Guida PEC Regione Lazio Parte 3 Analisi del rischio e scenari di rischio locale 2
3 Cosa intendiamo con Protezione Civile? Con "protezione civile" si intendono tutte le strutture e le attività messe in campo dallo Stato per tutelare l'integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l'ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da altri eventi calamitosi. Con la legge del 24 febbraio 1992, n.225 l'italia ha organizzato la protezione civile come "Servizio nazionale", coordinato dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Verso il PEC partecipato Parte 1 Protezione Civile: perché ci interessa 3
4 Il Servizio Nazionale ha il fine di tutelare l integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l ambiente dai danni derivanti da calamità. Le specifiche attività attribuite al Servizio Nazionale della Protezione Civile sono: Previsione Prevenzione Soccorso e gestione dell emergenza Superamento dell emergenza
5 PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETA Organizzazione operativa del sistema di protezione civile (Fonte Elvezio Galanti DPC) LIVELLO NAZIONALE c Comitato Operativo Unità di crisi dichiarazione stato di emergenza Commissione Grandi Rischi Centro Funzionale Centrale Sala Situazione Italia DI.COMA.C. (sul posto) Commissario delegato Comitato Paritetico stato-regioni-enti Consulta nazionale di volontariato di pc LIVELLO REGIONALE b Centro Funzionale Regionale SOR c LIVELLO PROVINCIALE C.C.S. Prefettura b C.O.M./C.O.I. C.O.M./C.O.I. C.O.M./C.O.I. LIVELLO COMUNALE a C.O.C.
6 IL METODO AUGUSTUS Parte 3 Analisi del rischio e scenari di rischio locale 12
7 (Fonte Elvezio Galanti DPC) COSI PARLO AUGUSTO Il valore della pianificazione diminuisce in conformità con la complessità dello stato delle cose. Credetemi: questo è vero. Può sembrare paradossale. Magari pensate che più sia complessa una situazione, più è necessario un piano per poter farne fronte. Vi concedo la teoria. Ma la pratica è diversa. Allen Massie, 1986 Augustus: Memories of Emperor, Bodley Head Parte 3 Analisi del rischio e scenari di rischio locale 13
8 METODO AUGUSTUS strumento di pianificazione semplice, snello e flessibile per: fornire criteri ed indirizzi per la pianificazione di qualsiasi emergenza a prescindere dall estensione e dall entità del fenomeno; creare linguaggi e procedure unificate che consentano un immediata comunicazione e un efficiente collaborazione tra tutti i soggetti implicati; realizzare un piano di emergenza che non sia un elenco di uomini e mezzi ma una valutazione della disponibilità delle risorse. Parte 3 Analisi del rischio e scenari di rischio locale 14
9 LE 9 FUNZIONI DI SUPPORTO COMUNALI TECNICA E DI PIANIFICAZIONE CENSIMENTO DANNI A PERSONE E COSE SANITA ASSISTENZA SOCIALE E VETERINARIA VOLONTARIATO STRUTTURE OPERATIVE LOCALI, VIABILITA TELECOMUNICAZIONI MATERIALE E MEZZI SERVIZI ESSENZIALI E ATTIVITA SCOLASTICA ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE SEGRETERIA
10 La scheda S15 a carico del Sindaco: funzioni supporto Parte 3 Analisi del rischio e scenari di rischio locale 17
11 Sardegna, Villagrande Strisaili Il Rischio idrogeologico Liguria alluvioni negli ultimi 80 anni frane negli ultimi 80 anni Oltre 100 vittime nell ultimo decennio Friuli, agosto 2003 Puglia, ottobre 2005 Campania, Ischia 2006 Calabria, Cerzeto Calabria, Vibo Valentia 2006 Parte 3 Analisi del rischio e scenari di rischio locale 18
12 Il Rischio Incendi incendi negli ultimi 20 anni Superficie boschiva percorsa dal fuoco: ha Superficie non boschiva percorsa dal fuoco: ha Parte 3 Analisi del rischio e scenari di rischio locale 19
13 Il Rischio Vulcanico 2 milioni di persone vivono in aree a rischio Vesuvio : Campi Flegrei: Vulcano: Etna: intere città a rischio e il Vulcano laziale? Parte 3 Analisi del rischio e scenari di rischio locale 20
14 Santa Venerina, Sicilia, 29 ottobre 2002 San Giuliano di Puglia, Il Rischio Sismico Molise, 31 ottobre terremoti distruttivi a partire dall anno 1000 in Italia Oltre vittime negli ultimi 120 anni Miliardi di euro di danni negli ultimi 40 anni Salò, Lombardia, 24 novembre 2004 Parte 3 Analisi del rischio e scenari di rischio locale 21
15 Definizione generale del Rischio ISO ll rischio è l'effetto di fattori interni ed esterni e di altre influenze che rendono incerto il raggiungimento degli obiettivi delle organizzazioni (di ogni tipo e dimensione). Parte 3 Analisi del rischio e scenari di rischio locale 25
16 Definizione di Rischio In termini generali, il rischio può essere definito come il prodotto R= P x V x E dove R= Rischio P=Pericolosità/Minaccia V=Vulnerabilità E=Esposizione Parte 3 Analisi del rischio e scenari di rischio locale 28
17 La Pericolosità La pericolosità (P) rappresenta la possibilità che un evento, accidentale o intenzionale, si presenti nella realtà. Esempio di minacce: il terremoto, l alluvione, l esplosione di una fabbrica, l esplosione di una bomba sporca, Il valore di una minaccia si esprime in termini probabilistici su base annua. Parte 3 Analisi del rischio e scenari di rischio locale 29
18 La Vulnerabilità La vulnerabilità (V) è una possibile debolezza dell uomo, di un sistema, di una struttura o di un territorio attraverso la quale una pericolosità/minaccia può arrecare danni. Ad esempio: il fatto che un edificio sia costruito senza rispettare misure antisismiche costituisce una vulnerabilità che può arrecare danno all edificio stesso e, di conseguenza, alla popolazione residente nel caso in cui si verifichi la minaccia di terremoto. Parte 3 Analisi del rischio e scenari di rischio locale 30
19 L Esposizione L esposizione (E) rappresenta il bacino potenziale massimo a cui può essere applicata la minaccia. L esposizione deve essere calcolata in base a parametri oggettivi (per esempio, nello scenario considerato, l esposizione è data dal numero di persone complessive soggette alla minaccia, gli insediamenti produttivi e le risorse presenti). Parte 3 Analisi del rischio e scenari di rischio locale 31
20 Definizione di rischio Il rischio fornisce una misura della potenzialità di un danno dovuto all eventualità che un pericolo (minaccia) si concretizzi. Parte 3 Analisi del rischio e scenari di rischio locale 32
21 Pericolosità x Vulnerabilità x Esposizione Rischio sismico Parte 3 Analisi del rischio e scenari di rischio locale 33
22 Alcuni scenari potenziali di rischio Scenario rischio idraulico Scenario rischio geologico e idrogeologico Scenario rischio sismico Scenario rischio emanazione gas nocivi Scenario rischio incendio Scenario rischio neve, ghiaccio e ondate di freddo/caldo Scenario rischio incidente aereo (Aerop. Ciampino) Scenario rischio incidente industriale (impianto non rilevante) Parte 3 Analisi del rischio e scenari di rischio locale 39
23 Scenario rischio idraulico Fenomeni di intenso ruscellamento superficiale Alluvione nei tratti che presentano torrenti e corsi d acqua permanenti o stagionali Inondazione di aree residenziali, industriali e, in genere, antropizzate Rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque meteoriche e fognarie, con tracimazione sulle sedi stradali Parte 3 Analisi del rischio e scenari di rischio locale 40
24 Scenario rischio geologico e idrogeologico Fenomeni franosi Voragini (sinkhole) Colate rapide detritiche o di fango Caduta massi o costoni di collina Fenomeni di erosione spondale e divagazione dell alveo Possibili occlusioni parziali o complete di luci di ponti Parte 3 Analisi del rischio e scenari di rischio locale 41
25 Rischio Sismico Parte 3 Analisi del rischio e scenari di rischio locale 42
26 Rischio Sismico Parte 3 Analisi del rischio e scenari di rischio locale 43
27 Parte 3 Analisi del rischio e scenari di rischio locale 44
28 Rischio emanazione gas nocivi CO2 Anidrite Carbonica H2S Idrogeno Solforato Rn gas Radon Parte 3 Analisi del rischio e scenari di rischio locale 45
29 Parte 3 Analisi del rischio e scenari di rischio locale 46
30 Cosa è un Piano di Emergenza Comunale Dalle Linee Guida Regionali 2014, parte II Il Piano è il documento che contiene le informazioni e le indicazioni mediante le quali tutti i soggetti chiamati a intervenire nella gestione dei potenziali eventi calamitosi agenti su un territorio possono operare con modalità massimamente efficaci ed efficienti Parte 3 Analisi del rischio e scenari di rischio locale 53
31 Schede tecniche per il PEC: quali ambiti? 1. Le informazioni relative alle caratteristiche del territorio 2. Le informazioni relative alle condizioni di rischio effettivamente agenti sul territorio 3. Il quadro delle risorse disponibili a livello locale per la gestione delle emergenze Parte 3 Analisi del rischio e scenari di rischio locale 54
32 Sito di lavoro per i prossimi 60 giorni: protezionecivilemarino.wordpress.com Qui trovi le Schede Tecniche Parte 3 Analisi del rischio e scenari di rischio locale 55
33 Il sito di lavoro e il contatto Sito web protezionecivilemarino.wordpress.com protezionecivilemarino@gmail.com Cellulari di riferimento Marco (Marino Aperta Onlus) Corrado (Gruppo Pres. Mons. Grassi) Parte 3 Analisi del rischio e scenari di rischio locale 56
34 La trasmissione delle schede 1. Le schede compilate vanno trasmesse via mail all indirizzo: 2. Il file deve sempre riportare nel nome il codice di scheda, esempio: S17-AreaAttesaLaNave 1. In alternativa al file (ma sconsigliato) consegnate a mano in cartaceo negli incontri formativi. Riferimenti Marco e Corrado Parte 3 Analisi del rischio e scenari di rischio locale 57
35 Stato schede dopo due settimane Parte 3 Analisi del rischio e scenari di rischio locale 59
36 Prossimo appuntamento Giovedì 27 ottobre ore 18-20, Pianura di Marino (scuola Vivaldi o Levi) 18 Formazione e informazione: Rischio sismico, idrogeologico ed emissioni gas nocivi 18,45 20 Raccolta delle schede, nuove attività da svolgere, nuova ripartizione dei compiti, spiegazione delle nuove schede informative Parte 3 Analisi del rischio e scenari di rischio locale 60
37 Domande? Parte 3 Analisi del rischio e scenari di rischio locale 66
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