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Lelio Lazzari
7 anni fa
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1 Asta COMUNICATO STAMPA GIOIELLI DAI FALLIMENTI GIANNINI TELONI BOLDI E CAFISO settembre 2015 DALLE COLLEZIONI DI SALVATORE IERMANO E GIUSEPPE TIRENNA E settembre 2015 Genova, Palazzo del Melograno Piazza Campetto, 2 La stagione autunnale di Wannenes inizia con un ciclo di aste che si terranno a Palazzo del Melograno di Genova tra il 21 e il 23 settembre 2015, che comprenderanno gioielli provenienti dal Fallimento Giannini, Teloni e Boldi (21 settembre) e Cafiso (21-22 settembre) e altre proprietà, gli arredi provenienti dalle collezioni degli antiquari Salvatore Iermano di Napoli e Giuseppe Tirenna di Palermo (22-23 settembre), ed infine una splendida collezione di maioliche meridionali (23 settembre). Partendo dai gioielli il 21 e 22 settembre sono sicuramente da segnalare, nella sezione dedicata al Fallimento Giannini, Teloni e Boldi, un anello a fascia Bulgari (lotto 12 stima euro) e un gruppo di diamanti sciolti per un peso stimato di carati 465,43 (lotto 23 stima euro); così come, dal Fallimento Cafiso, spicca un bell anello a cupola in oro bianco pietre dure bianche e blu indaco e brillanti per carati 1,00 (lotto 200 stima euro): infine dalle altre proprietà emergono un bracciale a stella in oro bianco e diamanti (stima 619 stima euro), e un bracciale a maglia con chiusura in diamanti (lotto 597 stima euro).

2 Dalla Collezione Iermano, si segnala una serie di arredi napoletani del XVIII secolo: una splendida scrivania da centro in legno violetto con piano bordato centrato da rosone intarsiato (lotto 887 stima euro), un cassettone impiallacciato in legno di violetto, bombato e anch esso arricchito da rosoni polilobati e con piano impiallacciato in alabastro fiorito (lotto 890 stima euro) e una edicola in legno con applicazioni diverse, di struttura architettonica scandita da colonne con capitelli corinzi e sormontata da una cupola modanata fiancheggiata da figure allegoriche, con applicazioni in argento, tartaruga, pietre dure, cristallo di rocca e bronzo dorato (lotto 749 stima euro). E ancora un finimento di salotto, sempre di maestranze partenopee della prima metà del XIX secolo, in legno laccato composto da un divano e due poltrone con schienali a scudo, braccioli con arpie alate scolpite e dorate (lotto 815 stima euro), così come le quattro poltrone in legno intagliato laccato e dorato, con schienale arcuato, braccioli terminanti a protome leonine e gambe tronco-piramidali su piedi ferini (lotto 835 stima euro). Per quanto riguarda l eclettica quanto eterogenea collezione di oggetti di Giuseppe Tirenna, spicca la serie di quattro composizioni a rilievo in cera policroma di Francesco Giovanni Pieri (Prato 1699 Napoli 1773) raffiguranti la Carità, la Sacra Famiglia e san Giovannino, Apollo e Dafne e la Morte di Didone entro cornici in legno intagliato, laccato e dorato, traduzione plastica da tele di Bartolomeo Schedoni e di Carlo Francesco Nuvolone, e già attributi al Pieri da Andrea Bacchi e Federico Zeri, come dimostrato dalla loro presenza digitale nell Archivio della Fondazione Zeri di Bologna (lotto 1328 stima euro).

3 Nel pieno gusto della wunderkammer del grande connoisseur, una vetrina in legno e tartaruga del XIX secolo d impianto architettonico cimato da fregio traforato e dorato, poggiante su tavolo in legno ebanizzato, sorretto ai lati da figure di putti scolpiti a tutto tondo in legno dorato (lotto 1106 stima euro), e un elegante quanto raffinata sezione dedicata ai coralli trapanese dove eccelle una coppia di candelieri da altare in rame dorato e corallo del XVII secolo con base a tre piedi arrotondati con conchiglie applicate, fusto a balaustro, bobeche cilindrica incisa (lotto 1282 stima euro); e ancora un capezzale in rame, corallo e madreperla, sempre secentesco, raffigurante l Assunta con cornice di forma ottagonale arricchita da gemme in corallo e foglie in madreperla (lotto 1284 stima euro) e una variante del XVIII secolo in rame e bronzo dorato, smalti e legno con cornice di forma ottagonale con puntali a volute contrapposte, fiori e mascheroni applicati sulla lastra di rame inciso con al centro forse raffigurato Sant Antonio con i cherubini (lotto 1283 stima euro). Una scatola in rame e corallo del XVII-XVIII secolo, a sezione rettangolare, poggiante su quattro piedini, superficie incisa a motivi naturalistici, coperchio con presa in corallo raffigurante scena mitologica (lotto 1280 stima euro). È sicuramente da segnalare, proveniente da una collezione italiana, un tavolo fiorentino da centro in ebano, legni vari, avorio e madreperla del circa attributo a Luigi e Angiolo Falcini, interamente intarsiato a motivi naturalistici e centrato nel piano da scena classica con carro trainato da cavalli bianchi entro riserva circolare e gambe ornate da mascheroni grotteschi (lotto 1025 stima euro).

4 L asta di ceramiche del 23 settembre 2015 si articola su due nuclei: il primo è rappresentato da un affascinante raccolta tematica, e dedicata alla maiolica meridionale, o meglio siciliana, tra Cinque ed Ottocento. È un campo affascinante, oggetto anche in anni recenti di una schiera di ricercatori, tra cui andranno ricordati i nomi di Raffaella Ausenda, Luciana Arbace, ed ancora Daidone, Giacomotti, Governale, Ragona, Russo Perez, Donatone, per citarne solo alcuni. La collezione è stata costruita, tra gli anni Sessanta e la prima decade di questo secolo, con l intento dichiarato di ricreare una storia della maiolica siciliana. Gli acquisti sono stati fatti o mercanti di vaglia e grandi case d aste, italiane e straniere: in qualche raro caso, attingendo direttamente alle molte collezioni private siciliane ancora esistenti. Il risultato è notevole, e se le produzioni dell isola dominano (Napoli, Caltagirone, Sciacca, Trapani, e naturalmente Palermo dal XVI secolo fino al barone Malvica), non mancano le cose faentine, per esempio del Saladino: un centro di produzione, Faenza, che tanta influenza ebbe sulle ceramiche del regno meridionale già allo scorcio del sedicesimo secolo. Tra le maioliche della collezione Tirenna, importanti i due piatti urbinati in maiolica cinquecenteschi, il primo della bottega dei Fontana del circa, raffigurante il Cristo risorto (lotto 1287 stima euro), il secondo della bottega di Guido da Merlino del , che illustra il Mito del toro di Falaride: il tiranno di Agrigento, Falaride, avrebbe commissionato all artista Perillo di Atene un sofisticato e strumento di morte, un toro in ottone a grandezza naturale dove i condannati a morte venivano rinchiusi; una volta arroventato, il toro avrebbe tramutato i lamenti delle vittime in muggiti. Il mito racconta come, alla fine, sia l inventore che il tiranno finirono per dover sperimentare l efficacia della loro terribile invenzione (lotto 1286 stima euro).

5 Le stime sono varie e interessanti, e vanno da poche centinaia di euro fino ai euro per il bel vaso dipinto nel 1610 da Andrea Pantaleo, celebre pittore di origine monrealese (lotto 1308 stima euro). Questa maiolica è simile all'esemplare oggi nei civici musei milanesi al Castello Sforzesco; e sempre ad Andrea Pantaleo andrà attribuito il cilindrone anch'esso documentario (è datato 1613), il cui possibile compagno è alla Galleria Nazionale di Sicilia (lotto 1314 stima euro). Il secondo nucleo presenta esempi di varie produzioni sia di maiolica che di porcellana: tra i vari lotti offerti andrà citato il biscuit della manifattura romana del Volpato del circa, raffigurante il commediografo greco Menandro (lotto 1400 stima ), e certamente il servizio da tè in porcellana della manifattura reale di Sèvres del circa (lotto 1399 stima euro). Di un fastoso gusto neoclassico, queste porcellane utilizzano forme dall'antico accoppiandole con eleganti dorature e sofisticati tralci fioriti: molto vicino ad un altro insieme di Sèvres (datato 1817) ed oggi al Museo di Capodimonte, è opera di uno dei migliori artisti del tempo attivi nella manifattura reale, il doratore Pierre-Nicholas Richard, documentato nella manifattura tra il 1815 ed il Luca Violo Media & Comunicazione l.violo@ Mobile

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